L’accerchiamento di Roger da Basilea

 
26 Novembre 2008 Articolo di Gianluca Comuniello
Author mug

Uno strano testo proveniente dal futuro, dal titolo “Il tennis spiegato ai miei nipoti(se mai ne avrò)” ci spiega come il 2008 sia un anno di conquista per i bimani..

“In quel 2008 fu tutto molto più chiaro”
Si tocca le cicatrici, il Nuovo Esteta. Ha molte cicatrici in viso. Non sai a cosa attribuirle: ricordano i segni della pallina sulla terra battuta, dice sempre lui, credendo di spiegare. Lui se le tocca in continuazione, le cicatrici, come a tastare la verità della sua stessa vita.
“I numeri” dice sospirando “in quegli anni c’erano alcuni giornalisti che sostenevano che con i numeri si poteva spiegare molto. Che i numeri non mentivano. Non so se è vero. In un certo senso dubito che sia vero. Ma ciò che non posso dubitare è che quei numeri erano raccapriccianti, in quel 2008.”
“Perché erano raccapriccianti?” non posso fare a meno di chiedere. Il Nuovo Esteta fa una smorfia. Come se il ricordo gli provocasse dolore.
“L’imbarbarimento totale ammetteva e riconosceva una sola istituzione del Tennis del Tempo che Fu… c’era una cosa che chiamavano classifica ATP. Veniva aggiornata ogni lunedì, alla fine di queste specie di corride in cui rimaneva vivo uno solo, chiamate tornei. E a fine anno, quando le gare erano finite, questa classifica ATP dava le gerarchie di chi era stato più forte quell’anno”.
La mia faccia deve essere bella perplessa, perché il Nuovo Esteta se ne esce con una risata secca, quasi di scherno. E’ che non riesco a capire come da questa cosa, da questa classifica ATP, si arrivi a quello che lui continua a chiamare Giorno della Sostituzione, il giorno in cui il tennis, dopo più di 500 anni di onorata carriera, venne sostituito da un suo succedaneo, quello che oggi chiamiamo Sakha.
“Vedi, negli anni precedenti a quel 2008 si era vissuti nel regno di un giovane ragazzo svizzero dai modi gentili, ma abilissimo sul campo di battaglia. Era conosciuto come Roger da Basilea. Il fulgido esempio della sua tecnica guerriera aveva distratto tutti, aveva fatto credere che nuovi confini, partendo dai presupposti classici dell’arte tennistica, fossero esplorabili. Accecati dal suo talento, molti si dimenticarono che i territori da lui comandati erano ormai alla mercé delle scorribande di predoni detti Bimani, che minacciavano l’essenza del gioco. Così lo lasciarono solo a combattere, sperando bastasse”
“Come, lo lasciarono solo?”
Il Nuovo Esteta fa una pausa, prima di riprendere, scuote la testa. Sta guardando davanti a sé, ma anche molto più lontano.
“Vedi, era più semplice diventare un bimane, con il tipo di armi a disposizione. Calcola che la scelta doveva essere fatta quando si era piccoli, quando ti insegnavano ad usare le armi. E molto spesso gli istruttori preferivano farti diventare un bimane”
“Perché?”
“Perché vivevi più spesso di quanto morivi, ma stiamo divagando: quello che ti volevo dire era che in quel 2008, la classifica ATP contava ben otto bimani fra i primi dieci. Gli unici due a resistere erano Roger da Basilea, che però aveva dovuto cedere lo scettro, e James il Miracolato, che era però stanco per le molte battaglie della sua vita… un giorno te ne parlerò”
“Ma forse questi bimani erano semplicemente più forti…”
Il Nuovo Esteta mi lancia un’occhiataccia. Poi sembra ripensarci, e scrolla le spalle.
“Di sicuro lo sembravano in quel periodo. Pensa che nei 4 anni precedenti a quel fatidico 2008 gli unici non bimani ad arrivare in finale negli Slam erano stati, oltre a Roger da Basilea, Mariano l’Addizionato e Fernando il Petroso. Senza vincere, peraltro. Da quando era iniziato il regno di Roger da Basilea lui era stato l’unico non Bimane a vincere uno Slam, con l’eccezione di Gaston lo Scomparso, che ci era riuscito nel 2004 in quella che al tempo chiamavano Parigi, grazie ad una serie di circostanze fortunate, come l’impazzimento muscolare di Guillermo il Coriandolo… ma anche di questa storia ti parlerò un’altra volta.”
“Cos’era uno Slam?”
“Era una delle manifestazioni più dure per il tennis. Durava due settimane e dovevi rimanere vivo per ben sette incontri. Erano quattro gli Slam, ed erano ovviamente i tornei più ambiti, quelli che se vincevi, allora sì che eri un campione e non solo uno chiacchiere e distintivo. Naturalmente in quel 2008 gli Slam furono appannaggio dei Bimani e solo Roger da Basilea riuscì a metterci una pezza nell’ultimo dei quattro. Ma la cosa più sconcertante furono i nove tornei che venivano subito sotto, per importanza, che all’epoca si chiamavano master series”
“Cosa successe?”
Il Nuovo Esteta si sfrega le cicatrici sotto il mento, chiaramente infastidito dal ricordo.
“Successe che furono vinti tutti e nove dai Bimani. Di più: successe che 15 partecipanti alle finali su 18 erano Bimani.”
“Razza padrona”
“Razza padrona, certo. E il dato della classifica di fine anno non fece che mettere in evidenza la manovra di accerchiamento nei confronti di Roger da Basilea. Lo avevano sopportato come re per quattro anni, ma ora volevano tutto. E volevano cancellarne le tracce. Perchè la sua presenza testimoniava che un altro modo di giocare era possibile. E questo li mandava in bestia” fa un ghigno, il Nuovo Esteta, come chi si prende una piccola rivincita “li mandava in bestia perchè loro non ci riuscivano”
“Ma quel James il Miracolato… era l’unico che poteva dargli man forte?”
Il Nuovo Esteta mima un gesto, quello che mi ha spiegato essere il gesto del rovescio ad una mano. Devo dire che è bellissimo, regale. Mentre lo fa è come se si assentasse per un attimo dal presente, tornando fra coloro che, come una volta ha ammesso, lo hanno reso felice (”io non sono uno da Gesti Bianchi”mi disse quel giorno “io sono uno che voleva godere”). Poi torna lì con me, presente.
“C’era qualcun altro, nelle retrovie della battaglia. Erano altri tre, nei primi venti, per la precisione. E su uno di essi, Richard il Caduco, si erano appuntate molte speranze, forse dello stesso Roger da Basilea. Ma il suo cervello, quello di Richard il Caduco intendo, beh… lasciamo perdere”
“Cosa aveva il suo cervello?”
“No dai, lasciamo perdere”

Continua…

I Dati citati dal Nuovo Esteta:

Vincitori e finalisti Slam dal 2004 al 2008
Non Bimani: Roger da Basilea, Gaston lo Scomparso, Fernando il Petroso, Mariano l’Addizionato
Bimani: Marat MilleDonne, Rafa il Toro, Novak Guardia Medica, Guillermo il Coriandolo, Andy il Simpatico, Lleyton Cane Rabbioso, Andre Flipper, Marcos il Cipriota, Jo-Wilfried il Pugile, Andy Highlander.

Vincitori e finalisti master series 2008
Non bimani: Roger da Basilea(solo finalista), Stanislas il Cortigiano (solo finalista)
Bimani: Novak Guardia Medica, Nikolay il Perseguitato, Rafa il Toro, Andy Highlander, Mardy la Panza, Nikolas Magari Fossi Becker, Gilles il Ragioniere, Jo-Wilfired il Pugile, David el Tonto.

Non Bimani nei primi venti a fine 2008:
Roger da Basilea, James il Miracolato, Stanislas il Cortigiano, Fernando il Petroso, Nicolas Babyface.

Bimani nei primi venti a fine 2008:
Rafa il Toro, Novak Guardia Medica, Andy Highlander, Nikolay il Perseguitato, Jo-Wilfried il Pugile, Gilles il Ragioniere, Andy il Simpatico, Juan Martin Bagnino, David el Tonto, David il Maratoneta Gitano, Gael 50Cent, Fernando Dipende Da Come Mi Alzo, Robin NemicodiTutti, Igor ChecifaccioneiPrimiVenti, Tomas Mattonella.

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36 Commenti a “L’accerchiamento di Roger da Basilea”

  1. Agostino scrive:

    Ahahaha… divertente…..,
    ma che dico “divertente”!
    Tragico.

  2. enrico riva scrive:

    chissa se il Nuovo Esteta ha rimemebranze del dio Stefan e del dio Petr…

  3. Ros scrive:

    Meraviglioso nella sua veridicità, proprio perchè costruito in fantasia.

  4. Diego scrive:

    Bella idea, complimenti all’autore del pezzo e ai buffi soprannomi…
    volevo aggiungere un contributo: sono d’accordo sul fatto che il rovescio a una mano sia più bello da vedere del rovescio bimane e mi rattrista il predominio dei bimani. Attenzione, però il rovescio a due mani non coincide necessariamente con un gioco poco spettacolare: Stepanek, Petzschner, Santoro e Zverev sono tra i giocatori più spettacolari del circuito e sono bimani. Semmai la differenza la fa la capacità del tennista di effettuare oltre al colpo piatto e in topspin, anche la palla in backspin: è la rotazione in back la variazione che rende spettacolari le partite e gli interpreti che la sanno effettuare, secondo me. Ci sono molti giocatori dal rovescio a una mano decisamente poco spettacolari, per non dire noiosi: Wawrinka, Acasuso, Robredo, Hernandez. Lopez, ritenuto uno dei giocatori più spettacolari del circuito, ci entusiasma non per il rovescio piatto a una mano (uno dei colpi peggiori del circuito), ma per le efficacissime affettate che gli consentono di prendere la rete, talvolta azzardandosi addirittura a provare il chip and charge. Ad alti livelli, c’è una grande differenza tra il tasso di spettacolarità del rovescio di Murray, efficacissimo in tutte le rotazioni, e quello di Del Potro, devastante ma monocorde.
    Insomma, il tennis del futuro non è necessariamente destinato alla noia. Se i maestri sapranno insegnare a staccare la mano ai giovani bimani, assisteremo lo stesso a un gioco spettacolare…certo se il futuro si incarna in Del Potro o in Simon c’è poco da stare allegri! Almeno così la penso io.

  5. Roberto Commentucci scrive:

    Splendido pezzo di Gianluca, esilarante e ben scritto.

    Nel condividere in toto quanto ha scritto sopra Diego, volevo proporre un giochino.
    Votate quello che, secondo voi, è il soprannome più indovinato e divertente. Io per conto mio scelgo questi tre:

    1. Nikolay il Perseguitato (Davidenko)
    2. James il Miracolato (Blake)
    3. Stanislas il Cortigiano (Wawrinka).

  6. drin scrive:

    Io voto per Novak Guardia Medica.
    Ciao.

  7. Avec Double Cordage scrive:

    spassoso, Diego ma Simon può essere anche spettacolare, non sempre ma può capitare

    la mia classifica

    1. James il Miracolato
    2. Gael Cinquantecentes
    3. Nikolay Lo Spennacchiato

    va beh l’ultimo è un po’ cattivo ma c’è il doppio senso, dai non offendetevi ragazzi dalla fronte alta ; )

  8. Iperbolic scrive:

    me ne vengono in mente due:
    Filippo mezzo servizio! :p
    Simone il rinnegato incompreso! :)

  9. Gudpis scrive:

    mi date il numero del vostro pusher? Per carità sono immune da certi vizi…. ma con questa crisi… potrebbe essere utile!

  10. valerio scrive:

    beh perche invece igor che ci faccio nei primi 20 non vi è piaciuta??Ottimo articolo,ogni tanto qualche sana risata,peraltro accompagnata da assolute veridicità tattiche, fa bene..

  11. Alessandra scrive:

    Troppo carina la storia, speriamo per un seguito

    troppo carini:

    1)Novak guardia medica

    2)Nikolay il perseguitato

    3)Mardy la panza

  12. Avec Double Cordage scrive:

    @ valerio
    ma chi é sto Igor? Forse Igor Kunicoso?
    e Nicolas Babyface chi è, Almagro forse, manco sapevo che era nei primi venti… l’unica cosa che mi ricordo di lui e la racchettata che si diede in testa Youhzny

  13. stefano grazia scrive:

    Insomma, ci sono solo io a ritenere piu’ bello e spettacolare il rovescio bimane? Certo, mi piaceva la sbracciata della Henin, certo e’ bellissimo il rovescio di Gasquet ma non venitemi a dire che i gesti di Connors,Agassi e Murray sono da meno … Volendo anche quello di Borg, che staccava poi la mano alla fine … Mi sa che alla fine siete un branco di snob un po’ stucchevoli: a parte che per un Pro (che deve guadagnare) l’unico rovescio che conta e’ quello solido che ti fa vincere e non quello spettacolare o bello da un punto di vista estetico, io metto proprio in discussione che il rovescio a una mano sia per postulato piu’ bello del rovescio bimane. Non per me. L’importante piuttosto e’ che il giocatore sappia alternare il rovescio bimane allo slice.

  14. roby68 scrive:

    Pezzo divertentissimo, aggiungo che sono pienamente d’accordo con l’analisi di Diego, il rovescio bimane può essere molto spettacolare, dipende dall’interprete, se poi il bimane sa staccare la mano per giocare in beck come Murray, beh, tanto di cappello.

    la mia classifica

    1) Novak Guardia Medica
    2) Mariano l’Addizionato
    3) Mardy la Panza

  15. federerkingoftennis scrive:

    comuniello è stat odavvero GRANDE.
    anche il commento di agostino, ermetico ma di grande impatto, mi piace tanto.
    F.to: VIVA IL RE, VIVA ROGER FEDERER, VIVA IL PIU’ GRANDE GIOCATORE DI TUTTI I TEMPI CHE CI HA DATO MOMENTI DI TENNIS E LEZIONI IMPENSABILI ED INDIMENTICABILI.

  16. Nik85 scrive:

    Lo ’snob’ Immanuel Kant afferma che il “bello” è un giudizio di gusto, che ancorchè sia ateoretico, ovvero non dimostrabile in forma dimostrativa, ha una pretesa di universalità e necessità, seppure meramente soggettiva. Il rovescio ad una mano è universalmente riconosciuto esteticamente più bello del rovescio bimane.
    Se la generazione di ‘fenomeni’ del 2008 usano tutti (e dico tutti) il rovescio bimane, non lo si deve certo al fatto che i giovani tennisti abbiano letto Kant. Il motivo è evidentemente tecnico-pratico. Scomparso il gioco di rete e le varianti in taglio, il rovescio a una mano è infinitamente meno funzionale del bimane che consente di controllare i missili che partono dai pacchiatori moderni da fondo campo, ed eventualmente stringere gli angoli per passare i pochi sprovveduti che ancora avanzano a rete, nella maggior parte dei casi, per la verità, perchè costretti dalle situazioni di gioco (palle corte).
    Ecco perchè l’Esteta di Basilea e l’Eterno bambinotto francese col cappellino all’indietro rimarrano accerchiati spalla a spalla per il resto della loro carriera. Il buon James (il suo soprannome non mi è molto piaciuto, se la vide davvero brutta a Roma) e gli altri vecchietti superstiti potranno davvero poco, se non - forse - mostrare il loro colpo ormai giurassico in musei di storia del tennis all’uopo realizzati, per la felicità di interi branchi di snob, che potranno in tal modo esprimere i loro commenti stucchevoli in un ambiente protetto.

  17. lallo scrive:

    Anche i due svizzeri come addizionati non scherzano……
    Ormai la presa bimane è fondamentale. L’evoluzione deve essere nella direzione della capacità di staccare la mano in determinate circostanze (colpi in allungo e strettissimi) e non solo per il back (che, peraltro, molti top players bimani non sanno fare sufficientemente bene).

  18. francesco scrive:

    Un rovescio biname non e’,per definizione ,meno spettacolare o esteticamente inferiore ad un rovescio giocato ad una mano.
    Dipende dalla naturalezza con cui viene giocato il colpo. In questo sono in sintonia con Diego e Stefano.
    Se prendiamo il rovescio di Muster, per esempio, non si puo’ certo dire che fosse esteticamente migliore di quello di Kafelnikov o il rovescio di Noah paragonabile a quello di gattone Meccir o quello di Ancic con quello di Bolelli etc… E’ una questione di gusto, semplicemente una questione di gusto. Dimenticavo, Novak guardia medica e’ il migliore..Nadal el tractor…
    Francesco

  19. Diego scrive:

    IgorCheCiFaccioNeiPrimiVenti, Mardy la Panza e TomasMattonella per me sono i migliori.
    Ringrazio Roberto Commentucci.
    @Avec…
    Non hai torto Simon non è così male, però, se in futuro tutti giocassero come lui, non sarei entusiasta ecco. Lo trovo intelligente e completo, ma è un giocatore che concede veramente poco all’estetica, dai. Comunque i risultati parlano chiaro e ha tutto il mio rispetto, ma rimanendo in Francia, mi vengono in mente almeno 6 giocatori che preferisco vedere.

  20. KB scrive:

    @Stefano Grazia:

    Perchè non facciamo anche il back-bimane e la voleè-bimane…sai che Guduria?!

    Ma per favore!

    Vediamo tutto nell’ottica del Paese del Calcio: Sacrifichiamo tutto per il risultato! Evviva lo spettacolo!

  21. Roberto Commentucci scrive:

    Piccolo contributo semi-tecnico alla discussione.

    Si è capito negli ultimi anni, dopo l’orgia di power tennis a cui abbiamo assistito che il bagaglio tecnico dei giocatori deve poter consentire loro di soddisfare due esigenze apparentemente opposte:

    1. da un lato, i giocatori devono poter sostenere i pesantissimi colpi del power tennis attuale senza perdere troppo campo;

    2. dall’altro lato, poiché ormai la potenza è a disposizione di molti, si è capito che ciò che farà la differenza è la capacità di eseguire, al momento giusto, variazioni di effetto, di ritmo e di angolo alla velocità folle del power tennis attuale.

    Per fare questo esistono due tipi di risposte.

    Il rovescio bimane consente di sostenere pesantissimi scambi da fondo contro palle complesse anche senza possedere un polso di forza esagerata; consente di anticipare con migliore timing la palla che sale (risposta su servizio kick, anticipo su top spin profondo, etc.). In questo modo, consente di giocare più vicino al campo e di mantenere l’iniziativa dello scambio. Si è però compreso che si deve lavorare per tempo (fin da piccoli) con gli atleti impostati bimani, affinché sappiano staccare la mano per eseguire il back, giocare la voleè, giocare la palla corta, colpire il rovescio in avanzamento su una palla bassa e tagliata, effettuare la controsmorzata in recupero, aumentare il controllo nei recuperi in difesa su palle lontane, etc. Il giocatore-simbolo di questo nuovo corso è Andy Murray, che ha notevolissime doti di toccco naturali, ma lo stesso credo tecnico è evidente dietro la costruzione di Djokovic, o di Baghdatis, o ancora di altri atleti meno affermati come i citati Petzchner o Zverev, (ai quali aggiungerei Florian Mayer), tutti e 3 di scuola tedesca, una scuola da sempre molto attenta a curare l’eclettismo e la completezza tecnica.

    Il rovescio a una mano ha il vantaggio di permettere più facilmente e naturalmente l’esecuzione delle variazioni descritte sopra. E in genere consente un maggior controllo nei recuperi su palla lontana. Tuttavia, per impostare un ragazzino con il rovescio classico è necessario assicurarsi che sia dotato di un polso ferreo, in grado di fargli colpire, sempre e comunque, la palla ben davanti al corpo con una presa di racchetta ben salda. O rischia di essere preso a pallate sul suo lato sinistro (se destro). Osservate la forza del polso che hanno sviluppato i Grandi Rovesci monomano odierni: oltre a Federer e Gasquet, basta vedere i gesti di gente come Kohlschreiber, Wawrinka, lo stesso Bolelli, che ha un polso d’acciaio, sebbene non sempre riesca ad arrivare sulla palla messo bene per spingere. Non sono molti i bambini che dimostrano naturalmente questa dote nel polso. E quindi i maestri sono restii a far loro staccare la seconda mano, e il numero di giocatori classici è fortemente diminuito. Ma credo che una percentuale, sia pure piccola, di giocatori a una mano sopravviverà sempre nel tennis.
    Tra l’altro fra i giovani, continua ad esserci qualche sporadico esempio di giocatore classico. Mi permetto di citarne uno: Federico Gaio, classe ‘92, classe di ferro, uno dei nostri junior più promettenti, che mi dicono abbia un rovescio ad una mano stilisticamente incantevole quanto efficace.

  22. chloe de lissier scrive:

    gli scrittori sono professionisti (che devono guadagnare), perciò l’unico libro che conta è quello solido che ti porta in testa alle classifiche di vendita, non quello bello ed emozionante: così dalle “cento poesie” di goethe siamo finiti ai “cento colpi di spazzola” di melissa p.
    i musicisti sono professionisti (che devono guadagnare), perciò l’unico concerto che conta è quello solido che ti porta in testa alle classifiche, non quello bello ed emozionante: così da mozart e beethoven siamo arrivati a zucchero e vasco rossi.
    i medici sono professionisti (che devono guadagnare), perciò l’unica cura che conta è quella che fa diventare ministro, non quella che ti lascia sano ed emozionato: così siamo passati da antonio cardarelli a girolamo sirchia.
    i tennisti sono professionisti (che devono guadagnare), perciò l’unica cosa che conta è… che laver ha fatto due grandi slam e che federer è il più grande di tutti.

  23. wik scrive:

    Ma tutti ’sti soprannomi ti son venuti in mente di notte o di giorno ? Troppo carini dai ! Passami il tipo di vino ingurgitato per l’occasione che ci provo pure io !!!
    Purtroppo il rovescio ad un mano è destinato davvero a soccombere, dico purtroppo per la qualità tecnica del colpo più che per la mirabile estetica, che si è vero ! è notevole, ma un rovescio alla Nalba ditemi se non è estetica al quadrato, o un lungolinea di Murray ? La leggerezza muscolare di come lo carica è antolgica, da far vedere 1000 volte al giorno ai bimbi aspiranti top ten.
    Di ragioni ce ne son molte, e ve lo racconta uno che suo malgrado vista la perenne disputa con le sue malandate ginocchia ha dovuto alternare i due rovesci di continuo dai tempi di Laver, sigh.
    La prima, e la più importante è la tenuta della diagonale. Il bimane in palleggio è più potente, stabile e sicuro. Lo è non tanto perchè hai due mani attaccate, ma perchè un rovescio ad una mano passa per tappe ben precise di esecuzione, la perfetta posizione dei piedi, il punto di impatto centrale e il colpire in posizione avanzata la palla.
    Queste tre condizioni sono imprescindibili alla buona esecuzione del colpo, il rovescio bimane non ne è condizionato così pesantemente, ma la condizione prima è un uso spinto delle gambe, devi abbassarti per eseguirlo bene, carica di gambe soprattutto e come si sà oggi la condizione fisica è estremamente curata fra i pro. Una seconda ragione che ha condizionato questa evoluzione del bimane è stato l’uso di telai più grandi, i 98 e 100 sono adattissimi al bimane, la palla infatti entra in un punto e viene rilasciata in un punto leggermente più basso, con l’aumento delle dimensioni delle racchette è aumentata la superficie utile utilizzabile a questo scopo, tirare un bimane con un piatto 80-90 come si usava in passato è molto più difficile anche per questa ragione.
    Immaginiamoci per un momento un batti e ribatti sulla diagonale di rovescio, diagonale di rovescio che stabilisce una supremazia tattica da cui la costrizione del perdente di uscirne attraverso un colpo più rischioso che è il lungolinea. Con due mani io posso, arrivarci a piedi sbagliati tanto più o meno il colpo dall’altra parte lo mando perchè è un colpo di forza, impattare in leggero ritardo tanto il range di dove lo posso fare è mooooolto più ampio del monomane, posso colpire in vari punti della racchetta non necessariamente in perfetto sweetspot tanto con l’uso della forza delle due mani e il piegamento con le ginocchia la palla anche se non perfetta passa. Posso fare un’ulteriore cosa più difficile che con una mano, dare topspin sia di gambe sia di copertura con braccia e polso, questo mi permette ancor di più correzioni di un’eventuale errore nelle fasi precedenti. Questo rende il bimane ben più solido del monomane, perdona molto di più, rimane sempre abbastanza incisivo anche in situazioni di ritardo-errore di esecuzione e questo con la velocità di palla a cui si è arrivati in palleggio oggi è un vantaggio enorme.
    Si, è vero che il rovescio ad una mano ti consente più facilmente il bel colpo, il colpo risolutore, il tocco, lo slice, ma oggi si gioca su supremazie tattiche di palleggio, le supremazie sulle diagonali sono fondamentali per aprirti gli spazi per creare difficoltà. Ma gli spettacolari lungolinea vincenti ad una mano sono impagabili, questo è vero, e anche più facili da eseguire, ma a patto di arrivare alla condizione di poterlo eseguire e di eseguirlo in preparazione davvero perfetta, e questo oggi è molto difficile, la palla è troppo veloce e i tmpi sono sempre molto ristretti. Chi è in possesso di un buopn bimane non te lo permette !
    C’è anche un’altra ragione più remota del successo del bimane nelle nuove leve. Per un maestro, viste le carenze fisiche di un bimbetto di 5 anni è ben più facile attaccargli la seconda mano, non solo per questioni di forza ma anche per facilitarti nel cambio di impugnatura, spesso maldigerito. Ma questo preclude un pò l’eventualità futura di staccarne una, a meno che il maestro non sia furbo nell’impostarti a rovescio bimane predominante destro che prevede il cambio di impugnatura della mano destra. Notavo infatti di come i predominanti sinistra che non prevedono il cambio impugnatura della mano destra nel 90% dei casi non lascino il bimane anche se sarebbe più adatto a loro un monomane.

  24. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Sto seguendo Chloe qua e là, e condivido in particolare l’ultimo commento.
    Senno’, alla ricerca dell’estetica del gesto, finisce che rimango a guardare O’Sullivan (snooker, per chi non lo sapesse), anzichè il tennis.
    O’Sullivan gioca a snooker di destra e di mancina, mica come quegli spagnoli costruiti al contrario……

  25. Carlo H scrive:

    Ci sono e ci sono stati rovesci a due mani che, da un punto di vista tecnico stilistico estetico, non hanno da invidiare alcun monomano: il più bello, certamente, quello di Mats Wilander (definito, una volta da Gaia Piccardi: “il miglior rovescio a due mani a sud del Baltico”). Andatevelo a rivedere.

  26. olm scrive:

    Il pezzo e’ bellissimo, ma io credo che sarebbe fantastico se Federer potesse imparare anche lui il rovescio bimane e rimanere al top qualche anno in piu’, e pazienza per il Nuovo Esteta. Con il materiale di oggi lo sweet-spot conta di meno, conta di piu’ la saldezza della racchetta, e colpire con sicurezza palle alte.

    Perche’ Federer, che e’ cosi’ superiore lato diritto, deve essere tanto penalizzato dalla sua tecnica sul rovescio? Perche’ Murray e Diokovic gestiscono con tanta naturalezza le mazzate sul rovescio, e cambiano direzione a piacimento, bombardando il lungo linea, quando a Federer va gia’ bene rimandare indietro la palla (sto parlando della palla di Nadal, ovviamente). O davvero c’e’ chi crede che “tatticamente” non sappia che lo scambio in diagonale contro il dritto mancino non gli conviene, o che gli manchi qualche cosa in coordinazione o timing? E’ la tecnica in se’ che e’ inferiore.

    E poi chi gli impedirebbe di continuare a fare i passanti incrociati tutti di polso, gli attacchi, gli slice ecc. ecc.?

    Ok, neanche Federer puo’ riuscire a tanto, tanto vale sognare il giocatore ambidestro, ma se per ipotesi fosse possibile il risultato sarebbe stupendo, sublime, un miracolo di ingegneria motoria, altro che brutto.

  27. Fas scrive:

    @Roberto Commentucci:Io che ho visto giocare Gaio posso dirti che Gaio in verità è bimane

  28. Roberto Commentucci scrive:

    Ciao Fas: quando lo hai visto giocare Gaio?

  29. chloe de lissier scrive:

    altro che evoluzione… di questo passo torneremo quadrumani. dal primo bimane in poi, questi antenati dei prossini quadrumani hanno anche caratteristiche fisiche e soprattutto intellettive equiparabili a quelle delle scimmie.

  30. roby68 scrive:

    @olm: Non sono d’accordo che il problema di chi gioca il rovescio a una mano sia ‘la tecnica in sè che è inferiore’, visto che il tuo esempio prende come riferimento il mancino Nadal c’è da considerare che il mancino gioca il suo diritto contro il rovescio dell’avversario e viceversa, e di solito il diritto è il colpo più potente, quindi è abbastanza naturale che su quella diagonale prevalga, tenendo conto anche del braccio che si ritrova Nadal.
    Ci sono comunque, a mia memoria, ma sicuramente sono di più, almeno due tennisti, Gasquet e Youzhny che con il rovescio a una mano hanno dimostrato di tenere la diagonale egregiamente e forse anche di prevalere e comunque nel caso di sconfitta, nel loro caso, a differenza di Roger, il problema non stà certo nel rovescio contro diritto. Credo quindi che nel caso di Federer Nadal il problema dello svizzero sia nel modo con il quale esegue il rovescio e non il rovescio a una mano in sè. Il colpo di relativa debolezza di Roger è, a mio avviso, il rovescio, che, anche se notevolmente migliorato risente delle rotazioni di Nadal che lo obbliga a giocare sopra la spalla, e qui per Roger cominciano i guai, con altri giocatori gestisce egregiamente la situazione con un rovescio slice incrociato, purtroppo per lui con Rafa non funziona perchè va ad impattare proprio sul diritto mancino con il quale è in grado di arare il campo e tirare su di tutto.

  31. bob scrive:

    Sinceramente non capisco tutte queste erudite discussioni sul rovescio ad una o due mani. Non e’ certo il tipo di rovescio che determina se una partita e’ spettacolare o meno od un tennista interssante da vedere…

  32. Ros scrive:

    Prego Iddio che Roger non abbandoni mai il suo elegante e regale rovescio, prenda tutte le stecche che vuole, non importa. Nulla è più grande del piacere di vederlo eseguire.

  33. Fas scrive:

    @Roberto Comentucci:L’ ho visto giocare a Recanati contro Zeballos ma alla fine ha perso.
    Comunque conservo un ricordo positivo del suo rovescio bimane che era senza dubbio il suo colpo migliore.

  34. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Beh, vi dirò, visto che Supertennis non se la finisce più di propinarci Barazzutti in tutte le salse, devo dire che (anche se per altri aspetti il Barazza era ed è veramente inguardabile e palloso) che il suo passante di rovescio, specie lungolinea (a una mano, naturalmente), aveva il suo perchè.
    Viva il rovescio ad una mano. Viva.

  35. Agostino scrive:

    @Mew
    Su ‘O Sullivan sottoscrivo se non soprascrivo, visto che lo cito spesso su questo blog al tuo stesso scopo

    Visto il tono del pezzo, propongo che il buon svizzero sia ribattezzato Ruggero da Basilea… mi sa più di chanson de geste

    Aggiungo un dato statistico: primo master con i 4 semifinalisti bimani della storia, credo

  36. Giovanni da Roussillon scrive:

    I nipotini dell’autore godranno il privilegio di conoscere la vera storia del tennis, il cui splendore fu raggiunto intorno al 2010 dC sotto il regno di King Solomon Federer (cito una nobildonna, sua contemporanea e testimone raffinata di quell’epoca). Si stupiranno dei parvenus a quella corte, ai loro occhi individui un po’ primitivi, incapaci di praticare il rovescio tripodico, che allora sarà usuale.

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