Archivio della Categoria 'Us Open'

Tetto, errori, follie, soldi, Davis, Federer
Azzurri e caso Capri: guai in vista?
Pout-pourri di tante curiose problematiche

Domenica 13 Settembre 2009

La CBS ha pagato 145 milioni di dollari per 6 anni dal 2006 al 2011 per i primi diritti dell’US Open e detta legge. Ma rispetta poco il tennis, e prima o poi perderà il torneo. I 100 milioni per un tetto sono giustificati? Il bluff dei giocatori per la Davis con lo scambio per i punti Atp. E gli italiani scontenti per le richieste della procura federale al TC Capri ( e il lucro cessante). Che faranno a Genova? Altro casino in vista?

Costruire un tetto o no? L’hanno fatto a Wimbledon, dopo aver perso montagne di soldi ogni anno _ incassi più tv e Wimbledon ha 13 giorni non 15 come Parigi o 14 come gli altri _ e in Australia, lo faranno a Parigi nel 2012. Ma qui a New York è davvero indispensabile?
Forse se lo faranno

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Tutti strafelici per la Pennetta da noi
Ma Wickmayer e Wozniacki hanno 19 anni

Giovedì 10 Settembre 2009

Due piccolissimi Paesi, Danimarca e Belgio, hanno tre semifinaliste all’US Open, due giovanissime. Se erano italiane… Perchè più commenti su un match di Federer che sulla storia di Yanina? Non vi capisco mica tanto …Chloe replica, Ubaldo controreplica

L’Italtennis si è innamorata di Flavia Pennetta, prima italiana top-ten e nei quarti due volte all’US Open e nessuno ne è più contento di me… (beh, forse Oronzo sì!), ma quanto dovrebbero entusiasmarsi gli appassionati di tennis allora in Belgio?
Prima due n.1 del mondo Justine Henin e Kim Clijsters. Ora (more…)

Sarà mica amore? Alonso nel box di Flavia
Non è il pilota di F1 ma il tennista

Martedì 8 Settembre 2009

E’ lo spagnolo che battè Rios a Santiago 6-2,6-1 e vinse il torneo di Bologna. Ex n.32 Atp nel ’98 si è ritirato nel 2001. Ha 32 anni e una fama di playboy.

Chi di voi in tv ha notato una presenza insolita nel box di Flavia Pennetta? No, non quella di Corrado Barazzutti, e nemmeno quella del presidente federale Angelo Binaghi con il figlioletto e l’amichetto (del figlio, sia chiaro: non vorrei beccarmi una querela per un’imprecisione). Alludo invece alla presenza di Julian Alonso. Chi? (more…)

Le pagelle di Marcos:
New York atto finale

Mercoledì 10 Settembre 2008

Anche in occasione degli Usopen, si tirano le somme dopo due settimane di fuoco: al vaglio, telecronisti e tennisti




Ferrero: 7+

Telecronista vivace, preparato ed appassionato. Mantiene lo stesso ritmo incalzante nei primi turni (Nadal/Phau), nelle fasi centrali del torneo (Murray/Del Potro) e nella finale, stupendamente giocata da Federer. Non nasconde la sua delusione per la partita giocata da Seppi contro Roddick, senza scadere nella critica gratuita. Coraggioso anche (more…)

La grande rivincita di Federer
Ma un po’ di sorpresa c’è stata

Martedì 9 Settembre 2008

Se Serena è risalita da n.95 a n.1, roger non può risalire da n.1 a n.1? Papà Federer ha le idee chiare, anche se se la prende con Wilander: “Roger mi ha sempre detto: non posso stare 2.000 punti avanti a tutti per sempre”.

NEW YORK _ “Wimbledon è il mio regno” aveva detto, con un sorriso senza prosopopea, Roger Federer quando, 16 mesi fa, l’aveva conquistato per la quinta volta. “Mi sento un New-Yorker” dice oggi lo svizzero sostenutissimo dal pubblico e provando certo maggior soddisfazione al pensiero dei tanti che lo davano per finito o comunque in grave declino. Ha dominato (6-2,7-5,6-2) un Murray incapace di (more…)

La finale più bella vista a NY?
Forse l’ultima . . .

Lunedì 8 Settembre 2008

Una delle migliori finali fra le 25 consecutive che ho visto a New York. L’ha vinta con merito (6-4,7-5 in 125 minuti) Serena Williams che conquistando il nono Slam della carriera, e il suo terzo US open, riconquista anche il trono del tennis che era già stato suo per 57 settimane in passato, ma dal quale era discesa ormai cinque anni fa.

Mai nessuna tennista era riuscita a riprendersi lo scettro mondiale dopo un arco di tempo così lungo. Se la finale è stata avvincente, incerta fino all’ultima palla, il merito va condiviso con Jelena Jankovic, la ragazza serba che disputava la sua prima finale in uno Slam e alla vigilia veniva considerata quasi una sorta di vittima sacrificale di Serena.
E’ finita in due set, con Serena che saltava di gioia spiccando balzi improbabili per una (more…)

Anche il computer si arrende,
è Serena la numero 1

Lunedì 8 Settembre 2008

Se l’americana è in buona condizione è la più forte giocatrice del mondo. Il computer non si adatta alla programmazione molto selettiva adottata dalle sorelle Williams.

NEW YORK - Serena Williams ha confermato il pronostico della vigilia e la sua maggiore abitudine a giocare finali importanti vincendo per la terza volta l’Open degli Stati Uniti ed il nono titolo del Grande Slam . Ha battuto la più in forma delle sfidanti, la serba Jelena Jankovic, ed ha riconquistato (more…)

Federer arriva più fresco
Non è un vantaggio da poco

Domenica 7 Settembre 2008

Virtual Tour Final day!

La storia di Nadal, salvato dalla pioggia dopo la “danza propiziatoria di Benito”, quando chiedeva a zio Toni che facesse piovere. “Non serve più zio”.

NEW YORK _ Per la prima volta in 21 anni la finale dell’US Open si giocherà di lunedì (ore 23 italiane). Come, nell’87, Ivan Lendl e Mats Wilander. (Vinse Lendl, ma lo svedese si prese la rivincita nella finale dell’anno successivo). Allora la direzione del torneo non ebbe colpe, stavolta le ha eccome, almeno quanto l’uragano Hanna, ampiamente annunciato, che sabato aveva fatto sospendere la seconda semifinale nel momento in cui Murray conduceva due set a zero (6-2,7-6), ma era (more…)

Roddick: chiunque pagherebbe
per avere l’anno di Federer

Venerdì 5 Settembre 2008

Virtual Tour day13!

Diciotto semifinali consecutive negli Slam di Roger valgono quanto le trentatre di Chris Evert. I margini di superiorità di Federer sono tali che anche se gioca all’80 per cento batte ugualmente quasi tutti (eccezione fatta forse per Nadal…)

NEW YORK _ E’ da gennaio che si legge e si sente parlare del declino di Roger Federer. Lo scrivono apparentemente preoccupati quasi tutti i media, chi più chi meno, sottolineando i soli due tornei minori vinti e ancor più i 12 non vinti dallo svizzero (chiamarli persi mi pare un po’ ingeneroso nei confronti di uno che li perda in finale o in semi come è quasi sempre accaduto a lui).
“Qualunque tennista al mondo pagherebbe per (more…)

Le pagelle di Marcos
US Open V° round

Venerdì 5 Settembre 2008

Virtual Tour day12!

Tocca alla coppia Ferrero/Canè commentare una delle partite più divertenti di questa edizione degli Usopen. Murray e Del Potro lottano punto dopo punto, mettendo in mostra il meglio del loro repertorio.


Ferrero/Canè – Murray/Del Potro “Appena Del Potro perde un metro di campo, Murray subito: traaac…smorzatina!”

“Scambio straordinario: l’intelligenza di Murray ha avuto la meglio sulla potenza di Del Potro. 3 pari nel secondo set. Come si rompe questo equilibrio, Paolo?”. “Si gioca tutto mentalmente: il primo che molla non si riprende più. È un bellissimo incontro: ogni scambio si studiano sempre un po’ di più”. Sembra anche a me. Il primo set l’ha vinto Andy al tie break, dopo essersi fatto recuperare dal 4 a 1 iniziale. (more…)

Chediamo scusa alle Williams. Scoppia il “Caso Bolelli” Se non gioca sbaglia ma… se lo squalificano sbaglia la FIT

Giovedì 4 Settembre 2008

Rino Tommasi la pensa così e giudica giusta la convocazione,
anche se questa rischia di aprire un braccio di ferro fra il clan del
giocatore (Pistolesi in testa) e la Federtennis. E voi?

Credo di dovere delle scuse a Venus ed a Serena Williams.
Senza poter attribuire loro alcuna colpa, molte delle loro sfide, che hanno
compreso molte finali di tornei dello Slam, non mi avevano entusiasmato
perché non offrivano quella componente di curiosità che rende affascinanti
molti eventi sportivi. (more…)

Pennetta brava sì, ma non esageriamo…

Giovedì 4 Settembre 2008

Virtual Tour day11!

Così come per scegliere la miglior strategia di mercato l’operatore finanziario si affida ad un ampio numero di indicatori, anche per fotografare la situazione tennistica di un paese molteplici possono essere i dati a cui far riferimento.

Se i risultati dei tennisti nei tornei dello Slam, sicuramente i miglior misuratori della salute di un giocatore, gli unici tornei in cui non si arriva in fondo per caso, sono il principale indice di salute (o malattia…nel nostro caso!) di un movimento tennistico, anche le reazioni della stampa possono dare alcune indicazioni abbastanza interessanti. (more…)

Pennetta nei quarti?
Fu vera gloria?
E chissenefrega!

Lunedì 1 Settembre 2008

Virtual Tour day10!  

Ho scritto troppe volte, in tutti questi anni di Slam azzurri conclusi nella prima settimana, di frustrazioni, di opportunità mancate nell’arco di un trentennio, che non riuscivo a capacitarmi del fatto che Paesi improbabili come Cipro, Lettonia, Ungheria, Slovenia, Israele, (more…)

US Open 2008
Il paracarro e la marionetta

Domenica 31 Agosto 2008

Virtual Tour day8! 

Querrey/Karlovic
Wawrinka/Cipolla
Nadal/Troicki e….
Monfils/Nalbandian

Sabato 30 Agosto 2008
Eurosport si collega con un’ora di ritardo, per lasciar terminare il match di snooker. Poco male, a mio parere: era in programma il match tra Radwanska e Cibulkova, terminato in un attimo. Non che le due non meritassero la diretta, ma, forse, Williams/Bondarenko, Querrey/Karlovic, oppure Wawrinka/Cipolla avrebbero destato maggior interesse. Da quando, poi, ho saputo da Lo Monaco (che ha terminato la telecronaca questa mattina alle 8 ed alle 17 di questo pomeriggio era nuovamente sul pezzo, fresco come una rosa) che Radwanska viene (more…)

Le pagelle di Marcos
US Open III° round

Sabato 30 Agosto 2008

Virtual Tour day7!

Lo Monaco/Canè – Gulbis/Roddick
“Presto lo vedremo tra i primi dieci”

Roddick chiede un HawkEye. Gli servono uno Zabov, accompagnato dal sesto ace di Gulbis: 63, il primo set per il lettone. Andy è in gessato nero orizzontale: il coccodrillo a fatica riesce a spuntar dalle righine bianche. Ernests, che, a mio parere, ha una esse di troppo, veste il nero Adidas, con inserti d’un giallo intenso. Lo stadio è stracolmo e multicolore. “Che risposta che ha fatto anche adesso…bravo, bravissimo! Gioca facile ed ha un talento incredibile, questo ragazzo. Roddick, però, è (more…)

Pillole di US Open: Giorno 4. Safin fugge
Le scarpe rotte di Cipolla
Vinci smemorata…e altro ancora

Sabato 30 Agosto 2008

Virtual Tour day6!

Safin perde e corre a casa. Vinci smemorata. Cipolla problemi con le scarpe. Come essere uno spettatore tecnologico

Agli US Open ci sono 18 campi su cui si giocano i match. Più altri 5 per gli allenamenti, il nome di questi campi va da P1 a P5.
I campo P1 e P2 sono riservati per i giocatori testa di serie da 1 a 16. E, ovviamente, sono quelli più difficilmente accessibili al pubblico, che può vedere solo da lontano.
Come se questo potesse scoraggiare un tifoso di Federer, Nadal o delle Williams. I fan, muniti di binocolo o macchina fotografica con teleobbiettivo, si piazzano nel punto accessibile e non di perdono un minuto di allenamento. (more…)

Pillole di US Open - Giorno 3. Arbitri a rischio pallate.

Giovedì 28 Agosto 2008

Virtual Tour day5!

L’abbigliamento degli spettatori: la rivincita della visiera. La difficile vita dell’arbitro fra spettatori indisciplinati e raccattapalle con una mira scarsa.

L’abbigliamento degli spettatori degli US Open si divide principalmente in due tipologie di base, quelli che sono venuti per la sessione diurna e quelli che sono venuti per la sessione serale.
Quelli del giorno sono qui per vedere più tennis possibile e girano da un campo all’altro sotto il sole. Perciò massimo comfort.
Gli uomini indossano: t-shirt a tema tennistico oppure polo, bermuda, scarpe da tennis e cappellino da baseball.
Se sono in giacca, sono qui più per affari che per vedere tennis. (more…)

Jacopo Lo Monaco – Gulbis/Johansson
“Palo: 0015”

Giovedì 28 Agosto 2008

È mezzanotte e le telecamere si spostano dall’Arthur Ashe all’Armstrong, lasciando Djokovic vittorioso su Clement e prendendo Gulbis alle prese con Johansson, Thomas, perché Joachim ha dovuto definitivamente arrendersi ai suoi dolori, purtroppo.

Ferrero e Rossi lasciano il microfono a Jacopo Lo Monaco, che si annuncia: “Eccomi qui”. Segue una breve presentazione dell’incontro ed un rapido riassunto del primo set, vinto con qualche fatica dal giovane lettone. Il rivale svedese, di bianco vestito, porta i capelli più lunghi del solito: così, pare un incrocio tra (more…)

Azzurri furibondi con la FIT
Polemiche a scoppio ritardato.

Giovedì 28 Agosto 2008

Tutti si lamentano per il mancato invio di un preparatore atletico ai Giochi di Pechino. “Tutte le altre squadre lo avevano e c’erano anche più coach”. Un clima poco sereno alla vigilia dell’incontro di Coppa Davis con la Lettonia.

Ora diranno che se non faccio polemica non mi diverto, che il blog sguazza nelle querelle-antifederali, però più si parla con i giocatori e più si scopre che ci sono rimasti davvero male per come è stata organizzata la spedizione olimpica.

Io ero a Pechino e, un po’ perché seguivo tanti altri sport e magari vedevo qualche partita (more…)

Pillole di US Open - Giorno 2: Raccattapalle senza limiti di età

Mercoledì 27 Agosto 2008

Virtual Tour day4!

Flavio Cipolla adottato dal pubblico americano.
Tre raccattapalle speciali.

Gli Italiani oggi vincono tutti.
Tra questi Flavio Cipolla è quello che viene preso più in simpatia dal pubblico.
Forse perché è un lucky loser, forse per il suo fisico minuto in confronto al suo avversario, fatto sta che dal primo set fino al quinto, gli Americano fanno il tifo per lui chiamandolo “FEBIO !” “Forza Febio!” “Great Shot Febio!” ‘Com’on Febio’!
Mi domando se un tifo così lo ha mai avuto a Roma dove forse gli direbbero ‘E Annamo a Flavio!’
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Flavio Cipolla,
incompiuto vincente.

Mercoledì 27 Agosto 2008

Scopriamo insieme chi è Flavio Cipolla, la rivelazione azzurra di questo US Open. Un giocatore fai-da-te, che pratica un affascinante tennis d’altri tempi, sempre spettacolare e divertente. Dalla sfiducia dei tecnici federali al terzo turno agli US Open.

Un famoso politico americano, che amava molto il nostro paese, diceva che l’Italia è il calabrone dell’economia mondiale. Il calabrone è un insetto che, a sentire gli zoologi e i fisici, non dovrebbe essere in grado di volare. Troppo pesante il suo corpo tozzo, troppo piccole le sue ali. Eppure, miracolosamente, il calabrone vola, agitando vorticosamente le sue alucce insufficienti.
Allo stesso modo l’Italia, in perenne emergenza, senza una organizzazione adeguata, trascinandosi fardelli enormi, riesce sempre a mantenersi in volo, grazie alla fantasia e alla determinazione della sua gente.

Ed è una storia davvero italiana, quella di Flavio Cipolla. La storia di un ragazzo che viene su dal nulla, senza alcun aiuto esterno, senza alcuna struttura a sostenerlo, senza un vero progetto alle spalle, ma che si afferma quasi per caso, grazie al solo talento e alla grande determinazione, in un mondo difficilissimo e ultracompetitivo. Un ragazzo che a vederlo, da due metri di distanza, non

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US Open I^ giornata:
torna la pagella di Marcos

Martedì 26 Agosto 2008

Virtual Tour day3!

Ferrero/Rossi – Nadal/Phau“Ha preso lo scooter, Phau, per recuperare questo pallonetto!”

Emittente televisiva dedicata alle più diverse discipline sportive, Eurosport, vera manna anche per gli appassionati di tennis, secondo programma, dovrebbe iniziare il collegamento da Flushing Meadow alle 17.45, a partite già iniziate.L’incontro di snooker, però, termina alle 17.57.Al rientro dalle vacanze, mi accorgo di aver problemi di (more…)

Pillole di US Open : Primo giorno e Cerimonia per i 40 anni degli US Open

Martedì 26 Agosto 2008

Come evitare la fila all’ingresso. Campo allagato dalle lacrime delle giocatici russe. Schiavone vince e convince. Fognini si lamenta perde e non stringe la mano all’arbitro.
Maria Sharapova finalmente fa la sfilata e giro del campo: non sono le Olimpiadi, non è la sua bandiera ma lei è contenta lo stesso

Metro linea 7. Arrivi fino alla stazione Shea Stadium (quello del baseball). Scendi e davanti, c’e’ un lungo pontile di legno che ti porta all’ingresso degli US Open 2008.
Fiumana già di prima mattina. Alle 10, aprono i cancelli, alle 11 iniziano le partite. Ma molti, tanti, sono arrivati ancora prima per poter acquistare il biglietto, Ground Pass o Centrale fa poca differenza. I biglietti permettono l’accesso su tutti i campi basato sul principio chi primo arriva meglio alloggia (a meno che non si acquistano quelli più cari con posto garantito, ma allora si paga quasi il doppio) tutti in fila e carta di credito in mano (more…)

Justine Henin sogna l’erba di Wimbledon.
“Ma non so se vincero mai, ho sempre difficoltà”.
“La gente impara a conoscermi, questo mi aiuta”.

Lunedì 10 Settembre 2007

Ecco l’intervista alla vincitrice degli Us Open JUSTINE HENIN.
(ma non dimenticate di leggere su minirassegna stampa gli art. di Clerici su federer, di Azzolini e Martucci su Henin)

Traduzione di Luca Corradini

D: Justine, riuscirai a vincere Wimbledon?
R: Beh, non mi aspettavo questa, come prima domanda.

D: E’ l’unico slam che non hai mai vinto.
R: Lo so, ma lasciatemi assaporare questo. Wimbledon è così lontano, adesso, e là ho sempre qualche problema.
No, è semplicemente — è fantastico. Questa è stata forse la vittoria più importante, per me. La qualità che ho espresso nelle ultime partite è stata straordinaria. E’ una grande sensazione anche perchè ho avuto un tabellone duro e volevo provare tante cose a me stessa — a nessun altro, solo a me stessa. E ce l’ho fatta.

D: C’è un legame tra quello che ti succede fuori dal campo e quello che invece sta avvenendo sul campo?
R: Non m’interessa trovare alcun legame. Sono semplicemente felice. Il fatto che abbia ritrovato la mia famiglia indubbiamente aiuta molto. Mi supportano alla grande. Mi sento in pace con me stessa, e questo è un sentimento importante per me, perchè odio dover litigare con la gente. Lo odio. Quindi preferisco quando le cose vanno tranquillamente, nella normalità, così come sta accadendo ora. La mia vita ora va meglio. Questo ha avuto un certo impatto nel mio tennis.
Ma sono rimasta estremamente professionale, come sempre, e non sapevo davvero cosa aspettarmi da questa stagione visto l’inizio parecchio difficile. Ho continuato a tenere duro e probabilmente sono tornata più forte, quindi è stato fantastico. (more…)

Federer sempre più vicino a Sampras.
Ha battuto Djokovic 7-6,7-6,6-4.
Quarto US Open (primo dopo Tilden), 12mo Slam come Emerson
Djokovic però non sfrutta 7 setpoints.
Novak: “Più colpe mie che meriti suoi nei primi 5″.
“Ha sei anni più di me e più esperienza”

Lunedì 10 Settembre 2007

federer-usopen1.jpg
Roger Federer mostra il trofeo al pubblico di New York, foto Gianni Ciaccia

(ma non dimenticate di leggere su minirassegna stampa gli art. di Clerici su federer, di Azzolini e Martucci su Henin)

Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta

NEW YORK _ Cinque setpoint nel primo set, due setpoint nel secondo, 2 pari e 0-40 nel terzo, tutto per Novak Djokovic…ma, guarda un po’, è stato invece il solito Roger Federer a vincere tre set a zero, il quarto US open consecutivo (come non era più accaduto dia tempi di Bill Tilden) e il dodicesimo Slam eguagliando i titoli di Roy Emerson. E sul rettilineo del 2008 Fed-Express vede già, senza bisogno di occhiali, il recordman assoluto Pete Sampras fermatosi a quota 14.
Non era il miglior Federer quello di domenica notte, anche se certo non gli sono mancati gli acuti del grande tenore, e difatti ha dato al suo avversario tutte le chances possibili, ma come al solito ha però poi giocato molto meglio del suo avversario non solo nei sette setpoints complessivamente annullati, ma anche in sette pallebreak salvate, in tre pallebreak invece convertite, nonché in 14 punti dei due tiebreak vinti 7 punti a 4 e 7 punti a 2.
Significa aver avuto il sopravvento, per merito suo e anche per l’inesperienza (e talvolta un po’ di tremore) del giovane serbo, in una ventina di punti decisivi. (more…)

Federer continua a non avere rivali.
Rivincita su Djokovic in soli tre set.
Arriva il dodicesimo titolo dello Slam.
Il serbo si consola con Maria Sharapova.

Lunedì 10 Settembre 2007

Roger Federer - Foto Gianni Ciaccia
Roger Federer fotografato da Gianni Ciaccia

di GIOVANNI DI NATALE

Eccolo Roger Federer, ancora lì. Davanti a tutti, vincitore degli Us Open. Quarto titolo negli ultimi quattro anni. Un monopolio che va avanti inesorabile, come a Wimbledon. Djokovic, Nadal, Blake non possono fare nulla per cambiare le sorti dei tornei del Grande Slam che non si giochino sul rosso. Federer è più forte. E anche se quel completo nero dal baffo griffato prova a trasformarlo in un “tennista cattivo”, lo svizzero è di una eleganza sopraffina. Sul cemento statunitense stanotte volava, rapidissimo con i piedi e fulminante con il braccio. Tre set gli sono bastati per battere Djokovic, l’unico davvero in grado di impensierirlo sul cemento. E lo stesso Federer sembra aver deciso che il suo antagonista debba essere lui. “Avrebbe meritato qualcosa in più per quanto sta facendo in questi mesi, ma oggi era solo una battaglia” ha detto pochi attimi prima di ricevere il trofeo del campione. (more…)

Justine gioca ancor meglio di Federer.
Perdono i due junior italiani da un lituano e un polacco a dimostrazione che…
Contano i soldi e il centro federale?
Trevisan ha giocato con l’handicap

Domenica 9 Settembre 2007

Justine Henin
Justine Henin bacia il trofeo vinto, foto Gianni Ciaccia

NEW YORK - Justine Henin, tennista belga di 25 anni, non è un fenomeno di simpatia o di bellezza. Non è nemmeno un modello di educazione sportiva se ricordo un suo ritiro in una finale dell’Australian Open quando se ne andò dopo aver perso un set e stava perdendo il secondo contro Amelie Mauresmo. Avrebbe potuto e dovuto rimanere in campo un quarto d’ora in più senza togliere la soddisfazione alla sua avversaria di una vittoria più completa.
Detto questo, perché non si pensi che io abbia una particolare predilezione per questa giocatrice, Justine è semplicemente l’essere umano che gioca meglio a tennis, uomini e Federer compresi.
Altrimenti non si spiegherebbero i sette successi nei tornei del Grande Slam già conquistati, compreso quello ottenuto l’altra sera sul centrale di Flushing Meadows dominando la russa Svetlana Kuznetsova alla quale ha lasciato quattro giochi in un’ora e 22 minuti di una partita abbastanza deludente semplicemente perché priva di equilibrio.
Lo spettacolo Justine lo aveva già fornito nelle due sfide con le sorelle Williams, soprattutto (more…)

Williams contro Henin, il match dell’anno.
Tutti i segreti della grande sfida.
Ha vinto Justine, ma è stato un match epico.

Sabato 8 Settembre 2007

di LUCA CORRADINI

Gennaio 2003, Melbourne, semifinale degli Australian Open.

Venus Williams e Justine Henin scendono in campo per giocarsi l’opportunita’ di affrontare in finale Serena Williams, magra, tonica, al massimo della forma, battagliera e desiderosa piu’ che mai di completare il “Career Grand Slam”; lei che l’anno precedente aveva spazzato via il resto del circuito vincendo a Parigi, Londra e New York, sempre contro sua sorella Venus.

La “Venere Nera” del tennis veniva da turni precedenti molto semplici, risolti in due set: eravamo in piena epoca di “Sister Act”, le due sorellone dominavano il circuito (almeno negli appuntamenti che contano) e incutevano timore ogni volta che scendevano in campo.
Per arrivare in semifinale, invece, la belga aveva dovuto affrontare un “battesimo del fuoco” durissimo: negli ottavi, infatti, riusci’ a sconfiggere per la prima volta in carriera Lindsay Davenport, 9-7 al terzo set, Davenport che fino a quel momento era imbattuta negli scontri diretti (5-0).
E’ finita 7-6 6-4 per Justine Henin dopo una lunga serie di emozioni e di scambi mozzafiato. Ubaldo e Rino sapranno indubbiamente raccontare meglio del sottoscritto le fantastiche vicende dell’incontro, ma credo che quanto si e’ visto abbia superato le piu’ rosee aspettative. Le due ragazze hanno dato vita ad uno spettacolo indimenticabile, forse uno dei piu’ grandi primi set degli ultimi trent’anni, che va ben oltre a qualsiasi valutazione tecnica o tattica che si potesse azzardare nel pre-partita. Al di la’ delle simpatie che si possono provare per l’una o per l’altra, credo si debba innanzitutto tributare loro un lungo applauso, e ritenersi fortunati per aver assistito ad uno spettacolo del genere. Grazie, grazie, grazie, Venus e Justine. (more…)

Il tennis cambia, non le emozioni.
Il pallonetto, colpo sopraffino per attaccare.
Così Haas ha avuto ragione di Blake.

Martedì 4 Settembre 2007

Tommy Haas

di MARCOS

Nel settimo punto del tie decisivo, Blake tentenna di fronte alla rete. Piantato sui piedi, pronti a scattare, scruta accorto il tedesco, per carpirne i pensieri. Ancora non sa se gettarsi a sinistra, per parar col rovescio, oppur sulla destra, adoperando il suo dritto. S’aspetta, forse, anche un colpo al bersaglio e per questo è ben pronto: userà il rovescio, per proteggersi il petto. Blake, però, è pronto anche ad altro: dal rovescio tedesco la palla s’innalza ed inizia una curva che non colpirà, se non rincorrendola, senza guardarla, sino al fondo del campo. (more…)

La Venere nera del tennis si confessa.
“Spero di affrontare Serena in semifinale”.
“Sento di giocare come a Wimbledon”.
“La prima di servizio è davvero un’arma”.

Martedì 4 Settembre 2007

Venus Williams

Intervista con VENUS WILLIAMS

Traduzione a cura di Luca Corradini

D: Tutti sanno quanto lei (Ivanovic, n.d.LucaCorradini) abbia giocato bene quest’anno. Credi di aver dato prova di qualcosa, con il match di oggi?
R: Dato prova…No, non credo di essere qui per provare qualcosa. Sono qui sicuramente per avanzare al prossimo turno, migliorare le mie chance di vittoria, ovviamente vincere il titolo, che è anche la meta ultima di ogni giocatrice.
Perciò non importa contro chi debba giocare, non devo provare nulla, tipo “sono riuscita a battere questa e quest’altra”. Per me è importante accedere al prossimo turno.

D: Sei tornata allo stato di forma di quando tu e tua sorella dominavate il circuito? Una delle chiavi è stata tornare ad essere in piena salute? Hai mai perso la voglia di tornare a questi livelli?
R: No, non ho mai perso la voglia. Ho sicuramente patito dure sconfitte. Anche all’inizio di quest’anno, quando pian piano ho cercato di rientrare, tornare in salute, ritrovare il mio tennis. Ma credo che questo formi il carattere e renda le vittorie ancora più dolci.
Per concludere, amo quello che sto facendo. Amo giocare a tennis ed è per questo che gioco, vinco, perdo o pareggio. Beh, non si può pareggiare ma comunque vincere o perdere. (more…)