Quando Panatta veniva…aiutato
Piccoli trucchi d’un promoter.
Jack Kramer? “Alzati in piedi!”
Carlo Della Vida è stato il più grande impresario del tennis. Erano tempi in cui il tennis ancora non tirava. Proteggere il campione di casa era ovunque prassi comune (lo sapevano anche gli avversari). Cino racconta il curioso episodio, scandito da “Non è possibile!”, quando Adriano fu sorteggiato proprio contro il mancino Brit Cox che voleva evitare. Nei commenti un altro aneddoto, protagonista l’ideatore della Troupe Kramer, del Grand Prix, del professionismo
I piu giovani non sanno chi era Carlo Della Vida, ma tutti noi che abbiamo lavorato nel tennis lo abbiamo sempre considerato il “maestro”. Carlo stesso è stato un buonissimo giocatore negli anni 40 ed alla fine del 50 ha iniziato la sua brillantissima carriera di impresario dello sport. Ha introdotto gli “Harlem Globe Trotters” in Italia e quindi il celebre show sul ghiaccio “Hollyday on Ice”, ha fatto conoscere agli Italiani il tennis della troupe di Jack Kramer solo per citare alcune cose che ha fatto,ma soprattutto è stato un esempio di “savoir faire” di signorilità e di classe. Talvolta anche di piccola spregiudicatezza. Agli inizi del cosiddetto tennis moderno ha insegnato a tutti noi Ubaldo compreso, che in quegli anni dirigeva il torneo di Firenze, a proteggere i giocatori più importanti con dei sorteggi benevoli (Nota di UBS: ma a Firenze Franco Bartoni, rappresentante Atp, sovraintendeva lui direttamente al sorteggio…)
Panatta era per tutti noi che organizzavamo eventi il pezzo più pregiato e con lui che andava avanti in un torneo il successo era assicurato e perchè ciò avvenisse Carlo aveva escogitato moltissimi espedienti che andavano dal refrigerare la pallina per il sorteggio che veniva poi messa con le altre più calde, al biglietto con uno spillo infilato e tante altri sistemi tutti però tesi allo stesso scopo di assicurare ad Adriano un avversario malleabile al primo turno e possibilmente a quello successivo. Questa operazione non garantiva assolutamente che avvenisse quello che speravamo perchè spesso non riuscivano oppure Panatta finiva per perdere da questi avversari che erano ritenuti facili. In altri casi si cercava di tenere alla larga da Adriano avversari sicuramente scomodi che lui soffriva particolarmente. Uno di questi era Mark Cox, mancino inglese che contro di lui si proiettava sempre a rete sul suo rovescio e lo metteva in grande difficoltà e spesso lo batteva. Eravamo a Febbraio dell 1976 e Adriano aveva finito la stagione precedente finalmente giocando come tutti ci aspettavamo da un momento all’altro vincendo un paio di tornei importanti e qualificandosi per il Master a Stoccolma. La sua popolarità aumetava tutti i giorni e Carlo Della Vida organizzava a Roma al Palazzo dello Sport all’EUR la Coppa Puma, prova del circuito WCT a cui partecipavano tutti i migliori giocatori tra cui Ashe, Laver, Lutz, Okker etc. ed anche Cox. Carlo con molta meticolosità aveva organizzato l’evento con l’abituale maestria e grande competente aveva previsto tutto e sapeva che avrebbe dovuto tenere lontano da Adriano il britannico Cox ed aveva adottato quella volta il sistema dello spillo per cui quando usciva il nome di Panatta il prossimo aveva lo spillo ed era Frew Mc Millan, gran doppista,bimane elegante e assolutamente adatto per essere battuto. Il sorteggio era stato organizzato presso il Circolo Tennis Parioli, tempio del tennis romano, dove erano stati invitati tutti i giornalisti più importanti, gli addetti ai lavori, personalità dello sport, autorità e via dicendo. La sala era gremita e nelle prime file Alfonso Fumarola, Rino Tommasi, Gian Carlo Baccini, Teo Betti etc., il giudice arbitro era Ferrante Cavriani, grande gentleman che sembrava uscito da un’armatura,mentre i due master of ceremonies erano Vittorio Selmi ed Enrico Marchiori che diligentemente prendevano i nomi che via,via venivano estratti da due ragazze appositamente istruite da Carlo, e li appiccicavano ad un grande tabellone appositamente preparato. L’attesa era grande perchè finalmente dopo Pietrangeli un giocatore Italiano era in grado di competere con i migliori e tutti erano molto attenti a quanto avveniva e l’attesa di sapere l’avversario di Panatta era grandissima. Le operazioni incominciano svelte e professionali sotto l’occhio vigile di Carlo e finalmente esce il nome di Adriano che viene appiccicato con cura sul tabellone, la ragazza che doveva estrarre il prossimo nome incomincia a frugare dentro l’urna ed estrae il biglietto che invece di quello previsto era quello di Mark Cox. Marchiori lo prende e lo passa a Selmi che sta per metterlo sul tabellone quando dal fondo della sala si sente esclamare a voce altissima : “Questo non è possibile!!! ” era Carlo che con grande prontezza di riflessi aveva pronunciato quella frase come se per un motivo di regolamento non fosse stata possibile quella estrazione. I giornalisti, presi alla sprovvista, non reagiscono tanto era il prestigio e la credibilità di Della Vida e quindi si procede a ritroso all’operazione di rimettere nell’urna il biglietto con il nome di Cox e sotto uno sguardo gelido e deciso di Carlo la ragazza addetta all’estrazione,terrorizzata, fruga per bene e sicuramente fino a pungersi prende quello giusto e lo porge a Marchiori che con uno sguardo di totale sollievo lo da a Selmi che lo pronuncia ” Mc Millan” e Carlo dal fondo della sala come se niente fosse dice ” questo va bene !! “.
Sulla stregua di questo esempio per anni sono cose che tutti abbiamo cercato di fare non per barare, anche se un po’ lo facevamo, ma per cercare di dare un vantaggio al torneo perchè avesse successo, perchè la televisione fosse contenta di riprendere un giocatore italiano, perchè venisse più pubblico, ma soprattutto perchè vincesse il tennis.,
7 Novembre 2007 alle 12:54
cino racconta con simpatia un aneddeto che, probabilmente, s’è perpetuato per anni, in ogni parte del mondo, tranne, credo, in scandinavia.
devo dire che un leggero fastidio l’ho provato: a mio parere, senza voler scendere in questioni morali, non v’è alcuna ragione valida per truccare le carte…mai!
7 Novembre 2007 alle 13:07
Beh, Adriano aveva il suo tallone d’achille proprio nel passante di rovescio, che era il colpo meno efficace del suo repertorio. Solo verso la fine della carriera riuscì a migliorarlo. Non è un caso, tuttavia, che l’unico grandissimo che Adriano non è mai riuscito a battere sia John McEnroe (che certo era parecchio più giovane, ma che aveva anche un gioco fatto apposta per esaltare i punti deboli di Panatta).
Adriano, insomma, come molti attaccanti, soffriva tremendamente i giocatori d’attacco. Un nome per tutti è quello di Alexander, sua bestia nera. Ma io lo vidi perdere al Foro anche da Brian Gottfried, che non era un fenomeno, ma che a rete ci sapeva stare bene e che era anche un ottimo doppista. Nel caso di un attaccante mancino, come Cox, tutto era ancora più complicato.
A fine carriera, tuttavia, il suo passante di rovescio era diventato più solido, al punto da consentirgli spesso di applicare lo schema palla-corta passante, con cui metteva in crisi molti regolaristi, sbilanciati in avanti loro malgrado e poi infilati.
Come sono cambiati i tempi. Oggi ri-portare il tennis al palaeur sembra una cosa tipo andare sulla luna.
7 Novembre 2007 alle 13:32
Sicuri sicuri che Moggi non si sia mai interessato di Tennis?
7 Novembre 2007 alle 13:48
Devo dire che la storia raccontata è una storia di grave scorrettezza, e il fatto che fossero cose consuete non esime dal ritenerla profondamente immorale! Possiamo anche pensare che l’ottima classifica raggiunta in quegli anni da Panatta fu dovuta a compiacenti sorteggi, per quanto, credo, limitati a pochi tornei.
7 Novembre 2007 alle 13:59
Aggiungo che tale Cox non batteva spesso Panatta, ma ci riuscì solo nel primo degli scontri diretti, rimediando una solenne stesa nel secondo confronto, mentre il terzo ed ultimo match si disputò proprio nel torneo in oggetto, nel turno successivo a quello con McMillan, e Panatta vinse, seppur con molta fatica, cedendo poi nettamente in semifinale di fronte all’indimenticato Arthur Ashe.
7 Novembre 2007 alle 14:21
Quando accadevano questi fatti, io non ero ancora nata, per questo ringrazio il signor Marchese per i suoi racconti, riesco così a conoscere un tennis che non ho potuto vedere.
Non so se fosse propriamente barare, però proprio giusto non era.
7 Novembre 2007 alle 15:03
molto interessante roberto! non sarebbe possibile mettere qualche video di pnatta che gioca su youtube, non c’è nulla.
magari Luigi Ansaloni potrebbe darsi da fare, sarebbe bello avere anche qualche spezzone dei commenti più del duo clerici-tommasi, ad esempio del torneo di bercy della settimana scorsa dove hanno commentato semifinali e finale, sicuramente c’è qualche passaggio degno di essere messo su youtube
c’è questo commento della partita di sampras contro lendl allo us open 1990 ma sarebbe bello avere anche qualche cosa di recente
http://www.youtube.com/watch?v=ujn0oqbAffo
7 Novembre 2007 alle 15:28
Sicuramente la storiella fa sghignazzare
Certo che di furbate se ne vedevano parecchie in passato, e c’è raagione di credere che ce ne siano parecchie anche oggi. Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
7 Novembre 2007 alle 15:34
Sarebbe davvero stupendo se tutti noi, riesumando videocassette o cose di questo tipo, creassimo un nostro archivio…su youtube c’è di tutto ma purtroppo ha dei limiti…anche io cercavo qualcosa su Panatta, ma a parte interviste (peraltro very bored) e amenità varie, non ho trovato assolutamente niente…sto vedendo che riesco a trovare qualcosina su internet per poi convertirlo…
Anche su Tommasi - Clerici non c’è granchè, purtroppo…ma mi sto già adoperando: ho parecchie cose nel mio hd, appena avrò tempo saranno convertite e messe online…
Ps: dato che ci sono, posso dire che secondo me Panatta non ne esce proprio benissimo da questo articolo?
7 Novembre 2007 alle 15:40
A proposito di sorteggi, ma comunque OFF TOPIC.
Ecco quello della Masters Cup:
Red Group
Federer
Davydenko
Roddick
Gonzalez
Gold Group
Nadal
Djokovic
Ferrer
Gasquet
Per il secondo anno consecutivo Federer e Roddick vengono sorteggiati nello stesso girone. Il bilancio dello svizzero contro i suoi 3 avversari è di 34 vittorie contro 1 sconfitta
- 14-1 su Roddick (2-0 nel Master, l’anno scorso l’americano sprecò 3 match-point, nel 2003 a Houston Roger si impose 76(2) 62)
- 10-0 su Gonzalez
- 10-0 su Davydenko
La lotta per il secondo posto si annuncia molto incerta per le condizioni fisiche, apparentemente precarie, del russo e dell’americano.
I precedenti tra Roddick e Davydenko vedono in vantaggio l’americano per 4-0, anche se l’ultimo incontro si disputò quasi 3 anni fa agli Australian Open (quarti di finale) e si concluse con il ritiro(!?!) del russo…..
I precedenti di Gonzalez contro l’americano ed il russo sono entrambi negativi.
- 0-3 contro Davydenko
- 4-6 contro Roddick. Curiosamente l’unico precedente svoltosi sulla terra è stato vinto dall’americano (76 76 a Montecarlo)
Il Gold Group si caratterizza per la presenza dei 3 debuttanti al fianco del ritrovato (e bastonato) Rafa Nadal, alla terza qualificazione consecutiva al Master (sebbene nel 2005 fu costretto al forfait)
Per quello che riguarda i precedenti del maiorchino, abbiamo:
- 5-2 su Djokovic (sarà il settimo incontro del 2007 tra i 2; l’ultima volta ha vinto Nole nel AMS del Canada)
- 4-2 Ferrer (ma pesa su Rafa l’ultimo incontro, l’ottavo di finale degli US Open terminato a notte fonda 7-6(3) 4-6 6-7(4) 2-6)
- 3-1 su Gasquet (la vittoria di Gasquet risale ad un Ch del 2003; nel circuito maggiore questo sarà il loro primo incontro su una superficie diversa dalla terra battuta )
Djokovic conduce 3-0 su Gasquet (ultimo incontro, la finale del torneo di Estoril 2007), mentre è 2-2 con Ferrer, le cui 2 vittorie sono state ottenute sul rosso (l’ultima quest’anno a Montecarlo)
Il bilancio tra i 2 underdog del Gold Group vede prevalere lo spagnolo 2-0 (ultimo incontro, la recente finale del torneo di Tokyo vinta nettamente dallo spagnolo 61 62)
7 Novembre 2007 alle 15:48
se fosse vera questa storia, sarebbe una cosa molto vergognosa. Come sconcertante è la frase finale affinchè ‘vincesse il tennis’. Sono allibito.
7 Novembre 2007 alle 16:04
Quali sono i rapporti attuali tra Panatta ed il tennis?
Dopo essere stato capitano in coppa davis cosa ha fatto?
Grazie.
7 Novembre 2007 alle 16:14
Ricordo a Enzo Cherici che gli indagati per i cosiddetti sorteggi truccati di Calciopoli sono stati assolti, ma forse lui ha prove inconfutabili, nel qual caso gradirei facesse partecipi anche noi…
7 Novembre 2007 alle 16:20
@Luigi Ansaloni
beh sarebbe veramente stupendo se potessi mettere su youtube qualche spezzone di quello che hai sul hd
sicuramente c’è qualcuno che ha qualche video cassetta con match di panatta
7 Novembre 2007 alle 16:30
Purtroppo non è semplice trovare dei video di Panatta. Qualche tempo fa proprio su questo blog qualcuno aveva segnalato il sito della televisione pubblica francese, che ha uno spezzone di una partita di Adriano al Roland Garros contro un giocatore sudafricano di cui non ricordo il nome.
Per i più giovani, provo di seguito a tracciare un piccolo profilo tecnico di Panatta, anche se non potrò certo avere l’efficacia di You Tube.
Adriano aveva un servizio molto buono, la sua prima palla era tra le più potenti del tennis di allora (la botta piatta andava a circa 175-180 Km/h). Sapeva adoperare molto bene lo slice e aveva anche una seconda molto robusta.
L’impostazione dei colpi fondamentali era molto classica. Il colpo migliore era il diritto, giocato piatto, pesante, mentre meno sicuro era il rovescio, quasi esclusivamente in back, non sempre di sufficiente profondità.
Il piatto forte di Panatta era il gioco al volo, nel quale si combinavano una perfetta tecnica di esecuzione, una eccezionale sensibilità di palla e delle notevoli doti acrobatiche, che gli consentivano una eccellente copertura della rete. Molto efficace, oltre che altamente spettacolare, era la voleé alta di rovescio, la famosa “veronica” (definizione di Rino Tommasi) che Adriano giocava con la potenza di uno smash.
Dal punto di vista tattico, Adriano era un attaccante atipico. Nato sulla terra rossa, non era un istintivo giocatore di serve & volley, schema che eseguiva saltuariamente, ma non sistematicamente. Preferiva prendere l’iniziativa dello scambio con il servizio o con il dritto, per poi prendere la rete o mettere in difficoltà l’avversario con la palla corta, un altro dei punti forti del suo repertorio. La presa continental del dritto, infatti, gli consentiva di mascherare il drop shot in modo estremamente efficace, come sperimentarono a loro spese molti scattisti, a cominciare da Borg.
Il suo punto più debole, oltre al passante di rovescio, erano la non eccezionale mobilità laterale, che lo rendeva vulnerabile nei lunghi palleggi sostenuti contro avversari in possesso di fondamentali solidi, ed una non elevata reattività in risposta, che lo limitava sulle superfici più veloci. Questi limiti, uniti alla non eccezionale propensione all’allenamento e al sacrificio, hanno fatto si che Panatta non raccogliesse vittorie proporzionate al suo grande talento.
Ma vederlo giocare era un incredibile divertimento. Adriano è stato sicuramente uno dei giocatori più spettacolari del tennis degli anni ‘70.
7 Novembre 2007 alle 16:50
per coxerello: l’ottima classifica di Panatta fu raggiunta vincendo per esempio il torneo di Stoccolma dove battè prima Nastase e poi Connors n° 1 al mondo in finale. Se si vuole andare a cercare una cosa immeritata di Adriano bisogna andare a vedere la finale di Roma del 78 quando Higueras, che lo stava battendo nettamente, fu innervosito e costretto al ritiro dal pubblico. Di contro al nostro campione fu rubata altrettanto vergognosamente una partita in finale di coppa Davis nell’80 contro Smid. Ho fatto un po’ di par condicio.
7 Novembre 2007 alle 17:00
Non pensavo minimamente di suscitare così tante reazioni moralistiche ed anche insinuanti in certi valori dello sport che rimangono tali e ben chiari.
Adriano Panatta è stato un grande campione e per diventarlo non ha mai usufruito di favori e benevolenze era se mai il promoter che conoscendo gli alti e bassi di Adriano cercava di proteggersi, ma mai Adriano è stato complice di quelle cose che permettetemi mi fanno sorridere perchè nella maggior parte dei casi non riuscivano oppure Panatta stesso perdeva da quell’avversario che ritenevamo dovesse facilmente battere. Non si è mai barato come invece purtroppo si fa oggi con la complicità delle agenzie di scommesse che dovrebbero essere bandite dal mondo dello sport e non usare lo sport stesso per incoraggiare a scommettere. Io non voglio irrealisticamente impedire le scommesse che ormai ci sono e fanno parte della nostra vita, ma la pubblicità a scommettere non deve essere fatta sulla pelle dello sport e non sta in piedi il fatto che almeno ridanno indietro qualcosa da cui prendono. Non è morale e basta. Gli stratagemmi di “Zio Carlo” e di tutti i suoi seguaci devono essere visti con ironia perchè anche se più facile, in teoria, l’avversario si doveva sempre battere con mezzi leciti e sacrosanti e non con il frutto di una partita combinata. Oggi esiste l’ATP, i supervisor, la tecnologia, gli orecchioni, gli occhioni e per lo meno a me fa solo sorridere surgelare la pallina o mettere lo spillo nel biglietto, ma mi crea molta tristezza vedere che qualcuno stigmatizza queste cose e poi accetta o per lo meno subisce i casi di doping e adesso anche il dubbio di sapere che qualche risultato è stato “arrangiato” in precedenza. Mi spiace se ho urtato il senso morale di qualcuno che pensa anche di verificare se Panatta ha vinto o meno lealmente e se è stato veramente grande.
Basti una precisazione: Borg ha perso solo due volte al Roland Garros ed ha vinto 6 volte, sapete da chi ha perso quelle due volte ? Da Panatta !!!!
E con questo vi saluto.
7 Novembre 2007 alle 17:03
Più che Panatta direi che ne escono male (e parecchio) i vari organizzatori che permettevano queste cose…
7 Novembre 2007 alle 18:17
Preciso a Cino Marchese, che conosco di fama e ha fatto davvero tanto per il tennis, che anch’io considero Panatta un grande campione; avendo (ormai) raggiunto ahimè i 42 anni ho fatto in tempo ad apprezzarne le gesta in diretta, è chiaro però che se in tornei importanti come Roma, che danno molti punti, si hanno “agevolazioni”, la classifica non può non risentirne, e comunque preciso anche che il fatto di stigmatizzare certe cose non significa certo che accetti il doping o il tennis-scommesse… SE certe cose verranno provate, perchè credo ad esempio che il massacro in atto, anche da parte degli arbitri, vedi san pietroburgo, del povero davydenko sia una cosa molto disdicevole, credo sia impossibile entrare nella testa di un giocatore e decidere ad esempio che ha fatto 3 doppi falli in un game perchè “sollecitato” da forze esterne. In ogni caso se si riuscirà a fare chiarezza sarà un bene per tutti.
7 Novembre 2007 alle 18:34
Coxerello
Ti ricordo a mia volta che gli indagati per i cosiddetti sorteggi truccati erano i due designatori, Bergamo e Pairetto, mentre io ho fatto riferimento al solo Moggi. Il quale, com’è noto, non aveva bisogno di manomettere alcunché visto che le “griglie arbitrali” le stabiliva preventivamente al telefono con gli stessi ineffabili designatori. Saluti
7 Novembre 2007 alle 19:03
Grande Cino!
7 Novembre 2007 alle 19:27
off topic
seguo i consigli di angelica, comunque non è poi cosi off topic, ho trovato un intervista di un ora a jimmy connors del 1995, viene mezionato anche panatta se pur brevemente qundo si parla del gioco di tocco di mc enroe, nastase e pancho gonzalez
http://www.youtube.com/watch?v=56j0mfLugtc
è forte, certo che come stile di abbigliamento the brat è sempre stato quanto meno strano
molto interessante anche per il reparto tennis juniors e figli inquanto parla di sua nonna e la madre gloria e come hanno trasmesso il gioco da madre in figlia e poi da madre in figlio
7 Novembre 2007 alle 19:47
Grandissima idea quella degli interventi di Cino Marchese; spero di non chiedere troppo data la lontananza temporale : è possibile avere qualche notizia sulla carriera di Jack Kramer, ovvero qualche aneddoto sul personaggio che mi sembra altamente carismatico ? Non ho mai avuto il piacere di vederlo giocare, ma a occhio sarebbe stato un tennista quantomai attuale ( spero di non aver detto una grossa sciocchezza )
7 Novembre 2007 alle 20:02
grazie della dritta roberto, ho dato un occhiata migliore sul web e ho trovato la finale del 1976 a parigi e un incontro con connors del 1980
panatta - solomon 1976 rolanf garros
http://www.ina.fr/archivespourtous/index.php?vue=notice&from=fulltext&mc=Panatta,%20Adriano&num_notice=2&total_notices=7
panatta - connors 1980
http://www.ina.fr/archivespourtous/index.php?vue=notice&id_notice=I05292990
e una serie di altri sette video di panatta
http://www.ina.fr/archivespourtous/index.php?action=ft&mc=Panatta,%20Adriano
7 Novembre 2007 alle 20:19
intervengo nuovamente, per confermare che adriano era in grado di battere chiunque, senza l’ausilio di sorteggi più o meno pilotati.
ribadisco che il comportamento di della vida, simpaticamente raccontato da cino, mi ha dato fastidio. ritengo, infatti, inutile truccare la carte.
per sgombrare dubbi ai più giovani, è bene chiarire che panatta vinse tutto quel che vinse grazie solo al suo talento naturale.
7 Novembre 2007 alle 21:46
temo che ci sia un misunderstanding di fondo: queste cose succedevano 30 anni fa…magari fra30 anni si riderà di XY che aveva battuto tutti grazie al fatto di essere dopato o di ZX9 che è diventato ricco scommettendo contro se stesso?
Non faccio il moralista ma concordo con marcos… il fatto è che non possiamo condannare gli uni mettendoci poi a ridere e sdrammattizzare sulle furbate “de noiatri”… Che poi le facevano anche gli altri…Il fatto è che laddove lo Sport diventa Spettacolo e laddove bisogna,affinchè lo sport sopravviva, promuoverlo a un certo punto subentra il conflitto d’interesse…Come in certi Quiz Televisivi che sono poi risultati truccati, dove si favoriva il PERSONAGGIO facendolo vincere perchè faceva più audience o in altri dove tutti i partecipanti erano in realtà attori che recitavano la parte dei partecipanti…Non vorrei risvegliarmi da un sogno…
Comunque e ciò detto, è ovvio che Panatta era un campionissimo e ha vinto e perso da solo e che una volta scesi in campo, indipendentemente dall’avversario,it’s you and me, babe, just you and me…
8 Novembre 2007 alle 00:05
Enzo Cherici, vedo che anche tu non sei scevro dal qualunquismo che pervade il mondo del pallone da Calciopoli in poi… Se avessi ascoltato attentamente l’intercettazione capiresti che Moggi non fa nessuna griglia, ma dice una serie di nomi che coincidono con quelli del designatore, non mi sembra che il designatore dica: ” Hai ragione Luciano, io avrei messo il tale ma forse come dici tu è meglio mettere il talaltro”. So che andiamo OT alla grande, ma certe cose è meglio precisarle, comunque quando qualcuno mi dirà una sola partita in cui Moggi ha comprato gli arbitri, naturalmente portando prove inconfutabili, chiederò scusa a tutti, il problema è che da più di un anno sto aspettando, e ancora nessuno ha parlato… E qui mi fermo, perchè stiamo parlando di tennis…
8 Novembre 2007 alle 00:30
Mah! Che sia moralmente sbagliato truccare i sorteggi è evidente. Dovrebbe però forse essere concesso di poter ridere di un episodio accaduto 30 anni fa. E soprattutto non tanto ridere del fatto che si truccasse i sorteggi, ma che un personaggio intento a truccare ai sorteggi, rivelasse così apertamente ad alta voce le sue reali intenzioni, senza che nessuno se ne accorgesse a causa della sua credibilità. Quasi come Volontè in “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” Spero che Cino Marchese continui a scrivere i suoi aneddotti, senza lasciarsi scoraggiare da messaggi che sottolineano una morale evidente al punto che non sarebbe stato necessario menzionare affatto. Anche se effettivamente quel “perchè vincesse il tennis” alla fine, un po’ ci stonava
8 Novembre 2007 alle 00:46
il mio maestro mi ha detto:
rubare è reato scroccare è arte.
e guai a chi non coglie la differenza.
forza cino.
8 Novembre 2007 alle 01:10
Coxerello, può anche darsi che io sia qualunquista. Ma sono in buona compagnia con diversi giudici sportivi che sono arrivati alle mie stesse qualunquistiche conclusioni. E sono in buona compagnia anche di un certo avvocato di nome Zaccone che, incredibile ma vero, era ancora più qualunquista di me. Figuriamoci un pò se posso sentirmi solo
Con questo passo e chiudo. Qui mi fermo anch’io. Parliamo di tennis che è molto meglio
8 Novembre 2007 alle 01:12
Nessuno di voi ha acquistato il match di Davis 79 Panatta-Lendl uscito in edicola un paio di anni fa ?!?!?
Ehi, come vi permettete ! L’ho prodotto io !
8 Novembre 2007 alle 08:59
Stefano Grazia con questa cosa del misunderstanding del xy non hai mica tanto torto poi, certo qulitativamente il caso raccontato da Cino Marchese e le tue proposte per il futuro sono ben distanti, ma penso che tu ti riferisca più al principio di “fair play” ed effettivamente truccare i sorteggi non è una cosa da andarne tanto fieri, c’è l’attenuante che erano altri tempi.
L’ho gia inserito un paio di volte ma forse qualcuno non l’ha ancora visto e siccome il video è in riferimento al fair play degli altri tempi trattati nel topic lo ripropongo
è connors che mostra il suo fair play contro barazzutti e l’arbitro che lo elogia, interpreta e difende per questo… provate ad immaginare un simile caso con davydenko nelle vesti di barazzutti e nadal in quelle di connors, e magari provate anche ad invertire i nomi dei sostituti in qesto gioco mentale, forse cambierebbe anche il risultato
http://www.youtube.com/watch?v=ceB4ZpeJPao
8 Novembre 2007 alle 10:23
Sempre sui sorteggi di Panatta in Italia, ricordo chel nel 1978 (anno in cui ando’ in finale portato in braccio da noi romani ) fu sorteggiato al primo turno contro Vitas Gerulaitis … direi proprio un sorteggio difficilmente truccato …
E’ chiaro che se Adriano nostro poi va contro Vitas sotto 5-0 nel primo set, o rischia contro Hank Pfister, o Higueras si “permette” di metterlo sotto brutalmente .. noi romani “dobbiamo” pur difenderlo .. o no ?
8 Novembre 2007 alle 11:25
QUESTO E’ CALCIO, NON TENNIS… UBALDO CHE SI FA? (G.D.N.)
Enzo Cherici, mi risulta che i giudici sportivi abbiano interpretato un “diffuso senso popolare”, vai a leggerti la sentenza… Resta il fatto che hanno condannato la Juve senza uno straccio di prova, e infatti nella sentenza risulta anche scritto che “si sono alterate le partite SENZA ALTERARE IL CAMPIONATO”, e come questo sia possibile dimmelo tu… Inoltre hai detto un altro dei luoghi comuni, che Zaccone avrebbe chiesto la B. Chi è obiettivo e non vuole creare polemica affermerebbe di certo il vero, e cioè che Zaccone VOLEVA UN TRATTAMENTO EQUO, la B A PATTO CHE ANCHE LE ALTRE SQUADRE AVESSERO UGUALE SANZIONE, non ritenendo la Juve responsabile (eventualmente) più delle altre.
Capisco però che il fatto che la Juve fosse troppo forte dava ormai fastidio e tutto quello che si è sentito e continua a sentirsi avvalora questa ipotesi. Era l’unico modo per toglierla di mezzo per un bel po’ di tempo.
D’altronde si potrebbe andare avanti all’infinito, da quel famigerato gol di Cannavaro in Juve-Parma, nato da un calcio d’angolo inesistente, ma questo ci si guarda bene dal dirlo… Ai favori dell’ultimo scudetto, per esempio Juve-Parma (ancora!), finito 1-1, dove la Juve doveva perdere… Benissimo, togliamo un punto, aggiungiamone due per Chievo-Juve (rigore clamoroso negato a Ibrahimovic) e il saldo quanto fa? Juve-Udinese gol in fuorigioco di Del Piero, meno due, Lazio-Juve, rigore negato, più due, il saldo quanto fa? Come vedi si potrebbe andare avanti molto, ma penso che possa bastare… Ah, dimenticavo: le SIM agli arbitri!!! Ecco la prova provata dello scandalo!!! Mi sembra però che quando Bergamo ha detto che parlava con tutti si disse che c’erano conversazioni e conversazioni… Bene, ammesso che le schede fossero effettivamente di Moggi, quando usciranno le intercettazioni di quelle chiamate e si sentirà dire FAMMI VINCERE chiederò pubblicamente scusa a te e a tutti, ma fino a quel momento sono autorizzato a pensare che chi afferma certe cose è in malafede.
Sia chiaro, senza nessuna polemica, Enzo, ho scoperto da poco questo blog, sono un grande appassionato di tennis e spero di leggerti e risponderti per molto tempo su questo meraviglioso sport, forse un po’ snobbato ma che dà emozioni uniche. Un saluto anche a tutti gli altri frequentatori del blog.
Nota di UBS: Al di là dei contenuti, condivisibili o meno, questo post parla soltanto di calcio e di un argomentoi dibattuto su migliaiai di siti calcistici. Poichè non voglio scoraggiare Coxerello dal frequentare questo sito, stavolta glielo pubblico, ma non pubblicherò nè le repliche nè altri interventi calcistici (fino a quando, come del resto avevano proposto diversi, non ci allargheremo ad altri sport…e io sulla Fiorentina seconda in classifica a volte sarei anche felice di farlo ma mi trattengo)
8 Novembre 2007 alle 12:58
bravo Ubaldo, continua a trattenerti
di calcio ne abbiamo gia abbastanza e ci sono anche molte varianti del glorificato calcio che sono ancora più difficili da digerire ma inevitabili, tipo calcio nei denti dell’informazione etc.
8 Novembre 2007 alle 13:47
Ho iniziato rispondendo ad un post ironico, comunque condivido il fatto che qua si debba parlare solo di tennis, il problema è che a volte ci si lascia prendere la mano… Approfitto per esternare la mia stima nei confronti di Ubaldo, altro personaggio che ha fatto e sta facendo davvero tanto per il tennis, al quale chiedo un parere sul fatto che la Rai, oltre a trattare il tennis in modo alquanto superficiale, non trasmetta, nemmeno saltuariamente, qualche vecchio incontro, di cui detiene i diritti, magari proprio di Panatta nel suo periodo migliore, o quantomeno non pubblichi qualche DVD dedicato per esempio a Roma e Roland Garros del 1976.
8 Novembre 2007 alle 14:09
Il calcio può essere trattato in migliaia di altri siti, qui deve esistere solo il tennis!
8 Novembre 2007 alle 15:23
Questa è una risposta per Luca che mi chiede più notizie di Jack Kramer.
Jack Kramer è stato un immenso giocatore praticamente imbattibile nel suo periodo d’oro che è stato nel 46/47 anni in cui vinse una volta Wimbledon e due U.S. Open poi passò professionista e diede vita alla famosa “Troupe Kramer” portando in giro per il mondo i migliori professionisti di allora a partire da Segman a Trabert da Olmedo a Segura per poi finire a Hoad, Rosewall,Laver. Fece offerte per allora strabilianti a Nicola Pietrangeli che però non accettò mai preferendo rimanere dilettante. Fu il primo vero impresario del tennis facendo parlare di sè e della sua troupe in tutto il mondo.Li portò dappertutto ed in Italia fu Carlo Della Vida che organizzava queste kermesse che erano vere e proprie esibizioni. Personalmente li vidi diverse volte e mi ricordo particolarmente quella fatta presso il Tennis Club Genova agli Orti Sauli in cui eccezionalmente giocò anche Althea Gibson che aveva appena vinto gli US Open. A volte giocava anche il grande Jack specialmente proprio agli inizi con un altro mito del tennis Pancho Gonzales che pochi hanno avuto la fortuna di vedere.Io ho il privilegio di conoscerlo personalmente e di averlo per anni frequentato alle riunioni dei direttori di torneo quale direttore del Torneo di Los Angeles e nel board dell’MIPTC, che vuol dire Men International Professional Tennis Council che prima dell’attuale ATP Tour Bord gestiva e regolamentava il tennis maschile. Ci riunivamo tre volte all’anno Wimbledon, New York US Open e New York Master e qualche volta Parigi ed io tutte le volte avevo la possibilità di parlare e dialogare con il grande Jack e mi ricordo che una volta per difendere la posizione di Palermo nel calendario non la smettevo mai di raccontare l’importanza e la tradizione (Ahimè) del torneo e cercando di spiegare il concetto non mi stavo mai zitto fino a che Jack tuonò ” la vuoi smettere Cino di parlarci di Palermo che io conosco e ci ho giocato molto prima di quando tu sei stato per la prima volta!!! ” . Immediatamente mi azzittii e poi pensandoci dicevo tra me e me che non mi pareva vero aver parlato e discusso con Jack Kramer un uomo con una personalità ed un carisma secondo a nessuno. Figuratevi che una sera all’Essex House di New York ero con mia moglie e degli amici a chiaccherare prima di andare a letto, quando sulla porta dell’albergo appare Jack ed io immediatamente scatto in piedi e dico a mia moglie” Alzati c’è Jack Kramer !! ” e “chi sarà mai” rispose lei. Ed io di rimando ” Alzati e basta sei davanti al più grande di tutti in tutti i sensi” Lei mi diede fiducia e lo fece e poi gli spiegai chi fosse.
Non ho notizie recentissime, ma lo sapevo in buona salute a giocare a golf a Palm Springs e precisamente presso il “La Quinta Country Club”mentre le attività di famiglia le conduce suo figlio Robert che ha un figlio e indovinate come si chiama ? Naturalmente Jack !!
8 Novembre 2007 alle 16:05
altra perla di cino: grazie!
8 Novembre 2007 alle 16:27
Se ammettiamo che ci siano stati questi aiuti, possiamo anche facilmente intuire che per il bene del torneo e quindi del tennis, durante i match qualche giudice di linea o di sedia, abbia potuto favorire gli eroi locali (o comunque i grandi giocatori), con errori unidirezionali. Ma alla fine, detto tra noi, chi se ne frega.. a proposito vorrei chiedere a Cino se ha qualche aneddoto sugli stratagemmi utilizzati dagli organizzatori di Roma per evitare che nell’albo d’oro di Roma ci finisse ‘Mantilla’. Quello deve essere stato veramente un brutto colpo per il tennis (altro che scandalo scommesse).
Gianni
8 Novembre 2007 alle 17:28
Coxerello, purtroppo le registrazioni delle telecronache delle finali di Roma e Parigi 1976 di Panatta non esistono .. altrimenti avrei pubblicato quelle invece di Panatta-Lendl Davis 79.
Per inciso, non esistono nemmeno piu’ le registrazioni della finale di Coppa Davis 1976.
Se poi a qualcuno interessano i dettagli, sono a disposizione.
8 Novembre 2007 alle 19:49
Sono solo io che ho trovato commovente kla scena di Cino che obbliga la moglie ad alzarsi al passaggio di Jack Kramer? E’ che quando altri riconoscono la grandezza di qualcuno e gliela tributano, io spesso sento qualcosa dentro…
9 Novembre 2007 alle 01:22
Fabio P.,
è un vero peccato non aver conservato quei documenti importantissimi; non riesco a capire, dato per scontato che la Rai li abbia trasmessi a suo tempo, come abbia fatto a non registrarli, o a smarrirli, o a distruggerli…
9 Novembre 2007 alle 07:50
Il problema della conservazione e’ relativo a tutto quello che venne trasmesso prima del 1977, anno in cui comiciarono ad utilizzare l’RVM.
Prima la maggior parte dei programma sportivi che andavano in diretta non venivano affatto registrati.
Ti assicuro comunque che la RAI, con tutti i suoi difetti grandi o piccoli, e’ molto meglio di tante altre televisioni piu’ celebrate come ad esempio la TSI, la Svizzera italiana, che spesso viene portata ad esempio.
Questi ultimi cancellavano le cassette ogni tre mesi, anche dopo il 1977.
9 Novembre 2007 alle 07:54
Dimenticavo … in RAI TUTTO il tennis trasmesso da metà 1977 in avanti, precisamente dalla Davis Spagna-Italia, è presente.
Altre tv non hanno conservato assolutamente niente !
Da parte mia mi sto dando da fare per “rimediare” qualcosa … vi faro’ sapere.
9 Novembre 2007 alle 09:21
?e’ riferito a jack kramer quell’aneddoto di quella volta che
..arriva in un posto dove hanno montato al volo un campo, comincia la partita e…gli vanno fuori i colpi di un dito… borbotta un po’ poi all’ennesimo out chiede ”controllereste cortesemente le dimensioni del campo?”. lo misurano -perche’ e’ lui a chiederlo- ed e’…2 centimetri piu’ piccolo.
??!
se non e’ vera e’ ben inventata, rende l’idea del personaggio dell’epoca e… del suo livello di gioco.
9 Novembre 2007 alle 10:58
@maxaldos 9 Novembre 2007 alle 09:21
non vorrei essere irriverente difronte a questo grande Jack Kramer dipinto ma questo aneddoto mi sembra piuttosto inventato da un pallettaro stagionato, un buon giocatore mira le righe mica tira i colpi per abitudine calcolando che caschino dove abitualmente vanno a finire, se cosi fosse come farebbe con diverese altitudini geografiche?
9 Novembre 2007 alle 11:24
Grazie Fabio P. per le precisazioni, un solo appunto sulla TSI: io abito nella zona di Vercelli e riesco a riceverla sul digitale terrestre. Devo dire che in fatto di copertura sportiva non è nemmeno lontanamente paragonabile alla Rai. Sulla TSI vanno gli Slam, i Master Series nelle fasi finali se c’è Federer, due partite di Champions ogni turno, la Coppa Uefa, che la Rai ormai non sa più nemmeno cosa sia, l’estate scorsa mi son visto TUTTE le partite dei mondiali, che in Italia altrimenti erano visibili solo con Sky, poi Formula 1, Motomondiale, sci, e chi più ne ha più ne metta… Non discuto quello che dici della TSI in merito alla conservazione passata degli eventi, ma oggi non c’è davvero paragone, anche se bisogna dire che il canone è molto più alto, se non erro sono l’equivalente di 300 euro circa all’anno (in Svizzera il canone si paga con scadenza trimestrale). Io sono un grande tifoso di Federer e il tutto è iniziato quando avendo preso un decoder digitale terrestre ho cominciato a vedermi le partite proprio sulla TSI…
Tornando a Panatta ricordo di aver visto sulla Rai quella partita di Coppa Davis dove diede 6-0 6-0 finale a un giovane Lendl; era davvero un Panatta mostruoso!!!
9 Novembre 2007 alle 11:57
Per FabioP.
Credo che una partita da rivedere sarebbe il match tra Panatta e Connors giocato nel 1978 all’Open USA, vinto da Jimbo in 5 set.
Secondo Tommasi, quella fu lamigliore prestazione di Adriano Panatta, nonostante la sconfitta in 5 set.
Memorabile in particolare un punto vinto da Connors con un passante impossibile, secondo Tommasi “dalla terza fila della tribuna”. Quel punto è stato ripreso, fu trasmesso tempo fa da Sky, quindi forse la televisione americana ha il filmato dell’intero match.
Io lo vedrei volentieri.
9 Novembre 2007 alle 12:48
Roberto, sei sicuro che fosse un passante? Se non sbaglio, il colpo in questione era una risposta di rovescio ad un servizio spaventoso di Adriano, che Connors giocò, eccezionalmente, addirittura con una mano sola.
9 Novembre 2007 alle 12:50
Roberto, ho smosso mezzo mondo per quel match, che purtroppo in Italia non abbiamo mai visto.
Niente da fare … ho messo in mezzo addirittura Bud Collins tramite Daniele Azzolini & Company di MatchPoint !
Comunque non mi arrendo !
9 Novembre 2007 alle 12:52
Coxerello, tieni d’occhio la rivista MacthPoint nei prossimi mesi … chissa’ che quel Panatta-Lendl non venga accluso alla rivista …
9 Novembre 2007 alle 12:59
Nemmeno la televisione francese ha l’intera finale del Roland Garros 1976 tra Panatta e Solomon .. solo spezzoni …
9 Novembre 2007 alle 13:00
avec-ave a te
ma guarda che non e’ cosi’- qualunque pallettaro stagionato, e non solo grande giocatore, ‘’sente” i colpi e le distanze, non solo le guarda e valuta… mai fatto cesti-agonistica con i coni? sfide a centrare tubi o lattine o esercizi di lunghezza? ti alleni e abitui-”facile” a una lunghezza con riferimenti ma poi anche a prescindere .
i tiri da 3 punti nel basket se sposti la riga mica sono la stessa cosa, se ti entrano cmq perche’ si hai punti di riferimento ma anche senso della collocazione negli spazi..
sentire il colpo e giocare lungo e preciso da abitudine a prescindere da riferimenti non e’ cosa eccezionale o incredibile-per niente. anzi.
anche alzare un pallonetto spalle alla rete.. si educa e si puo’ anche avere ”naturalmente”.
e se c’e’ vento o altura o l’altro tira piano o hai corde nuove…
giochi lungo e preciso lo stesso, altroche’!!
poi che l’aneddoto sia vero, amen, avec. eppero’ i campi li montavano a occhio , come il tennis in piazza, e certe osservazioni su righe –ad esempio a volte piu’ larghe come wimbledon- o dubbi su campi… a fisarmonica -come in panatta-warwick- ce ne ho piu’ di uno…
9 Novembre 2007 alle 13:09
Quello che ho di Panatta sono i seguenti incontri:
Parte di Panatta-Borg finale 1978 Roma (che fu parzialmente rimandato in onda dalla Rai dopo una finale di Roma con Rafter .. dato che duro’ meno del previsto)
Panatta-Lendl Davis 1979 (Match prodotto da me, costato un sacco di soldi e con il quale ho perso un bel po’ di soldi)
Tutto il match di Davis 1977 tra Panatta e Alexander (match comprato da me e da altri 3 miei amici da Channel 7, la tv australiana, per la bellezza di un milione delle vecchie lire ! Il match poi fu “veicolato” su internet da qualcuno dei miei tre amici .. se lo scopro lo faccio fuori)
Parte di Panatta-Connors Roland Garros 1980 primo turno
Una ventina di minuti di Panatta-Gerulaitis esibizione a Portorico
Un pezzetto di Panatta-DuPre Wimbledon 1979
Un altro pezzo di un Panatta-Pecci a Montecarlo
il doppio di Davis Panatta-Bertolucci contro gli inglesi nella Davis 1976 (una decina di minuti …)
E altre minuzie …
Questo solo per la cronaca e per evidenziare quanto sia difficile trovare materiale degli anni 70 ….
9 Novembre 2007 alle 13:59
maxolds certamente ;> è proprio quello che volevo intendere, la lunghezza di palla è una cosa che impressiona più un pallettaro che un vero giocatore, al quale un certa regolarità nella lunghezza di palla viene naturale a meno che non venga dominato da un avversario con colpi di tecnica pesantezza e velocità superiore. Per un giocatore di classe avere una palla lunga è il punto di partenza indispensabile sul quale costruire dei colpi precisi e di un certo peso, mentre per un pallettaro è il punto d’arrivo infondo all’orizonte.
Fabio P. perchè non fai una buona cosa e metti tutto su youtube? Non credo che sia ormai più possibile rimediare qualche soldo per quei filmati. Poi perchè tenerli rinchiusi nel cassetto quando c’è una manciata di malati ai quali farebbe piacere rivederli o farli vedere ai propri nipotini? fai una buona azione dai!
Ubaldo visto che si parla di Kramer e di quel fri fri di Tilden, potresti raccontare qualcosa su Umberto De Morpurgo? So che era ebreo con origini inglesi e austro ungariche, ma che fine ha fatto, è una vittima delle persecuzioni? Magari Gianni Clerici ha scritto qualcosa a riguardo e potresti proporlo o indicare un link, se si puo trovare in rete un suo articolo.
Certo che erano veramente altri tempi quelli, non che adesso manchi l’ipocrisia ma oggigiorno se beccassero uno come Tilden con dei teenagers dubito che gli darebbero solo un paio di mesi di galera, e altro che hall of fame.
9 Novembre 2007 alle 14:15
no Nikolik, il colpo di Connors fu un passante di rovescio ad una mano in lungolinea … Ho quel punto in una videocassetta.
9 Novembre 2007 alle 14:40
Credo, comunque, che fossero altri tempi si giocava ancora con le rachette di legno e i premi e gli sponsor non erano quelli di oggi. Erano piccole astuzie in un modo goliardico. Se oggi si potesse controllare a livello modiale il gioco sarebbe molto diverso.
9 Novembre 2007 alle 14:57
Avec Double Cordage, perche’ parli di “rimediare qualche soldo” ?
Mai venduto nulla, a parte Panatta-Lendl in edicola, operazione che ha avuto un costo di oltre 20.000 Euro, tra materiale e soprattutto diritti, e che ha portato ad una perdita di 10.000 Euro !
Sono un collezionista che si sbatte per cercare roba in tutto il mondo, spen dendo del suo, e pure molto.
Mettere su YouTube ? Forse qualche minuto …
Ma non metterei mai un intero match.
9 Novembre 2007 alle 15:05
Avec double Cordage: com’è la storia di Tilden con dei teenegers…….non la sapevo
9 Novembre 2007 alle 15:10
Preferisco regalare copia di quello che ho a chi me ne fara’ richiesta.
Non ho la possibilita’ di copiare cassette .. se qualcuno di Roma se le viene a prendere e fa delle copie su DVD per un numero limitato di persone e’ il benvenuto.
Naturalmente niente deve finire in mano a color che vendono su internet.
9 Novembre 2007 alle 15:31
Fabio P., ma sei per caso stato promoter od organizzatore o comunque uno del ramo, visto che parlavi di aver comprato certi match? Il Panatta-Borg del 78 l’ho visto in diretta, se non erro nel primo set Borg fu punto da un’ape e perse nettamente, per poi vincere al quinto. Hai citato Panatta-Alexander: per vedere il doppio di quella finale di Davis io, allora dodicenne, mi alzai nel bel mezzo della notte quando purtroppo il match, che non era durato molto essendo stato stravinto dai nostri, era appena finito, e in più mi beccai le ire di papà…
Certo che ora tutto quel che viene trasmesso viene conservato e tra 100 anni i nostri (fortunati) eredi potranno vedere tante belle partite degli anni 2000…
9 Novembre 2007 alle 15:50
Coxerello, sono titolare di una società di informatica e grandissimo tifoso di Adriano Panatta. Sono del 1963 quindi l’epoca di Panatta l’ho vissuta.
Per anni ho cercato matches di Panatta, trovando molto poco.
Non ricordo nemmeno piu’ come e’ nata l’idea di produrre un DVD …
Comunque mi sono dato da fare, ho contattato la RAI, cercato il materiale.
Ho ripiegato su Panatta-Lendl, come dicevo, perche’ nulla e’ presente di precedente al 1977.
La ricerca e’ stata difficilissima poiche’ la catalogazione e’ molto lacunosa.
Non e’ facile trovare i matches anche se sono presenti in archivio.
Per esempio Panatta-Borg di Roma 1978 e’ catalogato sotto la voce “ore 14.30 sport”, quindi si deve fare molto affidamento sulla propria memoria …
Ho poi verificato a chi appartenessero i diritti relativi alla Coppa Davis (la Federazione Internazionale che fa poi gestire il tutto dalla IMG).
Ho contattato la rivista Il Tennis Italiano per veicolare il DVD tramite loro.
Dapprima si sono mostrati disponibili, poi si sono tirati indietro.
Tieni presente che tutte le spese me le incollavo io in ogni caso.
Poi ho contattato la rivista MatchPoint e ho cosi’ conosciuto persone davvero squisite come Daniele Azzolini e Adriano Panatta (conoscerlo era il mio sogno di bambino, pensa quindi come stavo )
Si sono dimostrati molto disponibili e perbene.Sono molto contento di averli conosciuti e soprattuto con Daniele Azzolini ci sentiamo spesso.
Per una sorta di cortesia ho informato anche la FIT … che per tutta risposta mi ha mandato una bella lettera di DIFFIDA a pubblicare “qualsiasi cosa di cui potessero avere i diritti” !
9 Novembre 2007 alle 15:57
@ anto
Tilden a quanto pare era omosessuale (lo ha scritto anche Gianni Clerici; n.di Ubs), almeno non si sa di nessun rapporto con una persona dell’altro sesso, mentre dopo i quaranta anni pare abbia avuto rapporti sporadici con uomini e appunto anche con ragazzini. E’ stato punito per un rapporto con un quattordicenne consenziente, sempre cosi ho letto, e poi una seconda volta sempre in tarda età per aver fatto delle avances ad un sedicenne. Su wikipedia.org ci sono ulteriori dettagli. Se mi è permesso dare il mio parere è una storia tutta altro che bella, per carità non vorrei sfociare nell’omofobia. Ognuno faccia quel che gli pare, però un cinquantenne che sta dietro a dei ragazzini non è una persona che posso stimare, seppur sportivo ed educato.
stranamente fu proprio Tilden a sdoganare il tennis considerato fino allora uno sport per ricchi effeminati, probabilmente perchè Tilden era un uomo atletico, alto e con le spalle large, con un gran servizio e dei colpi da fondocampo potenti, cosa che non era la norma allora.
i suoi modi in contraddizione al suo gioco invece erano effeminati. Inoltre era una specie di ricco bamboccione, che ha vissuto fin oltre i quarant anni a casa della zia, e morto tuttavia senza un soldo avendo speso tutto in vani tentativi di sfondare nel cinema e teatro. Ha scritto anche dei libri alcuni anche sul tennis. meglio chiedere ad Ubaldo o Cino comunque, che ne sanno sicuramente di più e con fonti più autorevoli.
@ Fabio P. non volevo provocarti, la mia era solo una constatazione, infatti lo dici anche tu che sono andati persi 10.000 euro in una sola pubblicazione. Ad ogni modo c’è il P2P e non c’è bisogno di vendere nulla tramite internet (confesso che non sono preparato sull’argomento, non vorrei che invece ciò fosse reato e potesse risultare istigazione a delinquere…n.di ubs)
ma tornando al dunque su youtube in effetti basterebbero un paio di minuti anche se c’è gente che mette intere partite tipo http://www.youtube.com/user/jsnapple
ad esempio un paio di punti di connors-panatta sarebbero gia una gran cosa
una maggiore cultura dello sharing ovvero condividere non farebbe male a nessuno, in fondo è anche il motivo per frequentare questo blog, condividere la passione con altri appassionati, poi se ne scaturiscono anche informazione, dibattito, miglioramenti e approfondimenti ben venga.
9 Novembre 2007 alle 16:04
Coxerello, se hai una copia di MatchPoint trovi il mio nome e cognome nei “credits” sotto la voce “Consulenza Tecnica” … cosa di cui vado molto fiero !
Fatemi vantare un pochino .. per cosi’ poco
9 Novembre 2007 alle 16:12
DIFFIDA a pubblicare “qualsiasi cosa di cui potessero avere i diritti” !
leggo solo ora il tuo post Fabio P. dovrebbero inalzarti un monumento altro che! Avrei argomentato leggermente diversamente nel mio post precedente se avessi letto il tuo ultimo commento.
Certo che ti sei dato prorio da fare, veramente lodevole. Ma tutta questa storia di copy right di quelli e questi altri mi pare fuori dal mondo ormai, è un teatrino infantile, manco si parlasse di segreti di stato e tecnologia nucleare. C’è questa tendenza dilagante a favorire la speculazione alla creatività, arraffare e guadagnare sullo scopiazzare e spolpare fino all’osso invece di impegnarsi in qualcosa di nuovo, di meglio e lasciare le cose gia fatte al loro destino.
meno male che si è innescata una controtendenza per molti aspetti.
9 Novembre 2007 alle 16:19
A proposito della vespa che punse Borg … controllero’ ma secondo me non e’ andata esattamente cosi’.
Borg per scacciare la vespa si diede una racchettata su un sopracciglio …
9 Novembre 2007 alle 16:39
Mah .. io sarei anche favorevole al copyright, dopo tutto come sviluppatore di software non vorrei mai perdere parte dei miei guadagni …
La Federazione Internazionale tramite la IMG ha preso i soldi a cui aveva diritto ma non si e’ mai permessa di contestare l’iniziativa.
Mi sarei aspettato dalla FIT una risposta un po’ piu’ collaborativa, se non addirittura una cooperazione.
Il problema è che vedono il male dappertutto …
9 Novembre 2007 alle 18:51
@Fabio P.
c’è un commento scritto da me, quello al quale mi riferivo precedentemente, che deve essere approvato da ubaldo, avevo scritto una risposta a te e delle informazioni per anto su Tilden, non c’è scritto nulla di particolare, ne tanto meno cose che non siano vere o che non possano semplicemente essere verificate da ciascuno nell era di internet.
è anche vero che non cambia gran che se verrà pubblicato o meno il commento, lo dico qui comunque perchè altrimenti manca un pezzo che era compreso nella mia precedente argomentazione.
nel pezzo mi riferisco anche allo scambio di file, cosa considerata illegale, vorrei precisare che non c’è nulla di illegale nel P2P, l’illegalità sta nel fatto di utilizzarli per scambiarsi materiale illlegale ma non è la possibilià di scambio ad essere illegale, come non sono illegali i siti internet ma è illegale veicolare violenza e illegalità tramite i siti internet.
vediamo di non confondere le cose.
se dovesse essere pubblicato lo si dovrebbe trovare a
9 Novembre 2007 alle 15:57
altrimenti non fa niente …pazienza
ad ogni modo capisco ben che sei a favore del copy right essendo titolare di una società informatica
ci mancherebbe, sarebbe come se Bill Gates facesse pubblicità a linux o al open source in generale.
mi sembra anche abbastanza do quijotesco dibatterne con tè, trovo solo che essendo ormai possibile portare avanti il progresso e l’economia anche facendo a meno del copy right sarebbe meglio che quelli che prima basavano o ancora basano i loro profitti su di esso si diano da fare per contribuire anche loro alla diversa forma di progresso scaturita dalla rivoluzione informatica e non solo trovare modi per soppiantare il copy right o artificialmente sorreggerlo.
con al rivoluzione informatica a mio parere le copie hanno perso valore, mentre il creare del nuovo ha preso valore.
è quindi sul creare che bisogna concentrarsi e non sul copiare quello che si è creato.
prendiamo per esempio questo blog, che senso avrebbe copiarlo? non avrebbe nessun valore, quello che conta è che ci sia stato uno che lo ha creato.
per ipotesi uno potrebbe anche mettersi a copiare ogni argomento e tutti i commenti ma che vantaggio ne traerebbe ma soprattutto la società che vantaggio ne traerebbe?
a differenza della copia invece la creatura di ubaldo ha un valore non indifferente per noi appassionati.
9 Novembre 2007 alle 19:35
Ringrazio Cino Marchese per il simpatico intervento arisposta di una mia curiosità sul giocatore il cui nome ho sempre letto sulle racchette utilizzate da altri grandissimi giocatori. That’s the class of the man !!!!
9 Novembre 2007 alle 19:40
Ero a ridosso del Centrale del Foro Italico quando IceBorg si diede la racchettata. Certo che la vespa ed il lancio delle monetine contribuirono alla partenza lenta del PIU’ GRANDE DI SEMPRE !!!!!! ( Non vorrei scatenare le solite ire di altri frequentatori del blog irritati dalla mia convinzione !!!)
9 Novembre 2007 alle 20:00
Fabio (tralaltro ti chiami come me…), hai sicuramente ragione tu, io ho detto che Borg era stato punto da un’ape intendendo vespa, ma mi ricordo il gesticolare di Borg per scacciarla, non esattamente se l’ha punto, in ogni caso quell’episodio ha probabilmente influito (ma non è detto) sull’esito del primo set. Aggiungo agli altri anche i miei complimenti per tutto quello che ti sei sobbarcato in onore del tennis, bravo!
11 Novembre 2007 alle 11:05
Ringrazio per i complimenti !
Naturalmente per me e’ stato, a parte la fatica, un grande divertimento, soprattutto la ricerca del materiale in RAI.
Andavo dalle 4 del pomeriggio fino a circa l’una di notte .. e ne ho approfittato per rivedere su un piccolo monitor un po’ di match degli anni 70 che mi sono rimasti impressi.
Per esempio Panatta-Borg Roma 78, Panatta-Vilas Roma 79, Panatta-Dupre Wimbledon 79, McEnroe-Connors Wimbledon 77 … peccato che le cassette si inceppassero ogni due minuti e dovessi riavvolgerle con il dito …