Difficile rientro per la Groenefeld.
Ed è anche in causa con l’ex coach!

 
30 Dicembre 2007 Articolo di Giorgio Spalluto
Author mug

Il ritorno di Anna-Lena Groenefeld in un ITF da 25.000 dollari. E le accuse al suo ex coach di spifferare la sue tattiche di gioco alle avversarie. L’ex-coach risponde:”E’ troppo grassa”

Un torneo ITF, dall’esiguo montepremi di 25.000$, disputato in quel di Beloura-Sintra (Portogallo),
ha visto il rientro alle competizioni della tedesca Anna-Lena Groenefeld, dopo uno stop di quasi 4 mesi dovuto agli strascichi della turbolenta separazione dall’ex coach spagnolo Rafael Font de Mora.

Anna, il cui ultimo match risaliva ai primi di agosto (sconfitta nel secondo turno del Tier IV di Stoccolma per 6-4 6-4 dalla bulgara Pironkova), non è riuscita a superare nel suo match di primo turno la qualificata Ana Savic, 18enne croata dal grande servizio, attualmente numero 677 del mondo. Un vero smacco per la tedesca, che solo un anno e mezzo fa raggiungeva il suo best ranking (n.14), centrando il quarto di finale dei French Open, il cui titolo junior aveva vinto nel 2003. Qualche mese prima era giunto il primo (ed unico) titolo WTA in quel di Acapulco, ai danni della nostra Flavia Pennetta, sconfitta in finale 6-1, 4-6, 6-2. Ad interrompere il momento magico della tedesca, giungeva nel settembre 2006 la separazione da Rafael Font de Mora con le relative traversie che ne sono susseguite. Da allora, un parziale impressionante di sole 5 partite vinte (non considerando le 2 vittorie di Fed Cup contro la non irresistibile Croazia) e 21 sconfitte che ha portato la tedesca a sprofondare in 204° posizione ed ad interrompere per qualche mese la sua attività agonistica.
Il momento più basso di questo periodo nero lo si è vissuto qualche mese fa a Wimbledon, quando la 22enne di Nordhorn, reduce dalla sesta eliminazione consecutiva al primo turno, ha accusato Rafael Font de Mora di disturbarla durante i suoi match e di spifferare le sue tattiche di gioco alle sue avversarie. La rappresaglia di Font de Mora sarebbe da addebitare alla incomprensibile (a suo dire) separazione avvenuta nel settembre 2006. “La Federazione Tedesca la voleva tutta per sé, dopo tutto lo sporco lavoro che ho fatto. L’ho presa quando era numero 700 al mondo; mangiava tantissimo e non aveva talento, ma solo grande forza” ha detto il coach spagnolo al giornale spagnolo ABC. “Sia la Federazione tedesca che i genitori della Groenefeld, hanno fatto di tutto per interrompere un contratto che avevamo rinnovato per altri 3 anni. Non posso che adire le vie legali perché nessuno può mandare all’aria un lavoro di anni”. Lo spagnolo respinge le accuse di delazione. “E’ assurdo. Se la gente viene da me, io dico loro come gioca. Non sono io ad andare a cercare le sue avversarie per dire loro come devono giocare contro Anna. Dopo tutto, per come è grassa, non è così difficile batterla. Con tutti quei chili non può giocare, è attorniata da gente incapace, e lei non ha la personalità per uscire da questa situazione. Inoltre adesso dovrà pagare le spese legali dei miei avvocati americani dalla parcella salatissima di 1000 euro all’ora”.

Il nuovo allenatore della tedesca, il connazionale Dirk Dier (numero 118 nel ’96, come best ranking) preferisce non commentare le affermazioni del suo predecessore e dice che il suo obiettivo principale è quello di far reinnamorare del gioco del tennis, la sua pupilla. Dier, collaboratore della capitana del team tedesco di Fed Cup, Barbara Rittner, lavora assieme alla Groenefeld da circa un anno. “Quando verrà fuori da quasto periodo nero, sarà più forte di prima” dice Dier. “Non è facile passare dai tornei più prestigiosi a quelli di rango minore. Vogliamo ritornare al vertice gradualmente a partire da gennaio. Stiamo lavorando su tutto, tecnica, preparazione atletica, avvalendoci anche dell’ausilio di uno psicologo dello sport. Anna era una grande giocatrice anche prima, altrimenti non avrebbe raggiunto le posizioni in classifica che ha raggiunto; magari con un altro allenatore sarebbe stata numero 10, anziché numero 14, e sarebbe ancora una top ten.”- l’ultima stoccata di Dier al suo predecessore.
Auguri Anna………

(interviste tratte da un articolo di Miguel Seabra su tennis.com)

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13 Commenti a “Difficile rientro per la Groenefeld.
Ed è anche in causa con l’ex coach!”

  1. Nikolik scrive:

    Al mondo, si può benissimo litigare.
    E’ normalissimo, nella vita, avere delle incomprensioni con il prossimo.
    Quando uno, ad una donna, dice che è grassa, anche se magari è vero che è grassa, dimostra di essere uno che non sa litigare.
    Bisogna essere capaci di saper litigare.

  2. Cipo scrive:

    La Groenefeld la vidi giocare mi sembra nel 2005 per la prima volta in un doppio con Martina Navratilova a Wimbledon: mi impressionò tantissimo e da li pensai che sarebbe diventata forte…difatti a numero 14 non si arriva a caso.Secondo me è tutto meno che scarsa come dice il suo ex-allenatore.Certamente in giro per il mondo del tennis ce ne sono di personaggi strani…non sono dentro a questa vicenda e non so quale sia la verità…spero solo per lei che ritorni ad alti livellli!

  3. remo scrive:

    Ho visto un paio di volte giocare la Gronefeld e mi era piaciuta. Non sapevo però che fosse scesa così in basso.

  4. paolo v. scrive:

    Ubaldo mi credi se ti dico che sta mattina prima di collegarmi al computer pensavo “ma che fine avra fatto la Groenefeld visto che sono 6 mesi che non gioca più….. adesso vado sul sito di Scanagatta e se solo trovo un argomento per il quale non sia troppo fuori tema, voglio chedere notizie di questa giocatrice”?
    E’ veramente incredibile che appena acceso ho trovato non solo un argomento “per cui non è troppo fuori tema parlarne” ma che si parla proprio di lei.
    Quello che vorrei chiedere è se il suo incredibile sovrappeso non sia magari causato da una malattia, anche perchè è stato ASSOLUTAMENTE IMPROVVISO.
    Io non è che sia un suo tifoso, anzi, mi diede un grossissimo dispiacere in quella finale di Acapulco 2006…ma la ritenevo un ottimo prospetto, in particolare nel finale della stagione 2005 giocava molto bene ed era una delle giovani più interessanti poi fu molto stortunata perchè si ruppe i legamenti del ginocchio proprio quando stava giocando il suo miglior tennis e stava battendo nettamente la Sharapova. Inoltre, che potenzialmente fosse molto promettente è testimoniato dal fatto che Martina Navratilova l’aveva scelta come compagna di doppio un paio di anni fa, e la Navratilova non è che si scegliva quelle scarse….l’anno prima per esempio gicava con un’altra giovane promettente che si chiamava Svetlana Kuznetsova.
    Comunque fino a tutto il 2006 ancora era competitiva, poi IMPROVVISAMENTE all’ inizio della scorsa stagione è ricomparsa con un sovrappeso di almeno 20 chili possibile che sia causato solo dai diversi metodi allenamento e di alimentazione causati dal cambio di coach?

  5. angelica scrive:

    La storia della Groenefeld ha molti aspetti particolari.
    ex-coach Rafael Font de Mora, e’ una figura abbastanza controversa.

    Era stato prima il coach di Megan Shaughnessy, tennista americana (se non sbaglio lavoro per la USTA ma non ne sono sicura al 100%). Lavorarono insieme da quando Megan aveva 14 anni fino a portarla a ridosso delle prime 10 giocatrici del mondo.
    Un rapporto abbastanza controverso il loro, inclusa una relazione sentimentale fra coach e giocatrice dopo che la Shaughnessy aveva compiuto 18 anni (ma alcune malelingue non confermano questa versione)
    Poi il loro sodalizio sportivo sentimentale si spezza (non e chiaro l’ordine).

    Magan ed AnaLena, sono molto amiche giocano anche il doppio insieme.
    A questo punto Font de Mora diventa il coach della tedesca.
    E anche con lei ottiene tennisticamente ottimi risultati.
    E anche con lei a ridosso delle prime 10, il sodalizio si rompe. Non in maniera facile e indolore.
    Come ha raccontato Giorgio, durante Wimbledon la tedesca accusa l’ex-coach di disturbarla pesantemente.
    Chi conferma l’atteggiamento (che a me viene da considerare squallido), e’ proprio la Shaughnessy (che nel frattempo come in una telenovelas, e’ tornata a lavorare con Font de Mora)
    In un intervista dice piu’ o meno queste parole ‘Gli ho detto di smetterla e di lasciare state AnaLena, In ogni caso io non voglio immischiarmi. Lui e’ il mio coach lei e una mia amica. Devono risolvere loro la faccenda. A me dispiace molto non poter piu’ giocare il doppio con lei. Ci divertivamo molto insieme’.

    Insomma a Rafael Font de Mora, vengono riconosciuti da molti dei meriti come coach, ma certo non ha rapporti facili con le giocatrici con cui ha lavorato.

  6. stefano grazia scrive:

    Io dico pero’ che e’ facile fare i ’signori’ sulla carta e quando non si e’ coinvolti direttamente… Ora, pur stigmatizzando i commenti di Font de Mora, vediamo le cose dal suo punto di vista: si fa un mazzo cosi’, porta la giocatrice al Best Ranking…e la Fed Tedesca te la porta via nonostante un contratto firmato di 3 anni…Va bene, uno che e’ superiore si comporta in altro modo, ma uno che e’ semplicemente umano si augura che tu non riesca piu’ a vincere una partita…
    Ora: se e’ FONT DE MORA ad andare a cercare gli avversari e a spiegare la tattica con cui batterla, diciamo che e’ abbastanza puerile e infantile ma allo stesso modo la psiche di Lena e’ veramente fragile…ovviamente basta che Lena veda parlare Font De Mora con l’Avversaria per pensare che gli stia rivelando chissa’ quali segreti e andare completamente in banana…
    Sul fatto di dire che Lena e’ grassa, bisogna vedere la traduzione: magari Font dice che e’ sovrappeso e dovrebbe lavorare sulla preparazione atletica…in questo caso nulla di offensivo, anzi, le sta dicendo cosa fare e si sta togliendo anche i suoi presunti meriti… Io credo che Lena appunto abbia due problemi: FITNESS e MENTAL e il distacco dal suo allenatore li ha acuiti tutti e due rendendoli magari uno la conseguenza dell’altro e viceversa…
    Non sto giustificando Font de Mora, sto facendo un po il Nikolic:cerchiamo di vedere anche il suo punto di vista, non piace a nessuno essere cacciati via dopo aver lavorato bene e senza apparenti motivi…magari si sarebbe aspettato che la giocatrice lo difendesse,chissa’…Poi,ripeto, si fa presto a idealizzare il Cavaliere Senza Macchia e il Comportamento che Tutti Dovrebbero Tenere ma alla fine siamo tutti esseri umani con un fondo di meschinita’…Auguro a loro di fare la pace e soprattutto a Megan e Lena di tornare a giocare in doppio insieme.

  7. Francesco da Lugano scrive:

    “Se la gente viene da me, io dico loro come gioca. Non sono io ad andare a cercare le sue avversarie per dire loro come devono giocare contro Anna. Dopo tutto, per come è grassa, non è così difficile batterla. Con tutti quei chili non può giocare, è attorniata da gente incapace, e lei non ha la personalità per uscire da questa situazione”.

    Così parlò il signor (Lele?) Mora.

    Un tipo che sembra avere capacità nel suo lavoro (vedi la Shaughnessy cos’era con con lui e cos’è adesso), ma che sembra latitare in diplomazia (nonché galanteria: dare della grassa ad una donna, suvvia…).

    Penso però che il capolavoro lo raggiunga con l’affermazione: “inoltre adesso dovrà pagare le spese legali dei miei avvocati americani dalla parcella salatissima di 1000 euro all’ora”.

    Ha ingaggiato forse il Tenente Colombo più Perry Mason?

  8. angelica scrive:

    Stefano sei troppo ‘buono’.
    Il grande problema nel tennis femminile non e’ ne il doping ne’ il match-fixing.

    Ma e’ una problema piu’ subdolo. Molto piu’ subdolo di cui non si parla molto anzi per nulla. E’ una questione molto delicata in cui si va e si deve andare con i piedi di piombo.
    In ogni caso, se ci sono molti piu’ genitori che seguono il tour tra le ragazze che non fra i ragazzi, uno dei motivi (ovviamente non il solo) e’ che lasciare andare una ragazzina in giro per il mondo da sola, anche se accompagnata da un allenatore non e’ particolarmente saggio.

    Spesso sento una frase dai telecronisti : ’se il coach diventa fidanzato va bene, ma se il fidanzato diventa coach, non e’ molto utile per la giocatrice’.
    A me invece questa frase fa ‘paura’.
    Un coach ha mediamente diciamo fra i 35 e 45 anni.
    Una tennista spesso fra i 18 e 25 anni.
    Saro’ un ingenua io oppure bacchettona. Scegliete voi pure il termine che preferite, ma non mi sembra una situazione ‘facile’ da gestire nè per un coach nè per una giocatrice.

    E si Stefano la psiche di una giocatrice puo’ essere molto fragile. Sopratutto quando si e’ molto giovani. Non solo quella delle Groenefeld.

  9. paolo v. scrive:

    Ragazzi condivido tutto ma qualcuno sa spiegarmi come sia possibile per una atleta in attivita “guadagnare” nel giro di un inverno (mi riferisco all’inverno 2006/2007 ovviamente) quelli che ad occhio sembrano 20 kg?
    Per mè è evidente che il problema della Gronefeld non è Font de Mora che spiffera la tattica ma i chili di troppo che si porta dietro lei.
    Mi domando se questo non sia causato da una malattia, in questo caso, sarebbe molto brutto dirlo ma purtroppo pur con tutto l’impegno fisico atletico, difficilmente potra tornare competitiva l’unica speranza è che prima guarisca. Perchè è incredibile come il sovrappeso sia avvenuto cosi all’improvviso per un atleta in attività ribadisco.
    E’ vero che ci sono state altre giocatrici cosi sovrappeso (penso alla Casanova ed alla De swart) ma lo erano da sempre o almeno io le ho sempre viste cosi, qui ci troviamo di fronte ad un IMPROVVISO aumento di peso ed è questo che mi spaventa.

  10. Nikolik scrive:

    Non sei per nulla bacchettona, Angelica, anzi.
    Pochi anni fa mi trovavo per motivi di lavoro a Roma ed alloggiavo, per puro caso, nello stesso hotel in cui alloggiavano le ragazze che partecipavano al torneo di qualificazione del Foro Italico, che si disputava proprio in quei giorni.
    Si trattava, ovviamente, di ragazze tutte molto giovani (ovviamente, trattandosi delle qualificazioni), provenienti da tutte le parti del mondo (non c’erano italiane, però).
    Che tristezza, che vita.
    Preferisco tenere per me quello che ho visto in quei tre giorni, lasciamo perdere.
    Però mi sono ripromesso che, se avrò una figlia, non la farò giocare a tennis!

  11. stefano grazia scrive:

    ‘Però mi sono ripromesso che, se avrò una figlia, non la farò giocare a tennis!’
    Falle fare la velina…!

  12. stefano grazia scrive:

    OK,SCHERZAVO…Si,Angelica hai ragione su tutta la linea e Nikolic sicuramente qualche dubbio fai bene ad averlo ma dipende sempre da te, dai tuoi genitori, dal tuo approccio…non facciamo di tutta erba un fascio (cosi’ come non tutte le ragazzine che voglion fare le veline saranno scioccherelle,pero’…preferisco sempre una figlia che faccia sport)

  13. stefano grazia scrive:

    Aggiungo anche,malizioso, che una delle ragioni per cui le Mamme accompagnavano le figlie in giro non era solo per evitare le avances del coach o del vecchio marpione di turno ma anche per le voci che circolavano sulle giovani cerbiatte facili preda delle vecchie giocatrici gay (leggi Ladies of the Court, di Mershaw mi sembra, un libro sul Tour Femminile negli anni 80-90)… Ovvio che ci sia molta superficialita’ nell’etichettare un certo mondo ma e’ innegabile che ci sia stato un periodo in cui questa paura in certe famiglie ‘bacchettone’ c’era,eccome… e l’ambiente sportivo femminile, e tennistico in particolare, era considerato,diciamo cosi’,un ambiente a rischio(io non ho pregiudizi, registro solo )

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