SuperFlavia: quello strano presagio
Venus dolce e comprensiva sorride.
Serena quasi piange ma alla fine ringrazia

 
30 Maggio 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Virtual Tour: Day8!

Stamattina ero arrivato in sala stampa e avevo detto ai miei colleghi: “Ma siete proprio sicuri che per Bolelli sia meno difficile con Llodra di quanto sarà per Flavia Pennetta con Venus?”: la domanda era provocatoria ma non troppo. Sembrava che io me lo sentissi. E l’ho detto prima…
Ma tutti sembravano attribuire più chances a Bolelli. Per via di Llodra e di Venus…: Stefano Semeraro ha detto: “Nel primo match dipende da Bolelli, nel secondo da Venus”.
Beh, alla fine non è stato così. Perché Llodra ha giocato molto meglio di quel che ci aspettavamo, e Flavia ancora meglio. Sì perché Venus, che io ho visto giocare tante volte male sulla terra rossa e quindi mi auguravo _ per Flavia…_ una prestazione infelice, invece ha giocato bene…solo che nell’occasione ha trovato una Pennetta assolutamente straordinaria che giocava meglio di lei.
Venus arriva in sala stampa: “Flavia ha giocato bene, benissimo, quello è stato ill problema principale. Ha fatto tanti bei colpi, ha preso tante righe, è stata brava e le auguro il meglio per il resto del torneo.”
Chris Clarey e Matt Cronin mi fanno notare che quando le due sorelle persero nello stesso giorno del 2004 dalla Miskina e dalla Capriati, poi la Myskina vinse il torneo: “Chissà che Flavia non vinca anche lei” dicono. Certo che meglio di così Flavia non poteva giocare l’ha riconosciuta la stessa Venus. “Non ho giocato male…No, la poca luce non c’entra….Flavia ha giocato tutto bene, non solo la risposta al servizio, il dritto o il rovescio. Quello di cui lei aveva bisogno era fare tutto bene ed ha fatto tutto bene…”. E Venus ha perfino sorriso, con grande dolcezza anche nel momento della sconfitta. Si era perfettamente resa conto che per noi italiani giornate così capitano raramente.
Lei non aveva le lacrime agli occhi come invece aveva avuto Serena durante tutta la sua conferenza stampa. Alla fine poveretta non vedeva l’ora di andarsene…all’uscita della conferenza le ho fatto una carezza sulla spalla dicendole “they should let you go when they see you like that” (ti dovrebbero lasciare andare quando ti vedono così e _ ho aggiunto _ non me la sono sentita di farti una domanda): quello è stato l’unico momento in cui lei ha sorriso, si è voltata e mi ha detto: “Thank you, thank you… you are really nice”. Mi sbaglierò, ma credo che non se lo dimenticherà.
Come non dimenticherò che in precedenza parlando sempre con l’amico Stefano ci eravamo detti, subito dopo la vittoria di Llodra su Bolelli e quella di Gulbis su Lapentti, nonché quella di Djokovic sull’americano Odesnik (che fra parentesi a un certo punto sul setpoint per Djokovic nel secondo set si è imbestialito per i troppi rimbalzi che “Djoko” faceva prima di servire e se ne è quasi andato…!!! Poi , dopo aver detto all’arbitro “Ma tu che fai lì? Gli permetti tutto’ “ è ritornato sui suoi passi ed ha perso il set) “Ci è toccato vedere uno svizzero diventare n.1 del mondo, adesso si parla di un probabile n.1 serbo…se ci capiterà anche un n.1 lettone…vabbè, allora cambiamo sport…noi che ogni volta che ci illudiamo di aver un top-ten lo vediamo perdere!!!”. Vabbè, sfoghi del momento…in una giornata illuminata dal sorriso di Flavia e dal suo straordinario exploit. Stasera vado a letto contento! Ed era l’ora.
E papà Oronzo, che saltellava sugli spalti come in preda a un raptus? ieri ci aveva detto (ascolta l’audio) questa flavia è quella del 2006, spero che salga più del n.16″. Beh se batte la Suarez Navarro forse ce la fa: potrebbe diventare n.15.

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10 Commenti a “SuperFlavia: quello strano presagio
Venus dolce e comprensiva sorride.
Serena quasi piange ma alla fine ringrazia”

  1. Roberto Commentucci scrive:

    Quando ho scritto su ubitennis l’articolo di presentazione alla partita fra Bolelli e Llodra a qualcuno era sembrato che io avessi sopravvalutato il francese, facendolo passare per migliore di quanto non sia.

    In realtà io non avevo dato giudizi di valore su Llodra, mi ero limitato a descriverne il gioco. Un tipo di gioco che purtroppo sembra chirurgicamente fatto apposta per mettere impietosamente a nudo i limiti attuali di Simone. Un servizio eccellente, con una delle migliori seconde palle del circuito, che ha smascherato la ancora insufficiente reattività in risposta di Simone. In questa stagione sulla terra il nostro era parso decisamente migliorato in questo fondamentale: ma un conto è rispondere a gente che non ti aggredisce, e ti consente di rientrare nello scambio anche se ti metti a rispondere due metri fuori, un conto è dover rispondere vicino alla linea di fondo per cercare di anticipare la risposta e prendere il tempo ad un tipo che fa serve & volley costante e che ha una buonissima volee di approccio.

    Simone, obbligato a rispondere da vicino, in risposta l’ha vista pochissimo, e questo ha dato grande fiducia al francese. Inoltre, Simone è stato troppo prevedibile nel passante (troppo rari i lungolinea di rovescio) e ha usato poco e male il lob. E Llodra, che sulla rete è forte, è andato a nozze.

    D’altronde, il tennis è un gioco di caratteristiche, come dice Rino Tommasi. E se le caratteristiche di Llodra fanno impazzire Bolelli, sono pronto a scommettere che le caratteristiche di Gulbis faranno impazzire Llodra. Il servizio e il passante di rovescio lungolinea bimane del lettone saranno un autentico incubo per il francese, che secondo me ha poche speranze di spuntarla, mentre per Bolelli il lettone sarebbe stato un avversario meno duro.

    Capita. L’importante è andare avanti e restare positivi e in fiducia.

  2. madmax scrive:

    roberto hai ragione anche se il vero problema è che noi italiani siamo fatti così, un giocatore vince un paio di partite ed è un fenomeno poi alla prima che perde diventa un brocco. bolelli è un buon giocatore con delle ottime basi, che però deve proseguire nel suo percorso di crescita, che se svolto nel migliore dei modi lo potrà portare anche nei primi 10 (d’altronde ci sono arrivati gente come ferrer gonzales e wawrinka quindi non vedo perchè non ci possa arrivare lui) ma se mai ci arriverà lo potrà fare solo attraverso lavoro e sacrificio ed è impensabile che a 22 anni arrivi in fondo agli slam, non essendo mai stato un predestinato tipo federer djokovic o nadal. oltretutto è anche italiano il che giocando a tennis non è certo un vantaggio soprattutto riguardo ad una sua rapida maturazione in primis ma anche riguardo ad un veloce imborghesimento poi, quindi le speranze è giusto averle ma tenendo sempre i piedi per terra. da considerare poi il fatto che l’eventuale salto di qualità può avvenire in qualsiasi momento, ma non è pronosticabile scientificamente il quando, quindi lasciamolo lavorare in tranquilllità, non si sa mai che quest’estate sul cemento possa fare cose ancora migliore di quelle fatte fino ad ora..

  3. marcos scrive:

    com’è diversa l’esternazione dei sentimenti nel genere umano!

    papà pennetta non stava nella pelle ed esultava come nelle curve, quando la squadra del cuore segna un gol al novantesimo minuto. s’alzava, urlava, applaudiva, serrava i pugni in segno di vittoria e d’incoraggiamento. si girava, in tribuna, per cercare consensi e per giustificare, con un sorriso, il suo irrefrenabile stato di eccitazione.

    mamma pennetta è riuscita a sorridere solo al termine dell’incontro: provava gli stessi sentimenti dell’incontenibile al suo fianco, ma era come paralizzata da una aria seria, concentrata, preoccupata. non faceva caso all’esuberanti manifestazioni del marito, assorta completamente nel tentativo di trasmettere alla figlia quella goccia di carica agonistica in più, necessaria a chiudere l’incontro.

    venus avrebbe potuto chiedere il rinvio del match per oscurità, ma non l’ha fatto. mi è sembrato proprio un bel gesto: anche per questo, le auguro il miglior wimbledon possibile. quando uno sportivo riconosce i meriti dell’avversario e non profitta del regolamento per allontanare una sconfitta, ma combatte ad armi pari fino alla fine, si dimostra un campione, a prescindere dal suo livello.

    complimenti al giudice di sedia, che non ha voluto imporre il regolamento per salvare la campionessa in difficoltà, e complimenti ai mille che sono rimasti sugli spalti fino al termine dell’incontro.

  4. Voortrekker Boer scrive:

    Gulbis ha un servizio dinamitardo e si muove molto bene. E’ un Berdych più mobile, con più tocco ma soprattutto con molte nozioni tattiche in più del ceko. Non so se riuscirà a battere Llodra, ma questo ragazzo ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore molto forte. E non dimentichiamoci che non sta giocando sulla sua superficie preferita.

  5. paolo v. scrive:

    Marcos, complimenti anche a te, perchè condivido tutto quello che hai scritto. In particolare su Venus che ha dimostrato di essere una grande signora prima che una campionessa. In conferenza stampa ha detto semplicemente la verità “Ho perso perche lei ha giocato molto bene” di solito le big non ammettono mai i merito dell’altra che per loro non esiste e quando perdono le motivazioni le cercano dentro il loro mondo senza mai degnare di una minima considerazione chi stava dall’altra parte della rete. Venus no, lei è davvero un esempio.
    Flavia semplicemente fantastica, le ho visto giocare anche altri match così ma forse mai su un grande palcoscenico, se si esclude l’ottavo di wimbledon 06 contro Sharapova.
    Speriamo che domani non sia appagata e scarica.

  6. Alessandro Ferretti scrive:

    Scusa Ubaldo, non dubito che in sala stampa tu abbia fatto commenti ipotizzando che non sarebbe stato meno difficile per Bolelli piuttosto che per la Pennetta. Però sul sito Ubitennis c’è anche il tuo articolo in cui parlavi di Bolelli ai quarti di finale (anche se solo come sogno, però già il fatto di menzionare i quarti di finale significava parzialmente sottovalutare Llodra ed eventualmente Gulbis). Voglio dire, in ogni caso avresti potuto vantarti di avere avuto ragione, sia se avesse vinto, per l’articolo che hai scritto, sia se avesse perso, per i commenti in sala stampa. :-)
    In generale comunque mi pare che i giudizi su Bolelli siano troppo umorali e altalenanti. Dopo la sconfitta con Djokovic in Australia già c’era stato il sondaggio sull’italiano che avrebbe fatto più strada e si ipotizzava che Simone non sarebbe mai arrivato da nessuna parte. Poi si è passati a ritenerlo un fenomeno e la versione italiana di Federer. E infine, dopo la sconfitta con Llodra, già ombre funeste aleggiano nuovamente sul suo futuro. Un minimo di coerenza in più da parte di tutti non sarebbe male… :-)

  7. zlatan scrive:

    ciao,vorrei sapere quando gioca la pennetta contro la suarez navarro,e inoltre se possibilmente verrà trasmessa su eurosport.che chance ha flavia contro la giovane spagnola?non l ho vista giocare ma davvero è così promettente?
    chiunque saprà rispondermi ne sarò molto grato

  8. Roberto Commentucci scrive:

    zlatan, la Pennetta giocherà domattina alle 11, purtroppo eurosport non trasmetterà l’incontro.

  9. paolo v. scrive:

    @ zlatan, anche io sto disperatamente cercando qualche streaming che sia accessibile anche per noi europei, visto che ci sarebbe tennischannel ma ci è inibito perchè è riservato agli Usa per questioni di diritti. Possibile che non ci sia uno streaming europeo?
    per quanto riguarda la navarro, effettivamente è molto promettente ha solo 19 anni e in spagna credono moltissimo in lei. Pensa che durante il match vinto contro la Mauresmò aveva al suo angolo nientemeno che Arancia Sanchez che faceva un gran tifo e non credo che la Sanchez si metta a seguire una se non ritiene di avere tra le mani qualcosa più di una promessa.
    C’è un precedente non ufficiale disputato nel campionato a squadre spagnolo a fine 2007 (Flavia gioca per il real club di Barcellona) ha vinto Flavia ma in 3 set.
    Forza piccola penna!!!!

  10. remo scrive:

    Sono perfettamente d’accordo con marcos e come marcos auguro a Venus, certamente meno umorale di Serena, di far bene a Wimbledon (magari anche di vincere il suo quinto titolo). Venus sta giocando bene e per batterla bisogna fare altrettanto; Flavia ci è riuscita anche se poi non ha saputo confermarsi contro la Suarez Navarro, proveniente dalle qualificazioni dove ha rischiato di essere eliminata dall’australiana Ferguson.

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