Il “no” di Bolelli alla Davis
E’ giustificato o no?

 
29 Agosto 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Le vere ragioni di Pistolesi e di…Tommasi. Per me Simone sbaglia. Barazzutti lo convocherà? Ma le convocazioni le fa Binaghi. L’eventualità d’una squalifica. Totti no e Bolelli sì?

Ma quali potrebbero essere le ragioni per le quali Simone Bolelli non vuol giocare a Montecatini? E, quali che fossero, farebbe bene a non voler giocare? Barazzutti lo convocherà? E se Simone non giocasse dopo essere stata convocato dovrebbe essere squalificato?
Ecco alcuni interrogativi che, quando non abbiamo di meglio da dare, ci domandiamo in sala stampa.
Secondo Rino Tommasi Simone Bolelli viene strumentalizzato dal suo allenatore in una sua personale battaglia con la nostra Federazione che lo ha escluso dalla spedizione olimpica. “Giustamente escluso” aggiunge perfidamente Rino.
Se così fosse _ aggiungo io _ Bolelli e il suo clan sarebbero però parecchio ingenui.
“Se io fossi lo sponsor di Bolelli _ continua Tommasi _ non sarei contento che lui decidesse di togliermi due ore di televisione, quando la Rai fa vedere tennis quasi soltanto in occasione della Davis…”.
“Potrebbe anche essere _ dice più “buonista” Stefano Semeraro _ che Bolelli, un po’ sfiduciato per gli ultimi risultati non esaltanti e non sentendosi in un momento di particolare forma preferisca non scendere in campo in Davis, un impegno che in Italia comporta sempre maggiori responsabilità di un torneo individuale”.
E a me viene in mente che per l’appunto essendo Bolelli il n.2 italiano, alle spalle di Seppi n.1, il primo a dover affrontare eventualmente il temibile Gulbis nella prima giornata di Davis sarebbe proprio Bolelli. Match da evitare?
Ci potrebbe anche essere, oltre alle ragioni “tecniche” poco convincenti indicate da Pistolesi (“Troppi cambi di superficie non gioverebbero a Simone…”), la questione soldi…ma sarebbe proprio poco politico, e certamente ancor meno apprezzato, sollevarla da parte del clan Bolelli-Pistolesi nell’imminenza di uno spareggio per non retrocedere in serie C e da parte di un giocatore che non è neppure il n.1 della squadra e galleggia a stento fra i primi 50 del mondo. Fosse un top-ten che guadagna centinaia di migliaia di dollari ad ogni tornei e che deve rinunciare ad uno per giocare la davis, magari sarebbe diverso. Ma non è il caso di Simone.
Insomma, perché sia così necessario per Bolelli giocare Bangkok anziché a Montecatini, è incomprensibile ai più. E’ anche per questo che qui ci si arrampica su pure supposizioni, magari non troppo fondate.
Risposta conclusiva alla seconda domanda: Bolelli deve fare retromarcia e dare la propria disponibilità a disputare il match con la Lettonia. Se non lo fa sbaglia.
Risposta alla terza: Barazzutti non ha tenuto comportamenti univoci. Con il Lussemburgo dette l’ok perché Volandri non venisse, visto che sul “veloce” non era comunque necessario. E Bracciali lo sostituì alla grande battendo Muller e contribuendo anche alla vittoria nel doppio. A Torre del Greco, dopo che Volandri con il suo manager Sammarini avevano dato il via ad una piccola ribellione antiFit (cui all’inizio sembrava avessero aderito anche gli altri, salvo lanciare il sasso e poi ritirare la mano), Barazzutti non convocò Volandri per non sentirsi dire di no. Così non sorse il problema dell’eventuale squalifica. Ma qui ha detto a Semeraro: “Il caso è diverso che non quello di Volandri in Lussemburgo; di Bolelli (se non altro come doppista aggiungo io; n.di ubs) ho più bisogno di quanto ne avessi di Volandri a Esc sur Alzette…”.
Quindi? Quindi Barazzutti, più realista del re, farà esattamente quel che gli dirà Angelo Binaghi. Se gli verrà detto di convocare Bolelli (aprendo di fatto un piccolo contenzioso, un mini braccio di ferro) lo convocherà, se gli diranno di non farlo non lo farà. Io almeno la penso così. Magari sbaglio.
Passo successivo. Mettiamo lo convochi e Bolelli resti fermo nella sua decisione (sua e di Pistolesi). Premesso che secondo me sia Bolelli sia Pistolesi probabilmente NON resterebbero fermi nella loro decisione _ e non solo per motivi economici, il gettone di presenza etc, ma anche nel timore di future piccole rappresaglie _ io non credo che la Federtennis voglia arrivare a deferirlo al Coni per farlo multare o squalificare (fra parentesi: l’eventuale squalifica sarebbe dal campionato a squadre, da un’attività nazionale, non certo dai tornei Atp per i quali la FIT non ha alcun potere).
Ma se volesse farlo a sbagliare sarebbe la FIT, a questo punto, perché secondo me un giocatore deve essere lasciato libero di fare quel che più sente di fare. Se è animato da spirito patriottico bene, se non lo è…peggio per lui. Va lasciato cuocere nel suo brodo. E poi a mio avviso la policy deve essere uguale per tutti gli sport. Perché Maldini e Totti possono dire di no alla maglia azzurra e Bolelli no? Perché loro hanno servito la patria più a lungo e lui no? Si entrerebbe in un campo di discrezionalità difficile da regolamentare. Spero di aver dato risposta agli interrogativi da cui sono partito. Ma se siete di parere diverso…forza e coraggio, avete tutto lo spazio che volete per dissertarne.

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33 Commenti a “Il “no” di Bolelli alla Davis
E’ giustificato o no?”

  1. andrew scrive:

    Per me…

    Bolelli avresse ragione se:

    1) Avresse preso una posizione chiara con una motivazione convincente.
    2) Non avresse preso finanziamenti e aiuti in passato dalla FIT.

    La FIT avresse ragione se:

    1) Saresse una Federazione di Associazioni Sportive e NON una federazione di circoli.
    2) Rappresentaresse il tennis italiano invece di semplicemente occuparlo più o meno invasivamente.

    Quindi, come al solito, non avesse ragione nessuno.

  2. Pietro scrive:

    Se il problema fosse solo che Bolelli non si sente abbastanza in forma per l’incontro, dovrebbe parlarne con Barazzutti e rimettersi alle sue decisioni. Tutto sommato la terra non è la sua superficie preferita e una formazione con Starace, Seppi o Volandri in singolo può andar bene.
    Se i problemi sono altri, e fatico a capire quali, non andrebbe costretto a giocare perché si rischierebbe di vederlo andare in campo di malavoglia e con pessimi risultati, ma gli andrebbe spiegato che la Davis o la giochi (tutte le volte che ti convocano) oppure no.

  3. Ronnie scrive:

    In nazionale, se ti chiamano, ci vai a piedi. Questo vale per il calcio, per il tennis, e per qualsiasi altro sport. Pistolesi dovrebbe lasciare che Bolelli sbagli con la sua testa. Temo di aver già visto il meglio del bolognese.
    Che tristezza.

  4. marcos scrive:

    prima di convocare un tennista per un match di davis, il capitano telefona al tennista e lo avvisa. se al telefono gli si risponde che non è cosa (per motivi diversi), il capitano non dovrebbe convocarlo, per evitare inutili polemiche e mantenere, comunque, rapporti decenti.

    simone ha fatto intendere chiaramente che montecatini non è la sua priorità: a meno che non ci siano ripensamenti telefonici, direi che non è il caso di convocarlo.

    se partisse la convocazione per bolelli e seguisse un suo diniego, anche a mio parere, potrebbe essere una convocazione fatta a bella posta per rinfocolare tensioni, di cui, francamente, il movimento non sente l’urgenza.

    se il presidente chiedesse al capitano di convocare bolelli, malgrado il suo rifiuto pubblico e preventivo, fossi in corrado, saluterei tutti e mi leverei da una posizione francamente insopportabile.

  5. madmax scrive:

    ogni volta che leggo queste cose impazzisco!!!

    per l’ennesima volta faccio notare la differenza tra il calcio ed il tennis.

    un giocatore di calcio va volentierissimo in nazionale per il semplice motivo che qualsiasi cosa succeda (e comunque quando giocano le nazionali non ci sono ne campionato ne champions) ha un contratto ed i soldi li prende sempre e comunque anche negli anni successivi e pure in caso di infortuni gravi. nel tennis se non giochi non ti danno nemmeno l’aria… non bastasse spesso il mondiale o l’europeo che sia diventa una vetrina internazionale e quindi pubblicità gratuita che certamente la davis non è e non da….

    come poi abbiamo più volte detto, giocare a tennis oggi è diventata una vera e propria professione quindi è un po’ come se dicessero al proprietario di un’azienda dove aprire la succursale, in quale fiera deve andare ad esporre o ancora cosa deve produrre….

    appunto poi perchè esiste un gettone di presenza oltre alla possibilità di essere squalificato (quindi con perdita di ingaggio nella serie A) se uno decide di non giocare per la nazionale è giusto che non giochi…

    la balla della bandiera…. ma se uno ha bisogno di qualcosa la fit o la nazione ti danno qualcosa? poichè la risposta è no, prima penserò a fare i miei interessi poi quando sono sistemato se ne avrò voglia penserò alla nazionale, perchè farlo con i soldi di federer e nadal è un po’ più facile…

    nel caso specifico poi, certamente fare tutte quelle ore di aereo con fusi orari differenti non è proprio il massimo per gente che già è tutto l’anno in viaggio, ma come al solito è facile fare i culatoni con il sedere degli altri…(ovviamente è una battuta e non ho assolutamente nulla contro i gay, ma qui è sempre meglio sottolinearlo..)

  6. anto scrive:

    Marcos sei veramente ingenuo, e tu credi che il Barazza rassegni le dimissioni e ci rimetta 250.000 capesante annue……mmmmmmm non credo più alla fata turchina……

  7. paolo rogora scrive:

    Considerato il precedente di Volandri non vedo perchè Bolelli non può avere lo stesso trattamento.
    Non sto affermando che il comportamento di Bolelli è corretto, tuttavia credo che la legge dovrebbe valere per tutti.
    Stando alle dichiarazioni di Bolelli sembra che ha avvisato Barazzutti per tempo annunciando la sua indisponibilità.
    Se sarà convocato non so perchè in caso di risposta negativa credo sarà sicuramente squalificato.
    Spero comunque ciò non accada.
    Mi auguro che questa mancata convocazione in DAVIS sia dettata solo dal fatto di non ostacolare la preparazione sul veloce di un tennista ambizioso come Bolelli e si faccia almeno perdonare sul campo e non a parole firmando delle vittorie di spessore nei prossimi tornei.
    Per quanto riguarda l’impegno di DAVIS con la LETTONIA e il temibile GULBIS credo di poter prevedere comunque un 3-2 ITALIA.

  8. marcos scrive:

    son daccordo con te, anto: non penso che corrado rassegnerà le dimissioni nel caso il capo suo gli chiedesse di convocare un tennista non disponibile.

    credo anche che il presidente non chiederà a corrado di chiamare bolelli… e non perchè non sia un presidente operativo anche in questo campo, ma perchè, credo, dopo anni di presidenza, certamente avrà compreso che, talvolta, è meglio usar diplomazia che sciabola. mi pare che le elezioni siano vicine.

  9. anto scrive:

    Dal sito tennis on court Claudio Pistolesi chiarisce l’affaire Bolelli/Davis

    Si è letto oggi di una rinuncia di Bolelli alla Davis per il match con la Lettona ci spieghi com’è la situazione?
    Simone non è stato convocato per il momento. Abbiamo fatto presente ufficialmente alla FIT che se non arriva la convocazione è meglio perchè la scelta tecnica (e solo tecnica) di programmazione è di giocare Bangkok e Tokyo sul duro. Non c’è nessuna polemica o protesta su nulla. Se lo convocano, sapendo benissimo che non andrà a Montecatini, è ovvio che è un modo per Far ripartire i litigi e le polemiche tra Fit e giocatori. Simone ed io non vogliamo questo e per questo siamo stati corretti nel dire prima come stanno le cose. Del resto ricordo perfettamente il precedente del 2007 in cui Filippo Volandri, d’accordo con la Fit , spiegava che in quel momento preferiva giocare il torneo di Stoccarda e non giocare la Davis contro il Lussemburgo. E credo fu un operazione intelligente sia da parte della Fit che di Volandri E’ la stessa situazione di Bolelli adesso quindi sarebbe stupefacente se lo convocassero. Poi un altra cosa è da precisare: Qualcuno , come al solito in queste situazioni , se ne è uscito dicendo che Bolelli , avendo perso al primo o al secondo turno negli ultimi tornei dovrebbe stare zitto ed allenarsi senza polemizzare. Quindi se passa il principio che tanto più hai vinto quanto più hai ragione , i primi a stare zitti , a vita, sono coloro che se ne escono cosi’ perchè il loro livello di tennisti non è sufficiente neanche per fare i raccattapalle a Bolelli o a me.
    Oppure, come io penso, il valore di un idea è dato dal suo contenuto intellettuale (condivisibile o no) e non da quante partite si siano vinte. La liberta’di pensiero è consacrata a tutti, anche a quegli ex pipponi da circolo che adesso danno giudizi sotto altre vesti.

  10. Voortrekker Boer scrive:

    Tommasi evidentemente non conosce bene le priorità degli sponsor.
    Penso che alla Lotto che Bolelli giochi la Davis o meno non gliene importi proprio nulla. Semplicemente perchè la Lotto non ha bisogno di tennis in chiaro, ma come diavolo fa Tommasi a dire una panzana del genere?? La Lotto gode di giocatori come Ferrer e Ferrero, sponsorizzazioni a squadre di calcio e a calciatori del jet set europeo. Per me non sanno nemmeno cos’è la Davis alla Lotto.

    Bolelli faccia quel che vuole, i tornei che contano sono gli Slam e quelli ATP. La Davis vdovrebbe essere usata solo per quello che è: una semplice insalatiera e per giunta brutta, molto pacchiana stile bordello parigino fine XIX secolo.

  11. BB 1980 scrive:

    Prima che eccelso presidente FIT, Binaghi era un fuoriclasse con la racchetta; se Bolelli non vuole giocare, può scendere in campo lui.
    La riconferma in FIT sarebeb conquistata sul campo !!!!!!!

  12. Rik scrive:

    Andrew, hai la tastiera difettosa : scambia le B con le S

  13. pedrinho&luvanor scrive:

    Un consiglio a Pistolesi: Non ti mettere contro la Fit.
    Alla lunga te la fanno pagare.
    Ora la Fit fa “u’ uapp’ e carton” ma stai certo che non dimentica.

  14. Bigtrouble scrive:

    Alla fine ciò che emerge è un sostanziale distacco tra la federazione e i giocatori. Credo che il settore tecnico, e il CT in primis, debba essere in costante contatto con i giocatori ed i loro team. Se Pistolesi e Bolelli hanno sentito la necessità di “prevenire” l’eventuale convocazione, penso che sia per il fatto che hanno la percezione che la federazione non sia a conoscenza dei loro problemi e della reale situazione tecnico/sportiva. Se vogliamo fare un processo, questo deve essere fatto al rapporto tra federazione e Team dei giocatori. Che alla fine sono quelli che ci mettono faccia, soldi (cioè mancati guadagni), e energie. Il principio da cui si deve partire è il “bene” del tennis nazionale, cioè dei singoli giocatori. Finche si vedrà il CT come semplice “convocatore” dei migliori giocatori nazionali, saremo destinati a rimanere ai margini del tennis, sperando che il prossimo Tomba o Valentino Rossi, sappia usare racchette da tennis, piuttosto che sci o motorini.

  15. Fabrizio Scalzi scrive:

    Bolelli ha la libertà di sciegliere se giocare o meno contro la lettonia.prima di tutto deve salvaguardare la sua carriera;mi sembra che se un giocatore di calcio non decida di giocare in nazionale non succeda alcuna bagarre.Se poi i motivi sono altri, per un pretesto contro la federazione,che mettano tutti le carte in tavola e ne discutano seriamente…. pare che l’unica vetrina del tennis in Italia sia sempre la DAVIS!!!grazie a Dio cominciamo ad avere dei ragazzi SERI che ci fanno vedere un pò di risultati….

  16. GIANNI scrive:

    Io chi rifiuta la maglia azzurra per interessi individuali lo cancellerei direttamente dalla lista dei convocabili per sempre. DOvrebbe essere un onore, non ci dovrebbe nemmeno essere questo cercar scuse o questo nascondersi dietro false parole…
    Andate a fare i tornei in Asia, prendete due scoppolette pure li, ma guai poi a essere richiamati in davis al momento che l’italia sarà tornata in A da protagonista, e poi al primo match vinto titoloni come : “bolelli eroe davis..” No così non và!

    By “pippone da circolo&raccattapalle di pistolese e bolelli”

  17. Nicola De Paola scrive:

    Sono d’accordo con Bigtrouble. Ciò che emerge da questa vicenda (e comunque per l’ennesima volta) è un distacco tra FIT e tennisti. La federazione dovrebbe essere in contatto con gli atelti quotidianamente per capire di cosa hanno bisogno,per stimolarli ed aiutarli a far meglio. E’ negli interessi di tutti. Comunque per la situazione italiana (la FIT nn naviga nell’oro che io sappia) bisognerebbe puntare i nostri soldi sui giovani e sui 5-6 migliori professionisti che abbiamo.
    Aggiungo che per me la Davis è importante.

  18. Roberto Commentucci scrive:

    A mio avviso la gestione della trasferta di Pechino è solo un pretesto. Non è quello il vero motivo del dissidio fra la FIT e i team privati (che comunque hanno beneficiato dei fondi pubblici messi a disposizione per il programma olimpico).

    Il vero nodo della questione è molto più profondo, ed è di natura politica.

    Non a caso, la polemica divampa a poche settimane dalle elezioni per il rinnovo degli organi federali.

    I team privati dei nostri maggiori giocatori vogliono che venga loro riconosciuto maggior potere nella definizione della politica federale, e sostengono, con ragione, che essa è attualmente definita da dirigenti dilettanti, ritenuti inadeguati a sostenere la fortissima competizione internazionale di un ambiente iperprofessionistico quale quello del tennis contemporaneo.

    La Federazione, d’altro canto, che con la presidenza Binaghi ha fatto un indiscutibile salto di qualità a livello di etica nella gestione dei (pochi) fondi pubblici (gestione che invece all’epoca della ricchissima FIT di Galgani era opaca e clientelare), ritiene che i team privati sono solo interessati a spartirsi l’aiuto finanziario pubblico senza dare nulla in cambio (ad esempio, la FIT rimprovera ai nostri coach di essere gelosi del know-how avanzato che hanno accumulato sul campo, e di non volerlo mettere a disposizione a beneficio del movimento, condividendolo,ad esempio, con il settore tecnico federale).

    Io credo che in questa travagliata vicenda ci siano torti e ragioni da entrambe le parti. Credo però che Bolelli sbagli di grosso a non voler andare in Davis, perché così facendo incrina lo spirito di gruppo con gli altri giocatori, che invece si sacrificheranno per battere la Lettonia.

    Se, come tutti speriamo, l’anno prossimo si giocherà per tornare in serie A, come verrebbe accolto dagli altri il ritorno in squadra di Bolelli, che avrà sacrificato il bene comune al suo utile privato?

    Tutto questo, insomma, non può che nuocere alla sua immagine, anche presso i tifosi, che lo hanno così calorosamente sostenuto, ad esempio, durante il torneo del Foro Italico.

    Credo insomma che Bolelli sia mal consigliato, e che Pistolesi stia combattendo la sua guerra privata con la FIT in un modo tale che provocherà danni al suo assistito.

    Da parte del coach romano, non mi pare che questa sia una operazione leale, francamente.

    Non a caso, gli altri team, pur condividendo le motivazioni di fondo del dissidio, si stanno regolando in modo diverso, ben più saggio.

  19. Bigtrouble scrive:

    L’intervento di Commentucci è decisamente condivisibile, a mio giudizio. Mi permetto però due sole piccole osservazioni. La prima è che Pistolesi non aderì a TeamItalia, e quindi suppongo che non abbia beneficiato di fondi per la preparazione olimpica (anche se non ho informazioni precise a riguardo). Quindi a Pistolesi riconosco comunque una posizione coerente e non opportunista. La seconda osservazione riguarda il ruolo istituzionale della federazione. Credo infatti che se avessimo un federazione più autorevole si potrebbero prevenire situazioni di questo tipo. Non credo che spetti ai team e agli atleti tenere posizioni di alto profilo, se ritengono contrario ai propri interessi “scendere a patti” con la federezione hanno il diritto di farlo. Se la federazione fosse più autorevole, penso che questi problemi non si porrebbero. Riconosco che la federazione ha fatto notevoli passi in avanti, ma credo che manchi ancora qualcosa affinchè risulti un terminale di coordinamento naturale di tutti i team. Chiedo scusa di essere reintervenuto, ma ci tenevo a chiarire meglio il mio intervento.

  20. madmax scrive:

    roberto è qui il vero problema!! tu dici:

    “Credo insomma che Bolelli sia mal consigliato, e che Pistolesi stia combattendo la sua guerra privata con la FIT in un modo tale che provocherà danni al suo assistito.”

    ma ti rendi conto di cosa hai scritto? hai scritto in buona sostanza che prima o poi la fit si vendicherà!!! questo è terrorismo, cioè pistolesi dovrebbe consigliare a bolelli una cosa tecnicamente sbagliata (cambio di superficie, ore di volo e fusi orari) per non far incorrere il suo assistito nella rappresaglia della fit, oltretutto per giocarsi la salvezza?? ma tu lo sai che se facessero una cosa così a me, vado a roma e gli faccio un buco in fronte?

    qui tecnici ragazzi e famiglie si stanno facendo un mazzo tanto, si svenano economicamente (questo solo le famiglie) fanno una vita da zingari e quattro incapaci pensano alle vendette private?

    per quanto riguarda poi il fatto che le accademie si vogliano spartire i soldi della fit… cominciamo intanto a parlare di come se li spartiscono quelli della federazione che li hanno in mano direttamente. dopodiche sappiamo bene che in italia le accademie non se la passano bene economicamente e ciò nonostante danno molti più risultati della fit, quindi che una parte degli aiuti vadano nella loro direzione mi sembra sacrosanto…

  21. Roberto Commentucci scrive:

    A MadMax:

    Io non ho detto che la FIT si vendicherà. Ho detto che ritengo Bolelli avrà dei danni di immagine dalla sua decisione, sia nel rapporto con i suoi compagni di squadra, sia nel rapporto con i tifosi. La Fit non credo che arrivi all’autolesionismo di “vendicarsi”.

    E poi il punto non è questo, io credo che il mazzo se lo facciano sicuramente i team privati, ma per fini, appunto, “privati”…
    Guadagni, e onori. Non è che se Bolelli diventa un top10 lo fa per la gioia degli italiani, o per la FIT, lo fa per se stesso, come è giusto.

    La Fit invece ha dei fini istituzionali. Non credo che alla Fit siano tutti incapaci, né che siano occupati a fare vendette private. Infine, credo che finora la gestione Binaghi sia stata molto più corretta e trasparente, nella gestione del denaro pubblico, di quella che la ha preceduta.

    Sono invece molto vicino alla posizione di Bigtrouble. Credo che a questa Federazione manchi proprio questa autorevolezza, che la renda in grado di porsi come interlocutore credibile, così da riuscire a far remare i team privati tutti nella stessa direzione.

    Bolelli, comunque, avrebbe tranquillamente potuto seguire la stessa programmazione di Seppi, evitare la tournee in oriente, per quest’anno (atteso anche il problema del calendario sciagurato nell’anno olimpico) e non si sarebbe creato alcun problema.

    E giocare la Davis, in Italia, dà comunque notevole visibilità ai giocatori, specie quando questi non riescono mai ad arrivare alla seconda settimana di uno Slam.

  22. max scrive:

    roberto ma il problema non è che i team privati lo fanno per interesse (e ci mancherebbe, sono delle imprese dovrebbero forse farlo per la gloria??) mentre la fit lo fa gratuitamente per fini istituzionali, il problema è che gli uni sapendolo fare lo fanno bene mentre gli altri al contrario nella migliore delle ipotesi vanno a caso..

    dopodichè se la davis da visibilità o meno lascialo decidere a loro, a me personalmente per far giocare mia figlia in fed cup nel momento più importante della sua vita tennistica (come quello che sta passando attualmente bolelli), dovrebbero coprirmi d’oro e non mi sembra questo il caso della fit (9.000 eruro??!!). oltretutto da quello che ha dichiarato bolelli il suo obbiettivo è entrare nei top ten, se poi non ci arriverà sarà un problema suo, oppure adesso oltre ai procuratori si voglioni imporre ai giocatori anche i programmi….

  23. Fabio P. scrive:

    Si presenterà qualcun altro alle elezioni per la presidenza Fit ? O sarà una elezione bulgara con Binaghi candidato unico ?

  24. andrew scrive:

    io credo invece che o sei con la FIT o sei contro la FIT…

    questo non per volere degli utenti del tennis ma per le stesse regole di organizzazione del tennis in Italia e quindi per volere della federazione…

    Del resto in un circolo, o sei dentro o sei fuori, e, giova ricordarlo, la federazione è una federazione di circoli (e NON di associazioni sportive, come direbbe qualcuno).

    L’autorevolezza si guadagna appunto essendo superiori, viaggiando su un livello alto e autorevole e questo non è possibile ottenere vista la modestia delle dirigenze dei circoli, che si trasferisce paro-paro nell’organizzazione centrale.

  25. BB1980 scrive:

    Forza Binaghi che ce la fai !!!!!!
    E se non ce la fai ad essere rieletto, puoi sempre fare l’ingegnere !!!!!!

  26. pedrinho&luvanor scrive:

    Claudio ti prego cedi….abbiamo bisogno di te e Bolelli.
    I Presidenti passano ….le vittorie in Davis restano.

  27. pedrinho&luvanor scrive:

    A Commentucci ricordo che Galgani ( quello della gestione non corretta e trasparente) e’ il Presidente Onorario della Fit.
    Paolo è stato nominato su proposta di Binaghi.

  28. tommy scrive:

    Per voler essere precisi il Presidente Onorario ed i Consultori d’onore vengono nominati dall’Assemblea Nazionale su proposta del Consiglio Federale (art. 12 dello Statuto). Devo anche dire, per onor del vero, che nell’Assemblea in cui Galgani fu nominato Presidente Onorario Binaghi non era presente (penso che sia stata l’unica volta, tra riunioni di Consiglio Federale ed Assemblee Nazionali, in cui Binaghi è stato assente). Certamente la sostanza non cambia, anche se con quella assenza ha voluto mandare qualche messaggio, ma, purtroppo, anche nello sport esiste la politica (sportiva) e la bravura di un Presidente sta anche nel cercare di non rompere alcuni equilibri interni.

  29. Gudpis scrive:

    Ragazzi….. realismo
    la FIT si vendicherà con tutti i mezzi che ha disposizione…
    A mio avviso, dire che si va in oriente per motivi tecnici, già negli ambienti FIT è stato appreso come un sommo affronto. La storia di questi anni dimostra che nn lasciano perdere le questioni personali e le si affronta di petto (Panatta, Tommasi, comitati Regionali commissariati). Ora alcune ciniche considerazioni: sono felice se la Fit entrerà in dissenso con Bolelli e Team per il semplice fatto che altre due pedine importanti si schiereranno contro la Federazione e il numero dei “dissidenti” crescerà… sono felice se espelleranno Bolelli dai circuiti nazionali (serie A e menate simili) perchè almeno avremo un giocatore che sarà un pò meno rovinato dal malsano ambiente dell’Italtennis… sono felice se andremo in serie C (adoro l’Italia e tifo sempre per il mio paese) ma finalmente in Fit non potranno più dire che tutto va bene e la patologica situazione verrà sempre più evidenziata!
    Infine: avete visto Binaghi che sfilava a Pechino in mezzo agli atleti, era lui o ho visto male?…. Ma possibile che di fronte all’ennesima disfatta nessuno nello sport Italiano cominci a chiedere conto dei risultati della Federtennis…

  30. Andros scrive:

    Ho letto con interesse gli interventi ma, perdonatemi, non ho capito molto.

    Per cortesia, qualcuno può fare chiarezza?

    Domanda semplice: Bolelli é stato convocato? si o no? se convocato, ha rifiutato si o no?

    Mi permetto una considerazione nata da un suggerimento di Commentucci a Pistolesi. Sono d’accordo: la Fit si “vendica”! eccome se si vendica!

    Potete starne più che certi. Per esperienza personale.

    Fidatevi, si vendica. Credetemi, tra i vari addetti di Fit e comitati regionali, ci sono, per carità non tutti!, dei veri feudi di potere e “brutte persone”.

    Ci sono presidenti di comitati regionali importanti letteralmente nelle mani delle segretarie: perchè? lasciamo stare che ci deprimiamo.

  31. BB 1980 scrive:

    Faccio l’ingegnere; non ho paura di fare il mio lavoro senza ricorrere a vie traverse, appoggi politici, raccomandazioni; penso che un certo modo di operare sia proprio dei mediocri, di chi è abituato a procedere senza basarsi sulle capacità personali e sul merito.
    Penso dipenda dall’educazione familiare; alcuni ingegneri hanno lavorato unicamente in enti regionali sostenuti dalla Cassa del Mezzogiorno; mi chiedo che valore aggiunto siano in grado di dare.
    A Majorca c’è Nadal, a Cipro c’è Baghdatis, in Sardegna c’è Binaghi.
    Ogni isola ha il suo rappresentante

  32. Gudpis scrive:

    Sono stato un pò cinico? Provocatorio?
    Era voluto… non tiferei contro l’Italia neanche se schierasse Al Capone!
    Ma vi assicuro che il mio atteggiamento è motivato dal fatto che conosco quello che è la Fit nelle sue branchie più periferiche e vi assicuro che la situazione è davvero deprimente.
    Le colpe non vengono tutte dal centro, ma se davvero vogliamo risollevare questo sport in Italia perchè ne siamo super appassionati (ogni intervento di questo blog lo dimostra!) dobbiamo capire cosa succede alla radice del nostro movimento.
    Mi giunge notizia che nei circoli di tutta Italia stanno arrivando raccomandate della Procura sportiva “a pioggia”. Del tipo: hai mandato un referto sbagliato? La Procura ti inquisisce! Hai fatto un qualsiasi piccolo errore amministrativo? La Procura ti invia una raccomandata firmata da fior fiore di avvocati….. attento sei sotto inchiesta!
    Vi risulta? Non vorrei che fosse un’azione ….. di minaccia.
    Bravissimi Commentucci, Scannagatta, Tommasi tutti… vi ammiro molto, ma mi piacerebbe che si creasse un angoletto in questo blog dove si può parlare delle periferie, delle Regioni. Il no presunto di Bolelli alla FIT riguarda il nostro movimento, così come il fatto che c’è un disagio forte nei circoli. Certe scelte a livello locale fanno sì che un genitore indirizzi il figlio al tennis o meno, fanno sì che inducono o incoraggiano ad investire sui settori giovanili o meno.
    Se si vuole capire la FIT (Andros ha ragione) bisogna cominciare a guardare i Presidenti dei CR che fanno raccolta deleghe…

  33. pedrinho&luvanor scrive:

    A Commentucci.Sei bravissimo ma quando parli di Federazione a parer mio sei disinformato.Facciamo un piccolo giochetto. Ti faccio alcune domande ,vediamo quante risposte conosci.
    1) Quanti soldi ha lasciato Galgani in cassa quando e’ andato via?
    2) Quanti soldi ha trovato in cassa la Fit di Binaghi e quanti ne ha adesso?
    3) Quanti contratti di collaborazione ha stipulato la fit negli ultimi 4 anni?
    4) Quanto guadagnano i primi 5 collaboratori Fit?
    5) Quante vertenze di lavoro sono sorte negli ultimi 4 anni?
    6) Quante cause di lavoro sono state vinte e quanto sono state perse negli ultimi 4 anni?
    7) Quanti soldi dava Galgani ai Comitati regionali ?
    8) Quanti soldi ricevono adesso i Comitati Regionali?
    Se fai da 7 a 8 ritiro il disinformato e ti chiedo scusa;
    Se fai da 4 a 6 sei abbastanza attento alla vita federale;
    Se fai da 1 a 3 sei disinformato.
    saluti..con affetto…e ti leggo volentieri

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