Lendl - McEnroe: la sfida infinita

 
25 Ottobre 2007 Articolo di Cino Marchese
Author mug

Ho chiesto ad Ubaldo se avrebbe potuto crearmi uno spazio dove io possa raccontare tante storie da me vissute in tanti anni spesi ad occuparmi di tennis e come io debba fare per avere un mio angolo tenendo presente l’attualità del blog e quello che lui crede opportuno fare. Con discrezione chiedo a chi mi legge se la cosa possa essergli gradita. (Troverete tutti gli splendidi aneddoti di Cino in Storia e Storie, ubs)

Incomincio oggi con una storia che ricorda la grande antipatia che regnava tra Ivan Lendl e John Mc Enroe. Io ero abbastanza amico di tutti e due e per Lendl in quei tempi lavoravo essendo diventato cliente IMG, John lo conoscevo bene, ma come molti sanno era molto amico di Sergio Palmieri che storicamente non è stato mai molto amico mio anche se abbiamo fatto molte cose insieme o contro e ci conosciamo molto bene. (Nel post precedente leggi la risposta di Baccini a Max Hold e la mia controreplica, ubs - E nella Mini-Rassegna stampa mensile curata da Daniele Flavi c’è un interessante articolo sulla preparazione atletica invernale)


Spezzone della mitica finale del Roland Garros 1984. E altri cinque incontri fra Mac, Ivan E Connors

Eravamo alla fine degli anni 80 ed in quel periodo le esibizioni o special event erano molto diffusi ed appunto Sergio ed io avevamo organizzato una serie di esibizioni tra cui ce ne era una a Verona, in una piazza che tennisticamente non era mai rientrata nel grande giro e pertanto c’era grande attesa per questo Lendl-Mc Enroe che la settimana prima avevano giocato ad Anversa nel famoso evento della Racchetta di Diamanti. Se non mi ricordo male l’evento era previsto per il martedì successivo ad Anversa e Mc Enroe, che viaggiava in quella occasione con la moglie Tatum O’Neil i due figli ed una nurse, aveva preteso nel suo contratto anche un aereo privato per il trasferimento da Anversa a Verona. Mi telefona da Cleveland il manager di Lendl e mi chiede che, dal momento che Ivan era venuto a sapere dell’aereo e gli aveva fatto una scenata perchè lui non lo aveva in contratto, se con molta diplomazia io avessi chiesto a Sergio se avesse potuto intercedere su John per fargli avere due posti uno per lui e uno per il suo allenatore che in quell’occasione era il neozelandese Jeff Simpson.
Sergio che lavorava per i nostri concorrenti di Proserv mi dice che avrebbe provato, ma che dati i rapporti fra i due, era molto scettico. Eravamo in un periodo molto diverso da oggi, i telefonini non esistevano e quindi riuscire a parlare con chi dovevi era molto complicato ed era solo possibile attraverso l’albergo o qualcuno del torneo. Pertanto inizia una vicenda non certo semplice tra Cleveland, Sergio che era a Bologna, io che ero a Milano e Anversa dove erano i due che però rifiutavano di parlarsi, il tutto in mezzo al week-end che complicava ulteriormente le cose. Dopo alcune telefonate andate a vuoto finalmente arriva la risposta di John che molto poco volontieri era disposto a dare un posto a Lendl, ma si rifiutava categoricamente di caricare anche l’allenatore. Comunico tutto a Peter Johnson, il manager di Lendl, che mi ringrazia del semisuccesso e mi dice che mi avrebbe fatto sapere i dettagli per il viaggio. Passano alcune ore e Peter mi telefona sconsolato che Ivan pretendeva anche il trasferimento del suo allenatore ed era stato categorico. A mia volta chiamo Sergio e gli riferisco il tutto e a sua volta dopo avere consultato Mc Enroe mi dice che lo era stato altrettanto categorico e se continuava a rompere lo avrebbe mandato al diavolo, che gli faceva piacere anche !! A questo punto richiamo Cleveland e riferisco il tutto ed anche che Jeff Simpson, l’allenatore, fratello di Russel che era stato un buon giocatore, mi aveva chiamato e mi aveva detto che per lui era uguale prendere un aereo di linea e se lo andavo a prendere ed insieme saremmo andati a Verona. Il manager di Lendl era esasperato e mi aveva detto che Lendl si era impuntato e lui aveva molte difficoltà nel gestire la cosa. Da parte mia gli dico che aveva la nostra simpatia, anche di Sergio, ma che non potevamo farci nulla. Finisce che Lendl senza dire una parola e quasi prendendolo per un diritto sale sull’aereo di Mc Enroe ed arrivano insieme a Verona immaginatevi come. Lendl veniva da un brutto infortunio ad una spalla ed era la prima apparizione che faceva e ad Anversa non aveva fatto gran chè, ma le vicende dell’aereo lo avevano talmente caricato che non vedeva l’ora di giocare contro il suo grande rivale e John se avesse potuto lo avrebbe triturato tanto lo odiava. Finalmente arriva il match e i due rivali si scambiano sguardi di vero odio ed inizia uno dei più bei set che io abbia mai visto. Il pubblico di Verona penso che ancora ricordi quella partita ed i due dandosele di santa ragione arrivano al tie-break del primo set. Sulla sedia dell’arbitro c’è Vincenzo Bottone letteralmente terrorizzato do così tanto agonismo e cerca di non sbagliare mai e sul 3 a 2 per Mc Enroe giocano un punto pazzesco che finisce con una voleè di Lendl molto vicino alla riga. Il palazzo dello sport esplode in un applauso che dura alcuni minuti, i due giocatori cambiano campo e Bottone finalmente annuncia il punteggio 4 a 2 Mc Enroe. Lendl a quel punto impazzisce! Sicuro di avere vinto il punto aspettava l’annuncio del 3 pari e quando sente quello che Bottone aveva detto si scaglia letteralmente contro la sedia e scrolla il malcapitato Bottone che pensa di cadere da un momento all’altro e cerca nel suo stentato inglese di calmare Lendl che schiumava rabbia ed aveva rischiato in quel set di farsi male un altra volta pur di non cedere all odiato avversario ed alla fine però si deve arrendere ma quella sera grazie a noi il pubblico di Verona aveva assistito in una cosa che non contava niente ad uno spettacolo degno della finale di un grande torneo.

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30 Commenti a “Lendl - McEnroe: la sfida infinita”

  1. Enzo Cherici scrive:

    Grande Cino. Grazie per queste storie, in particolare per questa. Curiosità: da tifoso storico di Lendl, come finì l’incontro?

  2. angelica scrive:

    Che bellissimi racconti ! Grazie !

    E pensar che ci sono dei ragazzi, che forse a mala pena sanno chi e’ Lendl e McEnroe e per loro quello che e’ successo anni prima non e’ importante o e’ totalmente inutile.
    Non sanno che si perdono!!

  3. roberto scrive:

    Credo che questo tipo di rivalità sia esattamente quel che manca nel tennis odierno. Oggi il comportamento in campo dei giocatori - in particolare quelli di vertice - è fortunatamente molto migliorato. In più anche i rapporti interpersonali fra i big sembrano essere buoni. In generale è molto difficile che due top ten arrivino a detestarsi come facevano i Lendl, i Connors, i Mac. Da un lato, va detto che è stato sicuramente un grande successo per l’Atp aver imposto un sistema regolamentare così efficace. Dall’altro lato, tuttavia, qualche volta un po’ di “pepe” in più non farebbe male allo spettacolo, a patto di non sconfinare nella maleducazione o nell’antisportività.
    Ricordo tuttavia dei match di qualche anno fa fra Coria e Hewitt che, proprio in virtù della reciproca antipatia fra i due, risultavano estremamente interessanti, ben al di là dell’aspetto tecnico, con i giocatori che se le davano tennisticamente di santa ragione, con scambi estenuanti, rincorse incredibili, recuperi mozzafiato intervallati quasi a dogni punto da tonanti “vamos” e “come on” conditi con pugnetti vari e sguardi minacciosi, occhi negli occhi…
    Una delle partite più belle che ho visto agli Internazionali d’Italia è stato un match di primo turno di una decina di anni fa fra Mark Philippoussis e la meteora spagnola Carretero, un giocatore dal gran fisico, in grado di vincere il torneo di Amburgo, che poi è letteralmente sparito dopo una brevissima carriera pro. I due iniziarono a litigare quasi da subito, dopo che un vamos dello spagnolo su un errore non forzato, che all’australiano era parso eccessivo, e al quale era seguito uno smash ravvicinato di Philippoussis volutamente tirato alla sagoma dello spagnolo…
    Per farla breve, ne uscì un incontro memorabile, una autentica guerra, con le voleè e le bordate dell’aussie a sfidare i passanti dell’iberico, colpi eccezionali da entrambe le parti, autoincitamenti plateali, etc. Ricordo i due che a un certo punto, su un altro corpo a corpo a rete, chiuso da un potentissimo passante dello spagnolo tirato volutamente al corpo, restano per quasi un minuto, uno di fronte all’altro, a sfidarsi, occhi negli occhi, con aria torva (e la scena era quasi comica, dato Carretero, piuttosto tracagnotto sebbene ben piantato,arrivava a stento al petto di Philippoussis…) mentre il pubblico impazziva e si divideva equamente fra i due contendenti (con ovviamente il gentil sesso schierato compatto per il bel Mark). Per la cronaca, la spuntò l’australiano per 76 al terzo, e la cosa più bella fu la stretta di mano finale fra i due che, dopo un attimo di incertezza, si trasformò in un abbraccio. Raramente mi sono divertito così tanto.

  4. Stefano scrive:

    Ah ah, spettacolare racconto, sto ancora ridendo!
    Grande Cino, deliziaci ancora.

  5. luca scrive:

    E’ possibile che Cino Marchese scriva molto più spesso sul blog ? E’ veramente un piacere leggere i suoi interventi

  6. Giovanni Di Natale scrive:

    Mi unisco ai complimenti.E’ sicuramente un piacere leggere gli aneddoti che solo uno che ha partecipato alla storia del tennis può conoscere. E Cino è stato sicuramente uno dei protagonisti.

  7. marcos scrive:

    grazie cino: spettacolare racconto!

    sono molto lieto della tua partecipazione: solo ubaldo, tenendo conto della struttura del blog, potrà decidere per una diversa modalità di inserimento dei tuoi racconti. a prescindere da questa, però, continua a scrivere con noi!

  8. Stefano Grazia scrive:

    bellissimo racconto ma altrettanto bello quello di roberto…Ed educativo. Dirò di più: l’abbraccio finale dopo la guerra sportiva fra Philipoussis e Carretero mi ha commosso.

  9. Stefano Grazia scrive:

    Perchè è così che dovrebbe essere. Come nel rugby: se ti placco, senza irregolarità, ti devo però far male,ti placco sperando che tu non ti possa più rialzare.Li avete visti anche voi. E anche ricevere un gran placcaggio, se non è un placcaggio pericoloso, non dico sia bello ma lo accetti e lo apprezzi anche, pur essendone la vittima. Poi,nel terzo tempo andiamo a berci una birra insieme. Ed è così che me li voglio immaginare, Philipoussis e Carretero.

  10. Enzo Cherici scrive:

    Che goduria quel passante lungolineaaaaaaaaaaa :-)
    Chi ha messo questo video è un genio!

    PS Ora però non mettete una voléé vincente di Mac per vendetta eh! ;-)

  11. lallo scrive:

    che meraviglia!!!!!!!!!!!!!!!
    E bello pure il Carrettero Philippoussis!

  12. Matteo scrive:

    Non importa ciò che e’ successo quella sera a Verona l’importante per me e’ aver scoperto, da piccolo, il piacere e l’importanza del tennis grazie ad un mio MITO: IVAN LENDL!

  13. Avec Double Cordage scrive:

    Molto bello questo racconto di Cino Marchese ma anche quello di roberto (25 Ottobre 2007 alle 12:33) e da incorniciare.

    Intanto un altro tennista che si indirizza a fine carriera (al 102 dopo aver raggiunto il su massimo con il 52 quest anno) Eschauer sene esce con una storia di scommesse. In un intervista al tabloid tedesco Sport Bild dice di essere stato contattato telefonicamente per perdere da Nadal a Wimbledon (risultato 62 64 61 per Nadal) e dice di sapere di partite che sono state vendute e che c’è un organizzazione italiana e una dell’est europeo che si danno da fare, e anche che ci sono dei manager coinvolti. Anche un altro trentatreenne giocatore, il tedesco Michael Kohlmann (49 del doppio 0 nel singolare con un carreer high di 98 datato 1998) afferma di aver sentito di misteriose telefonate a giocatori e di gente cha ha bussato alla porta del hotel di alcuni giocatori, questo quello che c’è scritto online sul sito sport bild

    http://www.bild.t-online.de/BTO/sport/2007/10/24/tennis-wettbetrug/wettmafia-eschauer,geo=2748996.html

    http://www.sportbild.de/sportbild/generated/article/tennis/2007/10/24/7416300000.html

    intanto a San Pietroburgo Starace ha battuto un giovane russo intorno ai 200 Mikhail Ledovskikh per 76(4) 62 in tribuna c’era Barazzutti e a quanto pare la sedia del arbitro è sponsorizzata dalla nostra Enel…

  14. Nikolik scrive:

    Bellissimi questi racconti di Cino Marchese.
    Roberto ha scritto un commento che avrei voluto scrivere io, da quanto lo ha scritto bene!
    Oddio, questa è già la seconda volta in pochi minuti in cui io e Roberto siamo d’accordo. C’è veramente da preoccuparsi. Avrò mica qualcosa?
    Ora ci manca solo che io sia d’accordo anche con Giorgio, Enzo e Avec Double Cordage e così mi ricovererò in ospedale per paura di stare male…
    Ma questo Eschauer ora che lavoro fa? Il cabarettista? Veramente ha detto che gli hanno telefonato per farlo perdere contro Nadal (!)?
    Tutto questo mi riporta alla mente di quando nel 1979 telefonarono ai miei genitori (all’epoca ero un under 12) affinchè perdessi apposta contro Borg a Wimbledon. Io, però, non accettai.
    Ma và, Eschauer…
    Invece, credo assolutamente a questo Kohlmann, quando afferma di aver sentito di misteriose persone che hanno bussato alla porta dell’hotel di alcuni giocatori.
    Nessun mistero. Io so come stanno le cose.
    In effetti, quei giocatori erano italiani ma le persone che bussavano alla porta del loro hotel non erano grassi allibratori clandestini con i baffi, ma bellissime ragazze, che i nostri preferiscono all’allenamento sulle superfici rapide.

  15. Cino Marchese scrive:

    Per la cronaca vinse Mc Enroe, ma poco importa perchè il match era finito su quell’annuncio di Bottone perchè poi Lendl, certo di essere stato derubato, quasi non giocò più.Credetemi però che l’impegno e la qualità del gioco di quel set sono stati superlativi.La prossima volta vi racconterò una altra storia che riguarda una esibizione giocata qualche anno dopo tre Agassi e Lendl a Firenze in omaggio ad Ubaldo e a tutti i miei amici toscani Galgani incluso.

  16. Michele Fimiani scrive:

    off topic “PILLOLE DI RASSEGNA-WEB”:
    Non so se qualcuno lo aveva già segnalato ma sul sito http://www.tennis.it ho trovato un articolo di Claudia Faggioni riguardante la coppia Agassi-Graf che mi ha tranquillizzato sulle loro condizioni economiche…
    Difatti, sembra che i circa 200 milioni di dollari guadagnati in carriera non siano sufficienti, e così per incrementare il loro conto in banca hanno cominciato ad occuparsi del mercato immobiliare. Sostanzialmente comprano case, le sistemano e poi le rivendono.
    Ovviamente non si occupano di monolocali…leggere per credere:

    “[…] L’ultimo business, per esempio, è stato l’acquisto del Tamarack Resort a Lake Cascade nell’Idaho, a 1400 km da Las Vegas. Un paradiso tra fiumi e montagne dove i due, assieme al partner “Bayview Financial”, stanno costruendo un comprensorio a cinque stelle che conterrà 300 appartamenti con prezzi da capogiro che oscilleranno tra i 700 mila ai 5 milioni di dollari. […]”

    Non c’è che dire, i due devono essere stati colti dalla paura di ritrovarsi un giorno a vendere i loro trofei come qualche illustre collega…

    Nell’articolo c’e inoltre un riferimento ad un altro grande ex del circuito, Boris Becker, il quale si sarebbe infuriato a causa di una disavventura…con una società di cosmetici!
    Difatti la figlia di 7 anni di Becker sarebbe stata ingaggiata per una sfilata.
    Sfortunatamente la sua presenza in passerella non era stata autorizzta e così la società rischia una multa per aver violato la legge sul lavoro minorile.

  17. daniele flavi scrive:

    d’accordo con tutti……….veramente molto bello il raccolto di cino………….continua cosi!!!! facci rivivere quei momenti indimenticabili!!!Un piccolo richiamo “scherzoso” a michele fimiani…non è che sei un disattento lettore della mia rassegna stampa? i due articoli da te citati sono entrambe nella rassegna di alcuni giorni fa…..tra poco troverete in rassegna le dichiarazioni del giocatore austriaco….ed un interessante articolo sulla preparazione psico-fisica dei tennisti nei mesi invernali…..

  18. Luigi Ansaloni scrive:

    Mmm domani metterò un video con qualche punto di John…Nei video proposti comunque ce n’è uno veramente esilarante: un colpo sotto di Lendl al servizio, Mcenroe che lo guarda con faccia a dir poco infuriata..un bello scherzetto di Ivan, senza alcun dubbio…ma come dicevano i nostri vecchi, chi semina vento raccoglie tempesta (vedere la finale del Roland Garros 1989 contro Chang per credere…)

  19. raffaele scrive:

    belli, molto belli i racconti……complimenti

  20. anto scrive:

    CINO SEI DA OSCAR, TI VOGLIAMO AL POSTO DI BACCINI!!!!!!!!!!!!!!!!

  21. elisabetta scrive:

    Ubaldo direttore Cino Marchese presidente onorario del blog…il racconto è emozionante e divertente, grazie Cino!

  22. fade scrive:

    Si si. A Firenze il FlorenceTopTennis. Esibizioni negli anni ‘80 dove ricordo venne pure Noah. Aspettiamo curiosi! Bellissimi gli interventi di Cino.

  23. Avec Double Cordage scrive:

    @Luigi Ansaloni

    è la scena che meglio mi ricordo del tennis in tv

    chang - lendl roland garros 1989
    http://youtube.com/watch?v=ANFHy-VeJxI

  24. luca naitana scrive:

    erano gli ottavi.la finale era ontro edberg
    grande cino.

  25. Pasquale scrive:

    Eeehh quanti bei ricordi..Io tifavo Lendl, ma il genio cristallino di Mac,era qualcosa di fenomenale!Ricordo che all’epoca puntavo la sveglia..anche alle 3 di notte,pur di vedere giocare Ivan in chissa quale torneo, nei 4 angoli della terra.E non vi dico quale grandissima emozione fu vederlo qui a Torino,in un torneo esibizione disputato al Palasport.Vinse lui…e a fine match nella confusione generale,corsi giu vicino al campo,per vederlo da vicino..ricordi emozionanti e indelebili di quello che era il piu’ bel tennis di sempre!!

  26. LucaGE scrive:

    giovani d’oggi imparate LA STORIA CON LA S MAIUSCOLA:
    IVAN LENDL, IL mito

  27. NEDO scrive:

    X me Lendl era”ZIO IVAN”!Era il mio idolo e porto ancora la sua
    foto nel portafogli(con quella di Baggio!).Il tennis di quegli anni ha offerto
    un numero di campioni impressionante!Tanti Campioni eccezionali tutti nello stesso periodo non si sono più visti.anche per questo Sampras
    e Federer hanno vinto così tanti Slam più dei vari Lendl,Mac,Jimbo,
    Edberg,Becker,Wilander o Borg.Questi giocavano tutti insieme!!!
    Grazie dei bei racconti,
    Nedo

  28. alberto scrive:

    Il servizio da sotto di Lendl con Mcenroe me lo ricordo perchè l’ho visto allora in TV.
    Finali WCT Dallas 1982, Lendl sta servendo forte e Mcenroe si piazza a mò di scherno molto dopo la linea di fondo…così Lendl fà ace.
    Con Chang nel 1989 Lendl aveva risposto attaccando corto di dritto e sbagliando la voleè trai piedi sul passante di Chang.
    Ingloriosa fine della carriera di Lendl al Roland Garros dove negli anni avvenire non combinerà più niente.
    Saluti

  29. christian scrive:

    nel match philippoussis - carretero ero nelle gradinate del mitico campo n.6..e me lo ricordo punto per punto…mentre mcenroe è il piu grande talento tennistico mai visto

  30. christian scrive:

    e con la partita chang-lendl ho iniziato a seguire il tennis!!!

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