Il duopolio non andava bene, il quadrumvirato neppure. Si stava meglio quando si stava peggio?
Allora è deciso, se in finale d’un torneo non vanno Nadal o Federer (meglio ancora se entrambi), il torneo non vale nulla! A leggere i vari commenti dopo la recente Master Cup di Shangai, pare essere questa la conclusione più gettonata da parte della maggior parte degli osservatori. Non è bastato nemmeno che la finale la giocassero le teste di serie numero due e quattro della competizione, non proprio due di passaggio. Niente da fare: torneo deludente.
Eppure, nel corso degli ultimi anni, si lamentava una certa monotonia riguardo lo svolgimento dei tornei maggiori. Slam e Master Series vedevano otto volte su dieci gli stessi trionfatori: Federer o Nadal. E spesso e volentieri i nostri eroi erano (more…)
Perché gli argentini sì e noi no? Deve trattarsi di una ben strana maledizione appesa ad una racchetta celeste (o biancoceleste?). Dai tempi di Guillermo Vilas, n.2 del mondo nel ’77, quindi un anno prima di quando (1978) Corrado Barazzuti fu n.7 Atp e nostro ultimo top-ten (Panatta era stato n.4 nel ’76), il tennis argentino ha avuto altri nove top-ten, dei complessivi 140 che lo sono stati nell’era affidata al computer ATP (1973). Nei commenti anche un intervento di Daniel Panajotti (il coach argentino di Francesca Schiavone), che risponde al quesito di Ubaldo.
Da allora, da Vilas in poi insomma, non c’è stata generazione di tennisti senza che almeno un argentino non figurasse laddove nessun giocatore italiano invece non è mai nemmeno riuscito ad avvicinarsi. I migliori, gli ammirevolissimi Camporese e Gaudenzi, non sono infatti purtroppo saliti più su del n.18. E non lo sono stati a lungo.
Ultimo “gaucho” a fare il suo ingresso nell’elite mondiale _ ieri _ il ventenne Juan Martin Del Potro. Il lungo e dinoccolato (1m e 98 cm per 78 kg appena) campioncino di Tandil allenatosi a (more…)
Alex Bogdanovic non è certo un vincente. Soprattutto sull’erba dove “vanta” sette partecipazioni a Wimbledon dove ha racimolato tre set, l’ultimo dei quali quest’anno contro Simone Bolelli
Nei tre match di Davis giocati sull’erba ha perso in tre set dall’israeliano Okun e in quattro contro Melzer e Peya. È attualmente numero 163 del mondo, non è mai entrato nei primi cento, non ha mai raggiunto i quarti di finale in un torneo Atp. È un buon giocatore, ha un ottimo rovescio, un discreto dritto, è sicuramente carente nel servizio. Tuttavia il suo più grosso difetto è il carattere, pacato, timido, ai limiti dell’apatico ed è stato questo a far infuriare (more…)
Ci sono dei momenti in cui la vita fa click. Che vuol dire che la vita fa click? Quel click sta a rappresentare il rumore che senti quando tutto sembra andare al suo posto. Perfettamente al suo posto.
Quando la ragazza che hai sempre sognato ti guarda in quel modo. Quando il colpo che hai sempre sognato di fare su un campo da tennis riesce su un punto importante di una partita. O quando, come nell’agosto del 2006 il più grande scrittore vivente scrive un suo articolo/saggio sul più grande tennista vivente, pubblicandolo sul più grande (more…)
Se Serena è risalita da n.95 a n.1, roger non può risalire da n.1 a n.1? Papà Federer ha le idee chiare, anche se se la prende con Wilander: “Roger mi ha sempre detto: non posso stare 2.000 punti avanti a tutti per sempre”.
NEW YORK _ “Wimbledon è il mio regno” aveva detto, con un sorriso senza prosopopea, Roger Federer quando, 16 mesi fa, l’aveva conquistato per la quinta volta. “Mi sento un New-Yorker” dice oggi lo svizzero sostenutissimo dal pubblico e provando certo maggior soddisfazione al pensiero dei tanti che lo davano per finito o comunque in grave declino. Ha dominato (6-2,7-5,6-2) un Murray incapace di (more…)
Alemanno: “Il Foro Italico non va toccato. Costruiremo un nuovo impianto a Tor di Quinto”. Ma chi lo finanzierebbe? E soprattutto, quando sarà pronto?
Simone Bolelli rifiuta ufficialmente la convocazione per il match di Davis con la Lettonia. Nei commenti la sua “Lettera Aperta” alla FIT.
Pessime notizie per gli appassionati italiani di tennis. Il nostro paese ora rischia davvero di perdere l’ultimo grande torneo che ancora si disputa in Italia, i Campionati Internazionali di Roma. Il Sindaco Alemanno, chiamato a pronunciarsi sulla querelle del nuovo campo centrale che il CONI e la Fit vorrebbero costruire a loro spese all’interno del Foro Italico, il cui progetto è stato giudicato (more…)
La storia di Nadal, salvato dalla pioggia dopo la “danza propiziatoria di Benito”, quando chiedeva a zio Toni che facesse piovere. “Non serve più zio”.
NEW YORK _ Per la prima volta in 21 anni la finale dell’US Open si giocherà di lunedì (ore 23 italiane). Come, nell’87, Ivan Lendl e Mats Wilander. (Vinse Lendl, ma lo svedese si prese la rivincita nella finale dell’anno successivo). Allora la direzione del torneo non ebbe colpe, stavolta le ha eccome, almeno quanto l’uragano Hanna, ampiamente annunciato, che sabato aveva fatto sospendere la seconda semifinale nel momento in cui Murray conduceva due set a zero (6-2,7-6), ma era (more…)
Tocca alla coppia Ferrero/Canè commentare una delle partite più divertenti di questa edizione degli Usopen. Murray e Del Potro lottano punto dopo punto, mettendo in mostra il meglio del loro repertorio.
Ferrero/Canè – Murray/Del Potro “Appena Del Potro perde un metro di campo, Murray subito: traaac…smorzatina!”
“Scambio straordinario: l’intelligenza di Murray ha avuto la meglio sulla potenza di Del Potro. 3 pari nel secondo set. Come si rompe questo equilibrio, Paolo?”. “Si gioca tutto mentalmente: il primo che molla non si riprende più. È un bellissimo incontro: ogni scambio si studiano sempre un po’ di più”. Sembra anche a me. Il primo set l’ha vinto Andy al tie break, dopo essersi fatto recuperare dal 4 a 1 iniziale. (more…)
Safin perde e corre a casa. Vinci smemorata. Cipolla problemi con le scarpe. Come essere uno spettatore tecnologico
Agli US Open ci sono 18 campi su cui si giocano i match. Più altri 5 per gli allenamenti, il nome di questi campi va da P1 a P5.
I campo P1 e P2 sono riservati per i giocatori testa di serie da 1 a 16. E, ovviamente, sono quelli più difficilmente accessibili al pubblico, che può vedere solo da lontano.
Come se questo potesse scoraggiare un tifoso di Federer, Nadal o delle Williams. I fan, muniti di binocolo o macchina fotografica con teleobbiettivo, si piazzano nel punto accessibile e non di perdono un minuto di allenamento. (more…)
L’abbigliamento degli spettatori: la rivincita della visiera. La difficile vita dell’arbitro fra spettatori indisciplinati e raccattapalle con una mira scarsa.
L’abbigliamento degli spettatori degli US Open si divide principalmente in due tipologie di base, quelli che sono venuti per la sessione diurna e quelli che sono venuti per la sessione serale.
Quelli del giorno sono qui per vedere più tennis possibile e girano da un campo all’altro sotto il sole. Perciò massimo comfort.
Gli uomini indossano: t-shirt a tema tennistico oppure polo, bermuda, scarpe da tennis e cappellino da baseball.
Se sono in giacca, sono qui più per affari che per vedere tennis. (more…)
Flavio Cipolla adottato dal pubblico americano.
Tre raccattapalle speciali.
Gli Italiani oggi vincono tutti.
Tra questi Flavio Cipolla è quello che viene preso più in simpatia dal pubblico.
Forse perché è un lucky loser, forse per il suo fisico minuto in confronto al suo avversario, fatto sta che dal primo set fino al quinto, gli Americano fanno il tifo per lui chiamandolo “FEBIO !” “Forza Febio!” “Great Shot Febio!” ‘Com’on Febio’!
Mi domando se un tifo così lo ha mai avuto a Roma dove forse gli direbbero ‘E Annamo a Flavio!’ (more…)
Come evitare la fila all’ingresso. Campo allagato dalle lacrime delle giocatici russe. Schiavone vince e convince. Fognini si lamenta perde e non stringe la mano all’arbitro.
Maria Sharapova finalmente fa la sfilata e giro del campo: non sono le Olimpiadi, non è la sua bandiera ma lei è contenta lo stesso
Metro linea 7. Arrivi fino alla stazione Shea Stadium (quello del baseball). Scendi e davanti, c’e’ un lungo pontile di legno che ti porta all’ingresso degli US Open 2008.
Fiumana già di prima mattina. Alle 10, aprono i cancelli, alle 11 iniziano le partite. Ma molti, tanti, sono arrivati ancora prima per poter acquistare il biglietto, Ground Pass o Centrale fa poca differenza. I biglietti permettono l’accesso su tutti i campi basato sul principio chi primo arriva meglio alloggia (a meno che non si acquistano quelli più cari con posto garantito, ma allora si paga quasi il doppio) tutti in fila e carta di credito in mano (more…)
Stava giocando con la Azarenka, l’australiana Casey Dellacqua, ma la sua maglietta era intrisa di sudore e lei voleva cambiarsela. Ma l’arbitro non glielo ha concesso e allora lei…
Qualcuno s’è accorto che c’è stato uno strip-tease d’una tennista su uno dei campi di Pechino? Io non l’ho vista, ma sembra che (more…)
Alle quattro e mezzo del mattino italiane dovevano scendere in campo Starace con Nadal e in contemporanea Bolelli con Hanescu, mentre un po’ più tardi avrebbe dovuto riprendere sul 5-2 in suo favore il proprio match (more…)
Alex Metreveli in grave imbarazzo: è nato a Tbilisi, è georgiano puro, è stato finalista a Wimbledon nel ‘73, l’anno del boicottaggio, ma commenta per la tv russa. E chissà se commenterà adesso che c’è la possibilità di un ritiro della squadra. “Dovevo andare all’US open subito dopo il torneo, ma tornando a casa”, ha detto a Rino Tommasi. “Ora chissà”
PECHINO _ Nessun atleta georgiano parla. Anche i russi sono molto abbottonati, i giornalisti sembrano tornati quelli dell’era ante-Glassnost. Irrigiditi e tetragoni come ai tempi della Tass ti dicono soltanto “non bisogna mischiare lo sport con la politica”.
Ma le voci che rimbalzano dal villaggio olimpico, soprattutto (more…)
Ovvero mini guida su dove si può andare a mangiare prima e dopo aver passato una giornata di tennis
Wimbledon Station, Wimbledon Village e Wimbledon. Sembrano la stessa cosa ma sono 3 posti diversi.
Wimbledon Station è l’ultima fermata della linea verde District line. Tu arrivi e pensi che dietro l’angolo ci siano i campi da tennis. E invece no. (more…)
Che fa una spettatrice italiana, cioè io, il secondo giorno, a Wimbledon? Va a vedere qualche partita delle giocatrici italiane.
Primo match quello di Flavia Pennetta contro l’ukraina Julia Vakulenko.
Appena entra in campo capisci che è un tipo bizzarro. Un metro e ottantatré centimetri. 70 kg abbondanti di peso. Capelli rosso tiziano, acconciati stile Pippi Calzelunghe. (more…)
Dici Campo Centrale, dici Queue (coda…), dici Wimbledon. Le emozioni del primo giorno
Day 1: finalmente si comincia. Alle 13 sul campo Centrale, alle 12 su tutti gli altri campi.
Be’, in realtà Wimbledon comincia la domenica con una delle sue piu’ importanti tradizioni: The Queue. Sì, la coda. La fila, quella che fanno migliaia di persone pur di riuscire ad avere un biglietto e con la speranza (per pochissimi, circa i primi 500) di acquistare un biglietto per il campo Centrale, Campo 1 e Campo 2. Gli altri si dovranno accontentare, se ce ne saranno ancora in vendita, del biglietto Ground Pass, quello che dà accesso agli altri campi. (more…)
Se avete quattro minuti del vostro tempo da dedicarmi, vi mostro questa piccola video gallery per rivivere insieme un po’ dell’atmosfera della prima settimana del torneo parigino.
Buona visione…spero !
Binaghi tifoso e coach della Schiavone, il divertimento di un doppio misto, Miccini un bravo ragazzo
Sul campo centrale Philippe Chatrier si assiste sempre, nella prima settimana, al fenomeno dei posti vuoti a bordo campo. I posti migliori, come sempre sono degli sponsor che li offrono a degli spettatori privilegiati, i quali hanno due caratteristiche ( che non sono solo francesi) :
in genere conoscono poco di tennis, però è tanto bello andare a vedere i campioni di tennis e soprattutto farsi vedere; (more…)
La richiesta di autografi, l’organizzazione francese e il mistero dell’uomo in mutande
Roland Garros per due settimane, è visitato giornalmente da un numero di spettatori pari a quello di una piccola-media città.
La cittadina Roland Garros in provincia di Parigi ha :
un’edicola, un ufficio postale (ovviamente con annullo speciale per il torneo), una stazione di polizia, un ufficio oggetti smarriti (e forse qualcuno non ci crederà ma ci sono degli oggetti. Addirittura qualcuno ha riportato un biglietto del Campo n.1, magari solo perché lui tanto aveva il biglietto del Centrale, ma forse sono solo io che penso male). (more…)
Tutto ciò che avreste voluto sapere, ma non avete mai potuto chiedere
Quante volte si pensa ‘Quanto mi piacerebbe essere una mosca per vedere cosa succede lì dentro?’ Be’ visto che anche oggi il sole ha deciso di starsene a dormire e la pioggia è stata la star della giornata, una mosca racconta.
La player’s lounge è il posto dove i tennisti, i loro coach, familiari e amici si rilassano, chiacchierano e cercano di passare il tempo in maniera tranquilla prima che venga chiamato il loro match. (more…)
Le previsioni del tempo dicono pioggia. E alzando il naso in su, si capisce che stavolta non sbagliano. Però per il momento il tempo tiene.
Ma tanto lo spettatore di un torneo dello Slam, non si lascia né intimorire né demoralizzare dalla possibilità di pioggia. In fondo ha acquistato i biglietti mesi prima, figuriamoci perciò se pensa di non andare solo perché le previsioni dicono ‘pioggia, nubifragi, tempesta, uragano, diluvio’. No lo spettatore tennistico, lui va. Comunque. (more…)
Fila lunghissima. Anzi file lunghissime: sia per chi ha il biglietto, sia per chi deve comprarlo, o meglio spera che ci sia ancora qualcosa in vendita, quando arriverà al botteghino.
E’ in queste situazioni che si capisce quanta pazienza riesce ad avere l’essere umano tennis-dipendente.
Ma, a volte, si ottiene anche quel piccolo colpo di fortuna, che in questo caso si chiama ‘il ritiro di Justine Henin’. Che c’entra? (more…)
Internazionali Bnl d’Italia in rosa, il dietro le quinte e quello che non avete visto in TV
Qualcuno parla di vuoti desolanti dei primi giorni del torneo. Meno spettatori che nel torneo maschile, ma la nota positiva per gli spettatori è che non c’e’ calca, ci si può spostare con calma da un campo all’altro e soprattutto sedere tranquillamente in buoni posti senza dover quasi lottare con il coltello fra i denti. Io preferisco questa calma.
Calma si, ma silenzio no: allo stadio Olimpico stanno facendo le prove per la partita di beneficenza della sera, con musica sparata a tutto volume. (more…)
Raccolta sugli Internazionali Bnl d’Italia, tutto quello che c’è e non si conosce
Il Foro Italico quest’anno è bello. Bello il villaggio e l’area espositiva. Tutto in color verde e legno scuro. Molti gli stand e bisogna stare attenti al portafoglio, perché la tentazione di comprarsi tutto, dalla racchetta di Federer al completo di Nadal, passando per la macchina per il caffè (ma nell’acquisto, scontato, non è incluso George Clooney, peccato!) e un capello di paglia perché il sole picchia. Sì, la tentazione è forte, ma per non asfissiare il portafoglio bisogna saper resistere. Il logo BNL impera ovunque. (more…)
Karlovic ha chiarito la propria posizione (economica) con la Federcroata e sarà in campo. Seppi sulla terra è già riuscito a battere sia lui che Ancic. La Rai commenterà da Roma, mentre noi lanciamo da Dubrovnik i resoconti quotidiani tutti da vivere ed ascoltare.
Cliccate qui sotto per sentire “RadioUbaldo”
da DUBROVNIK
Non siamo favoriti, ma non abbiamo ancora perso. Nel presentare questo incontro di Coppa Davis che ha il solo compito di lasciare una porta aperta a chi vince per il ritorno nel tabellone principale, dal quale ci ha esclusi il piccolo Belgio nel 2000, è meglio non chiedersi perché mai la Croazia abbia una situazione tennistica migliore della nostra.
Loro sono più piccoli, più poveri ed hanno subito lacerazioni, soprattutto interne, molto dolorose. (more…)
Sono 16 per il momento le prove disputate in questo 2008, con altrettanti vincitori diversi; Cipolla è il tennista che vanta più successi, con un trionfo in singolare e due in doppio. Nell’Europa dell’Est i tornei più ricchi.
I tornei Challenger sono porti di mare, più o meno grandi, sulle cui banchine non di rado si incontrano giocatori approdati lì per i più disparati motivi: campioni di consolidata fama, caduti temporaneamente in disgrazia a causa di infortuni o reduci da una serie di prestazioni negative; puledri scalpitanti, provenienti dai Futures o dalle competizioni juniores; “mestieranti” della racchetta che non hanno le qualità per restare a lungo nell’elite e cercano punti preziosi per non allontanarsi troppo dalla Top 100. Anticamera naturale del circuito maggiore, quello dei Challenger è un magma in continuo fermento (more…)
La milanese supera la Bammer e oggi trova la numero 1 del mondo, che si è salvata alla grande contro la tostissima Srebotnik. Vista da vicino, la Chakvetadze mostra una pulizia di gioco davvero impressionante. I giudici di sedia non sono ancora uniformi nel concedere la verifica delle palle dubbie.
Nell’ International Press Clipps trovate Jon Wertheim sull’insopportabile comportamento di Roddick degli ultimi tempi, Richard Jago sulle ossessioni della Chakvetadze, la nascita della figlia di Kim Clijsters e altro ancora.
Click here to read “In bad taste” by Jon Wertheim, “Robbery haunts Chakvetadze” by Richard Jago, “Clijsters has baby daughter” and more news.
DUBAI - Il caldo rischia di diventare un fattore importante perchè ormai si superano tranquillamente i trenta gradi e giocare tra le due e le quattro non e’ facile. Non sarà un problema per Francesca Schiavone che oggi ha sconfitto molto nettamente l’austriaca Sybille Bammer e che affronterà nella sessione serale Justine Henin. Francesca sta giocando un tennis (more…)
Ad ascoltarla, non si direbbe che la Sharapova stia così male. Ora se ne torna negli Stati Uniti. La milanese batte una Bartoli in crisi, e spera in un quarto contro la Henin. Tanto pubblico e …One Shot a Dubai. C’è anche Roger Federer…L’inattendibilità delle tenniste riguardo alla partecipazione ai tornei dove si iscrivono.
DUBAI - Il tennis femminile e’ spesso un piacevole enigma. Fare pronostici e’ un azzardo anche a conoscere bene le protagoniste. La giornata di ieri a Dubai ne e ‘ stata l’ennesima conferma. Agnes Szavay doveva essere il crack dell’anno, ha finite col perdere contro la Morigami in una maniera che le buone maniere impediscono di raccontare; Morigami che deve ringraziare (more…)