Sesil Karatantcheva all’attacco.
“Io usata come capro espiatorio”

 
9 Novembre 2007 Articolo di Luca Labadini
Author mug

 La bulgara, 18 anni, non condivide l’atteggiamento della Hingis. Ha dovuto restituire 290.000 dollari. Disse che era incinta e per questo positiva. Ma fu smentita. “Nessuna collega si è mai fatta viva con me dopo la squalifica…ora spero di tornare tra le top 40″ ha detto l’ex n.15 Wta.

Sesil Karatantcheva conosce benissimo il momento che sta attraversando Martina Hingis. “ Se ha detto di non aver preso quella roba, dovrebbe fare di tutto per dimostrare che e’ innocente. Tutti possiamo fare errori,siamo essere umani.”
Arrivata al numero 15 del mondo nel 2005, dopo aver battuto anche Venus Williams al Roland Garros, la sua stagione si era chiusa in modo drammatico dopo essere risultata positiva due volte in quell’anno. Nel gennaio 2006 la Federazione Internazionale ha deciso di sospenderla per 2 anni. La bulgara si e’ sempre dichiarata innocente e ha sostenuto che il tasso di nandrolone riscontrato nel suo corpo era stato causato da un aborto.
“La mia squalifica e’ la piu’ pesante mai afflitta a una tennista”,aggiunge la bulgara, che oltre alla sospensione agonistica e’ stata costretta a restituire ben 290.000 dollari in premi guadagnati. “ Si puo’ tranquillamente affermare che il mio caso e’ servito a far comprendere alle altre giocatrici il rischio che correvano. Sono servita come esempio”. Oggi giorno gli atleti sono sottoposti a ore e ore di competizioni e a gestire la pressione di dover vincere sempre…” Chi e’ in grado di farlo ? Quale tipo di fisico ci vuole per sopportarlo ? Che tipo di persona devi essere per reggere le aspettative e le polemiche” ?
La Karatantcheva, adesso diciottenne, e’ senza classifica e non ha ancora deciso in quale torneo provera’ a rientrare, dipendera’ molto dalle wild card che potrebbero assegnarle. “ Sono stata fuori dal circuito due anni, aspetto questo momento da cosi’ tanto, giocherei anche un torneo da 5000 dollari se costretta !” Nel frattempo si sta allenando in Germania, dove ha vissuto negli ultimi 24 mesi.
“ Stenterete a crederlo ma mi sono allenata di piu’ in questo periodo di stop di quanto avessi fatto quando giocavo. Mi sento molto piu’ in forma adesso. Ho 18 anni, sono cresciuta. Ho ottenuto immediatamente un sacco di attenzioni e la notorieta’giovanissima, credo che un periodo di pausa mi abbia fatto bene, ho lavorato sul mio gioco”
La bulgara aggiunge poi con amarezza che nessuna delle sue colleghe l’ha contattata dopo la sua squalifica. “ Quando accade una cosa del genere a una giocatrice, non sono certo le altre tenniste le prime persone a farti una telefonata..questo in fondo e’ uno sport individuale”.
“Non posso dire adesso quale posizione in classifica posso raggiungere, ma spero di tornare presto fra le prime quaranta, anche piu’ su’
 A soli 18 anni, ma dopo due anni di inattivita’ quante possibilita’ date alla bulgara di tornare ad alti livelli ?

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3 Commenti a “Sesil Karatantcheva all’attacco.
“Io usata come capro espiatorio””

  1. anto scrive:

    Poverina……era innocente…………come Papillon che scappò dalla Cayenna!

  2. Nikolik scrive:

    Per me ha molte probabilità di ritornare tra le prime 40, come si augura lei.
    Certo, c’è la lunga inattività da considerare, ma nel tennis femminile questi rientri si sono verificati molte volte (da ultimo, anche se per un tempo inferiore, la Davenport).

  3. Stefano Grazia scrive:

    Molte. Se la Hingis rientra dopo tre anni e torna nei Top 10 e se la Davenport dopo aver partorito vince due tornei su 3, Sesil-che era considerata una delle future top 10, potrebbe davvero fare molto in fretta a ritornare ai vertici anche perchè, davvero, i due anni di stop potrebbero averle permesso quello sviluppo di un gioco che a volte è invece negato a quelle giocatrici che raggiungono troppo presto i risultati… Certo, dipende molto dal mental (vedi il caso Dokic) e dalle motivazioni ma io davvero credo che la Karatancheva potrebbe essere il COME BACK OF THE YEAR 2008…
    Mi delude un po’ che continui a negare il doping ma del resto, a 16 anni, siamo poi proprio sicuri che sapesse di esserlo? Magari la dopavano a sua insaputa e non gliel’hanno ancora detto… E non credo nemmeno sia l’unica/o.

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