Pillole di Wimbledon: “l’alpina Pennetta”, “la Sciavone” e il ladro di palline

 
25 Giugno 2008 Articolo di Angelica
Author mug

Che fa una spettatrice italiana, cioè io, il secondo giorno, a Wimbledon? Va a vedere qualche partita delle giocatrici italiane.
Primo match quello di Flavia Pennetta contro l’ukraina Julia Vakulenko.
Appena entra in campo capisci che è un tipo bizzarro. Un metro e ottantatré centimetri. 70 kg abbondanti di peso. Capelli rosso tiziano, acconciati stile Pippi Calzelunghe.
Il suo allenatore, francese, dà suggerimenti usando parole francesi, inglesi , spagnole, russe e italiane Ne viene fuori un mix, tale che probabilmente si capiscono solo loro due.
L’ukraina ha una bella palla pesante. E un look da scolaretta. Flavia non si lascia intimorire e confondere né dall’una nè dall’altro. E continua a fare il suo classico gioco fatto di accelerazioni.
L’altra prende una quantità impressionante di nastri vincenti.
Flavia, invece, rimante tranquilla per quasi tutto il match, ha un solo momento in cui si lamenta con l’arbitro :’OSTIA! ma era fuori!’
Ostia ? Ha detto proprio ostia? Ma Flavia non è pugliese, posto di mare? A me, per come lo ha gridato, mi ha fatto ricordare un alpino veneto. E allora Flavia entra in modalità passo da alpino, fa correre la Vakulenko da una parte all’altra del campo. Tanto che l’ukraina si rivolge al suo allenatore: ‘non riesco a prender fiato. Non riesco a respirare’.L’ alpina Pennetta non si commuove scala la montagna Valulenko 63 64. Con Flavia ci si vede Giovedì per il secondo turno.
Nel campo accanto, Potito Storace non si diverte molto. Tre set a zero per il francese Grosjean.
Unico vero momento di divertimento è stato prima del match, quando un tizio è entrato in campo e ha fatto fare la ‘Ola’ rallentata al pubblico. Si, ci si è divertiti più con la Ola che con il match di Starace.

Francesca Schiavone, anzi come la chiamano qui, Sciavone (cosi’ come la bruschetta che diventa bruscetta) deve terminare la sua partita interrotta ieri per oscurità contro la tracagnotta austriaca Patzek. Stesso campo su cui lo scorso anno l’austriaca venne presa letteralmente a pallate nel primo set dalla Demenitieva, match poi sospeso per pioggia. Nel prosieguo la Paszek ingarbugliò il gioco alla russa e così vinse alla grande. E alla ripresa dell’incontro, per un attimo la storia sembra ripetersi. Francesca va a servire per il set, si stranisce per una chiamata del giudice di linea che chiama out un suo vincente, urla all’arbitro ‘Digli di togliersi gli occhiali che il sole non c’è!’ e finisce che perde 3 giochi di fila e il set 7-5.
L’austriaca ha un bel gioco ma c’e’ una cosa che non riesco a sopportare, anche lei fa parte del gruppo ‘Com’On! e Pugnetto’ ad ogni punto vinto. E spesso con il pugno mostrato all’avversaria.
Oggi pero’ Francesca, oltre a farti venire un coccolone per le occasioni che spreca, dimostra di essere anche veramente sportiva. Su più di un bel colpo giocato dalla Paszek dice ‘Brava!’ e lo fa anche quando l’austriaca le annulla una palla break. L’arbitro durante tutto il match non fa overrule. L’unico che fa è su un punto che dà la palla break alla Paszek. Il giudice di linea giudica fuori il tiro della Paszek, Francesca fa subito segno che la palla e’ buona e allora l’arbitro dice ‘Correction the ball is good’(e si va bè troppo facile se te lo suggerisce Francesca!)
Solo per questo la milanese, per me, si merita il premio sportività. Invece ottiene anche la vittoria 10 giochi a 8 nel terzo. Si butta a terra in preda alla gioia. E siamo solo al primo turno. E se vince anche il secondo che fa? Domani torno a vederla.

Vado anche a dare un’occhiata al doppio italiano Bolelli Seppi, che giocano contro Coetzee e Moodie, doppio sudafricano molto piu’ doppio di quello italiano. Però i ragazzi italiani riescono a vincere il secondo set. Poi a guardare Seppi, con una specie di barbetta, ho un’illuminazione, finalmente ho capito chi mi ricorda : Shaggy di Scooby Doo ! Oh e’ identico!

Dietro il campo centrale, lontano dalla confusione, ci sono i campi di allenamento. Hanno montato una specie di balconcino, cosi’ da permettere agli spettatori di guardare chi si allena nei primi due campi. C’e’ il pienone. Nel primo c’e’ Roddick, nel secondo la Hantucova, che torna dopo un lungo stop per un infortunio al piede. Mentre Daniela (che la mattinata come abitudine va a prendere il Cappuccino da Starbucks e quando cammina sul marciapiede sembra che faccia una sfilata di moda, tanto è elegante) si allena con l’ex allenatore della Sabatini, si ritrovano a giocare con 6 palline invece di 8. E, malgrado si guardino in giro per cercare, le altre due non riescono a trovarle. E non le troveranno più, perché nell’angolo destro del campo, qualcuno ha rialzato appena appena la rete di protezione. Ci passa solo una mano piccola. E un bambino appostato lì, aspetta che le palline arrivino a distanza del suo braccio e zot! se le prende e le nasconde nello zainetto. Riesco a sbirciarne almeno una decina. Assolutamente geniale per velocità nell’afferrare le palline e nel non farsi notare! Sembra solo uno dei tanti ragazzini curiosi che sbirciano gli allenamenti. Fantastico!

Nel frattempo alla ”Isola dell’Autografo” (così come è stata chiamo lo stand dove i giocatori e giocatrici concedono gli autografi), è il turno della Kuznetsova. Fila lunga, a doppia S, perfettamente ordinata. Svetlana (all’orecchio sinistro ha auricolare dell’Ipod) per mezz’ora firma autografi e sorride per le foto di rito.

Scendendo dalla “Collina di Henman”, o come e’ stata ribattezzata la montagna di Murray (ora gli inglesi per essere organizzati sono fantastici, ma per dare i soprannomi…scarseggiano di fantasia) si arriva al campo 18. Per entrare ci sono le porte ad ante scorrevoli. Dove due Stewart (du questo campo sono i Vigili del Fuoco della ‘Brigada Londra’ fanno entrare fino ad esaurimento posti. E poi, per ogni persona che esce ne fanno entrare un’altra. ‘Ci sono 2 posti in fondo a sinistra’, ‘Scusi signore potrebbe gentilemte scalare cosi’ le due signore qui posso sedere accanto. Grazie’.
E quando vai via, ti salutano anche e si augurano che ti sia divertita.
Mentre c’è questo via vai di spettatori, Tursonov e Mahut si fanno la loro bella partita in 5 set, più di 4 ore di gioco. Il primo che perde il servizio perde il set. A questo gioco vince il russo. A veder la partita anche Wilander. Cappellino bianco, occhiali da sole scuri, maglioncino grigietto, pantaloncini blu e infradito. Il suo lato è già in ombra da tanto, gli occhiali scuri li tiene per restare in incognito? Forse. E gli riesce talmente bene, che mentre parla al cellulare, con una mano davanti alla bocca per non far rumore, viene immediatamente ripreso da una poliziotta, che, con un dito minaccioso quasi sotto il naso dello svedese, gli intima di chiudere la telefonata immediatamente. Non si parla al cellulare! Lo svedese, da bravo ubbidisce. Poi con il suo vicino scoppiano a ridere.
E si prendono un’altra occhiataccia dalla poliziotta che per il resto della partita non li perderà di vista.

Il match che deve seguire quello di Tursonov era Camerin-Dementieva, spostato sul campo 17. E’ gia’ abbastanza scuro quando le due ragazze entrano in campo. E infatti la russa parla con il supervisor per sapere per quanto si potrà giocare. Io però suggerirei alla Dementieva di parlare con gli stilisti della Yonex oppure di cambiare sponsor. Ma possibile, dico io, che non riesca a disegnare nulla di meglio di questa tunichetta bianca? Ora, va bene che la russa e’ una bella ragazza alta…però, ‘sto sacchettino di confetti che le hanno disegnato fa urlare all’intervento della Fashion Police! Altro che sfilata di moda della Sharapova sul centrale!
Va bè, lei non se ne preoccupa e porta a casa il primo set 6-3. Tiene solo un servizio più della Camerin, tanto basta. Fra l’altro che si giochi su erba, terra o cemento, loro giocano sempre nello steso modo.
Il secondo sembra la copia del primo. Break e contro break. Ma sull’ennesimo break che porta la Dementieva 3 pari, l’italiana chiede di sospendere il match perché non ci si vede più. La russa è d’accordo. L’arbitro pure e il Supervisor anche. La Camerin esce dal campo indisturbata, la Dementieva sommersa dalla richiesta di autografi.
Per stasera, Wimbledon chiude, tutti a casa.

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6 Commenti a “Pillole di Wimbledon: “l’alpina Pennetta”, “la Sciavone” e il ladro di palline”

  1. anto scrive:

    Angelica, raccontaci qualche gossip…..

  2. Fabrizio b. scrive:

    Il ragazzino è stato fantastico, ma se lo prendono mi sa che gli fanno passare la voglia ;-).

  3. egizio scrive:

    Forse non è questo il post adatto per denunciare quanto sta avvenendo nei primi giorni di trasmissione sky, ma da qualche parte debbo pur farlo. Sembra che il “berlusconismo” e slogan berlosconiani oramai stiano dilagando senza possibilità di essere minimamente ostacolati. E’ da lunedì, giorno di inizio trasmissioni da Wimbledon, che Stefano Meloccaro si è incollato in bocca (sicuramente non è roba del suo sacco) slogan del tipo “a noi di sky piace solo il tennis, ma ci sono anche atri sport”, “il tennis è il nostro sport preferito, ma…”, “se fosse per noi guarderemmo solo tennis, ma….”. Ma è una vergogna! E’ una vergogna che si tenti di dare in pasto a quel gruppo di abbonati poco informato una menzogna di questo genere. La realtà è che all’appello della programmazione sky mancano ben 3 (tre) prove del grande slam, ovvero il 75% ed è questo il dato che conta. Il dispiacere maggiore è che di questa cosa non scrive o non ha coraggio di scrivere più nessuno. Ma dopo aver dovuto sopportare il “danno”, eviterei volentieri di subire la beffa, ovvero di sorbirmi quegli slogan che tentano subdolamente di riempire le orecchie della gente. Detto questo aggiungo che il servizio offerto da sky per il torneo wimbledon è eccellente ed è per questo che scambierei tutti master series trasmessi durante l’anno (servizi mediocre a parere mio a parte quello offerto per Roma) per ottenere almeno uno slam in più, magari il Roland Garros.

  4. paolo v. scrive:

    Egizio hai ragione, il fatto che Sky faccia egregiamente il suo dovere a Wimbledon non attenua, anzi se possibile acuisce, la nostra rabbia per quello che non fa per i restanti 3 slam.
    Acuisce perchè proprio la qualità messa in campo a Wimbledon fa risaltare la pochezza di quanto viene offerto altrove, e sia chiaro a tutti, non per colpa di eurosport che, poverino, fa quello che può, ma solo per colpa di Sky.
    Sottoscrivo anche io che rinuncerei ai master series ma non per solamente un altro slam, ma per TUTTI E QUATTRO. PERCHE’ E’ SCANDALOSO CHE NON SIANO COPERTI COME WIMBLEDON, TUTTI E QUATTRO.
    Quando Meloccaro dice così in effetti, penso che un poco tutti ci sentiamo presi per il fondoschiena.

  5. 007 scrive:

    sono molto dispiaciuto per quanto subito da una giocatrice britannica dai commenti di un mito del giornalismo tennistico:Gianni Clerici,
    La Signorina Naomi numero 197 della classifica Wta ha commesso almeno quattro orrori:
    a) il nome non è appropriato alla bellezza estetica della più bella idossatrice di tutti i tempi.Come se il nome errato se lo fosse dato lei!!!! ed ancora grande Clerici non tutti i Gianni capiscono di tennis!!!!!!!!!
    b) pesa qualche chilo di troppo e questo non è presentabile vicino ad una Venere nera come l’ultima vincitrice del torneo londinese.Ma è il peso ideale o quello “forma ” ad essere difettoso-ricordo anche al Signor Clerici che l’ anno scorso in finale la bellissima Serena ha trovato una giocatrice che sicuramente non ha le qualità atletiche di un quattrocentista, eppure sempre in finale a Wimbledon era arrivata.
    c) ha i capelli rossi e le gote rosse, non ha tette disegnate, ma……. grande il mio Clerici il suo acido orotico non emana cattivi odori
    d) Si permette anche di breccare la più bella del reame senza nemmeno chiedere al nostro esperto se è o no disdicevole, data il suo umile lignaggio tennistico ed ancora di più estetico.
    Se poi il grande tempio del tennis mondiale non riesce ha mettere in campo una tennista degna di questo nome di nazionalità inglese noi Italioti del tenni dovremmo accontentarci di quello che oggi ci passa il convento.
    Meditate gente, 007

  6. egizio scrive:

    Caro “007″, forse Clerici esagera un pochino, ma almeno ci fa divertire. Sa dare, secondo me, la giusta dimensione alle vicende sportive. Mitici i suoi battibecchi insieme al mitico Tommasi.

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