Trevisan non si ferma: semifinale junior
Matteo: “Ora voglio vincere il torneo”
Al ritorno da Parigi l’esame di ragioneria.
Profilo tecnico di Matteo in un commento

 
7 Giugno 2007 Articolo di angelo
Author mug

di Angelo Mancuso
Semifinale al Roland Garros juniores pensando all’esame di ragioneria. Matteo Trevisan non si ferma: oggi ha battuto anche il messicano Cesar Ramirez. Due set e via: 6-3, 7-6 (7-4). Da una parte l’obiettivo di vincere il torneo juniores sulla terra rossa parigina come hanno fatto in passato Corrado Barazzutti nel 1971 e lo stesso Gaudenzi nel 1990 (Mosè Navarra nel 1992 e Giorgio Galimberti nel 1994 si sono arresi in finale). Dall’altro i libri di scuola, “chiusi nell’armadietto degli spogliatoi”, come racconta lo stesso Matteo. La settimana prossima lo attende l’esame di maturità. Prima però il diciassettenne toscano nato a Firenze, ma vive a Pontedera, deve completare l’opera qui a Parigi. “A questo punto è ovvio che punto a vincere il torneo”. ammette. Matteo contro Ramirez, dopo aver vinto il primo set, era in vantaggio 3-0 anche nella seconda partita, ma ha subito la rimonta dell’avversario. Nel momento cruciale ha però allungato chiudendo il match con autorità. “Dal 4-3 lui ha giocato davvero bene - racconta - sul 5-4 ho servito per il match e mi ha fatto il break. Sono stato bravo a gestire il dodicesimo game, in svantaggio 6-5. Ho fatto tre aces che gli hanno dato uno schiaffo morale… si può dire?”. In semifinale troverà l’australiano Greg Jones che lo ha battuto al terzo turno degli Australian Open juniores ad inizio anno: “ Jones sarà un avversario duro, ma lui sulla terra rossa gioca un po’ peggio che sul cemento”. Per Trevisan è un periodo molto intenso: nelle ultime settimane ha vinto tre tornei vinti di fila (Beaulieu in Francia, Santa Croce e soprattutto il Bonfiglio) e al Roland Garros è arrivato da numero uno juniores. Intorno a Matteo sta crescendo anche l’interesse dei giornalisti stranieri: oggi Annie Patton lo ha intervistato per un sito internet che si occupa di tennis giovanile. “E’ un buon momento - conferma - ma non cambia i miei programmi. Il mio obiettivo per quest’anno era entrare in tabellone in tornei come il Roland Garros juniores. E anche diventare numero uno junior. Dopo Parigi giocherò anche a Wimbledon. L’erba? Ci ho giocato solo due giorni lo scorso anno… non saprei dire se mi piace o meno. Diciamo normale…”. Matteo punta in alto: “L’ho già detto e lo ripeto, un giorno vorrei entrare nel primi venti della classifica mondiale”. Non si può dire che non abbia le idee chiare.

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8 Commenti a “Trevisan non si ferma: semifinale junior
Matteo: “Ora voglio vincere il torneo”
Al ritorno da Parigi l’esame di ragioneria.
Profilo tecnico di Matteo in un commento”

  1. roberto scrive:

    Piccolo profilo tecnico del ragazzo, visto in allenamento dal vivo al Foro e in partita su Sky (finale al Bonfiglio).
    Servizio. Un colpo molto interessante e valido soprattutto per la varietà di effetti e traiettorie, che Matteo sta iniziando ad alternare con saggezza anche rispetto alle caratteristiche degli avversari e al punteggio. Sa servire bene sia in kick, sia piatto, e usa abbastanza bene, seppure con minore frequenza, lo slice. Il kick in fuori da sinistra è di ottimo livello. Forse il colpo migliore di Matteo.
    Diritto. Colpo molto pesante, dalla preparazione breve e colpito con buon anticipo. Lo gioca forse un po’ troppo frontale, e quindi è molto efficace nella traiettoria a uscire, inside out, un po’ meno quando gioca il cross dall’angolo destro, da dove adopera maggiore topspin. Da dentro al campo è quasi sempre definitivo.
    Rovescio. Presa bimane, gesto con preparazione compatta e impatto con buon anticipo. Solido sulla diagonale incrociata, sulla quale sa anche comandare il gioco e tirare vincenti. Molto meno sicuro sul lingolinea, che gioca meno volentieri. E’ il fondamentale con maggiore margine di progresso.
    Gioco al volo. In generale l’attitudine è buona, anche se non è un giocatore di volo, lo ho visto fare qualche sporadico serve and volley e giocare volée di rovescio ad una mano colpita in modo molto corretto.Smash sicuro, gesto tecnicamente buono.
    Sensibilità. Matteo non è un giocoliere, è un giocatore di potenza. Però nei recuperi in avanti stacca bene la mano dal rovescio e sa piazzare la palla piuttosto bene, non mi pare il tipico muscolare che va facilmente in difficoltà sullo stretto.
    Tenuta mentale. Eccellente, è forse la qualità che più lo accomuna ad un altro nostro n. 1 junior, Andrea Gaudenzi. Molto calmo e positivo nell’atteggiamento in campo, da quanto ho visto tende ad innalzare il livello di gioco quando i punti sono più importanti.
    In conclusione, mi sembra un naturale giocatore da cemento, e comunque in grado di adattarsi bene su tutte le superfici.
    Per adesso, a livello pro, credo che potrebbe soffrire un po’ il fatto che le sue accelerazioni non sono ancora definitive contro giocatori veri, ma in prospettiva, se migliorasse la potenza muscolare di un altro 15-20% senza perdere in reattività e coordinazione, molti suoi colpi possono diventare vincenti.
    Non è di certo un altro Federer, ma io ho fiducia.

  2. peppe scrive:

    avevo proposto due quesiti sull’ argomento precedente,ma non ho ancora avuto risposta…!secondo me i tornei junior sono importanti,ma ancor di più lo è il confronto con il mondo professionistico che è tutt’altra cosa!riguardo a virgili vorrei avere qualche notizia al riguardo!ha ancora voglia di giocare?

  3. marcos scrive:

    grazie roberto!

    seguiamo con grande attenzione questo giovanotto, che sul 17 ha finito troppo presto il suo quarto!

  4. pibla scrive:

    Ciao peppe, io avevo già scritto in altre sezioni, secondo me in linea di massima dopo i diciassette anni e un giorno continuare a giocare da junior è tempo perso, se non addirittura controproducente.
    In ogni caso non si può non tifare ed augurare il meglio a lui e atutti i giovani italiani.
    Mi sbilancio, per me il migliore è Lopez anche se non ho elementi certi a supporto della mia preferenza.

  5. Stefano Grazia scrive:

    Di Virgili è stato scritto qua e là e se scrolli e scrolli gli Articoli di Prima Pagina e arrivi a quelli del Masters a Montecarlo troverai anche una foto di Adelchi che palleggia con Nadal …in quell’articolo, e poi anche in un intervento di Ubaldo a Genitpri 6 Figli, si dice che Virgili fu sottoposto a scriteriata preparazione fisica in palestra dalla quale pare essere derivato un problema alla schiena che gli impedisce di giocare senza dolore…Il ragazzo doveva rientrare in Italia il mese scorso e farsi vedere da vari specialisti…Dopo di che bisognerebbe chiedere a lui.

  6. ferri scrive:

    d’accordo, trevisan è una bella speranza ma non pensate che a quasi 18 anni si debba già affrontare il circuito pro? a me pare in ogni caso anacronistico a 18 anni fare i tornei juniores.

  7. luciano scrive:

    Rispondo a Pliba: io ha visto (dal vivo) la finale Trevisan-Lopez a S Croce sull’Arno dove Trevisan ha vinto 8-6 al terzo.. Ti posso assicurare che il dritto di Trevisan è “devastante”! Lopez gioca più arrotato, corre molto ma secondo me è meno talentuoso nel senso che difficilmente - al contrario di Treisan - prova qualche variante tipo una smorzata od una voleeè. Come rovescio siamo alla pari (entrambi bimani)

  8. pibla scrive:

    Grazie Luciano!! In effetti per ora mi mancano ancora elementi, ma comunque in ogni caso ora via a giocare con i grandi che la vera carriera è quella lì!! Questi sono già mesi preziosi da sfruttare per fare esperienza e cominciare a migliorare un pò la classifica ATP, sù sù, diamoci una mossa anche qui in Italia!!!

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