Croazia forte e soprattutto “alta”.
Ma l’Italia non è già sconfitta.
Ascolta il primo audio di “RadioUbaldo”.

 
10 Aprile 2008 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

Karlovic ha chiarito la propria posizione (economica) con la Federcroata e sarà in campo. Seppi sulla terra è già riuscito a battere sia lui che Ancic. La Rai commenterà da Roma, mentre noi lanciamo da Dubrovnik i resoconti quotidiani tutti da vivere ed ascoltare.

Cliccate qui sotto per sentire “RadioUbaldo”

da DUBROVNIK
Non siamo favoriti, ma non abbiamo ancora perso. Nel presentare questo incontro di Coppa Davis che ha il solo compito di lasciare una porta aperta a chi vince per il ritorno nel tabellone principale, dal quale ci ha esclusi il piccolo Belgio nel 2000, è meglio non chiedersi perché mai la Croazia abbia una situazione tennistica migliore della nostra.
Loro sono più piccoli, più poveri ed hanno subito lacerazioni, soprattutto interne, molto dolorose.
Hanno però una gioventù atleticamente più forte e probabilmente più disposta della nostra ai sacrifici che lo sport richiede, al punto che non hanno nemmeno bisogno di una Federazione forte.
Quella croata, almeno nel tennis, ha un bilancio che è un quarto della nostra però possono permettersi di lasciare a casa il loro giocatore probabilmente più forte e certamente più esperto, Ivan Ljubicic. Sembrava dovessero rinunciare anche ad Ivo Karlovic, che aveva litigato con i suoi dirigenti perché pretendeva lo stesso trattamento economico dei due giocatori che nel 2005 avevano vinto la Coppa, Ljubicic e Mario Ancic.
Non so chi abbia ceduto ma alla fine Karlovic, che nel frattempo è salito al numero 18 in classifica, si è reso disponibile ed è divenuto il numero uno della squadra che non è la più forte del mondo ma è certamente la più alta con i 208 centimetri di Karlovic ed i 196 di Ancic e Cilic. La battuta, che circolava ieri alle operazioni sorteggio, è che Karanusic faccia la riserva solo perché è 1,82, comunque 10 centimetri più alto di Flavio Cipolla, il quarto italiano.
Al solito il sorteggio e le successive dichiarazioni dei protagonisti non hanno aggiunto nulla a quanto si sapeva. La scelta di Goran Prpic, il capitano croato, di schierare Karlovic ed Ancic non ha sorpreso nessuno anche se Karlovic non è amato dai suoi dirigenti. Forse solo la Spagna può permettersi di escludere da una squadra di Davis il numero 18 del mondo.
Anche le scelte di Barazzutti, erano praticamente obbligate perché Potito Strarace, che al numero 36 è il più alto tra gli italiani, vale la sua classifica solo sulla terra battuta e soltanto noi siamo stati capaci di scegliere la superficie più adatta ai nostri avversari (con la Finlandia a Reggio Calabria e con la Spagna a Torre del Greco).
Il sorteggio ha stabilito che giocheranno per primi Karlovic e Bolelli ma non è importante. Alla fine per passare il turno bisogna vincere tre incontri e non sarà facile perché nel doppio siano messi piuttosto male.
Tutto sommato alla verifica dei precedenti la nostra situazione non è disperata, tutt’altro perché Seppi negli unici precedenti ha battuto sia Ancic (che però stava male l’anno scorso a Marsiglia), che Karlovic (a Barcellona, sempre l’anno scorso, ma sulla terra). Non ci sono precedenti, invece, tra Bolelli ed i due croati, ma per lui solo una vittoria ed una sconfitta con il giovane Cilici, che è qui per fare la riserva.
Si comincia oggi alle 13. I telecronisti Rai commenteranno da Roma perché le elezioni si sono mangiate, insieme alla Domenica Sportiva, anche le linee.

Collegamenti sponsorizzati


7 Commenti a “Croazia forte e soprattutto “alta”.
Ma l’Italia non è già sconfitta.
Ascolta il primo audio di “RadioUbaldo”.”

  1. Andrea scrive:

    Bellissima l’idea della radio. Ogni giorno il blog migliora in contenuti e qualità! Continuate così. Speriamo nell’Italia, ma non sono così ottimista nonostante le ragioni del buon Rino. Un saluto a tutti!

  2. Karlovic 80 scrive:

    Certo,i Croati ci hanno aiutato molto con la scelta della superficie,potevano mettere su tranquillamente,al posto del cemento,un tappeto più veloce.Forse avevano fatto i conti senza Ivo.A mio avviso Karlovic fa un sacco di aces indipendentemente dalla velocità del campo.
    Comunque staremo a vedere.

  3. riccardo101 scrive:

    Nello scambio Simone è nettamente superiore a Karlovic, anche se entrambi peccano in mobilità, anche in questa Simo dovrebbe essergli superiore. Spero solo che l’azzurro riprenda a rispondere con i cariconi da lontano per entrare nello scambio dopo due-tre colpi, tattica praticabilissima da quanto detto della superficie.
    Per il resto son convinto che, come ho gia letto, sarà una partita fondamentale per il proseguio e l’esito del match, Bol avra meno pressione grazie all’esperienza acquisita in Davis, fuori casa, che invece avra lo spilungone croato…
    VAMOOOOOOOOOSSSSSSSS AZZUUUUUUUUUURRRIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  4. angelica scrive:

    RadioUbaldo e’ fantastica !

    Io ci spero molto in una bella prestazione di Bolelli.
    In fondo la partita persa a Miami con Davidenko, in quel modo dovrebbe averlo aiutato a capire che lui certi risultati li puo’ (e li deve) ottenere.

    Bello per una volta, pensare questo di un giocatore italiano :P

  5. anto scrive:

    Bravissimo Sir Ubaldo, la radio godibilissima. Ottima idea

  6. Pat scrive:

    La vedo dura per simone, se ivo fa serve and volley deve cercare di rispndere vincente e non la pallaccia liftata. certo simo difficilmente perderà il servizio,potrebbe anche essere una partita che si gioca sui 3 o 4 tie- break

  7. campo scrive:

    sono un signor nessuno,che da pochi mesi porta il figlio ad una scuola tennis.
    Quanto basta per capire che se mio figlio volesse fare agonismo 1) dovrei accompagnarlo io 2)dovrei essere il suo coach 3)se vincesse un torneo,anche del più basso livello dovrei percorrere sei volte in 10 giorni una media di 200 Km per raggiungere la località del torneo.
    Se poi volessi farlo progredire…lezioni private.
    Se fosse bravo,accademia all’estero
    Quindi:Solo figli di ex industriali in pensione possono fare tennis agonistico in Italia.
    Se mi è permesso dirlo,è una base un pò ristretta da cui attingere grandi campioni
    Complimenti per il blog

Scrivi un commento