Pillole di Foro Italico : le curiosità della settimana femminile

 
20 Maggio 2008 Articolo di Angelica
Author mug

Internazionali Bnl d’Italia in rosa, il dietro le quinte e quello che non avete visto in TV

Qualcuno parla di vuoti desolanti dei primi giorni del torneo. Meno spettatori che nel torneo maschile, ma la nota positiva per gli spettatori è che non c’e’ calca, ci si può spostare con calma da un campo all’altro e soprattutto sedere tranquillamente in buoni posti senza dover quasi lottare con il coltello fra i denti. Io preferisco questa calma.

Calma si, ma silenzio no: allo stadio Olimpico stanno facendo le prove per la partita di beneficenza della sera, con musica sparata a tutto volume.
Ma quella musica non deve essere quella preferita dalla Medina-Guarrigues che entra sul campo numero 1 con un paio di cuffie, non gli auricolari, proprio le cuffie stile DJ da discoteca. Poi spegne l’ipod e la sua musica la fa ascoltare alla sua avversaria Kleybanova: 61 75. Cuffie di nuovo in testa ed esce dal campo così come era entrata.
Anche la Sharapova esce, dopo la conferenza stampa, circondata da 3 body guards (che malgrado siano vestiti di nero, senza capelli e cercano di fare la faccia cattiva, non fanno grande impressione)
Se in conferenza Stampa era stata tutti sorrisi, mentre cammina verso la auto che la riporta in albergo, non increspa neppure le labbra. Passo veloce, sguardo serio e via dal Foro Italico che per per oggi ha già sorriso abbastanza nella conferenza stampa.

Ne frattempo, sul campo 4 la rumena Niculescu impiega quasi tre ore per battere la veterana Craybas. La rumena, in campo, non è un mostro di simpatia nè di tecnica sopraffina: con il dritto affetta ogni palla stile salumiere impazzito e poi accompagna la traiettoria con degli urletti tipo “iiiiiiiiiiiiiiiii”, non so se vuole dare un effetto anche sonoro alla palla, ma il tutto risulta fastidioso.

A seguire, match fra Vesniva e Benesova. La russa due o tre volte ha delle piccole crisi di pianto e non riesce a gestire il suo gioco. Dopo un punto sbagliato piange, cerca di calmarsi un po’, poi va a servire e nel frattempo tira sul con il naso. Poverina ti verrebbe voglia di porgerle un fazzolettino di carta. Malgrado le lacrime, riesce lo stesso a piazzare un servizio vicinissimo alla riga centrale che il giudice di linea chiama fuori e rimane impassibile o quasi, anche quando la pallina lo colpisce…si lo colpisce esattamente lì. Per un momento si pensa che il ragazzo crolli a terra. Invece, stoico, rimane in piedi (poi dicono che il tennis non è uno sport pericoloso da arbitrare) E dopo aver trattenuto il respiro ed il dolore si rimette in posizione per giudicare la seconda di servizio della russa, che prima si scusa e poi ridacchia come tutti.
La Benesova, come quasi tutte le giocatrici della repubblica ceca, sorride poco oppure nulla, rimane impassibile, sia alle risate del pubblico (impietoso sulle sorti del giudice di linea), sia alle lacrime della Vesniva e porta a casa la partita 63 75

Mentre tutto questo succede, sul campo accanto, il numero 3, entra la Ivanovic con il suo piccolo esercito personale: un coach, un preparatore atletico e un hitting partner: tutti e 3 vestiti con maglietta blu e pantaloncino blu scuro. Maglietta nera e pantaloncino bianco per Ana.
Prima il preparatore atletico le fa fare qualche esercizio per la coordinazione e migliorare il gioco di piedi. Poi tocca al suo hitting partner palleggiare con lei e fare qualche scambio tirato. Dopo di che interviene il coach che spiega, corregge, indica. E si riparte: gioco di piedi, scambi e consigli. Il tutto per un ora mentre il gruppo di ragazzetti, saranno una quindicina, guarda l’allenamento e aspetta la fine per chiedere autografi ma soprattutto con la speranza di potersi fare la foto con lei.
Qualcuno riesce nell’impresa. Da questo punto di vista la serba è più disponibile della Sharapova.

La Kuznetsova si è allenata con la Bartoli. In campo, ovviamente anche il papà della francese Ma stavolta non indossava la sua mitica tuta nera, forse perché faceva caldo, ma solo maglietta bianca e pantaloncino nero, la stessa tenuta della figlia.

La Chakvetadze e la Vaidisova hanno giocato il doppio insieme, o meglio hanno perso 76 63.
Come doppio lasciano parecchio a desiderare. Fra gli spettatori a seguire il doppio c’era anche Stepanek.

Nel frattempo sul campo numero 1, la Knapp sta perdendo contro la bielorussa Govortsova. Soprattutto, nel terzo set le prove delle canzoni provenienti dallOlimpico si fa pù insistente e la scelta delle canzoni sembra quasi fatta per scuotere Karin.
Prima “We are the Champions”, ma il risultato è che Karin perde il servizio.
Segue ‘Vita in te ci credo’, purtroppo è Karin a non crederci molto. E siamo 2 a 0 per la bielorussa
Poi arriva il PoPoPoPoPoooo della canzone “Seven Army”dei White Stripes (oramai inno dei tifosi italiani) e qui va un po’ meglio, l’italiana che porta a casa qualche punto di seguito e si spera possa recuperare.
Sulle note di “Si Può Dare Di Più”, la Knapp da l’impressione che forse non è finita e fa il break anche se è ancora sotto 2 a 4. Ma purtroppo non basta e alla fine, dopo due ore di gioco è la Govortsova che le canta all’italiana e vince 46 61 62.

Ci sono anche le sorelle Bondarenko. Scena: Alona nel corridoio tra il campo 2 e il 4 aspetta che arrivi la sorella e nel fra tempo fa il sudoku (secondo fonti ben informate) a me sembra che faccia le parole crociate, la sorella si avvicina, le parla. Alona sempre concentrata non la guarda. Poi alza la testa, chiede qualcosa a Katerina che pensa un attimo e le risponde. Alona fa cenni di assenso e torna a scrivere. Secondo me, aveva problemi con il sette verticale.

Con sorelle Bondarenko, c’era anche il fidanzato di Alona (che faceva anche da sparring partner). E così a guardare il match di Katarina erano in due ma a sostenerla solo la sorella. Il bel giovine non si sprecava troppo in applausi. Alona invece era lì che incitava e applaudiva sotto l’asciugamano piegato posato sulla testa, in stile portatrice d’acqua, per ripararsi dal sole. Gli unici applausi, da parte del bel tenebroso, nell’ultimo game del match.

Quando a Roma piove, piove per ore. Non siamo secondi a nessuno: anche Wimbledon ci dovrebbe temere.
Gli spettatori cercano un posto asciutto, in genere i bar hanno tutti dei tendoni e li, l’unica cosa da fare per ammazzare la noia è mangiare e bere qualcosa di caldo.
Come spesso accade, alcuni stranieri, in inglese, continuano a chiedere un ‘Latte’ invece di un Caffèlatte e puntualmente ricevono un bicchiere di latte caldo.
Faccia americana perplessa: No, no, io volevo un Latte. La-tte
Barista: Questo è latte. Ma forse lo voleva freddo?
Faccia un po’ stranita : Questo è milk
Barista paziente: Bè ma lei ha chiesto un latte le ho dato un bicchiere di latte.
Alla fine, una spettatrice di buona volontà e buon inglese spiega l’arcano al signore Americano e gli suggerisce, la prossima volta, di chiedere un cappuccino. Quello ha lo stesso nome sia nei bar italiani che da Starbucks

La tennista-bonsai Cibulkova e la bella Dulko, giocano una delle poche partite di singolo conclusasi prima che iniziasse a cadere la pioggia.
Arbitro Romano Grillotti, che ha lasciato la sedia di arbitro dei match Atp e adesso arbitrare i match della Wta.
In un game lunghissimo del secondo set, dopo aver ripetuto all’infinito vantaggio Cibulkova, parità, vantaggio Dulko, parità, per quasi 10 minuti, gli esce anche un vantaggio Dulkova. Insomma che qualcuno lo vinca questo game!
Lo vince la Cibulkova e la Dulko getta la racchetta a terra. Uno dei raccattapalle: ‘Speriamo che la spacchi, così poi le chiedo se me la regala’.
Il match lo vince la Cibulkova e come da prassi la giocatrice sconfitta esce per prima dal campo a passo veloce.
I bambini le tendono la palla gigante da autografare ma lei non si ferma.
Commento di un ragazzino che sembra saperla lunga sulla tecnica di chiedere l’autografo: ‘Ha perso. Quando perdono, lascia stare e non perder tempo a chiedere l’autografo. Non si fermano mai. Invece stai pronto quando passa l’altra perché cammina più piano. Ha vinto, non ha fretta e firma sicuro’
E infatti la Cibulkova firma autografi e accetta tranquillamente anche di farsi fotografare con i fans.

Nadia Petrova nel suo primo match sul centrale (match non concluso in giornata causa pioggia). La giocatrice russa ha l’abitudine di cambiare più allenatori del presidente del Palermo.
Conversazione fra Nadia Petrova e il nuovo coach:
Nadia: Ma piove non si può giocare!
Coach: E’ l’arbitro che decide non tu, perciò tu stai zitta e gioca
Nadia: il campo è scivoloso si rischia di cadere
Coach: lo decide l’arbitro se è scivoloso. Se vuoi buttati per terra se no stai zitta e gioca
Nadia: Non voglio rovinare il completino da tennis
Coach : E allora stai zitta e gioca
Nadia: E poi sul tabellone il punteggio è sbagliato
Coach: Si ma l’arbitro ha detto quello corretto. Tranquilla.
Nadia: Però sul tabellone è sbagliato
Coach: L’arbitro lo sa il punteggio. Stai zitta e gioca.

Non so ancora come si chiami il nuovo coach della russa e per quanto tempo lo sarà, ma già mi sta simpatico!

Papà Williams è seduto su uno dei divanetti sistema all’aperto ma al riparo dalla pioggia e tiene la mano della figlia Serena (cappuccio della felpa tirato su e occhialoni da sole,anche se piove. Deve essere un vizio di famiglia. A Mosca la madre aveva gli occhiali da sole scurissimi, e si giocava indoor )
Peccato solo che Richard stia fumando il suo solito sigaro (puzzolente…a voler essere gentili. Sembra più uno zampirone). E fuma in tutta tranquillità ignorando le decine di fogli attaccati al muro dove a caratteri cubitali c’e’ scritto “No Smoking”.

E in giornate come queste la noia regna sovrana. Non c’e’ niente da fare. Giocatrici che bivaccano qua e là e chiacchierano. Su uno dei divanetti si è piazzato il solito gattone. Qualcuna lo accarezza Lui imperturbabile continua a dormire.

Il coach della Cornet ha nella sua sacca da tennis, che porta sempre con se, anche un peluche di nome Mario. E’ uno dei portafortuna della giocatrice francese. Questa settimana ha funzionato bene

Uno dei problemi che ci sono ravvisati durante il torneo è stata la mancanza di asciugamani. Sembra che uno dei motivi fosse una specie di ‘collezionismo’ non solo da parte degli spettatori, che alla fine dei match chiedevano di averli in regalo, ma anche da parte dei raccattapalle.

Molti si sono sorpresi della sconfitta di Ana Ivanovic contro la bulgara Pironkova. Però la numero 2 al mondo ha peccato, secondo me, di presunzione. Non si può giocare sempre con i piedi dentro il campo, quando la tua avversaria ogni volta che ti rimanda in dietro la pallina ti allaccia le scarpe. E invece Ana testardamente rimaneva lì. Poi ad ogni colpo sbagliato si girava verso il suo team: coach, preparatore atletico, sparring partner e mamma, per lamentarsi che non riusciva a portare i colpi. In tutta la partita non ha urlato un solo ‘Ajde!’
La bulgara invece rimaneva tranquilla. Ogni volta che serviva faceva rimbalzare la palla quattro volte, ogni volta faceva fare mezzo giro alla racchetta. E ogni volta continuava a sparare pallate.

Ogni giorno al Foro Italico veniva distribuito ‘Oggi al Foro’ con qualche articolo sulla giornata passata e il programma del giorno. Mi è capitato di vedere la Sharapova leggerlo con grande attenzione. Tanto che mi sono chiesta se ci fosse anche una versione in inglese oppure se stesse guardando solo le figure. Ho capito dopo che cosa attirava tanto l’attenzione di Maria: una sua foto accanto alla foto della Ivanovic. Incredibile la concentrazione con cui la stava studiando
Dopo la lettura passa al suo allenamento: comincia con una corsetta, streaching e poi l’allenatore tira fuori il pallone da football americano. Passaggi da metà campo con grande attenzione al movimento per riscaldare la spalla.
Non c’è presenza di fotografi in giro perciò sorprende in positivo i sorrisi e i saluti ad un gruppo di ragazzini che gridano il suo nome.

Capitolo genitori: dentro il campo si sono visti solo
Yuri, il padre della Sharapova , che si faceva massaggiare dal fisioterapista mentre la figlia si allenava,
la mamma della Chakvetdaze vestita sempre di bianco e con il cappellino bianco della nazionale russa nel importante compito di raccogliere le palline,
il papà della Bartoli che allenava la figlia ma senza indossare la tuta nera. Quest’ anno sempre maglietta bianca e pantaloncini blu (mente fuori dal campo pantaloni della tuta grigi. Mi manca la sua perenne tuta nera).
La mamma della Jankovic e Ivanovic, non si sono mai neanche lontanamente avvicinate ai campi. Così come Orance Williams, forse per non dovere incontrare troppo spesso l’ex-marito in compagnia della sua fidanzata che sembra avere più o meno l’età delle figlie.
Durante i match delle figlie, mamma Williams sedeva nel box ufficiale, mentre papà Williams stava seduto in tribuna MonteMario.
Venus spesso guardava la madre dopo un punto vinto e il padre dopo un punto perso.

Match più bello del torneo, secondo me, Sharapova – Schnyder. Solo Patty con il suo gioco può far dire alla russa, dopo l’ennesimo punto perso perché le rotazioni della palla che le arrivavano erano sempre diverse : ‘Maria you’re stupid!’
Mentre la svizzera guardava verso angolo alla fine di ogni punto e cercava gli occhi del marito.
Gli spettatori si sono divertiti e non si sono accorti dell’umidità che c’era. Gli addetti al campo non si sono neanche dovuti preoccupare di pulire le righe, a quello ci avevano pensato le due giocatrici quasi ad ogni punto. Spettacolo vero.

E mentre queste due si davano battaglia per quasi tre ore, sul campo 1, ignorate praticamente da tutti si giocava il doppio serale fra Medina Garrigues -V. Ruano Pascual contro la coppia Jans- Jugic-Salkic.
Posso solo dir che Jugic-Salkic rassomiglia incredibilmente a Raimondo Vianello, dice la parolacce in italiano, urla in continuazione ‘Grande!’ e ‘Vamos!’. All’ennesimo Vamos!, la Medina Garrigues voleva tirarle una pallina in gola.
Sul punteggio di 7-6 1-2 15-30, le luci del campo 1 si spengono e così si rimane romanticamente al Chiar di Luna. Unico momento in cui si vede un po’ di movimento attorno a questo campo è l’arrivo di corsa di Supervisor, refreee e personaggi vari. Si parlotta un po’ dopo di che l’annuncio dell’arbitro: ‘Signore e Signori, andiamo tutti sul campo 6 a finire la partita!’ Ma si, l’ allegra comitiva si sposta dove c’è luce. Clima quasi da partita di circolo. Per la cronaca vincerà Jans e ‘Raimondo Vianello’.

Momento curioso della finale, la premiazione. Bottiglione di Champagne per la Jankovic che decide di fare come i piloti di Formula Uno e via con l’innaffiata poi prova a bere. Risultato champagne su viso e sugli occhi. Non il massimo per lei che porta le lenti a contattato. Bruciore agli occhi. Che si fa allora? Si prende la bottiglietta d’acqua che gli passano dal suo entourage, per tentare di sciacquarli. Peccato solo che anche quel acqua sia frizzante! E si perché per i giocatori e giocatrici c’erano delle bottigliette di acqua ‘speciale’ senza bollicine, mentre per tutti gli altri…era frizzante naturale.

I due gesti più belli del torneo:
match Schnyder – Bartoli: dopo una partita durissima di tre ore finita al tie-break, proprio sul match point la francese si infortuna e cade a terra.
La prima a correre da lei e ad aiutarla ad uscire dal campo, prendendola sotto braccio è la Schynder.
Dopo la finale, Cornet seduta in lacrime. Tenero il gesto della Jankovic che va da lei e riesce anche a farla sorridere.

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14 Commenti a “Pillole di Foro Italico : le curiosità della settimana femminile”

  1. Elisa scrive:

    Molto, molto carino questo articolo Angelica, conoscere i retroscena delle ‘dive’ è sempre divertente! Complimenti ;)

  2. stefano grazia scrive:

    Angelica, volevo solo farti sapere che,anche se a te non piaceva la Henin (eheheh), i tuoi articoli sono fra quelli che preferisco in assoluto… E gli unici che danno davvero uno spaccato o un idea di cosa sia un torneo di tennis.Bravissima.(Suggerisco alla Redazione di suddividere il BLOG in una serie di Rubriche: G & F, Profili di Roberto,I Racconti di Nonno Cino,Ubaldo e i suoi Baldi Ribelli, The Thomas Yancey Corner, …e finalmente “Dietro le Quinte” di Angelica…)

  3. andrew scrive:

    sempre gustoso leggerti…

  4. carlo scrive:

    angelica, oltre a farti i complimenti per i sempre divertentissimi articoli volevo chiederti come hai visto le 2 Williams (di cui sono un grandissimo fan),per esempio in allenamento perchè non riesco a capire se siano in forma o no per Parigi.
    Serena a berlino mi era piaciuta molto mentre a Roma mi è sembrata davvero lenta, mentre Venus mi ha convinto contro la Zvonareva mentre con Jelena mi è sembrata allenarsi per Wimbledon viste le 33 discese a rete!
    e inoltre volevo chiederti se non avevi qualche siparietto da raccontare delle 2 sorellone visto che davanti alle telecamere (soprattutto Venus) sembrano simpatiche e divertenti però immagino che nella realtà facciano molto le dive…

  5. Elisa scrive:

    Allora posso aprofittarne pure io? Come hai visto Ana,…io sono molto preoccupata per il Roland Garros :( Ma soprattutto, com’è Ana fuori dal campo? E’ disponibile, gentile o fa la diva come la Sharapova…

  6. marcos scrive:

    confermo sperticate lodi per angelica ed il sudoku di alona: era il “diabolico” del corriere.

  7. GV scrive:

    Bravissima!

  8. pibla scrive:

    Brava Angelica!!
    Se mi posso permettere, da parte tua non disdegnerei nemmeno qualche valutazione di carattere estetico del tipo Tizio che dal vivo è molto più alto/ basso di quello che si pensa, Caia decisamente sovrappeso/sottopeso, Sempronia molto più/meno bella di quanto sembri….mi incuriosirebbe conoscere la tua valutazione dei giocatori….a parte quella di Marat, che la conosco già!!!

  9. anto scrive:

    Che classe Angelica, brava.

  10. allihies scrive:

    mi unisco ai complimenti. pezzo notevole.

  11. Angelica scrive:

    Grazie a tutti, ma non esagerate che poi faccio la ruota del pavone e non sarebbe uno spettacolo bello da vedere :D

    Carlo, non ho visto spesso le sorelle Williams, in campo, a me è sembrata meglio Serena di Venus. Forse anche perchè per Venus era il primo torneo dopo quello strano stop (malata? Controllo medico? altro ? Boh!)
    Fuori dal campo per quel poco che ho potuto vedere, non mi sono sembrate due ‘dive’. Tranquille. Molto per i fatti loro. Cortesi
    Decisamente diverse da qualche anno fa quando c’era un gruppo tv che le seguiva ovunque per una specie di Reality che stavano girando e con le loro body guard personali
    Certo, curiosa la presenza madre-padre-fidanzata del padre, che cercavano di non incrociarsi troppo.
    Non posso dire molto di piu’ ma quel poco è positivo :)

    Marcos, il diabolico sei tu ! ;) :P

    Elisa, Ana al contrario degli anni passati, ha questo staff di 3 persone che la segue ovunque.
    A me non ha impressionato nel suo match ma, ripeto, mi è sembrata un pò presuntuosa nel voler a tutti costi giocare in un modo che non era particolarmente intelligente in quel momento. Roland Garros sarà una altra storia credo,
    Fuori dal campo, sembra essere una ragazza tranquilla e abbastanza divertita dall’attenzione dei fans (anche se a Roma sanno essere moooolto pressanti). Però diciamo che è molto più disponibile (e sorridente) della Sharapova.

    Pibla, ma a parte Safin c’e’ qualcuno degno di nota dal punto di vista estetico ? :P
    Grazie per i suggerimenti (proverò a tenerne conto).
    Però, sai, sulla questione bellezza tutto è opinabile (tranne Marat ehehehe)
    Potrei dire chi mi piace di piu’ (diciamo per esempio che Robredo è buon secondo nella mia personale classifica) ma pensi che possa interessare a qualcuno? Neeeee

  12. Elisa scrive:

    Grazie Angelica, sulla parte off court era proprio quello che volevo sentire su Ana, poi in campo da quel che ho letto (non ho visto la partita) è stata pessima, irriconoscibile, magari Groenefeld le ha dato una bella strigliata…speriamo che a Parigi si rimetta in riga!

  13. le ali della farfalla scrive:

    Anch’io preferisco la calma del torneo femminile, e tecnicamente non sono da meno degli uomini

  14. Elisabetta scrive:

    Bravissima Angelica!!!!! la tua DEVE diventare rubrica fissa!!!!!!
    Condivido il giudizio su Marat perchè unisce alla bellezza il fascino, l’ironia e l’intelligenza ma anche Feliciano e Tommy non sono male….meno affascinanti però!
    Direi che l’allenatore della Petrova è troppo intelligente per durare a lungo ….
    Grazie ancora Angelica!

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