La rivincita degli ortheghiani
e le urla sadiche del duce Novak

 
17 Novembre 2009 Articolo di Andrea Scanzi
Author mug

Djokovic trionfa a Bercy ed esulta come un invasato. Federer pensa alle gemelle. Nadal è l’ombra di se stesso. Murray ha perso i denti da vampiro.

L’Italia maschile continua a perdere, l’Italia femminile vince da sola. Cronache di fine anno. Con una certezza: il bel tennis risiede nei ballerini di seconda (e terza) fila.

La stagione tennistica volge al termine, invero un po’ stancamente. Il più in forma è Novak Djokovic, quello più smandruppato Rafa Nadal.
Santoro (il tennista) ha smesso, Safin è morto (agonisticamente) e anche Tsonga non si sente molto bene.
Altre considerazioni.

Le urla del duce. Bercy è Masters 1000 matto, da fine anno, tra campioni stanchi e outsider che trovano scampoli di gloria. Non stavolta: ha vinto il più scontato, Novak Djokovic, al termine di una partita tanto lunga (e schizoide) quanto brutta. Si sa come il qui scrivente non abbia propriamente il poster in camera di Roger Federer, ma se l’alternativa è Novak Capudan Pascià siamo messi malissimo. Bruttezza senza limiti, un Meccano travestito da tennista. Con in più l’aggravante di recitare costantemente la parte del chiagni e fotte. Prima finge di essere stanco, di faticare a respirare, di avere un costante malore; poi, quando fa il punto decisivo, esulta come un invasato. Inaccettabili le urla, oltremodo belluine, con cui ieri - munito della solita claque familiare esagitata - ha salutato la vittoria (arrivata con un’ora e mezzo di ritardo: era avanti 6-2 3-0, ha dovuto attendere il tie del terzo). Djokovic è più antipatico che pettinato (cit). Davvero intifabile. E con volèe da agricoltore presbite. Dall’altra parte, il gaelico Monfils, a cui i bacchettoni rinfacciano di essere troppo circense. Mica è quello il suo problema: nel presepe dell’Atp, un rapper clown va benissimo. Se non altro fa arredo. Il problema di Monfils è solamente estetico: ha un tennis al cui confronto Jordi Arrese era un innovatore del serve and volley. Abbiate pietà di noi.

Nadal: da partigiano a fantasma. C’era una volta Rafa. Rinsecchito, prosciugato, orribile: questo è il suo presente. Sembra malato, consunto, imploso. Che accade? I detrattori dicono che gli hanno tolto la pozione magica, gli esegeti che è tutta colpa dello zio Toni. Fatto sta che è davvero inguardabile. E nonostante questo, per vassallismi colpevoli (Almagro, Robredo) e masochismi infantili (Tsonga), a Bercy ha fatto semifinale. Eccolo un termometro esplicito della malattia del tennis attuale: un Nadal al 10 percento, nonostante tutto, fa semifinale a Flushing Meadows e Bercy. Dove sono gli altri? Cosa fanno e perché ce l’hanno con noi? Federer ha beneficiato per anni di indicibili vassallismi, ma quelli di cui gode in queste settimane il fu Nadal ne sono una versione iper-amplificata.

Tsonga, ovvero l’imperdonabile. A Bercy difendeva il titolo di un anno fa. Seppe, allora, incendiare la plebe e divelgere il fuoco nemico. Eravamo tornati tutti a Kinshasa. E quest’anno? Un’annata da quasi top ten, che andrebbe anche bene (più difficile confermarsi che esplodere: si sa). A Bercy ha trovato Nadal nei quarti, un Nadal imbarazzante nei turni precedenti. Ha giocato una mezzora da satanasso, da Muhammad Ali: doveva essere 6-1, si trova 4-4 perché l’altro non molla mai (cit). Lì, se conosci Cassius Jo, capivi che avrebbe perso la partita. E infatti. Molto grave. Tsonga deve dirci cosa fare da grande: o il giullare coi capelli da Napo Orso Capo, o la reale quinta/sesta forza del mondo (ovvero il primo degli umani). Più la prima che la seconda, adesso. Ah, leggo in alcuni forum che mi si accusa - oltre alla notoria lesa maestà algida - di “incoerenza” perché ho a cuore Tsonga, che propriamente esteta non è. Rispondo a tale obiezione con le mani in tasca, non senza sicumera. Chi mi accusa (?) di questo, ha scoperto l’acqua tiepida (neanche calda: tiepida). Affetto e amore sono di per sé soggettivi, quindi un po’ illogici. Nonché inspiegabili. Dov’è la notizia? Certo che Tsonga, a volte, è un boscaiolo (come Soderling). Certo che non è un angelo come Edberg. Chi l’ha mai negato? Mica sono un fanboy. Epperò: 1) Cassius Jo ha mille volte più tocco di un Soderling, soprattutto a rete (vedasi prima mezzora con Nadal venerdì). 2) Meglio un “boscaiolo con l’anima” che un “frigorifero con l’estetica”. 3) Tsonga è - se vuole - la personificazione della capacità di trascinare, incendiare, entusiasmare. L’estetica senza anima non è nulla. La potenza dotata di cuore, e carisma, è quasi sempre eternabile.

Safin non c’è più. Marat ha smesso, Santoro ha smesso e Davydenko no (non solo, va pure al Masters). La vita è ingiusta, lo aveva già detto John Fitzgerald Kennedy molto prima di tali incresciose vicende. Ebbene sì, ora è ufficiale, Marrrrrat ha smesso. A dire la verità lo aveva già fatto nel gennaio del 2005, a parte qualche acuto estemporaneo (sull’odiata erba, per giunta: Halle e Wimbledon). E’ postumo in vita da anni. Adesso, dopo una pessima exit strategy, da Buffalo Bill ridicolizzato al circo tra lo scherno del pubblico, ha capito che era ora di lasciare. Non sono mai stato un suo tifoso, per un motivo molto semplice: non ho mai amato il suo gioco. Quel rovescio a due mani, quella refrattarietà nell’andare a rete, quell’andamento da muccone paonazzo con le cavezze al collo (metafora): eccome se c’era di meglio. Eppure, quando ha lasciato a Bercy, una lacrimuccia l’ho versata (e non solo per aver visto Marc Rosset ingrassato di settanta chili). Sapevo che ci sarebbe mancato. Per il carisma, per la capacità di essere personaggio, per la propensione a creare e distruggere. Un meraviglioso, e al contempo colpevolissimo, dissipatore di se stesso. A chi gli imputa di non aver rispettato il proprio talento, rispondo - una volta di più - che l’affetto dello spettatore non segue quasi mai il numero di trionfi. Altrimenti Jim Courier sarebbe più grande di Marat. Qualcuno dia la ferale notizia ai contabili federasti.

Papà Rogerio non va alla guerra. Sconfitto nella sua Basilea, ridicolizzato a Bercy financo da Julien Benneteau, il tennista crinito-tigrato (su questa ho il copyright, occhio a rubarmela). C’è aria di allarme? No, c’è aria che a Federer non frega quasi più niente dei Masters 1000 (men che meno degli Atp 500). Oltretutto a Bercy ha sempre fatto ridere: o non ci andava, o era meglio se non ci era andato. La testa è agli Slam e alle gemelline (auguri). E’ ancora il più forte, e come minimo collezionerà un altro Slam nel 2010 (io credo due), ma solo 3 su 5 e quando lo ritiene irrinunciabile. Anche a Londra non sarà il favorito (Djokovic).

Gli ormoni di Del Potro. E bravo Juan Martin. Dopo l’estasi degli Us Open, non ne ha indovinata mezza. Ha perso con Roger Vasselin (il cui cognome riassume gli ultimi sei anni di tennis: Roger e i vassalli), a Bercy si è ritirato sotto 0-4 con Stepanek (gran finale di stagione per il saltellante Imbuto-Radek). Causa di tale semi-crisi, va da sé, è la vita non proprio monacale del Nostro, che ha festeggiato l’inatteso Slam con gran profluvio di feste (chiamiamole così). E’ per questo esecrabile? No: è  umanissimo. Non tutti possono anestetizzarsi ormonalmente, accasandosi dallaVavrinec.

L’esondante antipatia di Manu de Fabbro. Ah, Fernando Gonzalez. Che begli occhioni che ha. Che bel dritto che ha. Che bella grinta che ha. E che infinita antipatia che tiene. Negli ultimi anni gli ho visto fare di tutto. Medaglie olimpiche rubate a Blake, deretani mostrati ai giudice di linea. A Bercy, dopo ripetuti scleri, l’ultima frontiera: il ritiro per stizza. Aveva sprecato 7 match point e non so quante palle break con Del Potro, si è trovato 7-6 6-7. Lì, un attimo dopo aver buttato il secondo set, ha stretto la mano e se n’è andato. Per stizza. Come un bambino al parco. Tra i fischi dei parigini. Neanche il frignante Rogerio a Melbourne era arrivato a tanto (lo svizzero, almeno, nell’ultimo set smette ma rimane comunque in campo). Voto zero per Manu de Fabbro.

Gasquet, oltre il risibile. E pensare che c’era gente che lo voleva vincitore di Slam. E pensare che c’è ancora chi lo tifa (e se la prende con chi ne smaschera i troppi bluff). E pensare che qua una volta era tutta campagna (cit). A Basilea era stato bravo, anche agonisticamente (uh), a tenere di testa contro il bombardiere Isner, annullando match point e vincendo in allungo al terzo. Chiamato alla conferma il giorno dopo contro Chiudinelli (avessi detto Korda), si vedeva spezzate le reni subendo un indicibile martirio. Irrecuperabile. Vale ormai a fatica i primi 50 e anche esteticamente non si guarda quasi più. Rimanere sopra il suo treno non è amore, bensì accanimento terapeutico. Vale per lui e, più ancora, per lo sparapalle efebico Berdych (che è sempre stato un fumoso bruttino) e per l’aristocratico Ernestino Gulbis (che ha vinto meno di Petzschner: tiratela di meno, figlio di papà).

Viva l’Italia (1). Bolelli è quasi uscito dai 100. A marzo leggevo colleghi, molto esperti, che mi garantivano (tacciandomi del solito disfattismo patrio) una sua imminente esplosione perché “ha perfino giocato alla pari con Gasquet a Dubai” (ahahahahahah). Il bel carillon di Budrio, nelle quali di Bercy, è arrivato a perdere con tale Vincent Millot, una vita spesa nei 200 a fatica. L’ameno Millot è una  sorta di controfigura tennistico-transalpina di Fabrizio Bracconeri, il ragazzo della terza (o quarta?) C non ancora dimagrito dopo la cura Dalla Chiesa. Bolelli ha fallito interamente (davvero pensa che uno così vada nei primi 5, Mister Pistolesi?). Fognini alterna agnizioni e suicidi. Seppi è rimasto nei 50 non si sa come, ottenendo 45 punti da erculei trionfi al terzo con Bohli (chi?) e scontando la pena perfino con Jan Hajek (chi?). Starace ha fatto il suo. Volandri ha già dato. Cipolla si è affacciato nei 100, Lorenzi c’è tuttora. Un’annata quantitativamente discreta, ma qualitativamente da Burundi (con tutto il rispetto per il Burundi). Chi pronosticava Andreassssss e Piccolo-Federer come minimo nei 20, provi un minimo di imbarazzo. O si faccia assumere a SuperTennis.

Viva l’Italia (2). Brave ragazze, ma non per la Pirro Cup, competizione che conta quanto il due di picche quando briscola è cuori. Le big non la giocano e non v’è gloria alcuna nel vincere una finale contro Oudin e Glatch. E’ trionfo effimero, l’Italtennis donne non è la scuola migliore del mondo. Mai nella vita. Lo diventerà, casomai, quando vincerà gli Slam. Ma il “brave ragazze” rimane ed è sincero. E’ la motivazione dell’applauso, che è sbagliata: non l’applauso in sè. Il bravo non è per la Pirro Cup, notiziola che viene bene giusto per un applauso di Simona Ventura a Quelli che il calcio, ma per altro; per la Pennetta top ten; per la Schiavone che vince un Tier I a Mosca; per i quarti di finale Slam che sono diventati quasi normali (li facesse Seppi, ci sarebbe la marcia su Caldaro). Brave. Bravissime. E chissà se è un caso, il fatto che questi risultati siano arrivati allontanandosi da quella Federazione che ora ne sfrutta i trionfi per improvvisare un raffazzonato maquillage.
(Supplica di fine anno: è possibile parlare di Flavia Pennetta non per le interviste alle Iene o da Chiambretti, ma perché è una tennista che ha tratto il massimo dai suoi mezzi?. Sarebbe un bel gesto giornalistico).

Ranking random. Zeballos 41, Seppi 49, Lacko nei 100. Questo e tanto altro ancora. Il ranking fa acqua da tutte le parti. I challenger portano troppi punti, gli Atp 500 sono eccessivamente premiati e i numeri non rispettano i valori visti sul campo.  Continuiamo così, facciamoci del male (cit facile).

La rivincita degli orteghiani. Guardatevi attorno, andate (un po’) oltre il vostro ombelico. Scrutate l’orizzonte. Li vedete, in lontananza? Sono i ballerini di seconda e terza fila. Sono gli orteghiani: i belli e mai vincenti, che spesso a fine anno danno segno di sé. Il mio Kermit Stakhovksy che vince il suo secondo Atp (a quanti titoli sono Bolelli e Seppi, di grazia?). Il divino Misha Youzhny che torna tra noi. L’amabile Marcos Baghdatis che riemerge dai suoi cerotti (e dal suo copioso ouzo).
E ancora: Taylor Dent che torna nei 100 (sia lode), Rajeev Ram che vince un altro challenger, guardando il mondo dall’alto di una classifica eretica. Alcuni hanno gioito per il trionfante Melzer di Vienna, altri hanno pianto per il disastro di Kohlschreiber con Seppi.
E c’è perfino chi ha sorriso per i piccoli exploit di Dustin Brown, giamaicano dalle volèe roncolate e il crine alla Bob Marley. Gli orteghiani vincono solo quando nessuno li guarda, e per molti di voi sarà questa una notizia trascurabile.
Io, al contrario, è anzitutto qui che scorgo piccole stille di bellezza

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81 Commenti a “La rivincita degli ortheghiani
e le urla sadiche del duce Novak”

  1. mauro scrive:

    puoi anche odiare djokovic ma il modo in cui ne parli è a dir poco offensivo, e anche antipatico, con la solita menata del duce e della famiglia esagitata… non c’è bisogno di parlarne in questo modo, un pò più di stile non guasta

  2. Barbara scrive:

    io lo tifo, indi non è intifabile.

  3. Giornalistaa scrive:

    possiamo essere d’accordo su gran parte delle iperboli scanziane, ma con alcune precisazioni:
    1) il discorso su Nadal è accettabile, e trova palesi conferme nelle convocazioni dell’armada spagnola per la finale di Davis. Perchè non c’è Ferrero? è a Mosquito che si deve questa finale, non lo scordassero in Spagna, e non lo scordasse neanche Scanzi, che spesso lo ha criticato negli ultimi tempi. Guarda caso, oltre il ‘neutro’ Verdasco, ci sono Ferrer e Lopez, quelli sì vassalli di Nadal, insieme ad Almagro, Robredo e nonno Moya.
    2) su Federer putroppo Scanzi non è obiettivo. Insomma, è vero che a Basilea non ha giocato bene (vedi il match con Chiudinelli), ma in finale ci è arrivato e ha sbagliato l’approccio del 3° set. A Bercy poi Benneteau ha giocato realmente il match della vita, per dirla alla Romeo Anconetani ‘giocano 16 volte e 17 vince Federer’. Inoltre sia lui che il suo allenatore sembravano in preda ad una euforia perlomeno sospetta. Ricordo che stiamo parlando dello stesso Thierry Champion in qualche modo (terzo) protagonista del caso Gasquet…
    3) in effetti Rosset era irriconoscibile, ingrassato a dismisura e secondo me anche dimiuito d’altezza (!!!): io me lo ricordavo sull’1.90, ora a confronto con Safin e Del Potro sembrava Chang. Attento Marc, che Skoff ci ha rimesso le penne…
    4) son d’accordo su Gonzo, e mi spiace che l’ATP già in occasione del furto ai danni del mite Blake a Pechino non avesse preso provvedimenti. Caro Scanzi, è Gonzalez che si deve ritirare, non Ferrero, che il suo dovere quest’anno, quando chiamato, lo ha fatto.
    5) infine Djokovic. Sì ha vinto, evviva. Ma quando il match conta, finora con Re Roger ha (misteriosamente) vinto solo all’AO 08. Djokovic è un ottimo giocatore, probabilmente al livello anche del miglior Nadal e del miglior Murray (quando lo vedremo), ma non di Roger XV. Quindi: ha vinto Djokovic, evviva il numero 2.

  4. pier-rafa scrive:

    tipo esempio di come vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto
    mamma mia se metti tristezza!

  5. Pablito scrive:

    Scanzi è la noia fattasi uomo!

  6. Tony83 scrive:

    Complimentoni per le citazioni: “Bracconeri della terza C”, e “qui una volta era tutta campagna” su tutte…

  7. paolo b scrive:

    bravo scanzi tutto condivisibile ma permettimi la battuta dell’agricoltore presbite non mi piace, gli agricoltori fanno tanta fatica vera e vanno rispettati..piuttosto direi di un “”onorevole” presbite.

  8. Match scrive:

    Gli articoli tennistici in prosa distruttiva-sarcastica non mi sono mai piaicuti…Il primo a parlare di tennis in prosa e con toni poetici, dando anche una dimensione storico-letteraria agli event,i è stato Clerici..E’ una dote sopraffina che però bisogna sapere usare…Complimenti all’articolista per le indubbie capacità e genialità letterarie fantatennistiche ma penso che uno stile alla Tommasi obiettivo e con considerazioni con una certa, se pur a volte dicsutibile, ratio sia sempre preferibile…

  9. Pedrinho&Luvanor scrive:

    Articoli così li scrive solo Scanzi…un genio…godibilissimo.

  10. Daniele R. scrive:

    Vabbè, evidentemente c’è chi per attirare un pò di attenzione sui propri articoli deve annacquarli di insulti.

    Comunque Djokovic è tifabile eccome, tanto è vero che io - e tanti altri - lo tifo.

    E probabilmente la sua volee da “agricoltore” è di gran lunga migliore di quella da scriba di chi certi articoli, appunto, li scrive.

    Scalzi, ritirati a vita privata: “abbi pietà di noi”.

  11. Stefano Grazia scrive:

    Scusa Ubaldo, ma non ti pare che Scanzi abbia usato epiteti ben piu’ offensivi nei confronti di tante persone rispetto al mio ‘forse roso dall’invidia’ nei confronti dello Scriba? Comemai non sei intervenuto qui come sei intervenuto nei miei confronti? A mio parere,per inciso, qui hai fatto bene a non intervenire…

  12. Lellibus scrive:

    Andrea ama gli underdog in cui scorge ” piccole stile di bellezza”, ma se divengono vincenti non gli piacciono più (altrimenti non si capirebbe l’astio antifederasta).
    Per il resto l’articolo è, al solito, divertente e ben scritto. Andrea ironizza molto ed è estremamente severo con chi non ama, un esempio è l’esultanza di Djokovic e però perdona cose simili a Tsonga e Nadal. Ma gli volgiamo bene lo stesso (cit.) :).
    Sul momento del tennis credo che Andrea abbia colto nel segno ovvero Federer pensa praticamente solo agli slam e Nadal è oggettivamente fuori forma. L’impressione è che n°1 e 2 al meglio siano più forti del serbo, che però, visto il momento, è il favorito al master.
    Condordo su Murray: vera delusione dell’anno.

  13. Massimo scrive:

    Grande Scanzi. I tuoi scritti non saranno mai amati dalla maggioranza rumorosa juventina-federerasta che vive solo di vittorie e di numeri. Ma la minoranza silenziosa apassionata di tennis e delle sue emozioni vere che vanno al di là del colpo e del punteggio leggono sempre molto volentieri.

  14. Safinator scrive:

    Vai libero pero che un tennista come Safin non lo rivedi per qualche anno…
    Altro che rovescio a una mano…

  15. mstiav scrive:

    per me Scanzi è un grande… ottima lettura del panorama tennistico attuale… unico neo (son daccordo con paolo b) la battuta sull’agricoltore…
    ma io mi domando : in un panorama così di basso livello, perchè noi italiani non riusciamo nemmeno a fare capolino ???

  16. Felix scrive:

    Sublime come al solito, soprattutto l’esatto opposto del buonismo, uno dei più grandi mali che afflliggono il nostro povero paese. @Massimo “maggioranza rumorosa juventina-federasta” è un capolavoro!

  17. Giorgia scrive:

    Bravissimo Scanzi,mi fa troppo ridere ! :D

  18. Lorenzo88 scrive:

    Non è che siccome non si vuole essere buonisti allora bisogna sempre criticare tutto e tutti per qualsiasi cosa, altrimenti poi c’è un eccesso di antibuonismo, c’è un pieno di critiche a dir poco gratuite per tutti…concordo con pier-rafa, sto scanzi mette una tristezza…..

  19. Otello Lorenzi scrive:

    Questo narratore di falsi racconti tennistici dell’orrore vorrebbe iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro di coloro che hanno salvato il tennis dai tennisti, per poi magari iscriverlo anche nell’albo di quelli che si sono assunti la missione di salvare l’Italia dagli Italiani. E infine forse addirittura nell’elenco di coloro che salveranno la Terra dai terrestri. Mentre invece è soltanto vittima di una particolare forma di autorazzismo: odia le sue stesse radici, umane e culturali. La sua concezione esistenziale è perciò un sottoprodotto ideologico del colonialismo delle grandi democrazie anglosassoni.

  20. petesam scrive:

    dico solo che e’ troppo facile fare il tifo a favore quando si vince!!!! un vero tifoso si vede quando la propria squadra e’ in difficolta’ e allora perche’ non incitare i giocatori italiani!!????non sento un giornalista gasare e fare coraggio a un giocatore italiano:per me una vera vergogna!!!!!per qualsiasi motivo non vincono ….aiutamoli!!!!e se li vogliamo fare vincere diamogli tranquillita’ e coraggio : facciamoli sbagliare !!! forza ragazzi fateci sognare e dateci emozioni !!! questo tipo di articolo a me non fa proprio ridere

  21. nicola scrive:

    Questo Scanzi ama particolarmente far parlare di se. Nulla di male, ma ne risente l’articolo, da lui creduto provocatorio e raffinato; in realtà banale, poco scorrevole e pieno di opinioni, prive di fondamento e fondate unicamente sul suo io.

  22. Giornalistaa scrive:

    e invece la “maggioranza rumorosa juventina-federasta” è la classica minctio extra vaso. che cosa c’entra il calcio con Federer, ed in particolare la Juventus, squadra che dagli anni ‘70 ad oggi (diciamo dalla fatal verona 73 fino ai tempi di moggi) è sempre stata oggetto ‘perlomeno’ di strani sospetti… proprio con Roger, che è l’immagine della cristallinità: mai visto chiamargli un medical time out ’spezzaritmo’, mai visto fare furbate (tipo quella appunto di Gonzalez con Blake a Pechino), mai sentito rilasciare dichiarazioni di fuoco contro i suoi avversari (tranne qualcuno sibillina su Murray, dopo però che era statp provocato da Murray stesso, dalla stampa inglese e dalla Tardona). Insomma, Federer con la Juventus ‘non lo pensate proprio’!!

  23. Alessia scrive:

    Non condivido affatto l’articolo di Scanzi.
    Sia per il contenuto che per il modo di raccontarlo.
    Una delle poche note stonate di questo sito, a mio parere, davvero ben fatto proprio perchè lontano dai toni…da stadio!!

  24. Howl scrive:

    Ah,…abbiamo un altro panatta qui! Proprio Scanzi si mette a sindacare chi e’ tifabile e chi no…Lui, simpatizzante del disarmonico muratore di manacor giudica djokovic intifabile per la poca bellezza del gesto e l’antipatia! Dimenticandosi che almeno il djokovic cerca di fare qualche vincente e non si limita al ping-pong. Viene a rete ogni tanto nonostante la poca eleganza, non resta inchiodato 3 metri dietro la riga, ci prova. Cosa sconosciuta per nadal e murray. E inquanto ad antipatia, e’ cosa soggettiva, certamente a molti e’ il piu simpatico tra i top 5.

  25. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    D’accordo su tutto, praticamente, compresi Youzhny, Dent e Stepanek (quando vedo Stepanek, non so se pensare che è la prova vivente che si può ancora giocare serve and volley, o che è la prova vivente che NON si può più giocare serve and volley).
    Scanzi è in vena, comunque.

  26. fausto1985 scrive:

    @ massimo: non provare ad accostare federer e juventus! quante champions ha vinti la juve? semmai al milan(7 coppette, 17 in tutto, club più titolato al mondo)

  27. Agostino scrive:

    Se la smettesse di inseguire Clerici, buttando soprannomi casuali ai tennisti sarebbe più godibile.
    Immondo paragonare Gonzalez al pianto di Federer a Melbourne (che bello non fu, ma almeno umano… ah già.. Indesit, frigidaire). No dico.. ma le emozioni per Scanzi si esprimono solo con i rutti e con i tic? o facendo quei balletti spastici che fa Monfils a fine match?
    E, concludo: se Scanzi continua a parlare delle donne come parla della Vavrinec perché noi non si dovrebbe parlare delle scopate che la Pennetta mette in pubblica piazza alle Iene?

  28. anto scrive:

    caro Andrea, ne avessimo di Duci così in Italia, è brutto da veder giocare, no è concretissimo, chiagne e fotte, avrà per 1/4 sangue napoletano, che problema c’è. …..le urla belluine……forse sono meglio i davai strozzati di Seppi……voleè da agricoltore….ma dimmi chi tra i ns primi cinque italiani gioca a rete…ah si Bolelli…..infatti se non sta attento finisce fuori dai top 100——–andrea dai cerca di essere pragmatico…..è numero tre del mondo….e come dicono dalle ns parti……i dinè sono dinè, e il resto è noia….

  29. giancarlo scrive:

    Condivido tutto quello che ha scritto, specialmente quello che dice su Djokovic. E’ vero che “chiagne e fotte”. Bravissimo Scanzi.
    Un saluto.

  30. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    E infatti, Agostino, ne parliamo.
    A me lei (Vavrinec) è antipatica in quanto mi ricorda, che so, le mogli dei texani che escono dalle limousines a Regent Street con l’aria di chi si è comprata mezza Londra, e solo perchè le girava bene, perchè se le girava storto non ci lasciava neanche l’altra metà.
    Detto questo, le battute “estetiche” di Scanzi sulla moglie di Federer le abbiamo già indicate in molti (me compreso) come esecrabili, quando sono state inutilmente pesanti. Ma stavolta non mi sembrano tali.
    Sentite un po’, invece: perchè non accostate piuttosto la Juventus al Milan (i coautori del gioco di ruolo di inizio 2000, il Milan buono e la Juve cattiva, vinciamo sempre noi due e ci spartiamo la torta, gli addetti agli arbitri, i Moggi, eccetera accetera), e lasciate stare il tennis, che sarà sempre meglio di qualunque cosa del calcio?

  31. xavier scrive:

    fanatico, bellissimooo, dimenticabile come la grigia giornata di oggi e gli ultimi, pessimi master di tennis. scanzi che fa scanzi davanti allo specchio, di tre/quarti, non del tutto ignudo. meglio del titolo di una gallery notato oggi su blitz (chi l’ha detto che le contadinelle svizzere etc. etc). ma sono riuscito a leggere solo le prime 200 righe: qualcuno può riassumermi le altre 2mila? ripasso prima di notte.

  32. alex scrive:

    non mi piace proprio questo articolo! forse il sig. scanzi scrive solo per animare una discussione ma lo fa con mezzi a mio avviso inaccettabili.
    si possono dire tante cose anche con un linguaggio meno ‘forbito’ (ma de che! ) senza per questo offendere gratuitamente un atleta per quanto lo stesso possa risultare poco simpatico.
    mi chiedo come sia possibile chiedere civilta’, giusti toni e sportivita’ agli utenti del blog se chi vi scrive può permettersi di travestirsi da grande grande maleducato…
    è un articolo da commiserare…c’era una volta chi parlava di sport…

  33. Stefano scrive:

    Brevissima la mia…perche questo sig. Scanzi scrive “menate” del genere? uno non puo esultare come meglio crede??? prego questo signore scrivere articoli piu seri…e meno ridicoli

  34. Giuseppe Birocchi scrive:

    Caro Massimo, che cattivo gusto dimostri nei tuoi paragoni! Ma se non lo fai più, ti perdono!
    Agostino, ma come fai ad essere così intelligente?
    Scanzi, ormai ho imparato ad accettarti con tutti i tuoi numerosi pregiudizi. D’altronde, chi non ha pregiudizi, alzi la mano! La differenza è che tu li sai porgere con un certo stile, anche se - devo ammetterlo - sei più amorale che divertente (cit.).

  35. Felix scrive:

    Beh, per spiegare la (poco calzante) diatriba da me involontariamente iniziata sul “juventina-federasta” di Massimo. Il grande paragone che ci trovo è quello del famoso e storico “Stile Juve” con quello “stile” assoluto ed assolutamente non criticabile stile del buon Roger. Detto ciò, è vero che in molte altri aspetti la similitudine non regge, lo ammetto.
    Ad ogni modo, per coloro che sostengono un eccessivo pessimismo dell’autore, mi permetto di segnalare l’inatteso accenno di ottimismo e speranza in chiusura d’articolo: “scorgo piccole stille di bellezza”. Delicata espressione per addolcire, come il miglior dessert, un articolo, secondo me, godibile.

  36. filippo scotti scrive:

    e bravo scalzi sai veramente renderti antipatico a tutti.
    ricapitoliamo:
    n0n ti piace federer l’hanno fatto vincere apposta 17 slam
    non ti piace nadal troppo smagrito
    non it piacciono i giocatori italiani sono troppo scarsi
    non ti piacciono le giocatrici italiane che hanno vinto la fed cup contro nessuno anzi come competixzione (secondo te andrebbe abolita)
    non ti piace marat safin un grandissimo che ha vinto un paio di slam vissuto la vita ( e le donne) fatto altre esperienze (vedi scalare l’everest cosa che tu faresti certamente con una mano sola)
    non ti piace djokovic che ti ha fatto non ha fatto la tua imitazione e ti sei offeso?’
    non ti piace davidenko uno serio e sempre allenato ma troppo monotono per un fine esteta come te.
    ma hai mai fatto sport sul serio anche solo la coppa italia sai soffrire ore in campo, ma vai a lavorare invece di rubere soldi e spazio a giornalisti meno boriosi di te…

  37. riccardobf scrive:

    Ubaldo, come fai a permettere ad una persona tanto offensiva quanto priva di argomenti sensati a scrivere sul tuo blog? Assolda anche Lorenzo, già che ci sei, così cambiamo aria tutti!

  38. Otello Lorenzi scrive:

    Scanzi vorrebbe iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro di coloro che hanno salvato il tennis dai tennisti, per poi magari iscriverlo anche nell’albo di quelli che si sono assunti la missione di salvare l’Italia dagli italiani. E infine forse addirittura nell’elenco di coloro che salveranno la Terra dai terrestri.

  39. drin scrive:

    non che non dica cose che condivido (Youzhny, Dent), ma i soliti insulti gratuiti ed alcune cagate pazzesche (cit.) di nuova introduzione (“maggioranza rumorosa juventina-federasta” cosa vuol dire?) riducono il pezzo al livello dei giornaletti del liceo.

  40. Valentina scrive:

    Il tifo e la simpatia per un giocatore sono legittimi, ma lo è altrettanto l’ironia nel commentare il tennis, non diventiamo come i tifosi di calcio, è evidente che l’espressione duce sadico è paradossale e si riferisce a certi atteggiamenti di Nole. A Scanzi non piacciono, ad altri sì.
    Poi scusate non credo sia offensivo dire che uno vollea come un agricoltore presbite o come un pastore miope :)

  41. Francesco scrive:

    io STRATIFO per Nole. Trovo tutte le tue dissertazioni su di lui poco carine, nonchè prive di argomenti validi. Forse ti sei concentrato più sullo stile ortografico delle offese che non sul contenuto di quanto hai tentato di esporre.
    Addirittura temo che hai inserito la parola “duce” più per ingraziarti lettori di sinistra che non per pertinenza lessicale.
    Sarà perchè da uomo del sud (sono di Catania) apprezzo il calore ed il trasporto umano, ma non ravviso alcunchè di poco consono tanto nella gioia della sua famiglia, quanto nei suoi festeggiamenti.
    Anche il fatto che “abbia finto di essere stanco”. Tutti coloro che seguono il tennis sanno che Djokovic difetta spesso in resistenza. Ed in ogni caso non ci hai concesso il privilegio di provare i tuoi dubbi sul suo presunto bluff.
    Bocciato.
    Francesco

  42. luca scrive:

    bhè a parte che l’articolo in generale non mi è piaciuto .. ma su una cosa vorrei soffermarmi in particolare .. sull’urlo così indemoniato di nole a fine partita.. a parte che bisogna mattere anche una componente psicologica in tutte le partite che è poi la metà della bellezza di uno sport come il tennis soprattutto ad alti livelli tanto è che di un giocatore solitamente si impara ad amare la sua personalità tanto quanto il gioco (e avolte anche di più.. marat in primis)
    … un nole che perde 4 finali di master 1000 e arriva a vincere l’ultima del riscatto al tie break .. io in uno sfogo del genere non ci vedo niente di strano. tanto è che non mi sembra lo faccia tutte le volte… mettici anche uno stadio intero che ti tifa contro….

  43. zio tony scrive:

    bravo 2scalzini: non sei stato cattivone come al solito con il mio andreassssssssssssss in + hai fatto una battuta fantastica su tsonga-napo orso capo, quindi… bocciato lo stesso! eheheheh ;-)))

  44. roger120 scrive:

    una cosa si capisce leggendo gli articoli di scanzi: per quanto ottimo scrittore, non capisce nulla di tennis, ma proprio nulla. SI contraddice in continuazione, fa quasi tenerezza.

  45. Melkor968 scrive:

    Non vi piace Scanzi ? Non leggetelo! Punto.
    Dubito che Scanzi si prenda tanto sul serio quanto lo prendete voi.
    Vi rode che metta alla berlina i vostri idoli? Ci sono altri posti dove poter andare a professare la vostra fede tennistica!(per l’occasione vi consiglio la fanZone del sito ufficiale di Nole!)
    Amo il tennis ma non riesco ad essere “tifoso” di nessuno. E di sicuro non mi sento offeso (!?) se Scanzi, Tommasi, Scanagatta o qualcuno di quelli che scrive di tennis prende in giro un tennista che mi piace o che mi è piaciuto veder giocare.
    Preferisco poter leggere Scanzi tutti i giorni, piuttosto seguire i su e giù dei commenti di tifosi del “dio” di turno (per dire, che fine hanno fatto i tifosi di Agassi ?)
    Grazie Scanzi e grazie Ubaldo per farcelo (farmelo) avere ! Leo

  46. Massimo scrive:

    Vedo che il mio “juventini-federasta” ha tenuto banco… faccio una precisazione… Non ho accostato la Juventus a Federer, anche se entrambi puntano molto sullo stile (tutta apparenza, ma sotto sotto)… Il nuovo aggettivo è per i tifosi di queste due realtà sportive che hanno moltissimo in comune: 1) conteggio esasperato delle vittorie (scudetti-slam), 2) arroganza e supponenza quando vincono, 3)convinzione di aver ragione per il solo fatto di essere in tanti (ma si sa che l’italiano è uno che ama vincere facile per potersi sentire appagato…), 4)disprezzo rabbioso contro il nemico (inter-rafa) quando perdono… E con questo metto Nadal e i nerazzurri sullo stesso piano come trattamento da parte degli juventini-federasti, non che abbiano delle somiglianze tra loro… Per me Rafa infatti non è l’Inter, bensì il Toro di una volta, squadra che col cuore e la grinta che senza troppi soldi (così come nadal senza troppi mezzi tecnici) colmava il gap con i cugini bianconeri e spesso vinceva il derby…

  47. danilomac scrive:

    Carissimo cresteta mi sa che ti dovrai ciucciare il serbo per diversi anni in alternativa potresti darti al curling

  48. pibla scrive:

    Sempre molto divertente Scanzi e questa volta anche più condivisibile del solito.

    Una parola solo sulla Fed Cup; di sicuro non riveste l’importanza che gli vogliono dare quelli della Federazione, per intenderci non è nemmeno lontanamente comparabile ad un Campionato del Mondo di calcio, però non è nemmeno così poco importante e significativa come ritiene Scanzi, a parte le Williams la giocano tutte ed andare a vincere con Russia e Francia non è davvero una passeggiata.

    Sono fortissime le nostre, non solo, ma anche per la Fed Cup.

    Saluti a tutti.

  49. Francesco Rossi scrive:

    Andrea,
    come è bello risvegliarsi dopo dieci mesi di sonno (che sogni che ho fatto) e con la curiosità di sapere cosa è successo in un lasso di tempo che è nulla nel mare dell’eternità ma che è poco nel laghetto della nostra vita.
    Quanto vorrei che fossi tu a raccontarmi la vita, ma ti chiedo solo di pazientare due settimane. Voglio godermi, con passione e partecipazione, il Masters di Seppi, sulla cui ante-visione di Sartori presi sonno come se fosse una dolce ninna nanna.

  50. ivan77 scrive:

    si leggono ormai tutte cose trite e ritrite e aggettivi letti e rilletti..
    purtroppo il suo scopo e’ colpire la gente con parole ad effetto e magari ci riesce anche.poi pero’ si legge di gente che si fa grasse risate nel leggere i suoi articoli(me compreso)e siccome non sta scrivendo sul giornalino di Zelig direi che il suo scopo non viene mai raggiunto a pieno.
    e questo dovrebbe farlo riflettere,con scarsi risultati.
    la domanda pero’ sorge spontanea:ma se questa e’ l’idea che ha di tutti i tennisti di oggi,perche’ segue ancora questo sport?
    il tennis,chi lo ama,lo protegge,non lo critica in ogni sua forma espressa(ergo sparla dei suoi interpreti).

  51. Renée scrive:

    Excusatio non petita…Scanzi consapevole di aver toccato vette inarrivabili con la sua incoerenza ci avverte a noi accusatori banali armati solo di lapalissiane osservazioni: amore e odio sono sentimenti soggettivi, incapaci di essere razionalmente spiegati.

    Ma allora, dico io: perchè continuare a giustificare le proprie - meravigliosamente contraddittorie - opinioni ed apprezzamenti?

    La prossima volta non può limitarsi a sfogliare una ipotetica margherita tennistica per cui: Federer, lo odio; Tzonga, lo amo; Djokovic lo detesto; Nadal, lo ammiro etc etc…. Non faremo molto prima?

    Circa poi l’impennata di incoerenza finale, già splendidamente evidenziata da Agostino (sono d’accordo con Birocchi): sarebbe un bel gesto parlare dei meriti tennistici di un tennista, tralasciando ormoni e vita sessuale.
    Ma l’invito detto dal censore delle bocche ad imbuto, dei chili di troppo e delle pettinature del circuito suona un po’ contraddittorio.
    Quasi come se Madonna (la cantante) ci invitasse alla castità!

  52. David Thomas scrive:

    complimenti a scanzi che al solito diverte e fa divertire…i suoi articoli fanno storia a sé e chi se la prende é perché non capisce che non vanno presi sul serio…io la stagione tennistica la seguo e ne discuto, e leggo molti approfondimenti seri, quando leggo scanzi mi faccio due risate con fondo di verità…
    continuiamo così, facciamoci del male ;)

  53. David Thomas scrive:

    (edit) diverte e fa arrabbiare ovviamente

  54. Il Barba scrive:

    L’articolo è divertente, con qualche contraddizione.
    Se c’è uno che urla come un invasato è proprio l’amato Tsonga, che vogliamo farci?
    Poi si dice che Seppi non merita i top 50, ma che bisognerebbe dare più punti ai 1000 e meno ai 500. In realtà nei 1000 Seppi ha sempre passato un turno, il che significa che i 50 li vale PER FORZA, visto che i tabelloni sono da 64 giocatori :-)

  55. Fabio scrive:

    Scanzi è bravissimo nello scrivere. Il suo problema è che pensa che a briscola ci siano i “cuori”. Pensate come conosce le regole del tennis allora ….

  56. Orazio scrive:

    Grande Scanzi ! Mi è piaciuto moltissimo il “è più antipatico che pettinato” !

  57. Lellibus scrive:

    MAssimo, a parte i discutibilissimi accostamenti, ti sbagli di grosso sul fatto che sull’odio di Federer nei riguardi di Nadal. Il tuo paragone calcio-tennis farebbe rabbrividire il buon Clerici. Io sono sempre disposto ad accettare le opinioni altrui (Andrea sa della mia stima e sono federasta), ma il tuo post è davvero degno dei tifi calcistici a cui fai riferimento. Poi quando scirivi “tutta apparenza, ma sotto sotto” riferito a Federer fa un pò sorridere.

  58. Agatone scrive:

    Mi iace molto il commento di Renée, lo trovo arguto. inoltre mi sembra esagerata questa visione negativa del tennis attuale. Ma si stava verametne meglio quando si stava peggio? Erano veramente bei momenti quando Bruguera vinceva Roland Garros o Vilas era numero quattro del mondo?
    Perché se è vero che molte partite sono noiose e molti giocatori dei piccoli robot-sparapalle è anche vero che ogni tanto qualcosa di buono c’è. In quest’ultimo torneo ho ammirato Bennetau contro Federer, ha giocato aggressivo, scendendo arete, con coraggio. Ho ammirato (e ho inveito anche su di lui) Almagro che ha tirato dei colpi, soprattutto con il rovescio a una mano di una bellezza incredibile. Orteghiano al massimo grado, secondo gli schemi di Scanzi, ma lui ha la sua scuderia e da lì non si esce.
    Insomma, se fosse così brutto il tennis, perché guardarlo. Per farsi del male?

  59. anto scrive:

    Scanzi anche questa volta è riuscito a scuoterci dal torpore dell’inverno….

  60. matteo scrive:

    ma cosa dci andrea? ma come sei diventato giornalista? articolo orribile con un’accusa insensata a djokovic che è un gran giocatore e moto divertente. prima di parlare conta.mo la faccio io pure la domandaper essere giornalista, guarda chi prendono. mi viene da ridere…

  61. Drasko scrive:

    Le solite faziose banalita’ di Scanzi…..

  62. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Massimo, Felix, Scanzi, ecc.
    Lo “stile juventus” ha determinato un comportamento sanzionato a livello politico/sportivo.
    Lo “stile Federer” nasconde l’assoluta incapacità di accettare la sconfitta (non sa perdere, il ragazzo), ma non crea danni a nessuno (anzi, è l’elemento interessante della sua personalità).
    Il punto è che, in Italia, se anche i tifosi di Federer fossero “maggioranza” (sul punto, mi fido di voi, ma mica lo so), sarebbero sempre la “maggioranza” di una esigua minoranza (appassionati di tennis), che con le maggioranze calcistiche ha ben poco a che vedere.
    @ gli altri
    Per quanto riguarda l’umorismo di Scanzi, ragazzi, io ri-cambio idea: trarre spunti comici da personaggi così poco interessanti come quasi tutti i tennisti di oggi è molto difficile, e onore a chi ci prova (anche se non sempre ci riesce, o si ripete).
    I politici, in confronto, sono miniere di ridicolo, e lì Scanzi è facilitato.

  63. stefan scrive:

    nel trattato ha dimenticato Andy Murray,il + forte di tutti

  64. Filus scrive:

    Mi sembra fuori luogo innalzarsi a critici letterari per valutare lo scritto di Scanzi: a me piace molto leggere una persona che esprime opinioni non buoniste e dichiaratamente soggettive, anche se spesso supportate da dati oggettivi (vedi gli italians). Non ci si può aspettare che inneggi agli slam di Federer se lo Svizzero non lo emoziona, ma resta il fatto che in diverse occasioni ho interrotto la lettura per una sonora risata. Eccezionale il riferimento a Supertennis.
    Sono invece infastidito dall’accostamento (di Massimo) di Federer alla Juventus. Il primo vittorioso, sportivo e onesto fino all’antipatia, con un’inguardabile pancetta compensata dal divino talento. La seconda evoca prima di tutto doping (tutti si sono dimenticati i “non-ricordo” di Del Piero e Baggio di fronte alle domande del giudice o i cardiotonici presi per non sentire la fatica? Ah già, era la Juve di Lippi…); furti arbitrali decennali (non si crederà che il marcio sia limitato a due stagioni?). Infine lo stile, ma è inutile andare avanti.
    Viva Roger (Vasselin) e viva Scanzi!

  65. giulio scrive:

    Uh, ma come la prendete sul serio! Se Scanzi non vi piace, non leggetelo, lasciate solo a noi “scanziani” questo piacere… Ragazzi, è tennis, non la conferenza sul futuro del pianeta, guardatevi un po’ allo specchio anche voi…

  66. Tiamat77 scrive:

    Fai un favore a tutti i lettori, smettila di scrivere. Non è necessario scrivere il contrario di tutto per essere originali e per farsi notare. Tutti sanno ormai che sopperisci alla tua inconpetenza in questo modo.
    Ognuno di noi è libero di esprimere le proprie opinioni su queste pagine come ognuno di noi è libero di criticarle quindi nella speranza che qualcuno ci liberi dai tuoi articoli faccio un’appello alle forze dell’ordine: FERMATELO!!!!

    Grazie a chiunque ci aiuti!

  67. Massimo scrive:

    Lellibus, se leggessi con attenzione eviteresti anche tu di fare commenti poco pertinenti… Sto prendendo bonariamente (?) in giro (con similitudini però piuttosto veritiere)… i tifosi di Roger, non lui…. So che vi sto pungendo sul vivo, ma un pò di sana autocritica potreste farla ogni tanto… Invece di divendervi rispondendo punto su punto (nessuno ci ha provato, strano…), tendete a difendere il vostro beniamino anche quando non è tirato in causa pur di spostare il tema di discussione…

  68. TCC'75 scrive:

    Ho commentato il pezzo altrove, perciò non mi ripeto.

    Voglio però dire una cosa.
    Sono convinto che l’antipatia che suscita Andrea Scanzi sia del tutto legittima. Del resto se accosti i tifosi di Federer (chi vince qulacheammiratore ce lo avrà, o no?) agli elettori di Berlusconi è chiaro che non ti vuoi accattivare le simpatie dei più.
    Quello che non mi piace è il fatto che troppi accusino Scanzi di offendere o di contraddirsi o di inventare i fatti.
    Chi lo legge da un po’ (come me) sa che il suo interesse per questo sport è diverso da quello del cronista sportivo puro: si espone, giudica, invita a tifar contro e plaude quelli che non vincono mai. Sono punti di vista. Nessuno legge Scanzi e poi smette di guardare le partite perchè convinto che il tennis sia morto! Non mi sta perciò bene che si inviti questo blog a non pubblicarlo più. Ci sono più giornalisti e bloggers che tennisti in Italia, volgete lo sguardo altrove.

    Io apprezzo gente che per Andrea è da cancellare dal circuito (Davydenko su tutti, ma anche Ferrer), perchè per me l’importante è vincere. Non credo lo sport sia poetico e non credo che ragazzi che lasciano la scuola a 13 anni possano considerarsi dei personaggi. Critico, come lui, gli italiani, ma perchè non vincono e trovano sempre qualcuno che li difende anche nelle peggiori sconfitte (es: Baccini ha avuto il coraggio di difendere la spedizione italica a Bucarest di un paio di mesi fa!?).

  69. xavier scrive:

    @xavier: abbiamo lo stesso nick…chi lo cambia? Fammi sapere! Però su Scanzi facciamo conto che il commento l’abbiamo scritto entrambi…

  70. haiv scrive:

    un applauso a MARCELUS per il paragone Mirka-texani…
    Scanzi è un grande,e lo dice un pro-federer convinto come me

  71. LBJ scrive:

    “Oltretutto a Bercy ha sempre fatto ridere: o non ci andava, o era meglio se non ci era andato.”
    Djokovic sarà un meccano travestito da tennista,ma lei è un ignorante travestito da giornalista.Se non lo usa lei il congiuntivo…..

  72. Arcangelo Farris scrive:

    Andrea, il tuo pensiero sulla deriva “muscolare” del tennis è sacrosanto, vorrei però invitarti ad una riflessione sull’intero sport contemporaneo, almeno su quegli sport in cui gli aspetti tecnici dovrebbero prevalere, quindi tennis, basket e volley (sul calcio, almeno su quello italiano, preferisco non commentare), condizionati sempre di più dalla potenza e dall’atleticità tutta, ma penso una cosa: la spinta ad una sempre maggiore preparazione fisica prima o poi porterà (se non lo ha già fatto) ad un livellamento, nel senso che tutti riusciranno sempre di più, in questo caso parlando di tennis, a ributtare il dritto di 200 km orari oltre la rete, e allora sarà di nuovo la tecnica a fare la differenza, questo almeno è un auspicio, ma io ci credo!

  73. Lellibus scrive:

    Caro Massimo. A me il paragone con il calcio continua a non piacere. Nemmeno il discutibile parallelo Nadal-Toro. Che le similitidini da te fatte siano veritiere è una tua mera opinione, non verità assoluta. Devo capire che il “tutto apparenza” è riferito ai (genericamente) tifosi di Federer. A questo punto ti chiedo: giochi a tennis, ti picae la tecnica di questo meraviglioso sport? Perchè di “tutto apparenza” senza sostanza c’è solo il paragone con il calcio non fatto da me.
    Detto ciò, non volgio polemizzare. Non ci conosciamo e non sono un tifoso ultrà, questo lo lasco ai calciofili. Inoltre, io apprezzo molto Andrea (ci conosciamo) anche non condividendo alcune sue opinioni su argomenti ludici come può essere lo sport.
    Amo il tennis e, pensa, riesco, ad esempio, ad apprezzare tantissimo un Nadal. A margine, è difficile risponderti punto su punto visto che gli unici punti sono quelli sospensivi.

  74. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Grazie, haiv. C’erano anche molte donne arabe, cariche di pacchi davanti all’atrio degli hotel di Regent Street. Ma quella espressione lì ce l’avevano solo le texane, con tanto di cappello (bianco) e stivali, naturalmente…..

  75. Alberto scrive:

    D’accordissimo con Howl: il solo fatto che uno come djokovic perlomeno provi di tanto in tanto a buttarsi a rete è apprezzabile. Tecnicamente però quella è una situazione che puoi allenare quanto vuoi ma se non ce l’hai dentro non c’e’ niente da fare: anche avendo la fortuna di possedere questa capacità, ti infilzano 9 volte su 10. Proprio per questo adoro djoker: lampi di follia.

  76. Ubaldo Scanagatta scrive:

    non capisco perchè non figuri più il numero dei commenti…deve essere successo qualcosa…se uno dei miei ubiboys ci ha messo mano e riesce a risolvere il problema mi fa un piacere…grazie

  77. Tommaso scrive:

    Scanzi sei come Camillo Langone! hai una penna così raffinata che va a male al terzo paragrafo!

    e w il rovescio bimane di marrrratt!

  78. Pete Agassi scrive:

    Rieccomi dopo tempo su questo godibilissimo blog. Come sempre un applauso a Scanzi che, tralasciando il contenuto e le sferzate a destra e manca, riesce sempre a scrivere testi esilaranti, in tv o sulla carta (elettronica o stampa, indifferente). Riguardo alle citazioni, bellissima “novak capudan pascia”, leggiadra canzone di Faber. Concordo su Murray, anno men che penoso, sportivo odioso e tedioso, vederlo sconfitto mi dona una gioia immensa. Questione Rafa: beh, mi sembra Del Piero post stagione 95/96, in cui più che calciatore sembrava un body builder, e subito dopo trasformatosi in Piero Fassino. Ma con una differenza: Pinturicchio buttava giù impacchi di doping prescritti dall’esimio Agricola, mentre Rafa ha smesso di distruggersi in palestra per arrestare l’erosione dei suoi menischi già logorati. Il resto? malinconia per Marat, si è autoghigliottinato con donne e soldi, forse l’unico in grado di detronizzare l’abulica dittatura federeriana, invece ha scelto una strada differente. Sempre nel mio cuore, tra qualche tempo nel circuito senior potrà capitarci di assistere a Safin-Santorò, magra ma accettabile consolazione. Appuntamento per le ultime sentenze dell’anno a London. Ah dimenticavo, perfetta la selvaggia considerazione sull’italtennis maschile, i miei neuroni non riescono proprio a partorire una minima idea su un Bolelli, Seppi, Fognini, top ten o a ridosso dei primi 20. A meno di un’esplosione tarda alla Pozzi, si esauriranno come le riserve di gasolio della Wehrmacht nel secondo conflitto mondiale, e lo dico con tutta franchezza, non mi dispiace neanche tanto.
    Ciao a tutti, e buon tennis

  79. max scrive:

    ecco mi ero perso il commento di questo pseudo articolista (scanzi, naturalmente). Ho letto la prima parte, quella relativa a Djokovic e poi basta perche’ immagino che il resto sia ugualmente materiale da usare in bagno nei momenti in cui lo stomaco crea grossi problemi.
    Insomma le solite cose, scritte e riscritte, di uno che lo ripetiamo non capisce di tennis, non ha mai visto una partita, ed i commenti li raccoglie al bar al momento della chiusura evidentemente, quando gli spiriti sono altamente alterati. Niente, Scanagatta evidentemente deve essere un sadico a pubblicare sul suo bel blog, di queste porcherie. Ma probabilmente lo fa per spirito caritatevole, bisogna pur dar da lavorare.

  80. TCC'75 scrive:

    Occhio Max, c’è già stato un altro che accusava Scanzi di non seguire l’evento e poi di scriverne. E’ stato tale Piero Valesio che mentre sparlava di Andrea all’Estoril dicendo, appunto, “questo non ha mai visto un gara in vita sua” se lo è visto davanti in albergo a far colazione…

    Da cosa si capisce se uno segue o no l’evento? Se la risposta prevede l’esser d’accordo con la maggioranza assoluta degli appasionati, dei tifosi o dei semplici curiosi, scusa, ma dove sta il ruolo del giornalista?

  81. Malina scrive:

    é prima volta che leggo Scanzi e sono rimasta inorridita! Io tifo Novak Djokovic, Nadal, vedo la grandezza di Federer. Novak è assolutamente simpatico, il suo tennis è avvincente, se simula qualche volta, qualche volta si sente male per davvero, (a voi non capita), lo fanno anche gli altri; ci sono i tennisti che urlano molto più di lui. Sicuramente è il tennista più corretto, anche quando perde si complimenta con il sorriso sulle labbra con l’avversario, applaude spesso l’avversario per qualche colpo spettacolare, è troppo corretto….uno come lui lo devo ancora vedere. L’unica cosa, non mi piace molto la sua famiglia, secondo me gli mette troppa pressione! Congratulazioni a Novak per il suo 2 posto con la speranza che ci rallegri presto con altri Grand Slam. E poi le sue imitazioni….Lo adoro! Grande!

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