Tommasi ha ragione: Il master non funziona

 
27 Novembre 2009 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Quando Rino Tommasi scrive che la formula del Masters, non gli piace, e lo scrive da anni ribadendolo ogni volta, finisce spesso per essere contestato.

Anche su questo sito. Anche violentemente. Ma pochi conoscono e amano lo sport come lui.

Quel che è accaduto stanotte, se c’era bisogno, conferma la validità della sua tesi. Un conto è lo spettacolo, lo show-business che consente agli organizzatori di mettere in campo tutti i migliori tennisti del mondo almeno tre volte _ con gran goduria degli spettatori della tv e dello stadio _  un altro conto è una cosa seria come dovrebbero essere quelle che l’Atp chiama pomposamente finali mondiali.

Andy Murray è stato eliminato nel girone eliminatorio per il conto dei games. Ma la cosa ridicola è che il povero _ in questo caso _ Murray è stato a due punti dalle semifinali quando Del Potro ha servito sul 5-4 nel tiebreak del secondo set (e doveva servire due volte!) perché se l’argentino avesse trasformato quelle due opportunità Federer sarebbe stato eliminato.

Ma Murray non è stato solo a due punti dalle semifinali nel secondo set, ma addirittura tre volte a un punto dalle semifinali nel terzo.  Quando cioè Roger Federer, che a quel punto era già sicuro qualificato, sul 3 pari ha avuto 3 pallebreak per passare a condurre 4-3. Se del Potro non fosse riuscito a vincere 6-3 sarebbe stato eliminato, a favore di Murray.

Io non so se Federer sapesse d’essere già qualificato, in conferenza stampa Roger non è ancora arrivato. Qualcuno potrebbe averglielo detto, o forse non averglielo detto. Ma un (presunto) campionato mondiale non può prestarsi ad ambiguità del genere, a situazioni di questo tipo, dove cioè un giocatore potrebbe _ teoricamente per carità, sono sicuro che Federer non ci ha pensato un attimo, sia che fosse stato informato della sua avvenuta qualificazione sia che non lo fosse _ decidere di favorire la qualificazione di un avversario piuttosto che di un altro. Perchè gli è più simpatico, perché lo teme di meno.

In conclusione: non è una cosa troppo seria. A meno che si dica apertamente che il Masters è una mega esibizione i cui contenuti puramente sportivi lasciano (o possono lasciare) il tempo che trovano.

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89 Commenti a “Tommasi ha ragione: Il master non funziona”

  1. theresa scrive:

    “La formula della Master cup è una boiata pazzesca!!!!!! “(cit.)

  2. Enrico Belcastro scrive:

    Ahah ma Scanagatta secondo lei Federer teme Murray più di Del Potro? L’argentino se vuole può battere Federer, Murray è una mozzarella vagante.

  3. Bufalo scrive:

    L’idea di avere qualcosa di diverso dalla solita eliminazione diretta mi piace, ma direi che così non va, stasera ne abbiamo avuto la dimostrazione. Bisognerebbe giocare le ultime due partite di un girone contemporaneamente, di modo che alcuni tennisti non scendano in campo sapendo già il risultato del pomeriggio… ciò però non è applicabile a Londra, in quanto c’è un solo campo…
    Un’altra soluzione potrebbe quella di adottare un girone come quelli molto in voga nella pallavolo: tutti i giocatori si affrontano una volta, alla fine del torneo chi ha vinto più partite vince il torneo. In questo modo tutti giocherebberonon tre ma bensì sette partite, forse troppe, quindi si può pensare di ridurre il numero di partecipanti..

  4. Giovanni Rossi scrive:

    Scusami Ubaldo, ma non sono proprio d’accordo con te.
    Perche’ non e’ seria questa formula? Murray si meritava di passare piu’ di Federer o di Del Potro? Non credo proprio. Murray ha avuto il suo destino nelle sue mani e non e’ riuscito a fare di meglio che vincere al terzo set al tiebreak con Verdasco. Questo girone era il piu’ forte ed era logico che si giocasse agli ultimi games.
    Non vedo come ci sia stata una combine. Si’ questa formula non garantisce che tutte e tre le partite di un giocatore abbiano lo stesso peso, ma in ogni modo obbliga un tennista a misurarsi e vincere con piu’ di un giocatore fra i primi otto del mondo se vuole andare alle semifinali.
    Non mi sembra che lo spettacolo ne soffra…anzi!

  5. Stefano Grazia scrive:

    Mmm,se e’ vero che Federer ha detto che non gli dispiace per Murray (e bisogna vedere in che modo l’ha detto), crolla il mito della grande sportivita’ e correttezza e blah blah blah… Io preferisco che l’abbia detto, se davvero pensa cosi’, e’ normale avere simpatie e antipatie, ma poi non mi venite a criticare Murray e dire che lui e Djokovic sono gli antipatici solo perche’ osano dire che ambiscono a diventare numeri uno…il fatto e’ che Roger all’inizio fu un po’ antipatico anche con Nadal (lo defini’ un giocatore monodimensionale, ricordate?) ma poi fini’ per accettare la sua forza e addirittura, quasi, la sua superiorita’ quasi che solo a Rafa fosse permesso batterlo … io credo, temo, che si stia accorgendo che ora, piu’ che da Rafa, debba guardarsi dagli altri tre e che un po’ gli rughi…una sorta di difesa della ‘vecchia guardia’, anche se Nadal ha l’eta’ degli altri tre… Continuo a credere che Federer potra’ sempre vincere uno slam all’anno ma che dall’Aussie Open, sara’ partita a tre… Ovvio, Nadal l’abbiamo gia’ dato per finito tre-quattro anni di fila e magari smentisce tutti, almeno sul rosso, per l’ennesima volta…Magari si ripresenta con due bicipitono cosi’…Ma il prossimo anno e’ l’anno della Triade e Roger lo sa, lo sa, e proprio non gli va giu’…

  6. daniele malafarina scrive:

    Tutto vero. Aggiungo, a sottolineare l’assurdità della formula, che passare per un game di scarto è equivalente a passare il turno lanciando una moneta. Letteralmente, perchè il fatto che un set finisca 63 o 64 con un solo break dipende da chi inizia a servire e quindi dal sorteggio (ad esempio, se fosse stato Federer ad iniziare a servire nel terzo set, Del Potro lo avrebbe vinto 64 e Murray sarebbe in semifinale).

  7. christian turba scrive:

    Per Giovanni Rossi
    La formula è assurda perché:
    1) Un giocatore può arrivare all’ultimo turno senza vittorie e poter qualificarsi los tesso
    2) In caso di arrivo a pari punti, anche solo di due giocatori, conta la differenza set e non lo scontro diretto (o sbaglio?)
    3) La qualificazione alle semifinali non dà bonus, ogni vittoria da 200 punti: dunque, se per caso federer e del potro perdessero in semifinali, prenderebbero 400 punti come murray.
    Vuoi negare queste evidenze? Ti ricordo che anche del potro ha battuto verdasco al tie break..

  8. Otello Lorenzi scrive:

    E’ vero che i dibattiti non servono a niente e che un’opinione vale l’altra.
    Ma qui si affermano cose che sono evidentemente assurde. Tutti concordi nel sostenere che tanto Federer quanto Del Potro hanno meritato più di Murray l’accesso alle semifinali. Dunque questo farebbe ritenere che la formula è giusta, avendo alla fine consentito responsi favorevoli ai migliori. Che cosa si cerca allora? Una presunta formula “giusta” che dia verdetti ingiusti?
    A Malafarina dico: perché, vincere o perdere un punto (e dunque magari anche un incontro) per un nastro favorevole o sfavorevole o per un millimetro di riga non equivale al lancio di una monetina? Stiamo scoprendo adesso l’esistenza della casualità?
    Dunque, i vostri argomenti non funzionano. Provate a dire la verità: forse vi si sono ristrette le scarpe perché Federer si è qualificato? O non vi va bene Del Potro? Perche le argomentazioni che sostenete sono senza fondamento logico. A meno che non scriviate per far praticare ginnastica alle vostre dita.

  9. Nicola RF scrive:

    Ovviamente concordo con Ubaldo.
    Sono anni che sostengo molte delle posizioni di Rino Tommasi. Credo che Rino abbia spesso ragione. In un certo senso è vero anche che Rino è un anti italiano: non nel senso banale descritto da chi lo definisce irrispettosamente RiNco TommAnti, ovvero che Rino tifa contro gli italiani, ma nel senso che Lui ha un modo di pensare che effettivamente ha poco a che spartire con la mentalità italiana. Egli è severo, non lascia correre, se vede rosso non dice rosa solo per far contento qualcuno. Il mio rammarico è che se tale forma mentale si fosse applicata alla correzione delle cose che non vanno, senza farsi sconti, ma auto analizzandosi seriamente…. beh staremmo molto meglio a livello di ital tennis.
    Tornando al Master, certo che Rino ha ragione…..ci sono molte cose che non vanno… quest’anno e anche l’anno scorso con l’apparizione di Stepanek tirato dentro, perchè era nei paraggi a giocare con la racchetta di Nole…. il campanello d’allarme era suonato. Quest’anno ulteriori segnali…. Cambiamenti si attendono…..

  10. enzo scrive:

    stefano grazia ma che discoso fai è logico che prima o poi la triade uscirà fuori sia per un discorso di età, che di motivazioni federer sa quello che ha fatto in questi anni e penso che con molta tranquillità quando verra il momento lasci il posto ad uno dei tre

  11. Bardamu scrive:

    Io non capisco cosa c’è di male con questa formula. E’ un’eccezione a fine stagione che permette un confronto tra i migliori giocatori dell’anno. Fa si che noi per 3 giorni abbiamo potuto assistere ai (teoricamente) migliori match che questo sport può proporre. Come eccezione (e non regola) mi sembra che non crei alcun danno. Ieri Tommasi in cronaca diceva che era assurdo che se Federer avesse perso in due sarebbe uscito pur avendo vinto 2 partite …embè se ci fosse stata l’eliminazione diretta sarebbe uscito comunque…io posso capire solo l’esigenza di far giocare contamperoneamente le ultime partite (come si fa spesso nelle competizioni a gironi) ma poi io credo che tutta sta critica per un evento (dico uno) con queste caratteristiche sia solo un atteggiamento di “spocchia” nei confronti di tutto cio’ che si allontana dalla “tradizione”.

  12. Filus scrive:

    A me sembra che per una volta all’anno si possa adottare una formula diversa: il masters non è uno slam, è qualcosa di diverso e può continuare così. La Champions League del calcio (esempio pessimo, chiedo venia) è effettivamente una pagliacciata, un’esibizione per fornire denari e prove d’appello alle squadre più potenti, che altrimenti rischierebbero di essere eliminate da mine vaganti come le squadre russe, specialmente all’inizio dell’anno. Qui invece i partecipanti hanno giocato a eliminazione diretta tutti i tornei dell’anno e se possono fare dei calcoli ciò dipende comunque da quanto dimostrato nel corso dell’anno e del torneo stesso. Federer e Delpo sono stati preferiti a verdasco e murray per la spettacolarità del loro gioco e per i risultati ottenuti durante l’anno e durante il torneo. Personalmente credo che Federer sapesse bene che sul 3 pari al terzo era passato (dopotutto è svizzero) e ho l’impressione che si sia vendicato dell’oltraggio subito dallo scozzese l’anno scorso. Ma chi può dirlo? In ogni caso le emozioni non sono mancate e lo spettacolo è stato di altissimo livello. Lunga vita al Masters!

  13. Ruggero scrive:

    Sono assolutamente d’accordo con quanto va dicendo Tommasi da anni.
    A me piacerebbe che il Master di fine anno fosse giocato in una settimana dai migliori 8 giocatori del circuito maschile, e femminile, contemporaneamente. Tutte le partite da giocarsi 3 set su 5.
    Una buona formula potrebbe essere quella degli scontri ad eliminazione diretta (testa di serie n° 1 contro la 8, 2 contro 7, 3 contro 6, 4 comtro 5)chi vince passa alle semi-finali. Questa formula è contraria allo spitito del tennis che vuole che chi perde vada a casa.

  14. renato scrive:

    Tommasi ha sempre ragione…….anche quando ha torto!
    Credo di ricordare(bacchettatemi pure se dico castronerie ma la mia memoria riferita a cose che rigurdano il calcio è mooolto labile ed in ogni caso il senso è chiaro)che perfino ai mondiali dell’82 i nostri campioni del mondo passarono il primo turno grazie ad una qualche alchimia matematica.Quindi nessuno scandalo.Il master così configurato serve a darci più spettacolo possibile,con buona pace del bussines annesso.

  15. Francesco scrive:

    Ma una bella formula ad elminazione diretta, magari con i migliori 16 al mondo, non sarebbe molto più bella?!?
    Ieri sera Roger non è entrato in campo con la stessa concentrazione che può avere solitamente, in quanto sapeva che gli bastava praticamente vincere un set che si sarebbe qualificato.
    Scommetto che in una partita ad eliminazione diretta la voglia e la concentrazione sarebbero state diverse…

  16. luca scrive:

    Ha ragione da vendere, Tommasi. Già ha poco senso la differenza set, nel tennis. E’come se in caso di pareggio nella finale dei mondiali di calcio si assegnasse la vittoria alla squadra che ha battuto più calci d’angolo.
    Ma santo Dio, la differenza games! E’come se in caso di pareggio nella finale dei mondiali di calcio si assegnasse la vittoria alla squadra che ha battuto più rimesse laterali…

  17. fausto1985 scrive:

    sono abbastanza d’accordo e negli scorsi giorni avevo proposto qualche alternativa al regolamento pur mantenendo la formula dei 2 gironi. detto questo, ubaldo puoi dire gentilmente a rino tommasi che nella finale dello us open federer non è mai stato a 2 punti dalla vittoria, bensì a 2 punti dall’essere avanti 2 set a 0? perchè lo ripete a ogni match dello svizzero!

  18. Fortebraccio scrive:

    Secondo me, Roger doveva proprio portarla a casa la partita sul tre pari. Non mi è piaciuto affatto, come già capitato quest’anno, quando deve andare alla giugulare esita.
    Avrebbe fatto fuori uno scomodissimo Del potro, giocatore il cui tennis fa molto molto molto male a Federer, così invece ha eliminato un Murray che con tutto il rispetto appare assai meno pericoloso.
    Ennesimo inspiegabile passaggio a vuoto del Re… che, temo, avrà modo di rimpiangere in finale.

  19. Francesco Bassi scrive:

    Io onestamente non capisco proprio quale sia il punto della discussione??
    Non è seria perchè murray è stato eliminato?
    Non è seria perchè Nadal è stato eliminato??
    Qui mi sembra si segua un noto filone caro all’italietta dei giorni contemporanei, ossia sparare sempre su tutto, criticare, e mai proporre nulla di concreto per cambiare le cose.

    Quale sarebbe questa super-formula per portare il master da ridicola esibizioncina di fine anno, a torneo perfetto?
    Io qui leggo tante cose, di dubbio interesse tra l’altro….ma soluzioni, ZERO.

    Io sono un ingegnere, e come da mia mentalità mi attengo ai fatti;
    Ieri sera ho visto un match INCREDIBILE, il livello di tennis tenuto da Roger e Del Potro è stato un qualcosa di impressionante, mai visto nessuno tenere cosi bene la diagonale di diritto contro Federer, ed anzi non solo tenere bene, a volte dominarla.
    Tutti gli altri match, fatta esclusione per quelli di ectoplasma Nadal sono stati di buon livello, divertenti e sempre molto combattuti.

    In una competizione come questa, ossia una competizione alla quale prende parte solo l’elite del tennis mondiale, PRETENDO di uscire deliziato dopo ogni match visto….e fin ora non posso decisamente lamentarmi.

    Assistere ai match di ectoplasma Nadal e pallettaro Murray mi rende terribilmente annoiato;
    assistere ai match di Roger, Del Potro e Djokovic mi fa imprecare contro il cielo perche un po di quel talento poteva essere distribuito anche a me!

    Conseguenza: Murray & Nadal a casa, Roger Delpo e Djokovic in semi——-> LUNGA VITA ALLE ATP FINALS

  20. Sampras87 scrive:

    Io non sono ne tifoso di federer ne di nadal (simpatizzo per Tommy Haas), e devo dire che la formula di questo Master è molto da esibizione e poco da torneo serio.
    Io penso che Federer sia stato in buona fede ieri notte però io penso che SE un torneo permetta solamente di poter scegliere ad un giocatore il proprio avversario, beh la formula è irregolare.
    Volete un torneo diverso dagli altri? allora si fà un combined con le donne 3 su 5 con un giorno di riposo come dice Rino, sarebbe perfetto ed allora tale torneo avrebbe il diritto di chiamarsi Master.

  21. ugobagna scrive:

    Non ci siamo; queste dell’assurdità della formula sono affermazioni un pò apodittiche. Quando uno perde al tie-break del set decisivo con due punti di scarto magari avendo fatto più punti complessivamente durante la partita cosa diciamo? Se si è arrivati a contare i games è perchè c’è stato un totale equilibrio come in certe partite in cui si perde per due punti. L’unica cosa che non va ma non è possibile modificare, è quella di non giocare le ultime partite contemporaneamente…

  22. Cris scrive:

    La formula delle ATP Finals va bene così com’è. Posso capire l’obbiezione di chi dice che l’essenza del tennis è l’eliminazione diretta, ma “semel in anno licet insanire” ..

  23. ugobagna scrive:

    Poi cavoli, proprio quest’anno che c’è stata una battaglia incredibile in tutte le partite con la possibilità per tutti e quattro del primo girone di qualificarsi con l’ultima partita (niente partite “inutili” a prescindere dai punti ranking), ci si chiede se la formula è assurda? Non riesco a capire…

  24. franz scrive:

    mah la formula la conosciamo tutti dall’inizio, per una volta all’anno non è reato cambiare! si vincono partite facendo meno punti dell’avversario e nessuno grida allo scandalo.
    al massimo potrebbero far giocare le ultime due partite in contemporanea oppure pensare ad una formula che qualifica direttamente chi vince le prime due partite e lasciare uno spareggio fra i due giocatori con una vittoria.

  25. Roby scrive:

    Ubaldo e Rino, anch’io vedendo quello che è successo ieri ho capito perchè si preferisca l’eliminazione diretta. E’ legittimo dire che la formula non piace, ma non è legittimo caro Ubaldo secondo me, dire da parte tua che “il master è poco serio”. Che la formula non ti piaccia, perfetto, ma perchè sarebbe poco seria? una votla che fai i gironi, questo è l’unico metodo che ha una sua logica? che cosa si dovrebe fara? tutti e tre hanno vinto 2 partite, nella classifica avulsa Murray ha battuto Del Potro, Federer ha battuto Murray, e Del Potro ha battuto Federer. quindi parità, poi entrambi hanno vinto 5 set e ne hanno persi 4, ulteriore parità, per forza di cose si è dovuto ricorrere ai games, LA FORUMLA HA UNA SUA LOGICA, ECCOME SE C’E’ L’HA. Anch’io sono d’accordissimo con te e Rino, io preferirei il 3 su 5 quarti, semi e finale, ma non possiamo dire ne che che questa formula non abbia una sua logica, ne tantomeno che rende il master un evento poco serìo. Il master è bello anche con questa formula, ma sopratutto è serio anche con questa formula.

  26. Daniele Romano scrive:

    Io faccio parte di quella schiera di spettatori ai quali questa formula piace. Intendiamoci, non la vorrei come formula perenne del tennis, ma nel contesto di un singolo evento l’anno, trovo che aggiunga un pizzico di novità e curiosità a questo sport.

    E francamente, preferisco vedere match come Federer-Murray e Federer-Del Potro (ed oggi, pur senza troppo valore, Djokovic-Nadal) nel giro di tre, quattro giorni, anzichè dire “questo non è tennis!!” come fanno alcuni (che forse dovrebbero rivederseli i due match che ho citato) perchè poi tocca mettersi a fare di calcolo. Il “fare di calcolo” alla fine del girone lo considero una piccola tassa da pagare a quel tipo di spettacolo. Io la pago volentieri dopo aver goduto il numero 1 contro il 4, contro il 5 ed il 7 tutto in una volta.

    E non capisco neanche quando si dice “Murray è stato a due punti dalle semifinali quando Del Potro ha servito sul 5-4 nel tiebreak del secondo set” oppure “Ma Murray non è stato solo a due punti dalle semifinali nel secondo set, ma addirittura tre volte a un punto dalle semifinali nel terzo.”.
    Che senso ha questo discorso? Perchè, se Federer avesse perso in due magari 7-5 al tie break non avremmo detto “Federer a due punti dalle semifinali”? Federer è stato bravo a portare a casa quel set che gli ha consentito di passare il turno. Del Potro è stato bravo a conquistare il terzo set con quei game di distacco che gli consentivano il passaggio del turno. Fine. Casomai si può dire “Murray ad un passo dalle semifinali, ma ha sfruttato solo UNA palla break su TREDICI con Verdasco ed ora è fuori”.

    Non capisco davvero perchè in qualsiasi sport del mondo una formula del genere può andare bene (nel calcio, nella pallavolo dove nelle grandi manifestazioni internazionali addirittura si calcolano i punti di differenza, in Formula 1 etc etc etc) e per il tennis si debba gridare alla lesa maestà.

  27. ruud krol 42 scarso scrive:

    Ubaldo,sul tuo sito ospiti gli articoli di un tuo amico come Tommasi e continui giustamente a difendere e condividere le sue opinioni(le stesse tiritere ripetute da anni).Breve riassunto delle opinioni di Tommasi da te condivise o quanto meno sostenute quando molti lettori del sito le contestavano.
    1)Federer non è il + forte di sempre perchè non è neanche il + forte della sua epoca
    2)Doping libero tanto non si può combattere
    3)Formula del Master(Negli ultimi 3o anni la formula è stata quasi sempre questa.)Possibile che chi abbia a cuore il bene del tennis(business)sia così incopetente?

    Una cosa su cui Tommasi mi sembra non abbia mai scritto sul sito è un altro suo cavallo di pensiero,la formula della Coppa Davis.(Solita tiritera,non è giusto che la vinca una squadra con un solo giocatorie, + singoli,2 doppi(immaginiamoci se la Coppa Davis 2008 fosse stata decisa da un doppio Robredo-Montanes vs Chela-Vassallo A.(spettacolo indimenticabile.Da buon statistico Tommasi dovrebbe sarebbe che quando si fa una statistica i valori estremi vengono scartati e non considerati.Lui ricorda sempre che la Svezia nel ‘75(?) ha vinto la Davis solo con Borg TOP 100.Negli ultimi 34 anni è la solita eccezione che uno statistico serio non prenderebbe in considerazione x giustificare un suo convincimento.Caro Ubaldo,quindi,quando Tommasi farà un articolo sulla sua tesi Coppa Davis,almeno lì non lo difendere a priori.Buon lavoro

    P.S. E’ il sito da me + visitato.Inizio alle 7.30 e chiudo alle 23.59.Questo x dirvi quanto apprezzo il vosto lavoro e competenza

  28. Fabio scrive:

    Caro Ubaldo, leggo giornalmente il tuo blog vista l’ottima qualità, ma raramente lascio comment..Nn sn molto d’accordo con quello che dici tu, è vero la formula non è perfetta, xkè c’è il rischio che l’ultima partita del girone sia o completamente inutile o lasci spazio a delle combine…ma questo succede anche nei mondiali di calcio per esempio dove anzichè la differenza game vi è la differenza reti o nello stesso campionato italiano dove quante volte abbiamo sentito di combine alle ultime giornate? è un difetto di fondo del sistema gruppi..al contempo però in questo modo lo spettacolo è strafavorito perchè obbiettivamente nei tornei ad eliminazione diretta tutti aspettiamo con ansia gli scontri a partire dai quarti dei top8..quindi c sta pure che un torneo l’anno utilizzi questa formula per favorire lo spettacolo, inoltre nn è che sono stati sorteggiati i semifinalisti, ma è stato applicato un criterio meritocratico, ovvero la differenza di game, quindi sta sempre alla bravura del tennista…riguardo alle combine poi nn credo minimamente che nel tennis tra giocatori di questo livello possano esistere, del resto è il motivo per cui preferisco il tennis al calcio per la sua integrità…

  29. marinoc1 scrive:

    X far capire quanto sia stato equilibrato il girone,nessuno ha fatto notare che Verdasco nonostante abbia perso tutte e tre le partite,e’ riuscito a conquistare piu’ games di tutti..ovviamente e’ quello che ne ha subiti di piu’avendo perso tutti gli incontri..pero’…..un equilibrio pazzesco..

  30. tullio scrive:

    Tommasi ha veramente ragione. Uscire dal torneo per un mero conteggio dei game è quasi ridicolo. Va trovata una formula diversa: a parità di vittorie perchè non farli rigiocare magari facendo il conteggio su entrambi i giorni?

  31. tullio scrive:

    sorry …intendevo gironi

  32. Fabio scrive:

    Quanti anni sono che il Masters ha questa formula ? Decenni. E resiste … va bene così.

  33. La linea dell'inutile (Mauro) scrive:

    ho visto solo l’ultimo set tra del potro e roger … a sensazione non appena roger ha fatto i conti ha mollato li’

  34. Andrea scrive:

    Ce chi preferisce questa formula chi la detesta. A me non dispiace una volta l’anno, anche se concordo con chi sostiene che non è del tutto coerente con la tradizione del tennis che è da sempre uno sport da scontro diretto. Direi però che la vera anomalia da correggere in questa formula riguarda l’ultima giornata. Bisogna limitare (la formula è tale da non poter escluderlo completamente) la possibilità che un giocatore possa influenzare l’esito della qualificazione introducendo la contestualità dei due incontri dell’ultima giornata. Poi che ci sia comunque la possibilità che un giocatore possa essere fortunato perchè incontra un suo collega già eliminato e quindi meno motivato rientra secondo me nell’ordine delle cose. La buona sorte è comunque un elemento che esiste e che a volte accompagna le vittorie.

  35. marben scrive:

    Per favore, fermate Tommasi. Sta rovinando con le sue ultime telecronache quanto di eccellente ha fatto in 40 anni o forse più di giornalismo. E’ stato il mio giornalista preferito, un grande, ma ora basta… Non faccia come i pugili che rimndano l’addio alla carriera o che tornando sul ring rovinano tutto quanto di buono hanno fatto in carriera.

    Ieri ha aperto la telecronaca dicendo di aver parlato a Londra con Ubaldo e con Selmi per sapere il regolamento ma poi non ha più detto una parola sui qualificati se non 5 minuti dopo la fine della partita. Bastava fare due conti (proprio lui che è il re della matematica) per sapere che federer vincendo 2 games nel terzo set si sarebbe qualificato.

    Per non parlare del punteggio (a volte perde il conto) o del fatto che ha confuso Murray con Henman…

  36. plinio787 scrive:

    La formula attuale del Master è forse poco felice, ma peggiore è la soluzione proposta da Tommasi, e cioè tabellone a 8 giocatori con eliminazione diretta e partite al meglio dei 5 sets. Un torneo che si rispetti, anche se si tratta di un Master di fine stagione, per essere considerato tale deve contemplare come minimo 5 partite per il vincitore( già i Master Series o 1000, cioè i tornei più importanti del circuito ATP, a 48 sono meno seri rispetto a un tempo, quando il tabellone era a 64 con tutti i giocatori allineati al 1° t, per cui qualsiasi tennista doveva vincere 6 incontri x aggiudicarsi il trofeo). Non potendosi ovviamente inserire 32 giocatori in tabellone, pena la stessa essenza delle ATP finals, il girone all’italiana è l’unica soluzione.
    Come spesso gli succede, Tommasi, a forza di ripetere/rsi all’infinito le stesse cose da 50 anni, si autoconvince e si rinforza nelle proprie convinzioni.

  37. plinio787 scrive:

    3 partite x vincere un torneo, quella sì che è un’esibizione da Senior Tour. L’unica differenza sarebbe il numero dei sets x via dell’età dei partecipanti.

  38. haiv scrive:

    federer teme del potro piu di chiunque altro.questo è sicuro..formula sbagliata però alla fine sono andati avanti i 2 piu forti

  39. Fabio scrive:

    Nei gironi di qualificazioni ai mondiali di calcio, ad esempio, possono capitare situazioni per cui due squadre pareggiando ne eliminino una terza … dovremmo discutere anche di questo ?
    Queste cose si ripetono contuamente in tutti gli sport o quasi …

  40. Francesca scrive:

    @Fausto1985: nella finale US Open, Federer e’ stato mi pare due volte a due punti dal match nel quarto set ;-)

  41. +PSTN+ scrive:

    http://www.tennisitaliano.it/edisport/tennis/TennisR2.nsf/gd/Il-format-del-Master–A-noi-piace-1-Il-format-che-piace

    “FORMAT

    DEL POTRO: E’ okay. È difficile fare questi calcoli perché Roger, io e Murray abbiamo vinto due partite, e Murray è fuori. Forse nell’altro gruppo, se Djokovic dovesse vincere il suo match potrebbe accadere la stessa. E’ strano ma a noi piace.

    FEDERER: Ci sono alcune regole e queste vanno rispettate. A volte va bene, altre va male. Questa volta non è andata bene a Murray, ma ci è andato vicino.

    MURRAY: Non è così complicato calcolare la percentuale dei set. Ma tutti, non so perché, la fanno sembrare una cosa difficile. Chi ha la migliore percentuale di set, passa. Se non basta, si scende alla percentuale di giochi. I giocatori che si qualificano, sono quelli che meritano di passare il turno.

    Dispiaciuti per Murray?

    DEL POTRO: No, questo è lo sport. Solo due giocatori possono qualificarsi. Forse per il pubblico non è bello non poter vedere Murray in semifinale, ma vedranno Federer, di sicuro, e altri buoni giocatori.

    FEDERER: Del Potro ha battuto il n ° 1 del mondo, e credo che anche lui meriti di passare il turno. Ci sono solo due posti, è così che funziona. Accade molto raramente. Ma continuo a pensare che oggi c’erano un sacco di fan di Federer, un sacco di fans di Del Potro che erano lì solo per godersi la partita e non erano interessati a chi si sarebbe qualificato per le semifinali. Poi, naturalmente, ci sono quelli interessati a questo che erano lì con le calcolatrici. Io non ero tra questi.”

    Il commento di Murray in particolare non fa una grinza!

    @Theresa
    Non per voler essere pedante, però la citazione corretta dice “cagata pazzesca”.
    E comunque non sono per niente d’accordo.
    Una delle più grandi idiozie organizzative del tennis contemporaneo è il SuperSaturday perché schiavi delle televisioni.

  42. fausto1985 scrive:

    @ otello lorenzi: quello che dici è vero, il problema della formula secondo me è che un giocatore qualificato dopo 2 match può scegliere chi far qualificare dei suoi avversari(vedi soderling oggi)

  43. +PSTN+ scrive:

    “2) In caso di arrivo a pari punti, anche solo di due giocatori, conta la differenza set e non lo scontro diretto (o sbaglio?)”

    @Christian Turba
    No, si considera comprensibilmente lo scontro diretto se la parità di punti/vittorie è riferita a soli due giocatori.

    Non so il motivo per cui nessuno (mi riferisco a chi ha fatto le considerazioni sui gironi del Master come nella fattispecie Malafarina, Riva e Comuniello) in questi casi non copia e incolla la parte del regolamento (visto che molti non lo conoscono) che è questa:

    “3) The final standings of each group shall be determined by the first of the follow- ing methods that apply: a) Greatest number of wins; b) Greatest number of matches played; c) Head-to-head results if only two (2) players are tied, d) If three (3) players are tied, then: i)If three (3) players each have one win, a player having played less than all three (3) matches is automatically eliminated and the player advancing to the single elimination competition is the winner of the match-up of the two (2) players tied with 1-2 records; or ii)Highest percentage of sets won; or iii)Highest percentage of games won. iv)If (i), (ii) or (iii) produce one (1) superior player (first place), or one (1) inferi- or player (third place), and the two (2) remaining players are tied, the tie between those two (2) players shall be broken by head-to-head record.”

    A chi interessa, il regolamento ufficiale 2009 dell’Atp rimane sempre scaricabile qui http://www.atpworldtour.com/Corporate/Rulebook.aspx.
    La parte indicata sta a pagina 40.

    So benissimo di sembrare un disco rotto, eppure mi pare il minimo da fare in questi casi indicare la parte del regolamento che ci interessa.
    Non sono ovviamente piccato, ma è solo che fatico a comprendere perché non si faccia ;-)

  44. beachtennis scrive:

    Vedo in questi commenti, come consuetudine dell’animo italiano, una gran voglia di lamentarsi:
    Tutti questi commenti sulla formula del torneo a me sembrano molto puerili. Come in quella ad eliminazione diretta esiste una certezza matematica di passere il turno ed è quella di vincere tutte le partite, quindi non vedo dove stia il problema. Questa formula da il vantaggio di poter essere ripescato dopo un “passo falso” inoltre viene utilizzata in tutti gli sport e anche alle olimpiadi, non vedo perche nel tennis il fatto che venga utilizzata una volta l’anno debba dare così fastidio.
    Tra l’altro la scelta di far giocare nel secondo turno uno contro l’altro i due vincenti e i due perdenti da anche la quasi certezza di non avere gia assegnate le qualificazioni al terzo turno il chè lascia il risultato in bilico fino all’ultimo (a differenza degli altri anni).
    Aggiungo inoltre che Tommasi e Lombardi sono stati bravi e rapidi a fare i calcoli e in 2 minuti hanno anticipato quello che sarebbe stato poi ufficializzato dopo dall’ATP

  45. FlavioPannatta scrive:

    L’alternativa sarebbe la cara vecchia eliminazione diretta, con tabellone a 24 o 32 giocatori. Svantaggi: a fine stagione, con i top player stanchi e acciaccati, le probabilità di avere una finale con il numero 13 vs il numero 31 del mondo sarebbero alte. Pochi scontri diretti tra top players, quindi meno spettacolo. Ma soprattutto viene meno il concetto di MASTERS, e lo si equipara ad un torneo qualsiasi. Vantaggi: una volta ogni 20 anni si potrebbe qualificare anche un italiano.
    PS. Io sarei per il RR puro, senza semifinali e finale.

  46. anto scrive:

    Il tennis dovrebbe essere sempre ad eliminazione diretta……..le minestre riscaldate non piaciono a nessuno……piuttosto giocare il master come gli slam alla meglio dei cinque set.

  47. marcos scrive:

    io considero il master una mega esibizione: il maestro vero di un’annata, per me, è il numero uno al mondo dell’ultima classifica stilata prima del master.

    considerandolo una mega esibizione, non mi scandalizzo se un giocatore già qualificato per le semi non si impegna alla morte (murray lo ha fatto l’anno scorso nel terzo incontro, pagandone le conseguenze in semi) nel terzo incontro; o se facilita il percorso ad un collega, per evitare, magari, di incontrare in semi (o in finale) quello da lui più temuto.

    in specie, roger, secondo me, ha molto più timore del gioco di del potro rispetto a quello di murray: avrebbe fatto bene a vincere, per eliminare l’argentino. evidentemente non ce l’ha fatta.

    tutti, comunque, hanno una gran fifa di soderling!

    se il master fosse ad eliminazione diretta con 16 giocatori, smetterei di considerarlo una mega esibizione ed attenderei la sua fine, per decretare il vero maestro di un’annata.

  48. fabrizio scrive:

    sottoscrivo nicola rf ed in particolare quoto “se vede rosso non dice rosa solo per far contento qualcuno”, perfetta definizione di tommasi (e motivo per il quale non può essere apprezzato dal volgo italico.
    questa formula è ridicola.

  49. Avec Double Cordage scrive:

    Le Atp Finals un evento serio? No, non lo sono, sono invece una via di mezzo tra un torneo ed un esibizione. Posso capire l’intento degli organizzatori di garantirsi con sicurezza la possibilità di vendere almeno 3 partite di Federer e Nadal ma per gli appassionati più navigati queste partite non valgono più che una esibizione, il vero masters (o WTF …ma che cavolo) parte con le semifinali.

    Rimango dell’opinione che un vero masters di fine anno andrebbe giocato con i primi 16 ad eliminazione diretta e tutto best of five, come lo si era fatto in passato e alla grand slam cup poi fusa con ilmasters per farne l’ATP word championship ora ribattezzati Word Tour Finals

    se proprio non si può fare a meno dei gironi con il sistema round robin allora proporrei fare 4 gironi con 3 giocatori per girone, passano i primi due di ogni girone e con questo sistema ogni giocatore giocherebbe 2 partite nella fase round robin, ne verrebbe eliminato solo uno e per la decisione quindi conterebbe solo il risultato head to head senza dover passare a contare cose frivole che nel calcio equivalgono a contare chi ha segnato un gol per primo

    da ogni girone (i gironi giocati best of 3) passano due giocatori, totale quindi 8 giocatori per la fase ad eliminazione diretta che poi giocano quarti semi e finale tutte best of five

    partendo con 12 giocatori i singoli girono sarebbero meno equilibrati e sarebbe più facile avere il primo classificato con due parite vinte, il secondo con una partita vinta, l’eliminato con due partite perse, se tutti e tre vincono solo una partita, viene classificato primo quello che ha perso meno set, per il secondo posto decide il risultato dello scontro diretto, anche per il caso di quest anno si poteva fare cosi, il primo lo si poteva sceglier ein base calcoli abbastanza frivoli di set e game ma il secondo in caso di parità di vittorie andava scelto in base al risultato delloscontro diretto vinto da Murray su Del Potro, quindi secondo me saebbe stato più giusto che passasse Murray anche se Del Potro non gli è poi proprio inferiore in vista delle semi

    i primi 11 del ranking sarebbero ammessi di diritto, per il 12 esimo posto farei una specie di race della stagione post US Open, se un giocatore fuori dai top 12 del ranking riesce ad entrare tra i primi 4 (o anche 6 è da vedere in base ad un analisi delel stagioni passate)della stagione che segue allo US Open, calcolando quindi solo i tornei dopo settembre fino alla settimana precedente il masters allora il 12esimo posto di partenza al masters è suo anche se è classificato più basso nel ranking, se invece in questo race dei mesi autunnali davanti a lui ci sono più di 3 (o anche 5 il numero esttto è da verificare in modo che abbia un senso) giocatori degli 11 cassificati di diritto per il masters allora l’ultimo posto spetta al numero 12 del ranking

    è un idea che ho messo giù cosi su due piedi quindi forse ci può essere qualche errore ma mi pare un format abbastanza sensato che garantirebbe anche di evitare che gente che ha dominato la stagione indoor (come Nalbandian negli anni passati battendo uno dietro l’altro i primi tre in più di un torneo di fila) alla fine non possa competere per il masters

  50. Joao scrive:

    Anch’io ribadisco: il tennis è uno sport a eliminazione diretta. Inventarsi una formula a gironi per veder giocare almeno 3 volte ‘i migliori 8 del mondo’ (spesso in condizioni disastrose) non aggiunge nulla a quello che è successo in stagione. E nonostante quello che dice Roger, nessuno scambierebbe il successo in uno slam con la vittoria nel Masters.

  51. Avec Double Cordage scrive:

    BTW ma come si fa chiamare i gironi grigiamente A e B, un po’ più di fantasia dai… che ne so chiamaiamoli girone Ashe e girone Kramer se sono solo due, due personaggi che hanno lanciato l’ATP

    per gli ipotetici 4 gironi metterei Ashe come primo gruppo con la testa di serie numero 1, poi Kramer con la 2, Davis con la 3, e Wingfield per a testa di serie 4 tutti personaggi che hanno avuto un peso decisivo nello sviluppo del tennis, il maggiore Wingfield lo ha ideato causando Wimbledon, Dwight F. Davis lo ha aperto al mondo ideando la coppa davis, Kramer lo ha resouno sport veramente professionale ed ha dato iniziao all’ATP, Arthur Ashe ha dato un senso all’ATP e un immagine più seria e moneo elitaria al tennis occupandosi anche di temi come il razzismo e i diritti dell’uomo

  52. Daniele Romano scrive:

    E comunque, basta pensare che in questo momento con l’eliminazione diretta avremmo avuto la finale dopo sole tre partite e sarebbe stata Federer - Soderling (gli unici due non sconfitti dopo i primi due turni, rispettivamente i possibili quarti e semi), mentre con più probabilità si potrà adesso assistere a due belle semi (Federer-Nole o Federer-Davidenko e Soderling-Del Potro) ed una finale che probabilmente (stando alla forza di chi sta in campo) dovrebbe essere Federer-Del Potro.

    E meno male che questo non è tennis…

  53. guido scrive:

    La critica al Round Robin è nata con la sua introduzione alle Finali: ogni anno, scorrendo gli articoli che lo preparano, lo vivono e lo seguono, ci s’imbatte in voci scontente che invocano cambiamenti in nome di un gioco più “vero”, meno soggetto alle esigenze dello show-business.
    Vorrei cogliere l’occasione per una piccola riflessione: cosa, in effetti, si critica di questa formula? Non è il Round Robin in sè: quale appassionato, di fronte all’opportunità di veder giocare per ben tre volte un top 8, invece che magari una sola, non sceglierebbe la prima opzione? Nessuno suppongo. Il problema risiede negli effetti del Round Robin: può vincere il torneo chi, nei fatti, potrebbe anche non essersi dimostrato il più forte. Questo genera, ovviamente, un senso di ingiustizia nel cuore di chi segue il tennis da tempo, sa apprezzare e valutare quanto avviene sul campo e via di questo passo. Il problema però, è di chi approccia le Finali con una mentalità da Slam, e la storia non gli dà ragione. Mi spiego: non è una argomentazione valida quella che critica il Round Robin nelle Finali perchè nei tornei standard della stagione si gioca ad eliminazione diretta, così come negli Slam, così come “nel tennis”, a sentire alcuni. Si dà il caso, infatti, che questo non sia nè un torneo standard nè uno Slam, ma un torneo a sè che viene giocato con la formula del Round Robin. Si potrebbe obiettare che a livello di albi d’oro, di record etc. questo crea uno scompenso, una mancanza di continuità, va a “falsare” i dati complessivi della stagione: mentre in uno Slam un giocatore mostra d’essere forte, vince la partita e passa al turno seguente, qui può succedere che un giocatore perda rimanendo in corsa e poi venga eliminato il giorno che vince, come accaduto a Murray. E che criterio di selezione divenga il numero di giochi vinti, magari.
    Guardiamo un attimo al passato: questo discorso della “non uniformità” è il filo rosso che attraversa tutta la storia del tennis. Negli albi d’oro di uno Slam, ad esempio, convivono record di giocatori che hanno giocato ora con, ora senza Challenge Round, ora con, ora senza Tie-Break, con racchette di legno e con sofisticati cannoni di precisione. Eppure i loro risultati vengono (spesso superficialmente, ma inevitabilmente) confrontati. Si potrebbero porre migliaia di domande: perchè nel tennis maschile gli Slam hanno una loro propria nobile formula, mentre nel femminile sono come un normale Premiere, solo con due primi turni in più? Perchè il tie-break è stato fissato a 7 punti, e non a 6? Avremmo sicuramente un diverso vincitore di Wimbledon 2009. Il Round Robin è semplicemente qualcosa di “diverso”, ma non è certo “peggio” o “meglio” di tutto il resto: lo stesso punteggio, nel tennis, è assai ambiguo. Mi è capitato di dover spiegare a persone digiune di tennis, che casualmente avevano visto la fine di un match, che prendere 6-2 al quinto è una sconfitta senza se e senza ma, anche se nella partita si son vinti 174 punti contro i 173 del vincitore: parità assoluta, verrebbe da dire a chi non è pratico degli alambicchi del punteggio tennistico.
    Lo stesso punteggio è cambiato, nel tempo: vengono in mente alcune vittorie di Pancho Gonzales agli US pro championships con punteggi da capogiro, per chi non avesse l’accortezza di leggere che in quegli anni i set furono giocati come super-tiebreak al 21, invece che coi normali games.
    Tutto questo per dire che la varietà non va condannata, bensì valorizzata: ciò che bisogna fuggire sono gli estremi, la monodimensionalità così come il caos più totale. Per quanto mi riguarda, mi sembra d’aver espresso il mio punto di vista in modo esauriente: le Finali sono le Finali come la Davis è la Davis, e come Wimbledon è Wimbledon. Ricordando che, alla fine, il tennis lo fanno non file di numeri o nomi, ma dritti e rovesci.

  54. Agostino scrive:

    A me piace. E già che ci siamo: Ubaldo, perché “un conto è lo spettacolo”? Ma scusatemi: è una guerra? Tu sei lì a descrivere uno spettacolo, gli spettatori vanno a vedere uno spettacolo, Federer è uno spettacolo. Se c’è una formula, anche un po’ strana, che consente di aumentare lo spettacolo (e lo fa) senza distorcere i valori in campo (e non lo fa, perché il Master lo vince il più forte degli 8), ben venga. E ben rimanga

  55. luca scrive:

    qualcuno mi dice come si sarebbe scelto nel caso di uguale numero o percentuale di games? che vuol dire “decisione della commissione”?
    grazie

  56. Karl scrive:

    La formula è adatta al tipo di evento: sappiamo che arrivano a questo torneo quelli più forti con differenze spesso minime. Per cui si passa da un tennis legato alla casualità del singolo incontro in cui elimini al primo turno il peone sacrificabile senza rimpianti estetici ad un tennis che considerando i contendenti tutti fenomeni li fa esibire più a lungo con il pepe di una casualità ed un calcolo più elaborato del solito.

  57. antonio taviani scrive:

    Sarebbe di una semplicità cristallina.
    Master maschile e femminile nella stessa settimana, i primi 8 della classifica.3 set su 5 per gli uomini come negli slam, tabellone dai quarti di finale con gli accoppiamenti secondo classifica: in alto 1-8, 4-5, in basso 2-7, 3-6.
    Un giorno gli uomini un giorno le donne fino alla finale maschile alla domenica.
    Nella stessa settimana avresti sia i migliori giocatori sia le migliori giocatrici.
    E lo spirito del tennis (chi vince va avanti chi perde va a casa) sarebbe sano e salvo.

  58. lello scrive:

    Non si puo’ solo criticare una formula bisogna esporsi e dare un’alternativa

  59. paolorer scrive:

    non ho fatto tempo a leggere la solita lenzuolata di commenti
    ma l’articolo dell’ubaldo sì.
    vi dico cosa penso: una volta l’anno mi piace l’idea dei gironi eliminatori
    mi piace l’idea di questa tresca tra partite e games da conteggiare
    mi piace la suspence di un tommasi che fa di conto in diretta
    lui che è un espertone di numeri e ci dice che forse sì, forse no
    il tizio è qualificato, quell’altro è fuori
    insomma “selen annum licet insanire”

  60. Giacomo Vezzoli scrive:

    Il tennis è bello proprio perché c’è lo scontro diretto e avanza chi vince il proprio match, non ci sono calcoli da fare se non fare due punti più dell’avversario… D’accordo quindi con Rino e Ubaldo
    I gironi, la classifica “a punti”, … tutte cose da lasciare ad altri sport.

  61. gigi scrive:

    Caro Ubaldo e tutti quanti la pensan come lui,vi faccio notare:
    1)in tutti i tornei ad eliminazione quando esce il tabellone si commenta che il tale ha avuto DALLA SORTE un cammino molto(o poco) favorevole,Nadal più di Federer,o viceversa;
    2)anche lì si può vincere perchè sempre la sorte di cui sopra ci procura la disgrazia altrui.Pensi che Federer avrebbe vinto il RG se in finale ci fosse stato il vero Nadal,invece di mezzo Soderling?
    3)come già detto da altri,si può vincere uno slam al tie-break del 5° set,per un nastro ed una riga;
    4)nel girone di Murray c’eran tre giocatori forti come,teoricamente,c’eran nell’altro;sarai d’accordo che uno dei tre deve esser eliminato;se c’è grande equilibrio,si sa che nel tennis può decidere il minimo errore o colpo di fortuna;
    5)tornando al punto 2) in altri sport si può perdere all’ultima giornata per un nulla,ma nessuna ne fà grosso scandalo(juve a Perugia,inter a Roma,milan a Verona,ecc).
    6)tornando al punto 1),nel calcio,quando esce il calendario,nessuno può parlare di calendario migliore o peggiore,come nel tennis.Questo perchè,col girone all’italiana,comunque tutti incontrano tutti;
    7)l’eliminazione diretta è l’essenza del tennis,ma non dello sport;infatti se è vero che il vincitore deve comunque battere tutti,per cui deve accettare qualunque tabellone,è anche vero che tutti gli altri guadagnan comunque punti,spesso in dipendenza dal cammino che ha loro definito la sorte,almeno in parte;in realtà l’essenza della giustizia è il girone all’italiana,ove tutti si misuran con tutti.E non è che ,se l’inter vince lo scudetto ma aveva perso con Siena e Catania, queste ultime devono disputarsi loro lo scudetto in una finale,come molti appassionati di tennis direbbero,con la teoria che uno non può vincere un titolo perchè ha perso con un altro giocatore.
    In sostanza:trovare difetti è facile,nell’umano,ma questi non sono appannaggio del Master.Semmai è il girone a quattro che è sbagliato,perchè difficilmente distacca addirittura due giocatori dagli altri due .
    Meglio sarebbero due gironi da 5 coi top ten.Durerebbe di più ma poi non molto.Giusto anche far disputare i due ultimi incontri in contemporanea.
    Insomma:rispettiamo la tradizione ma non maniacalmente.Semel in anno ,si può far qualcosa di diverso,no?

  62. Stefano Grazia scrive:

    Dimenticavo: semel in anno licet insanire (appena l’ho scritto ho visto che l’aveva citato anche paolorer sia pur cannandolo…quanto avevi in latino,Paolo/ fatto lo scientifico,eh?)…Una volta all’anno una Master Cup cosi’ ci sta benissimo…a sottolineare il carattere peculiare della manifestazione io la farei disputare pero’, come un tempo, ad inizio anno, coi giocatori riposati, e come ottima preparazione per l’Aussie Open. A quel punto meglio in China o in Giappone che a Londra, poi tutti in australia.
    Ah, dimenticavo: il tanto bistrattato (nel senso che viene considerato antipatico,spocchioso, antisportivo, maleducato, un pezzo di…e chi piu’ ne ha piu’ ne metta) Murray ha fatto un commento ineccepibile, come ha sottolineato PSTN, e -aggiungo io- non e’ certo la prima volta.Sia lui che Djokovic mi sembrano sicuramente non dico piu’ intelligenti di Roger e Rafa (che non sono certo stupidi) ma piu’ schietti, piu’ veraci, meno ipocriti…il tempo dira’. Ho letto anche le dichiarazioni di Federer e constatato che non erano bellicose nei confronti di Murray ma anch’esse pienamente condivisibili. Come ho detto, nemmeno Roger e’ certamente uno stupido, anzi, confermo che sia il miglior ambasciatore del nostro sport e non solo.

  63. nicolò cavalli scrive:

    Volendo mantenere i gironi nel master, unico torneo all’anno (e visto che vi partecipano solo 8 giocatori è più che plausibile, altrimenti ci sarebbero solo 3 partite per i finalisti e meno per gli altri, troppo poco per un torneo che vuole essere spettacolare e d’elite) in caso di parità non si possono che contare in ordine secondo me gli scontri diretti(es. djokovic anche con meno sets vinti passa in caso di parità don davidenko perchè la sfida tra i 2 l’ha vinta il serbo, e sono le singole partite l’essenza del tennis), i sets vinti e in caso di parità ulteriore la percentuale di games vinti (meglio della differenza pura considerando che un 7-5 è indice di meno “dominio” di un 6-4). Forse sarebbe stato più corretto giocare in contemporanea ma Murray sapeva che prima di tutto vincendo in 2 seta passava sicuramente e che vincendo in 3 sets contavano i games; e inoltre sapeva che il 6-3 6-1 subito negli ultimi 2 sets da roger era davvero pesante in questa prospettiva. Purtroppo quando il gioco è così equilibrato è un’inezia a decidere chi passa e chi no.

  64. DAVIDE RONGIONE scrive:

    Penso che si stia esagerando, in quanto a Murray sarebbe bastato vincere tutti gli incontri per essere matematicamente sicuro di passare, così anche per Del potro e Federer. In sostanza se non si vuole ricorrere al calcolo dei set e poi dei games basta vincere sempre come negli altri tornei!
    Sicuramente ci posso essere altre soluzione, ma quella del Master non mi dispiace!
    Saluti a tutti!

  65. Giacomo scrive:

    Sono tornato ieri da Londra; in due soli giorni (martedi e mercoledi) mi sono visto tutti i migliori 8 giocatori in campo e avendo la certezza di vederli anche prima di partire. Questo avviene solo a questo torneo! In due giorni vederli tutti senza rischiare di comprare il biglietto per un campo con partite non di tuo gradimento e senza il rischio che il tuo beniamino venga eliminato prima del tuo arrivo ai campi! Quindi, diciamo la verità: questa formula per i tifosi è una gran bella idea. In più: cornice meravigliosa, O2 Arena bellissima, organizzazione in loco perfetta. Detto questo, la vera stupidaggine (e su questo ha palesemente ragione Tommasi) è non far giocare i 2 singolari del 3o turno nello stesso momento!

  66. Enzo (IL GUARDIANO DEI FORUM) scrive:

    … visto che il buon Tommasi insiste nel criticare questa formula (anche in diretta su SKY), mi vien proprio voglia di provocarlo … secondo i suoi principi, Ill.mo Dott. Tommasi, non dovrebbe allora sostenere che gli incontri di pugilato si possano concludere solo con il KO di uno dei due contendenti? :-)

  67. gigi scrive:

    “Invia commento”:io l’ho inviato.Dov’è finito?Cancellato perchè in disaccordo con l’Ubaldo?Non credo proprio ,perchè non sono il solo.Per il resto era correttissimo .

  68. drin scrive:

    il girone all’italiana ha permesso di vedere, in particolare quest’anno, partite tutte belle ed equilibrate, ma mi sembra impossibile negare che federer e soderling, una volta sicuri della qualificazione, abbiano tirato un po’ i remi in barca (e federer ha fatto male, secondo me). la formula mi piace, ma per non dare adito a dubbi gli ultimi incontri andrebbero giocati in contemporanea.

  69. violetta scrive:

    ma qui ci sono persone che si permettono di saperla più lunga di rino tommasi e che si permettono anche di fare commenti irrispettosi nei confronti della sua competenza. forse sono troppo giovani e non conoscono a fondo la sua carriera! l’ho già detto altrove, se al posto di murray ci fosse stato federer i suoi tifosi avrebbero fatto la rivoluzione. invece murray in italia non piace a nessuno quindi in pratica, leggendo tra le righe di tutti i commenti, meno male che è andata così. questa però non è una consideraziine sportiva è solo un pensiero partorito dal tifo calcistico. murray è antipatico a tutti, immagino lo sia anche ai suoi avversari che avranno goduto tantissimo nel condannarlo inconsciamente all’eliminazione. per carità, federer è un signore. va bene, ma visto che non tutti lo sono, non bisognerebbe consegnare la qualificazione nelle mani di altri. x esempio, murray,considerato scorretto e maligno, non dovrebbe in futuro avere la possibilià di decidere chi far accedere alla semifinale. lui, sapete, è molto cattivo e antisportivo ed è pericoloso che atleti come lui si possano in futuro trovare al posto di federer e del potro, lo ha dimostrato l’anno scorso. io non lo farei nemmeno più partecipare, non si sa mai. comunque a parte gli scherzi, l’uomo non è un robot e la formula fa acqua x questo. va bene finchè vince il proprio beniamino.

  70. Bez Giacomo scrive:

    Generalmente sono d’accordo con il disprezzare questa forumula…ma non in questo caso
    stiamo 10 mesi all’anno con tornei normali a eliminazione diretta… secondo me è bello… che SOLO al master di fine anno ci sia questa formula. X una volta l’anno L’ATP offre non solo un gran torneo ma una forma di spettacolo accattivante anche x il pubblico meno esperto.
    E’ vero, le ambiguità del girone sono molte, ma x un evento l’anno.. che consenta di giocare x 7 gg e non x 4 è importante e divertente x il tennis. : LA SOLUZIONE?? ordine x passare il turno : NUMERO PARTITE VINTE, SCONTRO DIRETTO, CONTEGGIO SET, CONTEGGIO GAMES.
    Garantendo così allo scontro con ogni giocatore un ulteriore importanza evitando biscotti come pare ci siano stati. QUINDI RIPETO SI AL RR MA SOLO UNA VOLTA L’ANNO, anche xkè questo torneo è nato come esibizione che forniva punti. Dovrebbe essere la festa dell’ATP che premia i migliori giocatori dell’anno.

  71. stefan77 scrive:

    @UbaldoScanagatta.
    Vado totalmente fuori tema,ma vedendo giocare Del Potro l’altro giorno mi è venuto in mente di fare una ricerca sull’altezza media dei giocatori.
    I PRIMI 10 GIOCATORI AL MONDO ATTUALI sono alti in media 188,1 cm
    I PRIMI 10 GIOCATORI AL MONDO NEL 1989 (CLASSIFICA DI FINE ANNO) erano alti in media 182.7 CM.
    I PRIMI 10 GIOCATORI AL MONDO NEL 1979 (CLASSIFICA DI FINE ANNO)
    erano alti in media 178,5 cm.

    In trent’anni l’altezza media è cresciuta di 10 cm!!!!
    Non trovi che sarebbe arrivato il momento di alzare l’altezza della rete dei campi da tennis di 1/2 cm?
    Ti rinnovo i complimenti per tutto quello che fai e attendo una tua considerazione in merito.

  72. Renée scrive:

    Scusate se mi ripeto (Tommasi è il mio maestro….in questo!?) ma io sono una sostenitrice della formula del Master.
    Se giocassero ad eliminazione diretta i primi 8 o 16 del mondo, sarebbe un Master 1000 “qualunque”, con tutti by ai primi due turni.
    Questa formula non solo consente più spettacolo ma, per certi aspetti, è persino più sincera.
    Mi spiego: lo stesso Rino che ci ripete che “il tennis è uno sport di caratteristiche” per cui Pietrangeli batteva Laver ma perdeva contro quelli che l’australiano aveva appena dominato. Un primo turno contro la “bestia nera” (pensate a Delpotro contro Murray) toglie magari di mezzo il più in forma di tutti.
    A me piacerebbe addirittura che i primi otto del mondo si scontrassero tutti contro tutti, per una volta.
    Tra l’altro, quest’anno, se ci fosse stata l’eliminazione diretta:
    Federer butta fuori Verdasco
    Murray butta fuori Delpotro
    Federer butta fuori Murray ed è il primo finalista
    Soderling butta fuori Nadal
    Djokovic butta fuori Davydenko
    Soderlin butta fuori Djokovic ed è il secondo finalista
    L’unica differenza è che a Delpo e a Davydenko è data una seconda chance, ma per il resto è tutto “giusto”.
    E magari la finale vera sarà proprio tra Rog e Soderling…
    solo che nel frattempo ci siamo goduti due combattutissime ed emozionanti partite tra Verdasco e Depotro e tra Verdasco e Murray.

    Detto questo, è vero che i due esiti dei gironi sono stati un po’ amari e possono aver dato l’impressione di una - inconscia - “combine”.
    Qualcosa potrebbe essere modificato quando ci sono tre giocatori a pari punti e set.
    Anche perdere i mondiali ai rigori può essere un po’ amaro….

    Infine. Io non ce l’ho con Tommasi perchè la pensa in modo diverso da me, figuriamoci.
    Non sono nemmeno convinta che il giornalista in questione sia ingiusto con un tennista per cui tifo.
    Ma la mia opinione è che le sue telecronache sono spesso un po’ noiose e ripetitive per un motivo semplicissimo: Tommasi è “innamorato” delle sue idee, non le molla mai, non le mette in discussione, ignora (non in mala fede, per carità) le evidenze contrarie alle sue opinioni e vede solo le prove a conforto.
    E’ un grande giornalista, è famoso, è probabilmente una grande persona.
    Ma quando si “incista” è un tantino pesante.
    Con tutto il rispetto e la simpatia del mondo.

  73. Agatone scrive:

    Renée se continui a scrivere mail così persuasive tra un po’ leggerò solo le tue. Scrivi di più.

  74. gigi scrive:

    Bene,ora che possiamo far uso del senno di poi(che come tutti sanno è una scienza esatta),sempre per sottolineare che nulla è perfetto ma neppure è soltanto brutto o soltanto bello(come ho cercato di dimostrare più sopra),faccio agli illustri detrattori questa domanda:
    Se vi pare ingiusto che Murray sia stato eliminato per un game(ma se c’è grande equilibrio cosa o come si possa fare nesuno l’ha spiegato:l’eliminazione diretta,dove,essendoci l’equilibrio di cui sopra,decide un nastro o l’unico errore di tutto l’incontro?),considerate l’ingiustizia che si sarebbe perpetrata se Davidenko,risultato il più brillante ed il più divertente(con buona pace di chi lo ha sempre giudicato operaio),fosse stato eliminato al primo turno da Dijokovic(non certo entusiasmante nel prosieguo)dopo un match in cui i due son stati praticamente alla pari.Chi risponde?

  75. Fabio scrive:

    Ma a Tommasi non viene il dubbio che, se si lamenta della formula del Masters da più di trent’anni e quello sopravvive tranquillamente, probabilmente il torto è suo ?

  76. Fabio scrive:

    E siete, ad esempio, tutti contenti del fatto che ci siano state ridotte le finali di grandi tornei, Slam esclusi, da 3 su 5 a 2 su 3 ?
    Poco tempo fa eravamo quasi tutti entusiasti di una finale di Roma durata 5 ore e 20 … ora stop, per la gioia dello stesso Tommasi.
    E non mi venire a raccontare che la finale deve necessariamente avere la stessa durata degli altri incontri … Ma perchè mai, dove sta scritto ?
    Quello che conta è lo spettacolo, durata inclusa. Perchè mai io spettatore, televisivo e non , dovrei essere soddisfatto di vedere, allo stesso prezzo, meno spettacolo ?

  77. zia antonya scrive:

    ciao agattone ;-), sempre a caccia delle migliori tu, eh? ;-)))

  78. Ginohop scrive:

    Che la formula sia sbagliata è nel DNA del tennis: chi vince continua, chi perde torna a casa.
    Ma a parte questa considerazione, ve ne è un´altra di semplice buon senso. Io sono un federeriano convinto ma non me sa sento di escludere che Roger ed il buon Juan Martin sapessero benissimo quale era la situazione (era pubblicato dappertutto con quale risultato sarebbero passati in termini di set e games) e che quindi ci sia stata la famosa intesa non tanto messa in atto per arrecare danno a Murray ma per farsi un piacere reciproco.
    E sono quasi certo che il mio sospetto sia infondato ma il solo fatto di poterlo ipotizzare dimostra quanto la formula sia del tutto sbagliata.

  79. Renée scrive:

    Agatone, quanto sei gentile! Grazie di cuore, i complimenti mi piacciono tanto!

  80. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Reneè
    Hai tutte le ragioni di questo mondo. Specie su Tommasi. Condivido i complimenti al giornalista, e le osservazioni sugli incastri cerebrali (anatomicamente, “cisti”).

  81. pallettaro scrive:

    La formula del round robin va cancellata dal tennis, perchè dipende da chi incontri prima e da chi incontri dopo, escono partite condizionate dai precedenti risultati e vengono ancor più logorati i tennisti dopo stagioni di per sè massacranti. Assurdo.
    Se poi i primi quattro della classifica non arrivano in semi è la conferma inequivocabile di questa sacrosanta varità.
    Ma se comanda Dio denaro, allora va beh, il prossimo anno faranno 2 round robin, magari incrociati….
    Se invece volessero fare una competizione seria, basterebbe il solito bello e amato tabellone, ma le cose belle e semplici non sono di questo mondo.

  82. pallettaro scrive:

    3 dei primi 4, federer escluso ovviamente

  83. Renée scrive:

    @Pallettaro: io non pretendo certo di convincerti o di giudicare i tuoi gusti, perchè è di questo che si tratta, di preferenza.
    Se tu troveresti più piacevole assistere ad un master che si esaurisce con tre partite per lato o dove giocano i primi 16 del mondo (se non 32?!!!) ad eliminazione diretta, è affar tuo.

    Quello che contesto è che l’affermazione “a me non piace il round robin” sia spiegata sostenendo che, così congeniato il torneo avrebbe esiti “poco seri” o non conformi ai reali valori in campo.
    Se nel round robin vinci sempre, tranquillo che passi.
    Quindi il vero “dominatore” avrà sempre pochi problemi.
    A parità o quasi di valori è logico che c’entri anche un po’ di fortuna…ma questo nei master 1000 o negli Slam non si verifica mai secondo te?

    Poi trovo curioso che tra quelli che criticano la formula del Master appellandosi ad una non meglio precisata “essenza” del tennis - che si esplicherebbe nella eliminazione diretta - (e tra questi lo stesso Tommasi) siano poi quelli che quest’anno al Rolland Garros ci hanno “triturato” l’anima perchè la vittoria di Rog sarebbe stata di minor valore e non del tutto realistica visto che non aveva incontrato Rafa in finale (Rafa eliminato “direttamente” per aver perso agli ottavi dallo stesso avversario battuto da Rog)…. insomma io ci trovo più “fissazione” che coerenza.

    Con questo chiudo, veramente. Saluti a tutti.

  84. diego_poli76 scrive:

    Tommasi ha grande spirito critico,a volte esagera(per esempio con il tennis italiano) altre volte ha ragionissima!! Sulla formula del Masters di fine anno ha ragione in parte!! Io credo che se si vuole un tennis,dei tennisti,degli allenatori,degli psicologi pseudo sportivi,dei manager,dei genitori,dei fidanzati/e dei genitori,dei fratelli/sorelle,dei nonni,ect…RICCHI!!…, si debba assolutamente mantenere questa formula perchè è la piu’ anomala e assurda che ci sia e proprio per questo la piu’ spettacolare,capace di fare ammirare i migliori interpreti della nostra amata disciplina da un altro punto di vista!! Una sorta di ultimo ballo dell’anno che per una volta cambia musica e rende tutto diverso e per questo tutto piu’ bello e spettacolare,tutto piu’ acquistabile,tutto piu’ vendibile!! E’ vero..piu’ vado avanti in questo discorso piu’ capisco che il tennis e’ un grande business,piu’ capisco che i Laver e i Pietrangeli sono sempre piu’ lontani…poi alla fine mi viene in mente che Lacoste gioco’ prima di Rod e Nicola ma invento’ la polo/maglietta!!! Viva il tennis anche da ricchi!!!

  85. luca m. scrive:

    Lo sanno tutti che il vero Master (il vero Maestro) è quello che vince Wimbledon

  86. emanuele scrive:

    secondo me il master va benissimo così come è,ritengo che questa formula sia molto corretta per stabilire il migliore tra gli 8 perchè i giocatori possono misurarsi con almeno 3 avversari.Spesso capita che 2 giocatori si possano affrontare sia nel giorne che nella finale ma se sono i più in forma ben venga,sarebbe ingiusto contrariamente vedere che uno dei due esca in quarti.
    Purtroppo viene meno il principio dell’eliminazione diretta che caratterizza il tennis però tra i migliori 8 a mio avviso la possibilità di perdere va garantita visto il livello di gioco, e con i calcoli matematici passa sicuramente chi merita,Murray ha perso la semi per un game ma ha avuto modo di giocarsela perchè se avesse vinto in 2 set con verdasco il posto in semi ce lo avrebbe avuto garantito.L’unica cosa scorretta nel master a mio modo di vedere è il programma,bisognerebbe iniziare di sabato e lasciare il venerdì prima delle semi libero,perchè sennò chi gioca nel secondo giorne ha uno svantaggio immenso

  87. pallettaro scrive:

    L’ha vinto anche Nalbandian…..
    Capitano vincitori di slam a sorpresa, come capitano vincitori di slam a sorpresa, ma non è quello il problema anche se una qualche perplessità rimane.
    Il problema è che eliminazioni come quella di Murray sono matematiche, ma non logiche in uno sport come il tennis, dove i punti hanno un peso diverso.
    Il fatto che una eliminazione possa essere favorita o meno da un tennista consapevole in favore di un altro maggiormente “gradito” rimane un dubbio irrisolto che non può essere mantenuto in uno sport come il tennis.
    I giocatori non hanno il pallottoliere, ma sono rimasti evidentemente condizionati da questa situazione, e allora altro che spettacolo…e altro che braccio libero….
    Se no va bene, inchiniamoci come al solito al dio denaro e avviciniamo il tennis agli altri sport come il calcio, dove combine e pastette sono di tutti i giorni

  88. gigi scrive:

    Guarda,pallettaro che tutti i tornei di questo mondo son condizionati da altri risultati.Per esempio,come è stato già detto ,Federer avrebbe vinto al RG se Nadal non fosse stato precedentemente eliminato?E quante volte un tabellone si “apre”comodamente ad un comprimario perchè un campione è stato eliminato?
    Non è prendendo in esame un solo aspetto di una questione che si può decidere,con tanta baldanzosa sicurezza,per di più,se essa sia buona o cattiva.
    Bisogna approfondire un minimo.

  89. Xanax scrive:

    A me la formula del Master tutto sommato piace:)

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