Guai a svegliare il re che dorme.
Si ferma a 36 set l’ultimo record di Roger.
Prima semifinale per la Sharapova.
Cena per 28 e per Nadal con zio Moya e 7…titoli dello Slam

 
5 Giugno 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Per la Nazione, Rd Carlino, Giorno, mercoledì 05 giugno

PARIGI _ “Guai a svegliar il Re che dorme”. Eh beh, sì, si è proprio svegliato male, e seccato ancor più, Sua Maestà Roger Federer. Così quando Tommy Robredo, il giustiziere spagnolo del nostro Volandri, si è permesso dopo 36 set consecutivi vinti dallo svizzero negli Slam (“Meno male che avevo vinto il primo set, così ho potuto battere il record di McEnroe!” avrebbe poi detto l’insaziabile Roger), di affibbiargli un 6-1, lo stizzito monarca del tennis prima ha cancellato due pallebreak nel primo game del terzo, sul 15-40. Poi in 20 minuti la lavato l’onta e restituito il 6-1. Un’altra mezz’oretta e Robredo (7-5,1-6,6-1,6-2) poteva far le valigie per la Spagna, mentre Roger filava verso la sua semifinale n.14 (negli Slam) e n.3 a Parigi: lì troverà il russo Davydenko assai più cagnaccio di …Canas (7-5,6-4,6-4).

D’altra parte Fed-Express va capito. L’ultimo a dargli un 6-1 (salvo Nadal che fa caso a sé) era stato Nalbandian, in quella finale della Masters Cup 2005 che peraltro Roger giocò da zoppo.

“Monsieur Federer, si è forse distratto in quel set perso, o magari ha preso sottogamba Robredo per averlo già battuto volte di fila?” osava chiedergli Nelson Monfort di France 2. E lui: “Da giovane mi succedeva di sottostimare qualcuno….pensavo di avere più talento e di non poter perdere. Così perdevo eccome. Ma, ho imparato la lezione (altroché…) e da quattro anni non mi capita più. Non cerco scuse ma c’era vento, giocavo troppo piatto, senza spin, e il suo dritto andava a nozze, poi ho cambiato tattica. Con Youzhny ero andato a rete un paio di volte, con Robredo 41 (per 28 punti vincenti), dipende dagli avversari che affronto”. Semplice no?

E’ stato anche la giornata di gloria delle due bellezze slave, le due “vic”, Jelena Jankovic e Ana Ivanovic (n.4 e n.7 del mondo), le campionesse di Roma e Berlino vittoriose ieri sulle due “ova” cecorusse, Vaidisova e Kuznetsova. Sorprese in… serbo, titola un sito Internet, ipotizzando anche una possibile finale tutta serba. Toccano ferro le altre due semifinaliste, Justine Henin che ha regolato Serena Williams 6-4,6-3 e qui a Parigi fa la…Nadal perché ha vinto 31 set di fila (ultimo concesso negli ottavi del 2005, alla Kuznetsova che ebbe anche un matchpoint…) e la Sharapova, unica “ova” superstite che riscatta le oltre 50 “ova” presenti nel Gotha del tennis. La Venere siberiana, campionessa di Wimbledon e d’un Us Open, ma mai “terraiola d.oc.”, conquista infatti la prima semifinale sugli ostici campi rossi, domando la compatriota Chakvetadze e contro la Ivanovic.

Oggi, ultimi quarti uomini: ennesimo duello serbo-russo Djokovic-Andreev e Moya-Nadal, zio contro nipotino per il campionato dell’isola di Maiorca. Lunedì sera erano a cena insieme, al “Napoletano”. Erano in 28, compresa Flavia Pennetta, naturalmente. Cena affollata, pantagruelica e… titolata. Rappresentati infatti sei titoli di Slam: tre Arancia Sanchez, due Nadal, uno Moya, più tre finali, due Corretja, una Franulovic. Noblesse oblige.

Collegamenti sponsorizzati


12 Commenti a “Guai a svegliare il re che dorme.
Si ferma a 36 set l’ultimo record di Roger.
Prima semifinale per la Sharapova.
Cena per 28 e per Nadal con zio Moya e 7…titoli dello Slam”

  1. Stefano Grazia scrive:

    6 titoli di slam sul rosso perchè 1,il quarto, Arantxa l’ha vinto anche sul duro di NY e quindi in tutto gli slams erano 7 (se non vado errato)

  2. pibla scrive:

    Due cosine buttate lì:
    -Se Federer gioca contro Davydenko come contro Robredo perde, quindi molta attenzione a quella semi.
    -Si fa un gran parlare di Trevisan (numero uno junior e testa di serie numero uno al RG) e degli altri giovani azzurri, Fabbiano e Lopez su tutti; senza voler fare i bastian contari a tutti i costi è però giusto notare che in questi giorni un loro coetaneo, Donald Young (23.07.1989), tra l’altro già considerato dagli addetti ai lavori una mezza delusione nel suo passaggio tra i grandi, sta giocando un challenger da 50.000 $ per diritto di classifica (il che vuol dire che dai futures è già passato ai challengers), è numero 330 del mondo e non ci pensa proprio ad andare a giocare il Roland Garros junior ed ovviamente non è l’unico ‘89 che ha fatto questa scelta.
    Diciamo che rispetto a Trevisan e compagnia questi giocatori si sono avvantaggiati di almeno un anno nella carriera professionistica.
    Secondo me non ha molto senso che la Federazione si faccia bella dei risultati tra gli junior sfruttando semplicemente il fatto che li fa giocare in quella categoria fino a che è possibile facendogli perdere del tempo prezioso nel passaggio tra i “grandi”…..
    Ciò detto, massimo tifo e massime speranze nei giovani azzurri, basta che non ci venga e sopratutto non gli venga detto o gabellato che sono i migliori perché non è così.
    Ciao a tutti.

  3. roberto scrive:

    Sono sostanzialmente d’accordo con Pibla. I risultati di Trevisan sono sicuramente di valore, il ragazzo ha qualità ed un approccio maturo, in campo è sereno e corretto, è stato seguito in maniera seria ed efficace. Tuttavia bisogna avere il coraggio, da parte della FIT di rappresentare la realtà in modo completo. All’ultimo Bonfiglio vinto da Matteo erano presenti solo 11 dei primi venti giocatori della graduatoria Itf. A questo Roland Garros juniores, oltre a Donald Young, manca anche Nishikori, un ragazzo giappponese di scuola Bollettieri dell’89 sicuramente molto forte, già intorno alla 550a posizione del ranking, e mancano vari altri ragazzi con classifica Atp. Inoltre, molto spesso a questa età le classifiche sono ingannevoli, e ci sono in giro giocatori poco noti ma molto forti. Poco fa il francese Eysseric, del ‘90, n. 2 Itf, vincitore dell’australian open juniores (anche lui al Bonfiglio non c’era) è stato inaspettatamente sconfitto da un ragazzo lituano, tale Berankis, che ha giocato poco a livello junior ma che ha già vinto un futures.
    Inoltre, i tempi dello sviluppo tecnico, fisico e mentale dei giovani sono molto differenziati da ragazzo a ragazzo, e non sempre precocità è sinonimo di sicuro talento. Quindi, ad esempio, non è ancora possibile dire con certezza che Donald Young avrà una carriera pro migliore di quella di Matteo (anche se obiettivamente è probabile).
    Ne emerge un quadro variegato e complesso, con poche certezze. Abbiamo un ragazzo promettente, ma certamente non il più forte under 18 del mondo.
    In conclusione, l’importante, su Trevisan, è mantenere onestà intellettuale, (anche nella linea di comunicazione esterna della FIT), non dare pressioni eccessive al ragazzo, e soprattutto cominciare a pensare ad una guida tecnica in grado di seguirlo nel circuito, visto che ormai è inutile restare a Tirrenia. Potrà farlo Brandi? O la sua presenza sarà necessaria nel centro tecnico? Chi lo seguirà nei futures? Lo stesso discorso vale anche per Fabbiano e per Lopez. Cercasi coach…

  4. Stefano Grazia scrive:

    Pibla, il tuo appunto nella seconda parte è quasi da Genitori & Figli e infatti l’ho copiato e colà incollato,spero non ti dispiaccia…mi sembra un argomento interessante da discutere: fino a che punto uno può decidere del proprio futuro? chi è che segue e decide veramente? Hanno voce in capitolo i Genitori,i Managers, i Giocatori, gli Allenatori Privati?

  5. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Stefano ha ragione, non avevo dimenticato lo Slam americano di Arancia, ma uno dei tre a Parigi, ricordavo quello dell’89 (stesso anno di Chang, due diciassettenni) e quello del ‘94, mi ero scordato che ce n’era stato un terzo nel ‘98. Su genitori e figli devo dire che mi è successa una cosa incredibile: Se qualcuno avesse la pazienza di andare a rivedere quel che avevo scritto su mio figlio e il fatto che aveva trovato un allenatore brasilianbo con il quale lui si sentiva benissimo e diceva di aver fatto più progressi in un mese coin quello che in due anni di scuole qua e là….ebbene avevo scritto poi che lo stesso coach brasiliano (incontrato alla FlorenceTennis Academy di Fabrizio Fanucci e adorato da tutti i genitori e i ragazzi, aveva allenato anche la figlia Mastellone, la figlia Bologna, la Lore, oltre a mio figlio e a qualche altro)… era difficilissimo da gestire, una volta arrivava in ritardo, un’altra diceva che gli si era rotta la macchina. poi era partito per il Brasile afebbraio, avrebbedovuto tornare a marzo, ed è arrivato con un mese di ritardo…e qui non si irusciva mai a irntracciare, dava appuntamenti a mio figlio, poi aveva sempre contrattempi….beh, non ci crederete, come ancora non ci credo io…l’hanno arrestato l’altro giorno alle Cascine per sfruttamento della prostituziuone e non so bene se consumo eccessivo o spaccio di droga!!!!!
    Sono ancora basito, così mia moglie, così mio figlio….roba davvero da non credere.
    Avessi sbagliato uio solo a giudicarlo mi darei del cretino, ma se andaste al Matchball sentireste che tutti ne parlavno bene…salvo l’acclarata inaffidabilità. Se pensate che avevo addirittura pensato, ad un certo momento quando cercvaa casa e non la trovava, di ospitarlo in casa mia, o di mandarlo in giro l’estate con Giancarlo epr otrnei….ora mi vengono i brividi. ,

  6. roberto scrive:

    E io che consiglio alla FIT di importare i coach dall’estero…

  7. pibla scrive:

    Ciao Stefano, macché dispiacere!!…al limite è un onore, anche io avevo pensato che poteva essere un argomento adatto per la categoria Genitori&Figli, ma poi avevo pensato che stavo parlando di ragazzi già grandicelli…comunque, ovviamente, non ci sono problemi anzi, qui si rema e si guarda tutti nella stessa direzione!!!
    Sono d’accordo con quello che dice Roberto; è vero non si può dire con certezza che Young avrà una carriera migliore di quella di Trevisan (anzi io spero proprio di no!!!), però si può dire, questo sì CON CERTEZZA, che Young è avanti minimo uno-due anni su Trevisan e questi anni poi non ritornano indietro. Facciamo un esperimento e vediamo tra quanto tempo Trevisan sarà in grado di giocare un 50.000 $ per diritto di classifica, quello sarà il ritardo accumulato (già mi immagino che dopo il RG gli faranno giocare anche Wimbledon junior e via un altro mese e più che se ne va, quando Trevisan da 1.200-1.300 comincerà a giocare stabilmente con i grandi Young sarà nei 200, vedrete).
    A questo proposito illuminante è l’esempio di Bolelli (anno 1985) che è giustamente considerato la nostra migliore speranza, peccato che la nostra migliore speranza abbia DUE ANNI (!) più di Djokovic e Murray(1987) (Nadal ovviamente [1986] non lo voglio nemmeno tirare in ballo sarebbe troppo facile e poco corretto dato che è un fenomeno assoluto).
    Ora Bolelli migliorerà e noi speriamo e crediamo che diventerà molto forte, però quegli anni non glieli restituirà nessuno e vi assicuro che con un gioco dispendioso come il suo non è che perché ha cominciato 2-3 anni dopo allora la sua carriera sarà poi più lunga, assolutamente no….
    La verità è che i nostri, chi più chi meno, partono tardi, partono parecchio tardi e su questo punto i nostri tecnici devono lavorare.
    Per esempio, a parer mio, pur variando da ragazzo a ragazzo e da caso a caso, più o meno dai diciassette anni in poi si dovrebbe giocare solo coi grandi e quello che si è fatto da junior si è fatto punto e basta, tutto il resto è tempo perso.
    Ciao a tutti.

  8. Stefano Grazia scrive:

    E poi ci lamentiamo di Yuri,Jim,Peter,Mike & Co…No,scherzi a parte (e ricordo benissimo i commenti di Ubaldo), e stavo per scrivere:ma anche per questo non è forse meglio affidarsi alle Academies dove (dovrebbe) esserci un controllo,etc etc…E poi mi sono ricordato che la Pat Cash academy (dove probabilmente manderò mio figlio il prossimo anno visto che da Bollettieri impongono una scuola che non cisoddisfa) una volta si chiamava XY /Cash Academy…Non cito il nome anche se non è un segreto e XY era stato il preparatore atletico di diversi campioni famosi…fino a quando XY non è stato arrestato per molestie sessuali a una minore (un fatto avvenuto una quindicina d’anni prima).

  9. Stefano Grazia scrive:

    Comunque e a prescindere, io forse perchè abituato alla Nigeria, alla Jamaica e all’Angola, se uno è inaffidabile dal punto di vista degli orari, dopo due-tre volte ha chiuso, può anche essere dio in terra…E anche in questo a mio avviso il sistema Academy segna punti a proprio vantaggio…

  10. roberto scrive:

    Pibla, in generale hai ragione, con un’avvertenza: Bolelli non ha perso tempo perché giocava i tornei juniores, ma purtroppo perché ha avuto due lunghi e brutti infortuni, che ne hanno molto ritardato l’ingresso nel circuito. Per cui, almeno di Simone, si può dire che è effettivamente, dal punto di vista tennistico, parecchio più giovane della sua età. Ha perso quasi due anni, il Bol. E gli strascichi di quegli infortuni se li porta appresso sotto forma di una mancanza di forza nella parte inferiore del corpo, che è alla base della sua scarsa mobilità e che ora ci vorrà del tempo per rafforzare. Ma ho fiducia.

  11. Stefano Grazia scrive:

    Grazie Pibla: se qualcun altro ha pareri interessanti, vi prego di dirottarvi su Genitori & Figli che così vanno in archivio….Lo so, bisogna scrollare per mezzora (470 posts!!!) ma ho già fatto le mie rimostranze e chissà, magari dopo il RG…Ma l’argomento è succoso, merita approfondimenti…

  12. pibla scrive:

    Grazie a te Stefano!! A me va benissimo che se tra le cose che mi capita di scrivere tu trovi qualcosa di adatto alla sezione Genitori&Figli tu lo prenda e lo riporti direttamente lì, anzi lo considero davvero motivo di orgoglio, io, dal canto mio, ho qualche remora a scrivere in quella categoria perché non avendo quelle problematiche non mi sento molto in grado di trattarle ed il livello degli interventi del resto è parecchio alto.
    In quanto a quello che Roberto dice su Bolelli, ovviamente è vero anche se io non credo che siano stati solo gli infortuni a causargli tutto il ritardo accumulato, comunque non è importante, quello che contava di più era il ragionamento generale su cui credo che siamo in sintonia e comunque anche io ho fiducia ed in Bolelli ci credo, quindi speriamo bene…
    In quanto a Trevisan, in altra sezione del blog c’è un’intervista in cui dice che farà anche Wimlbedon junior, esattamente come avevo immaginato, così arriva bello spremuto alla soglia dei diciotto anni e per quest’anno ci possiamo dimenticare bei risultati nel circuito maggiore (ovviamente parlo solo di futures).
    Preferisco scrivere qui, dove quasi nessuno leggerà, per non parere tanto bastian contrario, sono molto contento di quello che sta facendo ed in lui ci spero, ma secondo me questo è tempo perso (anzi secondo me in questo momento tutta l’attenzione che gli si crea intorno potrebbe essere pericolosa, vuoi mettere come era meglio arrivare tra i grandi a fari spenti e con meno pressione addosso) nell’ottica della vera carriera che è un’altra, ad Agosto Trevisan compie diciotto anni quindi è bello grande e lo ripeto, la vera carriera è un’altra…

Scrivi un commento