Pillole di Roland Garros: Strategie e Regole del Perfetto Spettatore

 
27 Maggio 2008 Articolo di Angelica
Author mug

Virtual Tour: Day3!   

Roland Garros - Day 2 : Corso di Sopravvivenza

Le previsioni del tempo dicono pioggia. E alzando il naso in su, si capisce che stavolta non sbagliano. Però per il momento il tempo tiene.
Ma tanto lo spettatore di un torneo dello Slam, non si lascia né intimorire né demoralizzare dalla possibilità di pioggia. In fondo ha acquistato i biglietti mesi prima, figuriamoci perciò se pensa di non andare solo perché le previsioni dicono ‘pioggia, nubifragi, tempesta, uragano, diluvio’. No lo spettatore tennistico, lui va. Comunque. Ovviamente bene attrezzato.
Abbigliamento:
a Roland Garros ci possono essere tutte e quattro le stagioni nel giro di pochi minuti. Si consiglia di vestire ‘stile cipolla’ (no, non il simpatico giocatore romano) ma a strati, maglietta leggera, camicia o maglietta più pesante (possibilmente a maniche lunghe) maglioncino, giacca a vento leggera, cappellino.
Zainetto:
il vero spettatore pronto a tutto avrà sempre con se un campioncino di crema solare, occhiali da sole, burro cacao in caso di labbra screpolate dal freddo, un foulard da mettere al collo per proteggere la gola in caso di vento, una busta di plastica (fondamentale se piove da appoggiare sul seggiolino bagnato. Nel caso portasi anche un giornale da mettere dentro) oppure un piccolo cuscino pieghevole. Quelli particolarmente esperti, avranno anche un asciugamano di medie dimensioni particolarmente utile in caso di pioggia leggera, lo si appoggia sulle gambe cosi da non bagnarsi i pantaloni e protegge dall’umido.
Una bottiglia d’acqua, una bibita, panini (almeno due, perché quando fa freddo viene fame e i prezzi sono molto alti: 4,60 euro per un hot dog, 6 euro per una bagette ai 3 formaggi, 7,50 per mini wurstel con patate fritte), biscotti, cioccolata (quando si va in montagna consigliano di portarla, se pensante che una giornata qui a Parigi, sia meno faticosa, vi sbagliate)
Macchina fotografica e relative batterie di riserva, fazzoletti di carta.

Così attrezzati si può affrontare questa seconda giornata.
Se ieri c’erano tanti spettatori, oggi sono molti ma molti di più. E allora bisogna essere dei perfetti strateghi:
scegliere la partita che assolutamente si vuole andare a vedere, nel mio caso Bolelli-Baghdatis.
Studiare il luogo della battaglia con gli altri spettatori : Campo Numero 2.
Scegliere l’entrata migliore per battere gli altri sul tempo.
Arrivo in ritardo rispetto ai miei piani, le due entrate alle tribune hanno già lunghissime file. Momento di sconforto. Ma la particolarità del campo Due è di essere collegato al campo Tre da una specie di balconata. In quel campo giocano la francese Loit e la cinese Yan, non ci dovrebbe essere una fila in entrata. Ok si puo’ fare, si parte a passo deciso da bersagliere a riposo (quindi quasi di corsa) verso il campo 3. Si sale sulla balconata, la si attraversa tutta e si arriva al campo Due, già strapieno, ma non tutti sanno che scendendo, come per uscire, si può accedere alla tribunetta a bordo campo e qui ancora qualche posto in prima fila c’è. Posto conquistato. Io il mio dovere l’ho fatto adesso, spero, tocca a Bolelli.
Molti sono lì per Baghdatis, ma ci sono anche tanti italiani, C’e’ anche un fan club con due striscioni composti “Forza Bolo” “Di bolina nei top ten”
Per primo entra il cipriota, applauso e lui saluta il pubblico. Spunta una bandiera di Cipro. Dopo qualche minuto si riapre la porta di ingresso per i giocatori e entra Simone, o meglio prova ad entrare ma rimane un po’ incastrato, la porta è piccola e lui ha due borsoni a spalla. Non ci passa. Ci riprova, non ci passa. Poi una “cortese” spinta del body guard e Simone entra.
Sembra un po’ teso, ma concentrato e determinato.
L’inizio del match è una battaglia di palle corte. Una vincente del cipriota seguita subito da una altra smorzata vincente per l’italiano. Il pubblico si diverte, apprezza e applaude.
Baghdatis oltre al problema di Bolelli, che gioca e tira che è uno spettacolo, ha anche problemi con il cerchietto per i capelli. Ad ogni punto si leva il cerchietto, si asciuga la fronte, si tira indietro i capelli, si rimette il cerchietto, (potrei consigliare un appuntamento dal parrucchiere?).
Bolelli, con il capello corto, invece continua a giocare vicinissimo alla linea di fondo. Baghdatis non riesce nemmeno ad avvicinarsi. E siamo 62 in 38 minuti (ieri Errani Dulko dopo 34 minuti erano 3 giochi a 2)
Il cipriota a volte non riesce quasi a stare in equilibrio per i contropiedi che gli fa l’italiano. Che gioca anche di tocco, una demivoleè vincente di Bolelli strappa un ohhhhh di ammirazione e una signora dietro a me in estasi dichiara ‘Ah è facile giocare a tennis. Splendido’.
Che il match sia bello lo si vede anche dalla mini tribunetta riservata, nell’angolo a destra dell’arbitro. E’ piccola e piena. Ci sono giornalisti, amici e coach del cipriota, familiari di Bolelli, per alcuni game anche Palmieri. Arriva anche Giorgio Di Palermo (stavolta al posto della camicia ciclamino, così dice lui, non rosa ma ciclamino, indossa una polo blu chiara e giacca grigia) e poco dopo riescono a trovare posto anche i genitori della Pennetta, grandi appassionati di tennis e non solo, ovviamente, dei match della figlia .
Che Baghdtis non abbia più scampo lo si capisce anche dall’arrivo dei fotografi. Quasi in gruppo, saranno una decina. Segno inequivocabile, la partita sta per finire. Bolelli la porta a casa in 3 set netti. Il suo coach vorrebbe gongolare ma giustamente si trattiene è solo molto soddisfatto. Al padre e amici di famiglia brillano gli occhi. Il pubblico applaude per lo spettacolo offerto.

Oltre alle strategie su come andare sui campi dei match che si vogliono assolutamente vedere, bisogna tenere sempre a mente altre due tipologie di file che potrebbero richiedere decine e decine di minuti. La fila per mangiare (nel caso non ci si sia procurati i panini e cibarie varie) e la fila per andare in bagno.
Regola base, non si mangia quando si ha fame, si mangia quando non c’è fila.
Infatti, all’ora di pranzo magari in concomitanza con la fine di un set o di una partita sui campi principali, si riversano migliaia di affamati verso i punti ristoro. Facile dover impiegare anche 15-20 minuti, per procurarsi una bagette oppure una bevanda calda.
Stessa regola da seguire per andare in bagno: mai alla fine di un set o di una match. La fila puo’ arrivare oltre i 15 metri. Quindi, meglio prevenire che curare e approfittare di fare il tutto nel mezzo del match di Federer che si ‘allena’ sul campo Lenglen e batte Querrey in 3 set

Sul campo 6, dove la Errani deve terminare il suo match del giorno prima, si stanno massacrando un americano Odesnik e Canas. La madre della Pennetta passeggia, in attesa che finisca sia questo match che il proseguimento della Errani (Flavia è in programma su questo campo come terzo match) . Da esperta qual è, sa che il match maschile non finirà presto. Ha ragione, giocheranno solo 3 set ma tutti finiscono al tie-break vinti dall’americano.
Poi tocca a Sara Errani. Il padre della Pennetta, con i suoi inseparabili occhiali appoggiati sulla testa, si è gia seduto in terza fila, aspetta il match della figlia e nel frattempo incoraggiare Sara che parte bene tiene il servizio e va 4 a 1. Ma purtroppo, la Dulko ha recuperato dalla stanchezza di ieri. E la Errani non riesce a chiudere il match. Sulle prime gocce di pioggia è la Dulko a vincere. L’italiana esce dal campo stringendo fra i denti l’asciugamano per trattenere la delusione.

Pochi minuti dopo entrano in campo l’ukraina Perebiynis e la Pennetta. Una match che potrebbe essere una rivincita della FedCup giocata a fine aprile. Non fanno nemmeno in tempo ad incominciare, 1 game a zero e 0 -40, che incomincia a piovere sempre più insistentemente. L’ukraina chiede a l’arbitro di sospendere il match. Intanto si aprono gli ombrelli. L’arbitro decide temporaneamente di interrompere il match e dice alle giocatrici di rimanere in campo. La pioggia aumenta di intensità. Le ragazze stanno sotto l’ombrello tenuto dai raccattapalle e che nelle miglior intenzioni servirebbe a riparare del sole. Seeeeee il sole, per oggi ha messo il cartello con scritto, torno subito. Il bugiardo. Invece non si è fatto vedere. Lo aspettiamo domani.
Finalmente per le giocatrici c’è l’ok a correre negli spogliatoi. Appena uscite, sul campo vengono tirati i teloni. Brutto segno. Il cielo è tutto di un grigio compatto. La pioggia cade fina ma costante, non c’è un filo di vento che possa portare via le nuvole. E così, per gli spettatori comincia la famosa seconda parte della giornata: la ricerca di un posto asciutto: sotto il tendone del bar, sotto il tendone all’uscita del centrale, i corridoi dello campo Centrale. Li’ bivaccano la maggior parte degli spettatori, chi chiacchiera, , chi si siede per terra e dormicchia, chi fa la fila ad uno dei tanti chioschi per acquistare souvenir (ombrello con il logo RG il più richiesto) o bevande calde.
Nel frattempo sul mega schermo, come sempre in queste occasioni, fanno rivedere i filmati degli anni passati e dei passati campioni. A riguardarli giocare, anche se si tratta solo di pochi anni fa ,sembra un altro gioco, un altro tennis.
Poi si sparge una voce, Nadal in campo non prima delle 18.30. Altro scroscio di pioggia forte.
Ok, l’esperienza insegna, per oggi sia Nadal che gli spettatori possono andarsene tranquillamente a cena.

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7 Commenti a “Pillole di Roland Garros: Strategie e Regole del Perfetto Spettatore”

  1. marcos scrive:

    bravissima!

  2. federov10 scrive:

    splendido pezzo….complimenti

  3. enzo cherici scrive:

    Grande, unica, insostituibile :-)

  4. Joey scrive:

    Sempre più brava!! Se incroci Marat salutalo per me!!

  5. Cristina scrive:

    Grande Angelica!!
    Ronzino sempre il migliore con i suoi occhiali sulla testa!!

  6. andrew scrive:

    …effettivamente, Pistolesi non gioisce ma gongola…

  7. Federerism scrive:

    Bravissimo Simone, Baghdatis sarà stato anche al rientro e al primo match sulla terra, ma è pur sempre un giocatore primi 20 (ex top10) di un certo spessore. Bene.
    Volandri a mio avviso farebbe bene, che senso a giocare così? Tanto rimedia solo pessime figure, può risparmiarsi certe scuse puerili e pensare a curarsi, in questo stato non va da nessuna parte.

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