L’Era Open compie quarant’anni.
Viaggio alla scoperta dello Slam Aussie.

 
11 Dicembre 2007 Articolo di Remo Borgatti
Author mug

Ecco la prima puntata di un percorso tra i segreti dei tornei dello Slam.

Con la disputa degli Australian Open, in programma a Melbourne dal gennaio 2008, il Grande Slam chiuderà i suoi primi quarant’anni di quella che comunemente viene definita “Era Open”. La prima edizione risale infatti agli Internazionali di Francia del 1968 e, da quel momento, sono stati appunto 159 gli appuntamenti equamente suddivisi tra i quattro tornei più importanti del circuito mondiale del tennis. In questo lungo lasso di tempo sono cambiate diverse cose. Innanzitutto l’ordine di svolgimento delle quattro prove non è sempre stato lo stesso. Allo scopo di cercare una collocazione temporale che potesse invogliare i giocatori europei e americani ad affrontare la lunga trasferta in terra d’Oceania, nel 1977 gli organizzatori australiani pensarono bene di spostare la data dal mese di gennaio a quello di dicembre. La speranza era anche quella, nel caso in cui qualcuno fosse stato in corsa per il fatidico poker, di creare l’evento. Questo accadde solo nel 1984, quando Martina Navratilova si presentò sull’erba di Melbourne forte dei successi nelle tre prove precedenti ma finì per perdere in semifinale con Helena Sukova e dovette suo malgrado rinunciare al sogno di iscrivere il proprio nome vicino a quello di Maureen Connolly e Margaret Smith Court, le uniche fino a quel momento ad aver completato la striscia.
Comunque, l’esperimento durò solo fino a dicembre del 1985. Tredici mesi dopo (gennaio 1987) il torneo tornò in quella che è la sua attuale sistemazione.
Altro cambiamento importante riguarda la superficie di gioco. Mentre Parigi (terra rossa) e Wimbledon (erba) si sono mostrate fedeli alla tradizione, Australia e Stati Uniti hanno cambiato sia sede che terreno di gioco. In Australia si è giocato sull’erba a Brisbane (1969), Sydney (1970/71) e al Kooyong di Melbourne (dal 1972 al 1987) prima di inaugurare il nuovo impianto di Flinders Park, in cui si gioca su un fondo duro. Negli Stati Uniti invece il torneo si disputò al West Side Tennis Club di Forest Hills che sostituì l’erba (1968-1974) con la terra verde (1975-1977) prima di mettersi in disparte e lasciare le luci della ribalta al nuovo impianto di Flushing Meadows, nel quale si gioca dal 1978 sul cemento. Unica eccezione, il doppio misto che nel 1969 venne giocato al Longwood Cricket Club di Boston.
Anche la compilazione dei tabelloni e il numero dei partecipanti varia nel tempo sia tra una prova e l’altra che all’interno dello stesso torneo. Limitatamente ai singolari, sono attualmente 128 gli aventi diritto ad entrare nel tabellone principale: chi per classifica, chi passando attraverso le qualificazioni e chi ricevendo la wild card. In Australia è così dal 1988; in Francia dal 1977 per i maschi e dal 1983 per le femmine; a Wimbledon dal 1968 nel maschile e dal 1983 nel femminile; infine negli Stati Uniti dal 1971 per i maschi e dieci anni dopo per le femmine. In precedenza, con diverse modalità, erano previsti tabelloni con i cosiddetti “bye”, vale a dire i passaggi di turno senza giocare. Pure la distanza canonica dei tre set su cinque nel singolare maschile non sempre è stata rispettata. In alcune edizioni degli Australian Open il primo turno era due su tre così come, agli US Open, dal 1975 al 1979 i primi tre turni si giocarono sulla corta distanza.
La prossima volta entrerò nel dettaglio di ogni singolo torneo, partendo dagli Australian Open, con particolare riferimento alle statistiche e alle curiosità emerse dalla ricerca relativa a tutti coloro che si sono aggiudicati almeno una prova di uno dei quattro appuntamenti dello Slam.

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52 Commenti a “L’Era Open compie quarant’anni.
Viaggio alla scoperta dello Slam Aussie.”

  1. Marcello scrive:

    Bell’articolo aspetto con ansia gli altri.

    Comunque secondo me l’unico Slam anglofono che si attiene alla tradizione è lo US Open la cui superficie è rimasta la stessa senza modifiche (se non nel colore) per ben 30 anni, l’erba di Kooyong era pessima (non me ne voglia mio cognato che lavora lì proprio dagli anni 70) con il Rebound Ace sono finiti dalla padella alla brace ora, anno domini 2008, danno segni di ravvedimento anche down Under. Gli inglesi vuoi per soldi, vuoi per dabbenaggine hanno fatto del tappeto verde di Wimbledon un comune scendiletto.

  2. luca scrive:

    Concordo con Marcello; bell’articolo sull’era Open.
    Sarebbe interessante avere le quattro prove del Grande Slam gioocate su quattro superfici diverse : terra rossa, erba, decoturf e……???????
    Probabilmente l’ipoteitca vittoria di un Grande Slam darebbe a colui che fosse in grado di realizzarlo ancora maggiore prestigio

  3. Enzo Cherici scrive:

    Il Rebound Ace australiano sarà anche stato pessimo, ma, a detta di Agassi, era la sua superficie preferita. Giudizi personali, vero, ma tanto male allora non doveva essere.

  4. karlovic 80 scrive:

    agassi diceva quello,e hewitt il contrario e sosteneva che il rebound ace era lento e non ci sapeva giocare.il plexicushion sara la superficie del futuro.hewitt e gucione sono molto contenti del cambio.
    a mio avviso assisteremo ad un torneo un po diverso dalle altre edizioni e molto spettecolare,tecnicamente le due superfici sono abbastanza differenti,tanto da poter favorire qualche giocatore a discapito di un altro.il rebound ace era mediamente lento e il plexicushion e mediamente veloce.
    anche il “mitico” deco turf degli us open,tecnicamente ha subito minimi rallentamenti nel 2001 e ancor di piu nel 2003.ma in generale tutte le superfici hanno subito rallentamenti.infatti su tutte le superfici e aumentata la velocita verticale del rimbalzo della palla,favorendo il top spin,e sfavorendo la volee.
    tutto questo e stato fatto di proposito,fa parte del programma dell’atp chiamato “omologazione delle superfici”,e sul quale potremmo discuterne a lungo.
    a mio avviso con l’uniformare le superfici rapide,andremo a vedere un tennis si bello,ma livellato e piatto,con la conseguenza di perdere tennisti “specializzati e particolari”,e con l’aumentare di tennisti tipo “macchine sparapalle”,vedi ferrer o davydenko,ma questo e anche un altro discorso.

  5. valerio scrive:

    allora ditemi una cosa….questo plexicushion è piu veloce del rebound ace ma piu lento del decoturf giusto?? e poi tipo a shanghai ma anche a bercy e madrid d’accordo che sono indoor..ma su quale superficie si gioca tutti dicono HARD..ma che tipo di hard?

  6. valerio scrive:

    aspettate correggo l’intervento..esiste pure il greenset,il taraflex…in quante caspita di varianti esiste il cemento o hard come viene definito in generale? in poche parole chiedo a qlc espertissimo di superfici di fare ordine tra le varie superfici DURE e sintetiche cercando di capire quale piu veloce e quale piu lenta..perche tra greenset,rebound ace,taraflex,decoturf,plexicushion è un bel casino…THANKS a chi rispondera…ciaociao..

  7. anakyn scrive:

    Sarebbe carino in questo senso operare una classificazione delle varie superfici, graduandola in funzione della velocità (e del rimbalzo della pallina).

  8. francesco g. di bene scrive:

    credo che più che hard la superfice indoor sia definita carpet

  9. luca scrive:

    E se il quarto slam si giocasse su parquet ?

  10. egizio scrive:

    E’ un’ottima cosa proporre articoli di cosiddetta cultura generale tennistica. Io voto per proporli anche durante la normale stagione agonistica. Sono questi gli articoli, secondo me, che avvicinano persone nuove, che magari hanno fame di informazioni come queste per affinare ulteriormente le loro conoscenze. Apprezzo il lavoro proposto da Remo

  11. Francesco da Lugano scrive:

    Quanti esperti di materiali e cantieristica edile in questo blog, non me l’aspettavo… :)

    Il discorso delle superfici nel tennis sembra possa dare alle stampe un libro dal titolo: LA RIVOLUZIONE SILENZIOSA prefazione a cura di Avec Double Cordage :)

    Credo infatti che al giorno d’oggi più che le racchette nuove siano le superfici a cambiare il tennis.

    Sono d’accordo con karolvic80: il tennis fatto di volée rischia di scomparire. Anche (se non soprattutto) a causa del rallentamento delle superfici. O meglio, in ossequio alla nuova Enciclica dell’Atp, “omologazione”.

    Un termine che fa pensare quindi all’appiattimento, all’insensato (e falso quindi) principio simil-democratico che tutti hanno diritto a fare la stessa cosa. Abbasso le diversità, quindi. Viva i tennisti buoni per tutte le stagioni.

    Sarebbe davvero triste se anche il tennis si “globalizzasse” (a meno che non lo sia già). Già adesso non importa dove vai a passare la serata, se a Madrid, New York o Seoul, tutti ascoltano la stessa musica, si vestono quasi alla stessa maniera, e mangiano tutti al fast-food.

    Se anche nel tennis, con “l’omologazione delle superfici”, capitasse di vedere “top-spin”, match interminabili senza lo straccio di una discesa a rete, fatti con la stessa disinvoltura a Roland Garros, Wimbledon, e Flushing Meadows, allora sapremo che anche il nostro tennis è “globalizzato”.

    Non ci resterà che darci alle bocce.

  12. karlovic 80 scrive:

    come ho gia detto in altre volte,con il termine “cemento”(non ha nulla a che vedere con il materiale usato nell’edilizia),andiamo a richiamare quei campi rifiniti in resine acriliche,su uno sfondo di asfalto,chiamati appunto hard o carpet.
    ad esempio gli us open,sono dotati di campi di asfalto verniciato con resine acriliche,al di sotto delle quali e posto uno strato di materiale elastico(in realta si possono usare anche altri materiali).
    il nome commerciale del prodotto e decoturf,che e caratterizzato dall’impermeabilita,regolarita del rimbalzo,non e velocissimo ed ha un notevole grip.
    negli stati uniti,ma in generale nel tennis moderno,i prodotti piu usati per fare le cosidette superfici tennistiche sono 4:il decoturf,il plexipave(da qui deriva il plexicushion,nuova superficie aus open detta mediamente veloce),il laycold e il truflex.
    le caratteristiche sono quasi simili,le uniche differenze possono derivare dalla presenza o meno dell’inserto elastico tra asfalto e resina,dal numero degli strati di acrilico che vengono spalmati sul campo,e ultimo per determinare la velocita, l’inserimento di piu o meno di sabbia nella resina acrilica.anche il decoturf e il rebound ace negli anni hanno subito modifiche,a detta degli organizzatori,ma per sapere se sono piu veloci o meno si dovrebbe chiedere al “tecnico la ricetta usata per le varie mescole”.
    neanche del giudizio dei giocatori ci possiamo fidare,nel senso che ognuno a un giudizio differente,sul rebound ace agassi(come diceva enzo cherici)si trovava a meraviglia e diceva che era veloce,il contrario lo diceva hewitt che la trovava lenta.chi aveva ragione tra i due?
    credo(non sono sicuro,devo approfonire le ricerche e lo studio)che la superficie piu veloce attualmente sia il taraflex usato a bercy,seguito dal greenset di madrid,decoturf e plexicushion quasi uguali,e ultimo il rebound ace.
    per anakyn,e molto difficile fare una graduatoria.io ho dei dati fatti in laboratorio,per quanto riguarda la differenza al rimbalzo del servizio tra terra ed erba.magari li daro in un altra occasione.
    spero di essermi espresso bene.

  13. valerio scrive:

    bravo karlovic..analisi quasi perfetta..Quasi perche a quanto ne so quest’anno parigi è diventato hard nn piu carpet come l’anno scorso.. ultima domanda..a me sembra che la superficie piu rapida sia quella del torneo di basilea..sapete che tipo di cemento è? e poi piccola parentesi…ora ke l’erba è diventata cosi lenta la collochiamo sempre come superficie piu veloce o forse è piu rapido il taraflex e il green set?
    aspetto la tua risposta..

  14. Daniele Bartolini scrive:

    Karlovic, mi sembra invece che la superficie di Parigi Bercy sia stata la più lenta fra quelle dei tornei autunnali, ancora più lenta di Madrid: tant’è vero che Nadal ci si è trovato molto a suo agio ed il servizio del tuo Ivo era molto meno incisivo che altrove. Non trovi?

  15. karlovic 80 scrive:

    ho citato solo alcune delle superfici,quelle piu famose e usate.in totale tra carpet,acrilici,vari asfalti e cementi,terra,erba,terra sintetica ed erba sintetica,sono catalogate circa 130 superfici differenti!!!cambia solo il nome,ma tutte abbastanza simili.
    tra le superveloci cito,il durflex 200 sp cushion,il decoflex softcourt da 7 mm,il cushion master pro,il ground sky,il playturf.
    ecco il punto,io farei giocare gli attuali tornei indoor,(sopratutto parigi bercy e madrid)su questi acrilici(magari rendendoli veloci come negli anni 90) per tracciare un solco tra i tornei indoor superveloci ed i tornei medio veloci giocati su decoturf o plexicushion.
    questa e la mia vera e nuova proposta,che ne dite?

  16. Marcello scrive:

    A bercy il Taraflex è stato notevolmente rallentato negli ultimi due anni.

    Cmq in Australia si potrebbe tornare anche a giocare sull’erba, perchè no? in fondo alla Rod Laver Arena l’erba la misero anche per un turno di coppa Davis, comunque nel rispetto delle tradizioni dovrebbe essere una superficie veloce, quindi anche il DecoTurf andrebbe bene lo stesso, d’altronde da quando ci sono gli slam, tre su quattro si giocano su superfici veloci anche se con il rebound ace le cose erano andate un po’ diversamente.

  17. karlovic 80 scrive:

    basilea si gioca sul greenset,che e un acrilico di pochi millimetri con palle dunlop fort,quindi il campo e medio-veloce.
    ad esempio lione si gioca sul vecchio taraflex,che tecnicamente non e un acrilico ma e un sintetico artificiale,leggermente piu veloce del greenset.
    a san pietroburgo si gioca sul gerflor taraflex,piu veloce dei due sopra citati,a tutto cio aggiungiamo le palline della penn che sono rapide,e abbiamo il torneo russo tra i piu veloci dell’atp.

  18. anakyn scrive:

    Se la graduatoria delle superfici è impraticabile, allora provo con un altra proposta: una classificazione degli attuali tornei ATP (Slam + Masters) con l’indicazione della superficie, e le caratteristiche essenziali per distinguerla dalle altre, come ad esempio:
    - velocità (orizzontale e verticale)
    - regolarità del rimbalzo
    - grip (che roba è? lo so sono ignorante… :( )

    Del tipo:

    AUSTRALIAN OPEN
    velocità verticale –>
    velocità orizzontale (quanto è alto il rimbalzo)
    - regolarità del rimbalzo
    - grip

    ecc ecc…

  19. karlovic 80 scrive:

    elenco i campi rapidi(slam e master).

    AUSTRALIAN OPEN OUTDOOR HARD
    -superficie:plexicushion pro.
    -velocita:livello 2.
    -caratteristiche:resina acrilica,mediamente veloce,rimbalzo regolare,molto grip.

    US OPEN OUTDOOR HARD
    -superficie:decoturf.
    -velocita:livello 2.
    -caratteristiche:molto simile al plexicushion pro.

    PACIFIC LIFE OPEN INDIAN WELLS MASTER OUTDOOR HARD.
    -superficie:plexicushion pro.
    -velocita:livello 2.
    -caratteristiche:come aus open.

    SONY ERICSSON OPEN MIAMI MASTER OUTDOOR HARD.
    -superficie:laykold cushion plus system.
    -velocita:livello 1.
    -caratteristiche:resina acrilica tra le piu lente del circuito,rimbalzo rgolare ed eccellente grip.

    ROGERS CUP CANADA MASTER OUTDOOR HARD.
    -superficie:decoturf.
    -velocita:livello 2.
    -caratteristiche:come us open.

    WESTERN & SOUTHERN FINANCIAL GROUP MASTERS CINCINNATI MASTER OUTDOOR HARD.
    -superficie:decoturf.
    -velocita:livello 2.
    -caratteristiche:come us open.

    MUTUA MADRILENA MASTERS MADRID INDOOR HARD.
    -superficie:greenset confort.
    -velocita:livello 2.
    -caratteristiche:acrilico di pochi millimetri,dotato di buona velocita,sembra lento per l’eccessivo top spin.

    BNP PARIBAS MASTERS PARIGI MASTER INDOOR CARPET.
    -superficie:gerflor taraflex.
    -velocita:livello 2.
    caratteristiche:sintetico artificiale molto veloce,tuttavia rallentato negli ultimi anni(come diceva marcello).

    TENNIS MASTERS CUP INDOOR HARD.
    -superficie:taraflex.
    -velocita:livello 2.
    -caratteristiche:sintetico artificiale,simile a parigi.

  20. Francesco da Lugano scrive:

    @karlovic80

    Grazie per l’ultimo post! Adesso abbiamo una panoramica completa sul tipo di superfici dei tornei più importanti che non comprendano il rosso.

    Una piccola richiesta karlovic: potresti anche dare una indicativa classifica delle superfici più veloci, please? A parte Miami, tutto il resto lo hai posizionato sulla stesso livello (2). Così da far capire, almeno ad un “profano” come me, dove il serve and volley (tattica di gioco secondo me molto spettacolare) potrà avere naggiori possibilità di riuscita, e dove invece vedremo competitivi i “pallettari” (senza offesa per nessuno). Per esempio, sento dire in questo post che Madrid e Bercy sono superfici più lente di qualche anno fa (docet Marcello).

    Grazie anticipato, e ancora complimenti :)

  21. karlovic 80 scrive:

    @ francesco da lugano.

    non le classifico io al livello 2,ma e l’itf!
    tutte le superfici che ho citato(ha parte miami veramente lenta)al livello 2,effettivamente sono tutte simili,tutto questo fa parte del famoso motto “omologare”.
    i cosidetti “hard”(ovvero cementi o resine) o “carpet”(tappeti artificiali sintetici),superveloci di livello 3 ce ne sono a decine in giro,ma purtroppo non vengono utilizzati nel circuito atp.
    ultimamente ho giocato su un “carpet” di livello 3,”il grand slam prestige” ed e una vera bomba,sembrava di giocare sul ghiaccio!
    le superfici di livello 3 vengono poco usate,per impedire il rinascere dei grandi “bombardieri” degli anni 90 o tipo di giocatori come karlovic e isner
    spero di essermi spiegato bene.

  22. valerio scrive:

    e l’erba come viene catalogata??…che velocita?

  23. karlovic 80 scrive:

    a quanto vedo sono l’unico appassionato di superfici…..
    le superfici attuali piu veloci usate nel circuito atp sono:

    1)taraflex tennis tournoi,(usata al torneo di zagabria),”carpet” molto simile all’erba sintetica,ma non esclusivamente nel colore.

    2)gerflor taraflex,”carpet” (bercy).

    3)taraflex,”carpet” (lione).

    4)greenset,”hard” (madrid)

    5)decoturf,”hard” (us open).

    6)plexicushion,”hard” (aus open).

    7)rebound ace,”hard” (ex aus open).

    tutte queste superfici sono di livello 2,la prima e un po piu veloce degli altri “carpet”,distanti seguono gli “hard”.
    l’erba naturale e veloce(quella del queens’s,non quella di wimbledon)si colloca al pari del taraflex tennis tournoi,ovvero la piu veloce delle superfici attuali usate.

  24. valerio scrive:

    mmm secondo me bercy nn è la superficie piu veloce è stata notevolmente rallentata…senti ma invece wimbledon con la sua erba dove lo collochiamo? secondo me anche l’us open è piu veloce di madrid..ke dici?

  25. valerio scrive:

    @ karlovic (e aggiungi pure shanghai..)dove si colloca??thanks..

  26. LucaGE scrive:

    sarebbe molto interessante anche, se qualcuno è in grado, di presentare una casistica delle “terre”: le terre rosse sono tutte uguali? Sbaglio o a Roland Garros negli ultimi anni (e credo non solo a causa delle palle) la superficie è molto più veloce che 20 anni fa? E’ più veloce o meno che a Roma? E Montecarlo? E il tentativo di terra rossa americana di Coral Springs? Sarebbe bello inoltre parlare della mitica terra verde americana, quella del mitico Tournment of Champions di Forest Hills…
    Adesso non ricordo, quali tornei del circuito maschile e femminile rimangono su questa superficie ad oggi?

  27. Riccardo B. scrive:

    Ciao Luca, la mitica terra verde americana (tecnicamente Har-Tru) non ospita più prove del circuito ATP. Gli ultimi, vado a memoria, sono stati Pinehurst (che si giocava la settimana prima di Coral Springs), L’AT&T Challenge di Atlanta e il torneo di Orlando. Attualmente nel circuito maschile si gioca su terra verde in quattro tornei challenger: Bermuda (il più ricco), Naples, Tunica Resorts e Forest Hills.
    Tra le donne, invece, resistono due tornei WTA di buon livello: Amelia Island e Charleston.

  28. Marcello scrive:

    Riccardo non vorrei contraddirti, ma credo che il torneo ATP di Houston si sia giocato su terra verde (Har-Tru)

    Questo è il link della finale 2007 giocata da Karlovic e Zabaleta.

    http://it.youtube.com/watch?v=QN8beKhUYFE

    Agli Us Open la tolsero sotto espressa indicazione di Connors dopo la finale del ‘77 persa con Vilas. E’ curioso notare che dal 78 in poi nessun giocatore forte sulla terra o cmq vincitore del Roland Garros abbia trionfato allo Us Open e viceversa (tranne Agassi nel 99). Resto dell’ idea che adesso il Decoturf sia la superficie più ostica ai regolaristi.

  29. Francesco da Lugano scrive:

    @ karlovic80

    Non ti preoccupare, ti sei spiegato benissimo! La tua disamina è stata davvero esudiente. Non mi sono spiegato bene io. Ti chiedevo solo di fare (da esperto del settore) una classifica dei tornei più “veloci” del circuio Atp. Insomma sapere ad esempio se il “duro” Cincinnati (livello 2), è più veloce o meno del carpet di Madrid, o se invece sono simili, ecc.

    Però rileggendo bene tutti i post dell’articolo la panoramica è parecchio esaudiente (il bercy si è rallentato negli anni, assisteremo ad un Australian Open più “rapido” degli anni passati, e così via).

    Ancora grazie e complimenti

  30. luca scrive:

    Ho l’impressione che alcuni post siano scritti da……ingegneri civili edili !!!!
    Che competenza !!!!!
    Sarebbe interessante poter far disputare le prove degli Slam e del Master su superfici a differente - e crescente velocità - così da poter far risaltare, laddove possibile, il giocatore più completo.
    Se esistesse una superficie di livello 4 e 5 sarebbe il top : tiro al piccione !!!
    Tornerebbero a giocare…..Roscoe Tanner, Victor Amaya, Butch Walts !!!!

  31. valerio scrive:

    aspetto la tua risp karlovic..mi raccomando..

  32. remo scrive:

    Per Marcello: prima di Agassi, la doppietta Roland Garros-US Open era riuscita a Ivan Lendl nel biennio 1986/87 e a Mats Wilander nel 1988 (quando fece 3/4 di Grande Slam vincendo pure gli Australian Open). Ci andarono molto vicini pure Borg (vittoria a Parigi nel 1978, 1980 e 1981 e finale agli US Open negli stessi anni), Lendl e McEnroe nel 1984 (che disputarono entrambe le finali vincendone una a testa), Courier nel 1991 e Ferrero nel 2003 ed infine Federer nelle ultime due stagioni (vittoria a Parigi e finale a New York).

  33. remo scrive:

    Refuso nel precedente commento. Courier e Ferrero vincitori a Parigi e finalisti a Flushing; naturalmente Federer il contrario. Scusate.

  34. karlovic 80 scrive:

    riguardo ai tornei atp sul rapido,faccio notare che nel 2007 su un totale di 67 tornei,solo 4/5!!!(2.68%se non sbaglio) si sono giocati indoor carpet,(zagabria,lione,san pietroburgo e bercy,per quanto riguarda il master di shanghai,che si gioca sul taraflex, quindi carpet,e curioso come l’atp,lo elenchi hard.
    nel anno 93,su un totale di 90!!! tornei,ben 18(16.2%)erano carpet.
    anno in cui si gioco la famosa finale “fischiata”,ivanisevic vs medvedev.
    purtroppo,nel bene o nel male,”amo” i tornei indoor carpet.

  35. luca scrive:

    @ remo
    IceBorg nel 1981 era fuori di melone e le buscò in malo modo da Mac agli Us Open.
    L’anno precedente sì che era ad un passo dal Grande Slam

  36. remo scrive:

    Per Luca: Borg non è mai stato vicino al Grande Slam nemmeno negli anni migliori, tanto che non ha mai fatto nemmeno 3/4 di Slam. Sull’erba di Melbourne Borg ha giocato pochissimo e solo all’inizio della carriera, con risultati trascurabili. E’ vero che, nel triennio 1978/80, qualora avesse vinto a New York avrebbe potuto tentare l’impresa al Kooyong ma va pure ricordato che l’erba australiana non era uguale a quella inglese e quindi la possibilità che Borg potesse vincere il torneo c’era ma non era affatto una certezza. Comunque, la mia era solo una puntualizzazione statistica e riguardava la doppietta Roland Garros-US Open. Non era una disquisizione sull’eventualità di conquistare lo Slam e nemmeno sulle concrete possibilità di aggiudicarsi la doppietta in questione. Poi, che il Borg del 1981 non fosse quello dell’anno prima lo dicono i risultati, tanto che nell’80 a Wimbledon aveva vinto mentre nel 1981 aveva perso in quattro set. Così come in quattro aveva perso quella di Flushing. In ogni caso, nella stessa stagione vincere Parigi e fare finale a Wimbledon e US Open non mi sembra un risultato da poco. E’ comunque vero che la sua voglia di giocare e la sua concentrazione stavano rapidamente scemando, tanto che subito dopo decise di ritirarsi.

  37. valerio scrive:

    @karlovic forse l’atp me ttte hard e nn carpet semplicemente perche dopo il primo anno in cui i giocatori si lamentarono ke la superficie era troppo veloce questa è stata rallentata ed ora nn è piu taraflex..cosi come qst anno neanche bercy era taraflex ma hard… non a caso anche bercy è messo dall’atp come hard.. ti posso assicurare ke sia bercy ke madrid erano piu lenti dell us open di quest’anno.. per quanto riguarda il discorso della velocita delle terre…la piu lenta in assoluto è montecarlo,poi roma,roland garros e amburgo..la piu veloce anche per le condizioni climatiche..

  38. karlovic 80 scrive:

    @ valerio.
    non vorrei essere ripetitivo,ma bercy e un “carpet” ovvero e un tappeto sintetico di 6,2 mm chiamato gerflor(nome della ditta produttrice)taraflex.
    che sia piu lento degli anni scorsi,non ce dubbio,ma rimane sempre “carpet” ovvero tappeto.
    per l’atp,parigi bercy e un indoor “carpet”,vai a vedere meglio.
    idem,per shanghai che si gioca su taraflex(sempre “carpet”,e reso piu veloce di bercy)ma non mi spiego la scelta di elencarlo hard.
    il taraflex potra anche essere rallentato al minimo(come la terra di montecarlo)ma sempre un “carpet” rimane.
    se poi,l’atp o l’itf,per questioni di sponsor,di antipatia,o che voglia eliminare il “carpet” a favore dell’Hard”,bhe questo e un altro discorso.
    molte volte ho sentito dire,che madrid e piu lento dello us open.
    rimango del parere che,il greenset di madrid prenda molto di piu il top-spin,a differenza del decoturf americano,ma questo non e sinonimo di lentezza,i colpi piatti viaggiano piuttosto veloci.

  39. luca scrive:

    @ remo
    Basta polemiche ! La storia è quella che è.
    Vinto lo Us Open 1980 - e poteva farcela tranquillamente visto l’andamento della finale, condizionata da due gravi errori arbitrali al quinto set in suo sfavore - Bjorn sarebbe andato in Australia per fare il Grande Slam. Poco ma sicuro che avrebbe fatto suo quel torneo. Finì l’anno facendo piazza pulita al Master 1980.
    I suoi risultati del 1981 erano eccellenti per qualunque altro n.1, certamente non per lui; McEnroe era da tempo sulla piazza, e fin quando Borg era al suo top anche di motivazioni poteva alpiù competere con Connors per la seconda posizione. Tant’è vero che Connors lo fece fuori nel 1982, e questo la dice lunga sul sorpasso di Mac a Borg nel 1981 e delle finali Wimbledon e Us Open di quell’anno.
    Non si può dire che Mac fosse più forte di Borg, avendole buscate sia da Connors nel 1982, sia da Lendl che non gli fece fare un set in tre incontri disputati nel 1981. Due che da Borg prendevano due / tre games a set.
    Questa è la diffusa convinzione dell’epoca; interessante è un articolo di UBS su Match Ball di inizio 1982 in cui venivano riportati i pareri di giocatori e giornalisti.
    Di Borg - a parer mio il più forte tennista mai esistito, anche in virtù delle sue ineguagliate capacità atletiche - se ne è già parlato abbastanza in tanti post precedenti.
    E’ bene cambiare argomento, anche per non stancare gli altri frequentatori del blog

  40. remo scrive:

    Nessuna polemica Luca, solo rilievi statistici. Le tue considerazioni sono in parte supposizioni che non hanno alcun fondamento e talvolta il parere di giornalisti e addetti ai lavori può essere anche errato. Ti stupirà, ma io sono stato (e lo sono tuttora) un grandissimo tifoso di Borg e all’epoca mi dispiacque non poco quando assistetti a due delle sue quattro sconfitte in finale a New York (mi riferisco a quelle con Connors a F.Hills nel 1976 e con McEnroe a F.Meadows nel 1980) ma ciò non toglie che i famosi due errori arbitrali di cui sarebbe stato vittima non furono poi così clamorosi (almeno dalle immagini televisive, in un periodo in cui l’occhio di falco non esisteva ancora). Sul fatto che lo svedese poi dominò il master del 1980, non mi sembra una lettura molto corretta in quanto nel girone eliminatorio battè Mac 64 67 76 e in semifinale Jimmy 64 67 63; poi vinse la finale con un Lendl ancora molto giovane in tre set netti. Così come non ho mai sostenuto che McEnroe fosse più o meno forte di Borg. Ritengo che i due si equivalessero e, come successe poi con Sampras e Agassi, riuscissero a portare, negli scontri diretti, il proprio tennis ai migliori livelli. Estendere l’analisi a Lendl, Connors e agli incroci tra loro negli anni ci porterebbe troppo lontano; basta dire che è vero che l’ex-cecoslovacco battè McEnroe per ben 7 volte consecutive tra l’81 e l’82, ma è anche vero che ci perse poi 10 volte su 12 nel biennio successivo.
    Ribadisco che la mia intenzione non era quella di fare polemica e nemmeno di stilare una graduatoria di valore, bensì di puntualizzare un rilievo statistico relativo alla considerazione di Marcello e che riguardava Roland Garros e US Open. Quasi tutti i più grandi campioni hanno una “macchia” nella loro carriera (Rosewall non ha mai vinto Wimbledon; Sampras, Edberg, Becker e McEnroe il Roland Garros; Borg gli US Open) senza che questa ne sminuisca in alcun modo il valore. Un saluto senza rancore.

  41. luca scrive:

    @ remo
    Certo è che i due errori arbitrali al quinto spinsero IceBorg alla clamorosa protesta durante il round robin con Mac al Master ‘80 da te citato.
    Mike Lugg gli diede due penalty points che aggiudicarono il secondo set a Mac. I commenti all’incontro - sia televisivi che nelle riviste dell’epoca - citano continuamente i due errori arbitrali al quinto set degli Us Open 1980 come causa della reazione di IceBorg.
    Secondo me nell’occasione IceBorg puntava a far fuori Mac in due sets mettendolo in condizioni di sudditanza psicologica, avendolo sconfitto in due sets - 6/3 6/4 - all’indoor di Stoccolma dopo gli Us Open e prima del Master, per poi rifilargli un 6/0 6/2 al Gold Challenge 1981 giocato dopo il Master ‘80.
    Gli incontri Borg / Connors, Borg / Lendl, Connors / McEnroe, Lendl / McEnroe del periodo 1981 / 82 confermano quanto sostenuto sia da addetti ai lavori che dai giocatori all’epoca, confermati dal diretto interessato : IceBorg aveva mollato.
    Un saluto a te.

  42. valerio scrive:

    federer è senz’altro meglio di borg..e qui chiudo..

  43. remo scrive:

    Per Luca: come ho già commentato in un altro post, sulla sfida Borg-McEnroe c’è un bel libro di Malcom Folley pubblicato in Italia da Effepilibri. Te lo consiglio.

  44. luca scrive:

    @ remo
    Grazie per l’assist; l’ho letto tutto d’uno fiato in circa un’ora !!!!
    Molto bello, sembra di rivivere quegli anni. Mi pare confermi i miei - e non solo miei - convincimenti.
    Circa l’incontro con Connors al Master ‘80 - commentato da quella teen ager della Pericoli per TMC - a partire dall’inizio del secondo set si vede IceBorg armeggiare con un piede piagato dalle vesciche, assistito da Bergelin e dalla Simionescu che lo aiutano a mettersi una garza protettiva.
    E Connors riuscì a far suo il secondo set ( Nel primo le stava prendendo di brutto !!!!)
    In finale IceBorg gioco “i cinque colpi più difficili della carriera di guardone di tennis” di Tommasi ( così scrisse su Match Ball !!!). Lendl, reduce dalla vittoria a Basilea in cinque sets sullo stesso Borg, venne annientato.
    Ai mathces assisteva anche il leggendario Jack Kramer, all’epoca sessantenne.
    Ma è inutile continuare a voltarsi indietro; dunque, a malincuore, W Federer & c.
    Un saluto

  45. Anakyn scrive:

    Per cortesia, possiamo parlare di Tennis e non di FantaTennis? ;)

  46. valerio scrive:

    posso farti una domanda luca..ma tu quanti anni hai?

  47. luca scrive:

    @ valerio
    Troppi ( = classe 1965).
    Qual è l’età media dei frequentatori del blog ?

  48. filippo laghi scrive:

    vistoa la conoscenza “diretta” del tennis commentato direi altina…..io sono del 68 e “mastico” tennis dal 1977…….finale di coppa davis Australia-Italia

  49. valerio scrive:

    beh io classe 1989..ma da come parli pensavo avessi (senza offesa)eheh..l’eta di clerici o tommasi…nel senso..ke si vede benissimo da come parli che ami tantissimo il tennis di 2.3 epoche fa..mentre odi qll attuale..come mai??perche preferisci cosi tanto i tennisti del passato rispetto a quelli del presente???certo..roddick ecc..fanno ridere rispetto a quelli ke citi tu..pero almeno roger e nadal(ke odio da fan di federer)..nn sono poi cosi malaccio..cosi come djokovic..

  50. luca scrive:

    @ Valerio
    Veramente, trovo piacevolissimo vedere giocare Federer; ed anche Nadal.
    E’ che quelli della mia generazione sono cresciuti con i posters della Fila, della Donnay, della Diadora nella cameretta; IceBorg è un personaggio che ha che ha contraddistinto l’epoca in cui avevo dai 13 ai 18 anni.
    E’ un pò come Jack Kramer per Tommasi e Spezzioli
    Mica è colpa di Federer

  51. karlovic 80 scrive:

    io sono classe 80.
    a differenza di voi il mio mito,e un giocatore(rispetto ai mostri sacri citati),abbastanza scarso(karlovic).a detta di tutti,uno dei piu noiosi giocatori della storia.
    per me e il giocatore piu atipico della storia!
    se un giorno(molto vicino)entrera nei top 10,l’itf e l’atp prenderanno molto seriamente l’ipotesi di rallentare ancora di piu, le gia lenti superfici di oggi(come a suo tempo fecero con goran,e con la conseguenza di far scomparire il S&V).
    in camera ho un suo poster a grandezza naturale!alto 208 cm!
    saro strano?

  52. DI ROCCO sebastiano scrive:

    quel saison a fait tout de meme raphael nadal ,1/2 f open d australie,vainqueur roland-garros,vainqueur wimbledon, vainqueur jeux olympiques,1/2 f a l us open !!! chapeau bas monsieur nadal ,une saison qui me rapel la saison de bjorn borg en 1978, ou borg gagner roland-garros,wimbledon, et finaliste a l us open,nadal suivra t il la meme desillusion sur l us open ? c est a dire borg n a jamais gagner l us open !!!! j espere pour lui que non,mais deja , on voit qu il a du mal ,tant a l open d australie, tant a l us open, meme si il a gagner des grands tournois sur dur, en grand schelem ,il n a toujours pas gagner sur dur, ,l avenir nous en dira plus sur sa quete du graal ,gagner l open d australie,et gagner l us open

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