Archivio della Categoria 'I racconti di Cino Marchese'

Lea Pericoli, simbolo vincente dell’Italia.
Eleganza e simpatia anche fuori dal tennis.
Il ritratto di una vera campionessa.

Lea Pericoli, Italian national symbol.
Whose elegance and popularity
transcended tennis.
The epitome of a true champion.

Giovedì 17 Aprile 2008

Viaggio tra i segreti della tennista azzurra che stupì il mondo per la sua femminilità. A Milano dovette annunciare il ritiro di Connors… ma ricevette comunque applausi.

The secrets of the Italian player who wowed the world with her femininity. In Milan she had the ‘honour’ of announcing Connors’ retirement…but she got applauded anyway.


Click here to read the English text.

Chiunque abbia frequentato il tennis conosce Lea. Perché l’ha vista giocare, perché l’ha sentita commentare perché l’ha vista dappertutto dove c’era una situazione più o meno importante. Lea si è sempre mossa con grande classe ed eleganza ed ha sempre suscitato solo ammirazione e stima.
Personalmente la conosco molto bene e sono più di trenta anni che la frequento ed insieme abbiamo vissuto tanti momenti di grande intensità e di grande amicizia. (more…)

Tutte le paranoie di Federer.
La sua crisi? Forse è colpa della routine.

Martedì 8 Aprile 2008

Secondo Cino il vero problema dello svizzero non sarebbe di carattere tecnico ma dipenderebbe da una vita troppo monotona. La soluzione? Più che un coach servirebbe una persona di fiducia…

Molti si chiedono in questi giorni se il regno di Federer sia definitivamente finito o se, dovendo sopportare l’assalto di troppi pretendenti, incominci solamente a non essere così solido come lo è stato in questi ultimi anni. Con Nadal lo svizzero si era abituato, o meglio, rassegnato a condividere una porzione del suo palcoscenico (more…)

L’armata russa adesso comanda.
Ma tutto iniziò con la Kournikova.
La star che a 9 anni era già fenomeno.

Sabato 8 Marzo 2008

Fu il marchio italiano Ellesse a portare al successo quella bambina dalla grande personalità. La tennista-vip ha fatto breccia nel tennis femminile russo e scelse gli Stati Uniti per diventare “grande”. La storia di “Poppy” Vinti

Nell’International Press Clipps trovate Cristopher Clarey su Federer e la mononucleosi, Peter Bodo e Barry Flatman su Connors e altro ancora.

Click here to read “Federer battles off-court foe – mononucleosis” by Cristopher Clarey, “Connors: Therapist and coach” by Peter Bodo and more news.

La Maya Desnuda? Roba da ridere al confronto!

A vedere tutte queste russe vincenti, molte di loro carine e sofisticate, pochi si ricordano che, forse, la prima campionessa annunciata è stata Anna Kournikova, che mai si è completamente consacrata e che è diventata più famosa per il suo essere attraente che per il suo tennis. Anche se ha raggiunto la semifinale a Wimbledon e, per un certo periodo, sembrava che dovesse veramente diventare una grande giocatrice (i numeri li aveva tutti), trovò più semplice diventare una star del jet set internazionale che aveva giocato a tennis ad un livello superlativo. Le veniva più naturale frequentare i grandi alberghi e le località alla moda, accompagnata da qualche bellimbusto, magari un campione dello sport, un attore o un cantante. (more…)

Gli ultimi anni di dolore di “Milano”.
I mille sacrifici di Bartoni non bastarono.
Torneo “perso” per i finanziatori.

Giovedì 14 Febbraio 2008

Nel 2005 era stato coinvolto anche Andrea Gaudenzi con la sua società di management, ma la morte di Bartoni segnò la fine della manifestazione. Tra gli ultimi vincitori anche un giovanissimo Federer.

Seconda parte


The magic Milan tournament in 1991 when Cristiano Caratti went nearly all the way. Il magico torneo di Milano 1991 di Cristiano Caratti
I
l Forum di Assago è un impianto che non è mai decollato per una serie di ragioni di diversa natura, ma soprattutto per mancanza di management illuminato. La ragione principale, però, a mio avviso è stata la mancanza di collegamento con la Città e indubbiamente il torneo ne ha sofferto. Si sarebbe potuto fare molto se fin dall’inizio ci si fosse occupati del problema senza purtroppo sottovalutarlo come invece si è fatto. Se fosse rimasto Massimo Moretti, genero di Cabassi, a capo del progetto sicuramente si sarebbero trovate delle soluzioni. (more…)

Milano, successo nato da una delusione.
Così Della Vida replicò alla Federtennis.
La sua organizzazione era a 5 stelle.

Giovedì 7 Febbraio 2008

Dopo essere stato estromesso dagli Internazionali decise di puntare su un evento nella “seconda Capitale”. Anni di gloria, che lo portarono a dire: “Guardo la finale in tv da Roma”. Ecco come è nato un trionfo.

Click here to read some anecdotes of Cino Marchese in English translated by MARGHERITA POLACCI.

PRIMA PUNTATA
Carlo Della Vida è stato senza alcun dubbio l’organizzatore sportivo autonomo più importante che abbia operato in Italia. Ottimo tennista e poi in tarda età buon golfista (per scommessa: per dimostrare che il golf, come diceva lui, non era uno sport, ma un gioco ed era possibile diventare un buon giocatore incominciando a giocare a 60 anni di età). A Carlo piaceva estremizzare quanto faceva. Anche con il rischio di essere impopolare. (more…)

La “Dolce Vita” al Foro per la rinascita
Da 900 paganti a capitale del tennis.
Torniamo a un ventennio fa.

Giovedì 31 Gennaio 2008

Le difficoltà di riportare il torneo femminile al Foro Italico da Perugia e i pochi sponsor disposti ad investire sugli Internazionali. E’ bastato imitare Wimbledon ed aggiungere l’estro italiano del cinema.

Ho iniziato ad interessarmi di marketing sportivo alla fine del 1974 e il mio primo campo di azione è stato il tennis. Ero venuto ad abitare a Roma un paio di anni prima e mi iscrissi al C.T.Fleming. Il Circolo era di proprietà di Stefano Pantanella che io conoscevo per avere sposato in seconde nozze Roberta Giusti, personaggio della televisione e prima moglie del mio concittadino e amico Gianni Rivera. (more…)

Also in English: Newcombe, Alexander…
Australia, terra di canguri e di campioni.
Nel ‘77 il trionfo in Davis vestendo italiano
e con il sostegno di un pubblico di fate.
Un solo azzurro vinse quella finale.

Sabato 26 Gennaio 2008

First English version, than the Italian one of this story.

Clicca qui per leggere l’articolo in Italiano

Alexander, la “bestia nera” di Adriano Panatta, era sotto contratto con la LaFont e mostrò il marchio dell’azienda nel mondo. Sugli spalti, invece, migliaia di cappellini sgargianti offuscano i maxi sponsor dell’evento. Un successo nato in Italia con pochi soldi.

translated by Margherita Polacci

Australia, a land of kangaroos and champions, by Cino Marchese The best friends I have in tennis are Australian. John Newcombe is my best friend ever, but I’ve always had a great relationship with Rosewall, Roche, Laver, Emerson, Davidson, Stolle and the late Lew Hoad.Newcombe has always been someone special for me. I worked with him (more…)

Tiriac, “genio sotto i baffi”.
Tolse Nastase al calcio.
Ma stava per fare il ministro.

Mercoledì 9 Gennaio 2008

Panatta, Vilas e Becker sono alcuni tra i cavalli di razza che hanno arricchito la scuderia di Ion, che è sicuramente tra i simboli del tennis. Campione in campo, imprenditore dalle mille risorse fuori. E’ tra i manager più potenti del circuito. In Romania ha interessi ed affari ovunque. In tutta la sua vita ha sempre ottenuto ciò che voleva. Ha anche comprato il torneo di Kitzbuhel per fare divertire gli amici.

Nell’ International Press Clipps Nalbandian in dubbio per l’ Aus Open, P. Leonardi (Le Soir) sulla Henin, C. Soler (Le Figaro) sulle prime “tendenze” del 2008 e altro ancora.

Ion Tiriac - @Gianni Ciaccia
Ion Tiriac, foto di Gianni Ciaccia

Nella storia che ho raccontato di Pierre Barthes vi ho raccontato alcune cose di Ion Tiriac, su cui ci sarebbe da scrivere alcuni libri. Oggi vi racconto alcuni episodi successi tra di noi nel corso degli anni che ci siamo assiduamente frequentato.
Ho conosciuto Ion attraverso il compianto Francesco D’Alessio di cui era grande amico e subito mi impressionò quella sua grande determinazione. Il desiderio di arrivare a tutti i costi, non c’era obiettivo impossibile. (more…)

I tappeti bulgari pieni di buchi.
Vigilia da incubo per un torneo.
Toto Ricciotti, che disavventure

Sabato 29 Dicembre 2007

Il manager di Bargnani e di maggior successo oggi nel basket, cominciò la sua carriera lavorando per Cino e l’IMG, occupandosi (con poca fortuna) degli allestimenti. Ma prima del torneo di Milano ne successero davvero di tutte. Un racconto spassoso. 


Caratti vs Kulti in Milan 1991. Caratti contro Kulti al Torneo di Milano 1991

La domanda che mi avete fatto riguardo a quale superficie sintetica usavamo negli Anni 80 mi ricorda un curioso episodio che riguarda un mio ex dipendente che, quando lo assunsi,  ebbi la sventurata idea di impiegarlo nella “implementation”, cioè gli allestimenti in generale. Si chiamava_ si chiama ancora _ Toto Ricciotti e oggi tutti lo conoscono perchè è diventato un manager di grande successo che, fra gli altri, rappresenta anche Andrea Bargnani, il nostro campione più rappresentativo nella NBA. (more…)

Quando Nastase arrivò in pigiama.
Così protestò Ilie per la finale mattutina imposta dal…basket

Domenica 23 Dicembre 2007

Un altro curiosissimo aneddoto…del Marchese (nella colonna a destra sono raccolti i suoi scritti). Quel simpatico mattacchione del rumeno si presentò dal sindaco di Bologna in pantofole, cuffia da notte e pigiamino. La Virtus Pallacanestro aveva preteso il Palasport per quella domenica.  

Se Ilie Nastase non fosse esistito qualcuno avrebbe dovuto inventarlo. Grandissimo personaggio, controverso, discusso, ma amatissimo (per lui si dice che l’Atp sia stata costretta ad inventare il Code of Conduct, il codice comportamentale, ma più tardi anche John McEnroe avrebbe contribuito ad ispirarlo) è stato un grandissimo campione che pur avendo vinto tanto ha vinto sicuramente meno di quanto avrebbe potuto.


Alcuni “scherzetti” in campo di Ilie…

Posso dire di essere stato e di essere ancora suo grande amico. (more…)

Barthes, un campione distratto.
Così fece infuriare Niki Pilic

Martedì 18 Dicembre 2007

Era uno degli 8 belli del tennis professionistico nella troupe di Lamar Hunt. Francese vinse il doppio all’US open. Le serata a base di caviale e patate lesse fino alla lite con Tiriac per un palco al Roland Garros

Pierre Barthes è stato n° 1 di Francia alla fine degli anni 60. E’ stato un giocatore non eccelso che non ha mai raggiunto risultati importanti in singolare mentre in doppio, solitamente con Niki Pilic, ha vinto parecchio incluso, uno US Open. Pierre è una persona molto piacevole noto per essere molto distratto o meglio anche un po’ stralunato, ma (more…)

Monica Seles, tra passato e futuro.
Per averla la Img fece il giro del mondo.
Galline e corriere sulla strada del trionfo.

Domenica 9 Dicembre 2007

Aveva dodici anni quando fu notata dai colossi del tennis. Vinse il campionato europeo. Iniziò lì la sua strepitosa scalata e restò fedele al gruppo di McCormak senza firmare alcun contratto.

Prima di tutto vi voglio informare che Monica ha giocato alla fine di Settembre una esibizione a Bucarest a chiusura del Torneo ATP organizzata dalla mia grande amica Virginia Ruzici. Personalmente ho sempre un buonissimo rapporto con la Seles. Doveva venire a Roma, ma all’ultimo minuto ha rinunciato per i molti impegni che tuttora ha. Non mi stupirebbe per nulla che riprovasse a giocare il massimo circuito WTA e se dovesse farlo certamente giocherà alla sua altezza. Ma vi voglio raccontare il nostro primo incontro e tutte le manovre fatte per rappresentarla e battere la concorrenza.
Eravamo nel Luglio del 1986 ed ero stato in Messico in occasione di un incontro di Coppa Davis tra Messico e Stati Uniti. (more…)

Quei brasiliani un po’ negati.
Ma alloggiavano all’Excelsior

Martedì 4 Dicembre 2007

Oggi vi voglio raccontare un curioso episodio della mia carriera di manager IMG che vede coinvolte due persone che hanno fatto la storia dello sport professionistico :Mark Mc Cormack è stato forse l’uomo che ha inventato il business nello sport o per lo meno l’uomo che ha dato organizzazione e regole a chi operava nello sport a cominciare dalla televisione e dagli atleti per arrivare a tutti gli aspetti diretti e indiretti. Luis Braga è un grandissimo (more…)

L’Italia in Davis, 31 anni fa l’unico titolo.
Indimenticabile la sfida con l’Australia.
Roma divisa tra Panatta e Newcombe.
Una sfida che entrò nella storia del tennis.

Martedì 27 Novembre 2007

Il 1976 fu l’anno d’oro di Adriano e degli azzurri, ma la determinazione dell’aussie mise a repentaglio tutti i sogni di gloria. Indimenticabile il “richiamo” del giudice di sedia Vincenzo Bottone: “Fate silenzio o Newcombe si riposa”.

In clima di Davis vi voglio raccontare questa volta i retroscena del famoso incontro di semifinale a Roma tra la nostra squadra e l’Australia.
Correva l’anno d’oro di Adriano il famoso 1976. In una settimana di Settembre, di quelle meravigliose a Roma con il sole ancora caldo e l’aria fresca, quando i monumenti della Città eterna esprimono tutta la loro immensa bellezza e dove è così dolce stare, Adriano aveva raggiunto una popolarità straordinaria, ma quella sua aria un pò strafottente non vedeva tutto il pubblico unito con lui. Erano in molti che non dico fossero contro di lui, ma certamente non si sarebbero strappati i capelli se qualcun altro avesse vinto, e poi nella squadra australiana giocava un mito di tutti gli appassionati di tennis, il grande immenso John Newcombe. (more…)

“Panatta-Connors? Io c’ero”.
Il miracoloso passing di Jimbo

Venerdì 9 Novembre 2007

 US Open 1978.  Adriano, che aveva battuto Orantes e Riessen, servì sul 5-4 e 30-15 al quinto. Il centrale era stracolmo. Era un match di ottavi di finale. E quel diavolo di Connors proprio in quel momento, da quell’angolo impossibile…

Io a quel Panatta-Connors c’ero.


“Jimbo” sfida “SuperMac”, Us Open 1984…

(Ma in un commento di Luigi Ansaloni anche il link al video di Connors che cancella il segno di una sua palla contestata da Barazzutti. Non perdetelo…è incredibile!)

Era una bella giornata di sole, l’umidità era calata e c’erano le premesse di quello che i Newyorkesi chiamano Indian Summer, cioè quella situazione climatica che si crea nella zona con i primi venti freddi che arrivano dal Canada. Cielo terso,clima dolce ed una leggera brezza che non guasta. Adriano era stato ad allenarsi a Chicago dal mio amico Tony Menconi che gestiva allora alcuni giocatori soprattutto australiani, Phil Dent,Kim Warwick,Ross Case ed altri. Aveva messo gli occhi anche su Adriano Panatta che veniva da una gestione terribile che non era stata capace di impedirgli l’avventura altrettanto terribile (more…)

Quando Panatta veniva…aiutato
Piccoli trucchi d’un promoter.
Jack Kramer? “Alzati in piedi!”

Mercoledì 7 Novembre 2007

Carlo Della Vida è stato il più grande impresario del tennis. Erano tempi in cui il tennis ancora non tirava. Proteggere il campione di casa era ovunque prassi comune (lo sapevano anche gli avversari). Cino racconta il curioso episodio, scandito da “Non è possibile!”, quando Adriano fu sorteggiato proprio contro il mancino Brit Cox che voleva evitare. Nei commenti un altro aneddoto, protagonista l’ideatore della Troupe Kramer, del Grand Prix, del professionismo

I piu giovani non sanno chi era Carlo Della Vida, ma tutti noi che abbiamo lavorato nel tennis lo abbiamo sempre considerato il “maestro”. Carlo stesso è stato un buonissimo giocatore negli anni 40 ed alla fine del 50 ha iniziato la sua brillantissima carriera di impresario dello sport. Ha introdotto gli “Harlem Globe Trotters” in Italia e quindi il celebre show sul ghiaccio “Hollyday on Ice”, ha fatto conoscere agli Italiani il tennis della troupe di Jack Kramer solo per citare alcune cose che ha fatto,ma soprattutto è stato un esempio di “savoir faire” di signorilità e di classe. (more…)

Le debolezze di “Re” Federer.
Non è un Cuor di Leone che reagisce

Venerdì 2 Novembre 2007

Dovrebbe essere più cattivo e meno gentleman. Perchè non ha mai attaccato Nalbandian, salvo che alla fine? Non cambia quasi mai tattica. Avrebbe bisogno di qualcuno al fianco (Mirka non basta…). Soffrirà sempre gli “street-fighters”, Canas, Nadal, Nalbandian…Una personalità complessa: è terrorizzato dai cambiamenti.


Federer, l’uomo…

Oggi è il mio compleanno e mi concedo anzichè un amarcord, un “nanetto” come dice qualcuno (anzichè aneddoto) un qualcosa di attualità, soprattutto per fare qualche considerazione su Federer che perde un’altra volta da Nalbandian. Lo faccio non perchè io abbia velleità giornalistiche, ma per dire qualcosa su un supercampione capace di giocare a tennis come nessuno ha mai fatto ma che, al tempo stesso, non essendo un cuor di leone spesso di fronte a comportamenti… “irredentisti” (consentitemi di definirli così…) di qualche suo avversario, non reagisce mai nella maniera che dovrebbe.
 Anzi, quasi si rassegna a perdere pur di non fare qualcosa per evitare di farlo. Ieri per esempio (more…)

L’angolo di Cino Marchese
Scontri generazionali, Agassi-Lendl
Firenze pazza per il Kid dai capelli lunghi
In campo per un grappolo d’uva gigliato

Domenica 28 Ottobre 2007

Fu Pennisi a chiedere di organizzare l’incontro in Toscana. Una folla in delirio seguì l’incontro vinto dal ceco. Agassi, appena scelto da Nike, regalò il premio alla moglie di Cino Marchese.

Eravamo alla fine degli anni 80 quando il grande Ivan Lendl incominciava a perdere i colpi e Andre Agassi incominciava quella sua straordinaria carriera e Carlo Pennisi, siciliano residente e sposato a Firenze con Sandra Gobbò dopo essere stato un buon giocatore si era messo ad organizzare eventi e ad occuparsi di comunicazione. Attento e competente mi aveva proposto di organizzare un incontro di esibizione tra Lendl ed Agassi, entrambi rappresentati da IMG che io rappresentavo in Italia. Non era facile mettere insieme i due per le profonde differenze in tutti i sensi e per uno stile di vita completamente agli antipodi. (more…)

Lendl - McEnroe: la sfida infinita

Giovedì 25 Ottobre 2007

Ho chiesto ad Ubaldo se avrebbe potuto crearmi uno spazio dove io possa raccontare tante storie da me vissute in tanti anni spesi ad occuparmi di tennis e come io debba fare per avere un mio angolo tenendo presente l’attualità del blog e quello che lui crede opportuno fare. Con discrezione chiedo a chi mi legge se la cosa possa essergli gradita. (Troverete tutti gli splendidi aneddoti di Cino in Storia e Storie, ubs)

Incomincio oggi con una storia che ricorda la grande antipatia che regnava tra Ivan Lendl e John Mc Enroe. Io ero abbastanza amico di tutti e due e per Lendl in quei tempi lavoravo essendo diventato cliente IMG, John lo conoscevo bene, ma come molti sanno era molto amico di Sergio Palmieri che storicamente non è stato mai molto amico mio anche se abbiamo fatto molte cose insieme o contro e ci conosciamo molto bene. (Nel post precedente leggi la risposta di Baccini a Max Hold e la mia controreplica, ubs - E nella Mini-Rassegna stampa mensile curata da Daniele Flavi c’è un interessante articolo sulla preparazione atletica invernale)


Spezzone della mitica finale del Roland Garros 1984. E altri cinque incontri fra Mac, Ivan E Connors

Eravamo alla fine degli anni 80 ed in quel periodo le esibizioni o special event erano molto diffusi ed appunto Sergio ed io avevamo organizzato una serie di esibizioni tra cui ce ne era una a Verona, in una piazza che tennisticamente non era mai rientrata nel grande giro e pertanto c’era grande attesa per questo Lendl-Mc Enroe che la settimana prima avevano giocato ad Anversa nel famoso evento della Racchetta di Diamanti. (more…)

Scoprii Jennifer grazie a Pistolesi!
“Quello lì non sa fare le volee”.
Jim Evert: “A 9 anni è meglio perfino di mia figlia Chris”

Martedì 9 Ottobre 2007

Cino racconta il primo incontro con…Stefano Capriati mentre Pistolesi affronta un giapponese. Jennifer aveva 9 anni. “Mia figlia le metterà tutte in fila!”.

Attenzione: la notizia del giorno sono le dichiarazioni di Andy Murray alla BBC sulle scommesse. “Bastano due doppi falli e ti puoi vendere la partita!”. Vai all’art. di Marcos “Scommesse, follie,match truccati” per capire come funzionano e leggi tutto quel che ha detto Murray anche nei commenti. Più sotto troverai l’art. con la lista dei 31 incontri giudicati sospetti di combines da un gruppo di “bookmakers” e pubblicati da un sito USA.

Dal momento che ho preso gusto a raccontarvi i miei ricordi oggi continuo con un aneddoto che riguarda proprio Jennifer Capriati (di cui Ubaldo vi ha appena raccontato una triste vicenda) e soprattutto suo padre Stefano che è stato nel bene e nel male il suo punto di riferimento imprescindibile.
Eravamo nel 1985 ed io in quegli anni, oltre a dirigere l’ufficio italiano di IMG, avevo anche la responsabilità con la mia Società di coordinare e dirigere la struttura che avevamo di reclutamento dei giovani talenti. (more…)

Quando Borg venne a Palermo.
I due morti che Bjorn vide sulla strada.
“E io che gli avevo promesso che …

Lunedì 1 Ottobre 2007

Dal momento che avete dimostrato di gradire le mie storie e soprattutto per la grande amicizia che mi lega ad Ubaldo ve ne racconto un’altra che però questa volta non c’entra niente con le scommesse e si riferisce,ahimè, al defunto torneo di Palermo, oltre che a Bjorn Borg campione di Wimbledon (more…)

Straordinaria storia di Cino Marchese.
I due che volevano perdere…
Se si fosse scommesso allora…
La guerra fra McCormack e Dell.
Bertolucci: “Cino, ma sei ammattito?”
Le 300.000 sterline puntate contro Berlocq (sconfitto…) a Wimbledon.
Più tardi un’altra su Borg e la Mafia

Sabato 29 Settembre 2007

(Cino Marchese è organizzatore, ex direttore di tornei e manager IMG “nd UBS”)

Ormai il mio amico Ubaldo mi ha contagiato ed al proposito ho un’altra storia da raccontare occorsa ormai tanti anni fa, ma che oggi avrebbe fatto fare affari d’oro con le agenzie di betting on line e non solo con loro.
Eravamo a Bologna dove si giocava il torneo indoor e quell’anno regnava un’attesa spasmodica perchè avrebbe giocato Bjorn Borg allora incontrastato numero uno del mondo. Il torneo era particolarmente forte e la entry list corposa. (more…)