Jacopo Lo Monaco – Gulbis/Johansson
“Palo: 0015”

 
28 Agosto 2008 Articolo di Marcos
Author mug

È mezzanotte e le telecamere si spostano dall’Arthur Ashe all’Armstrong, lasciando Djokovic vittorioso su Clement e prendendo Gulbis alle prese con Johansson, Thomas, perché Joachim ha dovuto definitivamente arrendersi ai suoi dolori, purtroppo.

Ferrero e Rossi lasciano il microfono a Jacopo Lo Monaco, che si annuncia: “Eccomi qui”. Segue una breve presentazione dell’incontro ed un rapido riassunto del primo set, vinto con qualche fatica dal giovane lettone. Il rivale svedese, di bianco vestito, porta i capelli più lunghi del solito: così, pare un incrocio tra i lineamenti di Wayne Ferreira, Andry Shevcenko e Ricky Cunningham di Happy Days. Dai primi scambi, sembra che Thomas voglia spezzare il ritmo dell’avversario con frequenti sortite a rete. “Bello scambio. Gulbis è rimasto sorpreso: non si aspettava che il dritto di Johansson sfiorasse il nastro”, Jacopo è subito attentissimo ai particolari. Così come nella lettura tecnica del match: “Un po’ corto questo rovescio d’attacco dello svedese: Gulbis ha avuto tutto il tempo di decidere da quale parte passarlo”. Chiude, poi, il game: “Servizio e bruttissima volée: s’è fatto arrivare la palla addosso. Break per Gulbis. 75 31”.

Come molti addetti ai lavori, Lo Monaco confida nelle qualità dell’astro nascente: “Io credo che questo sia l’ultimo torneo dello slam, in cui non è testa di serie”. Ernests porta scarpe nere, calzini bianchi, braghetta bianca e maglietta nera, con inserti giallo acido: non proprio elegantissimo. Con un ace, salva una palla break concessa col sesto doppiofallo e, poi: “Fantastico! Passante di rovescio lungolinea davvero complicato”, in allungo ed in controtempo. 4 a 1. Per Voi e per gli Amici: Tassoni. Non possiamo più farne a meno. “Palo: 0015”, un dritto di Johansson s’infrange sul paletto che sostiene la rete. Traversa: 0030, un rovescio dello stesso s’infrange sul nastro. “Ancora una bellissima risposta di rovescio: a zero, Gulbis strappa il servizio allo svedese e si porta sul 5 a 1”. Nell’ultimo game del secondo set, Ernests chiede un HawkEye, ma gli servono un cordiale. Trova, così, la forza di salvare 5 palle break e chiude il secondo set: 61.

Dopo una breve sortita sul Grandstand, per assistere alle fasi finali dell’incontro vinto da Kendrick alle spese d’un Mahut, che ormai non vince quasi più, le telecamere tornano a Gulbis/Johansson, non prima di una parentesi sull’avversario più ostico per Nadal: la forfora tenace. Il cronista ricorda agli appassionati che sta per terminare il mandato di De Villiers (con mia discreta gioia) e riferisce che John McEnroe vorrebbe subentrargli. Per Lo Monaco è un’eventualità assai remota: “Poche settimane fa, è stato cacciato dal campo: giocava contro Malivai Washington, ha litigato con il giudice di sedia ed ha insultato anche i suoi fans, che, alla fine, se la sono pure presa”.

Tennis: “Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai…”
John: “Tu sei il mio ieri, il mio oggi…”
Tennis: “Proprio mai…”
John: “Il mio sempre, inquietudine…”
Tennis: “Adesso ormai ci puoi provare, chiamami tormento, dai, già che ci sei…”
John: “Tu sei come il vento, che porta i violini e le rose…”
Tennis: “Caramelle, non ne voglio più…”
John: “Certe volte non ti capisco…”

Nel frattempo, Johansson è avanti per 3 a 2, senza break. “Gran profondità in questo dritto diagonale di Gulbis. E, col quattordicesimo ace, pareggia i conti: 3 pari”. Lo Monaco è sempre molto concentrato: “S’è spostato per giocarla di dritto; forse era meglio colpirla col rovescio”, anche considerando la doppia rasoiata rovescia del lettone. Una zanzara mi corteggia ovunque, Gulbis sbaglia un rovescio e, poco prima della Tassoni, lo svedese si porta sul 4 a 3. Ernests vince l’80% dei punti quando mette la prima ed il 70% quando mette la seconda: mica male, soprattutto contro Johansson, che ha nella risposta il suo colpo migliore. “In un lampo è già 40 a 0!”. Si aspetta il tuono: ace, 4 pari. “Com’è?”, si chiede il cronista, “Buona! Gulbis ha fatto segno all’arbitro che la palla di Johansson è buona! Splendido recupero dello svedese. Il lettone, però, ha gigioneggiato un po’ troppo in questo scambio…”. Vero: è perché si diverte ancora come un matto a giocar colpi di rara bellezza, anche se di scarsa efficacia. Ogni tanto, Thomas si ricorda di aver vinto uno slam: con un’ottima volée bassa di dritto in diagonale, una straordinaria accelerazione di rovescio ed uno smash in arretramento, dopo aver salvato una pericolosa palla break, si riporta in vantaggio. 5 a 4.

Il decimo game del terzo set è forse il più combattuto: entrambi giocano al meglio. “Beh…gran punto! Ottimo il passante di dritto in diagonale di Johansson, ma stupenda la demivolée smorzata di Gulbis!”. “E, alla fine, lo svedese passa…attenzione: set point per Johansson!”. Ace numero 17: ha carattere il ragazzo, oltre che un talento spropositato. Altri due servizi vincenti lo portano sul 5 pari. Il lettone, di natura poliedrica, riceve un applauso per un prolungato palleggio alla Ronaldinho, ma perde il game: 6 a 5 per l’avversario. “Servizio vincente. L’ennesimo per Gulbis: siamo al tie break”. Thomas, finora attentissimo, trova il suo peggio: “L’ha sbagliato! Troppa sufficienza in questo smash…fa finta di niente, ma dentro sta per esplodere”. Gulbis, d’animo quanto mai gentile, cerca di confortarlo con un doppiofallo. Poi: “E’ costretto a giocare una volée da dietro la metà campo…troppo difficile anche per lui. Tre punti consecutivi per Johansson: 3 a 2”. Ernests, a questo punto, chiede un HawkEye: glielo servono subito, che arriva col settimo punto, gentilmente offertogli dal rivale, con un tentativo di palla corta trasformatosi in delizioso assist. 4 a 3 per Gulbis. Lo svedese commette un doppiofallo e, nel punto successivo, sbaglia un facile dritto: “Che disastro…tre match point!”. “E se ne va anche l’ultima risposta di Thomas Johansson! Ernests Gulbis è al secondo turno: lo attende il vincente del match tra Roddick e Santoro”. Ma Fabrizio gioca ancora?

Lo Monaco: 7
Gulbis: 8
Johansson: 7

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10 Commenti a “Jacopo Lo Monaco – Gulbis/Johansson
“Palo: 0015””

  1. Mriz scrive:

    A proposito di Lo Monaco ricordo una sua previsione veggenza :
    “Penso che B.Becker sarà a breve nei primi dieci” (Benjamin..ovviamente)
    Sto ancora ridendo :-)
    La Rossi (cotelecronista) ha la caratteristica di dire bene di chi è avanti nel punteggio e male di chi sta perdendo: gran commento.

  2. chloe de lissier scrive:

    penso da tempo che jacopo lo monaco sia il migliore telecronista di tennis. sopravanza di gran lunga tutti: telepoeti, telepredicatori, telescienziati, telemaestrini e teleintronati.
    marcos è altrettanto bravo nelle sue cronache delle telecronache. un solo piccolo rilievo: il voto a lo monaco è striminzito.
    ma complimenti vivissimi, in ogni caso.

  3. marcos scrive:

    chloe…quando ho letto i “teleintronati” mi son messo a ridere convintamente! poi, ci ho pensato un pò su ed ho stabilito che in questa nuova categoria c’entro anch’io…e con entrambi i piedi!

    jacopo lo monaco è probabilmente uno dei più completi, quanto alla conoscenza del circuito ed alla capacità d’interpretazione delle fasi di gioco.

    essendo tennista ed avendo visto tonnellate di tennis, jacopo, talvolta, non sottolinea come dovrebbe (a mio parere) colpi che raramente i telespettatori hanno avuto l’occasione di ammirare: nessun commento, per esempio e se non ricordo male, ad un incredibile tentativo di gulbis di passare il rivale a rete, con un dritto in diagonale, giocato in corsa e tagliato dall’alto. forse, in quel frangente, stava consultando il livescore, per aggiornare dagli altri campi (cosa che meritoriamente non dimentica di fare). ma queste sono pulci, naturalmente: è veramente bravo e, probabilmente, è il migliore, quando si tratta di commentare in solitudine.

    certo…bisogna che il match offra qualche spunto: il suo abituale ritmo compassato (più vivace di qualche anno fa, comunque), non aiutato da un buon match, fatica, infatti, a stimolare l’attenzione del telespettatore.

    caro mriz, quanto ad arti divinatorie, jacopo è in discreta compagnia: io sono tra i migliori a non beccarci!!

  4. Giuseppe scrive:

    Io Lo Monano lo considero un ottimo commentatore, anche se mi piaceva molto la coppia Antonio Costanzo (ma che fine ha fatto?) e Andrea Gaudenzi (paparino da un anno o giu’ di li).
    A volte comunque mi piacciono pure le partite con talk show incluso, come quelle che si vedono su sky quando a commentare e’ la coppia piu’ bella del mondo formata da Tommasi e Clerici. Oppure il gossip di Marianella.
    A parte gli scherzi credo che Lo Monaco sia ottimo, diciamo che Elena Pero di sky gli sta dietro e poi tutti gli altri.
    A proposito, ma Elena Pero e’ un’entita’ mistica o la sua bella voce e’ associata anche ad un corpo? Io in tanto tempo che seguo le sue performance non l’ho mai vista.

  5. marcos scrive:

    anche a me, giuseppe, piaceva molto il commento di costanzo, così come quello tecnico di gaudenzi, molto simpatico, oltre che competente.

    il mio positivo giudizio su elena pero non potrebbe cambiare se ne conoscessi le sembianze: bionda, mora, magra o cicciottella che sia!

  6. Alex da Livorno scrive:

    Come al solito “c’ha ragione chloe”:
    Jacopo è il miglior commentatore televisivo di tennis sulla piazza, perchè associa competenza tecnica a buon ritmo e simpatia (marcos, sarà pure un pò troppo compassato, ma con Tommasi e Clerici come la mettiamo…), inoltre si evita alcuni stupidi proseliti contro o pro al giocatore di turno o gli eccessi di divagazione che talvolta accompagnano le telecronache di sky!

    Aggiungo un particolare: non solo guarda il livescore, ma scrive copiosamente sul pc per rispondere alla posta (fate caso al ticchettio che si ode in telecronaca).

    Io gli scrivo spesso, ed anche se ovviamente non mi cita sempre (cosa che ormai mi sembra passata di moda in senso generico), lui risponde comunque con una mail personale!

    @ Giuseppe

    La Pero è una grande, ma di sè, quando ascolta commenti di apprezzamento alle sue doti “vocali”, con molta ironia sottolinea che se la vedessero cambierebbero idea!
    Io un paio di volte l’ho vista e in effetti non è uno schianto, però ‘chi se ne frega’

    PS: la coppia migliore era Lo Monaco - Gaudenzi ma anche Paolino Canè è divertente, con i suoi aneddoti al limite dell’inverosimile..

  7. Giuseppe scrive:

    @Marcos ed Alex
    Raga tengo a precisare che la mia curiosita’ su Elena Pero non era riferita al suo aspetto fisico, se bella o brutta a me non importa affatto.
    Ero solo curioso di associare un volto a quella voce che da qualche anno sento spesso in TV.

  8. Andros scrive:

    Elena Pero é semplicemente bravissima. Come tutti i commentatori sia di Sky che di Eurosport. Inclusi gli ex giocatori/trici tra i quali secondo me spicca in modo netto Barbara Rossi.

    Devo dire che il segnalato Gaudenzi per me é nettamente il peggiore. Tra l’altro, é il solito presuntuoso. Bene che non ci sia più.

  9. Giuseppe scrive:

    @Andros

    Rispetto il tuo giudizio, ma ti faccio ripensare alla voce di Costanzo e Gaudenzi rotta dall’emozione quando Roger vinse in Australia contro Gonzales e fece il suo discorso conclusivo tra le lacrime. Sara’ anche scarso come commentatore ma sembra uno cui il tennis piace moltissimo, che non l’ha giocato insomma solo per soldi.

  10. Giuliano scrive:

    Non conoscevo questo luogo virtuale di scambio di civilissimi e competenti pareri, e sono contento di leggere tutti i vostri commenti. Mi fanno sentire in compagnia in un mondo in cui, quando mostro in serenità al prossimo quanto io sia appassionato al tennis giocato e veduto, beh, si viene sempre presi per pazzoidi in grado di “aspettare ore per capire chi vince”…
    Comunque, tralasciando l’orrenda abitudine di Canè di aggiungere un “eh?” alla fine delle sue frasi più stupide (delle volte insiste pure, non capendo che se il suo collega non commenta è per pietà…), su Gaudenzi…beh…spesso è stato simpatico, ma vi ricordate quante volte, durante un recente AusOpen, ripeteva “Bombs Over Baghdatis”, parafrasando la tragedia dei bombardamenti in Iraq per far capire quanto forte stesse tirando Marcos?
    Anche lì, un collega che ogni volta non commentava per pura pietà o vergogna di frasi così inopportune…
    No, no, mille volte meglio il Dott. Lombardi e la sua passione per la fisiologia e la cinetica sportiva…o la rigida applicazione dell’illuminismo iper-razionale di Tommasi, talvolta ai limiti dell’ottusità ma davvero coerente ed apprezzabile!

    Vi ammiro voi che scrivete da queste parti.

    Giuliano.

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