Il Foro Italico dietro le quinte
Dalle mutande di Mirny ai wc,
dalle frasi simbolo agli errori
Una settimana tutta da ridere

 
13 Maggio 2008 Articolo di Angelica
Author mug

Raccolta sugli Internazionali Bnl d’Italia, tutto quello che c’è e non si conosce

Il Foro Italico quest’anno è bello. Bello il villaggio e l’area espositiva. Tutto in color verde e legno scuro. Molti gli stand e bisogna stare attenti al portafoglio, perché la tentazione di comprarsi tutto, dalla racchetta di Federer al completo di Nadal, passando per la macchina per il caffè (ma nell’acquisto, scontato, non è incluso George Clooney, peccato!) e un capello di paglia perché il sole picchia. Sì, la tentazione è forte, ma per non asfissiare il portafoglio bisogna saper resistere. Il logo BNL impera ovunque. Nel complesso un effetto di grande eleganza. Ma c’e un difetto: poche indicazioni. E così succede che la domanda più ricorrente è: “Scusi, sa dove sono i bagni?”. E la risposta “Molto ben nascosti, Signora”. Solo al sabato sono apparsi gli adesivi che indicavano dove si trovavano. Ma per i primi 5 giorni e’ stata una “caccia al tesoro”.

Il giorno inugurale è stato caldissimo, quasi tutti i giocatori erano vestiti di bianco. Ma con questi materiali così leggeri, il bianco diventa quasi trasparente. E allora bisogna stare attenti alla scelta degli indumenti intimi. Chi di attenzione ne ha avuta proprio poca è stato Max Mirny, mutande bianche con righe blu e rosse. Non il massimo dell’eleganza ma si e’ visto di peggio. Comunque qualcuno deve averglielo fatto notare perché poi l’errore non lo ha più fatto.
Il peruviano Luis Horna, parte dalle qualificazioni e poi batte Gasquet e Acasuso per perdere da Stepanek. Curiosità, chiede sempre la seconda palla al raccattapalle, come fanno quasi tutte le giocatrici. Tursunov, al Foro Italico, più che per il suo tennis si è messo in mostra per il suo fisico. Si allenava sempre a torso nudo (e malgrado questo è sempre bianco latte) e quando poteva faceva il piacione con le ragazze che assistevano all’allenamento. Esempio: campo 1, il russo stecca una pallina che cade fra le sediole della seconda fila, per uno atletico come lui non sarebbe un problema scavalcare e andare a prendersela, invece chiede a tre ragazze sedute in settima fila e che si stavano mangiando un panino di aiutarlo. Il primo tentativo va buca, il secondo pure, con la terza va meglio…ma non di molto, la ragazza scende a prendere la pallina ma l’espressione non è di quelle affascinata dai bicipiti del russo anzi direi piuttosto scocciata, forse preferiva il panino.

In genere i raccattapalle dei primi giorni e dei campi laterali, sono bambini. A volte anche molto piccoli e non solo di età. Uno dei loro compiti, oltre a dare palline e asciugamani ai giocatori è anche quello di fare ombra ai tennisti con un ombrellone tipo quelli da spiaggia. Già sono pesanti, se poi chi deve aprirlo è un bambino di massimo nove anni… l’impresa diventa ardua. Lapentti allora con animo buono chiama il bimbo e lo aiuta ad aprire l’ombrellone, anche perché stava arrostendo sotto il sole. Ma fare come a Roland Garros, dove invece che l’ombrellone da mare che pesa e fa tanto gita da ferragosto sulle spiagge di Rimini, si usasse un ombrello con scatto automatico, no? I raccattapalle ne sarebbero felicissimi, i giocatori avrebbero subito la loro ‘ombra’ e poi l’ombrello con il logo del torneo potrebbe essere venduto come fanno al Roland Garros.

Ovunque ci siano Federer o Nadal, c’è anche un bel numero di fan chiassosi che chiamano ‘ROGER’, ‘RAFA’ nella speranza di un autografo. E allora succede che sui campi dove è previsto il loro allenamento ci siano persone ‘accatastate’ una sull’altra, mentre sugli altri campi quasi nessuno. Viene quasi da pensare che attirino di più le gambe di Federer che quelle della Sharapova o della Ivanovic. L’unico, comunque, che rimane totalmente indifferente ai grandi campioni… ma anche ai tennisti di bassa classifica, è il gattone che passeggia (ma il più delle vote dorme), nell’area riservata ai giocatori accanto ai campi di allenamento. Federer gli fa un grattino sulla testa e lui alza appena lo sguardo prima di tornare a dormire. Su di lui il fascino del possibile “Piu’ Grande Giocatore di Tutti i Tempi” non fa alcun effetto. A proposito di animali, ci sono due piccioni che adorano il rischio e si divertono a fare acrobazie in genere fra il campo 5 e il 6. Soprattutto quando si giocano i doppi. Partono in picchiata e poi veloce virata. A volte vengono sfiorati dalle palline ma per questa settimana nessun giocatore lì ha colpiti. Bravi i piccioni o scarsi i giocatori?

Spesso si è visto anche Wilander, perché adesso segue il francese Mathieu. Il ruolo del coach prevede anche di seguire il doppio giocato dal tuo assistito, anche se il doppio si gioca molto tardi, pioviccica e fa freddo. E lo svedese, da bravo coach, rimane seduto fino all’ultimo punto. Curioso che in pochi lo riconoscano e quasi nessuno gli chieda un autografo. Altra persona che non è stata riconosciuta il primo giorno è stato il supervisor del torneo. Gli uomini in nero della sicurezza, non lo volevano far entrare sul campo 1. Anzi, non lo hanno fatto entrare (perché gli avevano detto che il badge con quella lettera, lì non poteva accedere). Peccato che dopo anni di lavoro al Foro Italico non abbiano ben chiaro la differenza fra la scritta ‘Staff’ e ‘ATP Supervisor’ che c’è su certi badge. Nel frattempo pioveva e Ljubicic e il belga Darcis, giocavano sotto la pioggia chiedendosi se il Supervisor stesse per dare l’ok per sospendere il match. Nell’attesa, spettatori sotto gli ombrelli, giocatori, arbitro giudici di linea e raccattapalle completamente bagnati.

Tutti parlano dei tic di Nadal in campo. Ma di Kiefer ne vogliamo parlare? Ad ogni cambio campo camminava sulla riga del corridoio, ma solo dalla linea del servizio in su, per poi fare l’ultimo passo a toccare l’incrocio delle righe con il piede sinistro. E su i punti di parità, prima di mettersi in posizione di attesa al servizio, con la racchetta toccava l’incrocio delle righe una volta. Malgrado tutti questi suoi rituali scaramantici ha perso lo stesso da Ferrero.

Nei primi giorni del torneo, chi aveva il biglietto per il giornaliero ha potuto anche gustarsi match…serali. Per esempio Tsonga-Simon, ultimo match del campo 1 è terminato verso le 23.15. Nel momento cruciale del match, 62 46 65 e servizio Tsonga, ci sono stati i fuochi di artificio… sia in campo che da qualche parte, al centro di Roma. Per ben 15 minuti botti e luci colorate. Il botto più grande rimarrà comunque lo smash, sul match-point, affondato a rete da Tsonga. Quello non sarebbero stati capaci di inventarlo nemmeno i cinesi campioni del mondo in fuochi di artificio. Sul centrale, oramai, c’e’ la consuetudine di mettere la musica all’entrata dei giocatori ed alla fine dei set. Ma se per l’entrata in campo degli uomini la canzone scelta è stata : ‘Isn’t she lovely’ per le donne che canzone metteranno? Spero non … ‘Who the real Men are?”!
Vi siete mai chiesti chi può rimanere a vedere un match di doppio, per esempio Bhupathi Knowles-Lopez Verdasco, la sera alle 23.30? Il match è iniziato con 144 spettatori, 28 adetti alla controlleria in gruppi di 3 che chiacchieravano, 2 vigili del fuoco, i 3 coach di Bupathie Knowles, mentre erano 6 per Verdasco e Lopez, 3 bandiere della Spagna, 4 addetti al campo, 7 giudici di linea, 6 raccattapalle, 1 arbitro, 1 supervisor, 1 refree, 1 dj per la musica. Tranne gli spettatori che alla fine del match sono passati da 144 a 27, tutti gli altri sono stati costretti a rimanere. Terminato il primo set, ben oltre la mezzanotte, il DJ mette la musica: ‘That’s the way I like it!’ Senta signor Dj… ma lei è proprio sicuro che sia la canzone adatta a quest’ora e con questa umidità?! Se qualcuno di voi ha mai voluto provare a fare il tour manager (a proposito Giorgio Di Palermo questa settimana era sempre elegantissimo. Sopratutto con il completo grigio e la camicia rosa) oppure addetto all’organizzazione del torneo, questo è un problema che vi si potrebbe chiedere di risolvere: Bhupathi Knowles che a mezzanotte passata chiedono di avere banane e arance. Avete meno di 5 minuti per trovare le arance. Che fate? Ringraziate che ci sia la festa per i Vip e di corsa vi recate dal tizio che fa i cocktail per farvi dare 4 arance. Poi sperate che si piazzino sullo stomaco ai due giocatori. Ma non sanno che le arance di sera sono pesanti da digerire? E poi dicono che mangiano da atleti.

Dopo il doppio ritiro nelle semifinali, nessuno aveva il coraggio di dire nulla al direttore del torneo Sergio Palmieri. Lo si vedeva camminare da solo, sconsolato. Ogni tanto allargava le braccia e scuoteva la testa. Non lo confesseranno mai, ma molti invece, sono stati contenti del ritiro di Stepanek (a causa dei problemi di stomaco). Era forte la preoccupazione, in caso di vittoria del ceco, di dover mettere la sua foto nel tunnel che porta al centrale, dove sono esposte tutte le foto dei vincitori e delle vincitrici del torneo di Roma. Se andate al Foro Italico, fate la visita guidata, gratuita, all’interno dell’impianto. Potrete vedere il “dietro le quinte del torneo” e camminando anche voi nel tunnel guardando le foto capirete il perché dello scampato pericolo.

Le migliori due frasi della settimana:
sul doppista serbo Zimonjic “Non sapevo che il figlio di Sandokan giocasse il doppio”
uno spettatore ad un amico “Oh non puoi capire, è appena passato James Blake, era in incognito, aveva la parrucca!!!’ (giuro che non ho avuto il coraggio di dirgli che quello era il fratello Thomas Blake)

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10 Commenti a “Il Foro Italico dietro le quinte
Dalle mutande di Mirny ai wc,
dalle frasi simbolo agli errori
Una settimana tutta da ridere”

  1. john john scrive:

    siete tornati? ma a parte il sito, nè migliore nè peggiore al momento di tanti altri già esistenti, continuerete a coltivare il blog o lo abbandonerete come avete fatto di recente?

  2. anto scrive:

    Ottimo lavoro Angelica.

  3. Voortrekker Boer scrive:

    Piuttosto che il dietro le quinte, sarebbe utile conoscere lo stato d’avanzamento dei lavori per il nuovo centrale.

  4. marcos scrive:

    i libri di storia sono pieni di facce di condottieri impresentabili: in quest’ottica, non potrebbe dare fastidio un bel primo piano di stepanek!

    gli è che radek, se lo avesse vinto, questo torneo l’avrebbe meritato in parte: il valore delle sue vittorie contro ferrer e contro horna, a mio parere, è molto diminuito dal suo comportamento particolarmente irrispettoso nei confronti dei rivali.

    stepanek, che potrebbe essere ricordato per il suo stupendo tennis d’attacco, rischia di essere preso a modello negativo, per insegnare ai bambini come non ci si comporta in campo…e non si tratta dei pugnetti e dei vamos, naturalmente.

    la pubblicazione di questo bel pezzo di angelica anche sul blog mi fa molto piacere!

  5. Piero Pardini scrive:

    Il tuo articolo mi è piaciuto veramente, non sei mai scaduta in un pettegolezzo, bravissima !!!

  6. giulia scrive:

    Grande Angelica!! Articolo divertente e mai banale..

  7. Pietro scrive:

    Brava Angelica, un pezzo davvero spassoso.

    Aggiungo qualche nota personale.

    1) Spero che prima o poi qualcuno si decida a risolvere il problema dei servizi igienici. Non solo quest’anno erano nascosti, ma mai, in 24 anni di Foro Italico, ho trovato il contenitore del sapone carico o le salviette per asciugarsi. Ormai lo so e mi porto tutto da casa, ma mi piacerebbe che prima o poi qualcuno si rendesse conto che fornire servizi igienici decenti è una questione di civiltà.

    2) E’ incredibile la quantità di palle che andavano dal campo 5 al 6 e viceversa, con continue interruzioni dell’una o dell’altra partita. Roba che neanche al torneo sociale del circolo. Ora, è tanto difficile separare i due campi con una rete alta qualche metro? Oppure, ancora meglio, fare lì un campo unico nel mezzo? (Un anno lo fecero, ma poi tornarono all’antico). Col nuovo centrale sarebbe un eccellente terzo campo.

    3) Al Foro si rischia di svuotare il portafogli non solo comprando racchette e completini, ma anche cercando di bere e nutrirsi. Al mio amico Rocco per poco non veniva uno stranguglione quando per mezza minerale gli hanno spillato due euretti… (Io lo so e me la porto da casa). E le coppette di gelato (scadente): quattro euri per una coppetta che fuori costa la metà.

    4) Non so a chi si debba la trovata della musica sul centrale, ma chiunque sia sappia che lo prenderei volentieri a racchettate… ;-)

    5) Sul centrale, durante il gioco, si ascoltavano voci e musiche provenienti dall’esterno (suppongo dal beach tennis). A nessuno viene in mente che così si disturba il gioco?

  8. String scrive:

    Caro Ubi, ho scritto un commento ad un vs articolo non firmato su Ubitennis riguardo agli infortuni (il mio messaggio è tagliato a pezzi a mò di spezzatino a causa del limite per i caratteri ammessi,, nonostante si debba passare per le forche caudine della profilazione obbligatoria).
    Non sò se verrà pubblicato o meno (ancora non lo vedo).
    Caratteristica del blog è la possibilità di conversare pariteticamente. Ubitennis non permette tecnicamente alcuna dialettica “alla pari”.
    Un ultimo saluto e buona fortuna.
    String

  9. daniela scrive:

    Ottimo angelica, grazie, me li divoro sempre i tuoi pezzi, sono bellissimi, d’ambiente e di dettagli come nessun altro sa fare.

    Due euri la mezza minerale? a Montecarlo ce ne vogliono 4…

  10. Remo scrive:

    Bellissimo pezzo, soprattutto il finale mi ha fatto ridere anche perché qualcosa del genere ho sentito anch’io.
    Dietro di me parlavano dei turni precedenti e cercavano di capire chi fosse il tennista di nome Bye che Federer aveva battuto al primo turno.
    Avrei voluto girarmi per dirgli che i Bye erano in realtá 8, tutti fratelli gemelli!

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