Dubai: oggi Henin-Schiavone.
Il vantaggio di giocare tranquilla.
Chakvetadze, che spettacolo!
Regolamentiamo Occhio di Falco.

 
28 Febbraio 2008 Articolo di Lorenzo Cazzaniga
Author mug

La milanese supera la Bammer e oggi trova la numero 1 del mondo, che si è salvata alla grande contro la tostissima Srebotnik. Vista da vicino, la Chakvetadze mostra una pulizia di gioco davvero impressionante. I giudici di sedia non sono ancora uniformi nel concedere la verifica delle palle dubbie.

Nell’ International Press Clipps trovate Jon Wertheim sull’insopportabile comportamento di Roddick degli ultimi tempi, Richard Jago sulle ossessioni della Chakvetadze, la nascita della figlia di Kim Clijsters e altro ancora.

Click here to read “In bad taste” by Jon Wertheim, “Robbery haunts Chakvetadze” by Richard Jago, “Clijsters has baby daughter” and more news.


DUBAI
- Il caldo rischia di diventare un fattore importante perchè ormai si superano tranquillamente i trenta gradi e giocare tra le due e le quattro non e’ facile. Non sarà un problema per Francesca Schiavone che oggi ha sconfitto molto nettamente l’austriaca Sybille Bammer e che affronterà nella sessione serale Justine Henin. Francesca sta giocando un tennis molto solido: sbaglia poco, sa variare col back di rovescio e corre tanto. La sensazione è che, fin quando l’avversaria non la sfonda, è molto dura da battere. Quando però il ritmo sale sopra certe velocità, le mancano un pò di soluzioni vincenti. Per questo motivo, a mio parere può puntare a tornare nella top 20 WTA ma difficilmente raggiungerà il suo best ranking al numero 11. Al prossimo turno l’aspetta Justine Henin: in un paio di occasioni, Francesca è andata vicina alla vittoria. La Henin ha dichiarato di sentirsi in piena forma e certamente vorrà subito rispondere a Maria Sharapova che ha vinto il Tier I di Doha settimana scorsa. L’impresa è difficile ma la Schiavone può giocare a braccio sciolto, senza nulla da perdere.
Intanto, i fans indiani, giunti come al solito numerosi, si sono divertiti nel vedere Sania Mirza arrivare ad un passo dal battere Jelena Jankovic, ancora sofferente per un’indisposizione tipicamente femminile. La Mirza è una giocatrice dalle grandi potenzialità, ma non è facile per lei restare concentrata sul tennis quando ogni sua azione o dichiarazione diventa un caso nazionale in un paese piuttosto complicato come l’India, dove spesso è costretta a muoversi con la scorta. Sania non ha sfruttato due fondamentali palle break a metà del set decisive mostrando colpi da killer ma non altrettanto istinto.
Ha vinto soffrendo anche Anna Chakvetadze, una delle giocatrici più belle da veder giocare. La Baby Hingis (o Baby Evert per gli over 40) ha una pulizia stilistica impressionante e le sue geometrie, vista da due passi su un campo laterale, sono ancora più sorprendenti. Non ha la potenza per contrastare le amazzoni stile Sharapova o Ivanovic ma è stata sufficiente per sconfiggere una Safina che ha mostrato i soliti alti e bassi. E in ogni caso, la Chakvetadze vale spesso il biglietto e sicuramente è un esempio che un buon maestro può trasmettere alle giovani appassionate. Fosse nata nell’era pre-Williams avrebbe vinto certamente di più.
Vale la pena sottolineare come urge istituire un regolamento per Occhio di Falco. Ormai si vede di tutto: giudici che non consentono di chiamare il challenge se la richiesta non è immediata e altri che accordano mezzo minuto, mentre il giocatore va a controllare se è rimasto qualche segno sul terreno. Oggi, la Jankovic ha raggiunto il limite quando ha chiesto il challenge e, dopo che l’arbitro l’aveva annunciato… ha ritirato la richiesta. Hawk Eye e’ molto utile, aiuta gli arbitri e diverte gli spettatori: due paginette di regolamento ufficiale le meriterebbe.
Alla spicciolata stanno arrivando anche i protagonisti del torneo maschile: alle 10 del mattino, Nikolay Davydenko già metteva a dura prova il tapis roulant nella gym dell’hotel, mentre alcuni ex fuoriclasse si preparano alle esibizioni che ci saranno prima del torneo maschile: tra gli altri sono già arrivati Ilie Nastase, Pat Cash, Mansour Bahrami e Virginia Wade.
Invece e’ ancora mistero su cosa gli organizzatori inventeranno quest’anno per promuovere l’evento anche se Nicola Arzani, senior communication manager dell’ATP, giustamente ricorda che “dopo aver fatto giocare Agassi e Federer sulla pista degli elicotteri del Burj-Al-Arab è difficile fare meglio”.

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14 Commenti a “Dubai: oggi Henin-Schiavone.
Il vantaggio di giocare tranquilla.
Chakvetadze, che spettacolo!
Regolamentiamo Occhio di Falco.”

  1. daniela 51 scrive:

    Io trovo giusto l’utilizzo di occhio di falco,ma proporrei che il giudice di sedia abbia ancora voce in capitolo,altrimenti cosa sta a fare seduto lì.
    Per esempio quando l è sicuro che la palla sia nettamemente fuori,e che la o il concorrente chiama la verifica solo per perdere tempo, disturbare l’avversario o utilizzare ciò che andrebbe comunque perduto,secondo me, l’arbitro dovrebbe intervenire.
    Mi permetto di chiedere una cosa: chi dovrebbe far rispettare le regole all’arbitro?
    Cito solo un esempio che mi da molto fastidio: la perdita di tempo prima di servire che viene volontariamente ignorata per alcuni……
    Grazie salutini.

  2. marcos scrive:

    ricordo che alle 4 del pomeriggio francesca dovrebbe essere in diretta su eurosport.

  3. Nikolik scrive:

    Mauresmo, Kuznetsova, Chakvetadze, Jankovic, Henin, Schiavone, Ivanovic e Dementieva.
    Sono le partecipanti ai quarti di finale.
    Mi sembra una bella compagnia per Francesca, segno evidente che tra le prime 10 può arrivare, visto che tutte le altre o lo sono o lo sono state.

  4. Daniele Bartolini scrive:

    Riporto il link dello streaming di Dubai per chi se lo fosse perso:
    http://www.worldondemand.net/redirect.asp?id=4310&ActiveID=267796

  5. Enzo Cherici scrive:

    Ma come può la Schiavone entrare tra le prime 10 oggi, quando non c’è riuscita nemmeno quand’era al top della sua carriera? Per far parte delle top ten occorre una certa continuità di risultati che la Schiavone non ha (e non ha mai avuto del tutto). A Doha subito fuori, qui a Dubai quarti di finale. Se per sbaglio (per sbaglio) oggi battesse la Henin, farebbe con ogni probabilità primo turno al prossimo torneo. No. Io punto tutto sulla Knapp. Prime 10 sarà difficile anche per lei, ma se inizia a spostarsi un filino meglio e aggiungere ancora un filo di pesantezza ai colpi (soprattutto al servizio) può farcela. Forza Karin :-)

  6. Backdoor scrive:

    A proposito di Hawk-eye.

    Il tempo concesso al giocatore/trice per chiamarlo è variabile, lo vediamo, sia nel tempo concesso sia dal chair umpire presente (il più attento a negarlo pare essere Larss Graff). E inoltre varia a seconda del ranking detenuto da chi lo chiama. In generale, non mi sembra una gestione molto ‘fair’ del tutto.

    Ma la cosa che mi sorprende è quando, come ieri nel match Henin v Srebotnik, il chair umpire chiama il punteggio (assegnando non solo il game ma anche il set) e comunque si concede la verifica della chiamata (in questo caso alla numero 1 WTA; e se fosse stato a parti invertite con la Henin che avrebbe recuperato un set, vedendoselo negato da un ‘very late challenge’?).

    Quindi penso, ok se la regola rimane espressa in questa forma continueremo ad assistere a disparità nei tempi concessi ai players per chiedere il challenge; ma se il chair umpire chiama il punteggio…. pace, si vada al punto successivo.

  7. Nikolik scrive:

    Enzo, vuoi scommettere che ti mangi un altro cappello, anche per la Schiavone?

  8. angelica scrive:

    Gestire un match femminile è molto diverso che gestire un match maschile.
    E anche l’approccio del arbitro deve essere diverso.
    La questione sulla discrezionalità è vera pero’ non e’ semplice.

    In oltre non è mai esistita la regola che se si chiama il punteggio amen.
    L’arbitro aspetta a chiamare il punteggio sulla terra rossa, per esempio, se vede il giocatore/trice dubbioso e c’e’ possibilita’ che chieda la verifica del segno.
    Questo anche per evitare di generare confusione con il punteggio e anche per evitare di fare brutte figure.
    Sul veloce gli arbitri sono piu’ abituati a chiamare subito il punteggio.

    Per l’hawk-eye l’approccio dipende da vari fattori.
    Io sarei piu’ per una richiesta immediata e non aspettare troppo.
    Però se poi si vede che il giocatore aveva ragione e non gli è stata data la possibilità di chiedere un challenge si potrebbe scatenare un finimondo.

    Quello che invece si dovrebbe evitare, a mio modo di vedere, sono alcuno challenge palesemente inutili, chiesti solo per perder tempo a riprende fiato. Questo è successo principalmente nella finale di Davis d Fed Cup dove le richieste erano illimitate.
    (ricordo Barazzutti chiedere una verifica con palla in mezzo al corridioio (!!) solo per far rifiatare la schiavone dopo uno scambio durissimo).

    Per quanto riguarda le disparità, comunque, ce ne sono a bizzeffe :
    lentezza nel servire (Nadal, Djokovic, etc), coaching (Henin, Sharapova),
    warning non dati per abuso di pallina o racchetta o oscenità udibili etc.

    In tutto, questo torna ancora in gioco la discrezionalità dell’arbitro.

  9. Daniele Bartolini scrive:

    Grandissima Francesca!!! Stavolta finalmente ce l’ha fatta!! Oggi sembrava lei la n° 1 fra le due! Che intensità, che agonismo, che gioco e che patimento! E nel tie break finale non ha tremato! Sono felice per lei!

  10. Il_Gelataio scrive:

    Francesca ha appena vinto 7-6 7-6 :)

  11. pibla scrive:

    Allez, allez, allez…………………….ha vinto Francesca!!!!!!!!!!!!!
    Allora Enzaccio, hai visto cosa avevo scritto sotto l’altro articolo stamattina, porta bene eh!!! come per Andreas!!!

  12. Margherita scrive:

    @enzo cherici

    qualche volta è bello doversi rimangiare la parola: oggi francesca ha giocato un supermatch contro la henin. ha avuto un pò di braccino in fondo, ma tutto sommato ha combattuto fino alla fine e ha vinto…

  13. Il_Gelataio scrive:

    Qualcuno dovrebbe correggere il titolo di queto aricolo da Doha a Dubai ;)

  14. Enzo Cherici scrive:

    Premessa: io sono staracontento che Francesca abbia vinto. Figurarsi, io vivo in Belgio, un’italiana batte la loro campionessa e volete che mi dispiaccia? Tra l’altro l’avevo anche in un certo senso anticipato, dicendo “se per sbaglio battesse oggi la Henin”. Quindi, e qui rispondo all’amica Margherita, non ho nessuna parola da rimangiarmi. Me la rimangerò nel caso la Schiavone dovesse arrivare in semi anche al prossimo torneo, allora si che verrei smentito, avendo io imputato alla Schiavone la mancanza di continuità, non certro la qualità tennistica.
    All’amico Nikolik dico che sarei ben felice di dovermene mangiare anche tre di cappelli, ma come anche lui sa bene questo non avverrà mai. Men che meno per quanto riguarda Volandri :-)

    PS Spiegazione per tutti: Nikolik aveva detto che a fine anno Volandri sarebbe stato nei 15 ed io ho risposto che in caso affermativo avrei mangiato il cappello come Rockerduck :-)

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