Quando Borg venne a Palermo.
I due morti che Bjorn vide sulla strada.
“E io che gli avevo promesso che …

 
1 Ottobre 2007 Articolo di Cino Marchese
Author mug

Dal momento che avete dimostrato di gradire le mie storie e soprattutto per la grande amicizia che mi lega ad Ubaldo ve ne racconto un’altra che però questa volta non c’entra niente con le scommesse e si riferisce,ahimè, al defunto torneo di Palermo, oltre che a Bjorn Borg campione di Wimbledon Quello di Palermo era un torneo che ero riuscito a rilanciare con l’aiuto imprescindibile dell’allora Presidente del TC Palermo, Antonino Mercadante e solo suo e di pochi altri appassionati siciliani di cui mi fa piacere ricordare Ciro Piedimonte, Pino Lopes e del compianto Ing.Finardi.
Eravamo nel 1979 ed in Marzo a Palermo si era svolto un incontro di Davis, Italia Danimarca che riscosse un successo incredibile non solo nel capoluogo, ma in tutta la Sicilia. Io iniziavo la mia carriera quale manager nel tennis e tramite il mio amico Vittorio Selmi ero venuto a sapere che si era cancellato il torneo di Teheran per ragioni politiche con l’avvento al potere di Khomeini che considerava il tennis uno sport non in linea con le idee del suo regime e quindi era possibile prendere la palla al balzo e chiedere all’ATP la disponibilità della data. Detto e fatto anche perchè allora le cose non erano molto complicate e ancora il tennis non era un grande business. Mi ricordo una telefonata notturna all’Ing. Mercadante, dinamico e attivissimo Presidente del Circolo del Tennis, che senza esitare un’istante aderiva alla mia proposta di organizzare il torneo a Palermo a Settembre e così riprendere una tradizione che era seconda solo agli Internazionali d’Italia. Personalmente avevo il mio asso nella manica perchè essendo molto amico di Borg contavo di convincerlo a partecipare e secondo Selmi la cosa era molto possibile anche in funzione del suo programma. Adempii alle varie procedure per avere la data con l’allora uffico ATP di Parigi diretto da Paul Svelick con il quale anche avevo un buon rapporto e quindi mi presentai a Palermo per la prima riunione. Mercadante aveva precettato tutto il suo Consiglio che a Palermo chiamano Deputazione e ogni consigliere secondo quello che faceva nella vita aveva una responsabilità che gli confaceva, ad esmpio Lopes che era ingegnere civile era responsabile dell’installamento delle tribune, Finardi che era il Capo compartimentale dell’ENEL era responsabile dell’illuminazione, Piedimonte che era Amministratore della Esso era il Tesoriere e così via formando una vera e propria “armata” organizzativa competente ed efficiente. Antonio Ardizzone, malato di tennis, editore e direttore del Giornale di Sicilia di gran lunga il più importante giornale dell’isola ci garantiva tutto il suo appoggio ed i suoi giornalisti Roberto Urso ed Angelo Morello erano stati precettati e messi a disposizione. Dissi che puntavo molto ad avere Borg, ma che l’avrei saputo per certo solo dopo Wimbledon a metà Luglio.Tutti ci mettemmo al lavoro e ci scambiavamo notizie sul procedere, ma regnava un grande entusiasmo ed altrettanto ottimismo. Finalmente arriva la conferma di Bjorn che puntualmente aveva vinto Wimbledon ed era agli occhi di tutti l’incontrastato numero uno. Da Londra volo direttamente a Palermo per una conferenza stampa che annunciava e confermava il tutto.
Era una giornata calda tipicamente siciliana e sotto i piacevoli eucalipti del Circolo del Tennis presi la parola e dissi ” Signori ho il privilegio e l’onore di annunciare che il numero uno del mondo Bjorn Borg sarà a Settembre a Palermo per rinnovare la tradizione degli Internazionali di Sicilia” un grande applauso accolse questa mia dichiarazione a cui però incalzai” Però è specifica richiesta del campione svedese che in quella settimana non accada nulla di strano” Eravamo negli anni delle cruenti guerre mafiose che insaguinavano la Sicilia e l’allusione era chiara anche se lasciava il tempo che trovava. Tutti fecero cenni rassicuranti e passammo al buffet. A settembre arriva il torneo Borg arriva con la sua promessa sposa Marianna,vince il torneo e si ferma un giorno di più perchè il lunedì sarebbe volato direttamente in Inghilterra per giocare un evento benefico con il compianto Vitas Gerulaitis. Io torno a casa a Roma ed alla sera ricevo una telefonata furiosa di Bjorn che mi dice” Mi avevi promesso che non sarebbe successo niente nella settimana in cui sarei stato a Palermo e stamane andando all’aereoporto ad un crocevia c’erano due corpi esanimi morti ammazzati !! ” ed io di rimando ” Bjorn io ti ho promesso la settimana del torneo, ma oggi è lunedì ed il mio controllo è finito !! ”
Questa è una storia vera un po’ romanzata, ma vera per raccontarvi di un tempo che non c’è più che forse era migliore di adesso

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7 Commenti a “Quando Borg venne a Palermo.
I due morti che Bjorn vide sulla strada.
“E io che gli avevo promesso che …”

  1. Antonino Sollena scrive:

    Bellissimo leggere questa storia, per chi come me ha amato il torneo di Palermo ed è riuscito a seguire l’ultimo senza perdere un punto, qualificazioni comprese e intere ore passate ad attendere sotto la pioggia!

    E’ finito un sogno: mi sembrava troppo bello avere un torneo ATP a casa. Per fortuna è rimasto il WTA…

  2. marcos scrive:

    per la cronaca sportiva, borg battè in finale barazzutti, che aveva battuto in semifinale panatta.

    per l’altra cronaca, quella meno sportiva, ma che dobbiamo sempre cercare di ricordare, il lunedì della partenza di borg, venne ammazzato il giudice istruttore cesare terranova con il suo autista, il maresciallo di polizia lenin mancuso.

    borg non gioca più, la mafia ammazza ancora.

  3. remo scrive:

    Ottime precisazioni, Marcos. Bravo!

  4. luca scrive:

    Del Torneo di Palermo 1979 ho ancora il numero di Match Ball !
    Ringrazio sinceramente Cino Marchese - plurifotografato in quel numero - per l’intervento “d’annata”.
    Al torneo di Bologna 1980, citato nel precedente intervento, Bjorn si ritirò causa febbre.
    Forse ha ragione Marchese; è un tempo che non c’è più. E non c’è più neanche IceBorg, senza degni eredi realmente capaci di prenderne il testimone

  5. pibla scrive:

    Questi racconti sono fantastici e noi contiamo che molti altri ne possano seguire!!!

  6. Marcello scrive:

    Come dice Marcos borg o non borg la mafia ammazza ancora…terribile solo a pensarci.

  7. john john scrive:

    in un altro post ho raccontato il mio torneo di palermo partendo proprio da borg e da quel mitico primo turno contro il ciccione spagnolo munoz che vinse un chilometrico primo punto e alzò le braccia al cielo suscitando la standing ovation divertita del pubblico di viale del fante; ho poi raccontato altre splendide pagine di sport sui campi odorosi di zagara del tc palermo, l’edizione dove si confrontarono, in un anticipo di davis, italia e aussie (una straordinaria semifinale vinta dal racchettone prince graphite di mc namee su un panatta che stava per entrare in grande forma), la gran vittoria del mitico vilas in sicilia nell’anno in cui aveva steso il giovane noah a roma e ancora, l’ultimo exploit del campeon iberico orantes, i successi di wilander, jaite, bruguera, gonzales, insomma grande tennis ragazzi e grande vergogna nazionale che questo grande tennis sia sparito da un’isola che ha un disperato bisogno di grandi eventi che allontanino le cupe ombre del degrado e della criminalità

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