Justine Henin si ritira e la capisco.
Lei come Bjorn Borg n.1 “cari estinti” prima del tempo (ma lo svedese era in realtà n.2 e si è ritirato 6 volte!)

 
14 Maggio 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Virtual Tour:Day 4 in Hamburg and Rome!

E’arrivata la conferma ufficiale. Qui a Roma Nicole Vaidisova ha detto che lei sapeva già…16,07:Justine: “E’ la fine di un’avventura meravigliosa, ma è qualcosa che stavo pensando da molto tempo”

Justine Henin ha convocato una conferenza per le 16. Sembra che abbia intenzione di ritirarsi. Compierà 26 anni il primo giugno. Soltanto Bjorn Borg si è ritirato da n.1 del mondo (anzi. correggo, vedi mio commento n.8 più sotto: da n.2….con tutti i suoi ripensamenti e mai un vero annuncio ufficiale). Il tennis brucia i suoi campioni, che cominciano a vivere da professionisti quando sono in fasce e a 26 anni sono già vecchi, logori e consumati. Mi pare normale che un essere umano che si è già tolto tante soddisfazioni, 4 Roland Garros, vittorie in tutti gli altri Slam fuorchè a Wimbledon, possa anche desiderare di vivere una vita normale, soprattutto quando sente dentro di sé minori motivazioni e comincia a perdere da persone con le quali non aveva mai perso neppure un set (vedi Safina a Berlino). Se Justine si ritira la capisco. Dal tennis ha avuto tutto quel che voleva, fama, gloria, soldi. Che cosa può desiderare ancora?
Il fenomeno è ugualmente preoccupante, anche se il fatto che in 30 anni ci sia stato un solo Borg “prematuramente estinto” come tennista, e magari ora una sola Henin, significa che non è un fenomeno generalizzato. Certo dispiace (premesso che siamo in attesa di una decisione ufficiale che potrebbe anche essere diversa da quella che al momento tutti sembrano dare per scontata). Può anche essere che Justine patisca il momento poco brillante, lei abituata da sempre a vincere e soltanto un anno fa capace di giocare un’annata…similFederer. E’ sempre stata una creatura forte e allo stesso fragile, una ragazza che non poteva non risentire _ prima o poi _ della perdita della mamma a 12 anni, dei contrasti durati anni e anni con il padre e il resto della famiglia, da ultimo il divorzio dal marito che la spinse a non iscriversi all’open d’Australia un anno e mezzo fa…Insomma di traversie ne ha patite tante. Qualche strascico doveva pur esserci. Ma, qualunque cosa annunci oggi, non è detto che non ci ripensi domani o domani l’altro. Certo il tennis perderebbe una grande protagonista, una ragazza capace nonostante il suo metro e 65 o (67 che siano) di battersi da pari a pari (e anche di più) con le watusse di oggi, le sorellone Williams, le russe in fila per due e con il resto di quattro, le serbe…Purtroppo lo sport ad altissimo livello è sempre più disumano. Siamo proprio sicuri, e mi rivolgo anche a quanti popolano la nostra rubrica genitori e figli, che sia giusto desiderare per loro un avvenire così? Anche perché…mica tutti diventano n.1 del mondo!

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44 Commenti a “Justine Henin si ritira e la capisco.
Lei come Bjorn Borg n.1 “cari estinti” prima del tempo (ma lo svedese era in realtà n.2 e si è ritirato 6 volte!)”

  1. luca scrive:

    Perchè un doppio articolo, su piattaforma e blog ?
    E’ possibile sintetizzare i contenuti in uno solo, senza “palleggiare” dall’una all’altro ?
    Circa la Henin, a me ha dato l’impressione di essere una tennista sì talentata, ma oltre i suoi limiti naturali, con questo tipo di tennis che premia la stsruttura ateltica a discapito del talento appunto

  2. marcos scrive:

    mettiamola così, ubaldo: se un figlio mi diventa numero uno e a ventisei anni si ritira, vuol dire che, quando avrò circa una sessantina d’anni, avrò in famiglia un uomo che avrà saputo togliersi tante soddisfazioni e che sarà riuscito ad ottenere il massimo possibile dalla sua professione.

    probabilmente avrà le caviglie usurate, le ginocchia ballerine e la schiena in difficoltà, ma avrà sicuramente modo di trovarsi una nuova occupazione: più tranquilla, più sedentaria, più riflessiva.

    compito mio, in questi ventisei anni, è quello di lasciargli sempre aperta una finestrella su altri interessi, da coltivare, appunto, quanda sarà un giovane pensionato ventiseienne!

    altro discorso è se a ventisei anni dovrà ritirarsi dalla seconda categoria per guai fisici: un posto da maestro, comunque, glielo troverò (o se lo troverà)…ce ne sono molti di maestri zoppi, nei nostri circoli!

  3. enzo cherici scrive:

    Che dire? Bruttissima giornata per il tennis. Lutto e bandiere a mezz’asta.
    sarà stata antipatica, anti-sportiva, bruttarella anche, ma con la racchetta in mano era un’artista come poche ce ne sono già state. oggiggiorno poi, dove tutte (tutti?) giocano allo stesso modo, Justine era come un panda. Una specie in via d’estinzione, che alla fine ha dovuto arrendersi.
    È finita? Non lo so. Qualcosa in me mi dice che ci sono ancora margini per un ripensamento. Non immediato, ovvio. Ma non mi sembra ancora pronta per la pensione. Alla fine la voglia di tennis vincerà, il tennis vincerà e chi ama questo sport non potrà far altro che gioire. Buon viaggio Justine, noi ti aspettiamo :-)

  4. pibla scrive:

    Concordo con Enzo, brutta giornata per il tennis, perché Justine, come Roger del resto, può stare più o meno simpatica ma di certo incarna il tennis per come lo abbiamo sempre vissuto nell’immaginario collettivo comune e cioè uno sport dai gesti sublimi (i famosi gesti bianchi di Clerici), in cui la classe ed il cervello possono avere la meglio sulla forza bruta e sulla potenza.
    Tifare Justine in questi anni significava semplicemente tifare per il tennis, per un tipo di tennis che rischia di scomparire ma che è quello che tutti gli appassionati vorrebbero continuare a vedere.
    Grazie Justine.

  5. +PSTN+ scrive:

    Rimasto di stucco.
    Ripeto: almeno avrei concluso la stagione tentando l’ultimo disperato assalto a Wimbledon, a un altro Roland Garros e Us Open.
    Evidentenemtente vuol lasciare nel migliore dei modi ovvero da numero 1.
    Da notare, se non dovesse più giocare, come il suo primo torneo Wta sia quello casalingo ad Anversa nel ‘99 e l’ultimo sempre lì nel 2008…..E il cerchio si chiude….

  6. anna scrive:

    il “rovescio di Dio” si ritira….oggi è un giorno triste per il tennis femminile,partite come la semifinale degli us open dell’anno scorso…se ne vedranno poche.
    cmq grazie justine

  7. sara scrive:

    Io non capisco perchè di fronte a una decisione del genere ci sia
    da parte di tutti una simile comprensione;
    tutti a dire “povera JUSTINE,DONNA FRAGILE ,PASSATO DIFFICILE, IL TENNIS LOGORA E COSI VIA..”

    Premesso che tutti possono fare della loro vita quello che vogliono e ci mancherebbe altro, io provo una grande rabbia verso la henin perche’ anche se non mi ha mai convinto fino in fondo e non mi è mai piaciuta la sua totale assenza di senso dello sport non posso non riconoscerle un talento indiscutibile e il fatto di fare la baby pensionata a 26 anni non ancora compiuti lo trovo un delitto che fossi un giudice punirei con l’ergastolo.

    Non sono gli infortuni o la vita difficlie che logora ma sono i soldi, la vita agiata che il tennis ti permette di fare che alla fine uccide le motivazioni e che ti spinge alle prime difficoltà a mollare se non ami veramente quello che fai.

    Io penso che il tennis va giocato a tutti i livelli se lo ami, se ti diverti a colpire una pallina e questo indipendentemente dal fatto che diventerai o no numero uno del mondo;
    gli americani parlano continuamete a livello professionistico di love of the game, una tennista come Monica Seles ne faceva continuamente menzione nelle sue conferenza stampa.

    Evidentemente per gente come la Henin o la Clijsters il tennis è stato solo un mezzo per uno scopo e nulla più di un lavoro in cui hanno dimostrato di essere molto brave.

    Complimenti e buona pensione Justine!!!

  8. stoppardi scrive:

    totalmente allineato con Sara…
    connors amava il gioco la competizione…idem agassi…erano mossi dal sacro fuoco del gioco e della competizione…
    jordan è tornato una terza volta a calcare i campi con ben 40 anni…
    chissà se un metalmeccanicco è meno logorato della Henin a 26…!!!

  9. Samuele scrive:

    In realtà a livello femminile non è propriamente una novità: la Clijisters si è ritirata a 24 anni completamente usurata, la Hingis a 22 quando già era obsoleta, salvo poi rientrare brevemente. Anche la Kournikova, mai fuoriclasse ma pur sempre top 10, ha smesso poco più che ventenne… e poi i vecchi casi Austin e Jaeger.
    Tra gli uomini invece, Borg a parte, non ricordo altri ritiri illustri tanto precoci, salvo forse Michael Stich che smise a 28 anni.
    Probabilmente le ragazze, essendo ancor più precoci dei maschi, raggiungono l’apice giovanissime e si logorano prima, a maggior ragione con l’atletismo sempre più esasperato di adesso.

  10. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Devo fare una piccola modifica: premesso che Borg non ha mai annunciato (oppure lo ha fatto troppe volte…) il suo ritiro, se si pensa al suo ultimo torneo vinto (Ginevra) era in realtà n.2 il 21 settembre 1981 dietro John mcEnroe. Idem quando perse da Tim Gullikson il 26 ottobre 1981 a Tokyo. Poi rientrò nell’82 solo a Montecarlo e perse da Noah. Quindi di nuovo a Montecarlo nell’83 e perse da Leconte. Quindi eccolo a Stoccarda nell’84 e perse di nuovo da Leconte. Non giocò più match ufficiali fino al ‘91 l’anno del ritorno-farsa a Montecarlo: sconfitto da Arrese. Nel ‘92 un Borg semiridicolo giocò 8 tornei perdendo sempre al primo turno senza vincere un set. Nel ‘93 dispuò tre tornei S.Francisco, Saragozza e Mosca: perse da Volkov, 7-6 al terzo!; quello che oggi può essere considerato il suo vero ultimo incontro prima dei match del Senior Tour e delle varie sfide con McEnroe, sempre anticipate come “l’ultimo duello”. Sono certa che Justine sarà più seria di Bjorn: lei ha detto chi mi consoce sa che non rientrerò, io dico mai dire mai, però Justine è certo persona più seria di Bjorn.

  11. anto scrive:

    Che peccato il ritiro della henin, non l’ho mai amata come giocatrice ma è stata una grande campionessa.

  12. luca scrive:

    @ UBS
    Beh, ufficialmente, il grande Bjorn annunciò il ritiro il 23 gennaio 1983.
    Ma la finale degli Us Open 81, molto triste, sancì la fine della sua carriera.
    E’ curiosa la data dell’annuncio; forse voleva assincerarsi che Mac lo scavalcò unicamente per un suo calo, causa delle sconfitte a Wimbledon e Us Open appunto. Mac finì infatti terzo al fine 1982, dietro Connors e Lendl.
    Proprio Lendl e McEnroe vennero surclassati da IceBorg - per se in una lucrosissima esibizione, il Gold Challenge - il novembre 1982.
    Poi ci pensò Chatrier a fare il resto.
    Avesse avuto un pò più di pazienza, ed i records sarebbero ancora tutti suoi.

  13. Ronnie scrive:

    Ubaldo cosa hai scritto….tuoni e fulmini in arrivo…:D

  14. Voortrekker Boer scrive:

    Sulla poca serietà del Sig.Bertè in giacca rossa e lustrini ne sapevamo ampiamente, i match del periodo 91-93 sono stati divertentissimi nella loro demenzialità tragicomica, una specie di Ritorno al Futuro tennistico però al contrario, come se un cavaliere medievale si scontrasse contro un carroarmato tedesco. :)

    http://it.youtube.com/watch?v=x5AYazKA8UE

    Il massimo dell’indecenza…

  15. lucaGE scrive:

    Nel tennis femminile degli ultimi anni, vale il discorso inverso rispetto a quello maschile; infatti il gioco delle donne si è evoluto, mentre quello degli uomini involuto; Justine ha avuto molta più concorrenza di quella che avevano negli anni 70 e 80 Evert e Navratilova, quindi mentre il palamarès di Federer vale la metà di quello che dicono i numeri, quello di Justine vale il doppio! Un talento infinito, il miglior rovescio a una mano della storia del tennis femminile. E’ triste essere lasciati nelle mani di “fabbre” gonfiate dai media come la Sharapova e compagnia bella, o di anonimi soggetti meccanici come la Ivanovic….
    @Luca
    Per favore, basta con stà storia di Borg che surclassa ecc…Con il Lendl migliore, su cemento e indoor Borg non avrebbe vinto un set; su quelle due superfici il suo palmarès, confrontato a quello di Lendl, sparisce letteralmente

  16. Voortrekker Boer scrive:

    Adesso i Luchi sockpuppet inveiscono tra di loro, interessante biforcazione della personalità anche su Internet.

  17. +PSTN+ scrive:

    Certamente il tennis femminile dal punto vista strettamente tecnico perde una grandissima interprete ancora legata a caratteristiche le quali pare andranno sempre più svanendo.
    Peccato.
    Del circuito femminile però, a parte la Kirilenko che apprezzo per motivi esulanti il suo gioco (tra l’altro visto molto poco) e la Kuznetsova son abbastanza indifferente…a parte una particolare antipatia verso la siberiana che non ritengo nemmeno così bella come la definiscono.
    Oltre alla fidanzata del buon Andreev anche la Pennetta ritengo sia molto carina.

    “….quindi mentre il palamarès di Federer vale la metà di quello che dicono i numeri…”
    Non vi curate di LucaGe ma guardate e passate….

    “Avesse avuto un pò più di pazienza, ed i records sarebbero ancora tutti suoi.”
    E io sono Babbo Natale!

  18. Matteo B scrive:

    Bruttissima notizia per il tennis femminile che perde una sua protagonista indiscussa e che, lasciatemelo dire, abbassa notevolmente il suo livello e la sua competitività…I tornei perderanno una giocatrice sensazionale, di immensa classe, che ha saputo contrastare lo strapotere fisico delle Willliams con il suo talento formato mignon.
    Justine resterà comunque sempre nella mente di noi appassionati, e di diritto si è guadagnata un posto eterno nell’albo d’oro del tennis.
    Buona fortuna Justine!

  19. sara scrive:

    a proposito di justine,
    durante la telecronaca di oggi Clerici parlando dell’ultima partecipazione di justine a roma nel 2002 ha fatto un riferimento velatissimo a motivi che avrebbero spinto la belga a non giocare piu’ il torneo romano;
    qualcuno sa a cosa Clerici si riferiva?
    Ubaldo tu che sai tutto ci puoi svelare l’arcano?

  20. luca scrive:

    @ lucaGE
    E mò basta veramente, sennò il blog rischia di chiudere veramente !!!!
    Preferisco darti ragione.

    In topic, non capisco questa repentina abdiaczione della Henin :
    aveva capito che era oltre i suoi limiti, e che con le muscolate Williams sisters e le - ova non ci sarebbe più stato match ?
    problemi fisici ?
    problemi familiari ?
    Peccato comunque; sembra Federer in gonnellina

  21. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Ho registrato un video a commento della “prematura dipartita” di Justine Henin nel sito ubitennis.com …ma ho commesso un errore. Prima ho pensato di rifarlo correggendomi, poi ho pensato invece di…mettervi alla prova. Quale errore ho commesso? Chi di voi lo scopra lo scriva qui! Non è un video di due ore…( eh, eh eh)

  22. Ros scrive:

    I titoli in tutto sono 40 o sbaglio?

  23. Samuele scrive:

    @Ubaldo
    L’errore è l’aver detto che la Henin quest’anno ha vinto un solo torneo (Anversa) quando invece ha vinto anche Sydney!

    C’era qualcosa in palio? :)

  24. Ros scrive:

    No,dimenticavo l’ultimo ad Anversa.

  25. Nikolik scrive:

    Dice Ubaldo: “Siamo proprio sicuri, e mi rivolgo anche a quanti popolano la nostra rubrica genitori e figli, che sia giusto desiderare per loro un avvenire così? Anche perché…mica tutti diventano n.1 del mondo!”.

    E come al solito, c’è il solito silenzio, nessuno risponde, se non Marcos, con la consueta sapienza. Tutti gli altri, a scrivere della Henin, cioè una miliardaria che ha avuto successo.

    E allora ho pensato a ieri.
    Ieri sono andato a fare una capatina al torneo di Santa Croce sull’Arno, il torneo internazionale under 18 più importante d’Italia dopo il Bonfiglio, un Grade 1, comunque uno dei più importanti d’Europa.
    Stavo vedendo una magnifica partita.
    In questo genere di tornei, anche se molto importanti, non c’è un arbitro, non c’è nessuno che tiene il punteggio, non ci sono raccattapalle, niente.
    Le giocatrici fanno tutto da sole.

    Ogni 3 giochi, veniva da me a chiedere il punteggio, “the score, please”, (io ero, in pratica, l’unico spettatore) una ragazzina, giovane giovane, alta alta, bianca bianca, pallida pallida, magra magra, dell’est europeo.
    Chiedeva il punteggio perché doveva giocare su quello stesso campo la sua partita, immediatamente dopo il match che stavo vedendo.
    Era tesissima, non vedeva l’ora di iniziare, si vedeva che sperava che finisse presto la partita precedente e, per quello, ogni 10 minuti veniva sempre a chiedermi il punteggio, “the score, please”.

    E allora ho visto che tutte le altre, ma proprio tutte le altre, avevano completini super firmati.
    E ho visto che una australiana aveva sette (le ho contate) paia di scarpe, che stava provando, per vedere quali fossero le migliori, prima di iniziare la sua partita.
    E ho visto che questa ragazzina, giovane giovane, alta alta, bianca bianca, pallida pallida, magra magra, aveva invece il borsone e la tuta con la scritta “ITF Grand Slam Development Fund”, che è il progetto di aiuti alle federazioni studiato dall’ITF.
    E prima avevo visto che mangiava quello che passava il circolo organizzatore, al self service, mentre le altre avevano le barrette energetiche. E beveva l’acqua minerale, e non gli integratori salini delle altre.
    E se non ho visto male, ma posso aver visto male, aveva solo due racchette.
    E quando è scesa in campo, e si è tolta la tuta, ho visto che aveva una T-shirt bianca senza nessuna scritta, completamente bianca, di quelle che trovi al mercato, che te ne danno 3 per 10 Euro.

    Ho pensato: oltretutto, ci saranno anche, da qualche parte, i suoi genitori, che sperano e soffrono per lei e per il suo rovescio (in verità il suo punto debole, a mio modesto parere)?

    Ha perso quella partita.
    Ma da ieri, il suo risultato sarà il primo che guarderò in ogni tabellone di torneo che disputerà.
    Avrà anche perso la partita, ma ha guadagnato un tifoso.

    Che volete farci, sarà che invecchio, sarà che mi intenerisco, sarà il mio istinto paterno che, dopo tanti anni, comincia ad affiorare.

  26. jan scrive:

    Beh, alla bellissima domanda di Ubaldo (“Siamo proprio sicuri, e mi rivolgo anche a quanti popolano la nostra rubrica genitori e figli, che sia giusto desiderare per loro un avvenire così? Anche perché…mica tutti diventano n.1 del mondo!”) è più di un anno che nello spazio Genitori e Figli stanno cercando di rispondere.
    E’ una domanda complessissima nella sua semplicità, ma una risposta richiede tempo, per non cadere nell’ovvio.
    Ognuno fa le sue scelte di vita, ha i suoi metri di valutazione e ci sono proverbi per tutti.
    Ieri in conferenza stampa Justine sembrava felice e serena, Sembrava si fosse tolto un dente e l’ intervento fosse stato molto meno doloroso del previsto. A 26 si ritira da numero 1, ricca, con una vita davanti da poter vivere come meglio crede, stabilendosi in una casa di campagna a coltivare rose antiche oppure viaggiando o facendo la missionaria in Africa oppure ancora studiando ingegneria biomedica al Massachussets Institute of Technology .
    La vita non è fatta solo di tennis, naturalmente. E meno ancora lo è per una campione che ormai dal tennis ha preso tutto quello che poteva prendere. Se Justine ci è riuscita a soli 26 anni, merito del suo talento enorme e della sua intelligenza. Da questo punto in poi avrebbe solo da perdere e nulla da guadagnare.
    E questo è uno degli aspetti più sadici del tennis. Per i primi c’è solo da “difendere”. Henin, come Federer non possono andare oltre il numero 1, ma devono solo sopportare lo stress di dove competere con se stessi per uguagliarsi, altrimenti vengono superati.
    Si vede chiaramente in questi giorni. Roger, reduce da una monucleosi, non può permettersi un riposo lungo e adeguato, deve essere in campo a “difendere” punti. Per gente come Justine e Roger, che non ha mai fatto della difesa la sua arma vincente, diventa frustrante.
    Forse un rimedio a tanto stress sarebbe quello di togliere la classifica così come strutturata e lasciare solo la Race, ossia la classifica dei risultati dell’anno. Nessuno dovrebbe a quel punto confrontarsi così tanto brutalmente con i propri (e non altrui) risultati ottenuti l’anno precedente e un incidente o una malattia potrebbero essere curati convenientemente. Ma ciò toglirebbe “spettacolo”. Justine si è sottratta alle leggi dello spettacolo.
    In un tennis femminile dove è diventato un fattore essenziale l’aspetto fisico per costruire il personaggio e in un tennis maschile in cui contano le qualità da programmatore e produttore di se stesso più che la genialità nel gioco, Justine lascia. Come darle torto? Tenetevi Ivanovic.
    Henin sceglie la vita.

  27. egizio scrive:

    che iddio la benedica, ma Justine a me stava proprio antipatica… ma gran tennista. Mi fa piacere poter scorazzare ancora fra i post del buon vecchio blog. Mi ci ero affezionato

  28. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ LucaGE
    Come al solito, non sono d’accordo: il tennis delle donne, checchè qualche prorusse ne dica, si è atrofizzato nel suo divenire “tennis muscolare e di potenza”.
    la Henin era una mosca bianca. Grandissima nel farci vedere “cose tecniche” di rilevanza assoluta.
    Per il resto, lo diceva ieri Clerici in telecronaca: omologazione.
    Dalle Williams in poi (e le Williams sono meglio del “poi” che loro stesse hanno generato), passando per le russe, il tennis femminile mi appare inguardabile.
    Parere personale, naturalmente.

  29. madmax scrive:

    se il gruppo di genitori&figli non risponde è semplicemente perchè il nostro pensiero è ovvio ed oltretutto detto e ridetto…

    partiamo dalla situazione peggiore: il proprio figlio diventa un buon seconda categoria: bene se avrà altre possibilità o interessi lavorativi seguirà quella strada usando il tennis come sport per mantenere il fisico e come pubbliche relazioni altrimenti potrà seguire la strada dell’insegnamento (maestro)

    ora la situazione media: arriva tra i 20 ed i 50 (nel femminile ci è arrivata praticamente chiunque abbia lavorato per arrivarci anche in italia ed anche ieri l’ha ribadito raffaella reggi su sky, dicendo cioè che il problema è entrare nelle top ten, ma nelle 40/50 oggi è una cosa alla portata di tutte quelle che ci lavorino un po’ e che abbiano un po’ di talento, inutile poi ribadire cosa ha sempre detto piatti anche al raduno), significa che ha guadagnato bene per 10/12 anni ha girato il mondo facendo molte esperienze e si sono aperte le porte per svariate opportunità lavorative sia nel tennis ma anche come commentatore/trice e perchè no anche nello spettacolo (ricordiamoci che per partecipare all’isola dei famosi a volandri erano stati offerti parecchi soldi). certamente per sviluppare al meglio questa possibilità è necessario già prima lavorare sul personaggio ed anche questo è una capacità che si ha o non si ha (o che ha o meno il team o manager che sia).

    ipotesi henin: vabbè credo che sia inutile discuterne talmente è ovvio..

    ma di tutto questo la cosa più ridicola è (come hanno detto tutte le commentatrici ex giocatrici di sky) pensare che questp tipo di vità sia pesante, perchè pesante lo può diventare il giorno che come la henin sei miolionaria e vuoi fare dell’altro che in quel preciso momento preferisci, che ti fa sudare meno, che ti impegna meno anche come tempo da dedicargli etc etc. io credo che pesante sia andare tutte le mattine in fabbrica per 800 euro al mese, non giocare a tennis!!!! tanto è vero che chi sta intorno alla cinquantesima posizione del ranking và avanti fino a 35/38 anni (e girano, lavorano uguale ai primi 5 anzi forse di più ed in posti meno accoglienti!!) giocando anche il doppio….

    voglio poi concludere facendo una domanda? e quale sarebbe l’alternativa meno sfiancante ed impegnativa (a meno di essere il figlio di uno dei maktoum) e che soprattutto (come facendo uno sport ad alto livello) tenga il proprio figlio lontano dalla strada/bar/tv/fumo/alcool etc oltre ad insegnargli cultura sportiva e lavorativa? a voi….

  30. Agatone scrive:

    Ho letto l’intervento di Marcos riguardo il caso che suo figlio diventi numero uno o un maestro di tennis di seconda categoria, a cui il padre comunque può eventualmente trovare il posto. Mi sembra che manchi però una terza possiblità a queste due, cioè che non giochi a tennis! O ci giochi solo per divertimento. Mi sembra che sotto ci sia un tentativo di far diventare i flgli ciò che non sono potuti diventare i padri ed è un assunto, va da sé, sbagliato. Il fine dovrebbe essere ‘the right to pursuit the happiness’, come dice la costituzione americana, non diventare un tennista…. Ma magari è sbagliata la mia interpretazione.
    Si può dicutere all’infinito su quanto i tennisti (e le persone in generale) siano felici. Il ritiro della Henin su questo dovrebbe far riflettere, ma ancor di più dovrebbero far riflettere parabole come quella della Dokic e di altre meno conosciute

  31. stefano grazia scrive:

    Avevo risposto anch’io,buon vecchio nikolic, alla domanda di Ubaldo e avevo scritto a corredo un commento sul ritiro di Justine…Ovviamente visto che sono stato,su questo blog, il suo piu’ strenuo tifoso avendola difesa contro tutto e contro tutti a suon di Allez! Ma la maledetta connessione mi ha tradito e mi ha lasciato sul piu’ bello…all tis lost like teras in the rain…Speravo di ritrovarlo oggi e invece nisba, mi tocca ripetere, anche se non sara’ piu’ lo stessa cosa…
    Alla domanda di Ubaldo :“Siamo proprio sicuri, e mi rivolgo anche a quanti popolano la nostra rubrica genitori e figli, che sia giusto desiderare per loro un avvenire così?” rispondevo con una batuta : NE HO VISTI DI PEGGIORI DI AVVENIRI, rimandando la discussione ovviamente su Genitori & Figli.
    Tornando alla Henin, concordavo con Enzo nel dichiare la giornata di ieri un giorno di lutto per il tennis. E dire che secondo me la decisione e’ affrettata e che forse anche lei,fra un paio d’anni, come le altre sentira’ il desiderio di rientrare e magari si rammarichera’ di due anni buttati e soprattutto di un paio di Slams in meno…Ma chissa’, potrebbe comunque avere buon gioco nel dire che se non si fosse preso il Time Out sicuramente non avrebbe sentito il desiderio struggente di tornare… Piuttosto sono convinto che Justine smetta perche’ improvvisamente si e’ resa conto di non riouscire piu’ a vincere, vero o falso che sia, e questa mancanza di confidence giunge in un momento della sua vita in cui non ha piu’ voglia di hang on, di resistere e soffrire…Avesse vinto a Berlino, avrebbe continuato…Da qui l’importanza del Mental, specie in una giocatrice che pur di non perdere stava cosi’ male da farsi venire l’ulcera… A me ha ricordato, piu’ che Borg che comunque smise non per darsi alla bella vita ma perche’ si era reso conto che non avrebbe piu’ potuto vincere contro McEnroe (anche se sicuramente un altro paio di RG li avrebbe sgraffignati), la Hingis che a un certo punto si ritiro’ non per la bua a piedino ma perche’ si era resa conto di non avere, lei giocatrice superiore tecnicamente ma fisicamente inferiore, piu’ nessuna chance contro la Big Babe Brigade…Un po’ diverso il caso di Wilander che dopo aver vinto 3 slams su 4 e aver raggiunto il Numero 1, si senti’ appagato e non vinse piu’ un match per mesi decidendo cosi’ di arla su (per poi tornare qualche anno dopo e mi ricordo fare un paio di semifinali: si beccava spesso un 60 62 dll’Agassi di allora, mi sembra fosse il 95)…Al tempo stesso potrebbe essere,temo, quello che succedera’ a Federer se non continua a vincere almeno uno Slam all’anno… Nonostante tutti i bei propositi, di non fare piu’ una finale e di perdere perfino da giocatori piu’ vecchi di lui potrebbe venirgli a uggia: di soldi non ne ha bisogno per due-tre generazioni a venire, chi glielo fa fare? Ripeto: un po’ mi sono arrabbiato, sull’istante (e adesso per chi faremo mai il tifo?), ma alla fine concordo con Ubaldo, che pure non l’ha mai amata tanto a causa dei suoi Allez! e perche’ non e’ bella come la Dementieva o la Ivanovic o la Sharapova…Ma ha ragione quando dice che Justine e’ diversa dalle altre (e lo scrive anche Jon Wertheim su si.com), quanto di piu’ lontano dallo star system…non ha bisogno della luce dei riflettori, ha sofferto tanto, andava benissimo a scuola prima di essere costretta a malincuore ad abbandonare gli studi…a 26 anni ha ancora una vita davanti a se’ e io le auguro, alla mia piccola David in gonnella tante volte vittoroosa contro ogni pronostico contro il goliath di turno, che possa essere una vita serena e senza rimpianti…
    Mi manca gia’.Manchera’ anche a voi.
    Piuttosto, the BIG QUESTION ora e’ un’altra: chi allenera’ Carlos Rodrigues che anche UBS considera uno dei migliori Coach in circolazione oltre che ottima persona? Mi sembrava d’aver letto che stesse collaborando col Tam Panajoti di verona…

  32. stefano grazia scrive:

    Avevo risposto anch’io,buon vecchio nikolic, alla domanda di Ubaldo e avevo scritto a corredo un commento sul ritiro di Justine…Ovviamente visto che sono stato,su questo blog, il suo piu’ strenuo tifoso avendola difesa contro tutto e contro tutti a suon di Allez! Ma la maledetta connessione mi ha tradito e mi ha lasciato sul piu’ bello…all tis lost like teras in the rain…Speravo di ritrovarlo oggi e invece nisba, mi tocca ripetere, anche se non sara’ piu’ lo stessa cosa…
    Alla domanda di Ubaldo :“Siamo proprio sicuri, e mi rivolgo anche a quanti popolano la nostra rubrica genitori e figli, che sia giusto desiderare per loro un avvenire così?” rispondevo con una batuta : NE HO VISTI DI PEGGIORI DI AVVENIRI, rimandando la discussione ovviamente su Genitori & Figli.
    Tornando alla Henin, concordavo con Enzo nel dichiare la giornata di ieri un giorno di lutto per il tennis. E dire che secondo me la decisione e’ affrettata e che forse anche lei,fra un paio d’anni, come le altre sentira’ il desiderio di rientrare e magari si rammarichera’ di due anni buttati e soprattutto di un paio di Slams in meno…Ma chissa’, potrebbe comunque avere buon gioco nel dire che se non si fosse preso il Time Out sicuramente non avrebbe sentito il desiderio struggente di tornare… Piuttosto sono convinto che Justine smetta perche’ improvvisamente si e’ resa conto di non riouscire piu’ a vincere, vero o falso che sia, e questa mancanza di confidence giunge in un momento della sua vita in cui non ha piu’ voglia di hang on, di resistere e soffrire…Avesse vinto a Berlino, avrebbe continuato…Da qui l’importanza del Mental, specie in una giocatrice che pur di non perdere stava cosi’ male da farsi venire l’ulcera… A me ha ricordato, piu’ che Borg che comunque smise non per darsi alla bella vita ma perche’ si era reso conto che non avrebbe piu’ potuto vincere contro McEnroe (anche se sicuramente un altro paio di RG li avrebbe sgraffignati), la Hingis che a un certo punto si ritiro’ non per la bua a piedino ma perche’ si era resa conto di non avere, lei giocatrice superiore tecnicamente ma fisicamente inferiore, piu’ nessuna chance contro la Big Babe Brigade…Un po’ diverso il caso di Wilander che dopo aver vinto 3 slams su 4 e aver raggiunto il Numero 1, si senti’ appagato e non vinse piu’ un match per mesi decidendo cosi’ di arla su (per poi tornare qualche anno dopo e mi ricordo fare un paio di semifinali: si beccava spesso un 60 62 dll’Agassi di allora, mi sembra fosse il 95)…Al tempo stesso potrebbe essere,temo, quello che succedera’ a Federer se non continua a vincere almeno uno Slam all’anno… Nonostante tutti i bei propositi, di non fare piu’ una finale e di perdere perfino da giocatori piu’ vecchi di lui potrebbe venirgli a uggia: di soldi non ne ha bisogno per due-tre generazioni a venire, chi glielo fa fare? Ripeto: un po’ mi sono arrabbiato, sull’istante (e adesso per chi faremo mai il tifo?), ma alla fine concordo con Ubaldo, che pure non l’ha mai amata tanto a causa dei suoi Allez! e perche’ non e’ bella come la Dementieva o la Ivanovic o la Sharapova…Ma ha ragione quando dice che Justine e’ diversa dalle altre (e lo scrive anche Jon Wertheim su si.com), quanto di piu’ lontano dallo star system…non ha bisogno della luce dei riflettori, ha sofferto tanto, andava benissimo a scuola prima di essere costretta a malincuore ad abbandonare gli studi…a 26 anni ha ancora una vita davanti a se’ e io le auguro, alla mia piccola David in gonnella tante volte vittoroosa contro ogni pronostico contro il goliath di turno, che possa essere una vita serena e senza rimpianti…Piuttosto, the BIG QUESTION ora e’ un’altra: chi allenera’ Carlos Rodrigues che anche UBS considera uno dei migliori Coach in circolazione oltre che ottima persona? Mi sembrava d’aver letto che stesse collaborando col Tam Panajoti di verona…

  33. **Actarus** scrive:

    Escludendo che la Henin abbia problemi gravi,sperando che non sia dovuto a questo il suo ritiro,a me non e’ mai piaciuta pur riconoscendo un rovescio da urlo e basta!
    Irritante nel guardare ogni due secondi il coach negli spalti ma a me non ha mai convinto!
    Secondo me non e’ stata una campionessa ma una buona giocatrice!
    Forse e’ stata usata per fare soldi e adesso il ritiro, perche’ il suo fisico e’ logoro…io l’ho sempre vista triste e tesa…
    Non mi ha sorpreso il suo ritiro che io pensavo avvenisse anni fa’…
    Per cui,secondo me,il tennis perde una buona giocatrice,ma niente di piu’…
    In bocca al lupo per la sua vita fuori dal tennis….
    IL TENNIS FEMMINILE E’ BELLISSIMO!!!
    **Actarus**

  34. sara scrive:

    completamente d’accordo con madmax sulla henin!!

    anche io e stoppardi avevamo scritto giudizi analoghi ai tuoi;
    cmq credo che prendere questa decisione non sia stato poi molto difficle per la henin perche’ non si è mai sentita veramente amata dal pubblico,
    si è sempre concessa poco, non ha mai dimostrato di apprezzare l’entusiasmo della gente verso di lei,ha sempre giocato e vinto per se’ stessa, insomma magari sbagliando pero’ di lei ho sempre pensato che sarebbe stata forse piu’ contenta di giocare e vincere in uno stadio vuoto!!

    Mi ha molto colpito per esempio incontrarla a Montecarlo quest’anno durante la finale maschile con un look dimesso, schiva e senza nessuno dico nessuno che la riconoscesse; mi sono avvicinata con una mia amica
    per salutarla magari pensavo “ci scappa una foto ,in fondo anche se non mi piace è sempre la numero uno del mondo” cosi abbiamo aspettato che finisse di parlare al telefonino e poi l’abbiamo chiamata ma lei facendo finta di non sentire si è girata ed è entrata in tribina autorita’.

    La cosa divertente era la faccia dei ragazzi della security che non capivano chi fosse, cosa che non sarebbe mai successo se ci fosse stata una Venus o una Serena!!

    Non so perche’ vi ho scritto questa storia forse solo perche’ penso che se un giocatore di alto livello,un numero uno vive male l’essere riconosciuto da due sole persone in un contesto tranquillo e disteso come quello della finale maschile di Montecarlo è forse ora che smetta di giocare come infatti ha fatto la henin.

  35. stefano grazia scrive:

    Ho lo stesso articolo, partito due volte, in waiting list dalle 11.25 (ben prima di quello di Actarus delle 13) Non lo dico per polemizzare (non c’erano argomenti polemici, solo il mio omaggio alla Henin: sono o non sono stato il suo piu’ grande tifoso fra quelli del Blog?(ovviamente cancellatene uno e ovviamente il Tam Panajoti erada leggersi come il Team Panajoti di Verona.
    Aggiungo anche che sono d’accordo con sara e poi con Max (che invito a fare un copia e incolla anche su G & F… In effetti chi ha veramente giocato For The Love Of The Game sono stati gli Agassi (aiutato pero’ da una carriera discontinua che lo ha quindi continuato a motivare) e la sentenza con cui sara condanna le due belghe la condivido (Evidentemente per gente come la Henin o la Clijsters il tennis è stato solo un mezzo per uno scopo e nulla più di un lavoro in cui hanno dimostrato di essere molto brave.)… Era del resto quello che rimproveravo alla tanto osannata (da Angelica) Kim e quindi non posso non applicarla anche a Justine… Che rimarra’ comunque nel mio cuore tifoso per quello che ha rappresentato (grinta e talento contro preponderanza fisica). Ma e’ vero, non e’ mai stata solare, non ha mai dato l’idea di amare il tennis … lo ha amato finche’ poteva vincere, o almeno competere per vincere…quando per continuare a competere per vincere avrebbe dovuto cntinuare a soffrire e sacrificarsi, ha scoperrto che evidentemente l’amore per il tennis non era poi cosi’ grande…Eppero’, quando hai vinto 19 milioni di dollari in soli montepremi (a proposito, correggete: sul sito e’ scritto che ne ha vinti 19mila…un po’ pochini) di amore ne devi avere davvero tano…E se non fosse amore ma invece narcisismo, egoentrismo, smania del palcoscenico, di sentirsi al centro de mondo? Ecco che allora, visto da un altro punto di vista, certi ritiri o l’impegno ad intermittenza delle Williams potrebbero essere invece segnali positivi, la dimostrazione che dietro l’Atleta esiste anche un Essere Umano curioso della vita e del mondo…A 26 anni Justine puo’ rimettersi a studiare o magari a fare il giro del mondo per 5-6 anni di seguito e farsi una cultura che al 90% delle persone e’ negata…Perche’ continuare a rinunciarci?
    Con Actarus concordo solo sul fatto che il Tennis Femminile sia bellissimo (opperendo con l’eccesso di pathos al minore spessore tecnico) ma dire che la Henin era solo una buona giocatrice mi sembra veramente riduttivo se non follia pura…Se la Henin e’ solo una buona giocatrice, il 99% delle altre cosa dovrebbe fare? Lassu’ ci sono le Dee: tralascando la preistoria, Graf,Navratilova, Evert,Court, BJ King… forse anche la Seles perche’ prima che l’accoltellassero tutto sommto stava vincendo 3 slams su 4 all’anno… Le due Williams avrebbero potuto e forse potrebbero ancora…Ma poi c’e’ la Henin e avesse continuato magari anche lei sarebbe lassu’ in cima ma e’ come dire che se Borg avesse continuato ora sarebbe lui ad essere considerato The GOAT dimenticandoci invece che se ha smesso e’ stato perche’ sapeva che Johnny Mac era stato mandato dagli Dei del Tennis per impedirglielo… E decise di rinunciare alla sfida. Speriamo invece che Roger la raccolga.Nessun giornalista ha pensato di avvicinarlo e chiedergli se esiste,fra lui e Justine, un possibile parallelismo? C’e’ il rischio di beccarsi un vaffa, ma potrebbe essere una buona domanda…

  36. Safinator scrive:

    Non mi è mai stata simpatica…non ho mai tifato per lei.
    Tecnicamente ineccepibile…non mi ha mai entusiasmato troppo pero’.

    Peccato,giocava un tennis “diverso”.

    Non ne sentirò in ogni caso la mancanza

  37. luca scrive:

    Mah; questi ritiri anticipati……Che dire allora della Capriati ? E della Seles dopo il 1993 ? E della Smith Court ?
    E la Hingis è tornata ad un livello alto, presunto doping a parte.
    Eppoi, c’è anche il doppio; Navratilova docet.
    Chissà che la Henin non ci faccia un pensierino fra poco tempo.
    Questi annunci strillati mi lasciano perplesso; penso che la rivedremo in campo.

  38. rockville scrive:

    Personalmente, solo quando si ritirò Platini ci rimasi altrettanto male. Ma era vent’anni fa… (forse sono un po’ infantile?)

  39. stefano grazia scrive:

    Sara, io concordo con tutto quanto hai scritto sulla Henin (e poi ribadito da MadMax) ma io,adulto e suo piu’ grande tifoso, l’avessi incontrata per caso ad un Torneo l’avrei lasciata in pace…Mi son sempre immaginato le palle che devono avere i giocatori a sentirsi chiamare per l’autografo o per la foto… Capisco un bambino, capisco la sessione imposta dallo sponsor o all’uscita dal campo…Magari al cellulare le avevan appena comunicato una notizia sconvolgente, magari uno, dopo l’eccitazione delle prime volte a 15-16 anni,vorrebbe semplicemente essere lasciato in pace … Ho spesso criticato su questo Blog Serena Williams che allenandosi un paio d’anni fa alla Bollettieri non voleva essere avvicinrata da nessuno e aveva quasi uno stuolo di body guard che impedivano ai agazzini di avvicinarla ma li’ era in un Academy e tutti quelli presenti erano addetti ai lavori, atleti,coaches, miniatleti e mi e’ sembrato un eccesso di arroganza, ma il fastidio della Henin (e di altri) potrei arrivare a capirlo e giustificarlo… Capisco che le PR siano parte integrante del lavoro visto che gli sponsors ti pagano fior di quattrini ma aspettarsi che siano sempre sorridenti e addirittura felici se qualcuno mai visto prima ti chiami per una foto o un autografo mi sembra forse troppo … Altrimenti sei costretto a startene sempre in casa… Forse mi sto arrampicando sugli specchi ma credo che anche un egocentrico narciso megalomane full of himself come me dopo un po’ si sarebbe stancato delle attenzioni dei media e dei fans, figuriamoci una persona egocentrica si ma probabilmente schiva come Justine… Comunque le rappresentazioni che noi ci facciamo dei nostri eroi sono sempre fallaci e quasi sempre non reggerebbero all’incontro in carne e ossa…conoscendola di persona chissa’, io rimarrei deluso e tu magari affascinata vedendola giocare e sorridere coi bambini di Carlos Rodrigues … Ma l’immagine,retorica finche’ vogliamo, che ho io di lei e’ comunque quella dello scricciolo che si batteva con gente piu’ grossa, piu’alta,piu’ pesante di lei…con la grinta, l’intelligenza e la tecnica….E’ un immagine, retorica finche’ vogliamo, che mi piace.

  40. stoppardi scrive:

    caro stefano grazia x una volta mi trovo in disaccordo con te !!!
    possibile???
    guarda…x il lavoro che fanno, x la fortuna che hanno ( anche se accompagnata a sacrifici ma comunque fanno x lavoro un “gioco del tennis”, “gioco del calcio”..etc etc) io ritengo che comunque non hanno scusanti e non me ne importa nulla se sono il milionesimo tifoso che chiede l’autografo. è solo questione di riguardo verso le persone che ti vedono con occhi appassionati e alle volte come idolo.
    guarda…ho incontrato ad una fiera loris capirossi che da un mio amico che lavora x un suo sponsor mi era stato descritto come una persona squisita e disponibile…e dal vivo non posso che confermare quanto il ragazzo sia carino e affabile.
    non capisco quindi chi si schiera dalla parte di chi invece ignora o evita i tifosi e gli amanti dello sport…comunque ribadisco loro sono dei privilegiati, come cantanti ed attori…e la loro fama e gloria è legata sia ai risultati che all’attenzione che la gente “normale” ripone il loro…
    x questo ritengo che il rispetto dei tifosi sia un atto di buongusto.

  41. **Actarus** scrive:

    ..Solo per dire a Stefano che la mia opinione sulla Henin non e’ una follia…..e’ una opinione…punto.
    Poi tu puoi essere d’accordo o no….
    Secondo me la Henin e’ stata una buona giocatrice.
    Le campionesse sono altre,a mio parere…
    Ora puoi non condividere il mio pensiero,ma folllia pura sara’ la tua…
    Io un campione lo valuto nella sua globalita’…
    E poi…sono gusti…
    Non sempre i numeri vincenti sono indicativi per valutare un campione vero…
    Ad esempio, Gilles Villeneuve non ha mai vinto un mondiale di formula uno,anche perche’ e’ scomparso prematuramente….
    Ma,secondo me,e’ stato uno dei piu’ grandi piloti di tutti i tempi…alla pari del grande Senna,Schumacher,Lauda etc..etc…
    Rispetta le opinioni altrui e non erigerti a dotto,per piacere grande dei tuoi interlocutori…
    Di maestri ce ne sono fin troppi…
    Buon tennis a todos..

    **Actarus**

  42. madmax scrive:

    come quando da bambini lavorano 4/5 ore al giorno, quando a pasqua natale capodanno ed anche ferragosto sono in campo sono dei malati e dei pazzi (mentre i genitori che ce li portano addirittura sono dei delinquenti), poi quanto diventano campioni milionari diventano dei privilegiati. alla faccia della coerenza!!

    e se fanno per lavoro un gioco perchè non lo fanno tutti…se giochi non diventi nessuno se lo fai per lavoro è un lavoro parecchio faticoso per chi lo fa e per tutta la sua famiglia…. che poi dal momento che si diventa personaggi pubblici sia giusto accontentare i tifosi che ti seguono e che grazie alla loro passione permettono si che si guadagnano molti soldi è un discorso resta però il fatto che gli atleti sono sempre degli uomini e momenti di tensione e nervosismo li possono avere anche loro…

  43. stefano grazia scrive:

    Actrus, e’ MIA opinione,condivisa anche da altri, che dire che la Henin sia solo una buona giocatrice e’ FOLLIA PURA…Contento adesso?

  44. Gluca scrive:

    Anche se trovavo la Henin antipatica (non ho apprezzato il suo ritiro duranta la finale dell’ Australian Open contro la Mauresmo, poteva stare in campo dieci minuti e perdere) mi mancherà . Solo Justine e prima di lei la Hingins poteva , con un fisico normale e con un gioco brillante , assicurarci spettacolo e non il noioso pum pum delle nuove “campionesse”. Le giocatrici di oggi (dalla Sharapova in giù) sanno solo andare in campo e tirare delle grandi mazzate , cercano sempre di fare punto in uno-due scambi al massimo ma quando si va oltre per loro sono dolori. La Sharapova diventerà pure numero 1 ma non ne e’ degna. L’altra sera l’ ho vista quasi perdere con la Schnyder una che se avesse avuto la testa della Hingins sarebbe stata numero 1 visto il braccio d’oro.

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