Internazionali di Roma
verso la morte del torneo.
Bolelli no alla Davis, è ufficiale.

 
8 Settembre 2008 Articolo di Roberto Commentucci
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Alemanno: “Il Foro Italico non va toccato. Costruiremo un nuovo impianto a Tor di Quinto”. Ma chi lo finanzierebbe? E soprattutto, quando sarà pronto?

Simone Bolelli rifiuta ufficialmente la convocazione per il match di Davis con la Lettonia. Nei commenti la sua “Lettera Aperta” alla FIT.

Pessime notizie per gli appassionati italiani di tennis. Il nostro paese ora rischia davvero di perdere l’ultimo grande torneo che ancora si disputa in Italia, i Campionati Internazionali di Roma. Il Sindaco Alemanno, chiamato a pronunciarsi sulla querelle del nuovo campo centrale che il CONI e la Fit vorrebbero costruire a loro spese all’interno del Foro Italico, il cui progetto è stato giudicato troppo impattante da alcuni eminenti architetti e da esponenti della nuova giunta capitolina, ha dichiarato dalla Palestina, dove è in pellegrinaggio, che la nuova struttura, un impianto polifunzionale, con il tetto mobile, da 10.500 posti, non si farà.

Il progetto del nuovo stadio, la cui realizzazione è condizione necessaria per la sopravvivenza del torneo, era stato approvato dalla giunta Veltroni. I lavori, sia pure con un certo ritardo, erano partiti, ma ora in Campidoglio il vento è drammaticamente cambiato: “Il CONI non può pensare di sventrare il Foro Italico. Quello è un luogo da rispettare, a carattere monumentale, che vogliamo valorizzare e restaurare. La cittadella dello sport, che vogliamo costruire, si farà nei dintorni. Per il tennis costruiremo un nuovo impianto, nella zona di Tor di Quinto, in un terreno di proprietà del Comune”. A chi gli chiede se non teme che Roma possa perdere il torneo, Alemanno risponde di voler aprire una trattativa con la Federtennis. Secondo il sindaco, l’edizione 2009 del torneo si disputerebbe nella struttura attuale, per poi traslocare nella nuova sede a partire dal 2010.

L’esternazione di Alemanno, che pare così sposare la linea di alcuni esponenti della sua maggioranza (in particolare il deputato Rampelli, del PdL), dimostra con evidenza solare il drammatico pressappochismo e la sublime incompetenza della nostra classe politica.

Pensare di costruire in meno di due anni, dal nulla, un intero impianto, dotato di almeno 10 campi, fra cui un centrale da almeno 10.000 posti e uno più piccolo da almeno 4.000, delle necessarie infrastrutture (spogliatoi, palestre, etc.), dei parcheggi e della viabilità in una zona come quella di Tor di Quinto, ben all’interno del Grande Raccordo Anulare, è davvero un auspicio da libro dei sogni.

Tra l’altro, non si capisce chi finanzierebbe il progetto. Non certo il CONI, visto che la nuova struttura sarebbe di proprietà del Comune. Non certo il Comune, che è sempre più alle prese con difficoltà finanziarie e che non riesce nemmeno a tenere fede agli impegni già presi, come dimostra il drammatico ridimensionamento della Città dello Sport di Tor Vergata, progettata da Santiago Calatrava, per la quale non vi sono finanziamenti sufficienti. Un ridimensionamento che pone in forse l’organizzazione dei Mondiali di Nuoto del 2009, esponendo la città al rischio di una colossale figuraccia. Insomma, chi paga?

Probabilmente, nessuno. E quindi il nuovo impianto, anche se nessuna parte interessata presentasse ricorsi (rischio sempre molto vivo nel nostro litigiosissimo paese), non si farà. E comunque, anche se si trovassero miracolosamente i fondi, anche se nessuno si opponesse, non potrebbe essere ultimato prima di 4-5 anni, ad essere ottimisti.

A questo punto, le possibilità che L’Atp e la Wta consentano alla nostra Federazione di organizzare il torneo sulle strutture tubolari provvisorie (analogamente a quanto è accaduto quest’anno) per un periodo di tempo così lungo, sono praticamente nulle, e la fine del torneo di Roma come Masters Series è certa.

L’appassionato di tennis, il comune frequentatore del Foro, resta davvero interdetto. Come può il sindaco parlare di sventramento del Foro Italico per la costruzione di uno stadio da soli 10.000 posti quando, appena 18 anni fa, per la realizzazione della abnorme copertura dello Stadio Olimpico, il principale componente del complesso del Foro Italico, si è consentita la definitiva e irrimediabile distruzione del magnifico paesaggio progettato dall’ingegner Del Debbio, perpetrando, in nome del Dio Calcio uno scempio, quello si, ben più lacerante?

Per non parlare del danno enorme che per il nostro movimento sarebbe la scomparsa del torneo. Il tennis italiano, già così drammaticamente ignorato da giornali e tv, perderebbe anche la sua unica occasione di ottenere visibilità mediatica.
E non è tutto. Se ne andrebbe anche la principale fonte di introiti per la nostra Federazione, dal momento che la discussa gestione Binaghi è quantomeno riuscita a fare degli Internazionali un ottimo business, con un fatturato di due milioni di euro e un cospicuo utile. La politica dovrebbe assumersi anche la responsabilità di aver posto fine ad una iniziativa che consente ad una Federazione Sportiva di autofinanziare una parte non piccola del proprio budget, alleviando così il carico gravante sulle pubbliche finanze.

Infine, last but not least, sarà necessario accollare al CONI (e quindi in ultima analisi al contribuente) le costose penali che deriveranno dall’impossibilità di tenere fede agli impegni già sottoscritti, che sono molteplici: con la ditta che era stata incaricata di costruire il nuovo stadio, con BNP Paribas, la banca francese che aveva sottoscritto un importantissimo accordo di sponsorizzazione con il torneo, con le stesse Atp e Wta, che solo pochi giorni fa hanno pubblicato i calendari ufficiali per il triennio 2009-2011 e che dovranno modificarli perché Roma non potrà rispettare gli impegni assunti… Insomma, una vera e propria catastrofe finanziaria.

Queste faccende il sindaco non può non saperle. Se non le sa, occorre che qualcuno gliele dica.

E se gliele hanno dette, e lui ha fatto orecchie da mercante, è allora probabile che sotto i veti alla costruzione del nuovo centrale del Foro Italico ci sia qualcosa di più torbido che non le romanticherie di qualche politico nostalgico per la bella architettura del ventennio (che tra l’altro purtroppo non siamo stati in grado di conservare). La storia della nostra capitale insegna purtroppo che la destra politica romana e i “palazzinari” dediti alla speculazione edilizia sono sempre stati molto vicini.

Sarebbe interessante capire cosa comporta, a livello di Piano Regolatore Generale e di assetto urbanistico complessivo, la decisione di destinare la zona di Tor di Quinto a impianto sportivo, e quali sono gli interessi coinvolti.

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129 Commenti a “Internazionali di Roma
verso la morte del torneo.
Bolelli no alla Davis, è ufficiale.”

  1. rockville scrive:

    No gò paroe! (in veneto si dice così)

  2. andrew scrive:

    …ringrazio ancora il raduno di Genitori e Figli per avermi dato l’opportunità di assistere almeno a una edizione del torneo…

    per il resto, sarebbe cosa auspicabile che questa federazione fallisse (è comunque già fallita almeno sportivamente, ma ancora non lo sa). Non sarebbe la morte del tennis in Italia, ma potrebbe costituire un’occasione di rinascita su altre basi, ossia su associazioni sportive e non su circoli.

    Binaghi potrebbe finalmente dedicarsi a tempo pieno al Beach Tennis, che gli si può lasciare in esclusiva senza troppi rimpianti. Bartolini, specializzato in Centri Estivi, verrà incoraggiato a farne una Spa completamente autonoma e donare ore e ore di sano divertimento alla nostra gioventù.

    …finalmente gli addetti ai lavori potrebbero dedicarsi con maggiore attenzione a ciò che dovrebbero fare, ossia preparare degli atleti per affrontare il tennis come sport.

  3. BarbaraL. scrive:

    Bell’acquisto questo sindaco, veramente.
    Che tristezza,ma del resto del tennis non importa nulla a nessuno in Italia.

  4. Gudpis scrive:

    bella grana… risoluzione da fasciarsi la testa, o forse peggio da sbatterla sul muro! I retroscena non li so e non li posso sapere… ma di sicuro SIAMO ALLE (ITALICHE) SOLITE.
    Mi domando se chi amministra abbia qualcuno che lo sovraintenda, o in questa follia chiamata decentramento, abbiamo costruito un sistema nel quale ognuno prende le sue belle decisioni senza rendere conto a nessuno.
    Allora… abbiamo un sindaco che di fatto ha il potere di buttare alle ortiche un intero movimento sportivo (quello tennistico)…. una Federazione sportiva che ha la pretesa di ignorare i consigli di tanti (vedi Tommasi) opinionisti dotati di buon senso che è da mò che avevano capito che il Foro va stretto al grande tennis. Chi pensava di poter organizzare il V torneo del mondo in una bella cornice ma drammaticamente piccola è quantomeno uno sprovveduto….
    I nodi vengono al pettine, i drammatici errori pure, chi li commette è sempre al suo posto e fra poco verrà pure rieletto senza che nessuno osi sfidarlo. Ennesimo capitolo della auto-distruzione Italiana… speriamo che le forze buone e competenti della società italiana si arrabbino e comincino a far fuori questi incapaci!

  5. Gudpis scrive:

    PS: sul sito Federtennis hanno pubblicato la lista dei candidati di Verona: Ho capito male o c’è un solo candidato? Non è ora che il Coni si interessi un pò di democrazia nelle federazioni? Perchè non facciamo basta con questa farsa delle elezioni e affidiamo al coni, al governo o chissenefrega a chi, il compito di nominare i Presidenti federali. Sono per la democrazia dal basso, ma questa è autarchia dal basso, perchè con la scusa che si è stati eletti in un’avvincente competizioni tra numero 1 candidati, si può fare il bello e cattivo tempo!
    PS2: perchè sul sito Federtennis non si informa il movimento tennistico (che lo finanzia) del fatto che abbiamo qualche problemino col Torneo di Roma?
    Dimissioni di tutti, altro che ricandidatura!
    Non se ne può più…Chi la pensa come me per favore intervenga chiedendo anche lui le DIMISSIONI di tutti i quadri FIT!

  6. Roberto Commentucci scrive:

    Gudpis, io non voglio certo fare l’avvocato difensore di Binaghi.

    Però la Fredertennis, davvero, credo che in questa faccenda sia molto poco colpevole.

    E’ il CONI ad avere le risorse finanziarie per costruire il nuovo stadio, non la Fit. E il CONI, non la Fit, ha scelto di puntare tutto sulla valorizzazione del Foro Italico.

    La Fit, anche se avesse preferito andare altrove, non avrebbe certo avuto la forza, politica ed economica, di imporre una tale decisione. E quindi non le restava che puntare tutto sul progetto del CONI:

    Del resto, il progetto era stato approvato dalla vecchia giunta comunale, sembrava che le cose potessero andare in porto, si parlava di costruire anche altri due campi alle spalle del nuovo centrale, nei pressi della Palestra della Scherma, e di fare così a partire dal 2011 il torneo “combined”, uomini e donne insieme, come a Indian Wells e a Key Biscaine…

    Credo insomma che anche la Fit abbia dovuto fare i conti con le debolezze complessive del nostro sistema-paese.

    Poi sul problema della democrazia-dittatura alle elezioni FIT posso essere anche d’accordo, ma prima di buttare a mare Binaghi aspetterei una candidatura alternativa che sia davvero credibile. E temo che non ci sia nulla.

  7. Bigtrouble scrive:

    Quoto in toto Commentucci. Aggiungerei solo che nell’ipotetico caso in cui si costruisse un nuovo impianto, alla fine rimarebbe inutilizzato il vecchio… Altro esempio di spreco di risorse!

  8. madmax scrive:

    rob, la realtà nessuno di noi può saperla, certo è che se hanno sbagliato con lo stadio di calcio, non significa che si debba sbagliare anche per quello del tennis…e poco importa se questo dovesse far fallire la fit!! vogliamo renderci conto o no che è necessario buttare giù tutto e ripartire da capo con sane, giuste e moderne idee e non tutte le volte in nome di una giusta causa continuare ad aggirare le regole, altrimenti siamo uguali a loro e scusa ma questa è un’offesa che non posso accettare..

    se vogliamo uscire dalla crisi (a tutti i livelli) il popolo italiano deve accettare che ci sono delle regole e che bisogna rispettarle, sia quando la cosa fa ci comodo che quando non lo fa, sia quando devono rispettarle gli altri ma soprattutto quando siamo noi stessi a doverle rispettare….. solo così avremo delle certezze, altrimenti all’ultimo momento ci sarà sempre qualcuno che cambierà le carte in tavola…

  9. simon scrive:

    A BarbaraL., mi permetto di darti del tu, se non sei di Roma ti prego non infierire anche tu, se invece lo sei allora ci teniamo compagnia a vicenda visto che siamo nella stessa barca.

  10. pibla scrive:

    Dalla SOMMA VERGOGNA all’INFINITA TRISTEZZA e purtroppo all’ennesima conferma di come vanno le cose qui da noi……
    …..ciò detto, non credo che in questo caso la Federazione sia contenta della piega che stanno prendendo le cose e non capisco bene perché prendersela con lei in questo frangente; il Foro poteva tranquillamente continuare ad ospitare il torneo ed il progetto andava benissimo ed era comunque molto meno impattante sull’ambiente circostante di quanto non lo fosse lo Stadio Olimpico, ma tant’è, è chiaro che ci sono in gioco interessi molto più grossi di quelli del tennis di cui in effetti, in Italia, non frega un fico secco a nessuno.

  11. simon scrive:

    Possiamo dire addio all’unico torneo importante di tennis che ci era rimasto.

  12. Roberto Commentucci scrive:

    Max, a quanto mi consta, (ma posso sbagliare) l’ultimo progetto presentato al Comune prevedeva un costoso scavo di 17 metri, proprio per interrare il più possibile il campo e le tribune in modo da non superare il livello dei pini, e non modificare lo skyline (la linea del paesaggio). Come del resto era stato richiesto dalla Soprintendenza.

    La decisione di dire no del Comune credo sia diventata del tutto politica, l’impatto ambientale è un mero pretesto. Quindi le regole le stanno violando altri.

    Inoltre vorrei chiarire un altro punto. Non è che la Fit fallisce se non si fa più il torneo. Il torneo è stato gestito in perdita per moltissimi anni, e la Federazione non è mai fallita, perché il CONI, e quindi lo Stato, hanno ripianato le perdite. Quindi le finanze della Federazione non dipendono da questo, perché sarà il CONI e quindi il bilancio statale, a garantire la sopravvivenza della Federazione, come previsto da leggi e statuti.
    E’ solo che certe cose vanno rimarcate: per una volta un pezzo di “pubblico” in questo paese mette su una iniziativa che crea valore, anziché distruggerlo, e prontamente si creano le premesse perché il tutto si rompa, con danno di tutti i contribuenti italiani. Sono molto scoraggiato.

  13. Voortrekker Boer scrive:

    Caro Commentucci ti ricordi in inverno prima e in primavera poi quando mi dicevi che era impossibile che accadesse una cosa del genere, e facevi passare i miei post come quelli del criticone anti-romano e non informato sui fatto, quando mi si diceva “Roma ha un prestigio immenso, è organizzato benissimo”, ha ricevuto questo e quello come riconoscimenti etc..”. Ebbene, con un po’ di dispiacere ammetto di aver avuto la vista lunga. Quando a fine 2006 DeVilliers espresse per la prima volta la volontà di dare una svecchiata al circuito Master Series con i parametri di capienza degli stadi capii subito che per Roma le cose non si sarebbero messe bene.

    Purtroppo il Torneo di Roma è stato affossato da molti FIT,CONI,Politica etcc…alla fine Tiriac vince, Franulovic a MonteCarlo l’ha sfangata in qualche modo. Fossi nei panni del sig.Uwe Steeb, director di Amburgo, mi darei da fare in qualche modo.

    Alla prossima Commentucci.

  14. Nikolik scrive:

    Non capisco, veramente, cosa c’entri la FIT, quando è, ormai, a tutti evidente che è il Comune di Roma che non vuole al Foro Italico il tennis.
    Basta leggere l’intervista di Alemanno per capire di chi è la responsabilità, no?
    Che c’entra la FIT? Mah…
    Oltretutto, umilmente, vi ricordo che in Italia, non essendo mai avvenuto l’agognato esproprio proletario, la proprietà privata è riconosciuta dalla Costituzione.
    E il foro Italico, dove c’è il torneo, tutta la baracca, insomma, sono di proprietà privata, e non certo della FIT! Tutti sanno di chi è la baracca!

    Romani! Avete votato voi questa Giunta Comunale, no? Risolvete voi il problema, allora! Affari vostri!
    Vorrà dire che andremo a Milano, pazienza!

  15. madmax scrive:

    ma cosa c’entra la fit??

    io ho detto solamente che se c’è una legge questa deve essere rispettata ed il fatto di che non sia stata rispettata in precedenza non significa doverla e poterla disattendere ancora, altrimenti gli errori diventano 2. e se questo dovesse farci perdere il torneo ATP che lo si perda, è indubbio che il rispetto delle leggi sia ben più importante…se altresì in questa decisione ci sono interessi personali che vengano smascherati e si punisca chi deve essere punito…

    ma che tutte le volte che un governo (qualunque esso sia) prende una decisione che sfavorisce qualcuno sia sempre e solo per interesse personale è inaccettabile!!! in questo paese è arrivato il momento di prendere decisioni anche se impopolari e che ovvimente come qualunque decisione scontenterà qualcuno, l’importante è che queste decisioni siano per il bene di tutti e soprattutto nel rispetto delle regole..

    quindi ora mi aspetto o che si dimostrino questi interessi di bottega (e si cacci il sindaco) o che le sue ragioni siano valide e tutti gli altri accettino di ricominciare tutto da capo…

  16. Roberto Commentucci scrive:

    Max, ti ripeto che il progetto CONI aveva passato il vaglio della Soprintendenza, quindi la legge era stata più che rispettata.

    La legge non dice che tutti gli architetti del mondo devono essere d’accordo sull’opera x. Dice che la Soprintendenza deve approvarla. Poi c’è un’altra legge, che dice che ci vuole anche l’approvazione del Comune.

    E la vecchia giunta la aveva concessa, mentre la nuova ha (per ora) cambiato idea.

    Ho poi cercato di dimostrare che la decisione del Comune causerebbe la perdita del torneo da parte del nostro paese, e quindi comporterebbe un danno non solo per gli appassionati di tennis, ma anche per l’intera citta di Roma e per tutti i contribuenti italiani, ai quali, ceteris paribus, il finanziamento pubblico allo sport verrebbe a costare un po’ di più.

    Quindi non si tratta di una decisione impopolare presa a vantaggio di tutti, come potrebbe essere se si fosse deciso di costruire un’importante ferrovia o di un impianto per lo smaltimento dei rifiuti, ma di una decisione che danneggia tutta la collettività, mentre non è (per ora) chiaro chi favorisca.

  17. andrew scrive:

    …esatto Nikolik, la FIT effettivamente non c’entra niente con il tennis…

    un appello a tutti i circoli privi di piscina a non rinnovare l’affiliazione alla FIT e a organizzarsi in altro…

  18. BB 1980 scrive:

    La mia sensazione che la gittata di Binaghi non vada oltre l’organizzazione del Challenger del TC Cagliari. Pretendere di più sarebbe come pensare che una FIAT Panda vada più forte di una Chevrolet Corvette ZR1, quella del tempo record al Nurburgring : 7:26:40 !!!!!!! ( 23 secondi dati alla umiliata Ferrari 599 GTB Fiorano )
    Perchè il tennis italiano ritrovi lo spirito e i risultati del periodo di Panatta & c bisogna azzerare l’attuale dirigenza FIT in toto

  19. riccardo cellini scrive:

    …non ci voglio neanche pensare alla fine degli Internazionali, quindi rimango fiducioso, anche se stupidamente, che si risolva il tutto con le prossime edizioni nel nuovo centrale del Foro Italico!

  20. Marco scrive:

    Che schifo!!!!
    Non ho parole!!!!
    Un torneo che finalmente negli ultimi anni aveva ottenuto sempre buoni risultati sia in termini economici che sportivi scompare!!!!
    Tutto per colpa di una schiera di miopi, incompetenti amministratori che nell’interesse di qualche “palazzinaro” loro amico hanno dato il colpo di grazia al tennis italiano!!!!!!!!!!

  21. matteo78 scrive:

    non cè bisogno di scrivere tante parole ne bastano poche. Siamo in Italia e quindi se non si tratat di calcio non se ne fa nulla perchè la gente vuole solo quello…il tennis bah ma che sport è?…che tristezza…io sto guardando l’us open qui a new york e cè da rimanere stupiti dagli impianti e dall’organizzazione che esiste..ci saranno pure problemi anche nella bella NY ma almeno quando costruiscono per lo sport costruiscono e batsa cercando il meglio…Credo che Roma sparirà dal calendario dei tornei big con buona pace di tutti, mentre penso che se la FIFA imporrà un ampliamento dell’olimpico vedrete che non ci saranno problemi…w il dio calcio e w l’italia paese che non avanzerà mai nel futuro in nessun settore…disgustato

  22. Luca scrive:

    Incredibile, ma forse neanche tanto, questa è l’Italia, il bisogno di fare qualcosa solo perchè lo schieramento politico opposto, precedentemente in carica, ha fatto il contrario sta rovinando il paese, lo si vede nelle grandi questioni politiche e lo vediamo anche in questa abominevole decisione che rischia seriamente di trafiggere al cuore il tennis italiano, già colpito da un’emorragia forse inarrestabile.
    Aggiungiamoci poi un sindaco con dei trascorsi politici non proprio lodevoli ed ecco il risultato. Complimenti!!!

  23. Nikolik scrive:

    Ragazzi, il vostro voler affibbiare responsabilità alla FIT, a tutti i costi, in merito anche a questa vicenda, quando è proprio evidente che essa non c’entra nulla (è evidente proprio a tutti), scredita le vostre stesse teorie antifederali.
    Non capisco, veramente, che cosa potrebbe fare la FIT contro il Comune di Roma, legittimamente eletto, non essendo, oltretutto, proprietaria dell’area.

    Se poi questo blog è divenuto un gazzettino antifederale, dove si parla, sempre e comunque, contro la Federazione, allora è un altro discorso.
    Non vi lamentate, però, se poi le vostre critiche vengono assolutamente ignorate, ovviamente.

  24. andrew scrive:

    …basta con ’sta storia che il calcio occupa tutto…è chiaro che se una federazione non contribuisce a diffondere uno sport ma lo rinchiude all’interno di circoli (e fa benissimo il suo lavoro poiché è una federazione di circoli), non può pretendere di fare “massa critica” o di aver alcun peso (per il beach tennis però sono riusciti ad avere lo stabilimento Sogno di mare, non male eh!)…

    quindi, l’unica cosa da fare è associarsi al vaffantennis e andare ‘affantennis…

  25. simo82 scrive:

    BELLA FACCIAMOLO A MILANO STO TORNEO!!!
    MILANO CAPITALE!!!

  26. Alessandra scrive:

    Potrà anche andare tutto a farsi benedire, ma di sicuro una mia lettera il Sig. Alemanno la riceverà..e come me spero di tanti altri…..

  27. Alessandra scrive:

    Beh il torneo a Milano..climaticamente non penso sia il massimo..siamo un po’ obbiettivi almeno..una tristezza…

  28. GIANNI OCLEPPO scrive:

    A Milano sarebbe una schiffezza.

  29. Gudpis scrive:

    caro Roberto
    probabilmente hai ragione e cmq ho premesso che non posso essere informato su chi è più responsabile, chi meno.
    Detto questo il mio ragionamento partiva dal vivo ricordo degli strali che da ambianti federali piovevano su Tommasi quando diceva che lo sdoppiamento del torneo maschile femminile nn poteva essere sopportato a lungo e pertanto che non si poteva pensare di ambire al ruolo di 5^ slam per il semplice fatto che la struttura al foro non è adeguata né adeguabile, pertanto andava scelta un’ altra area più grande per fare i nuovi impianti (a suo tempo ovviamente).
    Ammettiamo che la Federazione non possa dare conto di tutte le opinioni ancorchè autorevoli, comunque l’impressione che siamo il master series con la struttura più bella, ma meno adeguata, non ce l’aveva solo Tommasi.
    L’amministrazione capitolina ha ribaltato le carte in tavola? Non sento nessuno dalla Fit prendere posizione contro Alemanno (che non difendo in quanto nn mi rappresenta). L’impressione insomma è che siamo alle solite: Il Coni non è attaccabile dalla FIT in quanto se andasse a sindacare su risultati e gestione…. fate Voi! Il Coni non pretende niente dalla Fit, e pertanto non mette certamente il Tennis tra le proprie priorità… la politica non si attacca mai altrimenti la poltrona può sfuggire… e alla fine chi ci rimette? Io rimarco la debolezza della FIT, debolezza con i più forti, arroganza con i più deboli e coi circoli.
    Non ti pare Roberto che se si mandava in crisi l’Italtennis per una questione di aree da sbloccare per qualche palazzinaro (non dubito che sia così) la nostra Federazione doveva quantomeno far presente a mezzo stampa di essere turbata? Eppoi non ti pare che se la gestione Federale finalmente lavorasse solo sulla base dei risultati avrebbe potuto ottenere di più? Si è creduto che attaccando i giornalisti critici, commissariando le regioni si potesse governare il tennis, ma ecco quello che si ottiene a nn essere credibili: ti tolgono l’appuntamento più importate chissà per quale motivo. Secondo me se la FIT avesse in bacheca i risultati dell’omologa Federazione spagnola a Roma ne facevano tre di Fori italici! Contano i risultati! Sulla base di quelli si ragiona! Non c’è nessun rispetto per il tennis perchè non produce risultati. Questo è il punto a mio avviso.

  30. andrew scrive:

    candido ufficialmente Bassano del Grappa…siamo già una realtà imponente grazie alla squadra di serie A (a proposito, a ottobre ricomincia ed è uno spasso vedere i dirigenti che cantano i cori per i loro beniamini a gettone, non mancate…). Basterebbe forare il Monte Grappa e creare un anfiteatro antropico all’interno…

  31. fra scrive:

    Non so se vi rendete conto, ma l’Italia sta scivolando lentamente nel terzo mondo a causa della sua classe politica.
    Perderemo gli internazionali d’Italia per gli interessi dei soliti noti (di destra o di sinistra non fa differenza, il comitato d’affari è lo stesso) e avremo uno stadio nuovo tutto per la Roma anche se allo stadio ormai non ci va più nessuno.
    Bello schifo.

  32. MIRKO scrive:

    Ma lo sapete dove siete/siamo ??? Siamo in Italia, in questo paese sfido qualcuno a citarmi un’opera fatta da un politico senza aver nessun tornaconto , ma solo per il bene dei cittadini. A Tor di Quinto (io suggerirei Tor Vaianica per il clima balneare…) ci saranno sicuramente interessi da parte di qualche affarista colluso alla politica , o terreni da far diventare edificabili che qualcuno ha comprato x agricoli , mazzette e quant’altro si uò immaginare che circoli intorno ad un politico…Siamo un paese che è stato scippato del voto, i politici si scelgono tra loro e per loro… il paese della munnezza di stato x costruire inceneritori appaltati a ditte colluse con la politica…. il paese dell’Alitalia gestita x anni dai politici corrotti e in ottica clientelare e che paghiamo noi tutti cittadini… e potrei andare avanti così per ore , il paese che ha premiato coloro che avevano portato i capitali all’estero…. il paese del bavaglio alle intercettazioni ai politici…il paese del nodo Alfano…delle leggi “ad personam”… il paese dei parlamentari condannati…di quelli presenti da innumerevoli legislature…il paese delle 10 legislature della moglie di Fassino…
    E ci stupiamo del Foro Italico….

    Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!

    Se lo diceva già Dante……poveri noi

  33. enzo cherici scrive:

    Boero complimenti! Avevi la vista talmente lunga che avevi previsto anche il cambio di amministrazione cittadina. Ti fa un baffo Piepoli a te ;-)

  34. sasuzzo scrive:

    Demolire l’olimpico, tomba morale dell’italianetto medio, e costruirci il più bello stadio di tennis del mondo… abbasso il calcio, w il tennis

  35. Johnny scrive:

    Beh rifondare il Foro Italico sarebbe come deturpare la Venere di Milo. O si lascia così oppure non se ne fa nulla.

  36. Fabrizio Scalzi scrive:

    Vabbè…..diciamo che la federtennis non ha colpe…ma sono anni che si parla di un impianto adeguato!Sono 30 anni che vado al Foro,e almeno un giorno…sento sempre gli stessi commenti!!Rino tommasi sono anni che dice che andava fatto un nuovo stadio del tennis..Gli americani hanno costruito Flushing Meadows nel 1978 in soli 6 mesi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!dall’ultima edizione a forest hills fino alla nuova sede attuale..a I vari consiglieri fit, dicevano che le statue erano l’orgoglio del nostro irrinuciabile scenario sportivo…tutte cavolate!comunque è inutile piangere sul latte versato.ogni dirigente ha pensato alle proprie tasche,anche quando nel 2000 la fit ha venduto i diritti alla tv satellite stream,permettendosi così di regalare 80.000 biglietti omaggio ai propri amici e parenti…una incapacità organizzativa che solo da pochi anni stà cercando di seppellire,riportando il torneo di Roma i fasti di un tempo ormai dimenticato.questo solo grazie alla buona volontà dei nostri rappresentanti:giocatori e coach,che andrebbero più presi in considerazione,e non multati come avveniva in passato.
    Sicuramente Alemanno non è un appassionato di questo sport…ma se fosse sorto un problema relativo allo sport del pallone,sarebbe tutta un’altra storia….si sarebbero piegati tutti al DIO CALCIO.La sola e unica rovina di questo paese…che si inchina davanti ad un pallone…dove non c’è colore politico o razziale.un vero schifo….sono disgustato.

  37. BB 1980 scrive:

    Sarebbe interessante sapere chi sono le imprese che potrebbero partecipare alla costruzione dell’ipotizzato nuovo impianto.
    Mica quelle che hanno costruito il nuovo aeroporto di Cagliari ??

  38. Armando scrive:

    @BB 1980 - Perché nomini l’aeroporto di Cagliari? Mica é poi tanto brutto?

  39. giancarlo scrive:

    visto che non c’è un’alternativa concreta e credibile, dobbiamo tenerci Binaghi!!! Ma che il vice pres. Bartolini dichiari che l’Italia tennistica si presenta unita e pacificata all’assemblea di Verona…!!! veramente sono senza pudore!!! l’unità è stata ottenuta a colpi di commissariamento e di squalifiche degli avversari politici o di quelli che potevano diventarlo!!!
    L’assemblea convocata il 13 Settembre toglie la possibilità di voto a chi si è affiliato solo dallo scorso anno, visto che il conteggio dei voti è al 31 Ottobre, con tanti saluti alla democrazia ed allo Statuto. E il CONI ancora una volta fa finta di niente…
    Per l’anno prossimo per risparmiare sarà meglio affiliarsi agli enti di promozione, forse avremo un servizio migliore mantenendo sempre le agevolazioni di legge

  40. BB 1980 scrive:

    @ Armando
    Mi domandavo se le società che che lo hanno costruito parteciperebbero all’ipotizzato nuovo impianto; tutto qui.
    Circa la nuova aerostazione di Cagliari, ha un surdimensionamento ridicolo rispetto all’ effettivo traffico dello scalo cagliaritano. Chissà perchè.
    La gestione dello scalo è cambiata dall’epoca della costruzione dell’aerostazione, con l’estromissione dell’allora presidente della locale CCIAA e dell’ingegnere che presiedeva la società di gestione dello scalo.
    Di quel personaggio ricordo la magra figura fatta alla Camera di Commercio di Cagliari - di cui era appunto presidente - durante una conferenza del presidente di Slow Food Carlo Petrini, suo ospite e conferenziere.
    Nel giro di pochi minuti volarono insulti, e Petrini abbandonò la sala con i suoi collaboratori, lasciando il poveretto agli sguardi attoniti dei presenti; della cosa - ridicola - ne venne dato risalto sul quotidiano Unione Sarda.
    Non venne più rieletto.
    Penso che un imprenditore capace - come un ingegnere di valore - non abbia bisogno di incarichi politici per stare in piedi con le proprie gambe; in caso contrario, è solo un parassita. Probabilmente per educazione di famiglia.

  41. madmax scrive:

    a parte il fatto che sembra di essere finiti in un’aula del cremlino a leggervi sembrerebbe che il tennis italiano sia in auge e che gli internazionali d’italia valgano wimbledon…. comincio a pensare che l’italia abbia il tennis che merita…

  42. madmax scrive:

    e prima di dire che la nuova giunta sta facendo qualcosa a favore di qualcuno, cominciate a farmi sapere a favore di chi è lstato fatto lo schifo che abbiamo oggi, perchè sinceramente peggio del presente ho i miei dubbi che si possa fare…

  43. BB 1980 scrive:

    @ giancarlo
    Beh, ammesso che accettasse l’incarico - e ne dubito perchè penso abbia ben altro da fare - Sergio Tacchini è un personaggio che ha dato incontestabilmente lustro, lui sì, al tennis italiano.
    Prima come tennista, poi come imprenditore.
    Fossi in Binaghi, ritirerei la candidatura e mi dedicherei a fare il mio mestiere. Almeno ne uscirebbe in maniera decorosa.
    Presumo che un lavoro riesca pur a trovarlo

  44. p1pp0z scrive:

    Ma infatti madmax, andiamo tutti a vedere gli splendidi challengers, così si che si riavvicinerà il grande pubblico al tennis.
    Secondo me al peggio non c’è mai fine, e se ci fosse, perdendo Roma ci avvicineremmo molto; ricordo a chi dice che contano i risultati, che Londra ha Wimbledon e dal prossimo anno il Masters, pur avendo solo uno scozzese tra i top; e Montecarlo chi ha tra i top? E il Canada che risultati ha raggiunto negli ultimi 30 anni? O la tradizione del torneo vale solo per gli altri?
    Il tennis paga anni di malgestione, di malcostume e di malcultura.

  45. Avec Double Cordage scrive:

    l’analisi mi pare è stata fatta, ora urge trovare soluzioni

    ma prima vorrei chiarire una cosa con il nostro bastian contrario

    Nikolik tu ti domandi per quale ragione si dovrebbero affibbiare delle responsabilità alla FIT (ricordiamolo FIT sta per Federazione Italiana Tennis e non è la federazione di quelle che furono nobili discipline olimpiche come Tiro della Fune o Sputo In Lungo) e in seguito come una vocina dall’asilo affermi: Se poi questo blog è divenuto un gazzettino antifederale, dove si parla, sempre e comunque, contro la Federazione, allora è un altro discorso.
    Non vi lamentate, però, se poi le vostre critiche vengono assolutamente ignorate, ovviamente.

    Va dato credito al presidente della FIT che durante le olimpiadi di Pechino aveva gridato allarme, ma era tardi e non basta.
    Per rispondere alla Tua questione Nikolik comunque, anche se sinceramente non dovresti avere problema alcuno a capirlo da te, la FIT dovrebbe (dico dovrebbe essendo la sua base elettiva un impasto di soci e presidenti di circoli e non la base tennistica) curare gli interessi del movimento tennistico italiano, ed evidentemente assicurare la permanenza in Italia di uno dei 15 tornei più importanti a livello globale deve essere di interesse prioritario, visto anche che questo torneo caccia soldi e maggiormente se questo torneo fa parte di questa elite per ragioni fortunose e non legate a meriti della FIT nell’aumentare la visibilità e pratica del tennis che si possano raffrontare sullo scenario globale

    la colpa della FIT è di non riuscire (se non addirittura non attivarsi) a mobilitare la protesta dei molti appassionati di tennis italiani e di concentrare questa protesta in richieste precise, concrete e realizzabili, oltre a non attivarsi con la dovuta energia ed organizzazione (prova ne sono i risultati, tra l’altro quei pochi buoni risultati che ci sono sono merito di privati - e lasciamo perder i tornei juniores, risultati dunque, risultati da 30 anni molto inferiori a quello che un paese dal potenziale sportivo di vertice come l’Italia potrebbe raggiungere, risultati che vengono raggiunti in Italia da moltissimi altri sport al di fuori del tennis, gestito appunto dalla FIT) ad ovviare alle cause che stanno alla base del rischio (molto reale) di perdere lo status del torneo di Roma, che sono chiaramente la mancanza di risultati di vertice di tennisti italiani da tre decenni

    sicuramente Nikolik, troverai da ridire, ma dovrai in cuor tuo ammettere che non si sta facendo abbastanza, prova ne è che il sindaco di Roma dice pubblicamente che lo stadio non si può costruire per motivi di impatto paesaggistico (uno stadio più alto dei pini) quando l’ente responsabile a sorvegliare in merito aveva già approvato da tempo

    ma veniamo a quel che è da fare adesso, che non è trovare il colpevole della situazione (tanto non è che ci vuole molto e non gli si può fare nulla anche se messo per assurdo ciò potrebbe migliorare qualcosa) ma trovare una soluzione per far rimanere il torneo master series futuro mille in Italia

    io partirei da quello che non è necessario a farlo rimanere in Italia, per primo il fatto che si svolga nel foro italico in mezzo ai pini dietro lo stadio del calcio con i tifosi laziali e romanisti a cantare

    questo lo si è fatto fino ad ora ma ha raggiunto evidentemente il suo limite, cosa che bisognava capire 10 anni fa quando chi lo diceva veniva ignorato

    è invece necessario che ci sia un infrastruttura capace di non sfigurare dinanzi a quelle di Madrid, Maiami, Indian Wells, Cincinatti, Toronto, Montreal etc.

    evidentemente una tale infrastruttura in Italia con i risultati attuali dei nostri tennisti (che condizionano il seguito pubblico e mediatico) non può essere dedita solo al tennis. Il centrale dovrà quindi essere uno stadio multifunzionale con tetto apribile (l’inverso di altre situazioni dove il tetto si deve poter chiudere per motivi climatici da noi bisogna poterlo aprire per fare disputare un torneo all’aperto una settimana all’anno) utilizzabile anche per concerti e altre manifestazioni sportive come basket, palla volo e altri sport

    la FIT dovrebbe dunque mettersi in contatto con altre federazioni per realizzare tale stadio con attorno il numero di campi che servono per il torneo in una zona raggiungibile da Roma con mezzi pubblici ma che consenta ampliamenti futuri, di conseguenza al di fuori di Roma, secondo me il più vicono al mare per aumentare l’attrattività in vista di futuri risvolti, un po’ come succede a Miamai

    Milano non è un alternativa concreta perché tutto ciò va fatto subito visto il ritardo allarmante altrimenti se ne potrebbe pure parlare per via della maggiore centralità rispetto alla densità popolare italiana

    una soluzione potrebbe essere il modello canadese che alterna il torneo tra le città di Toronto e Montreal, anzi sinceramente secondo me vista la situazione tragica e l’urgente necessità di agire è proprio questa la soluzione più sensata che consentirebbe anche maggiore flessibilità per eventuali problemi futuri, infatti l’alternanza non sempre deve essere Roma-Milano, ma anche Roma-Torino, Roma-Firenze, Napoli-Milano sarebbero, anche se solo teoreticamente, ipotizzabili in caso di problemi

    ciò non toglie che deve essere costruito subito uno Stadio con una quindicina di campi attorno e terreno per ampliamenti futuri, se questo stadio non sarà stato realizzato entro l’anno prossimo (tecnicamente è fattibile il problema è solo burocratico) o l’anno dopo il torneo nella data che ora è di Roma si svolgerà aldifuori dall’Italia, forse a Monte Carlo, la fortuna di Roma per ora è che deve essere in Europa per via della vicina data del Roland Garros e dei fusi orari, Madrid ha già soppiantato Amburgo e il tennis tedesco è in uno stato simile a quello italiano a differenza del fatto che li le cose stanno peggiorando mentre da noi almeno un lieve anche se ininfluente miglioramento c’è, la Francia ha già il roland garros, a Londra c’è wimbledon qualche settimana dopo, rimane la Svizzera per via di federer ma il mercato di meno di 8 milioni non gioca a favore, la Polonia non ha campioni, la Serbia è troppo piccola e povera, l’Africa è nella stessa fascia oraria ma non c’è tennis a meno che Anderson non inizi a battere Djokovic ogni settimana e non solo lui ma anche gli altri

    in pratica ci troviamo sull’orlo di un precipizio da decenni ed è fortuna che oltre ai mercati francesi, inglesi e tedeschi in europa ci sia solo quello spagnolo e non ancora quello polacco capaci di concorrere con un paese come l’Italia che se pur allo sbando ha sempre intorno ai 50 milioni di abitanti non ancora alla fame

    ma certo veramente non conviene andare avanti con i soliti giochetti politburocratspeculatori italiani, perché se si aspetta ancora qualche anno il livello degli stati dell’est si avvicinerà a quello degli stati dell’ovest (avvicinare quello italiano poi forse non conviene nemmeno tanto) come in Polonia è già quasi avvenuto, e poi basta che salti fuori qualche fenomeno che il torneo di Roma per decenni se lo si può scordare

    il compito della FIT ora è alzare un gran polverone mobilitando la base presentando i fatti in modo trasparente e parallelamente allearsi con altre realtà e progettare la realizzazione di questo stadio al di fuori del Foro italico, Foro Italico che può essere solo un soluzione d’emergenza ancora per l’anno prossimo al massimo, lasciamo perdere staue, marmi e tradizioni qui si parla di soldi ATP

    l’occasione dei mondiali di nuoto è stata sciupata e sinceramente una piscina e un campo in terra sono comunque conflittuali e non offrono garanzie di sinergia

  46. Voortrekker Boer scrive:

    Caro Enzo Chierici la nuova amministrazione comunale ha solo dato la botta finale…il centrale era già in netto ritardo a metà agosto quando sembrava che tutto procedesse (ho visto personalmente l’area).

    Il tira e molla sul Foro Italico c’è già da molto tempo. A questo punto per salvare il torneo bisognerebbe spostarlo, le varie giunte comunali romane hanno fatto ben poco per valorizzarlo e meritarselo.

  47. Avec Double Cordage scrive:

    @p1pp0z

    non si tratta solo di risultati di vertici che pompano un movimento ma è un simbiosi tra essi e il potenziale mercato che per un master series necessita di on paese che abbia intorno ai 30 million di abitanti iù o meno a seconda della capacità di acquisto dei suoi cittadini

    il mercato in Italia ha la massa necessaria ma i risultati sono il problema

    il torneo di Montecarlo è un torneo francese-italiano perché da li viene il pubblico, i risultati influenti sono quindi quelli francesi e italiani, con Roma c’è la differenza che non ci sono soldi che vanno nelle casse della FIT

    il Giappone ha una popolazione grande il doppio dell’Italia ha una struttura seria a Tokio ma per via della scarsità dei risultati non ha un master series, grazie alla sete di successo e Nishikori potrebbe però averlo in futuro, come era successo in Germania, la Cina lo avrà sicuramente a discapito di risultati, per via della dimensione del mercato superiore ad ogni altro avvicinabile teoreticamente sollo dall’India se dovesse in futuro avere un top ten, Brasile ha un popolazione sufficente ma non abbastanza ricca, l’Argentina è di poco al disotto in 2 dei 3 criteri, il Sud Africa al momento ha solo la tradizione…

  48. madmax scrive:

    appunto caro pippoz loro hanno curato i tornei e tralasciato i giocatori…dobbiamo far così anche noi?? dalle parti di casa mia, prima si mettono le fondamenta e solo alla fine il tetto!!! oltretutto per quanto riguarda wimbledon, beh forse ha un’altra tradizione mentre per quanto riguarda montecarlo è la location DELL’ATTUALE DELLA DOLCE VITA E NON DEI TEMPI DI WANDA OSIRIS……

    purtroppo da noi si vuole tutto e subito, mentre per rimettersi in piedi da 30 anni di malgestione ci vogliono altri 30 anni di ottima gestione e noi non abbiamo ancora iniziato…

  49. Armando scrive:

    @BB 1980 - Capisco, sul surdimensionamento non ci sono dubbi, non sapevo dei vari intrallazzi ma erano intuibili. Speriamo che a Roma non succedano (?). Il probabile declassamento del Foro Italico però esula almeno in parte dal solo cattivo stato degli impianti: sono decenni che non abbiamo giocatori di vertice, ora che hanno due top ten un bel MS potrebbero farlo a Basilea…
    Comunque per tornare all’aeroporto noi sardi, che non abbiamo mafia o altri ostacoli particolari all’imprenditoria, dovremmo impegnarci di più e metter su tante belle fabbrichette come in Brianza, così il traffico aeroportuale diventerebbe adeguato alla struttura!

  50. andrew scrive:

    …intanto leggo sul sito TennisTeen.it che Bolelli ha rifiutato ufficialmente la convocazione….

    forza Simone!!!

  51. Paolo v. scrive:

    Che vergogna, avevamo il torneo nel posto più bello del mondo (lo dico da milanese, il foro è il posto per il tennis più bello del mondo) e questi indecenti della nuova giunta, lo hanno ucciso. SI PERCHE’IL TORNEO LO HA UCCISO ALEMANNO E’ CHIARO ALEMANNO!!!!!!!! LEGGETEVI L’INTERVISTA E LASCIATE STARE LA FIT CHE ALMENO STA’VOLTA NON C’ENTRA!!!!
    E perchè hanno deciso di affossate il tennis a Roma, Forse perchè è notorio che in certi circoli “in” ci fosse una vicinanza con veltroni oppure perchè il Foro è una costruzione della buon anima e mica possiamo permetterci di stravolgere qualcosa Progettato in quell’area Questi signori non hanno neppure la creanza di sapere che è proprio il torneo di tennis del FORO che mantiene vivi quai luoghi e tutti gli appassionati mondiali del nostro sport conoscono ques’operamussoliniana proprio grazia al fatto che è la cornice da sempre del grande torneo capitolino.
    PER FARE UN PARAGONE, PIAZZA DEL CAMPO A SIENA LA CONOSCONO IN TUTTO IL MONDO GRAZIE AL PALIO, A QUALCUNO VERREBBE IN MENTE DI ABOLIRE IL PALIO PER NON STRAVOLGERE E ROVINARE IL SELCIATO DELLA PIAZZA? SI AD UN PAZZO!!! APPUNTO!!!
    oppure a chi non può dire altro perchè gli amici palazzianari che tanto hanno contribuito all’elezione bisogna pur ricompensarli.
    ADDIO INTERNAZIONALI D’ITALIA, POVERA ITALIA!!!!!!

  52. Fabio P. scrive:

    A quale corrente politica appartiene Binaghi ?

  53. BB 1980 scrive:

    @ Armando
    Sinceramente, da sardo e cagliaritano, mi vergogno non poco pensando ad alcuni personaggi della fauna locale pasciuti a finanziamenti a fondo perduto e cariche in enti pubblici tenuti in piedi dalla Cassa del mezzogiorno. Fa parte del loro DNA familiare.
    Se uno campa a debiti, non va a giocare a golf. E nemmeno a tennis.
    La cosa ridicola è che - sentendoli parlare - si sentono dei Greg Norman e dei John McEnroe della situazione.
    Se li incontro, gli levo il saluto e cambio marciapiede.
    Io la penso così.
    Con Soru le cose sono cambiate decisamente in meglio.
    Di quei personaggi non se ne ha più notizia alcuna. Alla fine, si fanno fuori da sè.

  54. Roberto Commentucci scrive:

    Vado in off topic per riportare il testo della lettera aperta con cui Simone Bolelli rifiuta la convocazione in Davis:

    LETTERA APERTA

    OGGETTO:Convocazione Coppa Davis ITALIA – LETTONIA (Vs. Prot n. 4803/AF del
    05/0902008 )

    Ecoservice Consulting agisce in nome e per conto del Sig. Bolelli Simone , in relazione e con riferimento alla convocazione del medesimo per l’incontro di Coppa Davis Italia-Lettonia del 19,20,21 /09/2008, si rappresenta quanto segue: il giocatore, unitamente al suo coach, in occasione di.(us open) comunicava al capitano della rappresentativa nazionale Corrado Barazzutti, nonché a Sergio Palmieri, l’intenzione di concentrare la propria attività agonistica, nei prossimi mesi, sui tornei indoor di Bangkok, Tokio, evidenziando la necessità di svolgere un periodo di preparazione alle gare sulle superfici rapide indoor. Tali colloqui, pertanto, avevano proprio il fine di manifestare preventivamente al capitano della rappresentativa nazionale la propria indisponibilità ad una eventuale convocazione, seguendo una linea di condotta del tutto trasparente. Alla luce di quanto sopra, pertanto, il Sig. Simone Bolelli ribadisce la propria intenzione di seguire una programmazione agonistica che, nell’occasione, non ritiene compatibile con la sua partecipazione all’incontro di Coppa Davis, esprimendo, peraltro, anche in ragione di quanto avvenuto in passato, in casi analoghi, con altri giocatori, il proprio stupore per essere stato inserito nella lista dei convocati per l’incontro Italia-Lettonia.

    Cordiali saluti
    Daniele Bolelli
    Roberto Mosconi

  55. Fabio P. scrive:

    Bene .. adesso mi aspetto la squalifica di Bolelli …

  56. madmax scrive:

    CHAPEAU….

  57. Fabrizio Scalzi scrive:

    Bravo Simone…segui il tuo programma!!dopo tutto questo è uno sport individuale,o no??? La coppa davis ormai non se la fila più nessuno…ed anche il tennis in italia, visto che ci stanno scippando pure il Foro italico!concordo con Paolo v.

    Comunque forza azzuri e cerchiamo di tornare in serie A,con un pò di fortuna stavolta!!!
    un saluto a tutti!

  58. Gudpis scrive:

    Appoggio in toto la decisione di Simone: almeno un italiano mostra di aver capito l’iter da seguire per stare tra i pro: non Challenger Davis, come piace a tanti. Solidarietà anticipata al nostro giocatore per la gogna mediatica che subirà a breve.

    @Nikolik
    rispetto le tue idee, cerco di capire il tuo punto di vista, vorrei altresì che tu possa un pò comprendere il mio.
    Ho sempre creduto che un buon amministratore, oltre alla ovvia capacità di fare, debba possedere la qualità di aggregare, di far sì che il movimento che governa gli sia vicino, lo appoggi nelle difficoltà e nelle scelte. Il peccato originario del nostro Presidente è di non avere questa capacità. E’ intelligente, si muove con scaltrezza, ha compattato la dirigenza attorno a lui, ma con le sue scelte, a mio avviso troppo ingiustificatamente “forti” ha spaccato il movimento. Siamo tutti contro la FIT? Io alla FIT gli mando bei soldoni tutti gli anni dal mio circolo e sono FIERO di appartenervi (abbiamo appeso pure la bandiera), ma davvero non si può gestire la comunicazione e le opposizioni come è stato fatto. Sapete cosa mi rispondono gli sponsor quando chiedo soldi per il mio circolo? Che il tennis non importa a nessuno! Sapete quali ragazzini portano i genitori nella nostre scuole tennis? Quelli che non ce la fanno negli altri sport! La Fit attuale nn centra con questo per carità, ma come si è pensato di risolvere questo stato di cose? Attaccando le voci libere e qualificate, massacrando i comitati regionali in onore in dissidenza. Blog antifederale? Guarda che quello federale c’è, ma non ci scrive più nessuno spiegami perchè?!
    Stiamo perdendo Roma e l’argomento all’ordine del giorno è che la Pennetta è consigliere federale (in barba ai soliti critici!) ma si può?
    Possibile che nessuno da ambienti FIT polemizzi vivacemente contro chi sta affossando il torneo? La verità è che non abbiamo voce in capitolo, non abbiamo tirato fuori un giocatore tra i dieci top da 30 anni, in base a quali risultati possimo alzare la voce?

    Ve lo immaginate Binaghi che va da Alemanno o Petrucci e dice loro quello che ha urlato a noi negli ultimi anni tramite l’ufficio stampa Fit: guarda che abbiamo avuto (per un breve periodo ndr) 6 giocatori tra i primi 100: è un record storico! fateci lo stadio! Ma dai…..
    Speriamo bene… abbiamo pochissimi argomenti per poter recriminare qualcosa (anche al calcio, che almeno qualcosa vince).
    Sono pessimista. Speriamo che la Fit si inventi qualcosa per il torneo. In tal caso da parte mia arriveranno applusi, non critiche.

  59. BB 1980 scrive:

    Se ho letto bene, Bolelli esprime il suo motivato stupore per la convocazione all’incontro di Davis.
    Beh, che altro si può aggiungere ?
    Penso che una Federazione non si gestisce con commissariamenti, interdizioni, convocazioni rifiutate a priori.
    E penso debba essere del tutto estranea agli aspetti riguardanti la costruzione di opere pubbliche.
    Se Binaghi vuol fare il presidente FIT allora tenga il naso fuori da Foro Italico, Tor di Quinto, di Sesto, di Settimo etc.
    Altrimenti, faccia l’ingegnere. Il titolo di studio ce l’ha. Lo utilizzi senza confondere tennis e opere pubbliche. Mandi un CV come fanno tanti suoi colleghi che vanno avanti con le proprie forze.
    Come nel tennis, anche - e soprattutto - nella vita c’è competizione.
    Chissà se Binaghi si sente meglio come tennista, come presidente FIT, o come ingegnere

  60. Roberto Commentucci scrive:

    Su questo siamo davvero d’accordo Gudpis.

    Anch’io credo che le qualità relazionali, di dialogo, e la capacità di comunicazione esterna siano i due punti più deboli di questa dirigenza federale.

    E si tratta di lacune importanti, purtroppo: tali da vanificare o far dimenticare anche le molte cose buone che vengono fatte quotidianamente.

    Un esempio di queste lacune è proprio la gestione della Davis. Barazzutti aveva sempre convocato i giocatori seguendo la classifica. Lo scorso anno, di questi tempi, nello spareggio sul veloce con il Lussemburgo, per non dire apertamente che Volandri non lo convocava per scelta tecnica (perché sul veloce non è competitivo) disse e scrisse ai quattro venti che non lo convocava di comune accordo con il giocatore, visto che Filippo aveva bisogno di fare punti sulla terra rossa (a Stoccarda) per… ottenere la classifica utile a qualificarsi per i giochi olimpici! Una colossale sciocchezza.

    E ora, proprio a quella sciocchezza, a quel precedente sciagurato, si sta appigliando il clan Bolelli per giustificare il rifiuto alla convocazione. Pistolesi mente sapendo di mentire, rifacendosi al caso Volandri. Tutti sanno che le cose nella sostanza sono diverse. Ma formalmente Claudio dice la verità. Perché l’errore, a monte, è stato commesso dalla Fit.

  61. anto scrive:

    Pazzesco, Alemanno con questa decisione uccide il tennis italiano…….incredibile ……questi sono i ns politici…..e poi ci si lamenta che l’economia italiana non tira……ma come fà a tirare se siamo governati da personaggi miopi che ai fatti preferiscono solo bla bla bla….

  62. Avec Double Cordage scrive:

    direi di stare al tema, anche perché mantenere un torneo della massima categoria ATP in Italia è di importanza diametralmente opposta alla presenza di Bolelli contro la Lettonia in uno spareggio per la serie C in Coppa Davis

    Ad ogni modo devo dare ragione a Bolelli per la scelta di giocare i tornei asiatici, e non la trovo un tragedia se per fare bene questa tournee abbia deciso di non giocare questo spareggio contro un squadra con un giocatore e mezzo (più o meno) considerando che ci sono due giocatori con Starace e Fognini se non tre con Volandri in ripresa pronti ad offrire più o meno la stessa prestazione e con Cipolla c’è persino un alternativa da affiancare a Seppi nel caso Starace non potesse giocarlo.

    completamente superflua dunque questa convocazione di Bolelli visto che aveva chiaramente avvertito le persone interessate che non sarebbe stato disponibili per la Coppa Davis in questo incontro, per motivi che tra l’altro possono solo giovare al tennis italiano e per i quali dovrebbe essere aiutato invece di essere punito o squalificato. I tempi nei quali si giocavano i torneucci del grand prix a saint vincent, bari e arbatax, con intermezzo di un primo turno al roland garros e wimbledon in vista della Coppa Davis sono finiti, ed è un bene che finalmente ci sono almeno 3 giocatori (Seppi, Bolelli, Fognini e forse anche Naso, non lo so) che si programmano per migliorare sulle superfici che fanno il grosso dei tornei, l’unico modo per entrare nei top 20 e dare un minimo di visibilità al tennis in Italia e anche l’unico modo per competere con le squadre migliori in Coppa Davis, senza giocatori da top 20 nella davis prenderemo sempre scoppole a meno che non si giochi in serie C

    @Gudpis
    …un buon amministratore, oltre alla ovvia capacità di fare, debba possedere la qualità di aggregare… quello che hai scritto centra in pieno il cerchietto nero, e visto che questo feeling non c’è nessuno si attiverà o riuscirà ad alzare un polverone, divided we fall, e al Foro Italico si tonera a giocare tra le statue ma senza tribune provvisorie e con finali tra Horna e Serra invece di Federer e Nadal

    quanto alla situazione dello scarso interesse per il tennis, ti consiglio di farti un giro a Caldaro, Sabato scorso hanno rifatto l’annuale kids day dove Seppi e Karin Knapp assieme a altri due tennisti quest anno Bolelli ed Errani hanno giocato tutta la mattinata fino alle due con i bambini (un centinaio o qualcosa in più circa) e poi hanno giocato due match esibizione per cosi dire presentare il tennis del ATP tour alla gente del posto e ripagare la società sportiva che gli ha permesso di crescere, era pieno di gente di ogni tipo il tutto sponsorizzato da una banca, non deve sorprendere se ci sono degli investimenti mirati e il lavoro viene fatto seriamente ne fuoriescono pure dei risultati
    ed allora gli sponsor non ti dicono che del tennis non gliene frega a nessuno e non sono i più i figli troppo scarsi per il calcio che si presentano alle lezioni

    dopo tutto quello che un circolo deve fare per creare i presupposti per una storia di successo come quella di Caldaro è solo offrire un campo pubblico con muro, accesso gratuioto ai giovani e giovanissimi negli orari morti da mezzo giorno fino al primo pomeriggio, coprire due campi d’inverno e ingaggiare un maestro serio che sappia far divertire i bambini e che abbia un minimo di esperienza agonistica

    se non si fa questo si avraà sempre solo un circolo magari frequentato da avvocati e notai con sky, piscina e sauna ma gli sponsor ti diranno che del tennis non gliene frega a nessuno

  63. Vanni Gibertini scrive:

    Davvero un peccato questa decisione che di fatto uccide il tennis a Roma.
    Guardando le cose in prospettiva generale, quello che si potrebbe fare é scambiare la data di Roma con quella nuova di Amburgo: cosí i tedeschi avranno il loro Master Series (o 1000 Tournament, come lo vuole chiamare ET) a ridosso del Roland Garros, noi avremo un torneino molto piú piccolo in luglio che puó stare comodamente al Foro Italico, e siamo tutti contenti… Magari proprio tutti no, ma dimenticandosi per un attimo del passaporto e del tricolore, sarebbe la cosa migliore da fare per il bene del tennis.

  64. pedrinho&luvanor scrive:

    1) Binaghi e’ comunista.
    2) Il problema Foro Italico non esiste. Il sito della Fit non se ne occupa, il Presidente non se ne occupa, il Consiglio Federale non se ne occupa.
    3) Binaghi e’ occupato a raccogliere il 100% dei voti. Aveva 5 Regioni contro . Tutte Commissariate.
    4) Il torneo di Roma e’ un grande evento tennistico,ma dal punto di vista economico non produce nulla.

  65. Gudpis scrive:

    @avecdoublecordage
    sottoscrivo… Caldaro? eeeeeeeehhhhhhh magari! L’Alto Adige vince pure nella marcia…. Purtroppo o per fortuna (chissà) io sto un pò più giù! Qualche esempio positivo c’è, ma ci vogliono (concordo ancora con te) campi in veloce (scaccia soci ammazzabambini), palestra (no sky no sauna no idromassaggio) e soprattutto una gestione che superi quella delle associazioni di fatto. Il discorso sarebbe lungo ma vedo che su temi pratici i punti di vista si incontrano.
    @Roberto Commentucci
    C’è una sfumatura differente tra i nostri pensieri (mi pare di aver capito), Se sostieni che la mancanza di comunicazione è stata in FIT un fattore che ha impedito di diffondere al meglio quanto di buono si stava facendo, allora concordo solo in parte con te. Il mio punto di vista è che questa mancanza di concordia e di capacità aggregativa/ comunicativa ha fatto che sì che si prendessero molte decisioni con un piglio errato, cosa che alla fine ha fatto deviare dalla retta via conducendo al compimento di molti errori.
    Su Pistolesi. Sono troppo lontano geograficamente e non ho dati. Mi fido di te. Però ripeto quello che ho detto: in Italia (nell’ambiente del tennis) si dà troppa importanza alla Davis e peggio ancora alla serie A a squadre (da vietare con legge costituzionale!).
    @Roger Federer:
    sei un grandissimo, ti ammiro tantissimo… complimenti CAMPIONE!

  66. gianlu84 scrive:

    vergogna e noi andiamo ancora a votare??????? schifo totale ..
    indignazione profonda
    la casta colpisce ancora!

  67. Roberto Commentucci scrive:

    Riporto i link a tre articoli apparsi oggi sulla stampa (li troverete comunque anche nella rassegna stampa di Ubitennis, curata da Daniele Flavi).

    Corriere dello Sport, con Intervista al deputato PdL Rampelli
    http://www.selpress.com/tennis.it/esr_visualizza.asp?chkIm=7

    Gazzetta dello Sport
    http://www.selpress.com/tennis.it/esr_visualizza.asp?chkIm=5

    e con altra intervista a Rampelli
    http://www.selpress.com/tennis.it/esr_visualizza.asp?chkIm=6

    A questo punto, pare probabile che il CONI sarà costretto a scegliere tra rinunciare al torneo o rinunciare alla copertura dell’impianto.

  68. marcos scrive:

    io spero che, vinta la sua battaglia sul parcheggio del pincio, il sindaco, soddisfatto del suo successo, voglia riprendere in mano il progetto dell’ampliamento del foro italico.

    a meno che non voglia prendersi qualche ettaro di pineta alla fusanella, per spostare il torneo vicino al mare!
    me lo vedo, gulbis, andare a festeggiare la vittoria, buttandosi nelle acque di ostia!
    …e mi vedo pure nalbandian, col casco, sulla sua macchina da rally, percorrere la via del mare piena di radici e di avallamenti a 190, per pareggiare i conti con la seconda palla di roddick!
    …poi, mi vedo roberto commentucci sfrecciare a 250 sulla cristoforo colombo, per non perdersi manco un 15 delle quali!

  69. Roberto Commentucci scrive:

    Oggi pomeriggio, alle 17.40, sul’emittente romana Nuova Spazio Radio, verrà intervistato sul tema del Centrale del Foro il presidente della Commissione Sport e Cultura del Comune di Roma, Federico Mollicone. L’intervista andrà in onda in diretta a questo indirizzo:

    http://www.nuovaspazioradio.it

    Sarà possibile chiamare la Radio, in diretta, per rivolgere domande all’assessore.
    Se avete voglia di partecipare attivamente all’intervista, questi i vari contatti..
    per chiamare in diretta: 06-35511660
    per mandare un sms in radio: 3356637853
    per scrivere una email: hosceltolaradio@nuovaspazioradio.it

    Credo che sia importante una partecipazione attiva e consistente da parte degli appassionati!

  70. Alex Irene scrive:

    Non vedo perché stracciarsi le vesti: autorevoli commentatori di questo blog, tra cui Rino Tommasi, auspicavano già una ventina di anni fa la costruzione di un nuovo impianto del tennis a Roma. Scriveva Rino Tommasi su Matchball che “… la scelta è tra restare belli ma piccoli al Foro Italico, oppure - come hanno fatto gli americani portando gli US Open da Forest Hills a Flushing Meadows - lasciare un sito suggestivo ma inadeguato e realizzare un impianto funzionale”.
    Non credo che le collusioni con i palazzinari siano esclusiva della destra capitolina, dato che la città è stata amministrata per lunghi periodi (non certo esenti da speculazione edilizia) da sindaci di estrazione PCI, PSI e DS.
    Quello che si può fare è adeguare temporaneamente il Foro Italico per le prossime edizioni, e nel contempo avviare il progetto per il nuovo impianto.
    Oltretutto, chie ha vissuto o vive a Roma conosce bene
    - l’intollerabile congestione della zona del Foro Italico (strozzata tra ilo Tevere e Monte Mario) specie quando le sessioni degli Internazionali cadono in concomitanza con incontri di calcio;
    - la scarsa raggiungibilità con i mezzi pubblici rapidi;
    - i parcheggi sottodimensionati, specie da quando l’area di sicurezza intorno allo Stadio Olimpico è stata allargata.

  71. marcos scrive:

    ho inviato mail all’assessore: spero risponda in diretta.

    dovendo ascoltare la differita della trasmissione, chiedo cortesemente il link, quando sarà pronto.

  72. Avec Double Cordage scrive:

    questa è l’e-mail che ho scritto a nuovaspazioradio:

    Grazie Roma!

    Sta volta la cantano ad Amburgo, che grazie alle elezioni comunali romane riavrà il suo torneo di Tennis della massima categoria ATP mentre a Roma si svolgerà un torneuccio ad inizio luglio quando tutti i migliori 50 giocatori saranno in America a giocare i tornei della US Open series.

    Come spesso accade ride meglio chi ride ultimo, gli appassionati di tennis italiani erano felici di essersi salvati dall’assalto madrileno di Ion Tiriac che aveva sbranato Amburgo prendendosi la data tedesca e facendo cadere il torneo di Kitzbuehel, piangendo i peccati del passato ora in Germania ci si stava già preparando a fare un torneo minore sul cemento nella data di Kitzbuehel quando d’improvviso cambia tutto.

    Senza una struttura adeguata pronta entro l’anno prossimo o al massimo l’anno dopo l’ATP non lascerà il torneo in Italia ma lo sposterà in Germania, con guadagno.

    Una soluzione per ovviare ai lunghissimi tempi decisionali italiani (l’impianto di Flushing Meadows a New York è stato costruito in meno di un anno mentre in Italia sono passati già 2 anni e non è ancora pronto nulla, anzi si riparte da capo) potrebbe essere quella di adeguarsi al sistema canadese dove il torneo si svolge alternativamente un anno a Montreal e un altro a Toronto, in Italia questo si potrebbe fare alternandosi tra Milano e Roma.
    Cosi facendo, si aumenterebbe l’attrattività del torneo e si potrebbe guadagnare magari qualche anno per costruire un impianto adeguato, a patto che le decisioni vengano prese tempestivamente.

    un altra possibilità per aumentare ancora l’attrattività del torneo è quella di avvicinarlo al mare creando una situazione simile a quella di Miami, cosi facendo il torneo se ben gestito potrebbe essere relativamente sicuro di conservare la data.

    Un area teoreticamente adeguata a ciò potrebbe essere quella tra Castel Porziano, Castel Fusano, Cascina Capocotta e Torre Paterno certo a livello pratico per motivi burocratici pare pura utopia, vorrei chiedere al signor Mollicone qual è il suo parere a riguardo e se ci sarebbe la possibilità di creare un area raggiungibile solo con mezzi pubblici creando parcheggi nella zona di Ostia sfruttando l’infrastruttura della metropolitana che la collega con Roma.

    Danke Roma!

  73. Nikolik scrive:

    Scusate eh, se sono limitato io, ma ancora non capisco cosa c’entri la Federazione!

    Scusate, ma il progetto per fare un bellissimo torneo c’era ed era approvato; c’erano i soldi, c’era il luogo, c’era tutto; i lavori, addirittura, anche se a rilento, come sempre, del resto, in Italia, erano anche iniziati, con l’abbattimento del Centrale, ripeto, a rilento, ma i lavori erano addirittura iniziati.

    La Federazione, quindi, non capisco cosa c’entri: era tutto fatto, tutto deciso, tutto a posto. Magari non si sarebbe stati pronti per il 2009, come sempre, ripeto, ma tutto era sotto controllo.

    Arriva la nuova Amministrazione Comunale che, ripeto, del tutto legittimamente, visto che voi Romani l’avete democraticamente eletta, blocca tutto.

    Questi sono i fatti, che nessuno può seriamente contestare.

    Per qualunque lamentela, prego rivolgersi al Comune di Roma.

    Qualsiasi polemica antifederale è del tutto fuori luogo ed irreale.

  74. Gudpis scrive:

    @Nikolik
    Te lo abbiamo detto tutti cosa centra la FIT. Se non vuoi capire…. o non condividi….pazienza! I dati per farsi un’idea Roberto e gli altri ne hanno divulgati a sufficenza, quindi su di essi ognuno è giusto che si faccia la sua idea.
    Comunque constato che NON rispondi e quantomeno non obietti niente sul merito di quello che abbiamo detto, continui a dire che è colpa di tutti fuorchè della FIT. Che in FIT va tutto bene ecc. Io penso che le cose nn siano così affatto…. ma sai cos’è che ti deve far star tranquillo? Che alla fine voteremo a Verona (idealmente o magari realmente) x lo stesso candidato! TANTO CI SARA’ SOLO LUI! Quindi il tuo punto di vista sarà molto più rappresentato del mio!

  75. andrew scrive:

    magari se qualcuno avesse provveduto (la FIT no, l’ha tenuto nascosto) a divulgare ’sto benedetto progetto del Foro Italico, se fosse stato realmente fattibile e non impattante, se fosse stato pubblico e supportato dal pubblico e dalla “massa critica” (che non esiste in quanto fatta appositamente fuori dalla FIT)… magari sarebbe anche rimasta traccia di cosa si andava a cancellare o a non approvare…

    magari se la popolazione avesse conosciuto (ma non bisogna conoscere così poi non si può deliberare) di che opera si trattava, visivamente, del tipo “eccolo quà quello che vogliamo realizzare”, forse sarebbe stato più difficile dire di no…

    insomma, qua solo pochi conoscono che progetto si sarebbe dovuto realizzare e che progetto è stato invece bocciato…

    E ANCHE IL PIù IMBEVUTO DI ALCOOL CAPIREBBE CHE LADDOVE NON C’E’ STATA PUBBLICITA’ DI UN’OPERA, NON VI ERA ALCUNA SICUREZZA CHE TALE OPERA SAREBBE STATA REALIZZATA

    Quindi tutti, tranne Nikolik, hanno ormai capito che la FIT sapeva dalla posa delle prima pietra che non vi erano certezze….e ha taciuto…

  76. Nikolik scrive:

    La FIT sapeva dalla posa delle prima pietra che non vi erano certezze?
    Ma che dici, Andrew?
    C’era il progetto approvato, c’erano tutte le certezze!
    Bah!

    Comunque, ragazzi, mi sembra evidente che, come al solito, troveranno un accordo, e il torneo, com’è ovvio, rimarrà dov’è, state tranquilli.
    Come al solito, in Italia.

  77. pibla scrive:

    Andrew ha ragione, quando io provai a chiedere notizie sul progetto e sul futuro del torneo sullo (pseudo)blog della FIT non mi pubblicarono nemmeno la domanda.

    Ragazzi, più comunicazione, più comunicazione, al giorno d’oggi non basta più fare e risolvere, bisogna anche saper comunicare quello che si fa, quello che si vorrebbe fare e quello che già si è fatto, chi non l’ha ancora capito è bene che lo capisca prima o poi sulla propria pelle, così poi se lo capisci, lo senti come brucia….
    Io personalmente non sono né anti FIT né pro FIT, ma come tanti prendo semplicemente atto di quello che vedo.

  78. Roberto Commentucci scrive:

    andrew, su questo aspetto hai perfettamente ragione. E’ un po’ quel che sta facendo il sito di La Repubblica, dove in questi giorni è visibile un video in realtà virtuale con la ricostruzione tridimensionale di come sarebbe il famoso parcheggio al Pincio, che a me pare francamente non poi così impattante come è stato descritto (almeno stando al filmato).

    Io avevo insistentemente chiesto a Baccini, responsabile della comunicazione ssterna della Fit, fin dallo scorso anno, sul suo blog sul sito federtennis, di rendere pubblico il progetto. Ma lui mi rispose che non poteva, che non era autorizzato, perché il progetto era del CONI.

    Credo che questa della riservatezza, o meglio della scarsa trasparenza, sia stata una poitica miope.

  79. pibla scrive:

    ….poi magari in questo caso, come già detto, non è nemmeno colpa della FIT, quello che è certo è che loro non comunicano, o comunicano poco e male e quindi non sono trasparenti.
    Mandato sms alla Radio.
    Un saluto

  80. Avec Double Cordage scrive:

    ho ascoltato la trasmissione su nuovaspazioradio, purtroppo come al solito il signore del comune ha detto molte cose in tono convincente, importante e autorevole sacrificandosi sovranamente e umilmente ai suoi sudditi… ma senza dire nulla, la cosa più bella è che quando ha salutato, nel suo ufficio si è sentito chiaramente che c’era chi lo applaudiva… peccato non gli abbiano chiesto della possibilità di costruire un centro tennistico in zona non troppo lontana dal mare ma tanto non avrebbe saputo rispondere nulla di concreto anche perché come ha tenuto a precisare all’inizio dell’intervista c’è qualcun altro che è responsabile (e te pareva)

    mi sono letto il curriculum di Fabio Rampelli http://www.rampelli.it/content-113.html la persona che a quanto pare, da parte del comune ha da dire in questo tema… e non promette nulla di buono, si ha la sensazione che sia più importante una vecchia casa con dei marmi costruita nel ventennio (dicasi monumento) che un infrastruttura moderna capace di portare turismo, vita e lavoro nel presente e nel futuro

    …siamo messi male, come al solito

  81. Paolo v. scrive:

    Ragazzi, la FIT ha 1000 colpe, per esempio lo scarso rilievo che dà ai ragazzini che sono i campioni di domani per “coltivare”voti dei soci che giocano a bridge ,come è stato scritto giustamente da chi riportava invece il bel lavoro di Caldaro.
    Detto questo però, nel caso specifico, non si può sottacere il fatto che l’impianto non si fa, e di conseguenza Roma perde il torneo, per un preciso dictat della nuova giunta. E questo sia chiaro senza volerla mettere in politica, perchè sia chiaro che a parti rovesciate magari sarebbe stata la stessa cosa (cioè se cade la giunta di destra ed arRva quella di sinistra, pur di mettere i bastoni nelle ruote a quelli di prima farebbero anche loro probabilmante lo stesso. PERCHE’ PURTROPPO SIAMO IN ITALIA!!!!!).
    c’Eè QUALCUNO COSì INGENUO CHE PENSA CHE DIETRO AL DICTAT DI ALEMANNO CI SIANO RAGIONI AMBIENTALISTE O DI BELLE ARTI?
    MA ANDIAMO LE RAGIONI SARANNO CERTAMENTE MOLTO PIU’ PROSAICHE.

  82. john john scrive:

    ragazzi, se esiste davvero questo rischio invito ubitennis e affini a farsi promotori di una martellante campagna che termini soltanto quando questa banda di matti si convincerà che il foro italico è la casa italiana di uno degli sport più belli ed eleganti del mondo e che non potrà mai esservene un’altra

  83. se scrive:

    Tutto per un sindaco che non vuole “rovinare” il foro creato da Mussolini, mi chiedo come hanno fatto a Roma a votare un politico simile…

  84. Roberto Commentucci scrive:

    La registrazione dell’intervista realizzata oggi sul tema del centrale del Foro all’Assessore del Comune di Roma allo sport, Federico Mollicone, è ascoltabile a questo link.

    http://spaziotennis.sport-blog.it/

    Sono state anche lette a Mollicone le e-mail e i messaggi inviati da alcuni utenti del nostro sito.

  85. Avec Double Cordage scrive:

    Roberto ottimo intervento! e hai fatto bene precisare che c’era già l’ok della sovrintendenza ma ho paura che il Presidente Mollicone (e i suoi collaboratori di giunta) anche se capisce la passione per lo sport etc. non ti ha manco ascoltato. lo ha detto chiaramente all’inizio: c’è un problema e lui comunque è a favore di quanto deciso da Alemanno perché non si può togliere visibilità alla casa della scherma, impatto troppo forte per le future generazioni alle quali bisogna pensare

    hai fatto bene poi a dire al signor Mollicone che ci sono dei dibattiti che durano decenni per queste cose e che il primato spetta alla politica, e certo… altrimenti non funziona nulla

    @se
    questa del foro italico rispetto alle esternazioni di Alemanno e la Russa che ho appreso poco fa da un telegiornale estero poi sono cose anche abbastanza normali, il sindaco di Roma che dice in un intervista che il fascismo senza leggi razziali non sarebbe poi stato nulla di male… aoh Alemanno a me risulta che quella era un ideologia antidemocratica e militarista

    La Russa poi… proprio l’otto settembre ..l’anno scorso cera il V day questa volta cosa volevano fare il C day dove C sta per che Cosa dici, ma Grillo sicuramente utilizzerebbe un parola del volgo

    a proposito di Grillo, Roberto voglio sperare che da subito ubitennis.com lancerà una iniziativa stile quelle che ha fatto Grillo sul suo blog per parlamento pulito martellandoci tutti i giorni e informandoci su cosa bolle in pentola visto che la FIT fa poco nulla in questo senso

    già fate un ottimo lavoro, infatti quello che si sa lo si sa tramite voi, la richiesta è solo di una campagna più invadente in modo che se ne accorgano anche quelli appassionati che di solito leggono e commentano solo gli argomenti Federer-Nadal

  86. Valentina scrive:

    Sono basita, vorrei ricordare che Tiriac (un rumeno, secondo questa giunta quindi cittadino di serie B, forse pericoloso) ha fatto a Madrid un impianto pazzesco e sta facendo la stessa cosa a a Bucarest.
    Ho un’dea provocatoria, eleggiamo un sindaco rumeno a Roma, forse al tennis penserebbe di più!!!

  87. marcos scrive:

    quando sento dire che la politica deve riprendere il primato sull’urbanistica, per giustificare lo stop ai lavori d’ampliamento del campo centrale del foro italico, mi domando se ci si intende sui termini.
    l’ampliamento dello stadio è una questione puramente architettonica, considerato che non si passa da 100 spettatori a 100000 spettatori: il progetto non intacca manco un’oncia del sistema urbano che circonda il foro. nè dal punto di vista degli equilibri insediativi, nè da quello dell’accessibilità del traffico pedonale o veicolare. l’urbanistica, per tanto, non c’entra alcunchè con l’ampliamento suddetto.

    gli interventi in via della conciliazione e in via dei fori imperiali, tanto per citarne un paio a caso, quelli sì, influenzarono e tuttora influenzano l’assetto urbanistico di roma: in quei casi, si può ben dire che la politica espresse il massimo del suo primato sull’urbanistica. è un primato che non rimpiango: quando, infatti, la politica sente la necessità di una qualche primazia, invece di sentire l’urgenza di mettersi al servizio dei cittadini, allora non produce miglioramenti, ma, a seconda dei momenti storici, sventra ciò che c’è, noncurante di mille aspetti, compresi quelli urbanistici, o s’incaponisce a vietare ciò che potrebbe essere, preoccupandosi di mille aspetti, compresi quelli urbanistici, anche quando questi non sono manco sfiorati.

    non conoscendo il progetto di ampliamento del campo centrale, non mi esprimo sui timori dell’assessore riguardo all’oscuramento della magnifica accademia della scherma di moretti, per anni violentata (aula bunker) e dimenticata (vergognoso degrado): è tra i pochi esempi del vero razionalismo italiano, non contaminato da altre magniloquenti urgenze, del tutto politiche. non riesco bene a capire come possa l’ampliamento disturbare la facciata del moretti, ma, ripeto, non ho le carte a disposizione.

    l’assessore si mostra fiducioso sui tempi di un eventuale decentramento dello stadio del tennis: in un paio d’anni, dice, si può ben costruire un altro campo centrale, un centralino, annessi e connessi, sistema viario, insediamenti e quantaltro, magari alla fusanella, come dico io. a colpi di decreti, forse ed a discapito degli studi necessari per l’inserimento ovunque d’un complesso simile. gli internazionali di roma, per altro, sono tali perchè proprio giocati al foro italico: se bisogna costruire una specie di flushin meadows, allora, tanto vale tornare a milano al tennis club bonacossa, in cui si svolsero le prime cinque edizioni, dal 30 al 35. se bossi venisse a saperlo! naturalmente è una provocazione, non avendo il tcm le strutture necessarie ad ospitare un master series (mille).

    direi, per finire, che, fatta salva l’accademia della scherma, l’unica possibilità di mantenere in italia un torneo di tale livello passa proprio dall’ampliamento approvato dalla giunta scorsa entro i termini concessi (2010). l’attuale giunta avrà modo di marcare mille differenze con quella precedente, ma non s’incaponisca nel bloccare i lavori al foro: rischia di vincere una piccola battaglia di campanile, ma di perdere per sempre un evento sportivo di significato planetario.

  88. Roberto Commentucci scrive:

    Marcos, ha perfettamente ragione.

    Anch’io sono molto deluso dal livello complessivo dell’intervista di ieri. Temo che la distinzione tra questione urbanistica e questione architettonica sia troppo sottile per certe persone.

    Provo a spiegarti meglio qual’è il vero problema. Il progetto originario del nuovo campo centrale con copertura mobile presentato dal CONI aveva due principali difetti: il primo era che superava in altezza il livello dei pini marittimi, e quindi rovinava lo skyline di Monte Mario visto dal lungotevere.
    In particolare, ne restava coperta la bellissima Villa Madama (non l’Accademia della Scherma che si vede solo se ti ci avvicini, essendo al livello del suolo e “coperta” anch’essa dai pini). Tra l’altro, l’Accademia della Scherma, per come è ridotta ormai dai tristi anni di piombo, è meglio che si veda il meno possibile, purtroppo.
    Il secondo difetto era costituito dalla forma dello stadio, che ricordava vagamente una enorme conchiglia. Effettivamente, il progetto era ispirato ad un concetto molto modernista, e non mi sembrava granché integrato con lo stile razionalista che ha ispirato la costruzione del Foro Italico.

    Tuttavia, credo che ieri abbiamo assistito ad una miserevole dimostrazione di retorica politica. Qualsiasi persona dotata di un minimo di cognizioni architettoniche, recandosi al Foro Italico, capisce immediatamente che i principali, e permanenti sfregi al “Monumento” come lo chiama l’assessore Mollicone, sono stati apportati dalla sciagurata ricostruzione dello stadio Olimpico (e lì non ci si può fare più nulla, purtroppo) e dalla installazione dei famigerati “tornelli” che servono (in teoria, perché in pratica ciascuno fa come vuole) a controllare gli imbecilli che ogni domenica popolano le curve dello stadio. Questi tornelli, che in sostanza sono delle orride cancellate, hanno completamente rovinato e compromesso la prospettiva dei viali, a cominciare dal magnifico viale d’accesso dominato dall’obelisco intitolato alla buonanima, posto di fronte al ponte Duca d’Aosta. Per non parlare poi dello stato dei mosaici che decoravano il viale, che in questi 50 anni hanno ospitato innumeri colluttazioni fra tifosi (per lo più calzati con anfibi e scarponi chiodati) e celerini armati di sfollagente e lacrimogeni. In questo contesto, la conchiglia di Binaghi davvero avrebbe inciso molto poco. Se si vuole davvero riportare il Foro Italico agli antichi fasti, bisogna innanzitutto portare via il calcio dall’Olimpico, ma ovviamente là ci sono altri problemi e altri interessi da tutelare…

    Il tutto per dire come la politica nel nostro paese è davvero in bassi tempi. La verità, come dici bene tu, è che la giunta Alemanno deve marcare la propria differenza con la giunta Veltroni, accusandola (a torto o a ragione non so) di aver voluto cavalcare l’onda della speculazione palazzinara (peraltro, storico vizio d’origine della destra romana). E per fare questo, non c’è nulla di meglio che mettere sotto accusa i più visibili progetti messi a punto dall’amministrazione precedente: la città dello Sport di Tor Vergata, il parcheggio del Pincio, la “nuvola” di Fuksas all’Eur, l’impianto polifunzionale che si voleva realizzare al Foro Italico.

    E l’impatto ambientale, l’architettura, l’urbanistica, sono sono dei meri pretesti, concetti vuoti che vengono tirati fuori quando servono, per ammantare di nobili fini intenti che in realtà lo sono molto meno.

    Tanto è vero, che coloro che vanno a spiegare certe ragioni ai cittadini, (come il triste Mollicone di ieri) non conoscono neppure la differenza che passa tra urbanistica e architettura…

    La mia sensazione tuttavia è che questa amministrazione di centro-destra non possa neppure permettersi di uccidere un evento che a Roma è stato fatto nascere nel 1935 da Benito Mussolini, che era un appassionato di tennis: sarebbe un clamoroso autogol sul piano politico e sul piano storico. Quindi alla fine il nuovo centrale si farà: senza la copertura, completamente interrato, ma si farà. Si tratterà di un Pietrangeli moltiplicato per 3, per rendere l’idea. Vorrà dire che si scaverà sotto il livello del fiume, e che i soldi risparmiati per la copertura saranno investiti in idrovore supplementari, necessarie per contenere la falda aquifera.

    Ovviamente l’utilità sociale del nuovo impianto sarà minore (non potrà essere usato per altre discipline), ma almeno il nostro torneo (per il quale la copertura non è affatto necessaria, a Roma in maggio non piove poi tanto) sarà salvo. Almeno lo spero.

  89. DARTAGNAN scrive:

    O Roma o morte, disse Garibaldi…

    Giustificare il blocco del progetto con l’ideologia dell’impattismo…

    Mi chiedo come l’area del Foro Italico dove sorge anche l’Olimpico non abbia mai avuto nelle immediate vicinanze, quindi a 300-500 metri al massimo, una fermata della metropolitana, oppure una linea ferrata di superficie urbana per trasportare la massa delle tifoserie e degli appassionati di tennis e rendere la zona realmente fruibile e godibile ai cittadini, anziché imbottigliarli dentro autobus infradiciati dalla puzza.

    I problemi sono tanti, certamente, ma le amministrazioni sono chiamate a risolverli.

    Sono altre le soluzioni da apportare alla zona del Foro, non soltanto quelle di una conservazione museale.
    Ma a che serve e a chi in fondo e in fine ?
    La trasformazione della palestra di scherma in aula bunker fu un obbrobrio.
    La decadenza di certi arredi urbani ed il sudicio tutt’intorno fa vergogna.
    Dove stavano e dove stanno gli architetti dell’impattismo in questo caso ?

    Se Roma perde gli Internazionali, è l’Italia a perdere. Tutta.

    Beati i francesi, che dal 1975 in poi hanno saputo completamente trasformare anno dopo anno l’area intorno allo stadio Roland Garros, creando così l’evento “Roland Garros” come lo conosciamo oggi.

    Requiem aeternum………

  90. marcos scrive:

    grazie roberto.

    ho capito che l’accademia della scherma (che quest’amministrazione potrebbe decidere di restaurare, assieme ai mosaici, visto che se ne parla da anni e su cui, mi pare, la melandri pose vincolo monumentale), come credevo, non è oscurata dal progetto di ampliamento. lo skyline di monte mario è stato definitivamente rovinato dagli interventi sull’olimpico, in occasione dei mondiali di calcio: questo non significa che, ora, si può far quello che si vuole, peggiorando la situazione. in quest’ottica, un guscio a forma di conchiglia non pare la scelta migliore, tenendo conto del contesto su cui verrebbe calato: mi sembra d’aver capito, però, che ci sia in ballo un secondo progetto. l’assessore, nell’intervista, parlava di un cubo da calare sul centrale: immagino sia il tetto. immagino che da una conchiglia si sia passati ad un cubo (forse, meglio, un parallelepipedo). dal punto di vista architettonico, in linea di principio e senza aver visto il progetto, linee più rigorose e volumi squadrati potrebbero inserirsi con maggior rispetto tra le preesistenze razionaliste e monumentaliste. è la strada giusta, ma, probabilmente, non sarà seguita, per motivi più politici che formali.

    spero che si trovi rapidamente la soluzione: non so se sarà quella di interrare completamente lo stadio (comporta studi e sforzi progettuali ed economici spaventosi, per evitare che il campo s’inzuppi d’acqua o che questo accada appena fuori dallo stadio) o un’altra. l’importante è che sia una soluzione diversa dalle due presentate dal coni: questo, alla fine, pare sia l’obiettivo dell’attuale giunta.

  91. angelica scrive:

    Marcos, Berlino non ha mai avuto paura di dare a grandi architetti progetti per ‘ridisegnare’ la città.
    Da noi qualsiasia cosa venga proposta puoi star tranquillo che dopo due giorni e 3 ore (basta cambiare casacca politica) ci sarà un blocco del progetto con la frase alla Bartali ‘L’è tutto sbagliato. l’è tutto da rifare’.

    E per quel che mi riguarda, questa giunta già si è presentata male mettendo al terzo posto delle cose più urgenti da fare lo smantellamento della teca dell’ARA Pacis. Urca! sono nata a Roma e pensa te in tutti questi anni non mi ero accorta di quanto questo fosse di urgenza devastante per la mia amata città.

    Ma su via siamo seri, c’è qualcuno che crede veramente che a Roma o nella nostra nazione ci sia un solo blocco che non nasconde solo motivi economici e speculazioni edilizie? Vogliamo continuare ad essere così ingenui?

    Tennis ? What’s tennis? L’interesse è solo nel denaro. O come si dice a Roma “pe’ er sorrrdo”. Quasi quasi ci vorrebe un politico innamorato del tennis quanto lo fu Eltzin, allora forse si avremmo un sviluppo tennistico.

  92. Avec Double Cordage scrive:

    Marcos la penso come te, e sinceramente è chiaro che il torneo a Roma non può rimanere ulteriormente al Foro Italico, magari altri 3 o 5 anni ma dovrà essere costruita una struttura non dico alla Flushing Meadows ma comunque molto più grande ed espandibile e polifunzionale, è la prima cosa che ho pensato quando ho sentito del blocco di Alemanno, guardando su google maps la zona ideale mi è sembrata subito quella a sud-est di Ostia, che suppongo sia la fusanella che indichi anche tu visto che li c’è il Lido di Castel Fusano.

    è essenziale la connessione con la metropolitana, possibilità che c’è, oltre alla maggiore attrattività in quanto in vicinanza del mare che renderebbe un viaggio a Roma ancora più interessante anche per appassionati di tutta Europa (non la promozione giusta e un torneo veramente di livello) certo con il Roland Garros a tre settimane non è facile ma forse con gli anni si riuscirebbe ad anticipare il torneo di un altra settimana adesso che Monte Carlo si è presa una scoppola

    L’unica alternativa mi sembra la zona a nord -ovest dell’aeroporto di Fiumicino (anche essa raggiungibile con metropolitana e autostrada, mi pare almeno) praticamente tra Fregene e Passo Oscuro, non sono sicuro se faccia parte del comune di Roma perché non sono riuscito a trovare una cartina che indichi i confini del comune di Roma (cosa di per se allo stesso tempo scioccante e poco sorprendente) ad ogni modo fa sicuramente parte della provincia di Roma e quindi politicamente non cambierebbe gran che, anche se mi pare che la provincia di Roma sia governata dalla sinistra ma i signori saranno sicuramente strettamente intralazzati con chi governa la capitale e non oserebbero opporsi a loro, anche se fosse, la lentezza della burocrazia impedirebbe qualsiasi azione che arrivi a finalizzazione

    Ad ogni modo il torneo al Foro Italico non è il torneo di Roma bensi sono gli internazionali d’Italia, organizzati (almeno mi pare) dalla FIT e già più volte si sono svolti al di fuori di Roma, per i primi 5 anni a Milano

    considerando che una cosa che manca in Italia è la concorrenza (oligopoli in ogni reparto agganciati al peccato originario dell Italia che è quello di confondere il rapporto che c’è tra sovrano tiranno e suddito servizievole con quello che dovrebbe esserci tra governatore rappresentante e cittadino elettore) sarebbe più che lecito introdurla, visto che sta alla base di ogni miglioramento: se il comune di Roma ha piacere a favorire palazzinari con terreni a Tor di Quinto o desidera sbizzarrirsi nella conservazione di capolavori del ventennio è più che lecito metterlo in concorrenza con il comune di Milano, o quelli di Genova, Torino, Firneze, Livorno, Venezia…

    più ci penso e più mi pare che la soluzione ideale sarebbe proprio quella di stabilire un alternanza come quella tra Toronto e Montreal nel Master Series canades che garantisce (nel caso italiano meglio dire garantirebbe visto che ci sono molte altre variabili gestionali in causa) miglioramenti a ritmo annuale mettendo in concorrenza due realtà tra di loro ed esse con altre potenziali contendenti

    non ci sarebbe nemmeno bisogno di avere il torneo maschile e quello femminile nella stessa settimana visto che si potrebbero alternare tra di loro un anno i maschi dell’ATP a Milano e la settimana dopo o prima le ragazze WTA a Roma (o Firenze) e un altro anno l’inverso

    questa concorrenza tra comuni diversi creerebbe anche i presupposti per arrivare alla costruzione di due impianti paragonabili a quelli canadesi o a quello di Indian Wells o almeno Amburgo

    la soluzione dunque sarebbe quella di spostare il torneo dell’anno prossimo a Milano in una struttura provvisoria (tanto anche a Roma sarebbe provvisoria) in modo da far muovere le acque con un gesto ben visibile a tutti (ma dubbito che la FIT ne abbia il coraggio)

    poi dovrebbe essere costruito un normale stadio al Foro Italico senza copertura e fronzoli, tanto li non c’è futuro e se dio vuole e le concessioni le beccano gli amici della giunta in due anni lo mettono su uno stadio adatto ad ospitare il tennsi per un paio d’anni

    allo stesso tempo andrebbe localizzata un area in periferia di Milano dove costruire uno stadio polifunzionale con tetto apribile e una ventina di campi forse a nord di Monza o dalle parti di Gorgonzola e Gessate, ad ogni modo in luogo raggiungibile dal centro di Milano e dagli aeroporti con mezzi pubblici come metropolitana e treno e con possibilità di ampliamenti, l’area circondante l’autodromo di Monza mi sembrerebbe ideale

    una volta costruito l’impianto di Milano si potrebbe avviare un azione sospinta da energie campanilistiche (campanilismo come versione italiana della concorrenza) per costruirne uno ancora migliore vicino a Roma e qui è chiaro che si cascherebbe di nuovo sulle zone di Ostia e Fiumicino… vuoi mettere il mare con la pianura padana

    al foro italico poi Giovanni Alemanno e Ignazio Benito Maria La Russa ci potranno fare i lori discorsi filosofici e filantropici…

  93. marcos scrive:

    chi s’è schierato per la rimozione della teca di meyer, dovrebbe movimentarsi per abbattere il vittoriano, per esempio, che inghiottì santa maria ara coeli senza tanti complimenti. la situazione di berlino, parigi, barcellona e delle altre capitali, nelle quali i grandi architetti (e grandi giunte!) sono riusciti a mescolare le loro opere alle preesistenze storico/monumentali, è assai diversa da quella di roma: nessuna metropoli al mondo, infatti, può vantare, in ogni angolo, resti e testimonianze dei secoli precedenti come roma.

    l’ampliamento del centrale del foro italico non è un intervento per sua natura destinato a lasciare il segno nella storia dell’architettura romana, avendo già escluso qualsiasi complicazione urbanistica, nel mio intervento precedente: si tratta di alzarlo nella maniera meno intrusiva possibile, magari richiamandosi sinteticamente alle linee formali del movimento più rappresentativo degli anni in cui fu costruito il foro italico, così ben rappresentate dalla magnifica facciata dell’accademia della scherma, a cui serve un rapido restauro, prima che sia troppo tardi.

    secondo me, angelica, nel blog c’è esattamente quel blocco di cui tu parli: non ci muove alcuna ragione politica nè, tantomeno, qualche ragione economica!*

    è interessante l’idea del binomio toronto/montreal. bisognerebbe, però, a quel punto…fare i conti non con una, ma con due giunte!

    fregene fa parte del comune di fiumicino: impossibile, a mio parere, che il comune di roma gli conceda un vantaggio tale. senza contare che in quelle zone (maccarese, fregene, fiumicino, focene), quasi non si può scendere tre metri per costruire un box, tanto è alto il livello della falda acquifera. sempre in quella zona, c’è uno dei più importanti parchi faunistici del nostro paese: difficile costruirci intorno. dal punto di vista del rumore degli aerei, poi, si replicherebbero le difficoltà di flushin meadows: a parte i problemi dell’alitalia, ad ogni prima palla di servizio, il giocatore dovrebbe fare i conti con un aereo in partenza ed uno in arrivo.

    la fusanella è giusto la zona di castel fusano: lì, bisognerebbe fare i conti con la secolare e tutelata pineta. vero è che non passa anno che qualche piromane (volontario o involontario) ne distrugga qualche ettaro e vero è che, ora, è veramente mal frequentata. sulla mal frequentazione, la giunta alemanno non dovrebbe aver problemi. più problematico è inviare qualche delinquente ad incendiarne qualche ettaro in più, per far spazio al nuovo centro del tennis.

    se le cose a roma si mettessero male, dal punto di vista degli internazionali, se milano fosse furba, proporrebbe immediatamente la costruzione di un impianto sportivo nell’area della prossima expò: certo, bisognerebbe pagare fior di quattrini ai palazzinari del nord, che hanno grandi relazioni con quelli di roma…ma di ettari, in quella zona, ce ne sono a volontà. e mi pare che anche i quattrini non manchino. la prima edizione dei nuovi internazionali a milano potrebbe coincidere con l’anno dell’expò.

    *personalmente, preferirei che roma risolvesse i suoi problemi. tra cinque minuti, però, mando una mail alla moratti: non vorrei mi si rubasse l’idea!

  94. pibla scrive:

    ….e di tutta questa querelle la Federtennis che ne pensa??? cosa si dice al riguardo sul sito della FIT???
    Niente, sul sito della FIT non si dice assolutamente niente, come se nulla stesse accadendo; ma di sicuro i nostri dirigenti si staranno muovendo nell’ombra per risolvere la situazione, quatti quatti, come gli indiani, con movimenti impercettibili, invisibili, quasi immobili….o forse immobili….

  95. angelica scrive:

    Avec Double Cordage
    per quello che rigurda i tornei alternati, purtroppo l’andazzo preso dalla WTA e ATP va verso i tornei combined (dico purtroppo perchè questo significa biglietti molto più costosi per gli spettator)i. Fanno eccezione i tornei canadesi, dal prossimo anno il torneo ATP e WTA si svolgeranno nella stessa settimana ma uno a Toronto l’altro a Montreal per questioni politiche (non possono permettersi di lasciare una parte “linguistica” del Canada senza torneo)

    Marcos, a Roma dove fai un buco trovi qualche reperto archeologico. E questo significa vivere in un museo all’aria aperta.
    Ma d’altra parte non si può sempre vivere con la testa rivolta al passato, anche perchè poi dai delle craniate terrificanti contro il muro che non hai visto di fronte a te.

  96. Avec Double Cordage scrive:

    vai tranquillo marcos, magari la pubblichi anche qui la tua e-mail mandata alla Moratti come ho pubblicato la mia che ho mandato alla radio, anzi direi di trasformare lo spazio dei commenti all’ottimo articolo di Roberto Commentucci in una specie di raccolta di firme/lettera aperta per spingere la FIT e chi ne ha le possibilità a fare qualcosa e allo stesso tempo fare e raccogliere proposte costruttive

    siccome questo dell’impianto adeguato per gli internazionali d’Italia (che si faccia al foro italico, a Tor di Quinto, a Milano, Monza, Ostia Fusanella, Fregene o altrove non è al momento decisivo come invece lo è il fatto che se ne discuti) è senza alcun dubbio il fatto più importante se non decisivo per il fututo nei prossimi 5 anni del tennis italiano, direttamente influente su tutti glia altri aspetti importanti come preparazione dei giovani agonisti e allargamento della base, io penso che andrebbe messa una barra con link e immagine (non esageratamente grande ma ben visibile) stabilmente in testa sia al sito http://www.ubitennis.com che al blog http://www.blogquotidiani.net/tennis mettendo una cosa simile come il link con l’immagine di Nadal che pubblicizza li il sito ubitennis

    vorrei sollecitare tutti gli utenti del blog a partecipare alla pubblica discussione e a proporre le loro idee a riguardo, fosse anche solo dire se trovano utile un iniziativa informativa da parte di ubitennis o no, magari se vogliono anche lasciando il loro indirizzo e-mail, consiglio in tal caso comunque di sostituire la @ con [AT] per evitare di ricevere una valanga di e-mail indesiderate da programmi automatici che filtrano la rete quotidianamente, il mio indirizzo quindi sarebbe
    avecdoublecordage [AT] gmail.com

  97. Gudpis scrive:

    Quale altro sede potrebbe ospitere gli internazionali d’Italia durante i lavori per il nuovo mega centro? Nel Blog Baccini dice che se si può fare qualcosa al Foro bene, altrimenti il Presidente Binaghi è già impegnato a trovare un’altra idonea sede temporanea. Ci sono in Italia?

  98. Avec Double Cordage scrive:

    aggiungo, marcos, che però spostare gli internazionali a Milano avrebbe senso solo in forma di un alternanza annuale con un altra città come la staffetta canadese, altrimenti saremmo punto a capo
    ovviamente la città gemella ideale sarebbe Roma, idealmente Ostia Fusanella ma se non vengono offerte garanzie adeguate andrebbe benissimo anche un altra città escludendo magari solo Napoli anche se sarebbe bello ma sarebbe troppo esageratamente rischioso come Palermo per motivi che pare inutile elencare, purtroppo

    inoltre aggiungo che io la zona a nord di Fregene la trovo quasi meglio perché ovviamente gli ambientalisti alzerebbero falsi ecologisti troverebbero una platea magnifica per esibirsi e vinere strumentalizzati se si tentasse di abbattere anche solo qualche albero di una pineta fosse anche lurida e infestata di drogati e prostituzione, il problema della falda acquifera secondo me non è che influisca molto, bisogna costruire solo un unico stadio e non una serie di mega edifici e non necessariamente bisogna scavare (meglio altrimenti chi sa che cosa si trova) per farlo e facendolo a nord di Fregene il rumore di Fiumicino non dovrebbe costituire più problemi

  99. Roberto Commentucci scrive:

    A questo link:

    http://www.federtennis.it/blog/batch/commenti.asp?IDPost=146

    c’è per ora l’unica dichiarazione ufficiale di Baccini sul problema. Come si vede, è una mera riproposizione dell’esternazione di Binaghi alle Olimpiadi, qualche settimana fa. O si fa a Roma o portiamo il torneo in un’altra città.

    Purtroppo, credo che la minaccia di spostare il torneo in un’altra città sia un’arma spuntata e poco credibile. Non esiste nel nostro paese alcun impianto idoneo a rispettare i criteri dell’ATP, da nessuna parte.
    E non vi è da nessuna parte, né a Tor di Quinto (come vorrebbe Alemanno), né alla Fusanella (la pineta non si può toccare), nè a Fregene (quella è terra di bonifica, è intrisa d’acqua, non ci si possono scavare le fondamenta di uno stadio), né in Lombardia o altrove, il tempo per costruirlo entro il 2010.

    Bisognava, semmai, pensarci prima. Molto prima. Come scrissi qualche settimana fa, ho messo piede al Foro per la prima volta nel 1978, e sul Pietrangeli c’erano, già da tempo, i tubolari Innocenti…

    Il problema era noto e conosciuto. La grande scelleratezza fu commessa a metà degli anni ‘90, con l’assurda costruzione dello “Stadio dei Crampi”, lo chalet in legno lamellare. Si sapeva che non poteva durare. In quell’occasione, si sarebbe dovuto prendere il toro per le corna, e risolvere il problema una volta per tutte. E’ una delle ultime colpe della famigerata gestione Galgani. Va riconosciuto che Binaghi se lo è trovato bello e pronto, e ha dovuto aspettare che i costi sostenuti per la costruzione dello chalet fossero ammortizzati, prima di proporre al CONI di rifare lo stadio.

    Quindi, ormai un concetto deve essere chiaro: il destino del torneo è legato al Foro Italico.

    Non possiamo pensare di chiedere altre deroghe all’ATP, fare una struttura provvisoria al Foro e intanto costruirne un’altro impianto ex novo altrove, che non potrà mai essere pronto prima di 5-6 anni.

    Al Foro, se non altro, sono già presenti altri 8 campi, gli spogliatoi, le palestre, i parcheggi (ci sono quelli dello stadio Olimpico, suvvia, basta camminare un po’) e la mobilità (su rotaia, a 500 metri c’è il capolinea del tram leggero che collega la zona con la metro di Piazzale Flaminio, non è il massimo, ma si può migliorare).

    Inoltre, nel giro di qualche anno il calcio dovrebbe lasciare lo stadio Olimpico, ormai i tempi sono maturi per la costruzione di (piccoli) stadi di proprietà di Roma e Lazio. E quindi i molti problemi di convivenza con il calcio saranno eliminati.

    Insomma o si trova il modo di costruire entro il 2010 uno stadio da 10.500 posti al Foro (con o senza copertura fa lo stesso) o il torneo lascerà l’Italia. Non ci sono alternative.

  100. Avec Double Cordage scrive:

    si Roberto sono d’accordo per un azione immediata è senz alcun motivo necessario costruire uno stadio al posto di quello vecchio nel foro italico, lasciando perdere la copertura e altri fronzoli sperando che sia presto deciso chi riceverà l’appalto in modo che non si perdano anni e anni per avere pronto lo stadio

    ma in vista dei prossimi decenni mi pare chiaro che il foro italico non può ormai più essere la sede degli internazionali d’Italia, perché troppo restrittivo in fatto di spazi e protezionismo monumentalistico / paesaggistico

    anche se il calcio si sposterà dall’olimpico lo stadio con la pista dell’atletica rimarrà sempre li e non ci sarà lo spazio per aggiungere nemmeno altri due campi periferici senza andare incontro a battaglie e suppliche

    quanto alla zona intorno ad Ostia, certo ficcarsi in mezzo alla pineta con un centro tennistico sarebbe bello ma totalmente utopico, ci vorrebbe una specie di Elzin ma nella zona non troppo distante dala stazione della metropolitana ad Ostia ci sono anche altri terreni decine di volte più grandi dell area che accoglie il tennis al foro italico, e sono terreni dove non c’è nemmeno un pino, palma o fico

    quanto a Fregene, se in Cina costruiscono aeroporti in mare in Italia, patria di antichi archi ed acquedotti romani templi cattedrali e colossei saremo capaci di mettere delle fondamenta al bordo di una zona paludosa, e che diamine qui a Bolzano hanno piazzato uno stadio del calcio, seppur di dimensioni ridotte nel bel mezzo di una palude senza che ci fosse alcun problema

    io penso che costruire un impianto polifunzionale in una città del nord con la prospettiva di ospitare in alternanza i campinoati internazionali d’italia maschili e femminili non dovrebbe essere un gran problema, la densità di popolazione garantirebbe un afflusso di pubblico non certo inferiore a quello di Roma e potendo coprire lo stadio lo si potrebbe utilizzare per una serie di altre manifestazioni di ogni genere che siano, spettacolo, sport, cultura, politica… certo la copertura li e d’obbligo

    sarei interessato a un commento di Rino Tommasi, il suo parere sarebbe sicuramente informato avendo lui già avuto a che fare con la tematica in passato e darebbe sicuramente ulteriore slancio alla discussione, dopo tutto già un altra volta aveva lasciato un suo commento nel blog

  101. Avec Double Cordage scrive:

    Roberto mi devo correggere, nel commento precedente intendevo dire che: è senza dubbio necessario costruire uno stadio nuovo al Foro Italico…

    e non senza alcun motivo, scusa la confusione nel formulare la frase, ero distratto, penso si sia capito comunque quel che intendevo, visto che mi sto ripetendo :)

  102. Nikolik scrive:

    Allora, l’articolo, l’intervento alla radio, un sacco di lunghissimi commenti, ma non ti preoccupare, Roberto, ti perdono, anzi, sei già perdonato.

    Come diceva un mio vecchio Maestro, non di tennis, perdona sempre gli errori che si commettono per amore.
    E’ chiaro, Roberto, che tu sei un innamorato del tennis, di Roma, del Foro Italico, e dalle tue parole si legge il terrore di perdere tutto, di perdere un sacco di bellissimi ricordi ed un sacco di bellissimi sogni e progetti futuri.

    Quindi, ti perdono il fatto di non credere a un amico come me, quando ti dice di non preoccuparti, perchè il torneo rimarrà, e rimarrà dove è sempre stato.
    Non ti preoccupare, Roberto: trenta anni fa entravi per la prima volta al Foro, tenendo per la mano il tuo papà, e tra quaranta ci entrerai ugualmente, tenendo per mano tuo nipote: non esiste, Roberto, che ci portino via il torneo, se nel 2010 non saremo pronti, vorrà dire che l’ATP ci darà un’altra proroga, perché, in un brutto mondo dove vige la legge del più forte, i più forti siamo noi, per una volta.
    Non siamo Amburgo, non siamo i tedeschi, poveracci.
    Non ce la faranno, perché non possono.
    Stai tranquillo, amico mio.

  103. pedrinho&luvanor scrive:

    Roberto sei preciso e puntuale negli interventi. Dici cose inesatte solo quando fai riferimento alla gestione Galgani:
    ” La grande scelleratezza fu commessa a metà degli anni ‘90, con l’assurda costruzione dello “Stadio dei Crampi”, lo chalet in legno lamellare. Si sapeva che non poteva durare. In quell’occasione, si sarebbe dovuto prendere il toro per le corna, e risolvere il problema una volta per tutte. E’ una delle ultime colpe della famigerata gestione Galgani. Va riconosciuto che Binaghi se lo è trovato bello e pronto, e ha dovuto aspettare che i costi sostenuti per la costruzione dello chalet fossero ammortizzati, prima di proporre al CONI di rifare lo stadio”.
    Se ricordo bene lo stadio lo fece il CONI con un contributo della FIT.
    Binaghi che ha aspettato l’ammortamento dello chalet per fare uno stadio nuovo e’ una balla colossale.
    In realtà il CONI non aveva una lira e non poteva fare nulla.
    Con la CONI servizi spa le cose sono cambiate e si sono create le condizioni per uno stadio nuovo.

  104. Valerio scrive:

    Non penso proprio che l’alternanza con un altra città del torneo sia una soluzione.. anzi per niente.. a Milano il vostro torneo ce l’avevate già e sappiamo tutti che fine ha fatto! Per non parlare dell’enorme spreco di risorse che causerebbe.. il torneo deve restare al foro almeno per i prossimi 5-6 anni.. quindi urge uno stadio, presto e subito. Se non si fa addio internazionali di tennis.. costruire un nuovo impianto a Tor di Quinto o altrove pronto tra 4-5 anni sarebbe un suicidio, anche perchè a quel punto il torneo sarebbe già stato declassato o cancellato e quindi il nuovo impianto non servirebbe a un bel niente.

  105. Roberto Commentucci scrive:

    Caro pedrinho & luvanor, tutto mi sarei aspettato in questo mondo, tranne che trovare un difensore d’ufficio della gestione Galgani…
    E non a caso ti nascondi dietro ad un improbabile nickname, evitando accuratamente di rendere nota la tua identità.
    Sulla prima parte della tua contestazione non sono d’accordo con te. Galgani avrebbe dovuto far capire al CONI quanto fosse miope il progetto dello chalet. E quindi, se non è il principale responsabile, è certo gravemente corresponsabile. Ma la sua colpa più grave non è neppure questa.
    Come ho già scritto, i tubolari provvisori sono stati montati per la prima volta sul Pietrangeli negli anni ‘70. Galgani è stato presidente della FIT per un tempo lunghissimo, una ventina d’anni, dal 1976 alla metà degli anni ‘90. E in quel periodo il totocalcio gonfiava generosamente le finanze del CONI e della FIT. Cosa è stato fatto allora, quando c’erano tutte le condizioni per intervenire, un sacco di soldi e 20 anni di tempo?
    Il nulla. Non difendiamo l’indifendibile, per favore.

    Sulla seconda parte della tua eccezione sono in parte d’accordo. E’ vero che il CONI dopo la fine della schedina totocalcio non aveva soldi (e infatti Galgani se ne andò proprio per quel motivo, la poltrona di una federazione sportiva non aveva più appeal…) ma dall’altro lato sarebbe stato insostenibile politicamente per il CONI buttare giù un impianto appena fatto. L’ammortamento degli investimenti è una necessità contabile e finanziaria, alla quale non ci si può sottrarre. E’ per questo che quando si investe in una infrastruttura, bisogna avere oculatezza e competenza. Insomma, anche se il CONI avesse avuto i soldi per rifare lo stadio già 7-8 anni fa, come avrebbe giustificato lo spreco di denaro pubblico?

  106. Gudpis scrive:

    @ Roberto Commentucci
    1 Complimenti x l’intervento alla radio e per i commenti sopra.
    2 Difesa d’ufficio del Nickname: mi piacerebbe essere me, ma ti assicuro che se lo facessi avrei numerosi problemi… non tanto io personalmente, quanto i miei collaboratori e la piccola realtà che rappresento e a cui contribuisco. Siamo al punto che chi si espone rischia di ricevere delle raccomandate dalla Procura Federale. Ti assicuro che è successo !
    Il tanto vituperato Nickname mi ha permesso di dire tutto quello che pensavo (senza mai offendere nessuno), di sbattere in faccia del direttore Baccini , tutti i miei rilievi per alcune cose che proprio non mi andavano giù. Quindi W Internet e viva il Nickname quando serve.
    3 Galgani: per come la vedo io c’è grande continuità tra le 2 gestioni (con quella di Binaghi). E sì! perchè si possono prendere provvedimenti differenti, predicare discontinuità ecc. però rimane il punto fondamentale: la base elettorale è drammaticamente la stessa. I Pres. dei Cr che raccoglievano le deleghe per Galgani sono gli stessi che oggi le raccolgono per Binaghi. Gli stessi che da sempre se dici qualcosa di critico ti dicono che la linea da seguire e quella Federalee di non tentare avventure guardando con interesse a nuovi candidati.
    Linea federale: una retta che non hai mai fatto curve, che nessuno di noi, nè le forze nuove provenienti dal movimento, nè alcuni illustri commentatori sono mai riusciti a deviare su di un’altra via: la retta via!

  107. giancarlo scrive:

    nella fatal Verona il Milan perse qualche scudetto praticamente già vinto! forse Binaghi non farà subito la stessa fine ma, ricordando l’avvenimento magari un po’ di sfiga gliela portiamo

  108. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Oggi sto cercando di avere in diretta il presidente Fin Barelli che ieri ha parlato anche del centrale del foro italico, sentenziando che il torneo si farà nello stesso sito di sempre..in più i problemi legati ai mondiali di Nuoto sono sempre attuali.. tramite Roberto vi farò sapere se riusciremo a realizzare questa intervista

  109. Gudpis scrive:

    @giancarlo
    la vedo dura che a Verona potrà succedere qualcosa! CI SARA’ UN SOLO CANDIDATO! Proviamo a vedere se la SNAI quota l’elezione che facciamo una puntata sicura!

  110. pedrinho&luvanor scrive:

    Roberto non ti avventurare in ricostruzioni del passato regime federale: La tua affermazione “infatti Galgani se ne andò proprio per quel motivo, la poltrona di una federazione sportiva non aveva più appeal…) ” non sta ne in cielo ne in terra.
    Galgani fu “obbligato” andarsene dopo aver rotto i rapporti con Adriano Panatta pur avendo vinto un’ elezione con gli stessi numeri che avrà Binaghi a Verona.
    La poltrona aveva e ha un grande appeal considerando che Galgani lascio’ in cassa un piccolo gruzzolo di miliardi di vecchie lire (circa 9,5 miliardi).
    Fu lo stesso Panatta a “scegliere ” Binaghi come nuovo presidente della Fit , portandolo in giro per tutta l’Italia per farlo conoscere ai Circoli e ai Presidenti di Club, visto che il “tennista Ingegnere” era popolare solo a Cagliari e dintorni.
    Per ultimo evita di parlare di trasparenza dell’attuale gestione FIT.
    Quando un Presidente sardo fa eleggere dei Revisori dei Conti sardi ti viene il sospetto che controllori e controllati siano un unico soggetto.

  111. Roberto Commentucci scrive:

    Pedrinho, stiamo andando off topic, comunque ti rispondo.

    Mi pare strano che, al momento dell’addio di Galgani, ci fossero 9,5 mld. di vecchie lire in cassa, mentre all’incirca nello stesso periodo si chiudeva, per mancanza di fondi, il centro tecnico federale di Cesenatico.
    E comunque, si tratterebbe di un importo ridicolo considerata l’entità dei trasferimenti ricevuti dal CONI negli anni precedenti, a fronte dei quali non mi pare di aver visto un adeguato ritorno da eventuali investimenti (avevamo il settore tecnico più arretrato e obsoleto d’Europa, basta leggere i manuali federali di quel periodo, che insegnavano una tecnica ormai d’altri tempi).

    Quanto al resto, non ho informazioni sufficienti.

    La mia è solo una impressione da “esterno”, e posso sbagliare.

    Però dall’esame delle (poche effettivamente) carte federali pubblicamente disponibili si evince in questi anni l’impressione di un lento ma costante risanamento economico della Fit. Io di più non posso sapere, sono solo un appassionato.

    Continuo però a credere che non sia corretto formulare accuse così pesanti, come le tue, nascondendosi dietro a un nickname. E’ come mandare una lettera anonima, e francamente mi pare una cosa poco simpatica. Un conto è quello che dice Gudpis, che critica la linea federale, ma fa proposte, cerca una dialettica nell’interesse del movimento, un conto è quello che fai tu, che lanci più o meno velatamente accuse di malversazioni (a che altro servono i revisori dei conti, se non ad evitare malversazioni?).
    Quindi non intendo trasformare questo topic in un processo mediatico, peraltro senza prove, all’attuale gestione federale. Se hai le prove di malversazioni, rivolgiti alle autorità.

  112. federico scrive:

    Un comune va avanti con i soldi. Se il tennis non porta soldi al comune de Roma non gliene frega nulla di assicurarsi un torneo decente. Sperando che Panatta diventi sindaco.

  113. Gudpis scrive:

    Concordo nel fatto che la critica deve essere solo di carattere “politico”. Nei miei rilievi ho sempre lodato o denunciato degli atti comunque legittimi ancorchè a mio avviso errati. Per spiegarmi: le motivazioni addotte nel caso del commissariamento delle due regioni erano senza dubbio reali. Non si sono inventati nulla. Io dico solo che NON AVREI MAI preso quella dedicisione ancorchè fosse fondata su motivazioni reali anche se risibili. Le deleghe: si possono raccogliere, non c’è nulla di illegale, anche se a mio avviso stanno rendendo difficile una vera procudura democratica. NON mi interessa fare l’inquisitore! Sono un piccolo opinionista di blog in questo caso. Se si fanno accuse di rilevanza giudiziaria a mio avviso questa nn è la sede.
    Credo di poter dire che dalle nostre discussioni si possano tirare fuori delle tematiche interessanti e possiamo tutti insieme esercitare una piccola pressione a chi gestisce il movimento affinchè lo faccia al meglio. Andare oltre le righe finisce per dare ragione a chi nn ce l’ha!

  114. Andros scrive:

    Convocazioni di Davis

    Lascio il discorso Bolelli da parte. Credo siano state scritte tutte le opinioni possibili.

    Ho sempre avuto stima di Barazzutti ma questa volta non capisco.

    Seppi, Starace, Fognini, Volandri.

    Qualcuno mi spiega chi fa il doppio? Volandri/fognini che non sanno neanche cos’è il doppio?

    Oppure Seppi Starace così entrambi sono costretti a fare tre matches (visto che ritengo scontato facciano il singolo..).

    Cipolla è nettamente il più forte di tutti in doppio. Non ci sono dubbi.

    Ma come si può essere così ottusi?

    cosa ne pensate?

  115. pibla scrive:

    Caro Andros, io a questo giro Volandri lo lasciavo a casa a curarsi le sue bue, tanto tra Seppi, Starace e Fognini due buoni singolaristi da terra li tiriamo fuori comunque e poi a quel punto mi portavo Cipolla che il doppio su terra lo sa giocare; dopotutto mica andavamo a giocare contro McEnroe/Fleming, ma io e te scriviamo sul blog e le convocazioni le fa Barazza.
    Tra Coppa Davis e Fed Cup ricordi una mossa di Barazza che si potrebbe definire coraggiosa? io no, magari qualcuno ha memoria migliore…

  116. Avec Double Cordage scrive:

    piccolo off topic, Andros penso che Cipolla dovrebbe rimpiazzare Volandri visto che a Bucarest ha perso due volte penso proprio che abbia qualche problema e l’ultima cosa che serve contro la Lettonia è che un giocatore non finisca la partita perché infortunato, anche io penso che Cipolla e Starace dovebbero essere la coppia di doppio in questo caso, un giocatore solido e uno voleeatore di solito sono una buona combinazione, poi il servizio di Cipolla non può essere inferiore a quello di Volandri

    io in singolare quasi quasi farei giocare Fognini, anche per motivi psicologici, certo che se si va in C è la volta che si sbarazzano di Barazzutti

    Marcos si può sapere cosa hai scirtto alla Moratti poi? ;)

  117. anto scrive:

    Si effettivamente difendere Galgani è come dire che Di Mauro vincerà Wimbledon nella prossima edizione. Non c’è una persona che non ha additato Galgani come unico artefice dello sfacelo del tennis italico, giornalisti, giocatori, coach, addetti ai lavori. Certo Binaghi è stato bravo a creare consenso intorno a lui, cosa che gli va riconosciuta, e la gestione del foro italico, con una operazione trasparenza non è cosa da poco. Ma l’affaire Bolelli rischia di scoppiargli tra le mani. E poi Barazzutti, come ct grida vendetta, la fed cup con le ragazze, l’avrebbe vinta anche topolino. Allora le ns eroine erano uno squadrone da paura.

  118. tommy scrive:

    @ BB 1980
    Ho letto alcuni commenti dello stesso tono su Binaghi scritti da un certo Luca! Anche lui dichiarava di essere un ingegnere di Cagliari e di aver lavorato a Torino! Non è che, per caso, BB1980 e Luca siete la stessa persona? Spero di no per te, perchè sarebbe squallido e ridicolo cambiare un nckname per poter continuare a fare affermazioni gratuite e sparare a zero sempre sulla professione e sulle ex qualità tennistiche di Binaghi (certamente non è stato tra i primi del mondo ma qualche buon risultato l’ha ottenuto!). Se sei veramente di Cagliari avrai certamente sentito parlare di Binaghi almeno per queste due cose, visto anche che dici di giocare a tennis. Se poi sei del tutto all’oscuro e ti interessa, ti puoi facilmente documentare chiedendo in giro. Ma dubito che, pur sapendo come stanno le cose, vorrai “dare a Cesare quel che è di Cesare”. Ti ho voluto contraccambiare con una frase famosa che non ricordo bene ma mi pare fu pronunciata dal Presidente del Milan quando riaffidò la panchina a Maldini (famoso Cesare). E lo sai perchè questo non lo farai mai? Perchè pur cambiando nickname continui a dimostrare di avercela con Binaghi per chissà quali motivi personali!!!!!

  119. tommy scrive:

    Il mio commento delle 22.01 era in risposta ad un post di BB1980 riportato subito dopo quello di Anto delle ore 19.17. Adesso quello di BB1980 non compare più! Come mai?

  120. anto scrive:

    @ Avec, ma non hai ancora capito che se l’Italia perde con la Lettonia, di barazzutti non si disferanno Mai, dove lo trovano un altro yes man……la vicenda Bolelli è assolutamente ridicola, ma perchè voler mettere i bastoni fra le ruote al povero bolognese……è come chiedere alla tifoseria del Verona di tifare per l’Italia………..

  121. BB 1980 scrive:

    @ tommy
    Il nick mi è stato suggerito da un assiduo frequentatore del blog - non mi chiedere chi perchè non mi ricordo, forse stefano grazia - data la mia ammirazione per il campione svedese.
    Il mio commento scomparso faceva riferimento a quanto scritto da pedrinho&luvanor più sopra alle 12:56, e non aveva nulla di offensivo nei confronti di Binaghi, come in tutti gli altri scritti in precedenza.
    Che poi la mia considerazione sia accordata a chi - nel suo proprio ambito di competenza - riesce ad emergere per proprie capacità personali, questo è un altro discorso. Esemplificando, nel tennis Pete Sampras, nell’ingegneria - automotive - John De Lorean (R.I.P. !!!! )
    Comunque mi fa piacere che ricordi i miei - poco significativi - commenti.

  122. BB 1980 scrive:

    @ tommy
    Aggiungo che sia Sampras per vincere 14 grandi tornei del grande slam come tennista che De Lorean per essere arrivato al 14° piano della GENERAL MOTORS a 47 anni come ingegnere non hanno elemosinato voti.
    Lì sono arrivati per risultati ottenuti nel proprio campo.
    La mia ammirazione e considerazione ritengo opportuno accordarla a simili personaggi.
    Ti piaccia o no, sic stantibus rebus

  123. marcos scrive:

    avec double cordage, ho deciso di non scrivere alla moratti.

    ho pensato che, se dovessi rivolgermi a lei, ci sarebbero temi più importanti da trattare. ho pensato che per 5 o 6 anni, nell’area intorno alla nuova fiera di rho/pero, dove si insedieranno le strutture dell’expò, ci sarà un casino tale (lavori infrastrutturali, costruzione di palazzi, migliaia di operatori) che non è francamente ipotizzabile la realizzazione di un impianto per il tennis in tempi sufficientemente rapidi per le esigenze del calendario dei tornei maggiori. infine, continuo a pensare che la sede migliore per gli internazionali sia il foro italico e confido nello sblocco della situazione.

    quando sarà superata l’impasse di roma ed ufficialmente assegnato il torneo “1000″, allora, forse, scriverò al sindaco, per invitarlo a considerare l’importanza di un ritorno del grande tennis a milano.

  124. andrew scrive:

    @ Avec ecc.ecc.

    vedi, la tua proposta di fare “massa critica” o “opinione pubblica” è encomiabile ma di fatto inutile…

    la FIT è appositamente organizzata per NON tenerne conto…

    La federazione è retta, eretta, in erezione sui CIRCOLI, i quali a loro volta sono retti, eretti e in erezione sui SOCI, che purtroppo non coincidono se non in minima misura con gli appassionati, i praticanti, gli atleti di tennis. I SOCI sono in larga parte persone che hanno costruito nel circolo delle relazioni con gli altri soci basate su aspetti extra-tennistici.

    Con un bieco sillogismo si può affermare che la FIT si occupa degli aspetti extra-tennistici del tennis.

    Per cui, io consiglio sempre di andare affantennis per conto proprio…

    Gli Internazionali d’Italia si faranno ancora, non si faranno più, si sposteranno da Roma, ecc. ecc….NON sono argomenti che a noi utenti del tennis devono interessare…

    IL punto è: hai pagato la quota? Si? Sei dentro… Non l’hai pagata? Sei fuori…

  125. Avec Double Cordage scrive:

    marcos mi dispiace ma non riesco a seguire il tuo ragionamento, sarà perché la mia testolina si è formata all’estero, ma per iniziare qualsiasi richiesta di cambiamento è necessario informare gli addetti ai lavori, la Moratti non è il maharaja di Milano che è meglio non infastidire, ha ricevuto l’incarico di sindaco della città e sta li al servizio della comunità.

    un altra parte del tuo ragionamento che non riesco a comprendere è la fiducia nel operato di chi dovrebbe aver già costruito il nuovo stadio del Foro Italico quando ancora non c’è nulla, anzi…

    è chiaro che Roma è un ottimo posto per gli internazionali d’Italia, ma non c’è nessun motivo per il quale ne debba avere l’esclusiva, persino gli US Open e gli Australian open hanno cambiato varie volte città e persino superfici con il passare del tempo (gli australian open inizialmente addirittura si svolgevano un anno in Nuova Zelanda e un altro in Australia) il torneo di Roma è organizzato dalla FIT e non dal comune di Roma, ed essendo la FIT la federazione nazionale che recepisce fondi da tutto il territorio è più che giusto che anche altre realtà abbiano la possibilità di concorrere allo svolgimento di questo evento.

    E con la parola concorrere siamo arrivati al nocciolo. Senza concorrenza non si ha sviluppo e si arriva all’attuale situazione italiana dove la stragrande maggioranza della gente è abituata ad obbedire ciecamente agli oligopoli e monopoli stratificatisi in ogni realtà, sia essa l’industria, l’amministrazione, il sistema bancario, la politica, l’informazione …siamo arrivati al punto che una sana competizione viene vista come una cosa quasi peccaminosa.

    Ne è prova la reazione del signor Mollicone quando nell’intervista radio gli hanno proposto di alternarsi con Milano nello svolgimento del torneo, gli è sembrata una cosa talmente irreale che che manco l’ha capita, la risposta era infatti che non ci piove che il torneo se lo tiene Roma, come se fosse una cosa appartenente a Roma e non a tutti gli Italiani.

    Dunque il motivo principale per cui dico che creare questa alternanza tra Roma e Milano (o tra altre due città, poco cambia) è quello di metterle in competizione, non solo tra esse ma anche con altre possibili contendenti, in modo da poter esercitare pressione affinché non succedano più (o meno) perdite di tempo e disservizi

    Oltre a questo è vero che Roma è geograficamente centrale in Italia, ma rispetto alla densità della popolazione è decentrata, è quindi giustificato che il torneo si svolga anche qualche volta al centro-nord visto che ci vive la larga maggioranza dei cittadini italiani (dati istat.it 27 milioni al nord, 13 milioni al centro, 12 al sud, 5 in sicilia, 1.7 in sardegna)

    Il sud e bello e grande ma ci vive meno di un terzo della popolazione totale (i motivi per i quali si è arrivati a questa situazione insensata poi sono un altra storia, che non ci vogliono raccontare)

    insomma se non la vuoi scrivere tu questa lettera al comune di Milano la scrivo io (certo meglio sarebbe tutti insieme, con le parole precise e moderate di Roberto) fammi sapere ;)
    ma bisogna scriverla adesso non tra 4 anni!

    Aggiungo che ci cono sempre cose più importanti di altre, ma anche quelle meno importanti vanno fatte bene …almeno quelle

    (tanto è un azione simbolica che non serve a nulla, si sa)

  126. Avec Double Cordage scrive:

    riporto qui un commento di “jan” che aveva lasciato al civico 2175 aka Caffé Universe (o come piace chiamarlo a me, Bar Veronica) dove si parla senza particolare focus

    jan scrive:

    11 Settembre 2008 alle 18:40
    Caro Avec Double Cordage, le problematiche del nuovo impianto tennistico a Roma mi riportano amaramente al modo d’affrontare ogni cosa nella cara vecchia Italietta. Burocrazia da ogni parte, pure per bere un caffe’, poteri che si sovrappongono a poteri e si annullano a vicenda, interessi privati che hanno la meglio su interessi pubblici. Ho letto anche io i commenti all’articolo di Commentucci, la tristezza e la rabbia dei piu’, ma non e’ un problema di tennis, Coni, Comune, destra o sinistra, e’ un problema di come ci si comporta in ogni situazione in Italia. Chi ha un minimo di potere, di qualsiasi natura esso sia, tende a voler aumentarlo invece di sfruttarlo per miglioramenti di cui gioverebbe la comunita’.

    Premetto che personalmente non apprezzo la “bellezza” del Foro Italico, la sua posizione nella mappa di Roma, la sua vicinanza allo stadio Olimpico, la mancanza di un a struttura razionale al suo interno. Se dovessi immaginare un impianto tennistico nuovo di zecca a Roma, non salverei una sola caratterestica di quelle che appartengono al vecchio impianto.
    Io farei cosi’:
    1. scelta di un nuovo spazio facilmente raggiungibile in metropolitana da tutta Roma. Scendi dalla metro e cammini diritto fino all’entrata senza dover salire o scendere, attraversare o altro. Come e’ qui a New York.
    2. Costruzione del Centrale vicino all’ingresso. Chi arriva ha diritto d’entrare subito, senza tentennamenti, dove c’e’ il grande spettacolo.
    3. Costruzione del Campo 1 e del Campo 2 immediatamente vicini e possibilmenti collegati all’interno con il Centrale, in modo che sia agevole spostarsi dai campi piu’ importanti per seguire gli incontri piu’ interessanti.
    4. Spazi verdi tipo prati, ombreggiati e dotati di panchine e anche tavoli dove sia possibile mangiare e da cui sia possibile seguire su maxi-schermi incontri e i punteggi.
    5. Varieta’ di punti vendita per i cibi, in modo che ci sia possibilita’ di scelta fra fast food diversi.
    6. Innumerevoli servizi igienici, all’interno degli stadi maggiori e negli spazi aperti, dotati di inservienti che li tengano sempre puliti, con infinita carta igienica e sapone e acqua.

    Questa in linea di massima sarebbe la struttura. Poi ci vorrebbe un po’ di buon senso. ma come fa il buon senso a convivere con la burocrazia?
    A New York e’ possibile entrare e uscire dall’Arthur Ashe, senza quasi mostrare il biglietto. A Roma appena esci dal centrale ti danno un biglietto con un numero che poi devi mostrare ogni volta che vuoi rientrare. E pensare che a New York e’ perfino possibile uscire dall’impianto sportivo e rientrare dopo ore con lo stesso biglietto (ti mettono un timbro sulla mano che devi mostrare quando rientri). Le esigenze di chi paga vengono prima delle esigenze di chi prende i soldi. Si da’ per scontata la buonafede e non la malafede.
    Insomma l’impianto puo’ essere il piu’ bello e moderno del mondo, ma se poi lo si gestisce con la solita mentalita’ arcaica, ti puoi tenere il caro vecchio Foro Italico con l’aggiunta di qualche posto in piu’ sul centrale (ingegneri e architetti giovani, dinamici e preparati troverebbero le soluzioni pratiche).

  127. pibla scrive:

    Solo nel fine sett. sono riuscito a sentire l’audio dell’intervista alla radio del Responsabile del Comune di Roma Dott. Mollicone, scoprendo tra l’altro con piacere che era stato letto anche un mio sms in cui, in sintonia con quanto aveva già prospettato Roberto, proponevo di rendere meno impattante il progetto precedente, magari levando la copertura, ma di tenere il torneo al Foro.
    Capisco la delusione che alcuni di voi hanno provato, ma, risentito l’intervento a mente fredda, io non credo che per l’appassionato di tennis l’intervista sia stata così deludente.
    Quello che infatti il Dott. Mollicone ha tenuto a precisare è che, nessuno di loro ha intenti autolesionistici (Tafazzismo), il che vuol dire che manco si sognano di perdere gli Internazionali di tennis di Italia e che quindi, se la scadenza dell’ATP è il 2010, si troverà il sistema di dare un impianto adatto entro quella data, ma di perdere il torneo o, forse ancora peggio dal loro punto di vista, di farlo trasferire in un’altra città, non se ne parla proprio.
    Quindi la prospettiva più logica è che si renderà meno impattante il precedente progetto e si realizzerà comunque al Foro il nuovo Centrale entro il 2010 (ergo, secondo me fino al 2010 compreso si continuerà a giocare nell’attuale provvisorio, che comunque non è malaccio, anzi io spero che quel centralino rimanga intatto nel tempo; come terzo campo dell’impianto sarebbe infatti perfetto).
    E’ chiaro che la nuova Giunta aveva bisogno di dare un segnale di discontinuità rispetto alla precedente e tra le migliori occasioni c’era proprio quella di prendere le difese di un “monumento” che sentiva “suo”, essendo un prodotto del ventennio, ma poi, in soldoni, dato il suddetto segnale, col cavolo che fanno un autogol come quello di perdere gli Internazionali di tennis.
    Direi che questa, a grandi linee, è la traduzione decrittata dell’intervista fatta al Dott. Mollicone da Nuova Spazio Radio.
    Stando così le cose, ci si può stare.
    Un saluto.

  128. marcos scrive:

    ieri c’è stato l’incontro tra i mammasantissima che devono decidere sul campo centrale del foro italico, utile non solo al tennis, ma anche al nuoto e, forse, ad altri sport. uno stadio polisportivo, in buona sostanza.

    il coni decide entro lunedì se il nuovo progetto (più basso rispetto all’originale, ma non so altro) è compatibile che le funzioni che è chiamato a svolgere. sembra che costi di meno e che le posizioni siano molto concilianti.

    se, come credo, l’accordo si farà, bisognerà correre da matti.

  129. sara scrive:

    Ho una gran nostalgia di new york nel leggere
    notizie cosi preoccupanti sul destino del nostro torneo.

    Mi chiedo se almeno Alemanno sappia che non fu Mussolini ma
    Enrico Del debbio a progettare il magnifico impianto del foro italico…:)
    o se abbia avuto l’occasione di visitare la splendida mostra di due anni fa alla galleria nazionale di roma sull’architetto carrarese.

    I dubbi che il nostro amato primo cittadino parlasse senza conoscere
    molto di architettura se non in foma di spot mi erano venuti con le famose dichiarazioni ormai nel dimenticatoio sullo smantellamento del museo dell’ara pacis di Meier:
    “lo smantelleremo”aveva tuonato il sindaco,poi,
    forse qualcuno sotto voce dopo la campagna elettorale lo aveva informato
    dei costi proibitivi di una simile operazione.
    Nel nostro paese si sa i politici prima di parlare sono sempre ben informati
    per poter ben informare i cittadini e Alemanno non sfugge certo a questa regola…

    Tornando al tennis mi domando come mai sia possibile approvare un progetto per poi accorgersi che ha impatto sullo skyline di Monte Mario?
    sara’ pur cambiato il consiglio comunale ma….
    sospetto che nel plastico di presentazione del progetto la prima volta abbiano barato sull’altezza dei pini:)

    La fit non ha soldi ed è alla mercè del Coni, il Coni è da sempre alla
    mercè del potere politico e il potere politico fa e disfa come vuole…
    direi a naso che non c’è speranza in questa bagarre in cui il bene del tennis non è al centro dell’interesse di nessuno.

    A questo punto credo che il nostro torneo fara’ la fine della lehman brothers… aspettando di essere salvato resterà solo e
    con il cerino in mano.

    P.s concordo con i molti che prendono a modello us open per la sua funzionalita’, è stato veramente un piacere avere la possibilita’ per un’intera settimana di stare tutti i giorni li’ per il torneo ma siceramente inorridisco nel vedere che nella patria di Frank Lloyd Wright si costruiscono degli e/orrori stile Arthur Ashe.

    Nulla da dire sulla capacita’ americana di costruire alla
    periferia delle citta’cittadelle dello sport con infrastrutture
    invidiabili ma guardare dall’altro il “caponnone milionario” dove la Usta sta per costruire i nuovi campi di tennis indoor è un’esperienza che non auguro a nessuno di fare:)

    Speriamo di poter ritornare agli internazionali e a Us open nello stesso anno a questo punto…..

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