Pillole di US Open: Giorno 4. Safin fugge
Le scarpe rotte di Cipolla
Vinci smemorata…e altro ancora

 
30 Agosto 2008 Articolo di Angelica
Author mug

Virtual Tour day6!

Safin perde e corre a casa. Vinci smemorata. Cipolla problemi con le scarpe. Come essere uno spettatore tecnologico

Agli US Open ci sono 18 campi su cui si giocano i match. Più altri 5 per gli allenamenti, il nome di questi campi va da P1 a P5.
I campo P1 e P2 sono riservati per i giocatori testa di serie da 1 a 16. E, ovviamente, sono quelli più difficilmente accessibili al pubblico, che può vedere solo da lontano.
Come se questo potesse scoraggiare un tifoso di Federer, Nadal o delle Williams. I fan, muniti di binocolo o macchina fotografica con teleobbiettivo, si piazzano nel punto accessibile e non di perdono un minuto di allenamento.

Oltre a questi 18 campi se ne può aggiungere un diciannovesimo, il Food Court dove spesso si gioca un match fra stomaco europeo e cibo americano e a volte lo stomaco europeo perde in modo catastrofico. Il Food Court (detto anche Food Village per le dimensioni) è l’area per il ristoro. Ci sono 30 stand, uno accanto all’altro, divisi per tipologia di cibo:
6 ‘Classic Burger’ (hamburger),
2 Crepes Express (crepes ripiene di tutto),
2 Philly Cheesesteak (bistecca con formaggio),
2 Carnegie Deli (famoso per i sandwich e la cheseecake. Qui si trova anche carne kasher per chi è di religione ebraica),
2 New Delhi Spice (Indiano),
4 Frank and Fries (hot dog, hamburger e patatine fritte)
4 Pasta & Pizza ,
4 Ben &Jerry (gelati),
2 Fulton Sea food (pesce fritto, gamberi e aragosta)
2 Mexican (Messicano),
2 Deli Express (panini),
I prezzi variano da 8 dollari e 50 per un hamburger ai 18,50 per un’insalata di aragosta.
E le porzioni sono americane, quindi così abbondanti da essere più che sufficienti per due persone. Ovviamente gli americani non ci pensano nemmeno a dividersi il piatto. Però, per la tua salute, ti dicono quante calorie contiene quello che stai per mangiare. Così oltre ad essere perfettamente conscio che il colesterolo arriverà a vette mai raggiunte prima, ti viene anche l’angoscia per il numero stratosferico di calorie che stai ingurgitando. Una volta ho letto la frase ‘l’ignoranza rende felici’ chissà forse chi l’ha scritta aveva mangiato qui.

A disposizione degli spettatori per consumare il lauto pasto, circa 250 tavolini in metallo con seggiole incorporate, posizionati davanti al maxi schermo del campo Louis Armstrong. Fra un boccone ed un altro non ci si perde neanche uno scambio.

Per uno spettatore, seguire i match su più campi è impresa ardua. Si legge l’ordine di gioco, si segnano i match che non si vogliono perdere e ci si sposta da un campo ad un altro come una trottola: 5 game su un campo, un set su un altro, 3 game su un altro campo ancora. Fisicamente dispendioso e un po’ demoralizzante, quando si scopre di avere perso il momento più importante del match. Gli unici che sono tranquilli sono gli spettatori possessori della carta di credito American Express, uno degli sponsor principali delle torneo. Nei suoi stand, mostrando la loro carta di credito, si riceva in regalo una ‘mini radio auricolare’. E’ possibile così ascoltare i commenti agli incontri di ‘Radio Live at the Open’
Ma c’è di più, si può anche avere per tutto il giorno una mini tv digitale, dove porte vedere le immagini di tutti i campi coperti dalla TV. Così, come dice lo slogan dell’American Express, “Non perdi un momento”. Certe volta aveva ragione Alberto Sordi quando diceva ‘Aho, l’americani so forti’.

Flavio Cipolla durante il match vinto contro Lu, indossava maglietta bianca con striscia nera, pantaloncini neri, calzini neri e scarpe bianco rosate. A guardare con un po’ più di attenzione si nota, però, che il rosato delle scarpe è solo polvere di terra battuta. Nel match precedente aveva rotto l’ultimo paio di scarpe per i campi da cemento e l’unico utilizzabile con una suola che poteva andare bene era un paio da terra battuta. Durante il match non si sono notate differenze. Un proverbio degli Indiani d’America dice ‘Se vuoi capire un uomo cammina con le sue scarpe’. Forse Cipolla,con le vecchie scarpe da terra battuta si sentiva su una superficie più amica, e visto il risultato gli converrebbe chiedere al suo sponsor scarpe nuove ma non da cemento.

Ad ogni ingresso delle area riservare per le persone coinvolte nel torneo, c’è un addetto alla sicurezza con un piccolo scanner in mano. La persona con l’accredito arriva davanti all’entrata ed il tizio punta lo scanner sul codice a barre del pass. Se il pass è valido compare un “GO” sullo schermino dell’apparecchio. Questa operazione viene effettuata sempre e con chiunque, anche con un Murray che arriva all’ingresso grondante di sudore e abbastanza incavolato dopo aver perso il doppio per 75 36 76. Sarà che l’addetta cercava di stare un po’ a distanza di sicurezza dall’odore di sudore e non puntava bene il laser, fatto sta che i primi tre tentativi della macchinetta vanno a vuoto e lo scozzese alza gli occhi al cielo come per dire ‘Ma che razza di giornata!’

Se giochi sul campo Arthur Ashe o Louis Armstrong, hai la possibilità delle verifica con l’Occhio di Falco. Roberta Vinci giocava per la prima volta sul Centrale a New York contro Dinara Safina. Nel primo set Roberta non chiede mai la verifica del segno. Sul set point per la Safina, la russa tira una botta che cade vicinissimo alla riga e molti hanno l’impressione che la palla possa essere fuori. Anche Roberta che guarda verso qualcuno e chiede ‘Ma era fuori?’ e tutti pensiamo chiedi l’occhio di falco, provaci, tanto è l’ultimo punto del set. Invece Roberta si tiene il dubbio e va al cambio campo.
In conferenza stampa quando gli chiederanno di quel punto e del perché non ha chiesto l’Hawk-Eye dirà ‘Non ci ho pensato. Mi sono dimenticata che c’era l’occhio di Falco. Be’ sapete non è che mi capita spesso di giocar sui campi importanti. Non ci sono abituata’.

Purtroppo per me, Safin perde contro Robredo 46 76 64 60. ‘Se avessi vinto il secondo set avrei vinto il match’. Va bè Marat, ma qui si gioca al meglio dei 5 set, per quale motivo nel quarto set ogni tuo colpo era fuori di mezzo metro? Non posso credere che volevi rendere la vita più facile ai giudici di linea. Quando gli chiedono se rimarrà a vedere giocare la sorella Dinara risponde’ No, me ne vado a casa. Sono stato anche troppo in questo paese’. Ha ricevuto una telefonata da Putin, per caso? Mah!

Agli US Open, da questo anno, si ricicla carta, plastica ed alluminio. Dicono che vogliono dare un piccolo contributo all’ambiente. Ho l’impressione che anche la Dementieva abbia preso la cosa seriamente. Infatti, ad ogni cambio di palline tira fuori, dal suo borsone, una busta di plastica con dentro una nuova racchetta. Apre la busta e tira fuori la racchetta. Il raccattapalle le si avvicina per prendere la busta e buttarla ma lei fa no, no, con la testa. Piega la busta e la rimette nel borsone.
E questo per ogni racchetta cambiata.
Che l’incordatore faccia pagare cinque centesimi a busta, come al supermercato?

Tu stai seduto comodamente davanti alla Tv. E ascolti tutti i rumori che provengono dal campo: la racchetta che colpisce la pallina, il rimbalzo, i grugniti di giocatori e giocatrici, lo scricchiolio della suola delle scarpe sul cemento. Addetto ai suoni è un tizio, seduto dietro la sedia dell’arbitro con un microfono che gira a destra o sinistra, seguendo la pallina. Credo che sia uno dei lavori più noiosi del mondo. Tra l’altro c’è una tecnica per non stancarsi troppo, bisogna ruotare solo il polso tenendo fermo braccia e spalla. In un match, mediamente il polso ruota circa 1000 volte. Il rischio di infiammazioni è alto.Bè oltre al ‘Gomito del Tennista’, c’è anche il ‘Polso del Microfonista’.

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4 Commenti a “Pillole di US Open: Giorno 4. Safin fugge
Le scarpe rotte di Cipolla
Vinci smemorata…e altro ancora”

  1. marcos scrive:

    a parte la bistecca col formaggio (a meno che non siano fettine alla valdostana), tutto il resto lo mangio volentieri.

    ricordo un altro che aveva terminato le scarpe…era parigi del ‘76?

  2. Fabio P. scrive:

    Intanto lo svizzero meno famoso ha perso per strada il primo set :-)

  3. Fabio P. scrive:

    Nessuna possibilita’ di vedere il match di Flavio in tv on via streaming ?

  4. monique filippella scrive:

    Grazie, Angelica! Leggere questi pezzi e’ una consolazione, seppur magra, per chi non ha la possibilita’ di accedere a tv o web se non saltuariamente. E in questo momento, visto come sta andando il torneo, una bella risata e’ balsamo per i tifosi delusi… :-)

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