Pillole di Wimbledon : le code e il Campo Centrale

 
24 Giugno 2008 Articolo di Angelica
Author mug

Dici Campo Centrale, dici Queue (coda…), dici Wimbledon. Le emozioni del primo giorno

Day 1: finalmente si comincia. Alle 13 sul campo Centrale, alle 12 su tutti gli altri campi.

Be’, in realtà Wimbledon comincia la domenica con una delle sue piu’ importanti tradizioni: The Queue. Sì, la coda. La fila, quella che fanno migliaia di persone pur di riuscire ad avere un biglietto e con la speranza (per pochissimi, circa i primi 500) di acquistare un biglietto per il campo Centrale, Campo 1 e Campo 2. Gli altri si dovranno accontentare, se ce ne saranno ancora in vendita, del biglietto Ground Pass, quello che dà accesso agli altri campi.

The Queue: il posto dove comincia e’ Wimbledon Park. Lì si sono attrezzati (efficienza inglese) per consentire una attesa “confortevole”. Alle 3 del pomeriggio ci sono già circa 250 tende. Chi arriva, con in mano borsone per la tenda, sacco a pelo, materassino e generi di prima necessità, viene accolto dagli steward, che indicano loro dove andare a piantare la tenda.

Il posto e’ diviso in sezioni (efficienza tutta inglese). Ogni sezione ha linee lunghe circa 200 metri, segnate con il gesso, e paletti in cui sono attaccati due buste, una trasparente per l’immondizia normale e una violetta per il riciclo. Anche se si fa la fila, si può e si deve riciclare: plastica alluminio e carta. Ci sono bagni, una postazione di polizia, telecamere che controllano la fila, camioncini che vendono hamburger e bevande. C’e’ il deposito bagagli, dove la mattina si lasciano le tende (e certo mica si possono portare dentro il club e piantarle sul praticello ai lati dei campi, no). C’è anche un ufficio ‘Cerca Persona’: se non riesci a contattare qualcuno che sta in ‘The Queue’ tu chiami li’ e loro fanno un annuncio (efficienza tutta e solamente inglese)

Mi spiega Dave, che lavora da 27 anni come Stewart a Wimbledon, che lunedì mattina, verso le 5, sarà tutto completamente pieno. Le previsioni del tempo sono buone e quindi la gente viene a fare la fila. Migliaia di tende colorate. A me fa gia’ impressione così. Chi fa la fila? Se qualcuno pensa gente giovane, si sbaglia. Qui l’età non conta. Conta solo la passione. Anzi, i meglio attrezzati, grazie anche alle esperienze degli anni precedenti, sono quelli piu’ avanti con gli anni: c’e’ chi ha addirittura un piccolo cucinino da campo. Insomma, gente di tutte le età. Forse c’e anche un record da Guiness dei primati, il piu’ giovane appassionato di tennis: Steven, avrà si e no 4 mesi! Sta in tenda con la madre, grandissima tifosa di Federer. Tifosa… pazza, per me, nel portare con sè un bimbo così piccolo. Però poi si capisce anche il motivo per cui per gli inglesi fare la fila non e’ un problema: lo imparano letteralmente fin dalla culla!

Così questa mattina migliaia di appassionati (con un po’ di follia) hanno comprato il biglietto al botteghino, oltre al biglietto hanno ricevuto anche un adesivo ‘Io ho fatto la coda’ che mostrano con grande orgoglio.
Poi ci sono gli altri senza adesivo, che hanno dormito comodamente nei loro letti, perché avevano già il biglietto.

Alle ore 10.00 si aprono i cancelli di ingresso. Ma non l’accesso ai campi. Quello avviene alle 10.30 (la mezz’ora in realtà serve, oltre che per togliere un po’ di fila dalla strada, per incominciare a vendere bevande e cibo).
Come è oramai tradizione ovunque, c’e’ il controllo delle borse da parte della Sicurezza. A me a volte viene la voglia di portarmi nello zainetto un kalashnikov per vedere se se ne accorgono. Ma poi mi rendo conto che nello zainetto non ci entra e accetto di stare al gioco con le domande degli addetti:
Bottiglie di vetro? No. Oggetti pericolosi? No. Forbici? (che siano preoccupati che qualcuno possa tagliare le corde della racchette dei giocatori? Mah!) No, niente forbici. Può andare, grazie.

Ok finalmente sono arrivata all’ultimo passo prima dell’inizio del torneo. Ovvero, la Corsa ‘Ai Meglio Posti’. Una voce dall’alto (di donna perché piu’ rassicurante) avverte che tra pochi minuti verrà consentito l’accesso ai campi e di non correre perché pericoloso. Naturalmente, appena scattano le 10 e mezza, c’e’ la partenza sprint stile finale dei cento metri alle Olimpiadi. Gli unici che non se ne interessano sono quelli con i biglietti dei campi principali, che sono numerati. Per me Natale quest’anno è arrivato con 6 mesi di anticipo. Devo essere stata una brava bambina, perché in regalo ho avuto un biglietto per il centrale. Oggi non corro, cammino. E, in attesa dell’entrata in campo di Federer, gironzolo per un’oretta scarsa per i campi secondari.

La prima cosa che ti colpisce e’ il verde dei campi. Smeraldo.
La seconda cosa è il silenzio.
Malgrado ci siano migliaia di persone, c’e’ pochissimo brusio.
La terza cosa è la mancanza di pubblicità ‘urlante’ sui teloni di fondo campo.
C’e’ solo la pantera nera della Slazenger, che quasi non si nota sul verde scuro dei teloni.
La quarta cosa e’ la quasi assenza del rumore della pallina che rimbalza sull’erba.
Ti viene quasi la tentazione di cercare il tasto sul telecomando per alzare il volume.

I giocatori sono vesti di bianco. I giudici di linea e arbitri di sedia in giacca blu e pantaloni color panna, i raccattapalle in blu. Tutto bello. Di classe. E’ Wimbledon.

La Stosur dà una lezione di giardinaggio alla rumena Raluca 62 62. Facile capire dove giocano gli australiani, a vedere la partita ci sono sempre un nutrito gruppo di tifosi ‘colorati’. Quest’anno, hanno la bandiera Australiana dipinta in volto. E poi c’e’ sempre il famoso incitamento ‘Aussie Aussie Aussie’ Oi! Oi! Oi’. I tifosi Australiani ispirano sempre simpatia. La russa Vesnina si impelaga in una partita di lotta fino all’ultimo respiro con la spagnola Nuria Llagostera Vives (una sorta di prove per la finale di Fed Cup Spagna-Russia).
Io però le lascio sul 4 pari. Direzione Central Court. Gambe un po’ tremanti. Si entra nel Tempio del Tennis.
E’ vero, la sensazione e’ proprio quella di entrare in un luogo speciale. Anzi unico.

Gli stewart all’interno sono militari. Esercito, Aviazione e Marina. Fa uno strano effetto sentirli indicare con gentilezza: ‘Fila M, appena sulla sinistra, prego’. Velocemente le tribune si riempiono.

Il campo e’ perfetto. Verde con le sfumature verde scuro e verde chiaro del taglio dell’erba.

Entra l’arbitro, applausi. Entrano i raccattapalle, applausi piu’ forti. Pochi minuti e entrano i giudici di linea. Applausi convinti, perché quello è il segnale che oramai è questione di pochissimi minuti.

Poi, alle 13 precise, la porta si apre. Entra Re Roger Federer e lo scudiero Hrbaty.

Lo svizzero saluta. Indossa quella che e’ la collezione speciale creata per lui per Wimbledon. Non so quanto si siano impegnati gli stilisti nike…ma a me fa un po’ effetto cardigan del nonno.
Da quando incominciano a palleggiare fino alla stretta di mano, si ha quasi la sensazione che in campo ci sia solo un giocatore. Per il pubblico c’e’ solo Federer. Anche se poi Hrbaty gioca qualche punto spettacolare e riceva applausi sia dal pubblico che dallo svizzero.

Il match e’ senza storia, ma chi e’ venuto qui, nel primo giorno, non voleva un match vero. Voleva la passerella di Federer e lui li ha accontentati .

Però, in realtà chi e’ il vero protagonista assoluto, indiscusso e unico, e’ il campo stesso.
Non te ne accorgi subito, ma con il passare dei minuti, mentre Federer con eleganza rifila 63 62 62, in neanche un’ora e venti di gioco ( e pensare che ci sono circa 500 persone che si sono fatte più di 18 ore di fila per questa partita).
A differenza degli altri 3 Central Court dei tornei dello Slam, qui, in campo, ci sono pochissime persone:
i giocatori, l’arbitro sul seggiolone, i raccattapalle e i sei giudici di linea che controllano le linee lunghe e la centrale di servizio. Non ci sono telecamere fisicamente appoggiate sul campo. Le 6 telecamere sono piazzate nella buca ai lati del campo. Insieme ai fotografi, di cui si vede solo la testa e gli obbiettivi. Il giudice di linea del servizio anche lui seduto in questa specie di trincea, fra cameraman e fotografi. I due giudici di linea che controllano le basi, su due piazzole ad almeno 10-12 metri delle linee.

Per il resto e’ solo un perfetto tappeto smeraldo (per pochi game, perche’ poi comincia subito a rovinarsi)
Insomma capisci poi perché lo chiamano il Tempio del Tennis, perché ai giocatori tremano le ginocchia a giocarci, perchè gli spettatori si emozionano ad entrarci.

Il protagonista è il Campo Centrale di Wimbledon. Poi chi gioca, chi vince, chi perde, e’ un particolare. E anche un po’ insignificante.

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8 Commenti a “Pillole di Wimbledon : le code e il Campo Centrale”

  1. anto scrive:

    Ti leggo sempre molto volentieri.

  2. vale scrive:

    bellissimo post, brava, mentre leggevo mi sono emozionato

  3. allihies scrive:

    molto bello. come sempre del resto..

  4. marcos scrive:

    ragazzi…chi affronta una notte in campeggio dopo i trentacinque anni di età, magari con migliaia di giovanili chilometri in moto sulle spalle, nelle ginocchia e sulla schiena, è un vero appassionato e va premiato con un biglietto per il centrale ed una tazza di fragole.

    perchè quando ci si estrae dal saccoapelo e ci si prova ad alzare, si sentono spilli, saette, colpi, tintinnii, ossa che si ribellano, tendini incartapecoriti, collo cementificato, spalle bituminose, occhi incerottati, ginocchia scricchiolanti. poi, si guarda verso il bagno: due chilometri e mezzo di fila, prima di poter far pipì.

    ma il pappagallo, questi inglesi, non lo forniscono?

  5. Francesca scrive:

    Bellissimo post Angelica!
    Avrei bisogno di un consiglio: sarò a Wimbledon il 1° luglio (non so come, ma la lotteria mi ha premiato con 2 biglietti sul campo 1) ed è già un sogno che si realizza… Ma se volessi vedere le partite dei giorni seguenti sulla Henman hill, secondo te, facendo la fila dalla mattina presto, ho qualche possibilità? O è meglio che non ci provi neanche????

    p.s. un sogno ancora più grande sarebbe vedere Amelie ai quarti, ma di questi tempi è un pò improbabile….

  6. angelica scrive:

    @francesca
    anche tu sei stata brava e babbo natale ti ha premiato! Bene.
    Per i restanti giorni: provaci!
    Di ground pass ne mettono in vendita giornalmente circa 4000-5000, perciò se vai la mattina presto, dovresti riuscire ad acquistarli.
    Buon divertimento ! :)

  7. Francesca scrive:

    Grazie del consiglio, Angelica!
    Ti terrò informata!

  8. sergio scrive:

    ciao Angelica,
    Rileggendo il tuo post ho rivissuto con grande gioia tutto quello che è sucesso a me e al mio amico giovanni, il 26 giugno ..giorno 4 come da tagliando Queue certifica il sacrificio che poi non si è rivelato tale, ma uno spasso, n° 2352 quindi nessuna possibilità di entrare nel centrale…forse…ma solo nei ground…che già è tanto..respirare l’aria di wimbledon per chi è appassionato di questo sport Signorile è tutto, ma come dicevo prima i miracoli possono accadere..è cosi è stato… nella mattina passata ad ammirare ongni angolo di questo paradiso ci siamo inbatutti su una guardia irlandese che nel farci due foto e scambiare un po di battute , ci ha dato un consiglio per entrare nei campi a pagamento…chiedere a chi esce perchè stufo..ma come si puo essere stufo non so…se ti da il biglietto per entrare..ebbene cosi ho fatto..viste due ragazze che uscivano verso le 17.30 dal centrale..mi sono avvicinato e con un sorriso e un inglese un pò cosi..le chiedo i biglietti..loro sul momento non capiscono e vanno via..dopo 40 secondi …mi sento chiamare da dietro ..guys guys! mi giro e trovo le due ragazze che ci offrivano i biglietti del cnetrale..thank you ..thank you..lacrime …due angeli…ed eccoci centrale ..anzi posti centralissimi come in tv….per vedere la partita di Roddick e tipsaveric…4 set ..belli …ma la cosa bella come dicevi tu è il campo…il tempio del tennis..un sogno diventato realtà.
    L’hanno prossimo si replica..speriamo nella finale…spero in Federer
    ciao ..magari l’anno prossimo ci si trova la…

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