Pillole di Roland Garros : L’Uomo in Mutande conquista il campo 2

 
30 Maggio 2008 Articolo di Angelica
Author mug

Virtual Tour: Day6!

La richiesta di autografi, l’organizzazione francese e il mistero dell’uomo in mutande

Roland Garros per due settimane, è visitato giornalmente da un numero di spettatori pari a quello di una piccola-media città.
La cittadina Roland Garros in provincia di Parigi ha :
un’edicola, un ufficio postale (ovviamente con annullo speciale per il torneo), una stazione di polizia, un ufficio oggetti smarriti (e forse qualcuno non ci crederà ma ci sono degli oggetti. Addirittura qualcuno ha riportato un biglietto del Campo n.1, magari solo perché lui tanto aveva il biglietto del Centrale, ma forse sono solo io che penso male).
Un’infermeria e anche un piccolo deposito bagagli (5 euro per i bagagli ingombranti, 3 euro, per quelli piccoli, 2 euro per lasciare il casco della moto). Un piccolo parco divertimenti per i bimbi. Il servizio nursery (ma quello riservato solo ai figli dei giocatori)
Manca solo la lavanderia a secco.

Ci sono talmente tante troupe televisive che girano pezzi di colore, intervistano gli spettatori, fanno la presentazione della giornata, il punto della giornata, il resoconto della giornata che se volete stare tranquilli o in incognito non avete speranze. Sicuramente sarete finiti su qualche programma TV dal Giappone agli Stati Uniti passando per Sud America e Oceania, Russia e tutti i paese Europei. Ovunque gente con telecamera e microfono. Selve di microfoni. Altro che Grande Fratello, la privacy in un torneo dello Slam non esiste.

Mercoledì è stato il Kid’s Day ovvero un vociare continuo dalla mattina al tardissimo pomeriggio. Masnade di bambini ovunque.
Fuori dai campi, si lanciavano a chiedere l’autografo a chiunque fosse vestito da possibile giocatore. Sciami che inseguivano il malcapitato che inutilmente tentava di dire che lui no, non e’ un giocatore. Alla fine soccombeva e firmava, palle giganti, pezzi di carta e quaderni che gli venivano messi sotto il naso.
In campo, invece, i bimbi come dei perfetti avvoltoi, appena il punteggio era vicino all’epilogo del match correvano giù per le scalette per essere in prima fila esattamente dove c’e’ l’entra giocatori.
Così da poter chiedere il tanto l’oggetto del loro desiderio, l’unico motivo per cui la mattina si sono alzati felici di andare a Roland Garros.
Naturalmente per poter essere vicino al giocatore, le piccole pesti passavano incuranti su qualsiasi corpo si trovasse fra loro e il possibile autografo. Il rischio di prendersi gomitate e zainate, durante il kid’s day, piu’ che probabile è una certezza. E c’è stato anche qualcuno che dopo l’ennesimo zainetto al fegato, in un momento di debolezza, si è trovato a pensare di rivalutare Erode. Ma e’stato solo un breve momento…anche se condivisibile.

Nole Djokovic e Ana Ivanovic, quando entrano in campo, ricevono ovazioni dal pubblico più giovane, come fossero delle rockstars.
Entrano in campo e partono cori e urla. NO-LE, NO-LE. E non si tratta solo dei gruppi di tifosi serbi, comunque sempre presenti in forze.
Una volta si faceva almeno un po’ il tifo per il più debole (non fosse altro per vedere allungare la partita) qui invece può succedere che sul Bull Ring ( come viene chiamato il campo n.1, forse il migliore per vedere i match) con Djokovic in vantaggio 5-0 in 16 minuti su Miguel Angel Lopez Jaen (verrebbe voglia ogni volta che si legge un nome cosi’ di aggiungere anche un Olè) quasi tutti facciano un tifo incredibile per il serbo senza nessuna pietà per lo spagnolo. Perderà 61 61 63 in un ora e venti. Praticamente gli hanno fatto fare la parte del toro.

A vedere il match della Pennetta, un folto gruppo di italiani, semplici tifosi e entourage della federazione. c’era anche la madre della Safina. Curioso, considerando che non è un avversaria diretta della figlia. Oddio la madre di Marat e Dinara è un tipo particolare. Nel match di Marat contro Lisnard quanto il figlio serviva per il match, lei leggeva una rivista.
I genitori di Flavia sono molto diversi. Sì decisamente. La madre sostiene, incita non lascia un momento con lo sguardo la figlia. Il padre, almeno oggi, si spostava da un posto ad un altro. Sembrava quasi che non riuscisse a stare fermo. Il padre è un tipo che soffre e si esalta.

Per il match della Knapp tantissimi spettatori ma quasi tutti francesi a sostenere la tennista Olivia Sanchez, ragazza graziosa. In particolare aveva 3 ammiratori che avevano preparato un cartello per lei con il messaggio : ‘Oliva aggiungici su Facebook !’

Anche a vedere il match di tardo pomeriggio della Schiavone c’erano un nutrito gruppo di Italiani. Anche se il vero ultrà nel fare il tifo era Palmieri, con incitamenti continui. E non si è calmato nemmeno quando accanto a lui si è seduto il presidente Binaghi.
Francesca in campo aveva una partenza non facile, in cui metteva in mostra anche un discreto dizionario di espressioni ehm…ehm…diciamo colorite.
Ed è anche superstiziosa. Dopo aver vinto un bel punto si rivolge al raccattapalle ‘Quella voglio.’ Era la pallina con cui aveva appena fatto il punto.
A fare il tifo per le giocatrici italiane anche Donato, un simpaticissimo belga di origine italiana che aveva seguito prima il match della Knapp e poi quello di Francesca. Il suo Dna Italiano e’ ancora presente. E’ l’italiano parlato che gli permette di creare nuove vincoli familiari “Ma la Panetta è la figlia di Panata?”

Due punti deboli dell’organizzazione del torneo:
le entrate e le uscite per gli spettatori sui campi da tennis.
Coincidono. Così capita che il match di Bolelli contro del Potro viene messo sul campo 10.
Campo con una solo tribunetta. Con tanti appassionati che volevano andare a vedere la partita ma che non solo non riuscivano ad entrare, ma nemmeno quelli dentro riuscivano ad uscire. Creando così un blocco che nemmeno il 15 agosto sull’autostrada direzione mare, con i lavori in corso si riesce ad avere. Ma Entrata da un lato ed un Uscita dall’altro lato è un idea così difficile oppure troppo banale? Si vuole forse favorire la socializzazione mentre si e’ tutti schiacciati gli uni agli altri? Mah! A Wimbledon ci sono i vialetti a “Senso Unico” per evitare accartocciamenti di persone una sull’altra. Forse ai francesi prendere le idee dagli inglese non piace.

I tabelloni con l’aggiornamento dei punteggi.
Solo quello che si trova fuori dal campo Lenglen ha tutti i match. Per il resto l’unico modo e andare di campo in campo e allungare il collo mentre si è in punta di piedi.

Sul campo 2 si è verificato il momento più esilarante della settimana e forse di tutto il torneo.
Match Dementieva-Domachowska sospeso per pioggia. Campo coperto dai teloni. Leggero strato di acqua sul telone. Moltissimi gli spettatori rimasti al loro posto, anche sotto l’ombrello. Piove ma loro non si muovono. Gli addetti alla Sicurezza invece si e vanno al riparo chissà dove.
E quasi dal nulla, compare lui: l’Uomo in Mutande!
Scende di corsa le scalette Salta in campo e si tuffa stile foca. Gli spettatori prima sorpresi poi divertiti applaudono. L’Uomo in Mutande ripete il tuffo foca anche dal lato destro. Poi si rialza, saluta e completamente indisturbato se ne va. Esattamente da dove era venuto, mentre oltre alla pioggia scrosciano fragorosi gli applausi e le risate!

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5 Commenti a “Pillole di Roland Garros : L’Uomo in Mutande conquista il campo 2”

  1. Joey scrive:

    Grande Angelica!!! magari l’uomo in mutande verrà istituzionalizzato, almeno durante le pause per pioggia ci si diverte!!!

  2. Remo scrive:

    Sei la mia droga quotidiana!!!!!

  3. marcos scrive:

    l’ufficio oggetti smarriti mi è creditore d’un cappello che ho perso nei pressi del campo 17, l’anno scorso, nel venerdì dei quarti. eccolo:

    http://www.robertomanzoni.it/4/106/Berretto-Patchwork-Lino/

    se qualcuna mi facesse la cortesia di riportarlo in patria, le sarei molto grato. confesso, però, d’averlo visto calzare quest’estate ad un tipo a paestum: parlava marsigliese e non ho osato chiedergli notizie sulla provenienza del copricapo.

    dispenso, quindi, angelica (che ha cose ben più importanti da fare) dal recarsi al suddetto ufficio, al fine di riportarlo come sopra.

  4. Voortrekker Boer scrive:

    Panetta figlia di Panata….davvero? io mi sto piegando in due dalle risate….

  5. Elisabetta scrive:

    Ha ragione Remo : 6 una droga Angelica , ci fai credere di essere lì con te a vivere le emozioni di uno slam dal vivo…mi ripeto ma sei Bravissima!!!!
    Finalmente una droga che fa bene alla salute! :-) !!!

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