Archivio di Novembre 2009

Tommasi ha ragione: Il master non funziona

Venerdì 27 Novembre 2009

Quando Rino Tommasi scrive che la formula del Masters, non gli piace, e lo scrive da anni ribadendolo ogni volta, finisce spesso per essere contestato.

Anche su questo sito. Anche violentemente. Ma pochi conoscono e amano lo sport come lui. (more…)

SCUSE AI LETTORI DI UBITENNIS ….ma non è colpa nostra! Intanto, adios Rafa…

Giovedì 26 Novembre 2009

Ai lettori di Ubitennis: se non riuscite a collegarvi al sito, utilizzate il seguente indirizzo: http://ubitennis.quotidianonet.ilsole24ore.com/

vi sarete accorti che da qualche ora non è possibile entrare nel sito. Purtroppo tutto questo non dipende da noi, ma dalla piattaforma che ci ospita. La cosa ci ha messo in grande imbarazzo, soprattutto perchè avevamo pronti gli articoli dei nostri inviati a Londra per le finali Atp, Cherici, Riva, Cecamore e per l’appunto il sito è rimasto bloccato _ cioè senza che noi potessimo intervenire a modificarlo _ un secondo dopo che _ prima ancora dell’ATP _  ci eravamo resi conto del fatto che Soderling si era qualificato matematicamente per le semifinali, tant’è che il collega svedese Jonas Arnesen gli aveva chiesto come intendesse affrontare il match con Davydenko per lui abbastanza privo di significato.

Soderling aveva risposto alla….Borg, e cioè: “Anche in quel match darò il 100 per 100, io entro in campo sempre per dare il massimo e per cercare di vincere”. Probabilmente vero. Però un anno fa Andy Murray fece harakiri..nell’orgoglioso tentativo di dare il massimo con Federer nel terzo match del girone. Eliminò sì Roger 46 76 75, però poi il giorno dopo in semifinale era stravolto dalla fatica e rimediò un brutto 7-5,6-2 da Davydenko. Soderling chiederà consiglio al suo allenatore Magnus Norman, l’ultimo svedese ad aver giocato il Masters nel 2000 (perse tre incontri su tre). E siccome Norman non è uno sprovveduto, secondo me, Soderling giocherà con il freno tirato.

Intanto in serata, appena qualche minuto fa, è arrivata anche la sconfitta di Rafael Nadal, la seconda su due partite giocate in questo Master, contro Davydenko (6-1 7-6 il risultato finale). Pensate, lo spagnolo è l’unico a non aver vinto un set in questo torneo. Incredibile. Tra poco leggerete un mio articolo ispirato da questa vicenda ( e spargete la voce fra i vostri amici perchè vengano a leggerci sul blog quando il sito è in panne. Con la speranza che non accada più).

Foot Fault: Il curioso caso di Murray & Djokovic, antieroi ancora imperfetti

Mercoledì 25 Novembre 2009

I server di UbiTennis stanno incontrando difficoltà tecniche. Dalle ore 18.00 di ieri ci è impossibile aggiornare in alcun modo il sito. Ci scusiamo, speriamo di poter tornare operativi entro qualche ora.

Lo scozzese, da quando ha lanciato il guanto di sfida al trono di Roger Federer, si è un pò smarrito, stizzendo tra l’altro il numero uno del mondo, che si è vendicato battendolo negli ultimi due precedenti dopo un filotto di quattro sconfitte consecutive subite. Un pò quello che era successo al serbo lo scorso anno. I due sembrano perfetti come outsiders, ma ancora acerbi per il ruolo di vero antagonista, nonostante i bellicosi proclami. Diversamente da Nadal, poco fumo ma molto arrosto…

Provoca il più bravo, morirai come uno schiavo. Diciamo la verità: un po’ Murray se l’è cercata. E se l’è anche buttata addosso da solo, un po’ di sfiga. Da quando ha lanciato, con guasconeria e con quel pizzico (eufemismo) di presunzione che si addice ai campioni, il guanto di sfida in pieno volto a Federer, il buon Andy non ne azzecca davvero più una. Passo indietro per i più smemorati. Erano i caldi mesi estivi, Nadal era fuori gioco per i noti problemi fisici, si veniva dalla storica doppietta Roland Garros - Wimbledon da parte di Federer, tornato numero uno del mondo, e via a parlare del ritorno della dittatura e bla bla bla. Urgeva un anti-eroe, assolutamente necessario in qualsivoglia favola e anche, soprattutto, nella vita (chi ha studiato un po’ di semiotica, in particolar modo Propp, sa di cosa sto parlando). Murray era lì, bello (?) e giovane, reduce da un Wimbledon un po’ così ma dopotutto una semifinale persa con Roddick (con quel Roddick) ci può stare. Lo scozzese era fresco numero due del mondo, aveva sempre battuto Federer dopo la finale persa agli Us Open, due set su tre sul cemento e indoor appariva, e di gran lunga, come quello più forte di tutti. In poche parole, il problema della momentanea sostituzione di Nadal ad anti-Roger sembrava essere risolto senza troppi patemi (more…)

Il giornalismo investigativo è finito
I giornali non “investono” più
La qualità ne risente

Venerdì 20 Novembre 2009

 Virtual Tour:  da domenica i migliori si sfidano a Londra! 

I grandi inviati, i Montanelli, i Biagi lo erano anche perchè avevano il tempo di coltivarsi. Oggi sarebbe impensabile credere che un grande giornale destini un suo “inviato” per più mesi su una qualsiasi vicenda senza obbligarlo a scrivere giorno dopo giorno, anche se i contorni della vicenda non fossero affatto approfonditi. Il caso del Washington Post

A volte i commenti, le mail, le chat, non riescono _ per incapacità degli autori _ a trasferire i toni. Io non mi sono affatto risentito dei suggerimenti di Gigi e di Avec Double cordage im margine all’articolo scritto da Stefano Grazia riguardo al libro di Agassi. Ci mancherebbe. Ho solo cercato (more…)

La rivincita degli ortheghiani
e le urla sadiche del duce Novak

Martedì 17 Novembre 2009

Djokovic trionfa a Bercy ed esulta come un invasato. Federer pensa alle gemelle. Nadal è l’ombra di se stesso. Murray ha perso i denti da vampiro.

L’Italia maschile continua a perdere, l’Italia femminile vince da sola. Cronache di fine anno. Con una certezza: il bel tennis risiede nei ballerini di seconda (e terza) fila. (more…)

Foot Fault: Anche Nadal ha i suoi vassalli? Il caso di Parigi Bercy (e non solo)

Lunedì 16 Novembre 2009

Lo spagnolo è arrivato in semifinale nell’ultimo 1000 della stagione non solo grazie alla sua proverbiale forza di volontà ma anche per dei regali belli e buoni da parte dei suoi connazionali Almagro e Robredo. Un grande giocatore, si chiami Rafa o Federer, incute sempre un certo timore reverenziale. Che spesso viene chiamato “vassallaggio”.

Alla fine ogni Re ha i suoi vassalli. Chi più, chi meno. E Rafa Nadal un Re lo è sicuramente. Senza storie né discussioni. Non è stato un dittatore alla Federer (tranne che sulla terra battuta, dove il suo dominio è stato totale, indiscusso e feroce), non ha monopolizzato intere stagioni. E’ stato più un inseguitore, un grande inseguitore, un ribelle rivoluzionario che mai si è voluto inchinare di fronte al dittatore. Anzi, gli ha tenuto testa utilizzando tutte le armi a sua disposizione: classe, certo, ma cuore immenso, carattere indomabile, nervi d’acciaio. E spesso, come è successo nel Gladiatore, è stato più forte persino del sovrano stesso. Fatto sta che anche lui, essendo il numero due in classifica praticamente da 4 anni ininterrotti (parentesi di numero uno durata 10 mesi e numero 3 per 1 mesetto, se la mente non mi inganna), ha avuto ed ha chi lo teme. Eccome. Dunque, se tanto mi dà tanto, non è solo Federer ad avere la sua corte di vassalli pronti a stendersi in occasioni propizie per favorire il Signore. Tutt’altro. Anche il fenomeno di Manacor ha la sua bella corte di seguaci che appena lo vedono, se la fanno sotto. E se lo stanno battendo (oltraggio!) ad un certo punto se ne pentono e via, qualche errore qua e là e mettono tutte cose a posto. (more…)

Elogio di “Open” di Andre Agassi
“E’ una grande storia d’amore”

Domenica 15 Novembre 2009

Il “master-commander” di Genitori e Figli consiglia ai suoi adepti di leggere “Open” che considera addirittura tra i tre migliori libri di tennis da lui letti. “Dopo l’ultima pagina non corri a prendere a tuo figlio per iscriverlo a un corso di tennis”.

A Londra Gatwick sono riuscito a trovare l’ultima copia del libro di Agassi e credo sia un libro che tutti i Genitori & Figli dovrebbero leggere al piu’ presto. Per capire meglio, non per evitare certi errori che comunque tutti, in un modo o nell’altro, non possiamo evitare di commettere.
Mi piacerebbe che la redazione elevasse ad articolo questo mio intervento ma non credo lo farà mai perché quanto scrivo è in netto contrasto con la linea editoriale sul caso Agassi (nota di UBS: sorry Stefano, ti sei sbagliato. E se invece era una provocazione per vedere se così l’avremmo pubblicato…beh, non l’abbiamo colta. Non ci sono linee editoriali su Ubitennis quando si tratta di opinioni, credo di averne ospitate di… bianche e di nere, milioni di volte; non pubblico (more…)

Davis e Fed Cup fanno bene al nostro tennis?

Giovedì 12 Novembre 2009

L’effimera notorietà che il tennis vive in occasione di vittorie “nazionali” si è ripetuta una volta di più grazie al trionfo di Reggio Calabria. Prime pagine e articoli su tutta la stampa, vasta eco tra i non addetti ai lavori e l’immancabile passerella televisiva in una trasmissione di punta. Enrico Riva (more…)

Foot Fault: Fed Cup, un evento sottovalutato? L’esempio dei cugini francesi. Tennis femminile: perchè non piace?

Martedì 10 Novembre 2009

La vittoria delle azzure ha suscitato entusiasmo, ma l’atmosfera a Reggio Calabria non era delle più elettrizzanti. Antico vizio italico: eccezionali nell’esaltare i grandi risultati una volta acquisiti, pessimi quando si tratta si creare attese e speranze affinchè questo avvenga. I cugini D’Oltralpe in questo campo sono migliori di noi.

Francia - Russia, finale Fed Cup 2005. Per una settimana nelle tv D’Oltralpe non si parlava d’altro. Un famoso spot recitava: “Se non siete qui, non siete da nessuna altra parte”. La due giorni fu trasmessa TUTTA IN DIRETTA dalla seconda rete nazionale dalle 10 alle 20 (immaginatevi Raidue che interrompe per 10 ore i programmi per la fed cup…). Interruzioni solo per il telegiornale. La premiazione fu ripresa in diretta alle 20 di sera, prima notizia del tg nazionale. E il pubblico come reagì? Per tutte e due i giorni il Centrale del ROLAND GARROS (Si, del Roland Garros…) tutto esaurito. Parigi come cornice. Con tutto il rispetto possibile, in Italia solo Roma può concorrere con la capitale francese. E se andate in Francia ancora oggi e chiedete della finale di Fed Cup 2005, se la ricordano tutti. Ah, per la cronaca: la Francia perse. (more…)

La Fed Cup è ancora azzurra
W le donne! Le diverse virtù
d’una gara a squadre.
Due sport in uno?

Lunedì 9 Novembre 2009

 Virtual Tour:  seconda giornata a Bercy!

La Pennetta batte la Oudin e regala alle azzurre la seconda Fed Cup della storia, dopo quella vinta contro il Belgio nel 2006. Siamo al primo posto del ranking mondiale ITF. Un magnifico spot per il tennis italiano. Sulle Williams ha ragione Petrucci: “Se un Paese come gli USA…”. Lo sport di squadra richiede virtù… diverse. E diverso è anche lo sport femminile da quello maschile.

Sorelle d’Italia! Bravissime, campionesse del mondo a squadre per la seconda volta in quattro anni. Un quadriennio esaltante in cui le “nostre” hanno perso solo due partite, con la Spagna a Napoli 2008 e con lo squadrone russo nella finale 2007 a Mosca.

Nell’anno in cui le maggiori soddisfazioni allo sport italiano le hanno regalate soprattutto le donne, (more…)

Foot Fault: Che ne sarà del ricordo di Agassi dopo le sue rivelazioni?

Mercoledì 4 Novembre 2009

Virtual Tour:  prima giornata a Bercy!

Dopo le bombe dei giorni scorsi la reputazione del fuoriclasse americano pare seriamente compromessa. I tifosi del tennis, che fino a ieri lo osannavano come una divinità greca, continueranno ad amare il Kid di Las Vegas oppure le sue vittorie saranno schiacciate dal peso delle parole della sua autobiografia? Che, scommettiamo, sarà un vero e proprio best seller…

La domanda è principalmente una e una sola: perché Agassi ha scritto e detto tutto ciò? Perché sputtanarsi (passatemi il termine) tre anni dopo il ritiro, più di dieci anni dopo gli “incresciosi misfatti” di cui si è reso colpevole, rovinando di fatto un’immagine e una carriera fin qui praticamente perfetta (o quasi) ? Boh. Soldi? Forse. Senso di colpa? Bah. Voglia di apparire nelle prime pagine dei giornali? Bhè, di sicuro c’è riuscito. (more…)

Genitori&Figli: Gran Finale!
C’era una volta un blog…

Martedì 3 Novembre 2009

Arriva ad un primo capolinea un percorso iniziato quasi tre anni fa. In questo epilogo, Stefano Grazia ripercorre parte degli argomenti affrontati in quello che è diventato il più importante punto di ritrovo online per i Genitori di tennisti in erba. Interviene più d’una volta il papà di Sara Errani. All’interno informazione dell’ultimo libro del coach Giacomo Paleni “Il gioco il tennis”

Ci vuole un fisico speciale per fare quello che ti pare
perché di solito a nessuno vai bene così come sei
Tu che cercavi comprensione sai ti trovi lì in competizione sai
Ci vuole un fisico bestiale per resistere agli urti della vita
a quel che leggi sul giornale e certe volte anche alla sfiga
(…)
Ci vuole un fisico bestiale perché siamo sempre ad un incrocio
sinistra, destra oppure dritto il fatto è che è sempre un rischio
(…)
Ci vuole molto allenamento per stare dritti controvento
Ci vuole un fisico bestiale per stare nel mondo dei grandi
(…)
Ci vuole un fisico bestiale …perché siam barche in mezzo al mare

(Luca Carboni)

Ho gia’ piu’ volte annunciato il mio ritiro da G&F adducendo a motivo la chiusura di un ciclo e la necessita’ di risparmiare a mio figlio critiche, sorrisini e colpi di gomito dietro le spalle tipici di un ambiente, quello del junior tennis, ancora molto provinciale se non proprio talora meschino, ma come ogni tennista (more…)