Voti ai telecronisti ed ai tennisti. Parigi – seconda settimana
di MARCOS
I virgolettati non contengono la fedele riproduzione delle parole usate in cronaca dai giornalisti citati.
La differenza tra il diritto di Nadal dal vivo e lo stesso diritto visto sul 16:9, quella tra i muscoli, l’altezza, la velocità dei giocatori dal vivo e gli stessi particolari visti sul 16:9, è la stessa che separa uno Slam trasmesso da Sky da uno Slam trasmesso da Eurosport. La qualità d’immagine, l’elasticità del palinsesto e l’esperienza dei cronisti sono gli indici con cui si misura tale distanza. La qualità di definizione delle immagini trasmesse da Eurosport (comprendendo la sincronizzazione tra audio e video), rispetto a quella assicurata da Sky, è deficitaria quanto lo era quella della televisione svizzera, che negli anni ‘70 si riceveva al nord (ricordo una fascia serale di cartoni animati stupenda, compresa la sigla!), rispetto a quella della Rai, ricevuta nei dintorni di Corso Sempione, a Milano (ottima). Per sua stessa missione, Eurosport è costretta a trasmettere una serie di avvenimenti sportivi, le cui dirette fanno a pugni con le esigenze imprescindibili ad una buona copertura di un torneo dello Slam. Con tutta la stima possibile, è, infine, difficile paragonare l’esperienza di Tommasi e Clerici a quella di Lomonaco e Ferrero, come, per altro, risulta complesso confrontare le performances di Paolino Canè e di Barbara Rossi con quelle di Bertolucci e Lombardi. Il mancato utilizzo di Eurosport2 (che paghiamo), gli assordanti sbalzi di volume tra le cronache e le pubblicità (che mi sono sembrati diminuiti nella seconda settimana) ed il banner promozionale che annuncia le trasmissioni seguenti, graficamente esposto in alto a destra, che priva il telespettatore di tre o quattro rovesci consecutivi tirati dal giocatore destrorso inquadrato nell’alto del teleschermo, sono altri dettagli che spingono l’appassionato ad invocare gli dei del tennis, affinchè impongano che la trasmissione degli Slam sia affidata a Sky. Colui che agli dei non crede, affidi le sue speranze ad un improvviso riscatto dell’intelligenza umana.
Nadal: 10
Non lascia alcuna speranza ai suoi avversari: Del Potro, Cipolla e Montanes spazzati via dalla furia dei suoi colpi. Hewitt, Moya e Djokovic fanno circa la stessa fine. In finale, salva bene una miriade di palle break nel primo, profittando anche di alcuni clamorosi errori di Roger, perde il secondo per meriti del suo avversario, ma, poi, non gli lascia più scampo: è il numero uno incontrastato sulla terra: straordinario!
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