Archivio della Categoria 'Storia e Storie'

Foot Fault: Che ne sarà del ricordo di Agassi dopo le sue rivelazioni?

Mercoledì 4 Novembre 2009

Virtual Tour:  prima giornata a Bercy!

Dopo le bombe dei giorni scorsi la reputazione del fuoriclasse americano pare seriamente compromessa. I tifosi del tennis, che fino a ieri lo osannavano come una divinità greca, continueranno ad amare il Kid di Las Vegas oppure le sue vittorie saranno schiacciate dal peso delle parole della sua autobiografia? Che, scommettiamo, sarà un vero e proprio best seller…

La domanda è principalmente una e una sola: perché Agassi ha scritto e detto tutto ciò? Perché sputtanarsi (passatemi il termine) tre anni dopo il ritiro, più di dieci anni dopo gli “incresciosi misfatti” di cui si è reso colpevole, rovinando di fatto un’immagine e una carriera fin qui praticamente perfetta (o quasi) ? Boh. Soldi? Forse. Senso di colpa? Bah. Voglia di apparire nelle prime pagine dei giornali? Bhè, di sicuro c’è riuscito. (more…)

Foot Fault: il breve ballo di Marcos Baghdatis, giocatore da una singola (grande) stagione

Mercoledì 21 Ottobre 2009

              Il cipriota, finalista dell’Australian Open 2006, si barcamena ormai tra challenger e tornei minori. I riflettori per lui sono un lontano ricordo. Promessa mancata o bluff? La seconda che hai detto

Guardi dall’altra parte della rete e non c’è più Federer. Ti giri e nella sedia accanto non c’è più Rafael Nadal. Il tuo sguardo la sera si posa su un tabellone che non è più verde Wimbledon, rosso Roland Garros o blu australiano. A dirla tutta, non c’è più nemmeno la deliziosa Camille, gioia per i tuoi (e per i nostri) occhi. Adesso la tua vita è fatta di Istomin, di challenger e di campi di Tashkent, Uzbekistan. Alè. Dov’è Marcos, il figlio che si specchiava non lontano dal “Greco Mare” tanto caro a Foscolo? Cipro non è lontana da Zante (Zacinto), “da cui vergine nacque Venere”, ma dov’è finito Baghdatis in questi anni? Dov’è finito quello scarrafone con i capelloni e la barba lunga, perennemente un po’ in sovrappeso, che faceva ammattire Roddick e Nalbandian, che faceva penare perfino Zeus (sotto falso nome di Roger Federer) durante il primo set della finale dell’Australian Open 2006? Qualcuno si chiede (chi?): Ma dov’è finito (appunto) Marcos Baghdatis, sceso oltre la centesima (more…)

Cultura sportiva in Italia:
un miraggio?

Martedì 2 Giugno 2009

 Virtual Tour: ecco la fase finale!  

“Gli italiani sono sempre pronti a
correre in soccorso del vincitore”

(Ennio Flaiano)

“La vittoria ha cento padri, la sconfitta è orfana”
(proverbio popolare)

 

“O Francia, o Spagna, purché se magna”
(anonimo)

 

“Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi”
(Leo Longanesi)

 

“mens sana in corpore sano”
(Giovenale)

 

“panem et circenses”
(Tacito)

Il libero arbitrio nell’era di Internet.

La rivoluzione tecnologica innescata dall’avvento della rete internet sta cambiando nel profondo non solo il modo di lavorare e di produrre, ma anche quello di vivere le passioni, gli interessi, il tempo libero, ampliando a dismisura le possibilità di comunicare, di apprendere, di interagire con gli altri, di condividere e confrontarsi. (more…)

I Re del Roland Garros

Domenica 24 Maggio 2009

 Virtual Tour: seconda giornata di sfide!    

Parigi e i suoi miti. Le cinque stelle che hanno illuminato il torneo maschile negli ultimi trenta anni. La prossima settimana le leggende in gonnella.

Un torneo proprio speciale. A cominciare dal nome dello stadio che lo ospita. Diciamo la verità, oggigiorno a nessuno verrebbe in mente di titolare un complesso tennistico ad un aviatore. Ma erano altri tempi. Si era tra le due guerre e le imprese di Roland Garros nei cieli della prima guerra mondiale erano ancora fresche nelle menti e nei cuori dei francesi. Così, quello che in realtà sarebbe l’Open di Francia, è ancora oggi a tutti noto come…il Roland Garros. (more…)

L’accerchiamento di Roger da Basilea

Mercoledì 26 Novembre 2008

Uno strano testo proveniente dal futuro, dal titolo “Il tennis spiegato ai miei nipoti(se mai ne avrò)” ci spiega come il 2008 sia un anno di conquista per i bimani..

“In quel 2008 fu tutto molto più chiaro”
Si tocca le cicatrici, il Nuovo Esteta. Ha molte cicatrici in viso. Non sai a cosa attribuirle: ricordano i segni della pallina sulla terra battuta, dice sempre lui, credendo di spiegare. Lui se le tocca in continuazione, le cicatrici, come a tastare la verità della sua stessa vita. (more…)

La finale più bella vista a NY?
Forse l’ultima . . .

Lunedì 8 Settembre 2008

Una delle migliori finali fra le 25 consecutive che ho visto a New York. L’ha vinta con merito (6-4,7-5 in 125 minuti) Serena Williams che conquistando il nono Slam della carriera, e il suo terzo US open, riconquista anche il trono del tennis che era già stato suo per 57 settimane in passato, ma dal quale era discesa ormai cinque anni fa.

Mai nessuna tennista era riuscita a riprendersi lo scettro mondiale dopo un arco di tempo così lungo. Se la finale è stata avvincente, incerta fino all’ultima palla, il merito va condiviso con Jelena Jankovic, la ragazza serba che disputava la sua prima finale in uno Slam e alla vigilia veniva considerata quasi una sorta di vittima sacrificale di Serena.
E’ finita in due set, con Serena che saltava di gioia spiccando balzi improbabili per una (more…)

Lea Pericoli, simbolo vincente dell’Italia.
Eleganza e simpatia anche fuori dal tennis.
Il ritratto di una vera campionessa.

Lea Pericoli, Italian national symbol.
Whose elegance and popularity
transcended tennis.
The epitome of a true champion.

Giovedì 17 Aprile 2008

Viaggio tra i segreti della tennista azzurra che stupì il mondo per la sua femminilità. A Milano dovette annunciare il ritiro di Connors… ma ricevette comunque applausi.

The secrets of the Italian player who wowed the world with her femininity. In Milan she had the ‘honour’ of announcing Connors’ retirement…but she got applauded anyway.


Click here to read the English text.

Chiunque abbia frequentato il tennis conosce Lea. Perché l’ha vista giocare, perché l’ha sentita commentare perché l’ha vista dappertutto dove c’era una situazione più o meno importante. Lea si è sempre mossa con grande classe ed eleganza ed ha sempre suscitato solo ammirazione e stima.
Personalmente la conosco molto bene e sono più di trenta anni che la frequento ed insieme abbiamo vissuto tanti momenti di grande intensità e di grande amicizia. (more…)

Quando Gaudenzi ci faceva sognare.
La finale di Davis Italia-Svezia del 1998.
Una squadra valorosa e sfortunata
che si fermò a un passo dalla storia

Giovedì 10 Aprile 2008

La drammatica conclusione del primo singolare. Gli azzurri, una squadra compatta che sapeva esaltarsi nei match contro pronostico. La forza degli svedesi. Sembra incredibile, oggi, pensare che solo 10 anni fa eravamo in finale di Davis…

Azzurri in Davis

Milano, 4 dicembre 1998. Il Forum di Assago è strapieno, ribollente di tifo tricolore, urlato senza posa da 15.000 aficionados giunti da tutta l’Italia tennistica, decisa, finalmente, a vivere un fine settimana da protagonista. Un rubicondo telecronista è saldamente installato in cabina di commento, per la diretta integrale su Rai 3, e alterna con sapienza spiegazioni semi-tecniche a commosse urla di incitamento patriottico. (more…)

Tutte le paranoie di Federer.
La sua crisi? Forse è colpa della routine.

Martedì 8 Aprile 2008

Secondo Cino il vero problema dello svizzero non sarebbe di carattere tecnico ma dipenderebbe da una vita troppo monotona. La soluzione? Più che un coach servirebbe una persona di fiducia…

Molti si chiedono in questi giorni se il regno di Federer sia definitivamente finito o se, dovendo sopportare l’assalto di troppi pretendenti, incominci solamente a non essere così solido come lo è stato in questi ultimi anni. Con Nadal lo svizzero si era abituato, o meglio, rassegnato a condividere una porzione del suo palcoscenico (more…)

Dumb and Dumber.
I 5 momenti più folli
della storia del tennis.

Giovedì 3 Aprile 2008

Dopo che Youzhny si è preso a racchettate in testa al torneo di Miami, il giornalista Joel Drucker, per il sito ESPN.com, ha provato a scegliere i 5 momenti più “pazzi” della storia del tennis. Dalle lacrime della Hingis a Parigi fino agli storici siparietti di McEnroe e Jimbo. Voi quali altri ricordate?

Click here for the English text.

Di Joel Drucker (traduzione a cura di Enrico Riva)


Martina Hingis perde il controllo nella finale di Parigi contro la Graff nel 1999; l’episodio incriminato al minuto 5 e 57 secondi del video.

È raro vedere un tennista infliggersi un punizione tale da arrivare al sangue. Ma è quello che è successo a inizio settimana quando Mikhail Youzhny si è colpito talmente forte con la racchetta da essere scambiato per un giocatore di hockey. Ecco una rassegna dei 5 momenti più folli della storia del tennis. (more…)

Tributo a Sanguinetti: vince Milano 2002.
Il suo primo torneo e… battendo Federer!
Davide, 35 anni, ieri si è ritirato

Venerdì 14 Marzo 2008

Virtual Tour: Day 2!

  

Mio personale amarcord dell’azzurro con gli ultimi tre giorni (nella cronaca che ne feci allora da inviato) del primo trionfo di colui che che fu l’eroe nella semifinale di Davis di Milwaukee nel ‘98, dominando Todd Martin, e che quello stesso anno raggiuse i quarti a Wimbledon, primo italiano dopo Panatta nel ‘79 _ 19 anni dopo! _ e purtroppo anche l’ultimo. A Milano Federer non era quello che avrebbe dominato il tennis mondiale ma era pur sempre il campione in carica. In un commento la sua memorabile vittoria su Srichapan all’US Open 2005 e un’intervista. 

In altri commenti, il saluto a Davide di Claudio Pistolesi e quello di Leonardo Caperchi, ex coach di Gaudenzi e Fognini, cui si aggiungono quelli dei genitori Sanguinetti, Marilena e  Dino che ricordano, fra l’altro, come Davide abbia battuto quasi tutti i più forti tennisti del mondo.

3 Dicembre 2002
MILANO _ S’è buttato a terra lungo disteso, incredulo. Si è avvolto nella bandiera tricolore, lui antico dissidente accusato di voler tradire la patria (ma la Fit non è la patria…). Baciava tutti, mentre dalla tribune volavano i coriandoli…E diceva: “Pare di volare anche a me, di non toccare più terra…”
Davvero il Sanguinetti dei miracoli. Prima Davide (more…)

L’armata russa adesso comanda.
Ma tutto iniziò con la Kournikova.
La star che a 9 anni era già fenomeno.

Sabato 8 Marzo 2008

Fu il marchio italiano Ellesse a portare al successo quella bambina dalla grande personalità. La tennista-vip ha fatto breccia nel tennis femminile russo e scelse gli Stati Uniti per diventare “grande”. La storia di “Poppy” Vinti

Nell’International Press Clipps trovate Cristopher Clarey su Federer e la mononucleosi, Peter Bodo e Barry Flatman su Connors e altro ancora.

Click here to read “Federer battles off-court foe – mononucleosis” by Cristopher Clarey, “Connors: Therapist and coach” by Peter Bodo and more news.

La Maya Desnuda? Roba da ridere al confronto!

A vedere tutte queste russe vincenti, molte di loro carine e sofisticate, pochi si ricordano che, forse, la prima campionessa annunciata è stata Anna Kournikova, che mai si è completamente consacrata e che è diventata più famosa per il suo essere attraente che per il suo tennis. Anche se ha raggiunto la semifinale a Wimbledon e, per un certo periodo, sembrava che dovesse veramente diventare una grande giocatrice (i numeri li aveva tutti), trovò più semplice diventare una star del jet set internazionale che aveva giocato a tennis ad un livello superlativo. Le veniva più naturale frequentare i grandi alberghi e le località alla moda, accompagnata da qualche bellimbusto, magari un campione dello sport, un attore o un cantante. (more…)

Gli ultimi anni di dolore di “Milano”.
I mille sacrifici di Bartoni non bastarono.
Torneo “perso” per i finanziatori.

Giovedì 14 Febbraio 2008

Nel 2005 era stato coinvolto anche Andrea Gaudenzi con la sua società di management, ma la morte di Bartoni segnò la fine della manifestazione. Tra gli ultimi vincitori anche un giovanissimo Federer.

Seconda parte


The magic Milan tournament in 1991 when Cristiano Caratti went nearly all the way. Il magico torneo di Milano 1991 di Cristiano Caratti
I
l Forum di Assago è un impianto che non è mai decollato per una serie di ragioni di diversa natura, ma soprattutto per mancanza di management illuminato. La ragione principale, però, a mio avviso è stata la mancanza di collegamento con la Città e indubbiamente il torneo ne ha sofferto. Si sarebbe potuto fare molto se fin dall’inizio ci si fosse occupati del problema senza purtroppo sottovalutarlo come invece si è fatto. Se fosse rimasto Massimo Moretti, genero di Cabassi, a capo del progetto sicuramente si sarebbero trovate delle soluzioni. (more…)

Milano, successo nato da una delusione.
Così Della Vida replicò alla Federtennis.
La sua organizzazione era a 5 stelle.

Giovedì 7 Febbraio 2008

Dopo essere stato estromesso dagli Internazionali decise di puntare su un evento nella “seconda Capitale”. Anni di gloria, che lo portarono a dire: “Guardo la finale in tv da Roma”. Ecco come è nato un trionfo.

Click here to read some anecdotes of Cino Marchese in English translated by MARGHERITA POLACCI.

PRIMA PUNTATA
Carlo Della Vida è stato senza alcun dubbio l’organizzatore sportivo autonomo più importante che abbia operato in Italia. Ottimo tennista e poi in tarda età buon golfista (per scommessa: per dimostrare che il golf, come diceva lui, non era uno sport, ma un gioco ed era possibile diventare un buon giocatore incominciando a giocare a 60 anni di età). A Carlo piaceva estremizzare quanto faceva. Anche con il rischio di essere impopolare. (more…)

Qui una volta c’era Milano
Storie da un torneo che non c’è più

Venerdì 1 Febbraio 2008

 

Cronaca e storia del torneo di Milano, un tempo secondo torneo d’Italia ed uno dei più importanti della gamba invernale della stagione indoor europea dell’atp.

 

Febbraio. Febbraio un tempo era il mese del torneo di Milano. Primo turno di coppa Davis e poi Milano. Questo era Febbraio: un mese che il calendario bistratta, mozzandolo a 28/29 giorni, era bistrattato anche dal circuito atp, con una sequela di tornei minori e nessun big event. Ma non per noi italiani. Per noi il big event c’era eccome. Ed era appunto il torneo di Milano.

Un torneo che ogni tanto diceva qualcosa di importante su qualche campione del futuro. Un torneo che negli anni d’oro poteva essere considerato, per presenza di campioni, il più importante in Italia (anche se non si poteva dire). Se si sfoglia l’album vengono fuori tante immagini che ci fanno capire cosa rappresentava il torneo meneghino. (more…)

La “Dolce Vita” al Foro per la rinascita
Da 900 paganti a capitale del tennis.
Torniamo a un ventennio fa.

Giovedì 31 Gennaio 2008

Le difficoltà di riportare il torneo femminile al Foro Italico da Perugia e i pochi sponsor disposti ad investire sugli Internazionali. E’ bastato imitare Wimbledon ed aggiungere l’estro italiano del cinema.

Ho iniziato ad interessarmi di marketing sportivo alla fine del 1974 e il mio primo campo di azione è stato il tennis. Ero venuto ad abitare a Roma un paio di anni prima e mi iscrissi al C.T.Fleming. Il Circolo era di proprietà di Stefano Pantanella che io conoscevo per avere sposato in seconde nozze Roberta Giusti, personaggio della televisione e prima moglie del mio concittadino e amico Gianni Rivera. (more…)

Also in English: Newcombe, Alexander…
Australia, terra di canguri e di campioni.
Nel ‘77 il trionfo in Davis vestendo italiano
e con il sostegno di un pubblico di fate.
Un solo azzurro vinse quella finale.

Sabato 26 Gennaio 2008

First English version, than the Italian one of this story.

Clicca qui per leggere l’articolo in Italiano

Alexander, la “bestia nera” di Adriano Panatta, era sotto contratto con la LaFont e mostrò il marchio dell’azienda nel mondo. Sugli spalti, invece, migliaia di cappellini sgargianti offuscano i maxi sponsor dell’evento. Un successo nato in Italia con pochi soldi.

translated by Margherita Polacci

Australia, a land of kangaroos and champions, by Cino Marchese The best friends I have in tennis are Australian. John Newcombe is my best friend ever, but I’ve always had a great relationship with Rosewall, Roche, Laver, Emerson, Davidson, Stolle and the late Lew Hoad.Newcombe has always been someone special for me. I worked with him (more…)

Tiriac, “genio sotto i baffi”.
Tolse Nastase al calcio.
Ma stava per fare il ministro.

Mercoledì 9 Gennaio 2008

Panatta, Vilas e Becker sono alcuni tra i cavalli di razza che hanno arricchito la scuderia di Ion, che è sicuramente tra i simboli del tennis. Campione in campo, imprenditore dalle mille risorse fuori. E’ tra i manager più potenti del circuito. In Romania ha interessi ed affari ovunque. In tutta la sua vita ha sempre ottenuto ciò che voleva. Ha anche comprato il torneo di Kitzbuhel per fare divertire gli amici.

Nell’ International Press Clipps Nalbandian in dubbio per l’ Aus Open, P. Leonardi (Le Soir) sulla Henin, C. Soler (Le Figaro) sulle prime “tendenze” del 2008 e altro ancora.

Ion Tiriac - @Gianni Ciaccia
Ion Tiriac, foto di Gianni Ciaccia

Nella storia che ho raccontato di Pierre Barthes vi ho raccontato alcune cose di Ion Tiriac, su cui ci sarebbe da scrivere alcuni libri. Oggi vi racconto alcuni episodi successi tra di noi nel corso degli anni che ci siamo assiduamente frequentato.
Ho conosciuto Ion attraverso il compianto Francesco D’Alessio di cui era grande amico e subito mi impressionò quella sua grande determinazione. Il desiderio di arrivare a tutti i costi, non c’era obiettivo impossibile. (more…)

Difficile rientro per la Groenefeld.
Ed è anche in causa con l’ex coach!

Domenica 30 Dicembre 2007

Il ritorno di Anna-Lena Groenefeld in un ITF da 25.000 dollari. E le accuse al suo ex coach di spifferare la sue tattiche di gioco alle avversarie. L’ex-coach risponde:”E’ troppo grassa”

Un torneo ITF, dall’esiguo montepremi di 25.000$, disputato in quel di Beloura-Sintra (Portogallo),
ha visto il rientro alle competizioni della tedesca Anna-Lena Groenefeld, dopo uno stop di quasi 4 mesi dovuto agli strascichi della turbolenta separazione dall’ex coach spagnolo Rafael Font de Mora.

Anna, il cui ultimo match risaliva ai primi di agosto (sconfitta nel secondo turno del Tier IV di Stoccolma per 6-4 6-4 dalla bulgara Pironkova), non è riuscita a superare nel suo match di primo turno la qualificata Ana Savic, 18enne croata dal grande servizio, attualmente numero 677 del mondo. Un vero smacco per la tedesca, che solo un anno e mezzo fa raggiungeva il suo best ranking (n.14), centrando (more…)

I tappeti bulgari pieni di buchi.
Vigilia da incubo per un torneo.
Toto Ricciotti, che disavventure

Sabato 29 Dicembre 2007

Il manager di Bargnani e di maggior successo oggi nel basket, cominciò la sua carriera lavorando per Cino e l’IMG, occupandosi (con poca fortuna) degli allestimenti. Ma prima del torneo di Milano ne successero davvero di tutte. Un racconto spassoso. 


Caratti vs Kulti in Milan 1991. Caratti contro Kulti al Torneo di Milano 1991

La domanda che mi avete fatto riguardo a quale superficie sintetica usavamo negli Anni 80 mi ricorda un curioso episodio che riguarda un mio ex dipendente che, quando lo assunsi,  ebbi la sventurata idea di impiegarlo nella “implementation”, cioè gli allestimenti in generale. Si chiamava_ si chiama ancora _ Toto Ricciotti e oggi tutti lo conoscono perchè è diventato un manager di grande successo che, fra gli altri, rappresenta anche Andrea Bargnani, il nostro campione più rappresentativo nella NBA. (more…)

“Aggiungi un posto a tavola”
Goolagong numero 1…31 anni dopo!

Sabato 29 Dicembre 2007

Evonne Goolagong è la sedicesima numero 1 del tennis femminile. Dopo 31 anni la WTA rimedia ad una errata interpretazione del computer. Fu la prima mamma a vincere a Wimbledon dopo 62 anni. Si è ritirata nel 1983, oggi si occupa dei ragazzi aborigeni e dice: “Sono orgogliosa”.

Quando mostrò a tutti il suo secondo piatto sul centrale di Wimbledon, qualche minuto dopo aver sconfitto in finale Chris Evert con il punteggio di 6-1, 7-6, Evonne sapeva di essere la prima mamma a vincere i Campionati dal 1914 (impresa riuscita in quella occasione a Dorothea Lambert Chambers) e di aver eguagliato il primato di “Big” Bill Tilden per il maggior numero di anni trascorsi tra un successo e l’altro: ben nove. Ciò che la signora Cawley, nata Goolagong il 31 luglio 1951 a Griffith, nel Nuovo Galles del Sud, ancora non sapeva (more…)

Un fenomeno inglese di 4 anni…
Trovalo in rassegna stampa

Lunedì 24 Dicembre 2007

Si chiama Mika Stojanovic ed è figlia di un ex cestista del Montenegro. Per lei ci sono già progetti quinquennali da Bollettieri! Leggi l’eccellente articolo di Stefano Semeraro, comparso oggi su La Stampa. Come sempre lo trovi in rassegna stampa, nella colonna di destra. Capodanno si avvicina, ricordate di votare nel sondaggio a fianco chi vorreste invitare a cena quella sera per una notte indimenticabile! L’appuntamento ve lo fisso io…Nella categoria “Genitori e figli”, Max riassume, da un libro appena uscito di Lorenzo Cazzaniga (10 euro), l’interessante storia di Aravane Rezai.

Quando Nastase arrivò in pigiama.
Così protestò Ilie per la finale mattutina imposta dal…basket

Domenica 23 Dicembre 2007

Un altro curiosissimo aneddoto…del Marchese (nella colonna a destra sono raccolti i suoi scritti). Quel simpatico mattacchione del rumeno si presentò dal sindaco di Bologna in pantofole, cuffia da notte e pigiamino. La Virtus Pallacanestro aveva preteso il Palasport per quella domenica.  

Se Ilie Nastase non fosse esistito qualcuno avrebbe dovuto inventarlo. Grandissimo personaggio, controverso, discusso, ma amatissimo (per lui si dice che l’Atp sia stata costretta ad inventare il Code of Conduct, il codice comportamentale, ma più tardi anche John McEnroe avrebbe contribuito ad ispirarlo) è stato un grandissimo campione che pur avendo vinto tanto ha vinto sicuramente meno di quanto avrebbe potuto.


Alcuni “scherzetti” in campo di Ilie…

Posso dire di essere stato e di essere ancora suo grande amico. (more…)

Barthes, un campione distratto.
Così fece infuriare Niki Pilic

Martedì 18 Dicembre 2007

Era uno degli 8 belli del tennis professionistico nella troupe di Lamar Hunt. Francese vinse il doppio all’US open. Le serata a base di caviale e patate lesse fino alla lite con Tiriac per un palco al Roland Garros

Pierre Barthes è stato n° 1 di Francia alla fine degli anni 60. E’ stato un giocatore non eccelso che non ha mai raggiunto risultati importanti in singolare mentre in doppio, solitamente con Niki Pilic, ha vinto parecchio incluso, uno US Open. Pierre è una persona molto piacevole noto per essere molto distratto o meglio anche un po’ stralunato, ma (more…)

L’Era Open compie quarant’anni.
Viaggio alla scoperta dello Slam Aussie.

Martedì 11 Dicembre 2007

Ecco la prima puntata di un percorso tra i segreti dei tornei dello Slam.

Con la disputa degli Australian Open, in programma a Melbourne dal gennaio 2008, il Grande Slam chiuderà i suoi primi quarant’anni di quella che comunemente viene definita “Era Open”. La prima edizione risale infatti agli Internazionali di Francia del 1968 e, da quel momento, sono stati appunto 159 gli appuntamenti equamente suddivisi tra i quattro tornei più importanti del circuito mondiale del tennis. In questo lungo lasso di tempo sono cambiate diverse cose. Innanzitutto l’ordine di svolgimento delle quattro prove non è sempre stato lo stesso. Allo scopo di cercare una collocazione temporale che potesse invogliare i giocatori europei e americani ad affrontare la lunga trasferta in terra d’Oceania, nel 1977 gli organizzatori australiani pensarono bene di spostare la data dal mese di gennaio a quello di dicembre. La speranza era anche quella, nel caso in cui qualcuno fosse stato in corsa per il fatidico poker, di creare l’evento. Questo accadde solo nel 1984, quando Martina Navratilova si presentò sull’erba di Melbourne forte dei successi nelle tre prove precedenti ma finì per perdere in semifinale con Helena Sukova e dovette suo malgrado rinunciare al sogno di iscrivere il proprio nome vicino a quello di Maureen Connolly e Margaret Smith Court, le uniche fino a quel momento ad aver completato la striscia. (more…)

Monica Seles, tra passato e futuro.
Per averla la Img fece il giro del mondo.
Galline e corriere sulla strada del trionfo.

Domenica 9 Dicembre 2007

Aveva dodici anni quando fu notata dai colossi del tennis. Vinse il campionato europeo. Iniziò lì la sua strepitosa scalata e restò fedele al gruppo di McCormak senza firmare alcun contratto.

Prima di tutto vi voglio informare che Monica ha giocato alla fine di Settembre una esibizione a Bucarest a chiusura del Torneo ATP organizzata dalla mia grande amica Virginia Ruzici. Personalmente ho sempre un buonissimo rapporto con la Seles. Doveva venire a Roma, ma all’ultimo minuto ha rinunciato per i molti impegni che tuttora ha. Non mi stupirebbe per nulla che riprovasse a giocare il massimo circuito WTA e se dovesse farlo certamente giocherà alla sua altezza. Ma vi voglio raccontare il nostro primo incontro e tutte le manovre fatte per rappresentarla e battere la concorrenza.
Eravamo nel Luglio del 1986 ed ero stato in Messico in occasione di un incontro di Coppa Davis tra Messico e Stati Uniti. (more…)

Quei brasiliani un po’ negati.
Ma alloggiavano all’Excelsior

Martedì 4 Dicembre 2007

Oggi vi voglio raccontare un curioso episodio della mia carriera di manager IMG che vede coinvolte due persone che hanno fatto la storia dello sport professionistico :Mark Mc Cormack è stato forse l’uomo che ha inventato il business nello sport o per lo meno l’uomo che ha dato organizzazione e regole a chi operava nello sport a cominciare dalla televisione e dagli atleti per arrivare a tutti gli aspetti diretti e indiretti. Luis Braga è un grandissimo (more…)

Gemelli vincenti: non solo Bryan.
Quanti fratelli campioni!

Lunedì 3 Dicembre 2007

Un discorso genetico? Sulle orme dei Doherty e dei Renshaw…ma anche i Gullikson. Quando due fratelli non bastavano…anche tre, i Sanchez, le Maleeva, i Black, gli Amritraj…. E i fratelli italiani, i Panatta e i Del Bello i più famosi. Solo Serena e Venus Williams, però, sono state entrambe n.1 del mondo 

per la rubrica Tennis Week di Ubaldo Scanagatta in uscita martedì.

Se la Coppa Davis è una sorta di campionato del mondo a squadre (sì, no?)…lo scorso weekend due gemelli americani sono diventati campioni del mondo. Bob e Mike Bryan, eccellenti doppisti californiani, ottimi musicisti e, ispirati dall’entrante padre manager e p.r., anche showmen quasi come lo erano stati già anche i fratelli Luke e Murphy Jensen che vinsero uno Slam, hanno conquistato per gli Stati Uniti il punto del 3-0 sulla Russia consentendo al loro capitano Patrick McEnroe di conquistare finalmente un trofeo che al più celebre fratello John, di dieci anni più anziano, era arriso come giocatore ma non come capitano.

I primissimi gemelli famosi del tennis furono certo i Doherty (more…)

L’Italia in Davis, 31 anni fa l’unico titolo.
Indimenticabile la sfida con l’Australia.
Roma divisa tra Panatta e Newcombe.
Una sfida che entrò nella storia del tennis.

Martedì 27 Novembre 2007

Il 1976 fu l’anno d’oro di Adriano e degli azzurri, ma la determinazione dell’aussie mise a repentaglio tutti i sogni di gloria. Indimenticabile il “richiamo” del giudice di sedia Vincenzo Bottone: “Fate silenzio o Newcombe si riposa”.

In clima di Davis vi voglio raccontare questa volta i retroscena del famoso incontro di semifinale a Roma tra la nostra squadra e l’Australia.
Correva l’anno d’oro di Adriano il famoso 1976. In una settimana di Settembre, di quelle meravigliose a Roma con il sole ancora caldo e l’aria fresca, quando i monumenti della Città eterna esprimono tutta la loro immensa bellezza e dove è così dolce stare, Adriano aveva raggiunto una popolarità straordinaria, ma quella sua aria un pò strafottente non vedeva tutto il pubblico unito con lui. Erano in molti che non dico fossero contro di lui, ma certamente non si sarebbero strappati i capelli se qualcun altro avesse vinto, e poi nella squadra australiana giocava un mito di tutti gli appassionati di tennis, il grande immenso John Newcombe. (more…)

Confronto tra epoche… visto dal vivo.
Ecco chi erano Kramer, Borg, Laver

Venerdì 23 Novembre 2007

Differenze di stile e di gioco, l’approccio all’erba, i confronti diretti. La testimonianza di chi ha applaudito a Wimbledon e su altri campi le gesta dei campioni di tutti i tempi. L’analisi di un nostro informatissimo lettore.

Io ho la veneranda età di 72 anni e anch’io e leggo da molto tempo il blog di Ubaldo Scanagatta, giornalista che ho sempre apprezzato non solo su carta stampata ma anche su tele+


Borg vs Laver, correva l’anno 1977…

Essendo figlio di un migrante in Inghilterra, il mio primo ricordo tennistico è a Wimbledon dove ebbi la fortuna di assistere ad un quarto di finale e alla finale dell’edizione 1947. Ricordo quindi Jack Kramer ridicolizzare l’aussie Geoffrey Brown e dominare in finale il connazionale Thomas anch’egli Brown. Da lì in poi li ho visti un po’ tutti, chi al Queen’s, chi al Foro, chi a Forrest, chi a Kooyong chi a Porte D’Auteil, poi la TV coprì il resto. Il mio lavoro di agente di commercio per la Pinnacle Food prima e per la Pepsi-Cola poi mi ha permesso di spostarmi spesso nelle varie zone del pianeta e di assistere a molti match, ora mi godo la vecchiaia qui in Italia, seguo il tennis solo su Sky e mi diverto a leggere il blog di Ubaldo. (more…)