Stava giocando con la Azarenka, l’australiana Casey Dellacqua, ma la sua maglietta era intrisa di sudore e lei voleva cambiarsela. Ma l’arbitro non glielo ha concesso e allora lei…

Qualcuno s’è accorto che c’è stato uno strip-tease d’una tennista su uno dei campi di Pechino? Io non l’ho vista, ma sembra che Casey Dellacqua, una ragazza aussie con un bel caratterino, l’abbia dato.
Stava giocando, nell’insopportabile umidissima calura perchinese (quando non piove a dirotto) contro la bielorussa Azaranka e sudava come non potete immaginare. Si suda anche stando fermi, figurarsi a correre.
Ebbene lei voleva cambiarsi la maglietta, e forse anche il gonnellino.
Solo che quando l’ha chiesto all’arbitro, Ali Katebi, se poteva uscire per andare a cambiarsi lui le ha risposto di no. Non è permesso, le ha detto. Allora lei ha chiesto se poteva andare dietro una rete, ma di nuovo l’inflessibile Ali le ha risposto picche. Allora, tipini focoso, non ha fatto discorsi. si è cambiata come se nulla fosse in campo, sotto gli occhi stupiti, e immagino divertiti, di un migliaio di cinesi.
Ricordo bene che a cavallo degli anni Ottanta-Novanta un simile scandalo fu provocato da una tennista americana, Barbara Potter _ non particolarmente seducente per la verità _ che insistette per cambiarsi la maglietta sul campo, facendo indignare i notabili dell’ All England Club. Che fece allora la Potter: chiamò a sè quattro raccattapalle, mise loro in mano un asciugamano ciascuno e quelli le fecero attorno una sorta di cabina umana.
Fu molto più sexy la bionda Ann White, americana anche lei, che giocò invece con dei pantaloni bianchi attillatissimi, sempre a Wimbledon. Lei era bella davvero…se si fosse spogliata sul campo sarei corso a vederla. (chissà quante critiche mi attirerò adesso…suvvia scherzo, non voglio fare il macho!).
. E se vuol fare una cosa . . .

Questo articolo è stato pubblicato Giovedì, 14 Agosto 2008 alle 23:36 e classificato in Olimpiadi, Personaggi e Campioni, Reportages. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi inviare un commento.