La discussa formula del Masters.
Federer: numeri da record lo rendono n.1 di tutti i tempi?

 
9 Novembre 2007 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

 Infortuni che falsano il torneo, ritiri, chi perde che non va a casa… Per Roger i precedenti parlano per lui. Ha un girone facile (34 vittorie e una sconfitta con i suoi avversari). E poi non c’è Nalbandian. Tre soli match di Roddick in 2 mesi. Michele Fimiani (in un super-commento) spiega perchè lo svizzero ha numeri pazzeschi che ne fanno forse il migliore di sempre 

Il Masters, che inizia domenica a Shanghai, è giunto alla sua 38a edizione e potrebbe essere, per la collocazione in calendario e la qualità dei partecipanti, quel vero e proprio campionato del mondo che il tennis non ha mai avuto.
Purtroppo la sua formula tradisce il principio sul quale il tennis ha costruito la sua storia, l’eliminazione diretta, chi vince va avanti e chi perde va a casa. Invece nel Masters (ed è successo molte volte) si può vincere pur perdendo una partita.
Gli otto giocatori qualificati sono divisi in due gironi ed i primi due accedono alle semifinali incrociate (il primo di un girone incontra il secondo dell’altro gruppo). Gli inconvenienti sono facili da individuare ma impossibili da eliminare. Gli infortuni (vedi Serena Williams al Masters femminile di Madrid) possono falsare la regolarità del torneo, può succedere (è successo) che un giocatore trovi conveniente classificarsi al secondo posto anziché al primo, accade infine che due giocatori possano incontrarsi due volte nel giro di pochi giorni ed è quasi sempre successo che chi ha vinto la prima partita perda la seconda.
Detto questo Roger Federer, che in carriera ha un bilancio complessivo di 57 vittorie e 11 sconfitte contro gli altri sette protagonisti, merita certamente i favori del pronostico anche perché ha vinto tre delle ultime quattro edizioni. Nel suo gruppo Federer ha Davydenko, contro il quale ha vinto 10 volte su 10, Roddick (14 a 1) e Gonzalez (10 a 0) per un totale di 34 vittorie ed una sola sconfitta.
Certamente più equilibrato l’altro gruppo che comprende Nadal, Djokovic, Ferrer e Gasquet. Nadal, che è l’unico ad avere un bilancio favorevole nei confronti di Federer (8 a 5), non è a proprio agio sulla superficie sintetica sulla quale si gioca. Deve guardarsi dal suo coetaneo Gasquet e dal serbo Djokovic, che a 20 anni è il più giovane di tutti, mentre Ferrer, grande agonista, vorrebbe, come Nadal del resto, giocare sulla terra battuta.
Roddick è l’unico che ha le armi per essere competitivo ma ha giocato solo tre partite negli ultimi due mesi. C’è da augurarsi che stia bene ed in linea generale che non ci siano ritiri.
Tutti gli incontri saranno trasmessi in diretta da Sky Sport 3 a partire dalle 7 di domenica mattina.

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29 Commenti a “La discussa formula del Masters.
Federer: numeri da record lo rendono n.1 di tutti i tempi?”

  1. alessandro scrive:

    dando x probabile che roger vada in testa al suo girone quelli dell’altro avranno interesse a evitarlo almeno in semi,arrivando primi

    quindi il problema non si dovrebbe porre

    se poi sia meglio affrontare federer in finale 3su5 o in semi 2su3 non lo so,è complicato e basta

  2. Marcello scrive:

    Ma dove si può giocare un masters su terra battuta? In Australia? e chi ci andrebbe a vederlo? gli australiani terraioli? In Sudamerica, e se gioca un argentino contro un cileno cosa si fa, si chiama l’esercito? La superficie di Shangai (l’hanno pure rallentata) è ottima….

  3. Fede80 scrive:

    é vero che la formula round robin non c’entra molto con il tennis, ma è altrettanto vero che il Master non è un torneo come gli altri, è una sorta di parata di stelle (o per lo meno ha anche lo scopo di metter in mostra i giocatori che sono stati complessivamente più bravi nel corso della stagione):di fatto è una sorta di torneo-esibizione,nel quale, ritengo sia giusto mostrare al pubblico più volte i propri beniamini.
    E’ un veicolo promozionale importante per il tennis,ma il risultato sportivo in sè per sè, per me, lascia un pò il tempo che trova.

  4. marco.napo scrive:

    la superficie ottima?
    la mangiamo cosi proviamo…….
    il master dovrebbe proporre i piu forti al mondo non i piazzati.
    ovvero i vincenti di tornei sopratttutto nei master series vista la formula.
    infine quelli non in forma o svogliati stessero a casa con sportivita.
    ripeto questo master è falsato dalla non partecipazione di nalba e dal tabellone ridicolo avuto come spesso accade da federer .
    p.s. a parte la formula del ripescaggio (a volte puo essere anche interessante) cosa ne pensate della sfida di nadal contro federer su un campo meta in erba e meta in terra avvenuta in spagna e conclusasi chiaramente con la vittoria dello spagnolo che quando il servizio non incide rompe federer 10 volte su undici.
    un saludos

  5. Avec Double Cordage scrive:

    ogni tanto anche uno che la pensa come me, tanto meglio se non si tratta di uno qualunque, non mi sorprende neanche tanto che Tommasi sia consapevole dell’inadeguatezza del metodo a gironi.

    La superfice va benissimo cosi, un sintetico duro ma lento è quello che favorisce maggiormente lo spettacolo al giorno d’oggi considerando le caratteristiche dei giocatori di vertice, inoltre è la superficie più presente a livello globale anche a livello ricreativo e amatoriale, ma ciò che conta di più è che offre possibilità di vincere a tutti.

    Quello che bisognerebbe cambiare per trasformare un esibizione-compenso per quelli che si sono programmati meglio in un vero campionato mondiale con assicurata la partecipazione dei migliori in assoluto è la formula di svolgimento.
    Oramai mi pare evidente che quasi ogni anno manca qualcuno di quelli che potrebbero vincere mentre vi partecipano altri che hanno scarese possibilità di battere qualsiasi dei partecipanti. Qunidi secondo me la cosa più semplice e al contempo più realisitca non che spettacolare è ammettere i migliori sedici della classifica partendo subito ad eliminazione diretta con partite al meglio dei 5 set dagli ottavi di finale, senza sostituzioni e chi perde va in tribuna.

    inoltre fino a che era l’ATP ad occuparsene e l’ITF si curava la grand slam cup, la manifestazione si chiamava proprio campionato mondiale ATP, è inutile nascondersi dietro altre intenzioni quindi, se un camapionato mondiale vuole essere si abbandoni la formula dell’esibizione con pioggia di punti.

    Farebbe onore anche un incremento dell’aspetto itinerante, che pare abbia comunque preso piede, ma più giusto sarebbe favorire più i paesi con maggirori necessità di sviluppo tennistico, certo nell’ambito della realità.
    Non trovo giusto invece che questa manifestazione si svolga quasi sempre in paesi che hanno gia un torneo del grande slam o che hanno comunque un abbondanza di grandi tornei, come lo era a suo tempo la Germania e ora la Spagna, per pigliarsi tutto raschiando anche il fondo, sono poce le eccezzioni oltre Lisbona che avrà avuto anche essa le sue motivazioni non ne ricordo. Chiaro è che Shanghai non era una scelta sbagliata ma a Londra si poteva sicuramente trovare un alternativa che fosse più utile alla promozione del tennis che alle casse degli organizzatori.

  6. roberto scrive:

    Io credo che la formula migliore per il master sia l’eliminazione diretta con un tabellone di 16 giocatori. Si partirebbe dagli ottavi, e ciascun atleta giocherebbe solo 4 match anziché 5 come nella formula attuale. Il numero di partite complessivo, invece, resterebbe invariato a 15. Oggi se ne giocano 6 in ciascuno dei due gironi, più le 2 semi e la finale. Con l’eliminazione diretta vi sarebbero 8 match di primo turno, 4 quarti, le due semi e la finale. Quindi nessun patema per gli organizzatori. Ma l’eliminazione diretta garantirebbe il massimo interesse in tutti i match, mentre un eventuale ritiro sarebbe molto meno dirompente, per la regolarità della manifestazione, che nella formula dei gironi. Infine, chiamando a a partecipare i migliori 16, vi sarebbero più garanzie di avere sempre tutti i migliori. Ad esempio, se un anno giocatore molto forte (ad esempio un Nadal), fosse costretto a saltare per infortunio 5 mesi di tornei, e invece di essere il n. 2 della Race a fine anno fosse solo il n. 12, con la formula attuale sarebbe fuori, mentre con quella che propongo io potrebbe comunque partecipare. E per chiudere con le polemiche di questi giorni, adesso Nalbandian sarebbe in tabellone, dando molto più pepe al tutto…

  7. Marcello scrive:

    Caro marco.Napo la sfida mezza terra mezza erba è stato un bidone colossale inventato da un pubblicitario spagnolo straricco a cui del tennis non gliene importa nulla ma che ha nasato il business, ha affittato il palazzetto sportivo di Majorca, ci ha costruito il campo (pessimo) e ha avuto un ritorno di guadagno pazzesco vendendo i biglietti a prezzi stellari e i diritti Tv a costi esosi. Tu che tanto stigmatizzi gli eventi mediatici e i risvolti economici del tennis attuale dovresti avere parole di fuoco per queste pagliacciate mediatico-pubblicitarie, ma invece la approvi perchè ha vinto Nadal e allora permettimi di dirti che il tuo è un ragionamento un pochino ipocrita, perchè va bene criticare certi aspetti ma è necessario farlo con coerenza e non farseli piacere solo quando il risultato aggrada (la vittoria di nadal). Io non mi ritengo un esperto di tennis, qui ce ne sono altri e non perdo tempo a citarli perchè sono troppi, però tu dici che non il servizio non deve incidere, ma perchè????? che differenza c’è tra un dritto e un servizio, cos’è chi serve bene va bandito dal tour o deve mettere in gioco la palla con le mani? Facciamo razzismo fino a questo punto????!!!!!
    Scusate la sfuriata ma quando ci vuole ci vuole! e censuratemi pure, ma certe cose scritte mi fanno proprio arrabbiare!!!!!

  8. Michele Fimiani scrive:

    MICHELE FIMIANI HA FATTO QUESTO ECCELLENTE ARTICOLO SUI NUMERI DI FEDERER. AVREBBE MERITATO UN’APERTURA IN HOME PAGE MA BEN SI ATTAGLIA A QUESTO TOMMASI

    ECCO PERCHE’ I NUMERI DI FEDERER SONO VERAMENTE DA RECORD!

    Un’altra stagione tennistica volge al termine, e non c’è momento migliore per tirare qualche somma.
    Il dato che sicuramente balza subito agli occhi è l’incontrastato dominio di Federer: è vero, quest’anno ha perso partite che l’anno scorso non avrebbe sbagliato (penso alle due sfide con Canas o all’ottavo di Roma con Volandri), ma nei grandi appuntamenti non ha mai fallito; ancora una volta tre quarti di Slam più finale a Roland Garros!
    Si noti come nessun altro tennista avesse vinto prima almeno 3 prove dello Slam in 3 anni diversi!
    C’erano riusciti solo Laver 2 volte (2 Grandi Slam) e altri 9 giocatori 1 volta ( tra cui Budge che fece Grande Slam nel 1938).
    Ma uno studio più approfondito delle statistiche può dare indicazioni più significative sullo strapotere di Federer .
    Come primo dato, bisogna notare che più dei 12 Slam vinti, fa paura il fatto che li abbia vinti in soli cinque anni.
    Se infatti consideriamo come “Indice di Qualità” il rapporto fra Slam vinti e arco di tempo in cui sono stati vinti, per Roger Federer tale Indice risulta 2,4.
    Se andiamo a calcolarci questo valore per i giocatori che hanno vinto nella storia più di 10 Slam, si nota che Sampras ha Indice di Qualità uguale a 1,1 (14 Slam in 13 anni), Emerson 1,7 (12 in 7 anni), Borg 1,4 (11 in 8 anni), Tilden 0,9 (10 in 11 anni) e Laver 1,1 (11 in 10 anni).Se però non consideriamo i cinque anni nei quali Laver non ha partecipato alle prove dello Slam per le vicende a voi tutti note _ era professionista “bandito” dall’ipocrita circuito dei “falsi” dilettanti _ quest’ultimo è l’unico che si avvicina a Federer con un indice pari a 2,2!
    Pensate che se nei prossimi due anni Roger vincesse anche solo a Wimbledon, il suo Indice rimarrebbe comunque ancora altissimo e pari a 2.Il dato ancora più sconcertante è la maniera in cui il dominio di Federer abbia condizionato il tennis mondiale come mai era successo prima!
    Difatti negli ultimi quattro anni solo quattro giocatori si sono spartiti tutti i titoli dello Slam.
    Questo è un dato storico se si pensa che dal 1969, considerando gruppi di quattro anni consecutivi, il numero di giocatori che si sono spartiti i 16 titoli Slam disponibili è in media uguale a 8, con picchi di 11 giocatori diversi ( ad esempio tra il 2000 e il 2003).
    Il periodo in cui prima d’ora questo numero era stato più basso risale agli anni 1985-88 quando furono in 5 a dividersi 15 Slam (nell’86 l’Australian Open non si disputò). La grande differenza sta però nel fatto che tra questi cinque Edberg ne vinse 3, Wilander 4, Lendl 5, Becker 2 e Cash 1, e quindi la condivisione di vittorie fu abbastanza uniforme.
    Invece negli ultimi quattro anni Federer ha vinto ben 11 prove dello Slam su 16 disponibili lasciando le briciole solo a Nadal (3 Roland Garros), Safin (1 Australian Open) e Gaudio (1 Roland Garros).
    La simpatia o meno per un tennista è legittima, ma i numeri sono inequivocabili.
    FEDERER STA DOMINANDO IL TENNIS COME MAI NESSUNO AVEVA FATTO PRIMA.
    La discussione si può ora spostare sul fatto che altri grandi campioni abbiano trovato sulla loro strada avversari più ostici, ma questo esula dalle statistiche e preferisco che siano i lettori del blog ad approfondire eventualmente questo argomento.
    MICHELE FIMIANI

  9. marcos scrive:

    condivido pienamente il giudizio di rino sul round robin e sposo in pieno la proposta di roberto!

  10. tony tri scrive:

    Bravo Michele i numeri non mentono tifosi o no (e io lo sono ) Federer sta dominando il tennis come forse nessun altro fa nel proprio sport

  11. remo scrive:

    Sono d’accordo con roberto sul fatto che l’eliminazione diretta con tabellone a 16 giocatori sarebbe la soluzione migliore per il Masters anche se, in questo modo, il torneo in questione diventerebbe una specie di Grande Slam senza i primi tre turni. In realtà il Masters ha la sua unicità proprio nel fatto di chiudere la stagione e di concedere la possibilità a un giocatore di vincerlo anche perdendo un match (per assurdo anche due, nonostante non sia mai accaduto). Correggo parzialmente Rino quando scrive che “quasi sempre chi ha vinto il match eliminatorio ha poi perso in finale”: come troverete nella rubrica “Accadrà”, questa situazione si è verificata 13 volte e quanto sostiene Tommasi è avvenuto in 8 occasioni: spesso, ma non quasi sempre. Va pure detto che, salvo rare eccezioni (2), era anche diversa la lunghezza dei match in questione, giocandosi la finale al meglio dei 5 set.

  12. roberto scrive:

    Molto bravo Michele Firmiani, mi pare che sia riuscito ad illustrare in modo molto efficace la portata storica del dominio dello svizzero. Sul valore degli avversari ci siamo “scannati” amichevolmente qualche giorno fa. La mia opinione è che i top ten di oggi non sono, in valore assoluto, meno forti di quelli degli anni ‘80 e 90. L’outlier, il fuori scala, è Federer, ed è al suo confronto che sembrano più scarsi di quanto non siano.

    Se fosse possibile rappresentare la grandezza tecnica con degli istogrammi, il quadro che ne verrebbe fuori sarebbe simile all’aspetto dei grattacieli di Manhattan negli anni ‘30. Vi sono molti edifici davvero alti, ma vicino all’Empire State Building, sembrano ben più piccoli di quanto non siano in realtà.

  13. Marco scrive:

    Perfettamente d’accordo con Michele Fimiani e le incontrovertibili statistiche!!!
    Federer viene da un altro pianeta!!!

  14. Avec Double Cordage scrive:

    perfetto roberto e marcos allora siamo d’accordo, quando si parte per andare a convincere quelli dell’ATP?
    :)

    beh ci manca solo sancho panza…

    bel lavoro statistico di Michele Fimiani, la discussione sul livello degli avversari di Federer a dire il vero l’avevamo gia fatta qualche settimana fa, e a un certo punto era diventata anche abbastanza sterile.
    La mia opinione ad ogni modo è che non solo federer domina il tennis come pochi prima di lui ma ha anche un campo di avversari molto più compatto e forte di quello che affrontavano i migliori 4 o 5 giocatri delle altre annate, ovvero apparte Federer tutti rischiano gia dal primo turno negli slam anche con giocatori di bassa classifica, Nadal è in una situazione simile a quella di Federer solo al Roland Garros.

    Il giocatore medio di oggi ha un bagaglio tecnico completo e praticamente tutti tirano più forte che mai, quello che fa la diferenza ancor più della resistenza fisica e la testa, che ad alcuni permette di giocare più a lungo di altri questo tennis a tutto gas dove appena non giochi più il tuo miglior tennis sei fritto… l’unico che fa eccezzione è Federer che spesso se la cava anche quando non gioca al suo meglio, ma come ha mostrato Nalbandian può succedere anche a lui di essere sconfitto se per un set non gioca al suo meglio, ma ci vuole un avversario proprio in palla.

  15. Lukaboom scrive:

    Bellissimo articolo Michele. Condivido in pieno,personalmente tra i suoi tanti record quello che mi impressiona di piu’ e’ che federer abbia raggiunto almeno la finale nelle ultime otto prove dello slam…incredibile..e non e’ detto che non si migliori,anzi…penso che solo quando si sara’ ritirato potremo capire interamente la portata di queste imprese. saluti

  16. daniela51 scrive:

    Complimenti, come al solito del resto, a Rino Tommasi e a Marcos sui round robin. FEDERER sta dominando il tennis è vero!Per me anche Michele Fimiani ha ragione: a prescindere dalla simpatia parlano i numeri di Federer.
    Io non nascondo di essere una tifosa di Roger, ma se anche Nadal non mi è simpatico per i suoi atteggiamenti sono in grado di ammirare la sua qualità di agonista e la sua spettacolarità in campo.La sua difesa è ammirevole!!!
    SALUTI A TUTTI!

  17. Nicola1985 scrive:

    per marco.napo: il master nn mi sembra assolutamente falsato,nalbandian ha fatto ridere tutta la stagione,ha vinto due tornei in fondo e basta nn riuscendo x poco a nn rientrare nei primi 8…dov’è il problema???x il tabellone il sorteggio è una ruota che gira,vogliamo parlare del tabellone di nadal a wimbledon 2006 o del suo girone al master l’anno scorso???infine riguardo alla sfida terra-erba come ben saprai nelle esibizioni spesso il vincitore è deciso a tavolino dai due contendenti,pensavi che a maiorca lasciassero vincere federer???vai su youtube,cerca il tie-break finale di quella sfida e capisci molte cose….federer va avanti 4-0,poi magicamente comincia a sbagliare,poi ricomincia a far punti e stranamente si ha un punteggio di 14-12 a solo uso e consumo del pubblico….ps ad amburgo il servizio contava????

  18. alex scrive:

    Io sono tifoso di Federer però mi piace andare un pò controcorrente:
    Michele ricordati che federer è professionista dal 1998 e non dal 2003.

  19. Stefano Grazia scrive:

    Alex,credo che in questo genere di Stats si contino solo gli anni fra la prima e l’ultima vittoria in uno Slam, altrimenti non ha senso: se uno continua a giocare per divertimento dai 32 ai 36 anni e non vince più un torneo,rovina le statistiche e viene considerato un brocco anche se negli anni fra i 22 e i 29 ha vinto 17 o 18 slams come magari farà lo Svizzero?

  20. Stefano Grazia scrive:

    Aggiungo: il MASTERS è l’UNICO TORNEO per cui condivido l’idea del RR a 8…nulla contro le argomentazioni fra gli altri di Tommasi,ADCord e roberto ma ormai è TRADIZIONE e comunque un giusto MIX fra Esibizione,PROPAGANDA, VEICOLO PUBBLICITARIO e VERO TORNEO, perchè ormai non sarà come vincere uno Sloam ma vincere un Master certo non macchia il proprio CV a fine carriera…In pratica fra chi l’ha vinto (MA VADO A MEMORIA, per favore UBALDO NON BASTONARMI COME AL SOLITO, è un post e non un articoloe non ho il tempo di controllare) credo solo Corretja e Nalbandian non abbiano mai vinto uno Slam… Non ricordo se anche Haas l’abbia mai vinto, il Master…

  21. alex scrive:

    Stefano sicuramente le statistiche dovrebbero essere così siccome però su laver ha fatto una precisazione non so sugli altri come ha fatto la percentuale

  22. marco.napo scrive:

    mamma mia .
    fate spavento ,tutti contro l’agnello.
    guai ad andare controcorrente ,a parlar male di roger.
    ho scritto semplicemente le mie sensazioni senza troppa malizia.
    l’idea delle superfici mix piuttosto che uniformi era una novità ,una cosa divertente a prescindere dalla vittoria di nadal o dai soldi guadagnati comunque anche dall’amico federer che di esibizioni ne fa molte…….
    p.s. se vogliamo un master esibizione ok,se vogliamo un mondiale degno allora fatevi l’esame di coscienza.
    infine io gradisco il tennis giocato ,e il servizio se diventa il colpo decisivo predominante non diverte nessuno.
    un saludos

  23. Michele Fimiani scrive:

    Per Alex:
    giusta la tua osservazione, però ho usato lo stesso criterio per tutti i giocatori:
    ho considerato cioè il lasso di tempo tra la vittoria del PRIMO Slam e l’ULTIMO.
    Ho fatto solo un’eccezione per Laver in quanto la sua situazione risultava anomala per non aver avuto la possibilità di competere per 5 anni.
    Quindi anche per gli altri varrebbe il discorso che sono diventati professionisti prima di vincere il primo Slam.
    Se poi ci si mette a considerare quanto tempo è passato tra l’esordio nel tennis professionistico e la vittoria del primo Slam otterremmo risultati probabilmente diversi, ma questo è un altro discorso; campioni diversi raggiungono la loro maturità a età diverse.

  24. alex scrive:

    Giusto Michele volevo solo far osservare che federer ha trovato una continuità in questi 4 anni che non ha mai avuto nessuno però al contrario degli altri ha avuto una maturazione molto lenta, speriamo duri a questi livelli ancora per molto tempo uno come lui fa solo del bene al tennis

  25. cristiano scrive:

    Vorrei precisare che dalla metà degli anni ‘30, e soprattutto dagli anni ‘40, fino al 1968, molti o tutti i migliori tennisti non disputavano gli slam, per cui statistiche di questo genere, per quel periodo, sono del tutto inutili. In particolare, è impossibile confrontare in questo modo Federer con giocatori come Kramer, Gonzalez, Rosewall e Laver. Ma aggiungerei anche Tilden, che ha dominato in un ‘epoca dove non si giocavano i 4 slam. Visto che questi giocatori sono tra i più dominanti della storia, penso sia impossibile stabilire chi ha dominato di più facendo statistiche sugli slam.
    Di sicuro Federer è stato il giocatore che ha dominato di più in un periodo di quattro anni nell’era open (e a ognuno la scelta se è meglio dominare pochi anni, o dominare di meno, ma essere un n.1 per molti), ma altro non si può dire, almeno non si può dire nient’altro facendo parlare solo i numeri. Personalmente penso che i domini di Tilden nel 1920-25, di Kramer nel 1947-51, di Gonzales nel 54-59 e di Laver nel 65-69 siano paragonabili a quelli di Federer (anche se forse Laver di meno, per via di Rosewall).
    E’ però ovvio che non possiamo chiedere a giocatori che giocavano in un’epoca in cui tutti i più forti non partecipano agli slam, di avere statistiche ottime negli slam, sarebbe un controsenso :)
    Tilden per sette anni non è stato sconfitto in nessun match importante. Penso che statisticamente non ci sia nessun giocatore che possa vantare un dominio del genere. Poi , come giustamente diceva Michele, si può parlare del livello dei suoi avversari, ma sicuramente i numeri mostrano come nessuno nella storia del tennis sia stato dominante come Bill Tilden. Il che, ovviamente, non vuol dire che fosse lui il migliore della storia.

  26. luca scrive:

    Bjorn Borg ha partecipato a 28 GS vincendone 11 ed arrivando 5 volte in fionale. Per vincere 10 slam ne ha giocato 24, Sampras 33, Federer 31. Ha vonto 5 Wimbledon di fila battendo 3 n.1 : Nastase, Connors, McEnroe. E’ uscito imbattuto al Roland Garros. Havinto 62 tornei e si è ritirato a 25 anni.
    Il n.1 nei tornei del GS in termini di rapporto vittorie / sconfitte ( Borg ovviamente) aveva come avversari il n. 6 Connors, il n. 8 Lendl, il n. 9 McEnroe.
    Il n. 2 Federer non ha giocato con avversari compresi fra i primi 10, a differenza anche di Sampras che giocava con il n. 10 Agassi ( rif. Match Point ).
    Federer è grandissimo, ma non è Borg. E nemmeno Sampras

  27. marco.napo scrive:

    bravo luca ma a parte i numeri federer non mi entusiasma non ha nulla di simbolico o di geniale o di creativo .anzi con il passare degli anni è sempre piu un bamboccione viziato.
    sara presto dimenticato se non per i numeri che comunque gli danno un po di ragione statistica ma solo quella.
    un saludos

  28. luca scrive:

    Oddio, McEnroe non avrà i dati statistici di Borg, Federer, Sampras ( citati in ordine alfabetico, onde evitare che qualcuno si arrabbi !!!), ma chi può affermare che ci sia stato un tennista in grado di raggiungere quelle punte di gioco ? La finale di Wimbledon 1969 confrontata a quella del 1981 - giocate da Laver e McEnroe con lo stesso attrezzo - non lasciano molto spazio a dubbi.
    Azzarderei un Federer malconcio contro quel Mac

  29. Enzo Cherici scrive:

    E per vincerne 12 quanti ne ha giocati Borg? Silenzio…

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