Nadal un tris meritato.
Federer troppe occasioni buttate.
16 palle break su 17 annullate.
Troppi errori di dritto per vincere.
La tigna di Rafa pesa più della classe di Roger.
Lo spagnolo migliore nei punti importanti.
Se non c’era Federer Nadal era n.1 del mondo.
Ma senza Nadal… Roger era già come Laver.
Nadal spiega i dritti sbagliati di Roger.
Ma Fed ha più talento che testa?
Le interviste dei finalisti

 
10 Giugno 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Rafael Nadal
Rafael Nadal durante la premiazione (foto Enrico Milani)

Dall’inviato
UBALDO SCANAGATTA

PARIGI _ Ha vinto ancora Rafa Nadal. Roger Federer si è preso la misera soddisfazione di strappargli l’unico set del torneo, ma certo non è l’obiettivo che si era prefisso. 6-3,4-6,6-3,6-4 in 3 ore e 10 minuti.
La vittoria di Nadal non fa una piega perché lo spagnolo ha giocato meglio i punti che contano. Se così non fosse non avrebbe potuto salvare 16 palle break su 17. Importantissime soprattutto le prime dieci, quelle che avrebbero potuto dare una svolta al primo set e quindi al match. Tanto più che Federer ha poi vinto il secondo. Magari non l’avrebbe vinto, però certo con un vantaggio (del tutto ipotetico) di due set a zero, avremmo visto un altro match e forse anche un altro epilogo.
Certamente straordinario Nadal, mostruoso come grinta e concentrazione, meno inappuntabile lo svizzero perché dal mio scout constato che ben cinque delle dieci pallebreak mancate in quel primo set sono state conseguenza di suoi errori diretti, gratuiti e non provocati da Nadal. Davvero troppi per uno che voglia sovvertire il pronostico.
Il pubblico era quasi tutto schierato per lui, fino a indispettire i colleghi spagnoli più patrioti. D’altra parte chi vince sempre alla fine stufa. E poi, sia detto in un lungo inciso, per Federer il possibile obiettivo del Grande Slam, quello che in mattinata ha fatto dire ai colleghi di alcuni quotidiani “Se vince Federer andiamo all’US Open, altrimenti no”.Giusto o non giusto i media funzionano così. Magari non tutti, per fortuna degli appassionati di tennis. Il sogno di Roiger è rinviato, ma chissà a quando, perchèp da quel che si è visto oggi il divario sulla terra rossa c’èe non sarà facile colmarlo.
Nadal sulla terra vince davvero sempre, fatta eccezione per Amburgo dove però le condizioni sono completamente diverse, è molto più umido, i campi sono più lenti, le palle più pesanti e prendono meno il lift e difatti Federere ha vinto quel torneo 4 volte. E’ proprio il lift l’arma vincente di Nadal: la sua palla finisce sempre altissima, Federer era costretto a giocare sempre con la palla sopra le spalle. Non facile per chi giochi il rovescio ad una mano. Nell’assistere agli scambi più lunghi, la mia sensazione costante era che Federer potesse sbagliare da un momento all’altro, non fosse cioè tranquillo, mentre Nadal giocava con ampi margini di sicurezza, perché il suo tennis prende meno rischi, la sua palla passa sempre ampiamente sopra la rete. Tant’è che alla fine gli errori non forzati dello svizzero sono 59 e quelli di nadal meno della metà, 27. Se non fa la differenza un dato come questo…
Forse i colpi più spettacolari, quelli che hanno fatto spellare le mani al pubblico del Roland Garros, li ha fatti Federer, ma alla fine conta chi vince. Nadal non sbaglia mai _ e fa punti belli, bellissimi, pure lui, non fraintendiamo _ ma alla fine Federer ha sbagliato più di 25 dritti, troppi per uno che viene considerato in possesso del miglior dritto del mondo. In tutto il quarto set non ha messo un dritto vincente. Quando mai è successa una cosa simile a Roger, che stavolta ha decisamente giocato meglio di rovescio? Nessuno ha forse mai vinto una grande partita giocando meglio di rovescio che di dritto (salvo Rosewall…). Nel quarto set, dopo aver avuto una pallabreak nel primo game di servizio di Nadal Federer ha perso 13 punti su 14 sul servizio di Nadal…era evidentemente troppo demoralizzato per reagire.
Anche quando ha subito il break Federer (che ne ha patiti quattro) lo ha subito di netto: a zero, a quindici, due volte a trenta. Anche questo significa qualcosa. A Nadal che di servizi ne ha ceduto uno solo nel secondo set non sarebbe accaduto. Insomma, la classe di federer non vale, sulla terra rossa, la tigna di Nadal. Questo è il verdetto, inequivocabile. Perché l’eccezione di Amburgo, per i motivi su ricordati (e per la stanchezza accumulata da Nadal nella semifinale con Hewitt), non fa testo. Per tre anni di fila Nadal vince Montecarlo, Roma, Barcellona e Parigi. Se non è un dominio questo…Pare proprio Borg, che di Parigi però ne ha vinti 6. Rafa è a metà dell’opera, ma ha solo 21 anni. E Borg smise a 26…..
Faccio qui mio, per i pigri che non leggano i commenti, il commento dell’amico e collega Marco Lombardo del Giornale che sintetizza efficacemente quanto segue e lo metto pure nel titolo: “La morale è che se Nadal non avesse avuto un Federer sulla sua strada sarebbe di gran lunga il numero uno, ma se Federer non avesse incontrato Nadal avrebbe già fatto il Grande Slam…” e aggiungo che nella Race _ la classifica che testimonia il rendimento dell’anno in corso _ Nadal è molto più vicino del solito a Federer dopo aver coinquistato questi 200 punti: mentre Federer ha 735 punti Nadal ne ha 601, quindi è dietro 134 punti. Forse sarà difficile per lui ripetere la finale di Wimbledon, ma dovesse farcela, considerato che la seconda metà della stagione 2006 non è stata granchè, l’obiettivo di diventare n.1 del mondo (complice qualche altro piccolo passo falso di Federer…magari all’US Open) potrebbe anche non essere impossibile.
Di tante cose dette da Nadal ne segnalo un paio: “Non perchè l’ho appena vinto, ma questo è stato il Roland garros migliore che ho giocato, contro Carlois (Moya), contro Djokovic, contro Federere, ho giocato proprio bene”. E in spagnolo, in riposta ad una mia domanda: “Se federer ha sbagliato tanti dritti è perchè gli ho giocato spesso lì…e non potevo fare altrimenti, sul lato del rovescio c’erano al massimo due metri dove tirare, su quello del dritto molti di più. alla fine era meno rischioso tirare da quella parte, dove oltretutto lui arrivava sempre di corsa e un po’ in affanno”. Finalmente, dopo che la stessa domanda avevo fatto in inglese senza avere troppa soddisfazione, Rafa mi ha dato la risposta che volevo e che secondo me, spiega molte cose. Almeno quelle di natura tecnica. Poi ce ne sono altre, di tipo…mentale, che mi hanno lasciato perplesso. Secondo me Federer non ha giocato un match troppo intelligente, e non è la prima vota che gli succede. detto questo, contro uno che gioca lungo e liftatissimo come Nadal, non è davvero facile. ne usicrebbe confuso chiunque, anche Albert Einstein. perchè tutto è, alla fine, relativo.

Le interviste dei due protagonisti (ma quel che ha detto Roger non mi convince granchè…)
June 10, 2007
THE FRENCH OPEN Paris, France

R. NADAL/R. Federer

6-3, 4-6, 6-3, 6-4

An interview with:

RAFAEL NADAL

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Q. In the final set, you are constantly under pressure to hold serve because, you know, that’s the only way for Roger to get back into the match, and you had served so well in the fourth set. Would you comment a bit about the pressure you felt to keep holding serve, time after time.
RAFAEL NADAL: Sure, I feel a lot of pressure, no? Well, it was tough moments because you are close to the win, and it is important win, another important win for me. And you lost little bit the edge sometimes when you start the game. When I start — when I am preparing for serve the first point of every game, I lost little bit the edge.
But, well, I play good my games. He had some mistakes with the returns. That’s helping me a little bit. But I play good with my forehand, serving well, serving with good security. It’s fine? Security? Okay. With security and one serve in his backhand for try to touch the first ball with my forehand, with just try to have the control the point like this.

SCANAGATTAQ. You saved 16 breakpoints out of 17. Especially those ten in the first set were the decisive ones, you think, they decided more than the others, because if you had lost the first set would it have been more and more difficult?
RAFAEL NADAL: Well, the match continuing after the first set, no? But sure, it’s more important to have the first set, because, well, when you win the first set, you know, he need to win three more consecutive sets. That’s always is difficult. And I know if I win the first set, well, he has to run more for try to beat me.
Well, I know if I play a long match, I have little bit more advantage — not more, because Roger is very good physically, too. But my feeling is that. And that’s it. That was important moment, sure.

Q. After the match, when you were talking to the crowd, you said you felt bad that you had to beat Roger. Can you explain why you felt bad beating him.
RAFAEL NADAL: Oh, I didn’t say nothing about that, no. But, sure. No, I say I am sorry for Roger, no, because he lost — he lost four — he lost a Grand Slam here final. So sure, it is never easy, no?
So I want to congratulate him, not just for his tournament and for his season, I want to congratulate him because he lost a big chance for him for have the four Grand Slams. And he be always with very good calm, accepting very well the situation. So — you understand?

Q. Yes.
RAFAEL NADAL: Okay.

Q. You just won your third consecutive French Open, and you have a 21-0 winning record here, never lost a match. Can you tell us your emotions, how you feel about such a wonderful accomplishments.
RAFAEL NADAL: Oh, sure, very happy, no? For me have three Grand Slams is a dream. Well, when I am started the season in Australia, I was playing not very well. And I can’t imagine something like this at this moment, no, so winning five titles and three Masters Series, and this one.
So, very, very happy about my game and not only my performance on clay, but on hard, too, before the clay season.

Q. People often think of you as a guy who stays in the back, who plays a lot of points, plays long points, wins points. But, you know, today so many of the points were played almost at Federer’s pace, three, four, five shots, and still you were able to win most of those points. Is this something that maybe you were helped by the hard court season in terms of finishing points, or were you just ready for anything?
RAFAEL NADAL: Well, that’s always depends of the moments, depends of the confidence of the moment. But sure, I say, the last days or the last month, no, I feel better player this year than last year. I am more — I think I am a little bit more complete. I can go to the net sometimes. Well, here, it’s tough, especially against Roger, because he has unbelievable passing shot, backhand and forehand.
But I know I can go to the net and have better chances than before. I can play little bit more aggressive with my forehand. I improved little bit the backhand more, too. So I feel better player.
You never know what’s going on after this tournament, no? But sure, I am very happy about my clay season, about my performance this year, because I win a lot of matches, but I win a lot of matches playing well. Last year I won a lot of matches without playing very well.

Q. Was there anything strange about the way he played today? The way he slowed down? The way he was carrying on? Did you sense that there was anything wrong with him or do you think it was just tactical?
RAFAEL NADAL: Well, I think always the finals is difficult play very good, especially, when you are playing final of Grand Slam, and important like this for him, and for me too, no? It’s a lot of pressure. So lot of things is going on on your mind when you are playing, no? So it’s very, very tough, play the best tennis like this.
The important moments just try to be with the calm. I know it’s always is very, very tough, but just try to be with calm in important moments. I just think about that.

Q. It’s your third consecutive win in Roland Garros. Is there indifference in the way you feel between first, second, and third? The best time, was it the first, was it the second, or are they all just the same?
RAFAEL NADAL: No comparison. Always different feeling, different situations, because it’s not the same moment of your career. So first year was very emotional because it was the first. Second year was very emotional because I come back after injury. And this year, I am very happy because I play my best tennis here.

Q. Is it possible to explain how difficult it is to come into this event when ‘99% of the people are expecting you to win, and you do win? But how difficult is that to continually have to win when people are expecting you to win?
RAFAEL NADAL: It’s tough. It’s always is difficult. But I try always think about me, about how is my feelings, not think about what is the feelings of the people. Just think about myself. I think about find my best performance, my best tennis. And for the rest, I know I’m going to be — before the tournament, I know I’m going to be little bit more nervous than for other tournaments. I need to accept that for try to play good here.
After that, it is difficult start playing very well the tournament, lot of pressure, and lot of — well, everybody says you have to play good here. You have to win. It’s tough, because in the first matches it’s always is difficult play well in anyplace. Because you need little bit adapt, and you have the adaptation when you are playing matches.
And especially in one site like this. The Center Court is very big, little bit wind always. It’s always different than in other places. But I know if I can be concentrate and with the best illusion the first days and try to win the first match without playing my best tennis, after that, the confidence is coming back.
Because the best tennis is close. It’s not so far, like four months away. Well, four months before, I was for eight months without winning a title. And this little bit more difficult play very good, no, because you are without not the best confidence.
But right now I play very good clay season, very good tournaments in the last three months. And I know that my best tennis is very close. So after the three matches I started playing so much better. Playing very well. I start playing very well against Lleyton. And when I am playing very well, always, the pressure is less.

Q. You’ve proven that you’re the master of this surface and this event, and is even if you never won again here, you would be remembered as a great French Open champion. So does that mean that you are more focused now on winning a slam on another surface? Does it make that goal bigger for you?
RAFAEL NADAL: Winning in any Grand Slam always is very important for me, no? But the most important for me always is not winning the Grand Slam, the most important for me is feeling I am improving my tennis, feeling I am playing well. And I know if I’m feeling that things, I’m going to have my chances for win more Grand Slams.
I play good tournaments on Har Tru, winning, this year, for example, Indian Wells, two years ago, Montreal, Madrid. So playing very good tournaments on Har Tru, no?
But the thing is I have to play win; I have to play good for try to play and win another Grand Slam off this surface, no, off clay. But always my preoccupation is do the things hundred percent good for improve every day.

Q. Sometimes you seem really unbeatable here. You seem to beat everybody. And do you think sometimes you have now a race with Justine Henin, because she has also won three times in a row, so who is going to win most with this record going on? She won three times in a row; you won three times in a row. Do you sometimes feel you have a race now with Justine Henin’s title? Who is going to end up catching up with you? Maybe is your opponent like a 10-year-old who is going to catch up with you in seven years in Roland Garros?
RAFAEL NADAL: I don’t understand the last question.

Q. The last question is, who is going to end up beating you? Is the guy who is going to end up beating you maybe only ten years old now? How long is this going to last? You’re so young. You’re so young and at the top of your career, still at 21. You might keep on winning like this.
RAFAEL NADAL: Oh, I don’t think so, no. If he has 10 years old, I’m going to win for ten more years, so I don’t know. I really don’t know. So maybe the guy who beat me don’t have ten years old. I don’t know how is his age. But next year I come back here and I know I going to have very good chances for lose. So every year, every year is different, and every year is very tough.
And, well, I win a lot of matches on clay, that’s true. But I always have chances to lose. When I go on court, I’m not 100% I’m going to win. I know I can lose.

Q. You received the trophy from Guga, which is a three-time champion here. How did you feel about that? And you talked about that when you were in the middle of the court after the trophy.
RAFAEL NADAL: Well, it’s very nice for me, no. Guga was unbelievable player. He’s trying to come back. So that’s very nice news for the tennis. It’s difficult come back after a lot of injuries, but he is very tough mentally, no? So, I hope he going to recover and come back to the tour because he’s a great champion, nice person.

SCANAGATTA I’d like to know do you think it’s a mental thing or a technical thing, the fact that Roger Federer today missed 29 forehands, which usually is his best shot, and also, that out of the first ten breakpoints, five were unforced errors by him? Do you think it was mental? He was feeling pressure? You were putting more on his forehand for some reason or just a coincidence? What is your opinion about it?
RAFAEL NADAL: I really don’t know, no. You can ask him. Because I don’t like to speak a lot about Roger, especially if I don’t know. So I really don’t know. Always is tough.
So Roger sometimes play very, very aggressive, especially with his forehand. But anyway, for me, he has the best forehand of the tour, no? But, yes, the truth is he had some mistakes today, more than usual.

Q. Compared to Hamburg, in your loss against Roger, have you learned specific things just before playing against him today?
RAFAEL NADAL: I just really believe about me. I just try to play my best tennis. I am not worrying about something special for play against Roger, no. When I am coming here, I’m going to say the same right now like the beginning. I am not thinking about Roger. I think about Del Potro in first round, after Cipolla in second round, after Montanes in the third round. So I am working about try to find my best performance and my best tennis, just this.

Q. Two things, one, from the first match till the last match, do you think this was your best Roland Garros? And second, what is nicer, a comeback Real Madrid win or Roland Garros title?
RAFAEL NADAL: Well, for me Roland Garros. For him, Real Madrid. Well, yeah, playing my best Roland Garros, maybe. I think that.
THE MODERATOR: Questions in Spanish, please.
RAFAEL NADAL: Thank you.

Q. Well, I just wanted to make a comment. If you’d lost against Federer today, maybe you would have given him the clue, and he would have understood the way you can play?
RAFAEL NADAL: No, this is not a problem. You know, there are people who can play better on some surfaces than on others. And had Federer won here, I would have finished a very beautiful season on clay. And it was totally possible somebody like Federer could have won, especially here in Roland Garros.

Q. When we asked Roger what he thought about the difference between the ten points when you won, the breakpoints you won, and the match in general, he said it was your physical condition that made the difference. That you were very fit today. So would you say that the major difference was that you were very fit and you managed to play very good tennis?
RAFAEL NADAL: Well, really, I don’t know. During the entire match, I fought on each ball. I was perfectly aware of the fact that he had more opportunities at the beginning, because he had more breakpoints and he could serve better than I did at the beginning. But then I was fortunate. I made no mistake otherwise. And I managed all this quite well.
I didn’t make mistakes either. And he had this breakpoint that he lost on my forehand, and he lost the first set. And I think it was important for me to win the first set. But, you know, his level of tennis was very good, and anything could have happened today.

Q. I think you said in English that it’s very difficult to play a final in a Grand Slam tournament than on any other tournaments because of what you have in your mind at that moment. So what did you have in your mind during this final?
RAFAEL NADAL: Well, no, I said it’s before the match. Because you have a dream, you have this dream of winning. And not just here in Roland Garros, but it’s something which is quite difficult, you know, three titles in a row. You have this pressure, this dream about winning, so you have more pressure.
And I guess it also had an impact on him, because he had this dream of winning the four titles in the same year. So, you know, we all feel these different pressures for different kind of reasons.
And it’s true, a Grand Slam tournament is different, and the final is different from the finals of any other tournament. So, as for tennis, I think, you know, that there are matches which are more beautiful than others.

Q. The breakpoints that you saved, do you reckon this was a turning point of the match or else, when did you think you were going to win the match?
RAFAEL NADAL: Well, I knew I was going to win when I won the match ball. But it’s also true that at 40-Love, I was thinking, “Well, no, you should win it.”
I was very much focused. I try to think about nothing else. It was very important, the breakpoints in the first sets and at the beginning of the third. He’d won the second set, and I wanted to make a difference immediately at the beginning of the third set.

Q. How did you feel when people walked up, applauded you when you walked on the court, and then you heard them applaud even more when Roger walked on the court?
RAFAEL NADAL: Well, nothing, really.

Q. Did you expect it?
RAFAEL NADAL: Yes, of course I expected it. He was fighting for something absolutely historical, and he is No. 1.

Q. Did your tactic insist in changing Roger’s game to make him make mistakes?
RAFAEL NADAL: My tactics was to play my best tennis and do what I could. Then to play his backhand, and make him feel he had to shoot on that side to win points. Then I tried to open on my right, but each time the court was getting more narrow.

Q. Your service percentage was exceptional, and I was going to come back on the third set, as well, because you played more on his forehand. And this was noticed by people like Conchita Martinez when you were playing?
RAFAEL NADAL: Yes, you’re right. That’s true. Of course, you know, at the beginning you can play with this margin, a very small one. And then little by little, this margin increases, and I can play on his backhand. And as the match goes on, I’m no longer running on his backhand.
But, you know, when the court is very small, and all you can do is hit the ball back, you just play this way. And, mentally, he started making mistakes.

Q. You just said it was your best Roland Garros, but the three tournaments you played were three victories. So what have you improved, and how can you tell this was the best one?
RAFAEL NADAL: Well, I’ve played many other good matches. Well, you know, the match against Hewitt was great, against Carlos, it was great, Djokovic was a beautiful semifinal. And today, given everything that was at stake, I played a very serious match.

Q. So you’re still improving your tennis, and now we’ll start wondering who can defeat you?
RAFAEL NADAL: No, no, that’s not true. You know, I lost in Hamburg. And against Hewitt, we had a tiebreak. So, you know, sometimes you win, sometimes you lose.

Q. When you arrived here, you said you were a bit tired, after Hamburg, you were tired with the routine of the tour. And after 15 days here, you’ve won, and now you’re going to fly to Queen’s to play again. So, will you take time to relax?
RAFAEL NADAL: Well, this is the tournament that I’ve played with the greatest happiness and joy in all my life. So I’m now going to play on grass, and this is going to be a difficult tournament. And I don’t know what the draw is by the way. Do you know the draw? No, I’m just talking to Tom, because it would have been difficult had it been against Johansson. So I don’t know. I’ll look at the draw. I don’t know.
But any of these players are favorites for this tournament in Queen’s. So I have very little time ahead of me. I’ll get there tomorrow, and then I’ll do what my body allows in terms of practice.
On Tuesday, I’ll play a double with Felix. And I’ll play one match before I start my simples. Then I’ll try and do something that will be useful for Wimbledon.

Q. You also said it was your best Roland Garros tournament. So was it better, the level of the final? Was it better this year than last year?
RAFAEL NADAL: I can’t tell you, because I didn’t watch the match. So I can’t tell you. It’s very difficult for me to answer this question today.

Q. Your coach is your uncle, what’s different in terms of relationship between the coach and the player?
RAFAEL NADAL: No, nothing. Nothing special. Nothing particular. My uncle is my coach, that’s true, so it helps me be a better tennis player.

Q. At the beginning of the clay season, you said it was very difficult to win these titles, and win Roland Garros. It would be difficult for you to win Roland Garros this year. What is your feeling now that you’ve achieved that?
RAFAEL NADAL: No, I never lied here. Winning this title three times in a row is not something unfeasible, because I did it. But it’s almost impossible. And in my mind, it seemed very big.

Q. And it would be impossible to do it again?
RAFAEL NADAL: Well, I’ve done it again. So I’ve played at a very high level for six, seven weeks to achieve that. I was close to losing one match, but I won. So it couldn’t be better, and I’m very happy with all this. I’m very happy with everything that’s happened over the last weeks and over the last month. And I’m even more willing to practice so that the end of my season is even better than that of last week.

Q. Federer is probably the best player in the world and he’s won all three Grand Slam tournaments last year, except that of Roland Garros. Do you think this is something that he can achieve one day?
RAFAEL NADAL: Well, what Federer has done is something that almost nobody has done in history, so what are you going to ask of Federer? What he does is exceptional already. He’s played 18, 19 tournaments last year, and he came in final in all of them except one, the one when he lost against Murray. So I know how difficult it is to be playing Toronto, and Cincinnati with the heat and all this. It is the fourth year when he’ll try and be No. 1. He’s been No. 1 for three years. And last day I was watching the number of points that Sampras had when he was No. 1, I think he had 5500 — I think it was 4800 points, and Federer has scored 8,000 points. So, I think I don’t need to say — there is no need to say more.

Q. You’re going to play Wimbledon now, what are your expectations. Would you like to make it to the final?
RAFAEL NADAL: I’m not going to go to play the final in Wimbledon. I’m just going to play Wimbledon, and then progress as the tournament goes on. You need to be in the race. So I’ll go there, try to do my best.
But playing a final again is very difficult. You’re talking about a surface that is, obviously, not my favorite surface. But I want to do my best, and get in Wimbledon with the best possible preparation. And if I don’t succeed, I’ll go back home happy, because I’ve done what I could.
I’ll be arriving in Queen’s in a few days. We’ve rented a house so that I can practice. It’s very nearby the tennis courts, so I’ll have time to practice. It’s going to be a difficult tournament, but I have great hopes and great expectations as well.

Q. We’re halfway through the season, two Grand Slams, and the hard season that’s going to start. So you’re catching up with Federer. Do you feel closer to him?
RAFAEL NADAL: Well, figures say that this is true. I can’t remember how many points there is between us, 700? Almost 700. So, I don’t think that’s enough. Yeah, it’s true that this year we’re very close in number of points. But, you know, he is the favorite for the hard surface season anyway.
Thank you very much.

R. NADAL/R. Federer

6-3, 4-6, 6-3, 6-4

Q. At times out there you looked as if you had the weight of the world on your shoulders. Was it Rafael, a struggle with your own game, or what was going on there?
ROGER FEDERER: Well, I think it was a very physical match, I think. You know, from the start, points were tough and sets were long. I knew that that was going to happen, so I was ready for it, and felt good, though, which was a good thing. Bad thing, I missed too many opportunities. So it was kind of rough on me in the beginning.
And, yeah, I couldn’t really impose my game like I wanted to, and, you know, tried to make the game happen with my forehand. You know, he didn’t allow me to do that too well today. So, credit to him. And in the end, I was just disappointed I couldn’t turn it around, so it’s tough.

Q. Did you have a specific strategy going in it or did you just want to feel your way into the match and see what he was going to do and see how you could counter that?
ROGER FEDERER: No, against Rafael, I always said I need a game plan. Against other guys, I can do that, but not against him.

Q. You’d have to say that the failure to convert on all the breakpoints was probably one of the keys to the match. Would you agree with that? And what else happened that you think was the reason for the loss?
ROGER FEDERER: Well, I mean, I guess that would be the easy way out, just say, “Okay, I missed too many opportunities, otherwise I would have won.” But you know, it’s just not this way. Davydenko missed many opportunities and lost in straight sets as well.
So you always have to look at your opposition, and Rafael is tough on breakpoints, you know. He’s the toughest guy on clay. So I knew that I would have to take my chances. There is one way, you know, to create chances, but then you have to convert them, too. But I couldn’t get them done in the first set, especially, and then that maybe in the long run hurt me.
But, you know, I came back, and played okay in the second set, but had a bad start again in the third set, which kind of killed it for me. But, after that, I think, you know, he served better, made less unforced errors, and I couldn’t really play the way I wanted from the baseline.
So it was tough, but I think he played an excellent match and deserved to win in the end.

Q. At which point in the match you felt like I’m going to lose this thing?
ROGER FEDERER: Last point, maybe.

Q. Not before?
ROGER FEDERER: Not really, no.

Q. You’re the No. 1 player in the world, so there is just this one title that escapes you. Is it acceptable for a champion like yourself? Is it something you can live with, or is it too difficult, and you’re going to say to yourself, I’m going to try again next year, and it will be mine?
ROGER FEDERER: Yeah, obviously, if I would have won today — again, same thing happened last year. I would have had not many other goals to chase in my career. Like this, it always stays open. And eventually, if I get it, the sweeter it’s going to taste.
So hopefully, I’ll give myself more and more opportunities, over and over again. I know I can do it now, that’s for sure. After playing three very good French Opens, you know, the last three years, Rafa came along and took them all. So it’s kind of Rafa and me.
But, you know, I did the same thing to Roddick in Wimbledon, and that’s just how it goes. Sometimes you collide and that’s what happens.
No, it’s not for me something I can’t live with. It’s okay, you know.

Q. You said this is more often a mental battle, sizing each other up and the mental aspect. Was that more of a factor today? Was it more dominant in the whole match?
ROGER FEDERER: I think it was more physical than mental, I think, today. Because mentally, we’re so strong, both of us, you know, that it comes down to physical fitness. I think in the end, that was not decided on that. I just think it was decided in the end on the day for him, and he was the better man today. And he was better.

Q. If you let yourself, what strokes or tactics would you say let you down the most?
ROGER FEDERER: My opponent was tough, made it hard for me. That was — because I can’t particularly say my backhand or my forehand was bad or my volley or my serving. It was all okay, you know. It was just a tough opponent.

Q. It was unfortunate you weren’t able to convert any of those breakpoints, but you did even the match. So perhaps the key to this match, really, was his serving down the stretch in the fourth set. And could you comment a bit about how mentally tough he was serving in the fourth set.
ROGER FEDERER: Yeah, I think third and fourth, you know, kind of went similar. We had many more opportunities, both of us, actually, in the first two sets. After that, all of a sudden, you know, we held serve easier. And I was serving better, and I think, maybe I was returning worse. I don’t even know.
I just thought he was serving pretty solid, you know, and pretty accurate. It made it hard for me. But, I just think he played it consistently all the way through and didn’t allow me many chances in the end, you know. So it was hard.
In the beginning, he might have given me a couple of unforced errors here and there. And that didn’t really happen in the end anymore. So I couldn’t create too much anymore.

Q. Comparing your emotions right now to those of a year ago, how are you feeling as you sit there now, more philosophical or more disappointed than a year ago?
ROGER FEDERER: Oh, I don’t know how I felt last year, but I think I was disappointed, you know, for five minutes. Same today, you know. Came back in the locker room, was down and disappointed, and not much to say right then, you know. The worst is when the whole team comes up and goes, “I’m proud of you,” you know, “You did a good job. Bad luck.” That is the worst part.
But that’s okay, you know. I played another final of the Grand Slam. I’m on an incredible run yet again. So disappointment goes away after a short time. And, yeah, I’m an experienced guy. That’s not going to kill me, so it’s okay.

Q. Pete Sampras said at the height of his rivalry with Andre that Andre always brought the best out in him. And that he would — he’s the only player who, when Andre was up, he would have to play 100% to beat Andre. Do you have similar feelings about Rafa when you play him on clay, that you have to play him at the very top level, and that he brings the best out in you?
ROGER FEDERER: I don’t know, you know. He’s such a different type of player, you know, and he kind of wears you out or wears you down, you know. He’s the type of guy that’s going to make you miss, you know. So you can never really say you played great against him, for some reason, you know.
I think that’s easier said against a righty, you know, where kind of the game is played in a normal manner. With Rafa being a lefty, the whole thing gets kind of screwed up, you know. So that’s the tough part. That’s why I can never really say I played fantastic or bad against him, because it’s just awkward.

Q. And Rafa’s ball was very heavy?
ROGER FEDERER: Yeah, the usual, you know. I’m used to it, so it was tough.

Q. As a person on the court, experienced in the match and going through all that, is it possible to say that any error is unforced?
ROGER FEDERER: Don’t understand you.

Q. You know, we’re talking from forced errors. In a pressure-cooker match like this, Grand Slam finals, playing against Rafael, are there any errors that you can say are really unforced errors?
ROGER FEDERER: Yeah, I mean, I definitely hit unforced errors and forced errors. I don’t get it.
But usually, you know, the guy who can force an error out of the opponent doesn’t always need to be a clean winner. He’s in good shape.
So we both have, you know, the capabilities of putting the opponent under a lot of pressure. And he did better today. So he was good.

Q. Do you think that, like especially in the second set when you controlled the game, it looked as if you either hit winners or made mistakes. And it almost — like all the points came from you in a positive or negative way. Do you think that like controlling and putting this much strength kind of wears you out physically for the coming sets? And do you think that this game was very close to the last year’s final?
ROGER FEDERER: Well, at first, I think the second set actually was played in a way that I liked it, you know, because I was deciding if I was going to win or lose a point. Where other sets, I felt like he was dictating play from the baseline.
And, you know, it’s always at the very best levels, the guy can dominate from the baseline. He’s in good shape. And so, unfortunately, I was just not — not good enough in the end, you know, to keep that up.
But physically, that was not the issue. So it was just because he got back into the match and played better in the end. Whereas, maybe in the second set, I didn’t allow him to play that well.

Q. Rafa is 21, and guys like Djokovic are only going to be getting better. Do you expect it’s going to be tougher from here on out to win this title, and do you feel the window is closing at all for you?
ROGER FEDERER: Oh, I mean, guys are also kind of going away, you know. So you have — it always kind of goes in phases, I guess, you know. Sometimes you have a young guy making a breakthrough, like Baghdatis did, you know, a couple of years ago in Australia, or other guys. And then you have the old guys coming along, too. And I’m right in my prime today, I feel.
So I feel my win is definitely not getting smaller. I think with experience and my mental fitness, I think, not that the best years are ahead, but I think like the next few years I’ll have a good shot in any tournament I’m playing.
And the French Open, you know, has been very good to me the last few years. And I’m confident that I can win here, and that’s the most important. If I’m going to do it, time will tell.

Q. Going into Wimbledon after this, can you just erase a loss in a Grand Slam final knowing how comfortable you are, and feeling how well you’re hitting the ball?
ROGER FEDERER: Yeah, I mean, it’s always easy to forget the clay season because there was so much talk about it. Once you get on the grass, everything is in the past, you know. It’s the same when you go from my hard court loss, you know, twice against Cañas, and going through the clay season. It’s kind of in the past, you know. It’s easy to forget once you change surfaces.
So, if you win, it’s great. If you lose, you know, you kind of forget about it. And I’m very excited about the grass season. I mean, this is a huge opportunity for me once again, Wimbledon, you know, to win there. And hopefully win my fifth in a row, that would be absolutely incredible.
So I hope I can give myself a great chance. And this is a tough sequence of the year right here, you know. Within one and a half months you have two slams, you know. So the first one went well, and I hope Wimbledon’s going to be even better.
Q. What makes you suffer most in Nadal’s game?
ROGER FEDERER: Excuse me, I don’t understand your question.

Q. What is it you don’t like in Nadal’s tennis? What is most difficult for you?
ROGER FEDERER: Well, he is a very good player on clay. That’s very simple. I’m repeating myself. But I think he plays an excellent level of tennis. He moves extremely well on clay. He runs from one end of the court to the other. He has fantastic strokes on this surface, and he is very strong, mentally speaking, at his age. That’s probably what is most impressive at such a young age. He’s won three Roland Garros titles at the age of 21, that’s pretty impressive.

Q. The weather was hot today. At least hotter than during the rest of the tournament. Did it change the rebound conditions on the Center Court? And was it more difficult for you?
ROGER FEDERER: Maybe. Well, now I’ve lost, so I’d say yes (smiling). But these are just speculations. Had it been raining, maybe I would have won? I don’t know. But I also like it when it’s hotter, because I can serve better; it’s easier. Balls are faster. They rebound faster, as well, but the spin is still there. And this spin will always be there on Nadal’s balls. So he’s a very good player.
I have made progress on my backhand, but also on forehand. And as for my service, I have improved as well. So I no longer have these problems I had in the beginning when I didn’t know how to play him. I’m more relaxed, but he is more relaxed as well. He’s evolved. He’s a pretty good player, so he deserved his victory.

Q. On which part of his game has he progressed most as compared to last year?
ROGER FEDERER: I don’t think he has made any progress. I always feel if he was to change his game, he might stop being able to win on clay. So I think he needs to keep this game, because with this specific type of game, he’s just unbeatable on clay. I’ve defeated him once, not at the most important moment, but in Rome. I was very happy with my performance.

Q. Are you tempted to say that you’ve played this beautiful tournament for nothing? Or would you, on the contrary, that’s another wonderful challenge ahead of me, I still want to win it when Nadal’s present?
ROGER FEDERER: No. It’s very positive to me. I can’t say, well, I lost, whether losing in the first round, and now it is the same thing. I can’t say that. I’m very happy when I have to face such situations, and when I feel I can win this tournament even against Nadal.
So you need to put yourself in that position. It’s always difficult. Of course, that’s only one hour after the match ended, and I know that I have to wait for one year. And then the olympic games are even worse because athletes have to wait for four years.
But I know I’ll be back next year, and I’ll try to do better. And I know that Nadal will be present as well. I know it’s not easy to win this tournament, that’s probably why I’ve not won it so far.
But now I want to focus on Wimbledon, and we’ll talk about Roland Garros after the Australian Open.

Q. In the first set, you had the opportunity of winning this first set, and you never managed to convert the opportunities you had, but you had a player like Nadal. What did you feel at that time?
ROGER FEDERER: Well, I had no problem with that. I never convert 100% of my breakpoint opportunities in one season, so you need to remain focused. You need to remain very much concentrated. He played very well. He didn’t make that many mistakes today, so that made it more difficult for me.
But I was very happy with the level of tennis I played in the first set. Then I lost it; that was unfortunate. Then I won the second set. And, unfortunately, I didn’t play that well at the end of the match. But he also raised his level and he was the strongest at the end.

Q. His winning three times in a row here, does it make him more dangerous in the other Grand Slam tournaments, on other surfaces?
ROGER FEDERER: I’d say more dangerous, yes. Because — well, that’s it. I mean, that’s simple.

Q. Why simple?
ROGER FEDERER: Well, because when you win one Grand Slam tournament, you can win the others. It’s just like me, when I won my first Wimbledon, I thought, “Well, I know how to win a Grand Slam tournament, so I can win the US Open, the Australian Open, and Roland Garros.” It gives you motivation and confidence.
And given his final in Wimbledon last year, he knows that on all other surfaces, he can win the title. He won Indian Wells easily, and that’s a surface which is very similar to that of the US Open or to that of Australia. So why not the other Grand Slam tournaments?
Yet, there are many other very good players, and it’s not easy to win all the Grand Slam titles, because there are too many good players.

Q. When you came here this year, you had won once again Nadal on clay. So aren’t you even more disappointed? Weren’t your expectations even higher because you had won against Nadal before that?
ROGER FEDERER: Well, you can put it the way you want. All I know, at the end of the day, is that I’m disappointed today, and I don’t care a less about the way I’ve played over the last ten months or ten years. I wanted to win this match, and I didn’t succeed. So, of course, it’s a bit sad. But then, you know, life goes on.
And I want to congratulate Rafa for this beautiful tournament, and beautiful achievement. He’s never lost here. It’s not like losing against a lucky loser.

Q. You defeated him in Hamburg, but when he arrived here at Roland Garros, we felt he was undefeatable. Is this the feeling you had when you walked out of the courts?
ROGER FEDERER: No, not at all. I know I can win. So I’m not going to walk on the court thinking he is undefeatable. Maybe he’s undefeatable for the others, but I also knew if somebody was capable of winning against him in this tournament, that was me. And I’m the only one who managed to win one set against him.
But, unfortunately, I couldn’t win today.

Q. Do you need to change something in your game? Because your tennis is absolutely brilliant. We’ve seen that since the beginning of this tournament. But that is just not enough. So what do you need? What do you need to change in your game so that you can beat him?
ROGER FEDERER: Well, I need to keep on working, and I don’t think Rafael is going to play the coming ten finals here, nor me, by the way. But, at least, I need to work more. I know that I can beat him on any surface, any tournament. I’m not afraid when I know I’m going to play him, and that’s important.

Q. Did you manage to use the plans or tactics you had in mind, no regrets?
ROGER FEDERER: No, absolutely no regrets. I fought my game. I made a few mistakes on a couple of occasions, on a certain number of occasions. Third and fourth sets were a bit disappointing. I thought I could do better, especially after the second set, and I didn’t succeed. That’s a bit of a shame. But not too many regrets, no.

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65 Commenti a “Nadal un tris meritato.
Federer troppe occasioni buttate.
16 palle break su 17 annullate.
Troppi errori di dritto per vincere.
La tigna di Rafa pesa più della classe di Roger.
Lo spagnolo migliore nei punti importanti.
Se non c’era Federer Nadal era n.1 del mondo.
Ma senza Nadal… Roger era già come Laver.
Nadal spiega i dritti sbagliati di Roger.
Ma Fed ha più talento che testa?
Le interviste dei finalisti”

  1. Enzo Cherici scrive:

    Lo ammetto, pur sapendo Nadal logico favorito di questa finale, da tifoso del Re una piccola speranzella ce l’avevo. Invece niente. Come ha scritto Ubaldo il risultato non fa una piega. Nemmeno serve scomodare le statistiche più di tanto - tranne che per le 16/17 palle break annullate da Nadal - per analizzare il match. Come dice da tempo Gianni Clerici ormai solo Freud potrebbe capirci qualcosa. nadal ha strameritato, Federer lo patisce troppo. Come gioco e come testa. Un binomio micidiale, soprattutto sul rosso. A mio avviso dopo il primo set il match era già finito. Soprattutto per l’andamento del set. Quando ti ricapita un Nadal che ti offre 10 palle break nel set d’avvio del Roland Garros? Comunque va detto che siamo in presenza di un vero fenomeno. Ha una presenza in campo mostruosa e molti errori di Roger sono dovuti solo al fatto di avere Rafa dall’altra parte del campo. Ce la farà Roger prima o poi? Adesso sono troppo demoralizzato e vedo tutto negativo. Certo dovrà accadere un qualcosa di particolare: vedi l’infortunio di Borg che l’ha costretto al forfait nel ‘77 o la sconditta di Becker nel secondo turno di Wimbledon ‘87. A patto che poi non salti fuori un altro Pat Cash (povero il mio Ivan!).

  2. Stefano Grazia scrive:

    Cosa ne penso? Che ho spento il televisore…Dopo aver assistito in mattinata alla sconfitta di mio figlio (U10) contro un Jo Palletta Angolano di 11 aa nelle semifinali dei Nazionali Under 12 angolani, non avevo più la volntà di soffrire ancora…E fossi stato il Coach di Federer mi sarebbe venuta egualmente l’ulcera e l’avrei accusato di non avere i wilanders (e lui mi avrebbe licenziato)…Da tifoso deluso mi son sentito tradito…Ma cavolo, se non vinci mai un break dopo 7-8 prova a cambiare tattica,no?
    Vabbè, non sono un tecnico, ma non ho quasi più voglia di tifare un fighetto come Federer! Mi passerà perchè Roger is a great guy, ma oggi mi ha deluso. Inutile vincere le battaglie (i colpi spettacolari) se poi non vinci la guerra…Grande il cuore di Nadal, invece, e la sua capacità di giocare i punti che contano…

  3. giancarlo liucci scrive:

    Tutto vero a proposito del giocare meglio di rovescio che di dritto, aggiungo che la partita è stata meno spettacolare segno di sempre maggiore attenzione tattica. D’accordissimo sulla classe stilosa di Federer ma considerare solo tigna la classe di un ragazzo che gioca meglio i punti importanti mi sembra riduttivo.
    Certo all’orizzonte non vedo giocatori con la “classe” necessaria per il rosso ma, ricordo che Roger non è stato surclassato per cui rinviare di un anno i progetti di G.S non mi pare un’ eresia. Certo che se Rafa cresce ancora superare il record di R.G lo meriterebbe.

  4. jan scrive:

    Partita bellissima ed emozionante.
    Nadal ha saputo fare quello che di solito con altri avversari riesce a fare Federer e cioè non lasciarsi sfuggire l’occasione per chiudere il game a suo favore.
    Secondo me ha vinto quello che sulla terra è il più forte, ma anche quello che aveva più fame di vittoria.
    Federer nel primo set ha giocato meglio, Nadal era al di sotto delle sue potenzialità, ma Nadal ha vinto questo set con la volontà di vincere.
    Il secondo set è stato più equilibrato e anche se è andato a favore di Federer, i due sono stati quasi sempre alla pari.
    Alla distanza è venuto fuori Nadal. Nei due set successivi è stato molto sintetico, dopo aver sottratto il servizio al suo avversario si è concentrato sul suo servizio per conservarlo fino alla fine.

  5. suria scrive:

    Completamente d’accorod con Ubaldo!
    Federer ha sprecato molto, come fa di solito quando gioca contro Nadal, ora il sogno del grande slam si affievolisce, purtroppo ha fallito la partita più importante della stagione, speriamo che almeno questa rimanga una delle sue “solite stagioni” in cui vince anche gli altri tornei dello slam rimasti.
    Spero davvero di poter vedere un Federer più energico e più propositivo e non il Federer che ho visto oggi, senza carattere né grinta.
    Ciao a tuttu!

  6. Marco Lombardo scrive:

    La morale è che se Nadal non avesse avuto un Federer sulla sua strada sarebbe di gran lunga il numero uno, ma se Federer non avesse incontrato Nadal avrebbe già fatto il Grande Slam…

  7. Marcello scrive:

    ora Nadal si dovrà confermare a Wimbledon…sarà la Tommasiana prova del 9. Speriamo in un tabellone decente per entrambi!

  8. marino scrive:

    secondo me la partita non è stata poi così bella.
    e capisco la delusione di stefano grazia. ma è proprio forse questo lato così teneramente “bucato” di federer, il suo sguardo smarrito, la sensazione (come dice ubaldo) che ogni colpo non è mai un colpo tranquillo, beh, me lo fa preferire ancora a un nadal, certo, volenteroso instancabile e pugnace, ma molto molto meno emozionante dello svizzero. e poi, diciamocelo, nadal “scompare” sempre dopo parigi: non di sola terra si può essere grandi tennisti…

  9. Mirko scrive:

    Condivido ciò che ha scritto Scanagatta.
    Non si può pensare di vincere contro Nadal (sulla terra rossa, per di più) sprecando quasi venti palle break. Se contro Davidenko ha giocato alla grandissima i punti importanti, beh.. oggi questa qualità è venuta meno. Onore a Nadal, ovviamente, ma sono convinto che abbia perso Federer.
    Roger rimane sempre il numero 1 del mondo e il più bello da vedere; per noi appassionati di tennis è una gioia vederlo giocare, un vero piacere per gli occhi, ma contro Nadal sulla terra gli serve una marcia in più…

    Peccato ;-)

    Ciao!

  10. carlo scrive:

    che rabbia!ha vinto di nuovo il “pallettaro spagnolo”!secondo me per federer ci vorrebbe borg come coach!solo lui,che della concentrazione e della forza fisica ne ha fatto un credo,può dare un approccio diverso agli incontri sulla terra contro nadal!purtroppo roger ha sbagliato i punti più importanti anche se i punti più straordinari li ha fatti(e di solito li fa)sempre lui,mentre nadal si limita a mandare sul campo avverso la palla!forse sarà per questo che il pubblico parigino tifasse per roger!

  11. Matteo scrive:

    FEDERER non vincerà mai parigi…e non potrà mai stare nell’olimpo del tennis…

  12. Francesco scrive:

    Bho onestamente temo che il mio tifo per Federer mi faccia cadere in commenti da bar….ma…..con quel talento com’è possibile non rendersi conto che contro Nadal la partita non può essere impostata con un palleggio prolungato da fondo???
    Non riesco proprio a capire xke Roger non osa una tattica serve’n'volley dal primo all’ultimo punto, o per lo meno, 2 o 3 bordate e poi via…a rete!!!
    Teme i passanti di Nadal???Puo essere….ma tanto….perdere eventualmente 6-2 6-2 6-2 ma provare ad attaccare lo spagnolo (cavolo se non ci prova lui con la mano ke ha chi lo deve fare!!!!!) non è molto diverso che venire puntualmente BASTONATO giocando la partita a fondocampo…..

    Ripeto….sarà la mia visione da tifoso dello svizzero che mi farà sragionare…..e sostenere tesi assurde??anche xke la cosa mi sembra talmente evidente che mi fa specie ke Roger non se ne renda conto….

  13. saretta scrive:

    Io condivido il piccolo commento di Ubaldo riguardo all’intervista di Federer. A me non ha convinto per niente. Solitamente è sempre molto obiettivo e analitico nelle dichiarazioni post match alla stampa , ma questa volta credo avesse ancora le idee un po’ confuse. A lui sembra di aver giocato bene, sì ok, di aver sprecato troppe occasioni ma tutto sommato di non poter criticare il suo gioco, il suo dritto o il servizio e di non poter avere rimpianti. Ma dico, forse glielo dobbiamo ricordare noi che nel primo set è arrivato a mala pena al 30 % di prime di servizio? che nel 3 e 4 set non ha messo un dritto in campo? che ha sbagliato dall’inizio tattica di gioco accettando il palleggio da fondo e riuscendosela a cavare 1volta su 1000 tra l’altro con qualche miracolo? é giusto che dia credito a Nadal, che come al solito ha giocato una partita impeccabile e si è dimostrato più forte anche mentalemente. Certo che si è meritato la vittoria. Però dire di non avere rimpianti..non mi convince. Nonostante tutto continuerò a tifare Roger, sperando come tutti i suoi fans che prima o poi faccia il Grande Slam: He’s the man! (come disse Nadal alla premiazione di Amburgo..discorso preparato???;) ). FORZA ROGER!

  14. vincenzo torzillo scrive:

    auguri a Nadal..sperando che sia il suo ultimo successo……non solo al roland garros

  15. giorgio s. scrive:

    Mi permetto di correggere il riferimento all’Atp race. E’ Nadal a condurre la graduatoria stagionale

    NADAL 735
    FEDERER 601

    D’altronde la differenza la fa il bilancio dei Master Series: 3-1 NADAL. E c’è mancato poco che non si fosse 4-0

    A livello di ATP RANKINGS, è interessante verificare quanti punti devono difendere i due entro il 2007:

    FEDERER 4510
    Nadal 1550 (di cui solo 700 a Wimbledon)

    In poche parole, se il maiorchino confermasse la finale sull’erba e non avesse i soliti inconvenienti fisici della seconda parte di stagione, avrebbe non poche possibilità di teminare il 2007 al n.1

  16. roberto scrive:

    Vagamente minaccioso il post di vincenzo. Mi sono venuti i brividi… Mica vorrai andare a Londra e fare come Gunther Parche???
    Scherzo.
    Per il resto sono d’accordo con la disamina tecnica di Ubaldo, in particolare per quanto riguarda il discorso palline, secondo me troppo veloci, che con il loro altissimo rimbalzo hanno paradossalmente favorito il gioco di Rafa.
    Roger era talmente centrato sul rovescio coperto (che non gli ho mai visto giocare così bene) che ha drammaticamente smarrito il suo colpo migliore, il diritto, come spesso succede: quando si migliora il colpo debole, si finisce per peggiorare un po’ in quello forte (spiegazione tecnica).
    Oppure, secondo un’altra scuola di pensiero (mia moglie) Roger sbagliava il dritto perché, andando sempre a tirare il vincente, e in preda all’ansia (detta anche Nadalite…) finiva per giocarlo contratto a livello muscolare, incartandosi (spiegazione psicoanalitica).
    Quale è la verità?
    Secondo me sta in entrambe.
    Piuttosto, al posto di Federer (o di Mirka, che fa più o meno lo stesso) avrei cercato molto più spesso, dopo aver aperto il campo con il rovescio incrociato (come gli è riuscito tante volte), di approcciare la rete con il rovescio lungolinea in back, invece di restare dietro e cercare di tirare un’altra pallata con il dritto, che Rafa con la sua angolazione mancina in recupero gli faceva sempre tirare con i piedi sul corridoio sinistro e soprattutto con la racchetta troppo vicino al corpo. E quindi errori su errori.
    Ma del senno di poi son piene le fosse.

  17. lunasole scrive:

    Perchè Matteo non motiva quello che scrive con così tanta certezza ovvero che “Federer non vincerà mai Parigi e non potrà mai stare nell’olimpo del tennis”? Forse Federer non vincerà mai queste partite con Nadal che ormai è il suo tarlo psicologico ma se arriva prima in semi e poi in finale per due anni consecutivi, caro Matteo, forse puà anche vincere Parigi….o no ? Dovrebbe trovare qualcuno che lo aiuta melntalmente in questa fissazione e non sarà facile, questo sì. Si descrive sempre Roger come un uomo di ghiaccio: io penso che sia uno dei giocatori più carismatici che ci siano …quella apparente imperturbabilità sul campo nasconde dietro chissà quale lavoro mentale sia per vincere che per saper perdere. La sua eleganza di non scoppiare di gioia quande abtte un avversario decisamente più modesto, il costante rispetto degli avversari anche più forti, la tenerezza con cui si è sciolto in lacrime all’AO 2006, la dolcezza con cui si è andato a prendere una carezza da Mirka alla vittoria di Amburgo come avesse vinto il suo primo torneo… Se poi nell’intervista con Ubaldo non era convincente e un pò confuso….vabbè che è il suo mestiere e guadagna un sacco di soldi, ma dopo una sconfitta così, che lui per primo saprà essere stata principalmente mentale, come si deve sentire ? Probabilmente aveva solo voglia di ritirarsi con i suoi pensieri invece che stare lì in bocca alle solite domande dei giornalisti che si stupiscono se dice che non ha rimpianti…Da qualche parte deve pur partire e alla svelta per raccogliere i cocci della sua fiducia!!! (niente di personale eh Ubaldo). Con i suoi troppi errori, le palle break mancate e uno Slam, il più importante, gettato dalla finestra…..beh la partita l’ha fatta comunque lui, questa volta male, ma vale sempre la pena di vedere quest’uomo giocare, creare, inventare, su ogni superficie, con costanza, con o senza il coach, con serenità e determinazione se le fa e se le disfa, nel bene e nel male….Caro Matteo, siamo già molto più che nell’olimpo del tennis !!!!!!!!!!!!!!!

  18. marino scrive:

    lunasole, hai detto esattamente quello che non sono riuscito a dire io :-)

  19. luca scrive:

    E Federer sarebbe “il più forte giocatore di tutti i tempi” ? A leggere il blog - prima della finale del Rg - sembrava fosse il Messia del tennis. Nadal lo ha ridimensionato per l’ennesima volta. E un n° 1 non può essere pesantemente sotto nei confronti diretti con il n°2.
    Non sono in grado di fare pronostici per Wimbledon, ma se i finalisti sono quelli dell’anno scorso…..la mia sensazione è che Federer perderà anche lì.
    E per cortesia, finiamola con ’sta storia del “più forte di tutti i tempi”.
    Qualcuno a Stoccolma potrebbe cominciare ad infastidirsi. E non solo lì

  20. andrea scrive:

    avendo visto solo il primo set e comunque non essendo all’altezza dei commenti che mi hanno preceduto per competenza posso dire solo di essere molto contento per Nadal, al quale secondo me manca solo un servizio più potente (la prima più veloce oggi è stata 190 km/h contro i 208 di RF) per potersela giocare con RF anche su altre superfici.
    e comunque: lefties rule!!!

  21. DARTAGNAN scrive:

    Ho scommesso su Federer. Ho perso. Ero convinto che Parigi quest’anno sarebbe stata sua. Ho peccato.
    Però quelle 10 dico 10 palle break fallite nel primo set…perché Roger si ostina ha voler dimostrare a Nadal che può batterlo usando le sue stesse armi da fondo, quando potrebbe variare ogni tanto col back di rovescio, togliendo ritmo e tempi d’impatto allo spagnolo???
    Qualche cambio tattico nel corso della finale doveva tentarlo, anziché continuare a sbattere out quel diritto scagliato costantemente a velocità supersonica…
    Nadal??? Ha vinto i punti che valevano doppio e così facendo ha stravinto il match. Chapeau, monsieur Rafael Nadal!!! Il trittico storico è realizzato.
    P.S. Caro Rafael, sono felice per il tuo tris, ma io c’ho perso un terno niente male…pazienza!

  22. Enzo Cherici scrive:

    Matteo scusa, sai darci l’esatta definizione di “Olimpo del tennis”? Magari sarò ignorante, ma se non ci rientra uno come Federer - al di là della sconfitta odierna - chi dovrebbe rientrarci? Qualche esempio sarebbe gradito. Grazie.

  23. giancarlo liucci scrive:

    Lunasole, hai ragione di scrivere così, io sono certo che Federer Parigi lo vincerà però è anche vero che si leggono post del tipo: Nadal pallettaro, è finita la stagione sul rosso….menomale, Nadal scorretto..ma, quando mai, vedrete che ….lì tizio , caio, sempronio lo batteranno facilmente.
    Capisco che esser tifosi porti ad augurare il meglio per il proprio beniamino ma, Nadal non può mica avere la colpa di giocare per vincere?
    Nello sport credo sia doveroso usare tutte le armi che si hanno per raggiungere i propri obiettivi e se per Nadal l’obiettivo è di far giocare male il fenomeno fa solo il suo dovere.
    Mi piace Lunasole quando interpreti tutto quello che c’è dietro il tuo campione ma, perchè non fare un pensiero rispettoso a tutto quanto c’è dietro di mentale nell’antagonista? ( esemplificativo, non mi riferisco a te)
    Federer nell’olimpo del tennis c’è già, vinca o no Parigi ma, basta con queste ragioni di sofferenza psicologica che come tifosi ultras adducete, non rendete giustizia ad un campione. E’ facile suggerire servandvolley ma, credete davvero che Federer si rincoglinisca? E’ evidente che la vittoria di queste partite maturi in zone del campo che a Federer risulta difficile conquistare ma, non perchè lui non lo sappia ma perchè l’altro non gliele lascia occupare.
    Sarà pur vero che Federer crei tennis ma, perchè non pensare che dietro ai lift di Nadal non ci sia una fatica immensa non solo fisica?
    Bastasse solo rimandare di là la palla per battere Roger non ci riuscirebbe solamente Nadal qualche volta ma, ci riuscirebbero tutti gli argentini, gli spagnoli, qualche serbo, un paio di russi, un cileno, dei francesi. Tutta gente che se andiamo ad analizzare i loro scoore contro Federer negli ultimi anni annoverano un bel niente( 0 )nella casella vittoria. Per battere Federer ci vogliono una somma di qualità non comuni e chi vi riesce merita stima incondizionata. Meno male che c’è Nadal che con la sua presenza rivaluta ancor più i successi enormi dello svizzero che di sudditanza sugli altri pare ne abusi anche troppo. Sarà pure solo un terraiolo Nadal, una stella che illumina 6 mesi l’anno (vedremo) ma, gli altri che giocano bene si e no 2 tornei seri all’anno? (a parte Djokovic)
    Insomma: Federer è il più forte, Nadal non commette lesa maestà battendolo a Parigi e dovesse riuscirci Roger a Parigi significa che sarà ancora più forte. Spostare il limite è e dovrebbe essere il dovere di ogni atleta.
    Matteo avrà esagerato ma, sull’altra sponda le esagerazioni non mancano.

  24. marcos scrive:

    il federer di oggi: senza diritto, senza grinta, senza testa in molte occasioni.

    grintoso, nella sua normale velocità di crociera, convinto, comunque, di vincere il suo terzo titolo a parigi. il nadal di oggi.

    e meno male che lomonaco ha riferito in cronaca che federer s’era detto particolarmente contento delle palle leggermente più leggere, rispetto a quelle dell’anno scorso: se così è, roger capisce poco di tennis, come ha sopra mirabilmente spiegato l’ubaldo!! se così non è, lomonaco ha capito al contrario.

    ha nuovamente vinto il più forte sulla terra…ma, ora, inizia l’erba ed è tutta un’altra musica.

    mi attendo un gran mese da hewitt.

  25. francesco scrive:

    La delusione è profonda , ma il tennis ha leggi non scritte: se fallisci 10 palle break in un set e riesci a perderlo addirittura subendo due break da un giocatore in vena di regali, allora non vincerai mai se il tuo avversario è Nadal.
    Oggi Federer è stato il Davydenko della situazione dal punto di vista della gestione delle palle importanti, ma è stato anche il solito Federer incapace di leggere la partita. Mi è sembrato di vedere la fotocopia della F di Montecarlo 2007, senza andare indietro all’anno scorso. Qualcuno mi spiega il senso di giocare continui rovesci coperti interlocutori che ricadono poco dopo la linea di servizio, se non addirittura nel rettangolo di battuta ? Nadal ci va a nozze.
    Perchè ostinarsi a giocare rovesci in top che mai sarebbero vincenti da tre metri fuori dal campo con la palla ben sopra la spalla, dovendo ovviamente indietreggiare , anzichè cercare la rasoiata slice profonda ( se corta lo spagnolo la uncina senza problemi con braccione che si ritrova) che impedisce a Rafa di entrare e ti fa rifiatare e riprendere posizione ? Ma come si fa a dare ritmo a Nadal e voler vincere ? Perchè inizia a fare Serve & volley solo a metà partita, quando anche i riflessi sono meno pronti ( e tuttavia gli attacchi hanno portato punti) .Perchè nel primo set ha servito da cani, si dirà.
    E rispondere controllando in back anzichè steccare è da sfigati ?
    La mia impressione è che Federer, al di là dei molti errori di diritto che fa solo contro Nadal, non usi tutte le armi che ha
    nell’arsenale ( es il drop, nei primi due set non se ne sono visti)e che quando si decide a farlo è troppo tardi.

    Leggo però una cosa che mi fa proprio ridere, e cioè che Federer non vincendo Parigi, non avrebbe il diritto di entrare nell’olimpo del tennis.
    Se le cose stanno così, dove collochiamo un signore che ha sì vinto 14 prove dello Slam ma che anche nei suoi anni migliori perdeva da uno Schaller, o un Delgado o un Galo Blanco, oppure persino da un gatto di marmo come Philipoussis al 1 ° t ( e si potrebbe continuare con Gaudenzi, ecc). Un signore che con il suo rovescino stitico e giocato sempre in ritardo con la testa incassata ed il gomito alto
    e la sua pesantezza sulla terra MAI avrebbe perso con Nadal in F a Parigi e manco in SF o nei Q per il semplice fatto che lui a Parigi in F non ci arrivava. Un signore che per giocarsi l’unica SF sul rosso del RG nel 1996 dovette compiere le fatiche di Sisifo, andando al 5° contro Bruguera che era la brutta copia del Bruguera 93-94 e contro Courier brutta copia del Courier 91-92 e F 93, per poi giungere stracotto contro il principino Kafelnikov ed essere asfaltato 60, 6-0 nel 2° e 3° set. E i N 1 sul rosso ai tempi suoi erano Muster, Bruguera e Courier , Agassi quando ne aveva voglia, o Kuerten o Moya,ottimi regolaristi che o duravano lo spazio di due stagioni o andavano e venivano dal circuito come Andreino, e non, come ha lo svizzero, il più forte giocatore sulla terra ( che non vuol dire terraiolo) dai tempi di Bjorn Borg. Forse che quel signore MAI competitivo sul rosso di Parigi e sulla terra in generale ( le figuracce a Montecarlo e a Roma non si contano, la vittoria del 94 era su una terra superveloce, infatti in F battè Becker), che smetteva di giocare dopo Miami e riprendeva al Queen’s lo mettiamo nel sottoscala dell’Olimpo del tennis ? Il signor Federer 3/4 di Slam x 2 anni ( Sampras mai) e 8 F dello Slam consecutive,nel 2006 ha iniziato a vincere a Doha e finito a Shangai, 17 F , 12 vinte e un 2° t in un torneo giocato di malavoglia. Chi sa fare di meglio si faccia avanti.
    Se Federer non ha diritto ad entrare nell’Olimpo del tennis credo che Laver, quando passerà a miglior vita, si annoierà a stare da solo, forse potrà scambiare qualche 15 con Pancho Gonzales ( mai vincitore a Wimbledon) o il mitico Lew Hoad , in attesa che il grande Jack Kramer lo raggiunga speriamo in un futuro molto, molto lontano. Anche Rosewall ha perso 4 finali su 4 a Londra, indegno pure lui ?

  26. Stefano Grazia scrive:

    Annotazione: avete fatto caso al fatto che mentre fra gli uomini abbiamo sul rosso il dominio della forza bruta e animalesca (condita ovviamente di classe ma comunque è lo strapotere fisico che impressiona) di Nadal contro la classe di Federer mentre fra le donne sul rosso a dominare è paradossalmente il contraltare di Federer, cioè la giocatrice più completa del circuito, la Henin…Ma allora come è che sul rosso frale donne non vince la forza bruta ma la classe? Sarà perchè manca fra le donne una terraiola pura e dura (e in fondo è sempre mancata se per terraiola s’intende un equivalente muscolare femminile di Muster e Nadal o Vilas che non lo erano la Sanchez o la Evert) o sarà perchè a Roger mancano i wilanders di Justine?

  27. Miguel Seabra scrive:

    Ubaldo, Ubaldo, che finale vergognosa… Roger non puó essere il meglior di tutti i tiempi, perché il miglior di tutti tiempi would not lose mai cosí.

    Pat Rafter a lasciato tutto tutto sul campo quando ha perso con Bruguera in semifinale a Roland Garros nel 1997. E Rafter é molto lontano di essere il migliore giocatore di tutti tempi. Credi che Federer ha lasciato tutto sul campo oggi? Io non credo.

    Non discutiamo tecnica, tactica, materiale (la raccheta di Federer é una 90, Nadal una 103), superficie — la diferenza fra le due é molto simplice: nell’hora della veritá, Nadal salva palle break nel suo servizio, Federer no.

    Ce vediamo a Wimbledon, Mago Ubaldo!

    (scusa il mio italiano, ma é meglio dal tuo portoghese, hehehehe!)

  28. roberto scrive:

    Sono completamente d’accordo con Francesco. Il paragone fra Federer e Sampras è decisamente perdente per l’americano.

  29. marino scrive:

    marcos, forza con ’ste pagelle ;-)

    io dico subito: djokovic, 40mila e lode :-)

  30. francesco scrive:

    Perchè nel tennis femminile sul rosso prevale la tecnica sulla potenza ?
    Forse perchè le donne non sono potenti come gli uomini, qundi sulla terra la potenza si sente meno.
    Che la forza conti anche fra le donne però lo vediamo sull’erba, dove anche la mirabile Henin ha trovato disco rosso fino a questo momento, e non solo contro le Williams. L’unica a poter far prevalere il muscolo sulla tecnica della belga anche sul rosso credo sia Serena, ma una Serena in condizioni atletiche ottimali, e non quella vista quest’anno a Parigi.

  31. stoppardi scrive:

    onore allo sconfitto ma sulla terra v’è poco da dire…il numero 1 al mondo è Nadal !!!
    io sono dell’idea che comunque, pur chiamandosi sempre tennis sia uno sport diverso a seconda della superficie… solo il cemento livella i valori ma sia la terra che l’erba sono “settarie” e patria degli specialisti(stesso discorso potrebbe valere x il tennis indoor)
    se si osservano gli albi d’oro del RG e di Wimbledon a partire dagli anni 80 e cioè dal dopo Borg si nota che v’è stato solo un giocatore in grado di vincerli entrambi ed è Andreino Agassi.
    federer è il numero 1 su erba e cemento ed è il numero 2 sulla terra… non mi pare poco.non vi fosse stato nadal avrebbe fatto il grande slam già da tempo…anche se resto dell’idea che gli specialisti terraioli dell’epoco di sampras fossero + forti degli attuali…
    grande stefano grazia…anche io soffrivo davanti alle partite di agassi al punto di girare se lo vedevo in difficoltà… un mito !!!

  32. pibla scrive:

    Concordo in pieno col commento di Ubaldo, oltre alla maggior attitudine alla terra, Nadal dimostra nei confronti di Federer anche maggior acume tattico (es. appena vede che non sfonda dalla parte del rovescio di Roger, dato che lì lo svizzero lascia pochi metri, allora insiste dalla parte del dritto dove c’è più campo, facendo una caterva di punti oltre a provocare numerosi errori di diritto di Roger). Federer infatti come al solito butta via il primo set rimanendo incatenato a fondo campo (quattro discese a rete in tutto il primo set!!!) ma poi sbaglia anche in altri momenti del match.
    E comunque, e qui rispondo anche al grande Stefano Grazia su Henin-Nadal, oltre alla maggior regolarità ed al maggior acume tattico, l’enorme differenza tra Roger e Rafa sulla terra la fanno LE GAMBE; super super quelle dello spagnolo, solo buone quelle dello svizzero e ora basta con questa storia che Federer è uno dei più forti fisicamente, perché ce ne sono mille più forti di lui di gambe. Roger si affida troppo al braccio e troppo poco alla gamba, una volta per tutte, la pancetta ce l’ha e a venticinque anni è uno scandalo punto e basta.
    Secondo me per giocare sulla terra: primo testa/cuore, secondo le gambe e poi arriva il braccio.
    Questo accomuna due giocatori come Nadal e la Henin che pare abbiano poco in comune, due gambe super con una grandissima capacità negli spostamenti che permettono, a Nadal di sopperire alla maggior classe di alcuni avversari (es. Federer) ed alla Henin alla maggior potenza di alcune avversarie (es. Serena).
    Le gambe caro Stefano, sulla terra per primeggiare, oltre alla testa, ci vogliono delle gran gambe, poi sulle altre superfici aumenta in percentuale l’importanza del braccio…
    Ciao a tutti
    Ciao

  33. peppe scrive:

    attenzione ai paragoni…!sampras è stato numero uno e ha vinto 14 slam quando i suoi avversari si chiamavano agassi,edberg,courier,muster,stich,kafelnikov,bruguera,chang,becker,rafter, ivanisevic e non roddick ,ljubicic,robredo e gonzalez!

  34. francesco scrive:

    Vorrei scrivere in merito ad alcune considerazioni di Giancarlo Liucci che giustamente rende merito alla classe e al valore di Nadal, un giocatore che ha già vinto almeno un torneo Master Series su tutte le superfici e ha fatto F a Wimbledon ( anche se non si sottolinea mai abbastanza il tabellone assolutamente spianato che lo spagnolo ha avuto in sorte lo scorso anno, avesse beccato un Mario Ancic, anzichè il nonno di Agassi andava a casa secco). Però il forte peso della componente psicologica nelle sfide Federer-Nadal non è un’invenzione e non vuole essere una scusante per lo svizzero, casomai è un ‘aggravante in uno sport come il tennis dove sappiamo tutti che la testa conta più di un rovescio alla Budge. E questo senza tirare in ballo Freud come tocca leggere sulle colonne di Repubblica immancabilmente ad ogni articolo che la macchina manda in stampa ( Clerici, basta !). Prendiamo proprio Wimbledon 2006: Roger ha giocato un tennis di altissimo livello, superiore certamente a quello esibito nel 2004 e 2005, ha annichilito un erbivoro in forma come Ancic, è arrivato in F cedendo un solo set per distrazione a Mahut, e con Nadal che fa ? Neppure un primo set vinto 6-0 lo rende tranquillo, si fa invece assalire dai soliti fantasmi e commette errori a lui sconosciuti. Ora, sulla terra Nadal pone allo svizzero problematiche tecnico-tattiche che altri giocatori non sono in grado di porgli, ma sull’erba ? E’ vero che Nadal risponde bene, ha appoggi bassi, gli devi fare il punto tre volte,ha il servizio slice mancino ecc, ma ciò non basta a spiegare le pause e le incertezze che hanno minato il gioco dello svizzero. Federer ha vinto perchè sull’erba è troppo più forte di tutti, ma anche sul verde ha mostrato di soffrire la personalità di Nadal.
    Un altro esempio, proprio la F di Parigi 2006 : un primo set regalato da un fallosissimo Nadal, nel secondo set 1-0 x lo spagnolo e 40-0 Federer . Lo svizzero sbaglia una voleè alta di diritto molto facile, Rafa gli fa altri 4 punti di seguito e gli strappa il servizio. L’ atteggiamento di Roger prima ancora che il suo gioco è mutato all’improvviso, come se si fosse detto: “”Aiuto, Rafa è tornato, ha ricominciato a giocare come sa, anche oggi non posso vincere”. Ma come ? Parti con un set di vantaggio, sei il N 1 del mondo e ti metti da parte ?
    F Montecarlo 2007: Roger fallisce mi pare tre palle break sul 4 pari del 1° set , che se sfruttate lo porterebbero a servire x chiudere la prima frazione, le fallisce e puntualmente giunge il break di Nadal al gioco successivo. Fine dell’incontro, Roger sembrava un condannato al patibolo con la racchetta in mano.
    Ancora, F Parigi 2006 : inizio di match a parte, Nadal ha un unico passaggio a vuoto quando va a servire per l’incontro sul 5-4 del 4° set. Si va al tie break e Federer, anzichè ritrovare animo per una parita inaspettatamente riaperta ( più x demerito dello spagnolo che per merito suo) gioca un tie break in maniera assolutamente passiva, rassegnata, come fanno solitamente i suoi avversari contro di lui. Con la differenza che quelli interiormente sono consci di essere inferiori a Roger, mentre lo svizzero dall’alto dei suoi Slam e della sua classe non può partire già battuto.

    Se non ci fosse Nadal Federer avrebbe in tasca già un paio di Roland Garros : vero
    Se non ci fosse Federer Nadal sarebbe di gran lunga numero 1: falso.
    Nel 2005 e soprattutto nel 2006 lo spagnolo è stato competitivo solo nella prima metà di stagione, e non per caso. Il suo è un tennis molto dispendioso, e gli infortuni o l’usura che patisce da Parigi in poi sono figli proprio dei suoi successi sul rosso, del suo modo di giocare,non sono ascrivibili alla mala sorte e neppure ad una scarsa applicazione in allenamento ( impensabile nel suo caso). Non è vero Nadal cala perchè finisce la stagione sul rosso ( lui è competitivo dovunque), cala perchè anche un superman come lui non può reggere quel tipo di tennis 12 mesi l’anno. Vedremo ora che ricava più punti dal servizio, che sta con i piedi più dentro il campo e che viene più spesso a rete se le cose cambieranno. Per ora in Australia o a New York non è andato oltre i Q.
    Secondo me è a questo che Federer si può aggrappare : è vero che a 28-29 anni per lo svizzero sarà più dura vincere Parigi, ma che Nadal sarà a 23 -24 anni ? Sarà ancora così devastante dal punto di vista atletico ? Ne dubito. Se Nadal cala dal lato fisico e sale da quello tecnico per lo svizzero è meglio.

  35. francesco scrive:

    Il parco avversari è un altro argomento che i tifosi di Sampras tirano fuori ora che, a differenza di 3 anni fa, non possono più dire: “Federer meglio di Sampras ? Vinca la metà dei tornei dello Slam che ha vinto l’americano e ne riparliamo”. Ora che i numeri dicono Federer 10 Slam ( 1 in più tracciando un plutarchiano parallelo fra la carriera di Sampras agosto 1971 e Federer agosto 1981) si parla dei rivali di Sampras e si elencano i campioni che ha citato peppe. Nomi certamente illustri, ma solo sulla carta.
    A Wimbledon 1993, inizio della dittatura Sampras, Becker era in declino da almeno un paio d’anni e non era certo quello del 1989. E’ vero che con Bollettieri ebbe un ritorno di fiamma nel 1995-96, ma era inferiore e più lento del Boris 21enne. Un super Becker lo vedemmo alla F Master 1996 proprio contro Sampras, incontro epico e vinto dall’americano al 5 °
    Idem per Edberg ( sconfitto addirittura a Londra sull’erba battuta in SF nel 93 da Jim Courier). Lo svedese giocò la sua ultima F dello Slam in Australia 93, poi fece appunto la SF di Londra e poi stop. Con il vero Edberg Pietrino perse sia nella F US 92 che nella SF AUS 93. Però non era ancora il super Sampras ceh abbiamo ammirato in seguito.
    Agassi , che è stato il vero rivale di Pete, si è preso molte pause nella carriera ( probabilmente è questo il motivo della sua longevità, oltre l’indiscutibile talento). Es nel biennio horribilis 1997-98 e inizio 99 Sampras, pur in assenza di Andreino disperso nel mondo di Brooke Shields, vinse oltre al solito Wimbledon, solo in Australia 97 su Moya ( bravo, ma non un genio del tennis). Rafter? Sampras ci perse sul cemento americano e non solo agli US Open 98, ma secondo voi cosa farebbe oggi Pat con i suoi improvvisati colpi di rimbalzo contro Roger ? Da fondo un punto su 10 forse. Verrebbe a rete e rischierebbe di essere passato, mentre lui non potrebbe passare Federer con il suo rovescino ( ricordate la F di Wimbledon 2000 ? il tie break del 2° set contro Sampras ?)
    I terraioli dell’era Sampras : già detto, tutti inferiori a Nadal, gente che comunque Sampras non faceva tempo ad incontrare perchè sul rosso usciva nei primi turni. Ivanisevic ? Bravo ma incostante, era tanto meglio di un Roddick?
    Kafelnikov ? Secondo me meno talentuoso di un Safin (che però è come se non ci fosse, ma quando c’è con Roger perde su tutte le superfici, e per vincere, come in SF AUS 2005 deve giocare al massimo). Chang ? Era un contrattaccante meno forte e versatile di Hewitt, i risultati parlano chiaro.
    Si è dimenticato Krajicek, sfortunato campione, uno dei pochi che ha concluso la carriera con un saldo positivo nei confronti di Sampras, 6-4. Lui metteva in difficoltà l’americano pressandolo a base di serve & volley e chip & charge. Però era più in infermeria che sul campo, purtroppo a Wimbledon si sono incontrati una volta sola, e vinse l’olandese.
    Federer- Rios, ecco un match impossibile che mi intrigherebbe parecchio.
    Federer è N 1 su tutte le superfici , è indiscutibilmente il N. 2 sulla terra dietro il più forte giocatore dai tempi di Borg. Sampras sul rosso non valeva il N. 30 della specialità.

  36. Carlo P scrive:

    Concordo in pieno con Francesco; trovo francamente ridicolo appigliarsi a dettagli per negare l’evidenza. L’evidenza dice che:
    1. Federer è già nell’olimpo dei migliori: a parte i numeri, che cantano, qualcuno dovrebbe ricordarsi che la profondità di tabelloni odierna non ha confronti nel passato, sopratutto meno recente (leggi Borg), ed il suo record di presenze consecutive in finali di tornei slam mi pare francamente sbalorditivo.
    2. Nadal è sicuramente fra i migliori di sempre su terra: essere imbattuto ad RG e, più in generale, nei confronti 3 su 5 è un recordo assoluto, che acquista ancor maggior valore se rapportato al livello odierno di competitività.

    Infine: pretestuoso sottovalutare l’incapacità di Borg a vincere gli US Open (su terra e cemento !) rispetto a quella di Federer e Sampras a vincere RG.

  37. luca scrive:

    Spero per Federer che non si siano innescati meccanismi di sudditanza psicologica nei confronti di Nadal.
    Se Nadal ha preso - come sembra - le misure del suo gioco, Federer rischia di brutto anche a Wimbledon.

  38. roberto scrive:

    A mio parere, due grandissimi post di francesco, molto documentati e molto competenti. Sono d’accordo dalla prima all’ultima virgola.

  39. Marcello scrive:

    Francesco…come darti torto. E’ chiaro che sulla terra Federer soffre il gioco di Nadal e può esserci anche una suditanza psicologica, ma sono quasi sicuro che su una superficie medio-veloce o una veloce lo svizzero da Nadal non perde più, si è fatto raggirare due volte a Miami e a Dubai, non gli capiterà più…come sono quasi sicuro che Federer non possa più battere rafa sulla terra, a meno che lo spagnolo non abbia un decadimento fisico repentino. Cmq pur non parteggiando per nessuno dei due in particolare, mi chiedo anche io quanto possa durare a questi livelli fisicamente Nadal, sta dando il massimo ormai da Indian Wells e non si è ancora fermato…il suo lavoro è straordinario, ma i match sul veloce sono i più logoranti per lui perchè corre dietro alla palla anche lì. Djokovic ha fatto un gran match in semifinale, contro sulla terra Nadal non è bastato, si fosse giocato sul rebound ace australiano, il serbo avrebbe vinto.

  40. Enzo Cherici scrive:

    Anch’io sono d’accordo con Francesco e aggiungo anche una cosa: nell’unico precedente (a Wimbledon inoltre) Federer-Sampras 7-5 al quinto. E parliamo di un Federer 19enne, non certo il pluri-campione poi affermatosi. D’accordo, non era il miglior Sampras, ma nemmeno poi cosi’ male visto che è riuscito a vincere ancora uno Us Open!

  41. francesco scrive:

    Luca sostiene che il N 1 del mondo non può essere pesantemente sotto con il N2 negli scontri diretti. Dissento.

    Sappiamo che, nonostante l’uniformarsi delle superfici il tennis su terra è molto, molto diverso da quello su erba, il
    cemento australiano ( verrà cambiato) non è il duro degli Us Open, poi ci sono i tappeti indoor, ecc
    Se quindi la maggior parte degli incontri si giocano in casa dello spagnolo, mi pare naturale che Nadal sopravanzi
    Federer. E’ colpa dello svizzero se sull’erba si gioca solo 4
    settimane l’anno (più l’appendice Newport dove non va nessun big) ? Mettiamo nel circuito un paio di Halle o Queen’s in + e poi ne riparliamo. Roger il suo cartellino lo timbra sempre andando in F a Montecarlo, Roma, Parigi o Amburgo, Nadal a New York o Melbourne no.
    Mi vien in mente ciò che scrisse Clerici su Repubblica all’indomani della sconfitta subita dallo svizzero l’anno scorso al Roland Garros . Il buon Gianni definì Roger
    ” presunto numero 1 del mondo ” .Da grande estimatore, anzi tifoso di Federer pure io ero molto deluso, anzi inc. per il modo in cui si era arreso. Ma da qui a fare certe sparate ce ne corre !!! Dirlo poi nel 2006 mi pare un autogol giornalistico di rara portata.
    Forse che qualcuno, ha mai messo in dubbio la legittimità del primo posto nel ranking mondiale di Sampras quando questi usciva mestamente dagli Open di Francia già nella prima settimana ? Mettendoci dentro un po’ di match sul rosso come sarebbe stato a fine carriera un head to head con i vari Kuerten, Moya, Muster, ecc…?
    Qualcuno si sarebbe sognato di dire Muster o Moya meglio di Sampras ?
    Paradossalmente se Roger fosse meno forte sembrerebbe più forte: se uscisse sul rosso ai Q o in SF ( già comunque meglio di Pietrino) non incontrerebbe così tante volte Rafa e non ci perderebbe. Quindi il bilancio delle sfide dirette sarebbe suppergiù in parità ed il casus non esisterebbe. Anzi in questo modo Federer non avrebbe accumulato questo gap psicologico che poi lo danneggia anche su superfici a lui più congeniali. Paradossale, no ?
    Blake, Berdych, Youzhny la loro parita con Nadal se la giocano senza complessi, a volte vincono, a volte perdono, ed è gente che da Roger prede solo sberle.
    Segnalo che le 4 vittorie su Nadal Federer le ha ottenute su 4 superfici diverse.Ovviamente non si può costruire una casistica su pochi numeri, ma trarne uno spunto di riflessione sì.

  42. pibla scrive:

    …..bravo Francesco!! e l’ovvio spunto di riflessione è che fino ad ora in casa di Rafa (cioè sul rosso) Roger arriva a giocarci, mentre in casa di Roger (superfici veloci) Rafa ci arriva pochino e da qui il vantaggio nei testa a testa.
    Sul cemento ormai se la giocano, ma quando è veloce come quello degli US Open è più forte Roger, anche se lì sta arrivando il serbo….

  43. giancarlo liucci scrive:

    Per Francesco.. Prendo atto della psicolabilità di Federer ma, spero tu non mi abbia equivocato perchè il mio post era più una difesa a Nadal che un …oltraggio a Federer, tutt’altro.
    Senza Nadal Federer avrebbe già 3 R.G ma, tu aggiungi che se non ci fosse Federer, Nadal non sarebbe n.1 ?
    Credo che lo sarebbe da 2 anni giocando veramente solo mezza stagione. Che gli infortuni di Nadal siano figli della stagione sul rosso è tutto da dimostrare, che il suo gioco abbia bisogno di qualche aggiustamento sul veloce sono d’accordo e credo lo sappia soprattutto lui. E’ un ragazzo che migliorerà ancora e con gli stimoli giusti 5/6 anni di carriera li fa senz’altro. L’esperienza negativa della stagione scorsa gli sarà utile. Io ho pazienza e mi fido dei suoi valori sportivi e temperamentali. Farà quello che è nelle sue umane possibilità, ne sono certo tanto che ogni risultato sarà bene accettato.

  44. Marcello scrive:

    Se c’è una superficie che veramente dà fastidio a Nadal è il cemento US Open che è il più veloce rispetto anche agli altri 4 AMS americani, che abbia raggiunto i Q lì mi stupì veramente perchè dette prova della sua straordinaria condizione fisica, correre dietro ai rovesci di Youzhny sul DecoTurf newyorkese non è cosa da poco…per quanto riuarda gli AO un amico residente a pochi km da Melbourne mi ha detto che la superficie assomiglierà a quella di Miami e IW insomma avrà il rimbalzo meno alto…

    Djokovic sul cemento può fare grandi cose…solo Roddick al top e Federer in condizione normale possono fermarlo, anche se tre su cinque è un altro sport!

  45. francesco scrive:

    Un pensiero su Djokovic.
    Cresce a vista d’occhio, ma secondo me sulla terra è ancora parecchio dietro anche a Federer, oltre che ovviamente a Nadal ( anche a Roma nei Q ha subito una lezione durissima, 6-2. 6-3 giocando tutt’altro che male). Nè Roger, nè Novak hanno nella terra la superficie preferita, ma credo che dopo l’erba ( ma aspettiamo di vederlo all’opera fra due settimane, con quel talento ci può sorprendere) sia quella dove maggiore è il gap fra lo svizzero ed il serbo. Per me oggi come oggi prende 3 set a 0 anche da Roger.
    Sta a vedere che nei prossimi anni sarà proprio il serbo a beneficiare della flessione atletica di Nadal, il tempo è dalla sua parte, e riuscirà dove Roger ha sbattuto la testa.

  46. michele fimiani scrive:

    Sottolineando l’enorme stima per il dott. Scanagatta, mio concittadino, che ho avuto la possibilità di conoscere a Roma e che mi ha donato il suo libro, mi trovo però in disaccordo con quanto detto in una parte di questo articolo. E’ assolutamente indubbio che se Nadal non ci fosse Federer avrebbe probabilmente già vinto due grandi Slam. Va comunque sottolineato che Federer oltre che a dominare sul veloce è abbondantemente il numero 2 sulla terra, superficie sulla quale raggiunge sempre la finale. A differenza di Nadal, il quale a parte una (fortunosa?) finale a Wimbledon fuori dalla terra non ha MAI raggiunto nemmeno le SEMIFINALI dei due Slam sul cemento. Insomma, su campi in erba ed in cemento è uno tra i top ten ma non certamente l’indiscusso numero 2. Siamo quindi sicuri che se non ci fosse Federer sarebbe il numero 1? Se così fosse sarebbe la dimostrazione di come sia mal strutturato il calendario tennistico, il quale prevede ad esempio tre master sulla terra e neanche uno sull’erba. Così se non ci fosse Re Federer, un giocatore ingiocabile sul rosso come Nadal potrebbe quasi assicurarsi il primo posto in classifica vincendo solo i tornei sulla terra! Ingiusto! E comunque se Nadal non comincia a vincere anche sul cemento il prossimo anno sarà lui a rischiare di perdere la seconda piazza con l’avvento di Djokovic, che invece arriva in fondo più o meno ovunque.
    E Federer…con tre Slam l’anno difficile non restare primi…

  47. giancarlo liucci scrive:

    Che si tifi per Federer lo trovo sacrosanto ma, affermare che Nadal non sia legittimo n.2 mi pare quanto meno astioso. Ok!!! La finale di Wimbledon scorsa è stata raggiunta per tabellone fortunoso? Possibile ma, una contro prova no? Non ha mai fatto più dei quarti negli altri G.S sul veloce? è vero ma, che non ci riuscirà mai non potete affermarlo con ragionevole attendibilità. Sono persuaso anch’io che Djokovic è in grande ascesa ma, che vinca Australian open e U.S.A open con certezza mi pare prematuro. Nadal ha realizzato quasi 5000 punti nelle classifiche ATP poco meno di quanto facesse Sampras nelle stagioni felici, mi chiedo perchè non sarebbe n.1 in assenza di king Roger? Sarà mai colpa di Nadal se sull’erba si gioca un mese solo? Poi siete così sicuri che con tornei superiori come numero sull’erba in assenza di Roger i vari Berdich, Gasquet, Djokovic, Blake, Hewitt ne facciano man bassa?
    Penso che se ci fossero più tornei su erba a scapito del cemento Nadal farebbe addirittura più punti perchè di giocatori in difficoltà a giocare con rimbalzo incerto mi pare affollato il ranking.
    Mi rendo conto di essermi avventurato nel fantatennis ma, mi sembra che sia nel blog spesso l’ argomento più trattato.

  48. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Appena rientrato in Italia e inviato un pezzullo su Nadal e zio Toni che uscirà sui miei giornali domani e che magari metterò on line già stasera (come mi sarebbe piaciuto avere più spazio: ho letto la biografia di Rafa scritta dagli amici spagnoli Jaume Pujol Calceran e Manel Serras “Rafael Nadal, cronica de un fenomeno, prologo di Toni Nadal”: maledizione mi hanno detto dove la potete ordinare enon trovo più il foglietto… e ho trovato atnte cose interssanti e finora inedite).
    Vi ho letto tutti e mi complimento. In particolare a Francesco, bravissimo nella sua disamina, dico però: se Nadal non sarebbe senza stato il n.1 del mondo nell’assenza di Federer chi lo sarebbe stato allora? A me non viene in mente nessun altro. Mi pare che Rafa sia n.2 non da una settimana ma cito a memoria da 95…o giù di lì). E allora? Aggiungo un paio di considerazioni: ci sono tanti grandi campioni che non hanno mai vinto a Parigi e non solo Federer o Sampras: penso a Connors, Edberg, Becker. Insomma Roger è in buona conpagnia. Quanto al discorso sui migliori di tutti i tempi anche lì, oltre a ricordare il fatto che se è vero che Laver ha perso 6 dei suoi anni migliori (dal ‘63 al ‘68 perchè passò professionista) è anche vero che 3 Slam all’anno si giocavano sull’erba e allora Roger oggi invece di 5 Wimbledon avrebbe vinto 14 o 15 simil-wimbledon, più gli altri. E concludo con un paio di quei “se” cu mancherà semrpe ogni controprova: se Rod Laver avesse dovuto incontrare Bjorn Borg in quelle due finali giocate al roland Garros, avrebbe realizzato il Grande Slam? Io ne dubito, ma non dubito che Laver sia stato uno straordinario campione. E, ecco il secondo “se”: se Bjorn Borg nel corso delle sue cinque finali wimbledoniane avesse incontrato un paio di volte un Rod Laver le avrebbe vinte? Aggiungo, e stavolta concludo davvero, una frase significativa di Guga Kuerten che, come saprete, ha premiato Nadal tricampeon come lui a Parigi: “Io mi domando oggi perchè mai Nadal non dovrebbe vincere il Roland Garros anche fra un anno, fra due, fra tre….” E voi non ve lo domandate? E che risposta vi date?

  49. Ubaldo Scanagatta scrive:

    un grazie particolare a Miguel Seabra, eccellente collega portoghese che collabora anche al blog di Peter bodo. Si è espresso in modo perfettamente comprensibile, e se scrivesse più spesso mi farebbe piacere. A Wimbledon lo contatterò….magari potremmo lanciare una versione inglese.
    ciao
    ubaldo

  50. francesco scrive:

    Per Giancarlo… forse N 1 sì, ma di gran lunga proprio no. Ad es c’è un signore di cui ci si dimentica perchè ha alti ( pochi) e bassi ( molti) con un gran servizio e un gran diritto, tecnicamente incompleto, sul quale credo che in molti ( io di sicuro, lo ammetto) abbiano ironizzato, uno che a gennaio è stato vittima di uno scherzetto stile “La Stangata” durante un’esibizione a Kooyong dove ha sconfitto un monarca in vena di burle. Si chiama Roddick, ridendo e scherzando l’americano ha fatto 2 F a Wimbledon, una agli US Open lo scorso anno, e una SF a Melbourne a gennaio 2007. In tutte 4 le occasioni, fatta eccezione per la F Wimbledon 2004 prima dell’interruzione per pioggia, la palla proprio non l’ha vista, è andato sovraritmo ed è scoppiato. Però si può dire che senza Federer il tanto bistrattato Andy Roddick avrebbe 4 titoli dello Slam in più ( Gonzalez era alla sua portata, direi) o almeno tre ? Se a questo ci aggiungiamo un Master Series a Cincinnati e qualche torneo minore americano il bottino di punti non sarebbe scarso. Magari ci aggiungiamo anche un miglior piazzamento a Shangai …
    So che il discorso lascia il tempo che trova, quello che voglio dire è che Nadal non sarebbe certo un dittatore come Federer.

    Sugli infortuni.
    Io li divido in tre categorie :
    1)quelli dovuti a sfiga, tipo Federer che poggia male il piede e si storce una caviglia ( poi sta fermo un mese, va a Shangai zoppo e senza fiato, e quasi vince il Master contro lo stordito Nalbandian, questo per dire del talento di un tennista che pur non potendo allenarsi nè con l’attrezzo, nè dal punto di vista atletico gioca a livelli altissimi) oppure quelli legati ad una certa diatesi, su cui anche gli allenamenti possono fino ad un certo punto. Tipico il caso di Krajicek ex bambino obeso cresciuto 30 cm in un anno mi pare; da qui due ginocchia di cristallo a sostenere un corpaccione, due ginocchia che lo hanno tormentato durante tutta la carriera ( già a 21 anni saltò la SF in Australia nel 1992). Ma c’era poco da fare. Per non parlare delle rotondità di un talento purissimo come Leconte, causate sì da scarsissima professionalità, ma anche da una certa predisposizione ad ingrassare. Analogo per certi versi il caso Gasquet, fisico brutto e gestito peggio,ormai giunto a un bivio della propria carriera.
    2) quelli per dabbenaggine e scarsa professionalità, tipo Philipoussis che va giocare a basket dopo l’operazione al ginocchio e si fracassa pure l’altro, o Safin che non rispetta i tempi della convalescenza dopo l’intervento, precorre i tempi, va giocare sul cemento americano e poi deve saltare l’appuntamento più importante, gli US Open)
    3) per usura, per logorio legati a un certo tipo di tecnica e di gioco, tipo l’ infortunio di Kuerten all’anca ipersollecitata dal diritto open stance. Secondo me i problemi alla schiena dello spagnolo o alla spalla derivano dall’enorme stress cui sottopone il proprio fisico. Secondo te è casuale che nella seconda metà dell’anno accusi una flessione di rendimento, oppure pensi che sia solo questione di superficie ? Perchè a fine stagione 2005 dopo Madrid dovette saltare il Master ?Perchè Federer non si infortuna mai ? Per volere divino ?
    E’ certo un talento atletico, fisico asciutto di 1.85 x 80 kg, nè troppo alto, nè troppo basso, leggero scattante , elastico. Però cura in maniera maniacale la preparazione fisica ( tanto di allenarsi con la racchetta non ha molto bisogno)e l’allenamento è un ottimo sistema per prevenire gli infortuni, e perchè gioca fluido, naturale, sempre decontratto, perchè ” non fa fatica”. Nadal invece ” fa fatica” e lo si vede anche dai tratti somatici durante il match. Se posso dirlo con una battuta ognuno ha gli infortuni che si merita, sfiga a parte.
    Sul fatto che poi Nadal abbia intelligenza e volontà di applicazione per migliorarsi non ho il minimo dubbio, anche sulla terra ( e infatti i progressi già si sono visti sul rosso) e non solo sul veloce. Ma è proprio questo il punto: scambi più brevi, meno chilometri,meno apnee, e minor stress fisico, quindi meno usura e infortuni= carriera più lunga. Penso quindi pure io che Nadal durerà 5-6 anni, ma non continuando a giocare così.

  51. luca scrive:

    Rispondo a Francesco, che gentilmente - ma immeritatamente - mi ha citato.
    I grandi campioni del passato più o meno recente sono stati tali anche perchè “dominanti” sul lotto dei rispettivi avversari.
    Federer NON E’ dominante sul n°2 attuale, Nadal. Personalmente ne prendo atto, fermo restando che ci sono giocatori che patiscono alcuni avversari più di altri: le cosiddette “bestie nere”.
    Connors pativa Vilas; Borg pativa McEnroe; McEnroe pativa Lendl.
    ma nessuno è mai andato “sotto” negli scontri diretti come Federer con Nadal.
    Prendo spunto dalle considerazioni di Scanagatta, artefice di questo magnifico blog.
    Fermo restando che Borg sconfisse Laver nel 1975 in una memorabile finale WCT nel 1975 in cinque sets e lo spazzò via nel 1978 (6/4 - 6/2), in due matches che non sono a mio parere significativi delle rispettive capacità massime - essendo Laver a fine carriera e Borg giovincello - lo stesso Borg gioco due finali con McEnroe.
    Rivedendo la finale di Wimbledon 1969, anno del secondo slam di Laver giocato in era open, l’unica considerazione che può venire in mente è l’esatto opposto : altro che grande slam! Borg lo avrebbe massacrato.
    Il McEnroe dell’80 / 81 affrontato da Borg era ben altro giocatore del Laver del 1969.
    E’ peraltro estremamente antipatico fare confronti, specie fra monumenti della disciplina

  52. francesco scrive:

    Grazie Ubaldo dei complimenti, tu, Rino e tutta la squadra mi avete piacevolmente accompagnato, a partire dai tempi
    di Telecapodistria, in infinite telecronache negli anni 80 e 90 ( mi ricordo ad es la F di Basilea 92, tu “osasti ” dire che se Korda avesse giocato al meglio, avrebbe vinto. Rino finto burbero amabilmente ti “stroncò” con parole che erano più di una sentenza:” fra il miglior Korda e il miglior Becker vince Becker”. Inappellabile.

    Vero che molti sono i campioni a non aver vinto RG, ho cita
    to solo Sampras perchè lui e Roger sono considerati a ragione una spanna sopra gli altri e Roger fa corsa su Pete, almeno in temini di Slam vinti.

    Tornando all’attualità, se togliamo Federer come per magia dal circuito dobbiamo andare a vedere a quali giocatori Roger ha tolto trionfi e quindi punti, e costoro sono ovviamente quelli che lui ha ramazzato di più senza tregua per tre anni, cioè quelli della sua generazione tennistica : Safin, ma soprattutto Hewitt , Roddick, e Nalbandian, quindi il ricco bottino va diviso fra costoro. A Nadal non spetterebbe molto.
    Lo sport è un gioco a somma 0, se prendo io non prendi tu.
    E’ un po’ il discorso di quelli che dicono : Federer è un campione dimezzato, infatti i titoli dello Slam vinti dai giocatori nella top ten si contano sulla punta delle dita, mentre ai tempi di Sampras c’erano i Becker, gli Edberg, i Moya, i Courier, gli Agassi, ecc. e i trofei erano meglio distribuiti, a testimoniare il maggior equilibrio e la maggior difficoltà di Sampras a dominare.
    Appunto, se li vince tutti Roger è chiaro che gli altri restano a secco !
    Qundi tutti i discorsi tesi a dimostrare lo scarso livello del tennis attuale e l’assenza di rivali per lo svizzero ( Nadal a parte) si rovesciano nel loro contrario.
    Merkx vinceva tutto, quindi sarebbe meno campione di chi vinceva la metà di lui !!! Se vinci tutto vuol dire che gli altri sono scarsi, se invece fatichi o perdi qualche torneo non sei forte come dicono. Tutto questo è delirio.
    “Se ci fossero Edberg o Becker o Sampras al top Federer vincerebbe meno” E bravi, io allora rispondo: fortunati i suddetti a non aver incontrato lo svizzero, loro avrebbero vinto meno di quello che hanno vinto !
    Gli Slam in un anno quattro sono e la carrera quello dura !!!

    Federer potrebbe giocare a tennis pure con la tavola per tagliare il salame, si usasse la racchetta di legno dove sarebbe Nadal ? Che carriera avrebbe fatto Agassi? Discorsi fatti pour parler, lo so.
    La verità è che Federer è, come tutti i fuoriclasse del passato, un campione del suo tempo, ma è già un campione fuori dal tempo, nell’Olimpo degli Immortali. Mi piacerebbe sapere cosa ne avrebbe detto un attento osservatore oltre che sommo giocatore come Pancho Gonzales. Quello che hanno detto di Federer i Laver, i Roche, i Rosewall, i Mac, i Connors,i Lendl ecc .già lo sappiamo.

    Su Laver due volte vincitore del Grande Slam: giustamente Ubaldo ricorda il fattore erba, e Tommasi e Clerici
    sottolineano sempre l’ assenza di Laver dal 1963 a 1967 dal circuito ” dilettanti”, quindi 20 prove dello Slam non giocate,
    a dimostrazione del primato sub judice di Sampras in termini di Slam vinti. Quello che non ricordano mai però è che nel 1962 un certo Gonzales e un certo Hoad erano già passati alla corte di Kramer ( e pure Rosewall, se non vado errato) . Vero che quei due erano tipi “disordinati”, che Lew amava molto le bionde , alcoliche e non,e aveva problemi alla schiena,, ma Rod avrebbe realizzato ugualmente il Grande Slam con lorsignori in campo ?(quindi anche senza incrociare le epoche e scomodare Borg ?). Questo ovviamente nulla toglie all’immenso Laver, però vanno ricordate anche le assenze di cui il campione australiano potè beneficiare (il solito discorso della medaglia a due facce).

  53. giancarlo liucci scrive:

    Francesco!!! solo per precisare che non pensavo ad un Nadal dominante come Federer e riferendomi agli ultimi 2 anni non ho dubbi che Rafa sarebbe stato n 1 certo, perchè? Ammesso che Nadal non avesse vinto manco un torneo in più, gli eventuali punti di Federer sarebbero ripartiti almeno tra una mezza dozzina di giocatori, basta attribbuire ai perdenti in finale da federer i punti atp dello svizzero e il gioco è fatto, senza calcolatrici ti dico che 5000 punti non li fa nessuno.
    Sugli infortuni apprezzo la tabella ma, le conclusioni le trovo affrettate.

  54. francesco scrive:

    Rispondo sull’ultimo post di Giancarlo, relativamente alle cose che ho affermato, non sul resto ( Nadal n 2 immeritato ? ma chi lo ha detto mai ? Forse non ho letto ben tutti i post e mi è sfuggito qualcosa).
    Nadal non è andato oltre i Q in AUS e New York. Anche questo è un fatto, non un’opinione. Ma chi ha detto che non li vincerà mai ? Per quanto ne so potrebbe vincerne 10 o 500, non ho la sfera di cristallo). Anzi, mi spingo oltre e dico che per un verso è più facile che Nadal vinca gli US Open che Roger RG , PERO’ lo svizzero sulla terra perde solo da Rafa, lo spagnolo sul cemento americano può beccarle, oltre che da Federer, da molti altri giocatori, a partire dalle sue bestie nere ( Berdych, Blake e compagnia).

    Sul discorso dei punti e della classifica: ma se li togliamo a Federer li vogliamo dare a qualcuno o no ? O i vari Hewitt, Roddick, ecc, restano con il punteggio attuale ?

    Tornei sull’erba : Federer è imbattuto da 43 incontri mi pare ( W 03-06 + Halle 04-06, quindi 28 + 15). Con più tornei sull’erba e LUI PRESENTE (nessuno ha detto senza Federer, visto che si parlava degli scontri diretti Rafa-Roger) è fantasia pensare che Roger batterebbe più volte Nadal del contrario ? Il discorso era relativo a Federer vs Nadal sul verde, non c’entrano i giocatori che hai menzionato. Se si deve dire che Federer e Rafa sull’ erba partono 50 % e 50 %, allora mi arrendo… nessuno incolpa Nadal di nulla, dico solo che il confronto è viziato in partenza dalla superficie, qundi il computo totale dei confronti va ponderato ( nel senso di pesato). Non mi pare un concetto così lunare.
    Piuttosto Nadal arriverebbe davvero sempre in F sul verde con Roger ? anche questo sarebbe da vedersi, quindi pur con una decina di tornei sul’erba il vantaggio di Nadal potrebbe restare inalterato.

    Il tabellone di Wimbledon lo scorso anno di Nadal fu difficile secondo voi ? Sì o no ? Si può anche dire che Kendrick sia un fenomeno, che Agassi abbia giocato a 1000, che Baghadatis sia stato un gran erbivoro, si può dire tutto a questo mondo. Non capisco cosa significhi la controprova. Controprova di che ? Quando vedrò Nadal rispondere nei piedi ad un Ancic o passarlo come fece Agassi contro Becker nel 92 allora la mia considerazione di Nadal erbivoro salirà, stanne sicuro, ma non posso fargli fiducia su ciò che non è mai avvenuto. Un tabellone facile con una F che fa storia a sè x i motivi che conosciamo, questa è in sintesi la mia idea del torneo di Wimbledon 2006 giocato dallo spagnolo.

    Vediamoli allora uno per uno i fenomenali giocatori affrontati da Nadal a Wimbledon per giungere in F: non sono nè erbivori DOC, nè giocatori di nome, eccetto Agassi che era pensionato, e Baghdatis. E’ superfluo ricordarlo, ma i numerini accanto al nome indicano la posizione nel ranking. Si comincia con numerelli a 3 ( TRE) cifre.

    R128 Bogdanovic, Alex (GBR) 135 6-4 7-6(3) 6-4
    R64 Kendrick, Robert (USA) 237 6-7(4) 3-6 7-6(2) 7-5 6-4
    R32 Agassi, Andre (USA) 20 7-6(5) 6-2 6-4
    R16 Labadze, Irakli (GEO) 166 6-3 7-6(4) 6-3
    Q Nieminen, Jarkko (FIN) 18 6-3 6-4 6-4
    S Baghdatis, Marcos (CYP) 16 6-1 7-5 6-3
    F Federer, Roger (SUI) 1 0-6 6-7(5) 7-6(2) 3-6

    Ecco il cammino di Federer :

    R128 Gasquet, Richard (FRA) 50 6-3 6-2 6-2
    R64 Henman, Tim (GBR) 64 6-4 6-0 6-2
    R32 Mahut, Nicolas (FRA) 77 6-3 7-6(2) 6-4
    R16 Berdych, Tomas (CZE) 14 6-3 6-3 6-4
    Q Ancic, Mario (CRO) 10 6-4 6-4 6-4
    S Bjorkman, Jonas (SWE) 59 6-2 6-0 6-2
    W Nadal, Rafael (ESP) 2 6-0 7-6(5) 6-7(2) 6-3

    Pure Hewitt nel 2002 pescò il jolly sui prati londinesi ( Federer, Agassi e Sampras tutti fuori al 1 ° t ), ma almeno battè Henman, perdente di successo, ma pur sempre erbivoro doc e di anni 28, qundi non ancora in declino. E pure Sampras ebbe primi turni facili nel 99 e 00 ( addirittura il carneade Voltchkov in SF), giocò al risparmio, ma disputò grandissime F, e in ogni caso LUI non doveva dimostrare nulla sui prati di Wimbledon.

    Dire che Nadal ha avuto un tabellone non difficile non significa affermare nè che non si adatti bene all’erba, nè che non possa ancora migliorare e vincere Wimbledon.

    P.S. Federer soffre psicologicamente Nadal, ma psicolabile è una parola grossa e brutta. Altrimenti la Mauresmo come la definiamo ?

  55. francesco scrive:

    non c’è sincronia fra i vari post, il post di qui sopra delle ore 1.21 non è riferito a Giancarlo 00.19, ma al suo precedente.

    E’ facile assegnare i punti dei giocatori battuti in F, ma quelli sconfitti prima ? Es a Hewitt Wimbledon 04 e 05 quanti punti diamo ? E a Nalbandian US Open 2005 e Parigi 06 ( vabbè, quello te lo dò solo come finalista, visto che c’era Nadal dall’altra parte) ? E Roddick SF Aus 07 o potenziale vincitore del Master 06 ? Roddick ha perso una decina incontri negli ultimi due anni con lo svizzero, quasi tutte SF o F, sarebbe parecchia roba in dote. Sarebbe re del cemento e dell’ erba.

    Su un punto possiamo certo convergere: il folle Safin, cioè potenzialmente il vero rivale di Federer, non sarebbe N 1 !!!
    Che spreco di talento !

  56. francesco scrive:

    Per Luca

    Il concetto di dominanza applicato agli scontri diretti non può secondo me in alcun modo prescindere dalla superficie. Mac contro Borg sulla terra avrebbe vinto 2 partite su 10, con Lendl magari 4. Sull’erba Lendl con Mac pre 1985 semplicemente mai. La “bestia” Rafa per Roger è nera, ma è nera perchè è rossa , anzi da rossa come la terra è diventata nera.
    Il metro degli scontri diretti che tu adotti, non è neutro. Più oggettivo sarebbe quello del divario di punti fra primo e secondo: mi pare che Roger ne abbia avuti anche 3500 di vantaggio su Nadal.

    Federer verrà ricordato più le vittorie nei tornei dello Slam che per le sconfitte contro Rafa, Nadal più per i trionfi a Parigi che per il saldo in attivo contro Roger.

  57. giancarlo liucci scrive:

    Francesco!!! per concludere.
    Mi pareva chiaro che le considerazioni scaturissero dall’ipotetica assenza di Federer. Io tifo Nadal (non ci posso fare niente) ma, che Federer sia il grande talento manco discuto come non lo discute Nadal stesso.
    Contestavo ( se mi passi il verbo) in generale una certa disposizione ad assegnare crediti esagerati a tanti giocatori (discontinui) e non valutare la realtà Nadal degli ultimi 2 anni. ( mi pareva che tu fossi tra questi)
    Non discuto e sottovaluto le qualità di Roddik espresse nella sua carriera ma, ad Indian Wells 07 era in forma ed ho perfettamente in mente l’andamento dell’incontro.
    Sugli infortuni di Nadal trovavo solo affrettate le conclusioni, una frattura da stress ad inizio carriera e sporadici dolori a spalle e schiena non possiamo considerarle già malattie croniche. Almeno non ora. Le preparazioni si correggono e si migliorano.
    Trovo di cattivo gusto presagire decadimenti atletici, dipendono credo solo da professionalità e motivazioni. (per questo ho immaginato 5/6 anni di sicura qualità ad alto livello)
    Io tifo Nadal è vero ma, non mi auguro mica che Federer immune da infortuni (grazie a Dio) si trovi con un piede piede schiacciato mentre balla un valzer con il suo gran Mogol Mirka? (scusami Mirka ma, gli somigli troppo).
    Lunga vita tennistica a tutti e se Safin si fa venire la voglia ancora io ne sarò più che contento.

  58. luca scrive:

    Federer non diventerà il n° 1 all time, però ha il merito di tener vivo l’interesse per la disciplina, grazie anche a Nadal. Altrimenti, di chi si parlerebbe ?
    Certo è che i quattro slam mancanti per raggiungere Sampras dovrà sudarseli non poco. Per il momento, deve ancora vincere al Roland Garros.
    A conclusione degli Us Open 1981 - 13 / 9 / 1981 - Mac disse: “Non si può essere considerati grandi se non si vince al Roland Garros” ( Folley: Borg vs McEnroe).

  59. Enzo Cherici scrive:

    Per Luca: è vero, McEnroe disse così, ma sono strasicuro che quelle parole le pronunciò anche perché sicuro di una sua futura vittoria a Parigi. Cosa tra l’altro quasi verificatasi 3 anni dopo.
    Per quanto riguarda l’eventuale pareggio di Federer nei confronti di Sampras per quel che riguarda gli Slam vinti, proviamo un pò a giocare.
    Ci aspettano Wimbledon e Us Open, nella peggiore delle ipotesi direi 1/2.
    Poi entriamo nel 2008, escludendo Parigi (già ipotecato per i prossimi 4-5 anni) direi 2 dei restanti 3. E siamo a 13. Spumante, fuochi d’artificio e siamo nel 2009. Federer compirà 28 anni. Cotto? Uhmmm…non credo proprio. Gioca troppo facile per avere repentini cali atletici. Se non esce di testa, o se Nadal non cresce esponenzialmente facendogli scattare la sindrome-Borg, volete che almeno un altro non lo vinca? Insomma, io dico che - nella peggiore delle ipotesi - entro Wimbledon 2009 Sampras verrà ripreso. Ma confido onestamente che avvenga addirittura prima.

  60. Marcello scrive:

    Come si fa a dire che chi non ha vinto il Roland Garros non può essere considerato un grande??? Mac potrà dire quello che vuole, allora chi non ha vinto Wimbledon che è forse il torneo più importante del mondo?

    Lendl,Rosewall,Rafter,Wilander etc….non possono essere considerati dei grandi perchè non hanno vinto Wimbledon?

    Sampras,Edberg,Becker,MacEnroe,Connors etc non possono essere considerati grandi, perchè a loro manca la coppa dei moschettieri?

    Senza voler togliere nulla al Roland Garros che è il grande torneo d’Europa, io penso che alcuni giocatori che più volte hanno vinto a Parigi (mi riferisco soprattutto a Wilander e Lendl) un cambio con la coppetta di church road lo farebbero volentieri. Come lo stesso Agassi ha detto recentemente qualcosa di simile riguardo a Parigi, Ok facile dirlo quasi 10 anni dopo la vittoria ma se all’inizio del 1999 gli avessero chiesto cosa avrebbe preferito tra vincere a RG o sconfiggere il suo eterno rivale Pete Sampras nel suo giardino di casa in finale a Wimbledon, impedendo la seconda possibile tripletta, credo che la risposta sarebbe stata la seconda ipotesi.

    Poi per piacere basta una volta per tutte con la faccenda del greatest ever, come dicono Tommasi e Clerici rischia di diventare il quesito dello stupido che non sa che il tennis da Wingfield a Federer si è evoluto, come tutti gli altri sport. E’ un’ esercizio mentale difficile già dire chi sia il più forte del suo tempo (quali sono le coordinate temporali del “proprio tempo”?). Paragonare Federer a Borg è come paragonare Orsi a Gilardino o Wilt Chamberlain a Shaquille O’Neal, altre epoche : altri sport.

  61. Stefano Grazia IN TRASFERTA ITALIANA scrive:

    RIENTRATO IN ITALIA AL VOLO DA UN INTERNET POINT:Non credo che Agassi avrebbe barattato l’unico GSLAMchelo differenzia da Sampras e quello che lo mette alla pari dei Grandissimi, un gradino sotto Federer,Borg,Laver e Sampras e uno sopra o comunque alla pari con Lendl,connors,MacEnroe …Per un altro Wimbledon asvrebbe forse rinunciato a un paio di Aussie open, ma perchè poi: meglio due Slams che uno in cambio…Però concordo sul fatto che il RG è l’unico Slam che viene vinto dallo Specialista e a volte lo specialista non è proprio un grandissimo (non calcoliamo gli Aussie Open PRIMA della rischedulazione e consideriamo Johannson una eccezione)

  62. francesco scrive:

    Devo fare alcune precisazioni.
    Ipotizzare fra 3-4 anni o prima un calo fisico in un campione che fa della forza atletica una delle sue armi migliori ( e a scanso di equivoci dirò per l’ennesima volta che non penso che Nadal sia solo corsa, muscoli e palle arrotate) non significa nè gufare, nè augurare infortuni, non scherziamo. E poi a me lo spagnolo è simpatico, ha i denti da squalo, ma è un ragazzo d’oro, mi pare proprio una bella persona.
    Qundi la mia potrà anche rivelarsi una valutazione errata, ma è di natura esclusivamente tecnica, senza allusioni di sorta.
    Però, però …magari gli infortuni dipendessero solo dall’allenamento o dalle motivazioni ( fosse così Lendl ci farebbe ancora compagnia) !!! Tantomeno in un tennis come quello odierno che va a 1000 all’ora e brucia i suoi campioni.
    Se Nadal, come ha già mostrato di saper fare, si completerà tecnicamente, saprà certo restare ad alti o altissimi livelli e continuare a vincere, ma in modo diverso da oggi. Ed un Nadal meno fisico, ma più tecnico penso sarebbe meglio per Roger.
    Non ho parlato di malattie croniche, o cronico-degenerative ( già a 21 anni sarebbe una cosa seria, e poi il concetto di cronico presuppone il fattore tempo), ma di infortuni da stress, da sovraffaticamento, da una sorta di burnout tennistico che impongono delle pause. Se Rafa sta un po’modificando e completando il proprio tennis penso sia anche per questo motivo, lui e lo zio, che mi pare un tipo sveglio, lo hanno capito benissimo. La stessa programmazione del 2006 è stata quella di un potenziale N 1 che si amministra saggiamente, cioè gli Slam , i Master Series ( non tutti, causa anche l’assurdità del calendario ATP) ed alcuni tornei minori su terra ovviamente, o cemento per questioni anche di marketing ( Dubai ). Nel 2005 Rafa sarebbe venuto a giocare pure a casa nostra se gli avessimo detto che c’era un campo in terra.

    Safin come il coetaneo Ferrero mi pare quasi andato, ma il russo, a differenza di Mosquito, ha il talento per risalire. Ha però pure la follia per precipitare ancora.
    Marat, Medvedev, Volkov, Kafelnikov … maledetta perestrojka !

  63. francesco scrive:

    Concordo con Marcello, se si scorrono gli albi d’oro salta subito all’occhio la maggior nobiltà dei Championship e degli US Open ( che Rino definisce giustamente la prova più difficile perchè quella sulla superficie più neutra). Se nonostante i nuovi attrezzi, le palestre e le farmacie si vuole ancora dare alla tecnica pura il giusto peso, allora bisogna andare a Londra o New York.
    Concordo pure sulla vexata quaestio ” who’s the greatest ever ? “, ma non mi pare che in questo blog se ne parli. E’ su altri forum che lo fanno, in uno ci hanno addirittura aperto un topic ad hoc e si “scannano” da anni.
    L’idea dell’Olimpo degli Immortali, un cenacolo ristretto ed esclusivo dove solo una decina fra i campioni degli ultimi 100 anni hanno diritto di accedere è, come dice Tommasi, la forma più sensata per aprire e chiudere la faccenda. Federer c’è già.

    Agassi dopo Parigi 99 camminava nell’aria, schiantò Rafter in SF , ma in F fu proprio preso a pallate, Pietrino lo passava di rovescio incrociato come lungolinea, una cosa incredibile. Forse la miglior partita dell’americano sul green londinese, certamente una delle migliori di sempre.

  64. luca scrive:

    Ci sarà pure un cenacolo di immortali, ma a capotavola c’è Borg.

    1) Borg 1980
    2) McEnroe 1984
    3) Sampras 1999
    4) Connors 1982
    5) Lendl 1987
    6) Federer 2006
    7) Agassi 1999

  65. francesco scrive:

    Va bene, a capotavola c’è Borg,tutti gli altri con il grembiulino gli portano i vassoi delle pietanze. Contento ?

    Quello di cui si parla nel post precedente non è il cenacolo degli Immortali, ma una tavolata fra i campioni degli ultimi 30 anni. Il Cenacolo è molto più elitario.

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