Pillole di Roland Garros: I Segreti della Player’s Lounge

 
29 Maggio 2008 Articolo di Angelica
Author mug

Virtual Tour: Day5!

Tutto ciò che avreste voluto sapere, ma non avete mai potuto chiedere

Quante volte si pensa ‘Quanto mi piacerebbe essere una mosca per vedere cosa succede lì dentro?’ Be’ visto che anche oggi il sole ha deciso di starsene a dormire e la pioggia è stata la star della giornata, una mosca racconta.

La player’s lounge è il posto dove i tennisti, i loro coach, familiari e amici si rilassano, chiacchierano e cercano di passare il tempo in maniera tranquilla prima che venga chiamato il loro match.
A Roland Garros ci sono due player’s lounge : una sotto il campo Philippe Chatrie e l’altra sotto il campo Suzanne Lenglen.
Nella prima c’è il bar, il ristorante, l’area relax oltre agli uffici dei responsabili del torneo e l’ufficio meteorologico, che in giorni come questi, fornisce previsioni ogni 15 minuti.
Nella seconda c’e’ un altro bar, il parrucchiere (ma pare che Baghdatis non abbia seguito il mio consiglio e non si sia mai fatto vedere), alcuni videogiochi: due sono di moto, con i giocatori in sella che cercano di fare piegate alla Valentino Rossi, uno di snowbord e c’e anche il caro e vecchio flipper.

Anche se sono due gli spazi riservati ai giocatori, una giornata di pioggia che capita ancora nel primo turno di un torneo dello slam fa si che ci sia una gran bella quantità di gente e anche solo trovare un posto dove sedere non è semplice.
Le attività principali sono quattro:
mangiare, chiacchierare, bere e dormicchiare.

Dinara Safina dimostra che oltre un’ottima giocatrice puo’ essere una cameriera bravissima. Si avvicina al bar con le ordinazioni per tutto il suo tavolo (madre, padre, coach e amici):
un cappuccino, due caffè con latte, un caffè americano, due espressi e un tazza di thè verde.
Poi vassoio in mano fa lo slalom fra i presenti e porta tutte le ordinazioni senza versare una goccia.
Il coach della Srebotnik, al bancone del bar chiacchera e beve il suo caffè con latte
Alberto Costa, sempre sorridente chiacchiera con i suoi connazionali.
Curiosamente in tutto questo mix di persone di tante nazionalità diverse la lingua che si sente di più è quella spagnola. Forse perché le risate che vengono dai gruppetti di lingua spagnola, sono le più fragorose. In visita c’è anche Herman Crespo, magliette nera D&G e jeans neri strappati. Passa da un gruppetto di argentini ad quello di spagnoli. Lì tennis e calcio vanno d’accordo.
Stepanek, sta al telefono, chiacchiera rilassato e passeggia avanti e indietro. Alla fine della lunga telefonata avrà due polpacci così.
Al tavolo del ristorante self-service Hewitt e il suo coach Tony Roche parlano fitto e mangiucchiano. Ecco, qui ho avuto un momento di grande italianità: ma perchè ,diamine, la pasta deve essere utilizzata di contorno? Cioè perché in quel piatto enorme dove c’è un bel pezzo di carne ci sta anche la pasta con il sugo. Mah ! forse sono troppo radicale nella mia italianità.
Ameliè Mauresmo in attesa di giocare il suo match di esordio sul centrale è ancora in tuta celeste. Ride e scherza con il suo entourage. Sembra molto rilassata.
La Kuznetsova rientra dal suo jogging. Ovviamente è zuppa come un pulcino, ma lei sembra non farci caso e fila negli spogliatoi.

I genitori della Pennetta cercano un mazzo di carte, Il papà indossa un giacchino scamosciato, forse non la scelta migliore visto la giornata. Flavia invece cerca un tavolo libero.

Constatato che sono tutti occupati si ingegna un modo per riuscire a liberarne uno. Non so cosa fa, però qualche minuto dopo e’ seduta all’esterno, sotto i tendoni con il coach e un paio di altre persone. Sul tavolo ci sono i piatti (principalmente insalate e frutta) e due computer portatili.
Fabrice Santoro si è impossessato di un tavolinetto nella zona bar e non lo mollerà più. Lui e il suo gruppo chiacchiereranno per ore. Secondo me domani lo trovano ancora là.
Nel frattempo arriva una voce dall’alto: la pioggia non smette e le previsioni comunicano che non ci sono speranza almeno fino alle 13, perciò vengono cancellati tutti gli ultimi match programmati.
Il coach della Srebotnik, si è spostata dal bancone del bar ad un tavolino esterno. Su tavolo un altro caffè con latte.
Cambio della guardia sul corridoio, adesso al posto di Stepanek è il marito della Schnyder. con il suo l’inseparabile cappello stile bohemien, parla al cellulare e cammina. Ma visto che è un accanito fumatore, decide di spostarsi all’esterno.
Passano ed escono chiacchierando Alona Bondarenko con la Likhovtseva, sono amiche. Un metro dietro di loro il bel tenebroso, fidanzato di Alona, le segue con la sacca delle racchette in spalla.
Acasuso appoggiato su un divanetto, schiaccia un pisolino. Poi ogni tanto si sveglia e poi si ri addormenta
Un gruppo di cinesi gioca a carte. Il signor Pennetta potrebbe chiedere a loro dove hanno trovato le carte.
Entra la madre della Dementieva, seguita dal fidanzato della figlia, anche lui porta i borsoni. Mi sembra giusto e che diamine, che questi uomini di rendano utili.
Quando piove e’ un fiorire di manager, infatti mentre la pioggia è il momento peggiore per spettatori e giocatori, per loro è il momento ideale per poter parlare con tutti senza dover girare come trottole, i loro clienti e i potenziali futuri clienti sono tutti lì a portata di mano.
Non è troppo difficile capire chi sono, quando intorno da un tavolinetto si vedono tre o quattro giocatori o giocatrici che ascoltano un uomo oppure una donna vestiti di tutto punto che spiega con convinzione e i giocatori annuiscono, bè quasi sicuramente siamo in presenza del manager.
Tipo la biondina circondata da Dushevina, Chakvetdaze e Vesnina è anche il manager della Kirilenko e dalla Dementieva. Solo il manager di Nadal sembra tranquillo tranquillo.

Chi gira come una trottola, stringe decine e decine di mani e risponde a tutti in 4 lingue diverse è Giorgio di Palermo il Tour manager Atp. E le domande dei giocatori, coach e parenti sono sempre :
‘Si giocherà?’, ‘A che ora dovrò giocare ?’ La domanda e’ sempre la stessa, la risposta cambia a seconda dei bollettini meteo.

Finalmente ha smesso di piovere. La voce dall’alto annuncia che stanno scoprendo i campi e si può giocare. Improvvisamente giocatori e giocatrici appaiono non più in tutta ma pronti a scendere in campo con borsone in spalla. Mauresmo e Savchuk vengono accompagnate sul centrale. Una con completo celeste, l’altra in una specie di arancione-rosatro.
Dopo circa un’ oretta e venti torna la pioggia. E tutti sono nuovamente nella player’s lounge.
Mauresmo si rimette in tuta. Così vestita, il fisico sembra molto più femminile e con i capelli sciolti sta meglio.
Safina e Kutnetsova hanno già chiuso la pratica primo turno. Dinara mangia un twix e una mela per riprendersi, il coach della Srebotnik torna al bar e per riprendersi da un match spezzettato dalla pioggia, ordina un altro caffè. Questa donna non deve essere un tipo nervoso.
Entrano i belli: Feliciano Lopez capello bagnato conversa con alcune ragazze, Safin si stravacca su una poltroncina e incomincia giocare con il telefonino. Prima annotazione, Marat è lungo. Ma tanto. Seconda annotazione, se è nei top 3 dei piu’ belli (e io mi sorprendo che ce ne siano altri due) c’è un perché. Terza annotazione, al polso ha un orologio così grande che sembra il classico cipollone che il nonno portava nel taschino. Marat, ascolta, va bene tutto…ma l’orologio No.

In un angolo, appoggiati per terra ci saranno una ventina di sacche e borsoni, ma il coach della Medina Guarrigues, si avvicina a dei connazionali e gli chiede se gli danno uno sguardo alla sacca. Poi con la testa fa un gesto verso tutti gli altri borsoni e spiega ‘Lo scorso anno, qualcosa è sparito. Per la serie fidarsi e bene ma confidarsi è meglio
Chi si fida a lasciare lì il borsone delle racchette più un altro che contiene solo palline è il padre della Bartoli. Anche stavolta, come a Roma, in tuta grigia. Ok, credo si possa affermare definitivamente che quest’anno, la famosa tuta nera. che lo rendeva simile a Macchia Nera, è stata riposta nell’armadio.
Annuncio dell’alto: la voce in inglese e francese comunica gli ulteriori match che sono stati cancellati dal programma odierno. C’e’ anche quello di Hewitt, che non si era mosso dal ristorante.
Si alza con Tony Roche. Mano di Hewitt sulla spalla di Roche e con calma se ne vanno. Sembra molto una scena padre e figlio

La madre della Safina cerca la figlia, la madre della Jankovic, cerca la figlia, Yelena cerca, la madre (il suo coach non la molla di un centimetro), Dinara cerca la madre e il supervisor del torneo femminile cerca la Savchuck per avvertirla che si torna in campo.
Il supervisor del torneo maschile cerca Seppi. Ovunque. Invano. Ovvio che non ci sia, Andreas si sta già recando al campo per il terminare il match con Ancic. In mezzo a tutto questo movimento improvviso, Marat è sempre stravaccato sulla sedia-poltroncina del bar.
Kirilenko e Andrev vanno ad allenarsi insieme. Coppia carina. E lei è proprio graziosa.
La Mauresmo è già pronta. La Savchuck anche, è solo che la borsettina di pelle lucida nera tenuta a spalla, stona un pochino con il completino da tennis.
La Dementieva, da sola, si reca verso gli spogliatoi, tuta fuxia, capelli come sempre legati dietro, senza un filo di trucco. Labbra increspate in un sorriso appena accennato. Sono parecchie le teste di uomini più o meno giovani che si girano quando passa.
La Srebotnik raggiunge il suo coach al bar. Ovviamente si prendono un caffè al latte insieme.
Io però lo vorrei proprio sapere se stanotte quella dorme.
Continua a non piovere. Finalmente molti match sono in campo. E chi non gioca va ad allenarsi sui pochi campi messi a disposizione. Il bar e il ristorante si svuotano. Il rumore di chiacchereccio che c’e’ stato fino ad adesso si attenua.
Incredibilmente alle 19 e 15 minuti si vede un raggio di sole. Brevissima apparizione. Dopo poco altro violento scroscio di pioggia e nuovamente tutti si riversano nel player’s lounge. Per l’ultima volta. Comunicazione ufficiale: tutti a casa per oggi non si gioca più.
La folla allora si sposta dalla zona relax alla ufficio ‘Trasportation’ per chiedere un’auto che li riporti al hotel.
Bar e ristorante, poltroncine, divanetti si svuotano quasi completamente. Quasi, perché Santoro sta ancora lì che parla, parla, parla.

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16 Commenti a “Pillole di Roland Garros: I Segreti della Player’s Lounge”

  1. Chiara scrive:

    Complimenti Angelica! Sempre molto divertenti queste chicche sul dietro le quinte dei grandi tornei.

  2. andrew scrive:

    …la mia prima lettura mattutina…

  3. marcos scrive:

    ma quando passa gisela dulko, le teste di uomini più o meno giovani che fanno?

    è un automatismo che scatta fin da piccoli: dev’essere un ancestrale desiderio di formare una famiglia, trasformato poi in esercizio da esteti, quando si riesce ad evitare l’orribile fischio, quello che porta l’uomo ad analizzare il portamento della donna e che costringe l’uomo ad impegnarsi con fatica, per evitare la suddetta analisi. vi sono quelli, infatti, che per motivi diversi, non possono girar la testa ad ogni bel passaggio: o sono accompagnati dalla fidanzata/moglie, o sono in compagnia d’un parroco nella piazza del paese, o sono alle prese con il controllore che sta elevando una contravvenzione alla fermata di un tram. questi soffrono in silenzio, ma non seguono con lo sguardo ciò che l’istinto indica come rifugio dell’umanità, primo motore d’ogni forma di relazione famigliare e sociale.

    si può ben dire che la donna è al principio della nostra società: il desiderio di amarla ha costruito più città di milioni di architetti ed ingegneri. mentre scrivo questo, la pioggia equatoriale che stranamente investe la mia città da qualche settimana s’è improvvisamente placata, per lasciar spazio ad un raggio di sole. femminile, senza meno. io non credo a segnali ultraterreni, ma credo all’insostituibile grandezza delle donne, che stordisono l’uomo col loro incedere, prima di guidarlo con la loro saggezza.

  4. Pietro scrive:

    Brava Angelica, queste curiosità sul backstage sono molto piacevoli da leggere.

  5. Joey scrive:

    Mi sembra quasi di essere lì…brava davvero Angelica!!

  6. chloe de lissier scrive:

    c’è molta verità nelle parole di marcos.
    l’uomo e la donna. l’essere femminile è l’espressione più concreta della natura: la donna è la forza prorompente attraverso la quale si materializza la vita; è lei a portare a compimento il comando primario della natura, la riproduzione della specie. l’uomo svolge un ruolo estremamente marginale nei piani della natura: arde per consentire alla liquida potenza femminile di trasformarsi in donna-natura attraverso gestazione e parto. l’uomo è attratto in modo potente dalla donna, ma la teme grandemente: le femmine riproducono esseri umani, sono artefici della vita che incederà verso la morte. da ciò scaturisce il bisogno insopprimibile dell’uomo di costruire alternative al predominio sessuale della donna.
    la scienza, la filosofia, le arti sono sostanzialmente strategie difensive maschili fondate sul potere intellettuale. la nostra civiltà, il mondo occidentale hanno preso vita da queste forme di potere alternativo create strutturalmente dai maschi. la stessa arte prende le mosse dal bisogno di trasfigurare il dramma della vita in forme rassicuranti. l’arte, in fondo, è contemporaneamente lamento e preghiera.
    il femminismo ha operato una grossolana semplificazione del problema della diversità fra maschi e femmine. lo ha ridotto a una faccenda di convenzioni: si attui un autentico riformismo sociale, si persegua una completa uguaglianza tra i sessi e si otterrà pace, armonia e felicità fra uomini e donne. una pia illusione, un vero inganno. il femminismo avrebbe dovuto perseguire la sua vera e propria missione: ottenere l’uguaglianza politica delle donne.
    non esiste un equivalente al femminile di michelangelo o di shakespeare, di dylan thomas o di charlie parker, di tazio nuvolari o di mohammed alì e nemmeno di jack lo squartatore. la donna è il sesso dominante. gli uomini sono costretti a fare qualsiasi tipo di cosa per sopravvivere alla condizione a cui la natura li ha costretti. come i pavoni, devono inventarsene più di una al giorno per dimostrare di essere degni dell’attenzione delle femmine.
    bisogna tendere a società che offrano pari opportunità di carriera a donne e uomini. ma senza voler capovolgere il mondo, come invece pensano diverse donne e molti maschi pseudofemministi. che non hanno ancora capito nulla della vera e profonda natura maschile, né tanto meno di quella femminile. e dunque degli autentici rapporti che intercorrono fra uomini e donne.

  7. Elisabetta scrive:

    Bravissima!!!

  8. Sav11 scrive:

    Ottimo “dietro le quinte”, grazie!

  9. stefan scrive:

    macchè filosofia….se passa una gnocca tipo elena D. ci giriamo a guardarla e intanto pensiamo a cosa le faremmo volentieri…

  10. Cristina scrive:

    Cara Angelica,
    Ronzino gira sempre con quel giubbino scamosciato.. sarà un vezzo? Non lo so. Ma da quando lo conosco, due le consuetudini: gli occhiali in testa e il giubbino scamosciato!
    Grande!
    Ma come hai fatto ad entrare nella players’ lounge??

  11. Roberto Commentucci scrive:

    Bellissimo a mio parere il post di chloe de lissier, sotto il profilo letterario e in buona parte anche sotto il profilo dei contenuti.

    Qui la mia biodiversità maschile mi impedisce di essere completaamente d’accordo. Io ho sempre pensato che si, fino ad una certa età fossero gli uomini a rivaleggiare tra loro per attirare l’attenzione delle donne, ma che oltre una certa età (diciamo i 30-35 anni), siano maggiormente le donne a rivaleggiare tra loro (e questa, davvero, è una battaglia cruentissima, senza esclusione di colpi) per attirare l’attenzione dei maschi.

    Ma forse, ripeto, è solo la mia biodiversità di genere a farmi scrivere così. Per il resto, bravissima chloe!

  12. chloe de lissier scrive:

    grazie, roberto. penso che l’età possa influire sui modi di comportamento. la sostanza resta quella. in poche parole, il desiderio e la forza con la quale esso si impone a ciascuno di noi, uomo o donna, rimangono intatti nella nostra essenza finché viviamo. si può diventare più cauti, più selettivi. ma, in linea di massima, penso siano sempre le donne ad avere l’ultima parola sull’argomento.
    paul newman, interrogato su chi decidesse nel suo rapporto matrimoniale, rispose che lui prendeva tutte le decisioni importanti, mentre la moglie si occupava delle cose di poco conto. portò alcuni esempi: se si discuteva sul diritto di voto di qualche nazione nel consiglio dell’onu, era lui a decidere l’orientamento della coppia; se invece l’argomento era l’acquisto della casa familiare o quale scuola dovessero frequentare i figli, allora decideva sua moglie. si renderà conto, disse all’intervistatore, della reale importanza delle decisioni che mi competono. io mi occupo di argomenti che riguardano l’umanità, mia moglie si interessa di piccole questioni familiari.
    con lieve ma profonda ironia, newman spiegò chiaramente l’essenza dei rapporti fra un uomo e una donna.

  13. Matteo B scrive:

    grande Angelica!

    ps: Venerdi due italiani, Simone e Flavia, sul campo centrale!! il mitico Chatrier!!! forza ragazzi!!!

  14. Ubaldo Scanagatta scrive:

    mi piacerebbe che qui di seguito si dicesse se considerate più probabile una vittoria di Simone, come penso io, o una di Flavia, come pensa chi ricorda l’esito di >Bangkok. Certo se fosse un 2-0 Italia sul centrale sarebbe una gioia straordinaria. Ho visto con preoccupazione che la Azarenka ha vinto 6-0,6-0 …vabbè che la Schiavo di games ne ha persi solo tre, però si sa come queste ragazzine rampanti siano terribilmente irrispettose…

  15. marcos scrive:

    direi che la meno favorita è proprio francesca. simone, se regge la pressione, non si farà sfuggire l’occasione. dura per flavia, ma non impossibile: dipende molto dallo stato di forma di venus.

  16. Chiara scrive:

    Fra i tre, l’impresa più ardua continua a sembrarmi quella di Flavia. Ci vuole un pò di “collaborazione” da parte di Venus.
    Bolelli deve giocare una partita intelligente dal punto di vista tattico, però insomma…Llodra in un terzo turno di uno Slam è proprio una bella occasione.
    Schiavone - Azarenka: 50% - 50%
    In effetti è bello vedere due italiani sul centrale. Mi ha stupito piuttosto vedere sia Nadal che Djokovic programmati sul Lenglen. Tra l’altro probabilmente il match di Nadal si sovrapporrà a quello di Simone…la regia di Eurosport è francese, vero? Speriamo che siano nazionalisti e ci mostrino Bolelli - Llodra…

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