Au revoir Italie. Che ci salvi Trevisan!
Qual è il vero Volandri?
Donne inguardabili, salvo Sharapova!

 
3 Giugno 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

per La Nazione, il Giorno, il RdCarlino
PARIGI _ Au revoir Italie. Restiamo aggrappati agli juniores, con Matteo Trevisan, triplo vincitore (Prato, Santa Croce. Bonfiglio) addirittura favorito n.1. I due italiani negli ottavi, Volandri e Garbin, purtroppo hanno fatto 12 games in due, 8 Filippo, 4 Tathiana.
Non era davvero il Volandri vittorioso su Federer, Gasquet, Berdich e Ljubicic, quello bistrattato ieri sul Suzanne Lenglen da Tommy Robredo. E non era neppure quello di 8 mesi fa a Santander, quando al medesimo spagnolo aveva lasciato appena 7 games, umiliandolo fino alle lacrime davanti ad aficionados che già avevano occhi e cuore solo per Nadal. Somigliava di più, Filippo, al tennista entrato in crisi un anno fa. Gli sarebbero riusciti appena tre dritti e tre rovesci vincenti. Contro Ljubicic erano stati 32. Un match a senso unico per lo spagnolo conciato in modo così identico a lui da apparirne il sosia: stesso sponsor, Tacchini, maglietta con l’onda arancione, shorts neri, scarpe azzurre, bandana bianca, davvero indistinguibili. Perdeva 6-2,4-0 e poi 5-1 il livornese. Lì l’unico sussulto. Ma sul 5 pari la riuscita rimonta anziché esaltarlo pareva appagarlo. In 45 secondi, doppio fallo d’abbrivio, tre dritti osceni, rovinava tutto. Avrebbe perso, con quelli, sei games di fila. Praticamente il match (6-2,7-5,6-1), a tempo quasi record (1h e 48m) con un Robredo assatanato. Vendetta consumata per lui che non aveva smaltito la rabbia di Santander. “Non partivamo alla pari, io avevo nelle gambe le 4 ore con Ljubicic. Mi spiace _ ha commentato il “nostro” _ ma ho perso dal n.9 del mondo, non da uno che passava di qui”.
Il risultato non dà adito a recriminazioni. Ma conferma la diversa solidità dei duellanti. Per Volandri era primo ottavo in uno Slam. Per il coetaneo Robredo il n.11. Otto persi, tre vinti. Forse un motivo ci sarà. Dubbi riguardo alla diversa categoria di Nicole Vaidisova e Tax Garbin (6-3,6-1) invece non potevano essercene. Anche se c’è del vero (vedi Santander e Parigi) nella banalità del tennista che dichiara: “Ogni partita fa storia a sé”. Alla fine…peccato che contro Federer giochi Robredo.
I match femminili sono stati… inguardabili, alla faccia del montepremi paritario, salvo la splendida sfida di 2h e 40 Schnyder-Sharapova. La svizzera aveva vinto a Roma e ha sciupato 2 matchpoints con 2 rovesci ieri. Ma la venere siberiana li ha salvati con grande coraggio. Bella rivincita: 3-6,6-4,9-7.Nei quarti il match clou sarà Serena Williams-Henin. Promette scintille. Quattro anni fa Serena, avanti 4-3 e fischiata indecorosamente dai francesi (per la madre “forse un po’razzisti), perse la testa (e il match) per una scorrettezza della belga che, di fatto, trasformò un suo ace in un doppio fallo.

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14 Commenti a “Au revoir Italie. Che ci salvi Trevisan!
Qual è il vero Volandri?
Donne inguardabili, salvo Sharapova!”

  1. Andrea scrive:

    Serena è l’unica ke può battere la Henin al Roland Garros…La Henin lo sa e x questo secondo me sentirà molta pressione considerando anke l’ultimo precedente come andò a finiree…..Serena l’ho vista migliorata di partita in partita e con le giocatrici forti nn intende perdere mai…nn dimentikiamo ke ha un conto in sospeso con il pubblico di Parigi!secondo me vincerà Serena ke come lei stessa ha dt punta al Grande Slam ma sarà una battaglia..partita da vedere!

  2. vincenzo torzillo scrive:

    forza serena…batti la donna più antipatica del tennis…la nadal in gonnella….

  3. roberto scrive:

    Io tifo Serena tutta la vita… La Henin ha un gran braccio, un gran gioco, fa miracoli con il suo fisico minuto, ma mi è epidermicamente antipatica e secondo me in campo non è un modello di correttezza e sportività. Purtroppo il tabellone del torneo femminile è davvero zoppo. Le tre giocatrici in questo momento più forti (Henin, Serena, Jankovic), sono tutte nella parte alta. E così magari, alla fine il torneo lo vince la Kuznetsova, che dall’altra parte deve solo guardarsi dalla Sharapova, che però è molto meno abituata di lei alla terra. Possibile outsider Lucie Safarova, che ha un gran tennis, ma che non mi sembra ancora pronta per il grande exploit.

  4. Stefano Grazia scrive:

    Io tiferò sempre Henin perchè 1)gioca come Federer (e mi sembra paradossale che uno come Torzillo sia così integralista contro Nadal fra i maschi in nome del bel gioco e poi tifi contro la Belga…a dimostrazione che tutti diciamo e diciamo ma poi alla fine tifiamo solo in nome delle nostre simnpatie, altro che per i valori tecnici o il bel gioco); 2)è David contro Goliath… Sulle vere o presunte scorrettezze e gamesmanship di Justine, a me l’unica veramente grave è apparsa il non finire il match con la Mauresmo (non muoverti ma finisci il match,diosanto!) e gliel’ho anche scritto…per il resto, l’alzare il ditino su una palla che tu reputi fuori etc etc …mi sembrano risibili, istintive,e ne ho viste fare di peggio, perfino da Henman, considerato il più gentleman di tutti…. Invece Serena si che è proprio antipatica e arrogante e da simpatica all’inizio mi ha trasformato in uno che le tifa contro sempre e comunque…Il che non è giusto, lo ammetto. Il che comunque non mi impedisce di considerarla la più forte. E la favorita contro la Belga. Che in effetti ha questa caratteristica, come fa notare un bellissimo articolo apparso su si.com ieri: Justine è così fragile (di fisico ma anche per via delle vicissitudini personali) che appare sempre, negli incontri d’alto livello, come la sfavorita. L’articolo di Price su si.com è comunque consigliabile perchè pur non perdonandole nulla tenta un approfondimento psicologico diverso e offre in tal senso qualche breccia nella corazza della piccola guerriera. Per esempio ci racconta che la Hcon la Graf, la sua giocatrice preferita, il suo eroe fin da quando a 10 aa la andò a vedere vincere il RG accompagnata dalla madre che stava morendo. E pur essendo lei già la Henin, 5 slams in saccoccia, non ha il coraggio di andarle a parlare. Lo farà poi in un’altra occasione agli USOpen e raccontandole l’episodio Steffi le dirà incredula che era stata pazza, che certo, avrebbe dovuto venire. Ma Justine tuttora ammette di sentirsi intimidita. Sarà antipatica o sarà solo una corazza che deve indossare per far fronte alle sberle della vita (il padre ripudiato, la madre morta, il marito bambino da cui ha divorziato…) ma per il suo gioco, per la sua grinta e perchè no? anche per il suo rapporto con Carlos Rodriguez, il mio giocatore/rice preferito è e rimane Justine Henin,la piccola DAVID CONTRO LA BIG BABE BRIGADE, perfino la preferisco a Roger (nel senso che quando perde mi dispiace di più di una sconfitta dello svizzero…). Sarà forse perchè appunto ogni sua vittoria mi appare come un miracolo, perchè davvero sembra sempre partire sfavorita e quando vince, vince coi denti e con le unghie a supporto del miglior gioco a tutto campo del circuito che da brutto anatroccolo qual è la trasforma e trasfigura in cigno non appena mette piede sul campo. E va mo là, ho fatto anche il Marcos!

  5. Francesco scrive:

    Se la domanda e’ : “qual’e’ il vero Volandri?” onestamente credo che la risposta sia solo una. E cioe’ che il vero Volandri e’ quello che in questi anni e’ sopravvissuto nel circuito senza mai stabilizzarsi su posizioni di rispetto. Per carita’ non credo che Filippo non sia in grado di esprimere dell’ottimo tennis (se no non avrebbe mai collezionato la sequenza di vittorie di questo periodo) ma non e’ da una sequenza di vittorie in cui ha giocato al 120% delle sue capacita’ che si puo’ valutare il suo operato ma tenendo conto di tutta la sua carriera dove forse ha giocato spesso al 80% delle sue capacita’. Ma tant’e', piu’ di cosi’ forse non ne aveva da dare…

  6. marcos scrive:

    il vero volandri è un tennista che può occupare la fascia di classifica che va tra i venti e i quaranta.
    nelle sue migliori giornate, sulla terra, può battere chiunque; ma può sempre perdere dagli ottimi terraioli.
    sono soddisfatto del suo torneo, anche se intimamente speravo di vederlo ai quarti.

    come roberto, preferisco serena di pelle; ma ammiro la stupenda tecnica della henin.

  7. vincenzo torzillo scrive:

    rispondendo a Stefano Grazia,come gioco la Henin merita rispetto per carità..ma è di una scorrettezza in campo unica..pari solo a quella di Nadal…….è odiosa…..

  8. roberto scrive:

    Anch’io, fino a qualche tempo fa, ammiravo il modo in cui Justine, così minuta, riusciva a far partita contro le wonderwomen del circuito. Ma poi, a forza di sentirle urlare “alè” in faccia alle avversarie sugli errori non forzati mi sono scocciato. Capisco tutto il vissuto, i problemi e le disgrazie, ma non è che la Seles, tanto per fare un esempio, abbia avuto una vita più serena, eppure in campo si comportava meglio. Questo, sotto il profilo comportamentale e della simpatia. Sotto il profilo tecnico, a leggere che Justine è definita Nadal in gonnella (forse solo perché sulla terra riesce più facilmente a sopperire al gap fisico con le altre top), beh, francamente non ho parole.
    Infine, Serena obiettivamente non meritava il trattamento che ha avuto dal pubblico francese in quel famoso match di qualche anno fa, che forse le è costato il grande slam.

  9. giancarlo liucci scrive:

    Credo che ciò che distingue il grande giocatore dal giocatore sia la capacità di avere un rendimento sufficente sempre. Non avendo visto la partita con Robredo non aggiungo altro ma, le classifiche parlano chiaro e seppure è in grado di sfiorare vertici importanti sulla terra non possiamo mica considerarlo un campione. Confesso di non riuscire a seguire il tennis femminile, le partite migliori le reggo 15 minuti al massimo. Ho un epidermica antipatia per Henin e Mouresmo ovviamente riconoscendo in loro le qualità tennistiche. In passato tifavo sempre Sabatini contro Graf, Evert contro Navratilova consapevole che le delusioni avrebbero superato le soddisfazioni. Attualmente ho vaghe simpatie per la Jankovic che non è affetta dal gigantismo delle Williams ne dal nanismo della Henin ne dall’algida grinta della Sharapova. Sarò deluso ancora? Temo di si..
    Circa la parità nel pricemoney personalmente la trovo scandalosa ma, io valuto da spettatore e non da organizzatore per cui…..se è politicamente corretto che facciano pure.

  10. elia scrive:

    secondo me se la henin gioca come sa… la williams perde xo nn so…
    certo è k nn sarà 1 match x nulla facile x tutte e 2…chissa

  11. Carlo scrive:

    Come sempre, preferisco richiamarmi alla statistica. Se Volandri, alla sua età, non è mai riuscito ad andare oltre qualche bella prova in tornei del circuito maggiore, ed ha in sostanza fallito nei tornei dello slam, significa che questi sono i suoi limiti.
    E’ vero che molto fa, in senso negativo, un servizio che non si ricorda, a questo livello, dagli anni ‘70, ma temo che ormai sia tardi per migliorarlo.

    Passando alle nostre future stelle, e sempre richiamandomi alla statistica: Trevisan, che tutti nominano, mi pare che abbia 18 anni: non è fatto consolidato che, ormai, per avere speranze di raggiungere i top 10-20, a 18 anni bisogna già maturare esperienze nel circuito maggiore, anzichè vincere inutilmente fra i junior ? Vero che i nostri giovani soffrono di mammite acuta in età più avanzata di altri, ma forse proprio per questo spesso si perdono per strada …

  12. Stefano Grazia scrive:

    Roberto, non capisco: “Sotto il profilo tecnico, a leggere che Justine è definita Nadal in gonnella (forse solo perché sulla terra riesce più facilmente a sopperire al gap fisico con le altre top), beh, francamente non ho parole.”
    Non l’ho certo detto io, semmai il contrario: Henin è l’unico contraltare femminile di Federer e in più è l’opposto di Nadal…quindi, semmai, è il Marcelino Rios femminile (anche se il gioco è diverso e lui è mancino). Se l’ha scritto Price mi è sfuggito: ero più interessato al risvolto psicologico…Comunque la Henin non è nana, è piccola nei confronti delle attuali giocatrici…La Navratilova che una volta passava per una forza della natura non è molto più alta di lei,credo…Ma Venus ridendo diceva, la prima volta che incrociò Martina nei lockers: E’ così piccola: mi è passata accanto e non l’ho vista…

  13. Andrea scrive:

    Pure secondo me la Henin è il contrario di Nadal…se dovessi paragonare un giocatrice del tennis femminile a Nadal direi ke come potenza Serena gli si avvicina molto….x il resto trovo somiglianza di piu con la Clijsters una giocatrice che salva l’impossibile e sbaglia pokissimo proprio come Nadal!

  14. roberto scrive:

    Mi sono espresso male. Non avevo capito il senso dell’intervento di Vincenzo, che definiva Justine “Nadal in gonnella”. Lui intendeva per il comportamento in campo, invece io volevo dire che l’unica cosa che forse poteva accostarli, Rafa ed Henin, dal momento che tecnicamente sono diversissimi, è il fatto che entrambi giocano al meglio sul rosso… E nel caso di Justine dipende dal fatto che la terra la aiuta a superare il gap fisico con le altre top, che sono tutte più grandi e grosse di lei. Ma sono stato davvero confuso. Mi spiace.

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