Confronto tra epoche… visto dal vivo.
Ecco chi erano Kramer, Borg, Laver

 
23 Novembre 2007 Articolo di Giovanni Spezioli
Author mug

Differenze di stile e di gioco, l’approccio all’erba, i confronti diretti. La testimonianza di chi ha applaudito a Wimbledon e su altri campi le gesta dei campioni di tutti i tempi. L’analisi di un nostro informatissimo lettore.

Io ho la veneranda età di 72 anni e anch’io e leggo da molto tempo il blog di Ubaldo Scanagatta, giornalista che ho sempre apprezzato non solo su carta stampata ma anche su tele+


Borg vs Laver, correva l’anno 1977…

Essendo figlio di un migrante in Inghilterra, il mio primo ricordo tennistico è a Wimbledon dove ebbi la fortuna di assistere ad un quarto di finale e alla finale dell’edizione 1947. Ricordo quindi Jack Kramer ridicolizzare l’aussie Geoffrey Brown e dominare in finale il connazionale Thomas anch’egli Brown. Da lì in poi li ho visti un po’ tutti, chi al Queen’s, chi al Foro, chi a Forrest, chi a Kooyong chi a Porte D’Auteil, poi la TV coprì il resto. Il mio lavoro di agente di commercio per la Pinnacle Food prima e per la Pepsi-Cola poi mi ha permesso di spostarmi spesso nelle varie zone del pianeta e di assistere a molti match, ora mi godo la vecchiaia qui in Italia, seguo il tennis solo su Sky e mi diverto a leggere il blog di Ubaldo.

Vorrei far un po’ di luce (evitando di diffondere ulteriore zizzania) sui confronti di epoche.
In primis ritengo che questi siano infattibili e quindi del tutto privi di senso. Come è del tutto privo di senso l’affermare la superiorità di un’epoca sull’altra.
Un termine di paragone lo si può fare però tra i giocatori che grossomodo hanno occupato il tennis dal 1946 fino al 1985. Chiaramente in questa “tranche” di tempo c’è stata evoluzione, ma assai meno tangibile di quella riscontrabile con il Jet Tennis I degli anni ‘90 e il Jet Tennis II quello attuale.

Dicevo dunque del periodo 47-85: avendo visto giocare più o meno tutti, ritengo che i due più dominanti a livello di gioco siano stati Jack Kramer e Rod Laver, giocatori dotati di un talento puro e di una classe infinita, che spiccano sui vari Borg, McEnroe, Connors, Panatta etc…per un semplice motivo: perchè chi ha visto giocare Kramer e Laver sull’erba (quella vera) e sul veloce sa che Borg e McEnroe a Wimbledon avrebbero preso solo sberle.

Perchè se qui ci si ostina a dire piuttosto infaltimente che gli avversari di Borg non valgono quelli di Federer adesso si può altrettanto dire a ragione che quelli di Borg e Mac non valevano assolutamente quelli dei vari Rosewall, Kramer, Laver, Hoad, Trabert, Seixas e altri.

Ma se si va avanti così si cade nel giochino dello “stupido” che risale via via nel tempo, quindi se ci fosse un ipotetico blogger ultra-centenario che abbia visto giocare i Doherty, Tilden, Arthur Gore etc potrebbe dire la medesima cosa.

Passiamo a Federer e ai giorni nostri. Vedo con piacere che come ad ogni campione che si rispetti e dominatore della sua epoca gli piovano critiche da destra e a manca. E’ giusto che sia così anche perchè ogni monarca, ogni dittatore, per quanto possa essere illuminato è sempre un po’ odiato e osteggiato. Federer mi ricorda molto Kramer, ma soprattutto Lew Hoad e Laver nella pulizia dei gesti e nel pochissimo dispendio di energia essenziale che ci mette per eseguirli.

Come leggo c’è chi preferisce il livello degli anni 90, personalmente non sono del tutto d’accordo e nonostante il bravissimo Avec Double Cordage (ragazzo quanti anni hai? sei veramente saggio!) si sforzi con argomenti assai convincenti di dimostrare il contrario o perlomeno che non era oro tutto quel che allora luccicava, c’è chi “muro contro muro” gli risponde picche, e forse screditando l’era odierna pensa di screditare anche Federer oppure ne è del tutto inconsapevole, ma per esperienza lavorativa so quanto sia difficile far cambiare idea ad una persona, soprattutto se questa ci mette anche un po’ del suo nel volerti ascoltare.

Considero anch’io gli anni ‘90 una grande epoca, ma fu un periodo “anarchico” in cui il tennis, pieno di nuovi materiali e nuovi orizzonti atletici, e quindi a mio modo di vedere irripetibile. In tale stagione si confrontavano giocatori classici come Sampras, Becker, Edberg e Rafter e nuovi stili come Agassi, Chang e i vari “terraioli” che resero il Roland Garros ancor di più la “gamba zoppa” del Grande Slam dai tempi di Borg. Poi Sampras grande campione assieme ad un mazzo di molti altri, ma anche tantissimi carneadi che oggi non farebbero carriera (Yzaga, Tarango etc…).

Oggi, nel vedere Federer competere con ragazzi come Djokovic e Nadal, resto di stucco vedere dove sia arrivato il tennis oggi, quanto sia difficile emergere e restare in sella, molto più complicato rispetto agli anni ‘90 dove Sampras poteva permettersi di saltare la stagione sul rosso e Agassi da n° 140 risalire ai vertici. Il confronto tra i top ten attuali e quelli di allora non esiste e non sussiste, tutto troppo diverso, si può logicamente preferire il rovescio di Courier a quello di Djokovic, o il dritto di Sampras a quello di Federer, ma nessuno credo possa sostenere quale sia il migliore, il più efficace,il più bello da vedere e il più bravo.

Federer è figlio del suo tempo….lasciamolo giocare adesso, non mettiamogli di mezzo Borg, Sampras o chicchessia…c’è lui ora apprezzatelo. Insieme a Nadal e a Djokovic.

Spero che con questo mio intervento si riducano un attimo i fanatismi, adesso vi lascio che c’è mia moglie che mi chiama per vedere Jerry Scotti e che sostiene che questa “scatola” (computer) mi faccia male.

Però io preferisco il tennis.

Un saluto da un dinosauro, se volete massacrare il mio post, fatelo, ma datemi almeno un po’ di soddisfazione.

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102 Commenti a “Confronto tra epoche… visto dal vivo.
Ecco chi erano Kramer, Borg, Laver”

  1. Vinch scrive:

    Grande, grandissimo Spezioli. Meglio un settantaduenne come lei che mille ragazzini di adesso.

  2. Marcello scrive:

    d’accordissimo…veramente interessante.

  3. chloe de lissier scrive:

    signor spezioli, lei non ha una veneranda età. ma è sapiente come un venerando. non credo che il suo documentato e pacato intervento possa cambiare le teste. perché lei sa meglio di me che è impresa impossibile. ma certo aiuterà chi vuole a capire molto di più. a me ha insegnato cose che magari intuivo ma che non sapevo bene come lei. grazie.

  4. astoppardi scrive:

    che bello giovanni…complimenti x il pezzo…

    sai cosa? forse gli anni 90 erano piu’ “divertenti”, piu’ vari …
    non v’era un dominatore che, seppur magnifico nelle sue gesta, cannibalizza ogni avvenimente e torneo…
    che belli erano i duelli a wimbledon becker/edberg? becker perenne sconfitto sulla terra a causa della sua testardaggine ad ancorarsi a fondo campo? quanti di noi hanno tifato x ivanisevic a wimbledon, che sembrava maledetto x lui come lo era stato x lendl? e stich che dominava becker nel suo giardino? agassi con i suoi sali scendi, con le sue inattese sconfitte e con le sue immense risurrezioni? e muster che dopo l’incidente è tornato, cattivo e determinato? sampras che timido, poco incline a null’altro che fosse il tennis vinceva 7 wimbledon, tarpando i sogni di goran , di henman…?l’avvento del sempre sorridente kuerten dopo il lavoratore bruguera a parigi?
    era piu’ “divertente” per gli spunti che vi erano, per le “storie sportive”…
    ora il tennis è SOLO federer, accentratore in quanto dominatore di questo periodo…ed il solo nadal ma solo sulla terra rossa riesce a ledere la sua maestà…
    aspetto con trepidazione i vari djoko, murray, gasquet (anche se ci credo poco)…aspetto che il tennis ridiventi veramente di nuovo una serie di storie, di vere rivalità, di piu’ pathos…

    saluti

  5. String scrive:

    Caro Giovanni, a 44 anni anch’io ho la fortuna di viaggiare spesso, come libero professionista. Pur non avendo mai visto (purtroppo) Laver dal vivo, ho sempre seguito il tennis dagli anni 70 (Connors) in poi.
    Come potresti intuire da i miei pochi post, condivido totalmente la tua analisi e ti ringrazio per aver esplicitato in maniera così chiara quello che anche Tommasi afferma da tempo (in modo forse più sbrigativo; probabilmente perchè deve rispondere a tale quesito quotidianamente).

    Quello che vorrei solo aggiungere, è che a me pare un esercizio superficiale continuare a “verificare” se Federer è il più grande di sempre — in corso d’opera –. Quando appenderà la racchetta al chiodo, si potrà tirare le somme della sua carriera, e solo a quel punto, se proprio non se ne può fare a meno, vedere se le sue statistiche lo possano (discutibilmente) porre come numero uno assoluto. Ma sarà sempre un’opinione non verificabile, perchè come sapete il tennis è uno sport particolare: a differenza, ad es. del golf, sci, formula 1, una volta che sei “consapevole” della tua “superiorità” di gioco, è molto più facile rimanere al vertice e continuare a vincere contro avversari che già conosci. Con ciò voglio affermare che se è anche possibile paragonare chi “ha fatto meglio” nella sua epoca, sarà invece sempre impossibile stabilire se il miglior Borg avrebbe mai battuto il miglior Kramer, il quale potrebbe battere il miglior Federer… e su quali superfici.

  6. Fabio P. scrive:

    Devo dire che resto sempre un po’ perplesso leggendo articoli di questo tipo … quelli che mettono a confronto giocatori di epoche diverse.
    Da una parte affermi che Borg e McEnroe avrebbero preso “solo sberle” da Kramer e Laver a Wimbledon, dall’altra cadi poi in contraddizione dicendo che ognuno e’ figlio del suo tempo e che i confronti sono impossibili.
    Delle due l’una …o i confronti sono possibili o no.
    Personalmente propendo per la seconda ipotesi … e l’unico vero giudizio che possiamo dare, sempre personale, e’ se un giocatore ci piaceva/piace di piu’ o meno di un altro. Il giudizio del bello quindi … soggettivo

  7. marcos scrive:

    tutto molto bello, giovanni!

    quando ti chiama per vedere jerry scotti, puoi cortesemente rispondere alla tua signora che la scatola televisiva è assai più pericolosa della scatola computeristica!

  8. francesco g. di bene scrive:

    @ Fabio P.:

    mi pare molto chiara la frase preliminare del Sig. Spezioli, dice infatti:

    “Un termine di paragone lo si può fare però tra i giocatori che grossomodo hanno occupato il tennis dal 1946 fino al 1985. Chiaramente in questa “tranche” di tempo c’è stata evoluzione, ma assai meno tangibile di quella riscontrabile con il Jet Tennis I degli anni ‘90 e il Jet Tennis II quello attuale.”

    Quindi il suo primo paragone, non è solo suffragato dalla sua esperienza (vasta peraltro) ma è assolutamente coerente alle sue premesse.

  9. roberto scrive:

    Ho apprezzato molto l’articolo, ben scritto e dal tono davvero garbato, direi solare. Una cosa mi ha molto colpito. La fissazione di una data, il 1985, come fondamentale spartiacque fra il tennis che fu, quello dei gesti bianchi, e il power tennis di oggi.
    Come tutte le convenzioni arbitrarie, la fissazione di una data precisa per separare due epoche storiche è sempre discutibile (chi può dire che il medio evo iniziò proprio nel 476 d.c., alla deposizione di Romolo Augustolo?), ma nel caso specifico credo che sia abbasta indovinata: personalmente, avrei scelto il 1983, l’anno dei migliori successi di Jimmy Arias, un giocatore oggi poco noto, ma che fu il primo prodotto della new age, il primo giocatore ad utilizzare, nel diritto, la nuova tecnica rivoluzionaria che, massimizzando il rendimento delle racchette moderne, avrebbe cambiato il tennis per sempre.

  10. Fabio P. scrive:

    @ Francesco.

    Non sono per niente d’accordo.
    Spezioli fa delle affermazioni ben precise e contraddittorie.
    1) come premessa dice che non si possono paragonare epoche diverse (e su questo concordo)
    2) Poi, come riporti tu, dice che si possono paragonare giocatori dal 1947 al 1985.
    3) A conforto del punto 3, dice che Brog e McEnroe verrebbero presi tennisticamente “a sberle” da Kramer e Hoad.
    E queste non sono contraddizioni del punto 1 ?

    Be’ .. la coerenza la vedete solo voi …

  11. Fabio P. scrive:

    “In primis ritengo che questi confronti siano infattibili e quindi del tutto privi di senso. Come è del tutto privo di senso l’affermare la superiorità di un’epoca sull’altra.”

    “Un termine di paragone lo si può fare però tra i giocatori che grossomodo hanno occupato il tennis dal 1946 fino al 1985. Chiaramente in questa “tranche” di tempo c’è stata evoluzione, ma assai meno tangibile di quella riscontrabile con il Jet Tennis I degli anni ‘90 e il Jet Tennis II quello attuale.”

    Queste due frasi sono in netta contraddizione l’una con l’altra !!!

  12. Andrea scrive:

    Un grazie a Giovanni per la splendida analisi con cui concordo pienamente, e per il modo di esporla.
    Spero proprio di riuscire ad avere la tua esperienza tennistica a tempo debito.

    Un grazie ad Ubaldo ed ai suoi collaboratori per lo splendido blog che spero possa prosperare e arricchirsi ancora.

  13. francesco g. di bene scrive:

    @ Fabio P.:

    fa una premessa dicendo che sono generalmente paragoni infattibili, ma che se proprio si vuole forzare un paragone, l’unico che possa avere un senso è quello tra giocatori nel periodo tra il 47 e l’85, cioè quei giocatori che non usufruivano delle migliorie tecniche e tecnologiche che a partire dalla fine degli anni 80 hanno modificato le carte in tavola e le variabili per valutare un giocatore, e che rendono le due generazioni tennistiche troppo diverse.

    Mi pare un concetto cristallino, magari ho interpretato male le parole del sig. Giovanni.

  14. Fabio P. scrive:

    @ Francesco
    Quindi e’ paragonabile Pietrangeli con Borg o McEnroe ?

  15. String scrive:

    Su Wikipedia, l’autore della pagina sul più grande tennista di tutti tempi, in maniera abbastanza pacata, scrive quanto segue (visitate il link se volete leggere le note http://en.wikipedia.org/wiki/Tennis#The_greatest_male_singles_players_of_all_time).

    The greatest male singles players of all time
    A frequent topic of discussion among tennis fans and commentators is who was the greatest male singles player of all time. No consensus has ever existed, however. By a large margin, an Associated Press poll in 1950 named Bill Tilden as the greatest player of the first half of the 20th century. From 1920-1930, Tilden won singles titles at Wimbledon three times and the U.S. Championships seven times. In 1938, however, Donald Budge became the first person to win all four Grand Slam singles titles during the same calendar year and won six consecutive Grand Slam singles titles in 1938 and 1939. Tilden called Budge “the finest player 365 days a year that ever lived.” And in his 1979 autobiography, Jack Kramer said that, based on consistent play, Budge was the greatest player ever. Some observers, however, also felt that Kramer deserved consideration for the title. Kramer was among the few who dominated amateur and professional tennis during the late 1940s and early 1950s. Tony Trabert has said that of the players he saw before the start of the open era, Kramer was the best male champion.
    By the latter half of the 1950s and 1960s, Budge and others had added Pancho Gonzales and Lew Hoad to the list of contenders. Budge reportedly believed that Gonzales was the greatest player ever. Gonzales said about Hoad, “When Lew’s game was at its peak nobody could touch him.  … I think his game was the best game ever. Better than mine. He was capable of making more shots than anybody. His two volleys were great. His overhead was enormous. He had the most natural tennis mind with the most natural tennis physique.”
    During the open era, first Rod Laver and then more recently Björn Borg and Pete Sampras were regarded by many of their contemporaries as among the greatest ever. Cliff Drysdale has said that Laver is the greatest player ever. Mats Wilander said, “The greatest player ever is not necessarily the player who has won the most. I would say that Björn Borg is the greatest player ever because he won Wimbledon five times in a row. And out of those five times, he won the French Open all of those five years, plus another year.” Laver has said that Sampras is “equal to anyone who has ever played the game.” John McEnroe has said that either Laver or Sampras is the greatest player ever. Roger Federer is now considered by many observers to have the most “complete” game in modern tennis, with the potential to challenge the achievements of these past greats. He is an extremely skilled baseline and net player. Many experts of tennis, former tennis players and some of his own tennis peers, believe Federer may become the greatest player in the history of the game. In an article in ‘Tennis week’ from September 14, 2007, the tennis historian Raymond Lee gives an indepth account of the question. His alltime list ranks Laver ahead of Borg and Tilden (tie), Federer, Gonzales, Rosewall, Budge, Lendl, Connors, Sampras in the top ten.

  16. Stefano Grazia scrive:

    Fabio P… nemmeno io vedo la contraddizione, non sarà che tu sia un po’ come diceva Paolo Ferrari in una indimenticabile commedia televisiva di cui non ricordo il nome (qui si che c’è la contraddizione): “poverino! così giovane e già così pedante…” ? SCHERZO,su…Francesco g. ha perfettamente capito e specificato il senso di quel che spezioli voleva dire: non sei d’accordo? E’ un tuo diritto…ma anche a parer mio non c’è nessuna contraddizione nel post di spezioli, nè da un punto di vista sintattico nè di contenuto…Concordo anche con roberto, anche se quel che Arias (e Krickstein) fecero intuire fu portato a compimento da Agassi per cui io direi che il tennis si dovrebbe suddividere in BA e AA (Before Agassi and After Agassi).Quindi nell’88. E non solo per via dell’Attaccare da Fondo,delle swing volley,dello schiaffo al volo, del colpire la palla on the raise….Forse Spezioli intende l’85 per via del successo a W di BUM BUM BECKER

  17. Enzo Cherici scrive:

    Che dire? Che c’è solo da ringraziare il sig. Giovanni per questo commento illuminato. Da ritagliare e custodire con cura :-)

  18. roberto scrive:

    Caro Fabio P., se capisco bene il senso della tesi di Giovanni, fatta sua da Francesco, il tennis è cambiato molto meno da Pietrangeli a Borg che non da Borg a Federer.

    Questo concetto è una verità credo incontrovertibile, semmai si può discutere se si possano fare confronti tra atleti divisi tra loro da 20 anni (a mio avviso no).

  19. gabriella scrive:

    Un intervento molto apprezzabile,soprattutto perchè un pò fuori dal coro rispetto al solito.Concordo poi sull’inutilità di un confornto tra epoche…ogni epoca ha le sue peculiarità,confrontarle può essere piacevole,ma oltre il confronto tentare di stabilire una gerarchia tennistica mi pare piuttosto inutile e trovo che svilisca un pò la bellezza,la spettacolarità e la varietà del tennis.

  20. Giovanni Spezzioli scrive:

    Francesco G. di Bene ha interpretato non bene, ma benissimo le mie parole.

    Il paragone che mi permetto di fare riguarda sì due epoche diverse (primi anni 80 e immediato dopoguerra), ma sono comunque due epoche in cui i materiali e le superfici si assomiglivano ancora parecchio.

    Un piccolo excursus che non vorrei risultasse noioso ma secondo me estremamente chiarificatore: Jack Kramer si serviva di una racchetta lignea progettata dallo staff di Ted Williams che era allora un Ad della Wilson Sporting Goods, quella racchetta venne poi commercializzata a partire dalla metà degli anni ‘40 come Jack Kramer ProStaff e Autograph quella racchetta è rimasta in commercio fino al novembre del 1985 ed è probabile che sia Borg sia Mac se ne siano serviti nella loro crescita tennistica. Quindi tra le Dunlop e le Donnay di Mac e Borg e le racchette che usavano Kramer, Rosewall,Hoad,Trabert etc… non c’è la differenza abissale che c’è ora tra quelle racchette e quelle odierne.

    Come ho detto sono allergico ai paragoni, ma se proprio siamo costretti a farli (almeno mi sento io in alcune occasioni) è assai più calzante un paragone tra giocatori dei primi anni 80 e quelli degli anni 50-60, perchè pur evolvendosi, il tennis non subì gli stravolgimenti che si ebbero dall’85 in poi.
    La mia personale opinione è che tra i giocatori che usarono racchette lignee il più forte sull’erba fu Kramer,sulla terra Trabert e Borg e sul cemento e indoor McEnroe. Chiaro che queste opinioni sono viziate dal mio gusto e dal passaggio al professionismo di Kramer e Trabert che avrebbero anesso molti più slam rispettivamente su erba e su terra.

    Adesso sentire qualcuno che accosta Borg e Federer mi fa sorridere, primo perchè sono incomparabili sul piano dei materiali e delle superfici e poi perchè dagli anni 90 si avuta una vera e propria “rivoluzione copernicana” nel tennis. A questo punto se proprio si volesse fare un paragone tra l’epoca odierna e gli anni 80 basterebbero i freddi numeri (e Michele Fimiani ci potrebbe aiutare ottimamente) e Federer risulterebbe nettamente superiore, ma allora interverrebbe qualcuno a fare la tara agli avversari dello svizzero e via discorrendo si finirebbe in una spirale senza fine e del tutto illogica.

    Gli anni ‘90 come ho detto sono un’ epoca a mio modo di vedere irripetibile, bella, avvicente ma non mi va di farmi prendere dalla nostalgia perchè non sono un estimatore dei “bei tempi andati”.
    Irripetibile dicevo, perchè qualora dovrebbero affermarsi anche i giovani ora emergenti non si avrebbe più quel periodo di rivalità e questo è dovuto all’omologazione dello stile del tennis odierno. Gli anni 90 pur essendo estremamente innovativi risentivano ancora di stili del passato (serve&volley) e il nuovo gioco da fondo espresso in maniere differenti (il tennis “a mitraglia” di Agassi ne è un sempio).

    Il rallentamento generale delle superfici ha poi fatto il resto, ma non mi lamento e resto dell’idea che questo che vediamo oggi sia un bel tennis, diverso ma comunque divertente.
    Mi ritengo fortunato alla mia età di aver potuto vedere anche Federer.

  21. angelica scrive:

    Giovanni, tu che lo hai visto giocare, come era Lew Hoad?
    Sono sempre rimasta ‘affascianta’ dalla foto in binco e nero che lo ritraggono mentre cerca di giocare una volee di rovescio in allungo.

    (una dele mie pubblicazioni preferite anche se costa, almeno per me all’epoca, e comunque rispiarmiavo i soldi pur di acquistarla, era quella rivista se non sbaglio di rino tommasi : Il GrandeTennis. Con tutte quelle meravigliose foto in bianco e nero)

  22. Stefano scrive:

    Oddio, non vorrei sembrare maleducato o irrispettoso, ma non mi pare che il sig. Spezioli abbia affermato queste grandi verità fino ad oggi taciute :-)

    Alla fin fine mi sembra che anche il simpatico collega bloggista ricada nell’errore comune di paragonare giocatori di epoche totalmente diverse, addirittura 46-85, insomma, siamo all’azzardo…

    Comunque temo che la scatola televisiva sia molto più pericolosa della scatola PC ;-)

  23. francesco g. di bene scrive:

    @fabio p.: mica devi chiederlo a me, io ho 28 anni, ma all’autore dell’articolo, che ha avuto la fortuna di vederli giocare dal vivo. In linea teorica, visto che, dal punto di vista logico, mi sembrano valutazioni molto azzeccate quelle del sig. Giovanni. Direi di si.

  24. Giovanni Spezzioli scrive:

    Pietrangeli giocò nel ‘68 a Milano i campionati assoluti italiani e nei quarti di finale incontrò Panatta, lo stesso Panatta che giocò sia con Borg sia con McEnroe.
    Pietrangeli non era proprio quello del 59-60 però la classe e lo stile erano gli stessi e non fu nemmeno un match “fisico” anche perchè tutti sappiamo che Adriano non era certo potentissimo in quel frangente.

    Borg fu un fenomeno a parte per la sua epoca perchè già basava molto sul fisico, probabilmente contro Pietrangeli avrebbe vinto sulla terra rossa, ma Borg soffriva particolarmente essere attaccato (Panatta docet) e Pietrangeli in questo non era scarso. Mac battè Borg su erba e cemento perchè lo attaccava continuamente, forse in alcune occasioni non fu lucido di testa, ma Kramer che ha praticamente inventato il serve&volley avrebbe fatto molto male a Borg sia sull’erba che sul cemento(allora non usato negli slam ma nelle prove del professionismo era già molto comune). Chiaramente non possiamo avere prove certe, io mi baso su ciò che vidi quindi i paragoni possono essere forzati, ma l’efficacia del gioco di Kramer sull’erba non ha eguali nel periodo delle racchette lignee. Come capcità di dominare questa superficie Becker e Sampras (attenzione! non mi riferisco al gioco, ma al dominio) seppur con materiali diversi e fisici diversi gli somigliano molto.Federer ha saputo vincere sull’erba veloce e su quella rallentata di adesso, evidentemente non era così forte nel servizio e nelle volèè però si sa adattare anche col gioco da fondo-campo. E non è poco.

  25. chloe de lissier scrive:

    come volevasi dimostrare, scriverebbe un matematico.

  26. Fabio P. scrive:

    Credevo che la mia domanda potesse avere una risposta scontata .. cioe’ no.
    Invece mi devo ricredere.
    Aspetto una risposta, come suggeritomi da Francesco, da Giovanni.
    Magari potremmo finalmente avere delle risposte definitive a tutte le domande che scioccamente, evidentemente, io ed altri ci siamo posti.
    Che so … chi e’ stato il piu’ forte tra Panatta e Pietrangeli.
    E tra tanti altri … naturalmente fino al 1985 o giu’ di li’.
    Basta averli visti giocare …
    Passando sotto silenzio, naturalmente, un evento di “secondaria importanza” come l’avvento del tennis open …
    Infine … Roland Garros “gamba zoppa dello Slam” non l’avevo mai sentito !
    A me risulta quel questo appellativo sia stato stra-meritato dagli Australian Open (e cambiando il calendario la gamba e’ guarita …) e non certo dal R.G.

  27. raffaele caterino scrive:

    salve a tutti,
    nell’ammirare la passione di un grande appassionato di tennis…..credo a malincuore darei un “pollice basso” al post. Il post casca in contraddizioni che confluiscono in una presa di posizionde precisa ma velata di un compromesso che accomuni tutte le idee del blog….si ha una posizione, la si sostenga con forza. non si può, a mio modesto parere, giudicare “privi di senso” i paragoni di un ‘epoca rispetto a un ‘altra e poi giudicare infantili coloro che sostengono che gli avversari di borg non valgono quelli di federer….non si può sottolineare che così comunque si casca nel giochino “stupido” (sarò troppo preciso ma a me tutti questi aggettivi non piacciono) e poi sostenere avec double cordage (scrivendo addirittura di saggezza, questo richiederebbe un altro commento) che ha una posizione precisa rispetto a quest’argomento….non capisco come possano ridursi i fanatismi in questo modo.
    io, personalmente, ho già deciso e l’ho sottolineato da parecchio che non è possibile fare paragoni tra generazioni (si può al massimo solo parlare di sensazioni e coinvolgimenti soggettivi)….se tutti noi siamo d’accordo su questo bè….non fomentiamo e tiriamo alle lunghe l’argomento col risultato solo di peggiorare la situazione perchè tanto “argomenti validi universalmente” , questo alcuni non lo accetteranno mai, non esistono.
    raffaele caterino

  28. lallo scrive:

    Mah… siamo nel 2007 e se nel 1980 c’era qualcuno che poteva credere ad esempio che le famose diete mediterranee di Lendl (quelle che lo trasformarono da un cadavere da due set sostenuti a fatica ad un replicante da maratone da 5 set) fossero reali e non i primi segnali dell’avvento dell’autoemotrasfusione e dell’Epo (made in Balco), oggi la cosa è sconcertante.
    Oggi non esistono termini di paragone poichè gli additivi medici sono tali che scompensano i valori tecnici anche nello stesso periodo.
    Per intenderci gli anabolizzanti ed il testosterone usati dai Laver sino ai primi Connors e Mac non erano in grado di ribaltare i risultati o di fare differenze sostanziali.
    Con l’avvento del doping ematico (epoca Lendl, Chang, Bollettieri, lo stesso Connors 39enne a flushing etc) vince (come negli altri sport) chi è all’avanguardia negli additivi e riesce a far correre da purosangue pure un Wawrinka altrimenti atleticamente impresentabile…

  29. Fabio P. scrive:

    Raffaele ti straquoto

  30. Giovanni Spezzioli scrive:

    Angelica, ho visto Hoad due volte nel 1956, che ritengo sia il suo anno migliore quando fece 3/4 di Slam con finale in quello perso (Us Open).

    All’epoca avevo 21 e studiavo ancora quindi mi fu possibile seguirlo a Wimbledon e a NY (dove allora studiavo). Lo vidi nelle semifinale battere in un bellissimo match un altro australiano Fraser. Aveva un dritto piuttosto potente, di rovescio era meno sicuro ma comunque ricavava punti. Chiaramente a rete era forte come molti giocatori di quell’epoca, la cosa che impressionava era la sua reattività e la capacità di anticipare nel campo i colpi dell’avversario, si muoveva molto bene e sapeva colpire anche in acrobazia. Sul campo era abbastanza partecipe, nel senso che esternava abbastanza le sue emozioni sia con se stesso sia con i giudici di linea. A Wimbledon sempre nel ‘56 lo vidi nei quarti contro un altro australiano mi pare si chiamasse Anderson ma non ne sono sicuro, e in semifinale in un match agevole contro un americano di cui ricordo solo il nome “Ham” perchè significa prosciutto. Comunque Hoad era molto bello da veder giocare soprattutto per quella dose di fisicità e tecnica che inserì nel tennis di allora, anche se mi hanno sempre detto (colleghi,amici appassionati più anziani di me) che il massimo era vederlo giocare in doppio con Ken Rosewall.

  31. Enzo Cherici scrive:

    Da ritagliare e conservare anche i successivi interventi del sig. Giovanni. “Pollice su” alla stragrandissima! Interventi precisi, ragionati e di una chiarezza disarmante. Complimenti sinceri :-)

  32. Fabio P. scrive:

    Accidenti Spezzioli, sei allegico ai paragoni e ne hai fatti un sacco, nell’articolo e nei post successivi ! :-)

  33. francesco g. di bene scrive:

    Non mi va di inviaschiarmi di nuovo in una discussione senza costrutto e che non porterà a una conclusione, non perchè non rispetti l’opinione di raffaele o fabio, ma solo perchè trovo questo dibattito terribilmente noioso. Giovanni con pacatezza ha esposto un’idea, che porta a una semplicissima conclusione, peraltro condivisibile: il confronti tra federer e borg non è fattibile. Condivisa anche dai suddetti commentatori. Solo che oggi piace molto più dare la propria opinione che leggere o ascoltare quella altrui, se si usa pacatezza e educazione, nonchè argomenti ragionati, si finisce per subire attacchi che accusano di “raggiro”, di non voler con forza sostenere le proprie idee, come se NON SI POTESSERO avere idee moderate, tutto deve per forza essere limitato allo scontro tra idee estreme, al tifo da stadio.

    Per quanto mi riguarda, continuerò a guardare con nostalgia e rimpianto di chi non ha potuto vivere un’epoca, i grandi campioni del passato, ma senza fare il ragionamento che fa sempre mio nonno quando dice “una volta l’erba era più verde”. Mi continuerò quindi a godere il presente e i campioni di oggi, così come quelli di ieri, quando potrò.

  34. Fabio P. scrive:

    Idee moderate quelle di Giovanni ?
    Dire che Kramer avrebbe dato le sberle a Wimbledon a Borg e McEnroe .. queste solo le idee moderate ? :-)

  35. astoppardi scrive:

    suvvia amici…

    ogni stagione come ogni età ha dei pregi che non sono paragonabili…

    abbiamo goduto delle gesta di borg di becker di sampras ed ora ci godiamo federer…abbiamo “sofferto” e continuiamo a farlo x l’uno piuttosto che per l’altro ma non si possono confrontare periodi e atleti fra di loro…
    ci puo’ solo godere ed esultarne le gesta …

  36. chloe de lissier scrive:

    ho già detto la mia sulle opinioni del signor spezioli. leggendo quanto ne è conseguito (e di cui ero arcisicura) comincio a sospettare che l’intento non dichiarato del blog sia proprio quello di scatenare discussioni del genere. così aumentano interventi e contatti. vedrete che questo articolo ospiterà un paio di centinaia di post. ubaldo scanagatta gongolante.

  37. francesco g. di bene scrive:

    hai ragione fabio, è meno moderato dire, avendoli visti dal vivo, che kramer avrebbe battuto borg sull’erba (visto il un contesto tecnologico più o meno simile), piuttosto che dire che borg avrebbe distrutto federer, pur essendo questo paragone un po più forzato a causa delle differenze negli strumenti utilizzati :) hai ragione tu :)

  38. Fabio P. scrive:

    @ Enzo Cherici

    “Pietrangeli giocò nel ‘68 a Milano i campionati assoluti italiani e nei quarti di finale incontrò Panatta, lo stesso Panatta che giocò sia con Borg sia con McEnroe.”

    Lo stesso Panatta ???
    Panatta aveva meno di 18 anni in quel match con Pietrangeli !!!
    Alla faccia dell’intervento ragionato. :-)

  39. Fabio P. scrive:

    Sbagli persona Francesco … io dico che i paragoni non si possono fare. Nel quello di Kramer con Borg e McEnroe ne’ quello di Federer con Borg.

  40. francesco g. di bene scrive:

    @chloe: non credo fosse questo l’intento di ubaldo e degli altri collaboratori. Era piuttosto il contrario, cioè mettere una parola fine a una delle polemiche più classiche e più noiose tra gli appassionati di tennis, utilizzando una vera chicca di un appassionato che ha potuto godersi dal vivo la storia moderna del tennis.

  41. Fabio P. scrive:

    Chloe, che noia sarebbe se tutti avessimo un’unica opinione …
    Finche’ non ci offendiamo tra di noi va tutto bene … e non mi pare che sia accaduto qualcosa di male …
    O dovremmo parlare solo del dritto di Federer o del servizio di Tanner ?
    Guarda .. preferisco parlare della caduta di capelli di Davidenko :-)

  42. Fabio P. scrive:

    Arriva Spezzioli e mette fine con il suo articolo ad un discorso che viene portato, inutilmente, avanti da decenni ??? Ma dai ! :-)

  43. Francesco da Lugano scrive:

    Doverosi i complimenti al signor Giovanni: i suoi ricordi giovanili, i suoi giudizi di carattere tecnico su almeno cinque generazioni di campioni ha dato a tutti noi spunti talmente interessanti che sarebbe riduttivo ricondurre il tutto alla solita querelle se Borg sia stato più forte di Federer, o viceversa.

    Il fatto che il 1985 sia stato lo spartiacque di questo sport fa sorgere una domanda: in futuro avverrà per caso un’altra “rivoluzione copernicana”. Se sì, già da ora si possono individuare i prodromi? Ci sarà, a breve, medio o lungo termine un’altro periodo stile 80/90, senza un grande dominatore, un cannibale, ma diversi campioni dagli stili diversi, che a corrente alternata si spartiranno gli Slams? Una discussione magari senza fondamento adesso, ma chissà tra qualche anno.

    Intanto, senza dare troppo nell’occhio, una piccola “rivoluzione” sembra avvenuta. Ho visto un filmato della finale del Wimbledon vinta da Ivanisevic. Raffrontandolo con gli highlights del’ultima (Federer-Nadal), sembrava di essere su un’altra superficie. Dall’erba all’erba “battuta” (Clerici), con rimbalzi altissimi della pallina. E Nadal che faceva arrotate manco giocasse sulla terra di Barcellona. Un trend che abbiamo potuto ammirare (?) anche negli indoors di quest’anno (a Bercy soprattutto).
    Magari dove non arriva più la tecnologia a cambiare la racchetta, arrivano i direttori dei tornei questa volta. E ci toccherà assistere alla definitiva estinzione dei giocatori di volo (quelli descritti da Giovanni Spezioli), di quelli che vanno (quasi) sempre a rete….

    P.S. Se non sono troppo indiscreto, signor Giovanni, una domanda. In quale parte della Gran Bretagna ha vissuto? Io ho passato 2 anni meravigliosi tra Manchester a Liverpool, e mi incuriosiva la cosa..:)

    Grazie di tutto, anche se riterrà opportuno non rispondermi.

  44. angelica scrive:

    Marooo i lunghi disgeli di primavera sono meno noiosi di alcuni commenti che sembrano solo per polemizzare! :P
    Provate, se potete, a godervi i racconti di un testimone oculare come Giovanni.

    (boniii, state boniiii, mette gia’ l’ascia da guerra enon perdete tempo a rispondermi :D )

    Trovo diverte notare che alcuni lo chiamano Spezziali o Sig. Giovanni, Un rispetto che mi chiedo sarebbe presente se Giovanni non avesse cominciato il suo bellissimo intervento dicendo la sua eta’ ;)

    Giovanni, grazie infinite per aver usato un po’ del tuo tempo per raccontarmi di Hoad. :)
    E visto che ci sono ne approfitto e chiedo anche: Marghareth Smith Court l’hai vista giocare?

  45. francesco g. di bene scrive:

    Va bene, non fine, ma almeno un contributo molto interessante e documentato? :)

  46. michele scrive:

    @ raffaele caterino
    ma la finisci di mettere la firma in fondo ai post??! guarda che c’è scritto prima “raffaele caterino scrive:”…sennò sembra che hai scritto un’enciclica e che c’hai messo su il sigillo papale! ;-) SCHERZO!!!
    sono cmq daccordo con te (anche se mi pare che hai modificato un po’ il tuo punto di vista rispetto a qualche post fa) sulla scarza significatività dei paragoni tra giocatori di epoche differenti e sul fatto che la preferenza accordata all’uno o all’altro sia in larga parte legata al coinvolgimento emotivo piuttosto che a dati oggettivi
    cionondimeno le argomentazioni di luca, quando ci mostra in modo inequivocabile che borg è indiscutibilmente il più grande tennista dal tempo della pallacorda fino alla fine dei tempi o del signor spezioli, che ci spiega (e un po’ ci convince) come kramer avrebbe spianato borg sul veloce o le tue, quando dicevi che gli avversari di sampras erano superiori a quelli di federer (suggerendo in maniera implicita la superiorità del primo nei confronti del secondo), a patto che siano espresse in modo rispettoso di chi sostiene tesi differenti, rappresentano, almeno per me, una lettura godibile ed alle volte, come nel caso dell’articolo che stiamo commentando, offrono interessanti spunti di riflessione “tennistica”
    detto ciò è del tutto oggettivo che il più Grande Giocatore della Storia del Tennis è e sarà STEFAN EDBERG.
    michele laurenzi

  47. chloe de lissier scrive:

    @francesco di bene
    la parola fine? con tutta la simpatia e senza nessuna offesa, ma allora qui crediamo ancora alle favole.

  48. Marco '78 scrive:

    buongiorno a tutti.

    gentilmente, qualcuno mi sa spiegare in quale maniera le affermazioni (sintetizzo) “due epoche NON SONO confrontabili” e “due tennisti SONO confrontabili” sono in contraddizione l’una con l’altra?

    facendo un paragone musicale, se affermo che il rock degli anni ‘70 non è paragonabile a quello degli anni ‘90, ma allo stesso tempo ritengo i Led Zeppelin complessivamente superiori (di gran lunga) ai Radiohead, che c’è di male?

  49. Enzo Cherici scrive:

    Fabio P.
    È ragionato in quanto ha un fondamento: il confronto diretto fra i due. Pietrangeli era più vecchio, ma Panatta molto giovane e tennisticamente immaturo. Il paragone ci sta tutto, non vedo lo scandalo.
    È la stessa obiezione che muovo io a tutti quelli che ritengono Sampars superiore a Federer. Rispondo che un confronto c’è stato e ha vinto Federer. Sampras non era più il vero Sampras? Obiezione respinta, visto che nemmeno Federer era ancora il vero Federer e che comunque Sampras avrebbe vinto lo US Open l’anno successivo.

  50. Fabio P. scrive:

    @ Francesco da Lugano

    Se ti capita, guarda la finale del 1977 tra Borg e Connors.
    Edizione senza pioggia, campi secchissimi e spelacchiati.
    Finale quasi da terra battuta.

  51. Fabio P. scrive:

    @ Francesco

    Contributo interessante e documentato ?
    Ma neanche per sogno :-)

  52. francesco g. di bene scrive:

    Mi arrendo alzando le mani. Buona ri-ri-ri-ri-discussione.

  53. Fabio P. scrive:

    @ Enzo

    Spezzioli dice che Pietrangeli ha battuto Panatta, lo stesso Panatta che ha giocato con Borg E McEnroe.
    Io, come noti tu, dico che quel Panatta diciassettenne era un altro giocatore rispetto a quello che affronto’ Borg E Mc.
    E comunque nel 70 e 71 Panatta batte’ Pietrangeli.
    Quindi ragionando con il tuo metro di giudizio, Panatta e’ stato piu’ forte di Pietrangeli … e Panatta nel 70 e 71 non era ancora il vero Panatta, molto piu’ forte negli anni successivi.
    Fermo restando che secondo me questi paragoni sono improponibili.

  54. paolo scrive:

    Secondo me da un aspetto non si può prescindere: di fronte a un pietrangeli che dice, quasi con fierezza, che in vita sua non ha mai svolto una seduta di preparazione atletica, bisognerebbe innanzi tutto capire che il tennis fino agli anni 70 non era neanche lontano parente dello sport iperspecialistico che è oggi.
    Inoltre era uno sport elitario, destinato a pochi privilegiati.
    Per cui quando sento paragonare Federer a Jack Kramer o simili mi viene solo da ridere, così come quando Pietrangeli o Lea Pericoli rimproveravano nelle loro telecronache qualche attuale pro di non colpire “di fianco”.Ma di che parlano questi signori?
    Credo che da Borg, Connors, Lendl e Mc Enroe si possa parlare di un tennis inteso come lo è oggi, che obiettivamente, a prescindere da inuattabili paragoni con materiali, corde e racchette, è molto ma molto più difficile del tennis dei Laver o Rosewall.
    Che vi piaccia o no, signori, la velocità di palla di Laver è quella di un buon 3/1 di oggi.Qualcosa vorrà pur dire.
    Oppure vogliamo continuare a considerare un tabù dire queste cose, come quando a nessuno piace ammettere che se la Henin gioca col n. 700 del mondo perde 6-0 6-0?
    Con questo non escludo che se Laver fosse nato oggi probabilmente sarebbe il n. 1 del mondo, ma stiamo rientrando in paragoni che l’autore di questo interessante articolo giustamente definisce “stupidi”.
    Un dato oggettivo, però, va riconosciuto: essere Federer oggi è mille volte più difficile di essere Laver negli anni 60.Mi espongo a tutte le critiche…
    Ciao a tutti

  55. chloe de lissier scrive:

    quanti soloni. e mi pare che i migliori non si siano ancora presentati all’appello.
    signor spezioli, spero lei sia abbastanza disincantato da tenere nella dovuta considerazione i pareri di questi scienziati della racchetta.

  56. Fabio P. scrive:

    Stavo scherzando Francesco :-) .. non hai visto la faccina :-) ?

  57. Fabio P. scrive:

    E poi Spezzioli voleva un po’ di soddisfazione anche se veniva massacrato nei post ! :-)
    Sara’ soddisfatto credo :-)

  58. Enzo Cherici scrive:

    Fabio P.
    Non ho affatto detto che Panatta fosse più forte di Pietrangeli, mi sono limitato a far presente che un confronto era possibile visto che i due si sono incontrati (non come Borg e Federer insomma). Credo che interventi come quelli del sig. Giovanni andrebbero apprezzati a prescindere, visto che parla per esperienza diretta, a differenza della maggior parte di noi che di Kramer, Laver & co hanno soltanto sentito parlare.

  59. DARTAGNAN scrive:

    Spezioli? Direi SIG. SPEZIALE !
    Il suo ottimo post ha reso piccante la giornata. Vero pepe tennistico.

    Il confronto tra epoche rimarrà sempre argomento capace di generare opinioni. La risposta ? Da lasciare alla libertà d’ognuno.

    Beato Lei che ha assaggiato “LIVE” tutta questa bontà tennistica !

    Il calpestio rapido e leggero di Laver sull’erba - vera - di Wimbledon scendendo a rete per giocare una volee mancina d’approccio con la racchetta marca Chemold di legno lucente……io me lo posso solo immaginare, oppure guardare in qualche filmato d’epoca……

  60. chloe de lissier scrive:

    una domanda proprio off topic.
    ma com’è che a quest’ora i commenti finiscono di colpo?
    scrivete forse da qualche struttura chiusa (ospedali, carceri, caserme, uffici con principali carogne)?
    è suonata l’ora del rancio? mogli e mariti aspettano?

  61. Giovanni Spezzioli scrive:

    Rispondo ad Angelica, no mi dispiace, ma Margaret Court Smith non l’ho mai vista giocare, anche perchè allora il torneo maschile era preponderante in termini di orario rispetto a quello femminile, cosa che per fortuna è cambiata.

    Con il mio esempio di match tra Panatta e Pietrangeli non volevo assolutamente mettere in piedi una disputa riguardo a chi fosse meglio o peggio. Sicuramente in quel match Panatta non era quello del 1976 come Pietrangeli non era il bicampeon di Parigi, però lo stesso Pietrangeli ammette che fu un match abbastanza combattuto non a senso unico quindi in qualche modo equilibrato.

    Il fatto che io faccia paragoni non deve trarre in inganno. Nel momento in cui dico che sono allergico ai paragoni e ne faccio molti è per un semplice motivo: da quando leggo questo blog sento molti farne e mi pare anche a sproposito.

    Ho letto spesso : diamo a Federer e Nadal una prostaff di legno e mettiamoli a confronto con Mac e Borg e ci saranno risultati veri, allora provocatoriamente mi vien da dire (secondo me in modo più plausibile) mettiamo Borg contro Jack Kramer o sull’erba di Wimbledon (visto che entrambi usavano racchette lignee penso che ci sia minor differenza tra loro che tra Federer e Nadal).

    Avendo visto anche tratti del match inserito all’inizio del mio commento (che poi è diventato un “articolo” ma penso di non meritarmelo) tra Borg
    e Laver del 1977 non mi pare di vedere una differenza abissale nel loro tennis. E che questo sia un punto dove ci potrebbe arrivare chiunque sono d’accordissimo e non voglio prendermi alcun merito.

    Mi pare solo che qui si esageri un po’ troppo su certe partigianerie. Io non ritengo che il tennis che ho visto da ragazzo sia il migliore in assoluto, e se questo si è capito dai miei commenti mi dispiace perchè non è quello che intendevo esprimere. Non mi viene mai da dire o pensare “Ah non ci sarà mai più uno come lui” e “Quell’epoca era la migliore, non tornerà più” e a volte si sa che noi vecchi siamo fatti così, per mi fortuna (o sfortuna dipende come la si vuole vedere) cerco di guardare avanti e apprezzare ciò che viene.

    Ma quello che ho visto qui in articoli precedenti ai miei occhi risulta eccessivo, ci sono gli integralisti di Borg e degli anni 80 che non vogliono sentire ragioni, amanti degli anni 90 che valorizzano solo quel periodo per gettare discredito su quello attuale, non manca poi chi, in modo eccessivo parla di oggi come il miglior tennis possibile. Quindi i toni si accendono si passa dall’altra parte anche con espressioni non del tutto simpatiche.

    Mi riferivo ad Avec Double Cordage come esempio, perchè mi è parso comunque pacato e disposto al dialogo e spesso ha argomentato i suoi commenti con dati piuttosto validi, ma spesso si è sentito opporre una litania piuttosto che una risposta articolata.

    Solo questo mi è parso. Non vorrei alimentare altre sterili discussioni, che farebbero scadere la qualità di questo bel blog. Ringrazio ancora Ubaldo che ci dà questa opportunità di discutere di tennis, non sprechiamola facendo leva solo su ciò che abbiamo amato e che ci ha emozianato in passato. Si può discuterne, ma certi toni,ripeto,mi paiono esagerati.

    Saluti.

    P.S. Raffaele Caterino, mi dispiace che non ti piacciano i miei aggettivi se solo in qualche modo ti sei sentito offeso, me ne scuso fin da ora.

  62. Stefano Grazia scrive:

    ma scusate, Panatta non vinse già ventenne (e quindi relativamente maturo) due finali dei Campionati Italiani al quinto set contro un Pietrangeli che aveva solo 20 anni più di lui? Vero è che il miglior Panatta fu quello del 76,però…
    Comunque ribadisco la mia perplessità sull’incapacità di apprezzare un commento sobrio e pacato e quoto Enzo Chierici

  63. String scrive:

    Volendo stabilire chi sia il più grande giocatore di tutti i tempi (esercizio abbastanza arbitrario, come già detto), bisognerebbe comunque partire da una classifica che elenchi chi siano stati i più grandi giocatori della loro epoca.

    Quindi, provo a stilare la seguente classifica (arbitrariamente suddivisa per decadi) prendendo in considerazione 2 dati principali (sui quali spero concorderete): 1. il numero di Slam vinti in carriera, e 2. l’esito degli scontri diretti con i propri diretti inseguitori.

    Il risultato è il seguente.

    1920 - Bill Tilden

    1930 - Donald Budge

    1940 - Jack Kramer

    1950 - Tony Trabert

    1960 - Rod Laver
    (nonostante Roy Emerson abbia vinto un titolo in più, negli scontri diretti si trova perdente 14-1 contro Laver)

    1970 - Bjorn Borg
    (con 8 Slam nei ‘70 e altri 3 negli ‘80, vince contro il suo diretto inseguitore Connors 13-8; rispetto a McEnroe si trova in parità 7-7… con quest’ultimo che a sua volta supera Connors 20-14, tuttavia McEnroe conquisterà ’solo’ 7 Slam in carriera)

    1980 - Ivan Lendl
    (qui di nuovo soccombe McEnroe di una sola lunghezza per numero di Slam, e comunque perdendo gli scontri diretti con Lendl per 21-15; e rispetto all’altro inseguitore, Mats Wilander, Lendl vince 15-7)

    1990 - Pete Sampras
    (indiscusso dominatore, con 12 Slam vinti nei ‘90 e 14 in carriera, supera il suo grande rivale, Andre Agassi 20-14; Sampras supera anche Courier per 16-4, il quale si rifà contro Agassi 7-5)

    2000 - Roger Federer
    (pur non essendosi chiuso il decennio, Roger ha ancora 2 anni per aggiungere altri Slam ai 12 già raggiunti)

    Se poi vogliamo guardare ai risultati “in assoluto” più eclatanti e significativi nella storia del tennis, abbiamo da una parte Rod Laver, che ha vinto il Grande Slam per ben due volte consecutive nella stessa annata (1962 e 1969), e dall’altra Pete Sampras, che ha vinto in maggior numero di Slam in carriera (14).

    Non c’è da sorprendersi, quindi, se quello a cui ambisce di più Roger Federer è battere entrambi questi record (e pianifica la sua preparazione e calendario di conseguenza).

    Se lo facesse, e dico “se”, credo che tutte queste nostre discussioni sarebbero veramente superate dai numeri, e oggettivamente inutili.

    … fuoco alle polveri!

    PS: ci tengo poi a dire che i giocatori che più mi divertivano sono sempre stati McEnroe e Agassi.

  64. karlovic 80 scrive:

    premesso che sono un fan dei mitici anni 90,e ritengo roger e pete sullo stesso livello.e difficile stabilire chi sia il piu grande di tutta la storia,per molti punti.e li elenco.PUNTO 1.se guardiamo le vittorie negli slam il primo e pete, pero rod laver ha vinto 11 slam e rimanendo escluso dal tennis in tutto per 5 anni,ovvero i suoi migliori,in totale ha saltato 20 slam.per me ne avrebbe vinto altri 6 o 7,visto che ha vinto,prima di uscire e poi al rientro nel 69.idem per ken rosewall,8 slam vinti ma e rimasto fuori 11 anni,in totale ha saltato 44 slam.ne ha vinto 4 prima e 4 al rientro.io dico che ne avrebbe vinto altri 8.borg 11 slam a 25 anni,ma credo una sola volta agli aus open, e se consideriamo che in quegli anni vincevano,tanner,edmonson,teacher,forse 3 o 4 slam li vinceva,a parigi su 8 partecipazioni 6 vittorie.PUNTO 2.numero di tornei totali.un certo connors,ne ha vinti 109,8 slam,1 master,270 settimmane n1,record di tornei vinti in un anno 15,e divittorie in un anno ben 98,semi us open ha 39 anni,longevita pazzesca,e soprattuto ha affrontato gente come borg,lendl e mcenroe.la colpa non e di roger ma avversari fenomenali in giro non ne vedo.ma magari avrebbe vinto lo stesso.PUNTO 3.completezza di tornei.agassi ha vinto tutto,i 4 slam,foro italico,master,coppa davis,e su tutte le superfici e contro 3 generazioni di fenomeni tipo,lendl,bum bum pete,courier,e ultimi safin e roger.ha giocato la prima semi slam nel 88,e l,ultima finale nel 2005,dopo 17anni,che diciamo di lui,e un fenomeno.PUNTO 4.denominazione temporanea.mac nel 84 ha vinto 13 tornei e perso 3 gare.lendl ha vinto 15 tornei nel 82.il grande laver ha fatto il grande slam piu roma nel 69,il grande jack kramer ha wimbledon 47 lascio una media di 5 game a partita agli avversari, e giovanni spezioli puo testimoniare,pancho gonzales e stato sempre tra i pro,e non perdeva neanche se lo pagavi.e ne cito solo pochi.PUNTO 5.scontri diretti.borg e in vantaggio con tutte,tranne che con mac 7-7.sampras con tutti,tranne krajicek,che lo infastidiva grazie al cheap and charge,lendl con tutti tranne che con pete e edberg.federer lo sappiamo tutti.PUNTO 6.stile di gioco.roger e un grande,ma diciamo la verita,i becker e e gli edberg si sono estinti,roger non ha mai giocato contro un attaccante puro oggi stanno tutti dietro alla linea di fondo,percio ha wimbledon nessuno fa piu servizio e rete,complice anche l,erba rallentata,prima potevi incontrare un rafter, un goran o un cash,e tranquillamente potevi perdere.e finisco,il vero roger non lo abbiamo ancora visto,complice i suoi pseudo avversari,il roger visto fino ad adesso e solo al 70 per cento di potenzialita e vince comunque facilmente,pete per vincere ma anche perdere era costretto a dara il tutto per tutto,e sottolineo poteva benissimo perdere.

  65. raffaele caterino scrive:

    @michele
    non ho mai cambiato idea, è semplicemente che mi sono ritrovato invischiato in una discussione che non mi apparteneva e che, sbagliando personalmente lo ammetto, ho scatenato io un mese fa al master di madrid……
    @francesco g bene
    scrivi “come se NON SI POTESSERO avere idee moderate…” chi è che ha idee moderate e soprattutto quali sarebbero le idee modarate? non lo dico ironicamente ma scusa io leggo attentamente tutto il blog e mi pare si sia sviluppata una vera e propria battaglia a colpi di numeri, teorie etc. etc. e si cerca di dimostrare così la propria tesi(una battaglia peraltro mai sostenuta da me) e questa battaglia, ripeto, si fomenta ancora. un ultima cosa, se la ritieni così noiosa perchè scriveresti? se non credi nella buona fede di chi scrive ma allora la vera colpa di chi è? di noi che scriviamo o di te che leggi?
    @giovanni spezioli
    ho parecchio rispetto e mi piace sempre tantissimo sentire di storie sul tennis, io che desiderei conoscere tutto su di esso dalla sua nascita….però credo di non essere assolutamente in sintonia con lei signor spezioli.
    lei continua a giudicare “a sproposito” (non posso farci niente, non mi piace questa parola) i paragoni fatti nel blog e allora cosa fa? ne fa altri e lei…..sembrerebbe quasi che visto che quelli degli altri non vanno bene c’è la necessità di mettere i suoi.la sua opinione poi su avec e rispettabilissima ma poi non può, sempre secondo me, giudicare “non articolate” le risposte di chi gli ha risposto….qui ci confronta si discute e , se si vuole non si legge ciò che non piace…..non esistono leggi o criteri di valutazione delle risposte o criteri di “sterilità” della discussione (oltretutto non la giudicherei così una discussione che, a parte tutto, scatena in questo modo gli animi da un mese). non arriviamo al punto nel quale scrivono solo quelli che la pensano allo stesso mdo e che vogliono sentirsi dire hai ragione. quella sarebbe una discussione sterile (non è rivolto a lei spezioli ma in generale).
    scusatemi veramente se ho sbagliato i toni, il rispetto delle opinioni altrui è per me un concetto di fondamentale importanza.

    ps.scusami michele cercherò di ricordarmi del nome, ma me ne dimentico sempre che già c’è. mettere il mio nome e cognome è simbolicamente importante per me, mi ricorda che devo avere sempre il 100% delle responsabilità di quello che scrivo.
    scusa

  66. karlovic 80 scrive:

    io sono un appasionato anche di altri sport.ma solo nel tenni gli ultimi sono piu forti dei precedenti,mi spiegate il perche.magari tirano e corrono piu veloci dei tennisti addietro.percio roger,rafa e djoko sono piu forti di sampras,borg,lendl,laver,kramer,budge.scusate il paragone ma solo nel tennis avviene questo.a me risulta che i piu grandi pugili massimi,dempsey,carnera,braddock,louis,marciano,patterson,linston,clay,anno combattuto molti anni fa,anche nel 30 0 40,solo tyson si puo avvicinare a loro,che ha combattuto seriamente fino a 15 anni fa.gli attuali pugili,sono piu potenti,veloci e non reggono il paragone.come mai.idem per il calcio,a voi risulta che il velocissimo messi,il talentuoso kaka,il potentissimo ibra,solo perche sono piu completi e giocano oggi si possono paragonare,ad un signore che ha giocato negli anni 50 e 60 di nome pele.neanche tra mille anni supereranno o rei.idem in f1,schumi ha messo tutti i record in f1,un po come il federer attuale,ovvero senza avversari degni,ma io continuio a reputare senna il piu grande di tutti,per via degli avversari che ha battuto.ho fatto solo 3 esempi.perche nel tennis la generazione attuale e roger,si dice che giochino meglio a tennis.e una domanda e aspetto risposta.

  67. Fabio P. scrive:

    Spezzioli, non puoi tirare il sasso e poi nascondere la mano.
    L’affermazione “Kramer e Laver avrebbero dato solo che sberle a Wimbledon a Borg e McEnroe” e’ tua. Non me la sono inventata.
    Dai giudizi di merito, paragoni epoche diverse e giocatori che non si sono mai incontrati.
    Non puoi dire agli altri che sono partigiani quando il primo sei tu.
    Rileggi quello che scrivi.

  68. anakyn scrive:

    Splendido vedere come il Tennis, dall’alto del suo respiro classico, riesca a coinvolgere nell’intreccio di commenti e discussioni anche persone di età anagrafica non più verdissima, ma dal pensiero evidentemente intatto: un grazie anche da parte mia a Giovanni, alle sue analisi dense di esperienza ed alle sue repliche pacate :)

  69. alex scrive:

    karlovic 80 tu hai sempre affermato che adesso il livello del tennis è molto basso mentre negli anni 90 era molto più alto.
    Io ti ho sempre risposto che adesso si gioca un tennis di altissimo livello chi sia più forte tre federer sampras borg e tutti gli altri a noi interessa poco.
    Il fatto che tu provi a dire che federer non ha avversari per farlo sembrare meno forte di sampras o di chi lo ha preceduto è sempre stato un tuo problema, io ho amato il tennis negli anni 70 -80-90 e ora.
    Mi piace vedere federer come prima sampras o agassi o mc oppure borg o connors. etc etc

  70. Avec Double Cordage scrive:

    beh veramente un commento esemplare, sicuramente più che meritevole ad essere presentato come articolo come lo fù anche quello di Roberto Commentucci del 16 Novembre 2007 che riassumeva le caratteristiche dei migliori italiani terraioli o meno.

    Spero che basti a convogliare le varie discussioni su “il migliore di sempre” e “livello anni 80 e 90 vs oggi” tra i commenti a questo articolo, l’unica cosa che magari poteva rendere la discussione più efficace sarebbe stato aggiungere un riassunto delle voci opposte (ma forse lo puo mettere Ubaldo in grasseto in fondo all’articolo), in tal modo da evitare che si ecceda in riproporre lo stesso concetto, ma d’altronde per ora i veri oppositori si possono contare sulle dita di una mano, forse basterebbe anche il pollice anche se vedo che anche Fabio P. sta uscendo alla scopert ;) ma ho l’impressione che il suo scetticismo sia dovuto principalmente a una lettura poco concentrata dell’articolo di Giovanni Spezzioli. Certo che è una bella coincidenza che entrambi ci troviamo d’accordo sulla data dello spartiaque, proprio oggi avevo pubblicato un nuovo articolo del mio blog dove indico la vittoria di un 17enne Becker a Wimbledon come l’inizio di un periodo caratterizzato da giocatori che hanno iniziato a giocare con le racchette nuove gia da juniors. E anche nell’indicare l’inizio di una seconda fase sono d’accordo con Giovanni Spezzioli. A mio parere questa seconda fase diventa inconfutabile a partire dall’affermazione di giocatri come Agassi e Sampras (ma anche Chang può essere preso in considerazione l’unico neo è che ha vinto solo uno slam e quello non con poca fortuna ma comunque non era il diverso background tecnico legato all’attrezzo il fattore caraterizzante di quella vittoria) che nonostante abbiano ancora visto le racchette di legno in tenera età poi hanno aquisito la loro tecnica partendo con gli attrezzi moderni mentre gente come Becker e Edberg invece quelle racchette le hanno avute solo pochi anni prima del loro “break through” personalmente considero comunque il tennis di sampras e agassi solo uno sviluppo di quello di Becker, mentre quello moderno (con la punta di diamante Federer, che per via della sua esagerata perfezione potrebbe capeggiare un ulteriore categoria non fosse altro che in questa categoria c’è solo lui) si differenzia dal tennis 90 perchè non solo è stato interamente appreso con strumenti di nuova generazione ma perchè pure gli schemi sono basati sulle realtà viste affermarsi negli anni 90 combinando il meglio sia dell attaco a rete che da fondo campo, che della difesa a rete e a fondo campo, si potrebbe riassumere in una formula del tipo
    (Sampras+Edberg+Becker)+(Agassi+Chang+Muster)=Federer

    A Nadal mancano i fattori Sampras, Edberg e per certi versi anche Becker difficilmente aquisibili, mentre a giocatroi come Berdych e Gasquet manca ancora molto della combattivita e difesa di Muster e Chang, Murray invece come Federer riassume quasi tutti gli aspetti ma con una maggiore pendenza verso attaco e difesa da fondo non ultimo per via del rovescio bimane ma con minori lacune di Nadal nel altro versante.

    penso che un ulteriore rivoluzione potrebbe venire solo dall’esasperazione del modello Federer e non da una rivoluzione dello strumento, ovvero se saltassero fuori una decina di giocatori intorno ai 2 metri con il tocco, il gioco di gambe, la coordinazione occhio braccio e la tecnica di federer e se questi avessero un fisco alla nadal o michael jordan e fossero magari anche ambidestri potremmo vedere un nuovo “Quantum Leap” come lo è quello da Borg a Federer ma tenendo come base gli under 12 di oggi non penso che questo avvenga nei prossimi 10 anni, con la stessa base di argomentazione degli under 12, penso però che in futuro ci potranno essere una decina di federer a lottare per gli slam.

    visto che oggi mi è toccato guidare (non mi piace affato andare in macchina preferisco sedermi affianco al guidatore e guardare al lato della strada) riassumo in uno i commenti che altrimenti avrei fatto singolarmente

    @Giovanni Spezzioli
    ma Pancho Gonzales aveva veramente il tocco di Mcenroe? e Ilie Nastase aveva anche lui il tocco di Mc? purtroppo mi sono dovuto fidare sempre di quello che ho letto e non ho mai potuto vedere un video per farmi un opinione ne chiedere a qualcuno che li avesse visti, tu cosa dici? Cerano altri giocatori con una sensibilità del genere, Leconte secondo il tuo parere è da annoverarvi?

    @ Fabio P.
    come a francesco g. di bene mi pare chiarissima l’argomentazione di Giovanni Spezioli (che con porre fine al argomento penso intenda evitare che questo dibattito divampi nuovamente in altri topic e d’ora in poi rimanga invece confinato tra i commenti a questo articolo), le ere da lui citate mi sembrano 3 anni 50-85, 85-fine90, ultimi 5 anni e mi sembra che quando si riferisce a raffronti possibili si riferisca a raffronti sensati, perchè è chiaro che un borg nato nel 1981 avrebbe altre chance del borg realmente esistito, ma quello che si può paragonare è il livello di gioco esperesso ovvero la “somma dei colpi+fattore atletico+fattore tattico+fattore mentale” di un giocatore realmente esistito e non il potenziale di un giocatroe mai esistito, ed è questo a determinare il risultato scontato dell raffronto tra le tre ere

    quanto riguarda Pietrangeli e il tennis della sua era provate a farvene un abbozzo d’opinine dando una sbirciatina alla finale del roland garros del 1960 contro Ayala

    http://www.ina.fr/archivespourtous/index.php?vue=notice&from=themes&cs_page=2&cs_order=0&code=C0531228833&num_notice=15&total_notices=29

    @roberto
    io ho contato il wimbledon vinto da becker nel 85 perchè ha quasi annientato l’elitè di allora in un torneo più importante dei tornei vinti da Arias, e poi perchè Becker era un giocatore a tutto campo che aveva sia i colpi da fondo che il servizio moderni, ma il mio punto di vista è senzaltro discutible

    @string
    grazie del link wikipedia “The greatest male singles players of all time” non lo avevo ancora visto, volevo aggiungere che si dibatte sul miglior giocatore (con la clausola del realmente esistito), non sul più grande talento che potenzialmente avrebbe potuto essere il migliore, o sul giocatore con più successo.
    è una cosa quasi a livello di una discussione teologica ;) mentre quella del giocatore più talentuoso supera effetivamente ogni limite teologico

    @lallo
    il tuo parere è il motivo per cui io insito nel dire che l’unico metodo di risolvere il doping nel tennis è infiltrare degli”agenti” indipendenti da organizzatori di tornei e rappresentanze giocatori che riescano a dimostrare tramite documentazioni e testimonianze inconfutabili le azioni di allenatori e medici, solo questo e non le prove in laboratorio possono bloccare il doping, da eliminare secondo me anche a costo dello spettacolo

    @michele laurenzi
    mitico intervento compresa la firma finale ;) peccato che mi hai rubato la pallacorda stavo studiando il momento giusto per inserire il termine “ventenniolo” in qualche commento da qualche giorno 8) ma vista la provenienza contraria al mio pensiero generale non ne avevo ancora individuato il momento, …mannaggia ;) mi dispiace ma io ho sempre tifato (con invidia per Edberg :) lo ammetto) Becker specialmente a partire dalla finale wimbledon 88

    @Marco ‘78
    black sabbath (solo con ozzy ovviamente) straccia led zeppelin 60 60 60
    :P

    @paolo
    finalmente uno che mi capisce
    :)

    @karlovic80
    federer e sampras non sono sullo stesso livello, magari per servizio dritto e volèe, ma il rovescio crea un netto divario… per il resto con i se e con i ma: you’re missing the poit… once again ;)
    è chip and charge, come affettare, slice, dando backspin, chip come le patatine non cheap

  71. Giovanni Spezzioli scrive:

    Mi dispiace, evidentemente non sono stato compreso. Forse mi esprimo male ma non volevo assolutamente suscitare un vespaio del genere.

    Io leggo questo blog da parecchi mesi, apprezzo molto i suoi articolisti, ma noto che spesso si tende ad esagerare nei toni dei commenti. E’ vero che questo mezzo di comunicazione non ci permette di valutare la vera impostazione di ciò che si dice, ma spesso noto una veemenza verbale in certi commenti che non lascia adito a dubbi.

    Riguardo alla sterilità Caterino e io mi limitavo ad esprimere un opinione strettamente personale, quando però ad una vittoria di Federer (ma anche di Nadal) leggo (e qui non mi riferisco solo a lei, ma l’ho visto veramente tante volte): “sì bravi però ricordiamoci che negli anni ‘90 il livello era più alto”oppure”bravo Federer ma Borg era una altra storia”o ancora ” avrei voluto vederlo incontrare questo e quell’altro” e così via. Sinceramente a me non pare un modo di argomentare costruttivo, ma ripeto, sono opinioni personali.

    Lungi poi da me voler imporre alcune mie idee, e se è parso me ne scuso. Io tentavo di dare un contributo un po’ diverso dal solito in quanto ritengo (solo per fattori anagrafici non di competenza) di aver visto tanto,forse troppo,tennis.

    Rispetto profondamente le opinioni altrui, ma questo non credo non mi permetta di esprimere su di esse i miei giudizi, anche negativi. Il rispetto di un’opinione è d’obbligo, il non condividerla e pertanto criticarla penso sia parimenti legittimo, altrimenti ci sarebbe solo servilismo, sentirmi dire “hai ragione” non mi reca particolari piaceri più di quanto possa un “hai torto”. Se però non si possono esprimere critiche allora scriviamo da soli per conto nostro, per puro esercizio di stile.

  72. anakyn scrive:

    Citazione da Fabio P:
    “L’affermazione “Kramer e Laver avrebbero dato solo che sberle a Wimbledon a Borg e McEnroe” e’ tua. Non me la sono inventata.”

    Non esattamente…

    Citazione da Giovanni Spezioli:
    “Kramer che ha praticamente inventato il serve&volley avrebbe fatto molto male a Borg sia sull’erba che sul cemento”

    “Avrebbe fatto molto male”, a casa mia significa che la partita sarebbe stato quantomeno combattuta; se si ipotizza un massacro i termini sono altri.
    Anche Nadal quest’anno ha fatto “molto male” a Federer sull’erba, nonostante ciò lo svizzero ha vinto; ed entrambe le affermazioni mi sembrano piuttosto oggettive.

    A parte questi sofismi non particolarmente divertenti, trovo sensato sostenere che il confronto fra le diverse decadi caratterizzate da materiali/superfici simili sia più facilmente operabile rispetto a quello fra periodi dove le differenze tra le racchette, i terreni (ed aggiungo la preparazione fisica) sono troppo marcate.

    Avendo collezionato alcuni video di match ormai depositati alla storia (metà anni ‘80), da non esperto posso comunque dire che le differenze nella velocità della pallina, rispetto al tennis del Duemila, sono sconcertanti.
    Paradossalmente, nel vedere prima un Federer-Nadal e poi un Borg-McEnroe, sembra che i secondi “tirino piano”.
    Chiaro che in prospettiva storica non si può ragionare in questi termini, però insomma: lo sport praticato è lo stesso, ma l’interpretazione completamente diversa.
    Viceversa, può risultare logico credere (e chi l’ha visto può sapere se sia vero o falso) che tornando indietro nel tempo le differenze fra epoche e generazioni di tennisti fossero meno marcate; del resto sarebbe un discorso analogo a quello di moltissimi altri sport, visto che la “scienza atletica” e la tecnologia hanno iniziato a pesare sul serio all’incirca nello stesso periodo.

  73. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Fabio P, su questo post ho visto che ti sei parecchio….scaldato! Almeno a giudicare dal numero degli interventi (akcuni dei qualki anche spiritosi) Ma quando concludi: Rileggi quello che scrivi”, consentimi, non hai un bel tono. Un conto è discutere amabilmente, o animatamente, su un commento che è stato giustamente promosso ad articolo perchè aveva qualcosa di particolare, un altro è essere così inutilmente aggressivi con le repliche…
    Io, sarà perchè sono stato ammalato con la febbre a 40 in questi due gg, e mi ero operato una ventina di gg fa, e sono stanco….sono un po’ stufo di troppe cadute di tono. Possibile che non si possa conversare amichevolmente, con stile, educazione, grazia e rispetto delle altrui opinioni?
    Guarda Fabio P. faccio questi rilievi a te adesso (perchè hai avuto la sfortuna di capitarmi sotto tiro tu adesso,,,)non perchè tu sia stato meno…rispettoso di altri, ma perchè ne ho letti più di un centinaio tutti insieme dopo due gg di black-out e mi sembra che in troppi ci si sia inaciditi, che la polemica per la polemica abbia preso il sopravvento…quindi non credere che questo mio intervento sia una…bacchettata del maestrino Ubaldo sulle tue dita, ma solo un invito generale a essere più sereni, allegri, simpatici…e, magari anche a scrivere post più pensati, più stimolanti piuttosto che invettive a questo o quello. Nel caso di Giovanni Spezioli, e non per via della rispettabilissima età ed esperienza, io posso essergli solo grato di aver raccontato la sua vita di appassionato, di averla condita con sue impressioni e valutazioni personali (e quindi non necessariamente condivisbili) e di aver suscitato quindi un dibattito d’un certo interesse. Chiunque si comporti così, cioè si impegni, faccia del suo meglio per corredare con esperienze di vita vissuta (o guardata…) un proprio intervento, per me è un benemerito del blog e va profondamente rispettato. Se invece ogni qual volta che qualcuno scrive qualcosa che non viene condiviso da un lettore, questi gli può dire ma “che diavolo hai scritto, ma smettila,”, andrà a finire che sul blog leggeremo soltanto invettive, o quelli che hanno più faccia tosta.
    Ti ripeto, Fabio P. il messaggio che sembra indirizzato soprattutto a te, è invece indiriizzato a te soltanto in minima parte…Per me che leggo, prima di moderarli o dopo che qualcuno li ha già moderati, tutti ma proprio tutti i commenti, devo dire che alcuni li leggo con grande piacere, ma altri con grande fastidio. Io questo blog, con il lavoro che gli dedico (e così chi ci collabora) lo prendo molto sul serio. E mi piacerebbe che fosse tutto, proprio tutto, da leggere.

  74. Avec Double Cordage scrive:

    visto che contro abitudine sono ancora sveglio voglio aprofittarne per complimentarmi con gli ultimi commenti di Giovanni Spezzioli (scrive: 23 Novembre 2007 alle 22:25 ) e di anakyn (scrive: 23 Novembre 2007 alle 22:40) è veramente una goduria leggere cose del genere specialmente per il modo in cui sono espresse. Quanto a Giovanni Spezzioli è meglio che modero i toni, potrei altrimenti sfociare nel esagerazione, veramente la mia stima nei tuoi confronti è massima e seppur tu ne abbia viste di cose fatti dire che non si può mai aver visto troppo tennis ;)

  75. luca scrive:

    E’ sicuramente un piacevolissimo articolo , che ha soprattutto il pregio di fare paralleli - laddove possibile - fra epoche in cui i giocatori avevano strumenti simili e giocavano su altrettanto analoghe superfici.
    Non mi permetto di contraddire l’affermazione che Kramer “avrebbe fatto molto male a Borg”.
    Non ho mai avuto il piacere di vedere un filmato di Kramer; ma osservando però svariate foto, mi chiedo in che modo volleando così lontano dalla rete ed essendo così “smunto” fisicamente potesse non dico vincere, ma……scenderci in campo. Idem con Mac.
    Ma non scherziamo proprio.
    Le finali di Wimbledon 1969 e 1981 venne giocata da Laver e McEnroe con il medesimo attrezzo, la Dunlop Maxply. Ho le videocassette dei due matches. Con tutto il rispetto per Laver, ma in confronto a Supermac fa la figura di un giocatore di club.
    Ieri ho avuto modo di “pubblicizzare” questo blog, soprattutto l’annosa questione su chi sia “il più grande di sempre”.
    Io sono un Borghiano ad oltranza, è vero; però, è mai possibile che vedendo i filmati della finale Us Open 1980 e dei match di Federer tutte le persone interpellate su chi sia più forte fra Borg e Federer, puntualmente rispondono : “Ma lascia perdere; non scherziamo proprio”.
    E meno male che sono io il Borghiano doc
    Poi, per carità, ognuno ha le sue opinioni

  76. michele scrive:

    @luca
    senti ma se ti s’è incastrata nel videoregistratore la cassetta della finale Us Open 1980 e se non sei troppo lontano da arezzo ti posso mandare il babbo della mia ragazza che fa l’antennista ;-) ri-scherzo!
    borg col completino a righe della fila che fa la pubblicità ai vivident è uno dei miei primi ricordi tennistici
    quasi a proposito, l’avete visto il commercial di tesco con borg e mac al supermercato?
    è uno spasso!
    http://www.youtube.com/watch?v=SwkpYD-_vrk

  77. cristiano scrive:

    Sicuramente spesso su questi argomenti i toni sono esagerati.

    Ritengo però che nessuno creda veramente che non si possano fare paragoni tra giocatori di epoche diverse.

    Al massimo pensiamo che è troppo difficile fare paragone tra giocatori il cui valore è molto simile.

    Però spero di non legger più frasi come ‘è impossibile paragonare giocatori di epoche diverse’ perché sono frasi false, che nemmeno voi pensate.

    Penso che chiunque abbia visto un po’ di tennis sappia che Laver è migliore di Gimelstob, o che Federer è migliore di Koch.

    I paragoni sono evidentemente possibili, il problema, semmai, è che molti giocatori sono così vicini come valore, che la distanza rende forse impossibile il confronto.

    Inoltre, i paragoni si possono fare anche senza pretendere che siano scientificamente provati. Un qualunque insegnante di letteratura sceglie quali autori saltare, quali fare per due lezioni e quali per un mese. Si mette in programma Dante per 3 anni, si salta Monti, si fa Foscolo meno tempo di Montale, e così via. E’ un modo di fare una classifica per qualcosa di non competitivo come la letteratura, e attraverso i secoli. Ovviamente non si dice che Dante è il migliore di sempre, ma in qualche modo lo si fa capire implicitamente.

    E se si fa questo, nella pratica, con poeti, artisti e filosofi, possibile non si possa farlo con i tennisti? Che bene o male sono competitivi per natura. Già René Lacoste, ai suoi tempi, diceva che per quanto è impossibile essere sicuri nei nostri confronti, qualunque tennista ha il sogno di confrontare se stesso e gli altri con i tennisti di ogni epoca, con l’immaginazione. Certo, l’importante è non essere dogmatici, di parte e credere sempre di avere in mano la verità, però credo che certi paragoni si possano fare.

    @String: si può discutere per gli altri, ma sicuramente Trabert non è stato il miglior giocatore degli anni ‘50. Anzi direi che al massimo è stato il n.7, perché sicuramente Gonzalez, Kramer, Segura, Sedgman , Hoad e Rosewall gli sono stati superiori.

    c.

  78. Fabio P. scrive:

    @Anakyn

    Leggi l’articolo principale. La frase e’ quella.

    @ Ubaldo

    Mi dispiace leggere queste cose da te … se posso essere sembrato aggressivo mi dispiace, ma non credo proprio di esserlo stato.

    Ubs: Vabbè forse mi sono sbagliato io…Fabio avevo cercato di spiegarti che ti avevo preso un po’ a pretesto per dare un esempio di carattere generale, e in mille occasioni ho apprezzato tuoi interventi su questo blog, notando come tu fossi grande appassionato e iper-appassionato, oltre che sicuro collezionista)

    “Rileggi quello che scrivi” lo diceva sempre il mio professore di lettere al liceo. E aveva ragione.
    Ubs:sì, aveva ragione, però lui era il professore e tu l’allievo. Qui invece non ci dovrebbero essere professori nè allievi, sei d’accordo? Se qui uno sale in cattedra (si chiami Fabio, Giovanni, Alberto o Ubaldo….salvo le diverse responsabilità di un …Ubaldo)secondo me sbaglia atteggiamento. Ma può essere che anche qui sia io a sbagliare, non ho la pretesa di insegnarti niente…semmai ci si può riflettere su insieme (senza stare a scriverci di nuovo, ok?)

    Rileggnedo ti accorgi se hai scritto delle castronerie o meno.
    (Ubs: se tu avessi riletto non avresti scritto rileggnedo…nobody is perfect; questo mia terza nota denota il mio spiritaccio toscano che si sta riprendendo dai 40 di febbre d questi giorni… scherzo, se ti offendi…mi fai arrabbiare!)
    A me non interessa che la gente che scrive qui, come in qualsiasi altra parte, giornale o forum che sia, abbia 70, 40 o 20 anni, Valuto cio’ che scrive e la coerenza di cio’ che, eventualmente replica

    UBS : io invece trovo che, senza che ti debba per forza interessare, se mi trovassi a discutere al circolo del tennis con un socio più anziano e non condividessi le sue tesi,
    a) mi sentirei naturalmente portato ad essere più accondiscendente, pur senza rinunciare a sostenere i miei punti di vista
    b) valuterei se quelle cose che il socio più anziano me le dice con arroganza o con semplice amichevole condivisione di una propia esperienza (e questo mi è parso proprio il tono e del primo intervento e dei successivi del signor Spezioli, sì scrivo anch’io signor Spezioli come sottolinea Angelica che sa sempre cogliere certe sfumature dotata com’è di una sensibilità non comune oltre che di qualità di scrittura notevolissime)
    c) controbatterei ugualmente tutto il controbattibile con grande serenità senza volergli dare lezioni…anche perchè _ e qui forse è l’Ubaldo titolare del blog che parla…e non un interlocutore comune _ l’idea che ci sia un appassionato di 72 anni che, anzichè essere scavalcato dai tempi, sa far funzionare un computer, accedere a Internet, scrivere ad un blog le proprie esperienze, raccontando di aver visto giocare Jack Kramer (che per inciso sia mio padre sia Rino Tommasi consideravano il più forte tennista che avessero mai visto) e partite mai viste da nessuno di noi, mettendosi in discussione non solo davanti a te 42enne educato, ma anche a migliaia di giovanissimi che frequentano questo blog…boh, lo trovo in gamba e coraggioso e a me riempie di ammirazione (io ai settantenni, ma anche ai sessantenni e a parecchi cinquantenni che conosco, anche fra gli ex colleghi amici, non oso neppure parlargli dell’esistenza del mio blog per non metterli in imbarazzo)
    .

    Non ho 20 anni, ne ho 44.
    Vedo tennis dagli anni 70 e ho una collezione sterminata i video dal 1968 ad oggi (piu’ di 4000).
    Se hai letto, per esempio, i miei post sul thread Connors-Panatta a New York nel 1978 sai di cosa sto parlando.
    Ma il fatto di aver visto tanto tennis non mi da’ la patente di esperto per questo.
    Cosi’ come non la da’ ad altri.
    Qui troppo spesso si gira la frittata.
    Spezzioli puo’ naturalmente dire tutto quello che vuole, ci mancherebbe altro, ma poi, a richesta, dovra’ pur giustificare i termini e le frasi che usa.
    Non lo fa, anzi infila una contraddizione dietro l’altra.
    Se qui si vuole un forum in cui uno scrive l’articolo gli altri rispondono “bravo, ma quanto sei intelligente” .. beh ditelo !
    Da parte mia rivendico il diritto di rispondergli che non sono d’accordo

    Ubs: Trovo che se dici e ribadisci _ senza rivendicare alcun diritto, siamo compagni di…tennis no? _ che non sei d’accordo…nessuno può rimproverarti proprio niente, neppure quel vecchio “strarompi” dell’Ubaldo che si impegna durante i prox Internazionali d’Italia a offrire una pizza e un bicchiere di vino a te e a Spezioli. Insieme se sarà possibile combinare, uno a uno lì o altrove se non lo sarà.

  79. Giovanni Spezzioli scrive:

    Cristiano Trabert nel 1955 tra i dilettanti era il n°1 quelli che tu hai citato specialmente Sedgman,Gonzalez e Kramer erano già professionisti da un po’, questo non significa che non fossero superiori, ma credo che String si riferisse alla categoria dei dilettanti, che secondo me negli anni 50 fu dominata da due giocatori negli anni centrali Hoad e appunto Trabert.

    Cordage, io Gonzalez l’ho visto che era già puttosto vecchio, sinceramente in me non ha mai destato quegli isterismi di cui fu preda molto pubblico nel vederlo giocare. L’unica cosa che mi ricordo bene di lui è che padroneggiava benissimo sia il dritto sia il rovescio a rete e a fondo-campo e questa ti assicuro era una cosa piuttosto rara per i giocatori dell’epoca.

    Io vidi Laver nel 1969 ridicolizzare Tony Roche a Forest Hills, un giocatore assai più giovane di lui, più potente e dotato di una tecnica ottima, dire che Rod Laver avrebbe fatto la figura di un giocatore di club di fronte a Mac mi sembra effettivamente esagerato, ma i toni sono questi.

  80. Cino Marchese scrive:

    Dal momento che anch’io,purtroppo, sono entrato nel club degli over 70, mi sento tirato in ballo dall’articolo di Giovanni Speziolli e dal momento che molti dei protagonisti di questa epoca non solo li conosco personalmente, ma di alcuni sono proprio amico ed ho vissuto e condiviso con loro gioie e dolori.
    Premesso che ho anche atteso di parlare con Gianni Clerici, anche lui membro del nostro Club, perchè lo ritengo uno dei pochi che si possa avventurare in un argomento così discusso e dibattibile a dare un giudizio o meglio una sua opinione dopo essere stato spettatore di più di 60 anni di tennis e di essersi confrontato con i più grandi critici di tutto il mondo per questioni professionali e di avere studiato il tennis nella sua evoluzione infinita. La sua opinione è categorica: è impossibile fare confronti o paragoni. Personalmente concordo in maniera totale e così fanno anche la maggior parte dei critici di tutto il mondo e pur rispettando le discutibili affermazioni di Giovanni a dire che Borg e Mc Enroe avrebbero preso solo sberle da Kramer e da Laver è piuttosto forte e voi sapete quanto io stimi Jack Kramer, lo ho scritto alcuni giorni fa ed anch’io lo ho visto giocare e di Laver ho una stima infinita e con lui non solo lo ho visto giocare molte volte ,ma sono anche legato da una solida amicizia. Non si tratta di fare dei partiti, ma ritengo che basti essere stato testimone delle reazioni che ebbero tutti i grandi australiani quando videro le prime volte giocare e vincere Borg. Tutti da Laver a Rosewall, Emerson, Newcombe, Hoad, Roche dopo quella famosa partita del 74 alle finali WCT a Dallas dissero che effettivamente era nata una grande stella del tennis con uno stile di gioco nuovo ed esasperato, ma che non sarebbe mai stato capace di vincere Wimbledon. Questa è storia ed il mio migliore amico che ho nel tennis, John Newcombe tutte le volte che facciamo una discussione di tennis in cui esprimiamo le nostre opinioni e le nostre idee, viene da me massacrato per quanto lui ed i suoi amici dissero di Borg. Questa è una ulteriore ineluttabile prova che come dice Clerici è impossibile fare paragoni tra epoche diverse anche facendo la tara del periodo che ha fatto Giovanni. Poi se vogliamo proprio fare dei nomi una volta Gonzales a cui venne fatta questa annosa domanda rispose: ” Il più grande di tutti sono io, però nella sua migliore giornata posso perdere da Hoad ” Modesto il ragazzo!!!! Infatti vi dirò quello che pensa quel gruppo di australiani di cui sopra con l’aggiunta di qualche americano come Trabert o Seixas che forse se si deve dire un nome quello è Lewis Hoad e così la pensava anche il grande Carlo Della Vida che è stato un maestro per tutti noi e che ha vissuto quei tempi. Più avanti si va più si complicano le cose perchè l’evoluzione dei materiali è stata epocale e recentemente se ne sono viste di tutti i colori ed al proposito vi racconto quello che dice Alberto Castellani a proposito delle impugnature che si usano oggi. Se t’arriva un frego,in perugino ragazzino, che tiene la racchetta come Berasategui tu el tieni o el mandi a casa? Oggi si gioca con racchette che sono come piume fatte di materiali sempre più sofisticati e con delle palle pressurizzate mentre allora si giocava con racchette di legno e palle tirate fuori dal cartone pesanti come sassi. Oggi si gioca un altro sport simile a quello di un tempo, con le stesse regole, ma molto diverso. Pensate alle scarpe di Adriano, le Superga da passeggio; oggi le scarpe sono spaziali e ti danno un supporto in certe situazioni impensabile. Insomma Giovanni è stato bravo a innescare questa discussione che anche con opinioni diverse deve rimanere nei binari del rispetto delle opinioni altrui anche se nell’argomento non possono trovare la citazione Tarango o Yzaga e forse anche Courier.

  81. superbol scrive:

    io ho una mia idea, i giocatori sono come i vini, hanno annate particolari e tali annate rimangono memorabili, al di la’ degli anni e dei difficilmente dimostrabili valori assoluti. data la mia eta’, 37, ho seguito il tennis dagli inizi degli anni ‘80 e per me indubbiamente il miglior giocatore visto in azione e’ stato il supermac 1984 (credo perse solo 3 partite, fra cui la finale di parigi nel modo incredibile che tutti saprete da lendl). inoltre, ma miglior bottiglia di mac mai stappata secondo me e’ stata quella del 1992 in australia , contro il signor boris becker. una vittoria a 33anni per 3 set a zero, dove mac rispondeva quasi al volo alle prime di bumbum.
    annate memoraili sono pure quella wilander 88. federer 2006, lendl 87 e per noi adriano 76.
    per quanto riguarda i valori assoluti, io ho una modesta opinione che ha un minimo di riscontri oggettivi: ci sono giocatori la cui longevita’ consente dei paragoni fra epoche, almeno a sfatare la leggenda secondo la quale gli ultimi arrivati sono troppo superiori a quelli delle epoche precedenti.
    se questo infatti puo’ essere vero a livelli medio bassi (simba colombo difficilmente adesso arriverebbe al n.66 del mondo!) a livelli alti non credo. giocatori come connors, laver, lendl, mac, hanno incrociato le racchette con eta’ diverse del tennis e i risultati sono stati coerenti con le loro capacita’. Laver nel 75 batteva panatta, panatta batteva poco dopo borg, borg batteva lendl, connors batteva lendl. panatta batteva lendl. e gli stessi lendl o connors battevano giocatori che sono arrivati ai giorni nostri come agassi, sampras o prima edberg, becker. e agassi fino a ieri batteva quasi tutti i top 10 attuali. questo solamente per dire che al di la’ di racchette che cambiano, erba che scompare, integratori, allenamenti, etc etc, i campioni sono evergreen.
    e ora mi stappo una bottiglia di cane’ 1987 (su vhs), wimbledon, secondo turno contro lendl, futuro finalista contro un’altra grande bottiglia, cash ‘87.
    paolino era un ottimo lambrusco, poca struttura ma tante bollicine.

  82. karlovic 80 scrive:

    luca su borg ha perfettamente ragione.i giocatori non sono macchine ma uomini,che hanno un certo potenziale dal punto di vista fisico, mentale e tecnico,e sono in grado di sviluppare questo potenziale a seconda dei mezzi che hanno a disposizione,come palline e racchette,e dalla preparazione atletica in generale.per me borg e stato il piu grande atleta del tennis,aveva doti fisiche al di fuori della norma,e sarebbe stato anche al top,magari facendo i 400 a ostacoli.e dico di piu,con i super allenamenti di oggi e dandogli gli attuali attrezzi,uno con il super fisico di bjorn non farebbe fatica ad essere n1.ma penso questo anche di laver,rosewall o kramer.oggi il tennis e molto piu fisico di un tempo,con potenza,resistenza e anticipi per arrivara bene sulla palla,oggi un gran atleta con l,optional della racchetta come ferrer non fa fatica a stare top 5.un tempo,indiscutibilmente il tennis era piu tecnica,piu gioco di volo,si tirava e correva meno forte,a parte borg,gli attrezzi erano diversi e la preparazione atletica era quasi nulla,cosa che oggi e una cosa indispensabile,vedi ferrer e altri.in generale prima si giocava piu a tennis e poi contava la preparazione atletica,oggi e opposto.percio dico che i fenomeni del passato,con gli attuali attrezzi e gli adeguati allenamenti,darebbero filo da torcere a roger.e fatemelo dire il borg del passato oggi sarabbe n1.

  83. luca scrive:

    @ TUTTI. Riporto le dichiarazioni di Sampras che ho letto stamattina sul Corriere dello Sport in un articolo relativo all’esibizione giocata a Macao :
    “Oggi non si vede un bel tennis, giocano tutti uguale. E’ triste. Nessuno fa serve and volley. Si appoggiano alla tecnologia”. Ogni commento è superfluo.
    @ Michele. Arezzo è un pò fuori mano !
    No, la videocassetta della finale degli Us Open 1980 non si è incastrata nel videoregistratore. Correrò il rischio, ma preferisco tenerla registrata in cassetta anzichè in DVD, e vederla su un leggendario NORDMENDE modello SPECTRE del 1978 ! L’atmosfera è terribilmente “anni ‘70″, “a zampa di elefante”.
    La pubblicità al supermarket di Borg e McEnroe mi fa sorgere spontanea una domanda :”Fra 27 anni - anni che separano il 2007 dal 1980 - Federer e Nadal gireranno mai un video del genere ?”.
    Li ricorderà ancora qualcuno ? Forse a Federer non basterà vincere 25 slam !!!!!

  84. Fabio P. scrive:

    “….. La sua opinione è categorica: è impossibile fare confronti o paragoni. Personalmente concordo in maniera totale e così fanno anche la maggior parte dei critici di tutto il mondo e pur rispettando le discutibili affermazioni di Giovanni a dire che Borg e Mc Enroe avrebbero preso solo sberle da Kramer ….”

    Ringrazio Cino per aver riportato quest’ultima frase … mi stavo convincendo di aver avuto le visioni.

  85. Fabio P. scrive:

    Luca, hai per caso registrazioni di incontri degli anni 70 ?
    Magari di Panatta ?

  86. roberto scrive:

    Che bello il post di Superbol.
    Credo che abbia detto una grande verità: anch’io rimasi impressionato da come Mac strapazzò Becker in Australia, quell’anno. .. Boris metteva dentro la prima a 210, e Mac gli rispondeva nell’ultimo centimetro di campo e gli scendeva a rete. Becker stava impazzendo, non faceva in tempo a uscire dal servizio, che doveva tirare il passante,.. sembrava un toro infuriato. E con la lucidità, perse anche la partita. Non ho più visto nulla di simile, e ringrazio superbol per avermi ricordato quel match, che fu una autentica impresa sportiva.
    Si superbol, i campioni sono evergreen, ma ognuno è figlio del suo tempo e i confronti sono impossibili.
    Amen.

    ps
    E’ vero, Cané era un lambrusco…

    Ma a noi italianuzzi orfani del campione, un bel barolo d’annata, pochi fronzoli e tutta sostanza, quando ci capiterà?

  87. Sette scrive:

    Altre dichiarazioni di Sampras dopo la seconda esibizione con Federer, vonta dallo svizzero 7-6 7-6:

    “I had a taste of what the best is and I think Roger has that extra gear,” said Sampras. “He has good volleys and he has this little backhand flick that honestly, I have never seen before… it’s something that I didn’t have.”

    Poi, certo, non esistono più le mezze stagioni.

  88. luca scrive:

    @ Fabio P. Ho tutti gli incontri famosi di Borg.
    Di Panatta ho la finale degli Internazionali del 1978 ( che ebbi la fortuna di vedere dal vivo ).
    Ho anche la bellissima finale di Forest Hills 1977 Connors / Vilas e la finale di Wimbledon 1969 Laver / Newcombe.
    Il deus ex machina dei matches old fashion è Giancarlo Togni di Seriate ( BG ): ha più di 1000 matches registrati.
    Mi rivolgo a lui per la fornitura

  89. luca scrive:

    @ Superbol e Roberto. Ho quel match registrato.
    Rivedendolo mi sono chiesto : “Cosa sarebbe capitato a Becker se McEnroe fosse stato quello del 1984 ?”.
    Non me ne vogliano i tifosi di Becker - grandissimo giocatore - ma McEnroe è decisamente un’altra categoria.
    Come potesse giocare in quel modo sinceramente non riesco a capirlo.
    Penso che nessuno abbia da ridire se Supermac è uno dei candidati al titolo di “più forte giocatore della storia”.
    Le finali diWimbledon 1984, Us Open 1984 e Master 1984 possono definirsi in un unico modo : imbarazzanti.
    Gli avversari erano Connors e Lendl : non gli hanno fatto un set

  90. superbol scrive:

    grazie roboberto, troppo buono.
    sul confronto fra epoche vorrei aggiungere un ultima cosa, che riguarda il livello medio dei giocatori.
    probabilmente, se tipi come tursunov o ginepri fossero nati negli anni 50 o 60, da piccoli gli avrebbero detto cose di questo tipo: tovarish, perche’ ti ostini a giocare a tennis? prova l’hockey piuttosto.
    e a robby: paisa’, hai mai pensato al baseball?
    diciamo che all’epoca le qualita’ per giocare al tennis erano altre. e la selezione tecnica basata su criteri diversi.
    se il fisico diventa il presupposto, tutto cambia.

  91. Fabio P. scrive:

    Luca, Giancarlo è mio amico … quindi … :-)
    Speravo che un possessore di un videoregistratore del 1978 avesse registrato qualcosa all’epoca …

  92. luca scrive:

    @ Fabio P. Ti chiedo cortesemente di salutare Giancarlo, scusandomi se ho rotto l’anima anche a lui con le mie paranoie borghiane !!!!

  93. Fabio P. scrive:

    Luca, probabilmente le tue paranoie borghiane sono le mie panattiane :-)

  94. chloe de lissier scrive:

    paranoici o fissati?

  95. Avec Double Cordage scrive:

    @chloe de lissier
    simpaticoni rompi ehm scatole 8)

  96. Fabio P. scrive:

    Faccio finta di non aver letto :-)

  97. luca scrive:

    @ ADC & CDL.
    Ho rivisto per l’n esima volta il match point di Wimbledon ‘80 ; mi son venuti gli occhi lucidi : BJORN SANTO SUBITO !!!!!!
    San Bjorn, protettore…..DEI MANDRIANI !!!!!!
    Ho rivisto il match point di Wimbledon ‘07; Federer si è disteso sull’erba : per brucare meglio, pensando a San Bjorn ?????

  98. astoppardi scrive:

    mamma mia superbol…

    ricordo quel giorno…ero a scuola, ora di disegno tessile…
    schizzai a casa a veder finire la partita che avevo comunque registrato e che conservo…
    PAZZESCO cosa fece supermac quel giorno…sembrava giocasse a ping pong!!!
    un genio assoluto !!!
    e poi a vincere con emilio sanchez …un grandissimo
    grazie x questo tuffo nel passato…

  99. Avec Double Cordage scrive:

    c’è un intervista a john mc enroe tratta da un episodio di charlie rose messo in onda ca 1997 da PBS, consiglio a tutti quelli interessati al argomento “migliore di tutti i tempi” di vederselo, poi john ne ha un pò per tutti, parla anche di coppa davis, dell’ATP e dei suoi capi, dell’australian open, di borg etc.

    http://youtube.com/watch?v=YJf07Y1iMJU

    su video.google.com la si può vedere anche a schermo pieno

    http://video.google.com/videoplay?docid=-7077101289860147686&q=charlie+rose+mc+enroe&total=12&start=0&num=10&so=0&type=search&plindex=2

    oppure su http://www.charlierose.com dove ci sono anche altre interviste molto interessanti con connors, sampras, federer del 2004 ad esempio con un raffreddore dopo la vittorio allo su open

    http://www.charlierose.com/shows/2004/09/13/2/a-conversation-with-tennis-great-roger-federer

    etc. molto consigliabili veramente

    c’è anche un altra intervista con mc enroe del 2002 dove presenta il suo libro “you can not be serious” e cosa che piacerà molto a luca, lui è per la reintroduzione delle racchette di legno, e dice di aver giocato con sampras con racchette di legno nel campo di casa

    questo è il link di youtobe, ma è meglio vederla sul sito perchè cosi non dovete aspettare che finisca la prima intervista politica

    http://youtube.com/watch?v=JsisC7-nXqE

    un altra cosa interessante, specialmente per Stefano Grazia e quelli del reparto Genitori e Figli è mc enroe che risponde a domande di ascoltatori radio con la bbc al torneo di wimbledon 2007

    http://www.youtube.com/watch?v=YW-8h1JjE1Y

    buona visione ;)

  100. luca scrive:

    @ tutti
    Chi più di Supermac è in grado di dare valutazioni attendibili sul tennis ?
    Io no di certo

  101. Avec Double Cordage scrive:

    @luca
    ha ragione supermac è un assoluto esperto in materia tra l’altro non solo è probabimente il più grande talento naturale e nei top ten dei migliori di sempre ma è anche un grande conoscitore della stria del tennis uno che sa esprimere le sue idee e in ultima ratio un malato di tennis come noi…

    ma

    la cosa delle racchette di legno la disse prima del 2002 prima che sbocciasse il talento di federer, e prima che si rallentasse il gioco con palle e superfici per evitare battaglie di assi e bombe

    ti segnalo anche questo speciale su federer del estate 2007 con interventi di rocket laver, supermac, courier, nadla e bud collins… molto interessante e si può anche scaricarlo

    http://video.google.com/videoplay?docid=2626224007894945544

    fate una ricerca su carlie rose e tennis e vedrete che ci sono anche molte altre interviste interessanti, connors, sampras, agassi, safin e questa con athur ashe del 1992

    http://www.youtube.com/watch?v=z2Zzr5nuRdo

    all’interno c’è pure uno spezzone della finale coppa davis del 1969 usa-romania

  102. Avec Double Cordage scrive:

    @luca

    non farti pensieri strani ;) ho sbagliato a scrivere e non ho riletto prima di inviare il messaggio.

    volevo dire:

    hai ragione luca, spermac è un assoluto esperto in materia…

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