Le pagelle di Marcos:
New York atto finale

 
10 Settembre 2008 Articolo di Marcos
Author mug

Anche in occasione degli Usopen, si tirano le somme dopo due settimane di fuoco: al vaglio, telecronisti e tennisti




Ferrero: 7+

Telecronista vivace, preparato ed appassionato. Mantiene lo stesso ritmo incalzante nei primi turni (Nadal/Phau), nelle fasi centrali del torneo (Murray/Del Potro) e nella finale, stupendamente giocata da Federer. Non nasconde la sua delusione per la partita giocata da Seppi contro Roddick, senza scadere nella critica gratuita. Coraggioso anche quando, diverse volte, critica le scelte della regia internazionale: anche in questo caso, meritoriamente, trova la misura giusta, senza eccedere.

Rossi: 7 e mezzo

Attenta lettrice degli aspetti tecnico/tattici delle partite che commenta, mostra anche grande conoscenza del circuito maschile e femminile. Durante le cronache, spesso ricorda fasi di incontri giocati precedentemente, in altri tornei, che, in una qualche misura, possono essere lecitamente messe a confronto con le fasi dell’incontro che sta seguendo. Con raffinato garbo, trova sempre il modo giusto di affiancarsi al compagno di cronache: segue con attenzione il travolgente fiume di parole del Ferrero particolarmente eccitato, riuscendo ad inserirsi a tempo e con cognizione; interagisce con maggior frequenza, quando accompagna Lo Monaco. Migliora di partita in partita.

Canè: 7+

Rispetto alle sue prime prove al microfono, Paolino è assai più concentrato sul match. Con minor frequenza, infatti, si lascia andare alle sue spigolature o ai suoi commenti “camerateschi” su questa o quella tennista, fidanzata famosa o spettatrice meno nota, malgrado Federico, talvolta, provi a stimolarlo, in questo senso. Ha diminuito pesantemente i suoi “eh?”, al termine delle frasi ed ha eliminato quelle lunghe pause di silenzio che preoccupavano il telespettatore. Comprende e spiega immediatamente la difficoltà di un colpo o le ragioni di un errore, spesso anticipando il replay, che sempre conferma le sue parole. In Gulbis/Roddick e Murray/Del Potro raggiunge il suo meglio. In netto progresso.

Lo Monaco: 8

Preparato, misurato, conoscitore del gioco e del circuito, informatissimo sull’attualità, attento alle domande del pubblico che, da casa, invia mail in diretta. Rispetto agli anni scorsi, esprime un ritmo meno compassato e manifesta maggiormente le sue emozioni: quando, nelle fasi finali di un match od al termine di un punto straordinario, l’eccitazione incrina genuinamente la sua voce, Jacopo rivela tutta la sua passione. La sincera commozione che si ascolta in questi momenti accomuna i sentimenti del cronista e del telespettatore. È forse l’unico telecronista a saper reggere con disinvoltura ore di telecronaca solitaria.

Federer: 10 con lode e pubblicazione della tesi

Per molti, anche per me, in fase calante da qualche tempo, trova il suo tennis migliore proprio in semifinale con Djokovic ed in finale con Murray, rimettendo in discussione tutte le teorie sul suo declino. Il primo set della finale, che fa il paio col primo set giocato a Dubai contro Nadal nel 2006 (per portare un esempio), rimarrà nella storia del tennis come una delle migliori interpretazioni tecniche di questo sport. Col suo dritto poteva comporre una sinfonia, grattarsi il naso, servire gli aperitivi al tavolo, guidare una Ferrari, sfilare dalla tasca interna della giacca il portafogli, firmare un assegno: mai visto un tennista colpire la palla con tale naturalezza e sicurezza.

Murray: 9

Splendido protagonista di un torneo indimenticabile (prima finale in uno slam), mette in fila un Llodra ispiratissimo, un indomabile Melzer, lo stravolto Wawrinka, l’eccezionale Del Potro e si toglie la soddisfazione di battere il numero uno al mondo, Rafa Nadal, sfibrandone l’incredibile resistenza. In finale fa quel che può contro un Federer debordante.

Nadal: 7

Ha il grande merito di migliorare il piazzamento dell’anno scorso, ma trova difficoltà a battere Fish e Querrey, due buoni interpreti del tennis sul duro. Quando incontra un tennista di livello più alto, Murray, cede il passo, non senza lottare fino al penultimo punto: è la prima volta che lo vedo piegato sulle ginocchia, al termine di uno scambio perso e combattuto, usando le sue armi preferite, quelle della corsa e della potenza.

Djokovic: 8

Supera faticando Cilic, Robredo e Roddick, prima di fermarsi davanti a Federer: riesce a strappargli il secondo set, con gran merito, profittando dell’ultima disattenzione nel torneo dello svizzero. Non sembra in splendida forma, ma ottiene il massimo dal suo tennis.

Nalbandian: 4

Vince contro Daniel e Golubev, ma gioca un incontro inguardabile con Monfils: svogliato, immobile, arreso sin dall’inizio.

Cedrata Tassoni: 8

Pubblicità semplice, rapida, dal volume equilibrato.

Acqua San Benedetto: 6-

Prende la sufficienza in zona cesarini. Solo alla fine del torneo, la regia riesce ad abbassare il volume della pubblicità: fino ad allora, era riuscita a svegliare due bambini del 4° piano, ad aizzare il cane del 3°, a sbiancarmi l’acero palmato e rosso ed a destarmi da un sogno bellissimo: stavo servendo sul 4015, 6 a 5 per me, nel quinto set della finale di Wimbledon contro John Mcenroe.

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65 Commenti a “Le pagelle di Marcos:
New York atto finale”

  1. pibla scrive:

    Mito Marcos!!!
    Su Cané non mi convincerai mai, ma su tutto il resto, a partire dalla Tassoni e dal volume delle altre pubblicità in giù, concordo su tutta la linea.

  2. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Dal servizio sugli US Open di Sky Sport, Elena Pero (mi pare martedì, o forse mercoledì):
    “……e comunque questa vittoria non riesce a scalfire il primato nel 2008 di Nadal, che ha umiliato Federer a Parigi e lo ha distrutto a Wimbledon”.
    Nove sette al quinto? Distrutto? E cosa c’entrava con gli US Open? Perchè questa chiosa finale?
    Roba da tifosi, Elena. E quindi, non roba mia.
    Tifosi telecronisti, su rieducational channel, direbbe Guzzanti.
    Hai sentito il servizio, Marcos? Che ne pensi?

  3. Ros scrive:

    Marcelus,ho sentito anche io il servizio. E sebbene la prima parte dell’affermazione dell’ottima Elena è vera,la seconda in effetti è roba da tifosi,roba in cui un giornalista professionista non deve mai farsi trascinare,a mio modo di vedere. Perchè non è la verità,tutto qui. Mi sorprende proprio dalla Pero.

    Marcus,daccordo con quasi tutto,solo una cosa: 8 a Djokovic no.
    Non ha giocato quasi mai il suo miglior tennis e nonostante abbia raggiunto la semifinale non ha mai brillato. Inoltre,è incappato in figuracce teatrali alquanto clamorose. Poi,non è stato allo scherzo e alle battute su di lui (legittime,visto tutto l’accaduto) da parte di Roddick quando è il primo a dire agli altri di non prendersi troppo sul serio arrabbiandosi per le imitazioni.

    E poi Marcus,vogliamo sottolineare la gemma di Canè? “Ma ogni volta che discute con l’arbitro poi tira delle ’sandrine’..” .

  4. Roberto Commentucci scrive:

    Marcos sei godibilissimo. Sto ancora ridendo…

    E hai ragione sui progressi di Cané, non avrei mai creduto che imparasse così in fretta, le sue telecronache sono ormai quasi decenti (ma il tuo voto è generoso…).

  5. Supermad scrive:

    Grande Marcos, le tue pagelle tengono tranquillamente testa a quelle di Giorgio Terruzzi a Grand Prix ;)

    A Nalbandian io avrei dato sv…semplicemente perchè in questo 2008 non è un giocatore di tennis…la tua definizione di “paracarro” è più appropriata.

    Quanto a Canè, lo apprezzo ma mi è rimasta sullo stomaco la sua telecronaca durante la finale del Roland Garros…tifava Federer in modo inaudito…o almeno io ho avuto questa netta impressione.

    PS Non ho visto il servizio della Pero su SKY..certo che se ha veramente detto “Federer distrutto a Wimbledon” allora mi sa che ha visto un’altra partita…

  6. Piero Pardini scrive:

    Marcos, sei unico ed inimitabile come …..
    Un unico neo, e gli italiani?? Un voto a Serena ed a Jelena?

    Comunque vada le tue pagelle sono una pietra miliare INSOSTITUIBILI

    Piero

  7. giulio scrive:

    grande canè; quando il telecronista gli ha chiesto se il passaggio degli aerei sui campi desse fastidio, lui ha risposto “all’inizio un pò si, ma poi ci si abitua, e poi, sai, il secondo aereo che passava era il mio che mi riportava a casa…”

  8. chloe de lissier scrive:

    anzitutto ancora una volta complimenti a marcos. i suoi pezzi sono sempre molto godibili. insieme a roberto commentucci, marcos è lo “scrivano” del blog di cui non perdo mai uno scritto.
    marcelus, serio e preciso come al solito, introduce alcuni argomenti interessanti. penso sia falsa, perché impossibile, l’assenza di qualche partigianeria di fronte a qualsiasi disputa, nella vita. anche gli obiettivi delle macchine fotografiche, quelli che dovrebbere essere appunto “oggettivi” per definizione, distorcono in qualche maniera la realtà. per gli esseri umani è del tutto naturale schierarsi.
    non sono particolarmente infastidita nemmeno da coloro che si autodefiniscono neutrali, come i giornalisti e i cronisti, quando traspare una loro simpatia di fondo per una parte. quel che invece trovo detestabile è la partigianeria ad oltranza che non si fa scrupolo di esagerare fino alla mistificazione. a maggior ragione quando si tratta di persone che per il loro ruolo e per un vantaggio di posizione possono permettersi di esimersi dal contraddittorio. la televisione è una parola senza risposta. l’utente non può nulla di fronte a qualsiasi castroneria o falsità provenga da quel mezzo. è proprio questa peculiarità dei maggiori strumenti d’informazione che li ha trasformati in mezzi di “confusione” di massa, come li ha giustamente definiti qualcuno.
    c’è poco da fare, se non cercare di far crescere ogni giorno la nostra capacità di individuazione degli errori, da qualunque parte provengano.
    segnalandoli, poi, per quanto possibile.

  9. enzo cherici scrive:

    Suvvia…avrà voluto intendere “distrutto moralmente, psicologicamente”. Il che non è così lontano dalla realtà visti i risultati post Wimbledon e che sono occorsi buoni due mesi al buon Roger per tornare ad essere se stesso. Mi rifiuto di credere che una giornalista competente come Elena volesse porre l’accento sul solo aspetto sportivo della vicenda!

  10. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Enzo, Enzo, ha detto “distrutto” e basta. E la Pero, non è “precisa”, è molto più che precisa…molto più di me.
    Sono d’accordo con Chloe. E infatti, quando posso, segnalo.
    Non critico i tifosi, anch’io lo sono stato, di qualche svedese biondo che produceva voleè, e quindi lo capisco.
    Ma non posso non reagire a “cose molto sbagliate”, specie se dette da una telecronista. Una delle migliori, tra l’altro.

  11. marcos scrive:

    sì, ros…djoko non ha mai giocato il suo miglior tennis, condivido. il fatto che sia riuscito a strappare un set ad un federer sempre più sicuro, pur non giocando novak il suo tennis migliore, m’ha fatto propendere per il voto alto. è poi verissimo: quando ti prendi la licenza di sfottere gli altri, devi essere solo felice se qualcuno ti sfotte. al contrario, le tue prese in giro perdono di simpatia e di significato.

    supermad, non ho il piacere di conoscere giorgio terruzzi…ma immagino che sia molto bravo!! (chi si loda, s’imbroda…me lo dico da solo!)

    ragazzi…per me canè è una lietissima sorpresa: ero convinto che il suo punto forte (o debole) fossero le sue battute (a qualcuno piacevano, ad altri no). e, invece, no. anzi…ora è fin troppo serio!

    ho più di un neo, t’assicuro, piero! non aggiungo voti ora a serena, jelena ed agli italiani perchè sarebbe un rimedio poco dignitoso, dal mio punto di vista. per confessarla tutta, ho pensato di dare qualche giudizio in più (proprio a serena, jelena ed agli italiani, oltre che alla regia internazionale di eurosport). poi, il desiderio di chiudere prima del pomeriggio (non so perchè m’è venuto, ma son condizionato dai miei desideri!), mi ha interrotto sull’acqua san benedetto.

    a proposito del mezzo di confusione di massa (a cui aggiungo un’altra perla di jannacci: la televisiùn rimpirlìs la popolasiùn), lo strumento del blog e, direi, il web in generale, offre spazi, in cui si possono leggere verità diverse da quelle propinateci dai mass media tradizionali e consente anche sostanziose critiche a ciò che dentro vi si legge o vi si ascolta.

    non ho seguito il servizio di elena pero, marcelus e, quindi, nemmeno il tono della sua voce, che avrei potuto, in qualche modo, interpretare. se, come dici tu, è stata l’espressione del tifo, allora elena non ha espresso il suo meglio. se, come pensa enzo il metronomo, per distrutto, elena intendeva “distrutto moralmente, psicologicamente”, allora la lettura cambia. non mi pare che elena sia una gran tifosa di nadal…però, potrei sbagliarmi. magari ci legge ed interviene per precisare il suo servizio!

    grazie a tutti!

  12. chloe de lissier scrive:

    a proposito di giornalisti e cronisti. il sig. clerici, nell’articolo su “repubblica” concernente la finale dell’ us open, non ha perso l’occasione per ripetere la litania sulle presunte carenze psicologiche di federer.
    alcuni eminenti psichiatri sostengono che le accuse e le esortazioni che rivolgiamo agli altri nascono sovente da mancanze che in realtà attribuiamo a noi stessi. in buona sostanza, quando diciamo a qualcuno che dovrebbe smettere di giocare a basket perché è negato per quel gioco siamo noi stessi che sentiamo di essere incapaci di giocare a pallacanestro. le disquisizioni del sig. clerici sulla necessità per federer di rivolgersi ad uno psicologo sono troppo insistenti per non destare qualche perplessità sul reale destinatario del messaggio.
    credo inoltre che il sig. clerici sia a conoscenza dell’affermazione del padre di federer, riportata da ubaldo scanagatta: “ho sentito che qualche pazzo (crazy people) suggeriva addirittura che Roger si rivolgesse ad uno psicologo”.
    che ne pensa il sig. clerici?

  13. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Non lo so se era “espressione del tifo”. Non vorrei esagerare.
    Era certamente una cosa “molto sbagliata”, e (nell’ambito di un servizio sul primo trionfo dell’anno di Federer) un po’ fuori luogo.
    Come se dopo Wimbledon, la frase a chiusura di un servizio celebrativo su Nadal fosse stata: “certo, impossibile paragonare lo spagnolo a Roger Federer, 12 volte vincitore di slam”.
    Non c’entrava nulla, insomma.

  14. marcos scrive:

    questo sì, marcelus…questo sì.

    francamente, accetterei solo da un famigliare il suggerimento di farmi curare mentalmente. anzi…mica detto!

  15. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @Chloe
    Esattamente ciò che ho scritto, da qualche altra parte in questo blog, su Wilander e McEnroe. Purtroppo per loro, la partita di domenica è stata la immediata dimostrazione del fatto che sono lor, e non Roger, a non essere riusciti a vincere nulla dopo i 25 anni.
    Transfert, si chiama.

  16. haiv scrive:

    mi sembra stano pero perche elena pero da quello che so è una tifosa di federer(come la maggior parte dei telecronisti) e a me piace molto..si questa parola(DISTRUTTO!) mi sembra fuori luogo

  17. Supermad scrive:

    caro marcos giorgio terruzzi scrive delle pagelle spassose ma allo stesso tempo competenti…quindi la tua autocelebrazione (chi si loda s’imbroda) ha ragione di esistere… ;)

  18. stefan scrive:

    l’aspetto + interessante delle telecronache dell fine psicologo Clerici è che le concede solo se presente sul campo…cosa che fortunamente succede poche volte….

  19. stefan scrive:

    meglio dire “fortunatamente” prima che qualche paladino insorga urlando alla violenza sulla lingua itagliana..

  20. Elisabetta scrive:

    Difetto di proiezione : vedere negli altri i propri difetti.

  21. Alex da Livorno scrive:

    Da Elena Pero neanche io me lo sarei aspettato un commento simile… Fosse stato delle Reggi o della Golarsa, da sempre più attente ai bicipiti di Nadal che alle sue capacità tennistiche, mi sarei stupito molto meno (anzi, per nulla…).
    Sinceramente su sky le cadute di stile, sopratutto nell’esercizio della lapidazione svizzera, sono ormai incalcolabili…

    @ chloe

    Non solo il fine psichiatra Gianni spacca le noci da una vita sulla presunta non conoscenza di Federer di un antico maestro della psicanalisi suo concittadino dei 4 cantoni…
    No, perdura nel sostenere improbabili teoremi tecnici su Roger, tipo:
    ‘usa il back, beato ragazzo’ anche quando sta colpendo il diritto,
    oppure che non sa giocare il passante di rovescio (avviasiamo Stepanek e gli altri poveri sciocchi che così la prossima volta cambiano l’angolo e…tornano sul dritto, evitandosi una dozzina di sassi da sinistra…)
    o l’atavica saggezza del mai dimenticato ‘non sa giocare la volè’ e ‘non ha posizione a rete’…probabimente rispetto al barone Van Cramm.
    Il bello è che ripeterà imperturbabile queste gemme anche dopo le 33/44 discese vincenti a rete della finale…

    Carissima chloe, dalla tua lucida disanima e dalla mia chiosa devo quindi dedurre che Clerici sia un ex tennista ossessivo - compulsivo gramo come la tosse nell’esercizio di questo nobile sport?

    Fammi sapere.. ma ho già una mezza idea della risposta!

    PS @ Marcos

    L’ultima perla di Canè:

    mentre il povero Ferrero sottolineava ingenuamente che per Federer “…non mancherà l’assegno che non è più in formato gigante, e verrà consegnato in busta…”, Paolino lo incalzava terminando con uno spettacolare “…direttamente a Mirka..”!

    Voto personalissimo 10+: !IMPAGABILE!

  22. vale scrive:

    marcos un mito per me, simpaticissimo e molto attento. Bravo e grazie :)

  23. Agostino scrive:

    Bell’articolo Marcos… ti dirò che le pagelle in sé per sé non mi piacciono molto. Non amo i maestrini con la penna rossa, ma tu non esageri e sei quindi più che godibile.
    Ferrero e Lo Monaco sono molto bravi, preparati ed quilibrati (mi è capitato che Lo Monaco rispondesse alle email in privato, confermo, e trovo che il dialogo con loro da spettatore appasionato sia molto naturale) . La Rossi molto meno (mi sa che il 7 1/2 sia abbastanza cavalleresco), mentre Canè, a mio parere, si è fatto una corsa per gli studi di Eurosport dopo la vittoria di Roger per sfogare la gioia che in telecronaca aveva contenuto.
    Credo che, analogamente, la Pero abbia “cerchiobottisticamente” voluto riequilibrare con quell’uscita esagerata, anni di incensamenti di Federer.
    E poi…
    “NON MI TOCCATE CLERICI”
    Premesso che Freud non è connazionale di Federer, semmai di Melzer o di Berdych a dirla tutta, sappiate che più che un transfert o un difetto di proiezione, secondo me c’è un’ammirazione e un desiderio che il buon svizzero assurga a livelli di perfezione tali da renderlo felice e da stupirlo. Da fargli rivivere una seconda (o forse terza) gioventù. Clerici vorrebbe che il buon Roger si armasse di racchetta di betulla e sfidasse i trogloditi moderni a colpi di fioretto. Ciò non può accadere ed il vecchio scriba se ne duole, senilmente, ricordando i bei tempi che furono (tendenza di tanti che hanno passato una certa età..)

  24. Diego scrive:

    Complimenti al geniale Marcos! Spassosissimo! Però io preferisco decisamente Ferrero a Lo Monaco: altrettanto preparato, ha maggiore proprietà di linguaggio e più ironia, secondo me…

    @ tutti quelli che criticano Clerici:
    l’ unico giornalista europeo presente nella hall of fame è un genio che il resto del mondo ci invidia, uno dei pochi italiani da “esportazione”. Del resto l’ Italia va imbarbarendosi ed è quindi naturale che tale fine dicitore trovi sempre meno aficionados, per usare un termine a lui caro. Se chi lo critica lo ascoltasse meglio, scoprirebbe che lui non ha mai fatto mistero nè della sua frequentazione con gli psicologi nè del suo tifo per Federer (che in modo scoraggiante, come ci ricorda lo scriba, non conosce Freud!). Da persona acuta quale è, ha comprensibilmente consigliato a Federer, il quale perde regolarmente da Nadal non certo per motivi tecnici, la frequentazione da uno psicologo, di cui Clerici non si è mai vergognato e non vedo perchè dovrebbe farlo un tennista. Forse però chi non conosce Freud, o chi crede che sia svizzero e non viennese, è imbevuto di pregiudizi da autobus sulla psicanalisi….

  25. Agostino scrive:

    Aggiungo… Lo Monaco in Agassi Blake del ‘05. Occorrerebbe ritrasmettere quell’incontro non solo come classico del tennis ma anche come un classico delle telecronache. Emozionante

  26. marcos scrive:

    m’ero perso la perla di canè, riportata da giulio:

    “danno fastidio gli aerei, paolino?”

    “all’inizio un pò si, ma poi ci si abitua, e poi, sai, il secondo aereo che passava era il mio che mi riportava a casa…”

    secondo me, alex, quella di sopra supera l’assegno che finisce direttamente nelle tasche di mirka!

    l’autoironia è prerogativa solo dei grandi.

  27. chloe de lissier scrive:

    questi apologeti ad oltranza di clerici fanno venire il latte alle ginocchia. lo scrittore e giornalista comasco è essenzialmente un censore, con una visione intransigente dell’esperienza umana, come dimostra tutta la sua opera. si atteggia ancora a direttore spirituale dell’animo umano, pur essendo restato culturalmente su posizioni ormai datate e largamente superate. la stessa conoscenza che dichiara di possedere su freud e sulla psicologia mostra la sua effettiva incompetenza nella materia: le teorie del neurologo austriaco (che sarebbe più esatto considerare come filosofo) sono ormai considerate prive di consistenza scientifica da parecchi anni. il grande merito di freud consiste invece essenzialmente nell’aver introdotto per primo un tema chiave per la conoscenza dei meccanismi della mente umana: la tendenza di questa a costruire una varietà di errori, che il medico austriaco definiva “illusioni”.
    è probabile che federer sappia poco o niente di freud. ma gianni clerici non ne sa molto di più. che poi sia presente nella “hall of fame” mi fa piacere per lui, ma certo non è un fatto che ne garantisca la presunta genialità: significa soltanto che qualche fondazione ha ritenuto che clerici si sia distinto nella sua attività. un’opinione come un’altra.
    infine, consiglierei una certa prudenza nell’uso di certe espressioni: dopo la “milano da bere” e altre siffatte amenità sento ora parlare di “italiani da esportazione”? chi sarebbero, forse gli emigranti?

  28. Shigeru scrive:

    Salve a tutti! Io sono grande amiratore di R.Federe, detto questo ” 7. Nadal quando si trova tennista migliore………………” Hai detto troppo grossa, magari quel momento, forse dovresti coreggere. Quante partite di fila ha vinto Nadal sulla terra rossa? Soltanto Il RE ha riuscito a blokkarLo, Winbldon? per definire che Murray è Migliore di Nadal ce ne vuole ancora un Universo. (io gioco a Club, qui Italia il tennis si gioca prevarentivamente sulla terra, noi sappiamo quanto dura vincere sulla terra quando la partita è equibrato, Servizio non ti aiuta, devi lottare, lottare,,,,,,)
    Chi ha possibilità come voi giornalisti, riferisca a Nadal di smettere di grattare il sedere( C…….) per ogni 15, Ogni Campione ha avuto qualche tick ma cosi brutto mai visto, cambia con quqlche altro tick allora riesco a vederlo un po di più, guarda Federe è perfetto! Anche Diork. Quel 25 rinvarzi pallina prima di servire,lui dirra che per concentrazione, ma secondo me sono suggeriti dai loro Choach(coci) per nervosire loro aversari, per Federe questi trucchetti non gli serve non pensa nemmeno. Ciao a Tutti!

  29. Agostino scrive:

    Ma un momento…
    Clerici tira in ballo Freud la prima volta dopo la finale di MonteCarlo ‘06, alla quale Roger arrivò dopo alcuni matches (i quarti contro Ferrer su tutti) semplicemente perfetti, ed era ritenuto favorito su Nadal. Perse in 4, ebbe alcune occasioni nel 3° per portarsi avanti, ma finì come sappiamo. Fu lì che Clerici tirò in ballo Freud, ma per carità! Non per una tesina sulla psicanalisi, semplicemente per evidenziare come, a suo dire, Federer subisse psicologicamente l’avversario. La reazione di Roger in conferenza stampa non fu “Freud, che cos’è? un doppista slovacco?”, bensì un’espressione interrogativa cui seguì un silenzio che indusse Clerici a scrivere che Roger non conoscesse lo studioso. Suppongo che non sia bello per un campione (per nessuno a dire il vero) sentirsi dire che deve rivolgersi ad uno psicanalista per battere Nadal (del cui tennis, e solo del suo tennis, attenzione, il buon Roger non ha stima). Che poi Freud sia superato si sa, ma Clerici usa una sineddoche per far comprendere ai suoi lettori il concetto. E, me ne dolgo, a ben donde.

  30. marcos scrive:

    shigeru, non ci siamo capiti!

    intendevo dire che nadal, quando ha dovuto affrontare un tennista migliore di fish e querrey, cioè murray, non è riuscito a vincere. non intendevo dire che murray è migliore di nadal, ma che murray è migliore di fish&querrey!

    ciao!

    ps. non è che si gratta il sedere. a mio parere, si sposta la mutanda…

    …epperò, son dettagli un pò troppo pruriginosi per me!

  31. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Perchè, tra i ragazzi di 27 anni, oggi, chi conosce Freud?
    Gianni Clerici è uno dei ragazzi di Alassio, uno del liceo classico uber alles, non uno snob culturale, ma uno snob e basta.
    Detto questo, se non ci fosse stato Clerici, forse non mi sarei appassionato così tanto a questo sport, la cui storia conosce e divulga come pochi.
    E’ superato? Forse si, come il gioco di Edberg. Tuttavia (anche se non sempre lo si apprezza interamente) è comunque molto divertente da leggere.

  32. Supermad scrive:

    Clerici dirà anche delle scemenze a volte…talvolta insiste con i suoi commenti maliziosi a doppio senso (”doppio fallo per la sharapova..eh ’sta ragazza è propensa al fallo”)…però non toccatemelo. E’ uno scrittore di primissima fattura, avete mai letto un suo libro? fatelo, perchè il suo stile e la sua competenza sono inarrivabili.

    Su Canè mi ripeto…fa morire dal ridere, è simpatico, ma a mio parere è troppo tifoso di Federer. Se non fosse per quello lo voterei come migliore spalla tecnica in una telecronaca.

  33. Ros scrive:

    Tuttavia non credo nè che il Padre di Roger nè Roger si riferissero a Clerici. Difatti in conferenza stampa proprio Federer ha detto che qualcuno lo ha chiamato e ha contattato il suo staff per offrirgli il suo aiuto a livello psicologico. E la cosa è davvero incredibile,mi immagino costui o costei che alza il telefono o scrive una mail -qualcuno che evidentemente sa come contattarlo- e chiede se per caso c’è bisogno di uno psichiatra.

  34. kill bill scrive:

    Marcos,
    10 e lode , come sempre.

    Chloe,
    dovresti avere una tua rubrica.

    Il vecchio Scriba,
    per me il suo mondo ideale è quello di Gottfried Alexander Maximilian Walter Kurt von Cramm e sarei curioso di sapere se porta nel portafoglio una sua foto con dedica. (sul comodino ci potrei scommettere che ce l’ha ).
    Alto, bello, biondo, educato, colto, introdotto, ricco, atleta. Un mito.
    Quindi abbiate pietà e mettetevi nei suoi panni, pensate quanto deve soffrire nel commentare quell”ignorante” di Federer che vince gli slam.
    Con Nadal invece è più tollerante perchè deve considerarlo una specie di Tarzan vissuto in cattività da poco entrato nel mondo sociale dal quale non si può pretendere molto di più.

  35. Diego scrive:

    Gli italiani da esportazione sono quei pochi italiani di cui all’ estero possiamo vantarci, un po’ come i vini o l’ olio, solo un po’ meno.

    Veramente non capisco come molti detestino, PRENDENDOLA SUL SERIO, una persona che fa dell’ ironia la musa ispiratrice della propria opera e della propria vita. Clerici è il primo a non prendersi sul serio e sa benissimo di dire cose a volte sopra le righe, ma ben vengano personaggi che conoscano ancora il valore relativo delle cose e affermino senza paura ciò che pensano. Il latte alle ginocchia lo fanno venire quei seriosi che pensano che il gioco del tennis non sia qualcosa su cui valga la pena scherzare o fare ironia, o quelli che si azzardano a fare commenti addirittura offensivi nei confronti dell’ intelligenza del numero uno del mondo. Perchè un conto è ironizzare sulla mancanza di cultura di un ragazzo di 25 anni, un altro è farsi beffe delle frasi di un bambino di sette anni quale era Nadal nell’ episodio citato da Scanagatta. La differenza risiede nello stile, in cui Clerici è un maestro insuperato

  36. Giuseppe scrive:

    Mi sembra che questo post stia diventando un atto di accusa nei confronti del povero Clerici. Fa bene chi lo difende, in fondo lui esprime in modo schietto (anche se molto sofisticato) quello che pensa.
    Siccome la liberta’ di parola e’ di tutti, per me puo’ anche dire che il sole sorge ad ovest…se c’e’ qualcuno che ci crede che ben venga.
    Secondo me criticare un cosi’ grande personaggio sol perche’ dice cose che non si condividono (non facendo male a nessuno) e’ sbagliato.
    Provateci voi a scrivere tutti quei libri e a girare il mondo fino alla sua (non me ne voglia Gianni) veneranda eta’. Questo lui lo puo’ fare solo per il grande amore verso questo sport e non per guadagno o per fama (come se gia’ non avesse abbastanza soldi e popolarita’).
    Quindi viva Clerici, psicologo o no che dir si voglia.

    Per il resto, questo post e’ molto bello, soprattutto perche’ ci stiamo tutti scatenando in commenti dove si aggiungono anche aneddoti (vedi gli aerei di Cane’) altrimenti sconosciuti.
    Mi piace molto leggere questo blog, W Servizi Vincenti!

  37. Ros scrive:

    Ah,io attendop anche gli ipse dixit,quando son pronti! ;)

  38. federico scrive:

    Canè merita di più, anche per solidarietà visto che a volte viene zittito senza pietà quando si dilunga.
    Comunque mi sembra evidente che i telecronisti tifino in buona parte Federer, insomma una sua sconfitta dispiace. Chissà perchè.

  39. chloe de lissier scrive:

    oggi è la giornata del latte. mettiamo qualche puntino sulle “i”. gianni clerici ha responsabilità molto diverse dalle mie: è un personaggio pubblico, ha un uditorio assai vasto e le sue opinioni, come le sue affermazioni, hanno un certo peso perché godono di un’ampia cassa di risonanza. andrebbero perciò calibrate diversamente. il fatto che clerici abbia i suoi “aficionados” significa poco: tutti i personaggi più o meno noti hanno estimatori oppure critici. il fatto non cambia la sostanza delle cose.
    le mie battute su nadal (in ordine di tempo: “brutus”, “l’uomo delle pulizie”, “il ragazzo credulone” e aggiungo ora “plasmon”) sono appunto tali: battute. se poi alcune anime molto pie le giudicano particolarmente offensive dovrebbero allora forse dare più spazio al “bambino” (quello sì) che hanno dentro.
    se non ci riescono mi dispiace per loro.

  40. Stefy scrive:

    Marcos complimenti, davvero ottimi commenti, anche se quell’otto a Djokovic…(ho già letto comunque il tuo punto di vista). Molto azzeccato e divertente il commento su Federer.
    Mi farebbe piacere sapere che voto daresti a Roddick.

  41. Totò scrive:

    Marcos come al solito le tue pagelle meritano di essere lette
    Anche io però, come Piero Pardini in uno dei primi post qui in alto, mi sarei aspettato un giudizio agli italiani, le italiane ed in particolar modo per la ottima Pennetta e le altre protagoniste del tabellone femminile: le Williams, la jankovic alla sua prima finale di uno slam, la fresca medaglia olimpica Safina e la deludente ex n°1 Ivanovic.

  42. Nik85 scrive:

    Mah Freud sarà anche superato, ma senza di lui non si sarebbe sviluppata la psicologia successiva. Il fenomeno del transfert che sottolinea Macelus è stato descritto per la prima volta dal buon Sigmund come trasferimento del paziente sul medico di stati d’animo di amore e odio provati da bambino. Quindi Chloe da ammiratore dei tuoi post ti dico che gli eminenti psichiatri di oggi non è che si siano inventati molto. Sono come Nadal, costruiscono e costruiscono ma il federer della situazione, il genio, è Freud. A parte questo come fai a dire quanto Gianni Clerici sappia di Sigmund Freud? Come è stato detto da Diego non ha fatto mistero di aver frequentato psicologi per cui la sua affermazione su roger non era traslativa, la vedo più come un consiglio paterno di un tifoso dichiarato dello svizzero e nostalgico del tennis che fu. Credo che l’interpretazione a riguardo di Agostino sia la più azzeccata. E poi, insomma, noi federiani siamo una razza ormai in estinzione, preserviamo il buon vecchio Clerici e il suo snobbismo se per contro abbiamo uno dei pochi personaggi ad usare la sua voce pubblica per criticare alcune brutture dell’attuale sistema tennis, e non solo.

  43. Diego scrive:

    Lo so che Gianni Clerici ha un pubblico più vasto della signora, fortunatamente. So parimenti che il tennis è un gioco e in quanto tale mi piace chi sdrammatizza o chi ci ironizza sopra con competenza e ironia addirittura eguali alla protervia e alla mancanza del sense of humour di chi auspicherebbe commentatori di tennis standardizzati nelle lodi al Re Federer o al Muscoloso Rafa. Abbiate solo un po’ di pazienza che Clerici è vecchio e le vostre anime seriosamente massificate avranno ciò che si meritano nelle decadi a venire.

  44. Danij scrive:

    Clerici è un grande quando si lascia cullare dai ricordi e ci fa assaporare le sensazioni di un tennis che non abbiamo visto (almeno io).
    Ironia e humor sono ancora gradevolissimi.

    Certo quando ripete per l’ottantesima volta (al minimo) che Federer per battere Nadal sulla terra deve attaccarlo in back ……. quasi quasi lo metterei lì al posto di Roger a rispondere al tracciante di ritorno di Rafa :-)

  45. Alex da Livorno scrive:

    @ Diego

    Primo: invece di rivolgerti ad un generico “tutti quelli che criticano Clerici”, scrivi direttamente il soggetto cui rivolgi le tue guerre sante…

    Secondo: rileggiti il post, io non ho scritto che Freud è svizzero, casomai ho dato da intendere che il tuo amico scriba (in solo poche centinaia di telecronache) sottolinea l’ignoranza di Federer nel non conoscerlo quasi arrivando a sostenere che sono concittadini (tutti e TRE loro, pensa un pò)….
    Ho idea che il tuo/nostro Gianni non abbia superato del tutto la caduta dell’impero austro-ungarico o qualcosa del genere…

    Terzo: non dire a me che lo critico come fosse un reato all’umana cultura, infatti, sebbene sia ammiratore suo e di Tommasi (leggiti qualche mio post prima di sparare cartuccioni a salve..), ho intriso di ironia il mio intervento, sottolineando alcuni suoi logorroici e spocchiosi modi di essere che senz’altro, da buon frequentatore di lettini di psicanalisi, si riconoscerà!

    Il diritto alla critica, mio buon Diego, è un elementare diritto umano che si chiama esprimere la propria opinione…
    perciò, caro Diego, se non capisci bene l’ironia, cerca almeno di evitere gli interventi censori, questo è un blog, non è quotidiano politico schierato…

    @ Giuseppe

    Appunto Giuseppe, libertà di parola, ma anche tu sembri dimenticare cosa sia solo perchè si tocca un tuo idolo.
    L’adulazione di un personaggio non deve certo ottenebrare l’obiettività nei suoi confronti…

    @ Marcos

    Hai ragione, la perla dell’areo è insuperabile, ma l’antipatia che traspare dalle battute di Canè nei confronti di Mirka è impagabile!

  46. anto scrive:

    Marcos sei sempre un A/C (ndr un assegno circolare)!

  47. marcos scrive:

    circolare, ma scoperto, anto!

    secondo me, paolino, nelle sue battute, in fondo, esprime ammirazione per mirka: credo che per lui riuscire a mantenere una relazione così solida con uno degli uomini più fortunati al mondo sia una grande qualità.

    gianni clerici è un grande maestro: non è immune da errori e, non di rado, li ammette. come molti altri, talvolta, esprime giudizi senza tanta diplomazia: sono assai meno gravi di quel che spesso provengono dagli stomaci dei nostri rappresentanti politici, a cui ci stiamo fin troppo abituando. è uomo, a mio parere, che accetta critiche perchè se le permette. forse, ma è una questione anche di età, non accetta suggerimenti, pur sentendosi, però, in grado di impartirli. schietto ed, al contempo, snob e raffinato, descrive il mondo che non gli appartiene con fin troppa ironia, ma, senza difficoltà, accetta l’ironia di altri sul suo modo di vivere e pensare. non gli è sconosciuta l’autoironia, anzi…spesso la utilizza con civetteria e compiacimento. scrive e racconta in maniera deliziosa, battendo spesso gli stessi tasti. permettendomi un giudizio, mi pare una persona con tante qualità e qualche difetto. tra coloro che leggo e che ascolto, mi sembra uno dei migliori. rimango perplesso per alcune sue licenze, ma le assorbo, avendo deciso di essere molto indulgente con me stesso: mi perdono così tante negligenze che non trovo corretto sottolineare quelle degli altri…a meno che non sia un gioco, come intendo queste pagelle!

    ho dato 4 a nalbandian, ma, a ben pensarci, lo meriterei anchio: come lui, vero paracarro in questo torneo, non è che mi sia sforzato troppo nel pagellone finale, come giustamente qualche compagno di blog m’ha fatto notare! mancano, infatti, e molto (almeno per me!)…i giudizi su roddick, serena, pennetta, gasquet, melzer e, probabilmente, quelli su cipolla e wawrinka. manca il giudizio sulla regia internazionale di eurosport e sul telecronista dello snooker, che m’è parso ottimo: ho seguito quasi più i suoi racconti che quelli di lo monaco!

  48. Gianpaolo scrive:

    Il dibattito su Freud sta assumendo contorni, per l’appunto, surreali

  49. Giovanni da Roussillon scrive:

    Agostino non ha magari sentito parlare di Karl Gustav Jung, non proprio originario della regione del lago dei Quattro Cantoni, ma di Küssnacht (ZH), che da colà si raggiunge in bicicletta.

    Gianni Clerici ha talento letterario. Purtroppo è ciclotimico, pende dagli zigzag del suo morale. Se non sbaglio lui stesso ricorre ai servizi dell’analista, e, probabilmente prigioniero del suo grande egocentrismo, esige che pure il “suo Svizzero” faccia altrettanto. E’ un po’ bislacco, ma perdonabile. Quando sta bene sa essere magnifico, ma il resoconto della finale lascia perplessi. Potrebbe averlo scritto in stato alterato. Temo che i suoi volteggi grafomaniaci, talvolta stupendamente preziosi, talvolta meno, si stemperino via via nel mare dei capricci e dei rimpianti. Forse dovrebbe rispettare maggiormente gli oggetti della sua attenzione. Analogamente dovremmo usare più indulgenza verso chi ha imbellito il mondo tennis con più di una gemma.

    ______________
    Riguardo al pezzo. Quale apprendista o studente o tennista non vorrebbe essere “pagellato” dal brillante professor Marcos? Sono piacevoli i suoi giudizi, argomentati e al tempo molto divertenti. Benché i commentatori tv che critica non mi siano noti, rende bene l’idea dei loro ticchi, e di certe loro belle qualità.
    A proposito dei decibels abbondanti: forse quando si prevede il baratto persino dell’acqua piovana, si sceglie di alzare il tono per credere e far credere di essere convincenti.

  50. Giuseppe scrive:

    @Alex da Livorno

    Alex, per mia consuetudine cerco sempre di non adulare nessuno, men che meno persone che nemmeno mi conoscono. Se ho difeso Gianni l’ho fatto perche’ non credo che un personaggio che divulga il tennis (uno dei pochissimi), che ama cosi’ tanto questo sport da viaggiare per i continenti alla sua eta’, debba essere criticato cosi’.
    Secondo me quando dice che Federer non conosce Freud intende che Roger non riesce a dicidersi ad andare da uno psicologo (e non c’entra nulla il fatto che Roger abbia nicchiato durante un’intervista nel sentire il nome Freud). Secondo me comunque Roger non dovrebbe andare da nessun psicologo, se questo puo’ interessare; quello e’ un pensiero di Gianni. Lo stesso Gianni, a mio parere, farebbe volentieri il nonno di Roger. E’ perche’ lo stima cosi’ tanto che certe volte esagera nelle pressioni, ed e’ perche’ e’ consuetudine delle persone piu’ in la con l’eta’ di essere ripetitivi (e non e’ un’offesa ma la pura verita’) che Gianni ripete 1000 e 1000 volte che “il back e’ l’arma migliore per battere Rafa”. Ma poi, perche’ mai Rafa dovrebbe essere battuto? Anche se sono un “Rogeriano” a me sta bene che Rafa sia il n.1, perche’ se lo merita e perche’ non e’ affatto solo l’arrotino che molti dicono che sia (ne ero convinto anch’io, ma dopo averlo visto all’opera a Roma nel 2007…). Ciao Alex e ciao a tutti!!! :)

  51. marcos scrive:

    caro giovanni,

    sono anni che bevo acqua municipale: le sue caratteristiche sono a livello delle acque vendute in bottiglia; non mi sento di gonfiare le tasche di colui che vende un bene, senza trasformarlo, che la natura ci regala, esattamente come ci regala l’aria; le bottiglie di vetro sono troppo pesanti e già partecipo al riciclo con quelle del vino; credo al riciclo della plastica, ma nel mondo ce n’è già in abbondanza. se dal rubinetto scendesse del buon vino, farei la stessa scelta.

    a proposito della pubblicità: quella di e-polis, quotidiano che si vende in diverse città, è molto bella. non lo leggo, non ne conosco l’editore, ma se i contenuti sono garbati ed equilibrati come il messaggio della réclame, avrà certamente il successo che merita.

  52. stefan scrive:

    se si vuol parlare di Clerici come scrittore e fine dicitore,ok nessuno vuol sminuirne le capacità. in telecronaca assume quell’aria snobistica di superiorità , di non conoscere i giocatori”non possiedo la tv” …beh a tanti piacerà io preferisco l’attualità ben spiegata da jacopo federico ed elena ai racconti anteguerra sul rovescio in back di drobny e i gusti sessuali del barone von cramm…

  53. Diego scrive:

    Alex da livorno: in primis l’ intervento non era per lei ma per la signora; poi se voi criticate Clerici rivendicando il vostro diritto alla critica, lasciate che io critichi voi, rivendicando il mio diritto alla critica! Inoltre non c’ era niente di politico nel mio blog. Comunque le ripeto sig. Alex le assicuro che non mi rivolgevo a lei ma alla signora, e mi sembra manifesto rileggendo i miei post, forse lei è un po’ egocentrico. Comunque chiudo qui la polemica stucchevole, chi non apprezza Clerici tanto se lo deve sorbire solo per 3-4 tornei l’ anno, quindi un po’ di pazienza, no? Peraltro, d’ accordo conClerici, credo anch’ io che almenno sull’ erba, federe dovrebbe giocare almeno il triplo dei rovesci in back, contro Nadal.

  54. chloe de lissier scrive:

    il sig. diego scrive: “abbiate solo un po’ di pazienza che clerici è vecchio e le vostre anime seriosamente massificate avranno ciò che si meritano nelle decadi a venire”. “chi non apprezza clerici tanto se lo deve sorbire solo per 3-4 tornei l’ anno, quindi un po’ di pazienza, no?”.
    toni lugubri, iettatori e lamentosi.
    per parte mia mi auguro di leggere e ascoltare il sig. clerici ancora a lungo e di poterne criticare i giudizi per altrettanto tempo. e auguro a tutte le anime, massificate o minimicate, di avere il meglio che desiderano.

  55. totò scrive:

    @chloe de lissier che bella penna che hai! Complimenti, al di là dell’essere o meno in sintonia con il contenuto dei tuoi post è veramente piacevole leggerti.

  56. chloe de lissier scrive:

    grazie, totò. i complimenti mi fanno sempre assai piacere.

  57. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Marcos
    Il telecronista dello snooker è fantastico.
    La regia internazionale di Eurosport incommentabile.
    Roddick, purtroppo, è da quattro e mezzo.

  58. Alex da Livorno scrive:

    @ Giuseppe

    Il tono della tua replica è assolutamente corretto caro Giuseppe, perciò ti rispondo volentieri:
    se ti sei sentito in dovere di difendere Clerici da un mio attacco ti sbagli: io l’ho ironicamente criticato, ma tutto sommato ne adoro lo ho stile!
    Vorrei solo non abusasse di alcuni suoi autocompiacimenti…

    Ti faccio una domanda senza alcuno scopo polemico:
    sei proprio sicuro che adori Roger come dice?
    Io l’ho sempre pensato, ma, da un annetto a questa parte, soprattutto per una sua strana indulgenza nei confronti dell’avversario che paradossalmente lo spinge a criticare aspramente Fedex, adesso nutro molti dubbi…
    Soprattutto quando dice che darebbe punto perso a chi gioca più di 10 colpi in uno scambio…
    Vedi Giuseppe, l’incitamento all’uso del back è caparbio e cieco, Gianni dovrebbe sapere che su un erba che definisce lui stesso battuta, capace di far palleggiare i giocatori così a lungo, il back non ha certo buona efficacia!
    Idem sulla terra…

    Un saluto e a presto.

  59. Alex da Livorno scrive:

    @ Diego

    Caro Diego,
    Non capisco l’uso del Lei (o del Voi…) di cui fai uso nel post, ma non ti offendere se io continuo col tu…
    Tanto per chiarire: se scrivi “@ tutti quelli che criticano Clerici” è ovvio che appaia tu ti riferisca alla sig.ra chloe ed a me, gli unici due che hanno “osato” criticare Clerici, per cui lascia perdere l’egocentrismo e cerca di essere meno equivoco!

    E guarda che non ti ho dato dello schierato politico, ho solo usato una banalissima figura retorica…

    Per quanto riguarda il ’sorbirsi’ Clerici, come ho detto sopra a Giuseppe, a me piace, seguo ed adoro lui e Rino da 20 e passa anni…
    Solo trovo non lucidissime ed inutilmente ripetitive alcune sue crociate, come quella del back: anche a me piacerebbe ne giocasse di più, ma, per i motivi di cui ho scritto sopra, non sono sicurissimo che sarebbe una tattica efficace…

    Un saluto anche a te.

  60. Giovanni da Roussillon scrive:

    Caro Marcos.

    Infatti l’acqua dal rubinetto alle nostre latitudini è assai migliore e controllata della venduta nelle bottiglie Quest’ultima sgorga da fonti magari buone, ma, oltre ad essere impacchettata nella plastica e poi esposta alle temperature estive, può tranquillamente contenere particelle di carogne di quegli animali che, appunto, alla fonte corrono a dissetarsi prima di noi.

    Il vino dal vinificatore al rubinetto: simpatico, ma quanti tubi poi occorrerebbe istallare? Qualche lucratore inizierà con la tiritera dell’abbonamento, forfaits, manutenzione ecc.

    La pubblicità. Persegue per definizione lo scopo interessante di informare e destare attenzione. Purtroppo disinforma e ossessiona. Nella stragrande parte dei casi copre oscenamente le debolezze dei prodotti/servizi con argomenti eclatanti e falsi. Al punto che, anziché desiderare di godere un bene/servizio, ci rallegriamo quando troviamo bella l’informazione della sua esistenza (non mi riferisco a e-polis che citi, in particolare). Esborsiamo per quell’annunzio, non per la qualità inesistente che rivendica.

    Con cordialità, in attesa delle tue prossime note colorate.

  61. Giuseppe scrive:

    @Alex da Livorno

    Ciao Alex,
    sono abbastanza d’accordo con te sull’ultimo tuo post di risposta al mio precedente intervento. L’unica cosa che mi sento di aggiungere e’ che il “gioca il back benedetto figliolo” di Gianni non e’ dovuto (secondo me) alla caparbieta’ ma solo alla cecita’, cecita’ di un uomo che (se fosse giovane ed avesse una racchetta in mano) giocherebbe contro Nadal in back e magari si beccherebbe un 6-1 6-1 6-1 al primo turno di Wimbledon. Ognuno di noi suggerisce al prossimo quello che secondo lui e’ giusto fare, e per Gianni sarebbe corretto che Roger giocasse cosi’ contro Rafa.
    In un post del dopo Wimbledon, su questo sito o sul gemello (ubitennis), c’e’ stato un lungo articolo sul perche’ Roger ha perso la finale di Wimbledon, scritto benissimo e del quale condivido ogni parola. In questo post si faceva notare come il back di Roger non avrebbe funzionato nemmeno se la partita fosse durata 10 ore.

    Ciao ciao e alla prox!!!

  62. Marilena scrive:

    Mio modesto parere:
    Cané: 10+
    Ferrero > Lo Monaco (> meglio di)

  63. Alex da Livorno scrive:

    @ Giuseppe

    Il back di rovescio in generale e quello di Federer in particolare è un colpo meraviglioso, forse Gianni ha ragione…, però io, perso per perso, lo giocherei solo a Parigi con assiduità totale, non a Londra, dove l’equilibrio è quasi assoluto.

    Forse l’anno prossimo, se Roger ritroverà la serenità di sempre, e lo US Open è di buon auspicio in tal senso, vedremo un altro finale indipendentemente dallo slice, ma, se immagini un match al Queen’s tra i due, allora sì che questo colpo diverrebbe risolutivo!

    Ti suggerisco una riflessione amara: sai forse perchè il back è così spasmodicamente evocato dal Grande Scriba?
    Perchè è come la balena megattera, è una specie in via di scomparsa…
    Nessuno lo usa più con reale profitto ed efficace tecnica, è il colpo della disperazione, o del recupero, anche per i super campioni…
    E sai perchè?
    Perchè nessun maestro lo insegna più seriamente come un tempo, si prediligono altre caratteristiche alla tecnica: la potenza, l’atletismo.

    E questa, caro Giuseppe, penso sia la vera fonte di malinconia cui Clerici si riferisce ripetendo “usa il back, beato figliolo….”

    Un saluto e alla prossima!

    PS: l’erticolo su questo blog cui ti riferisci è del grande Roberto Commentucci, vi troverai anche qualche mio intervento che forse troverai interessante visto l’argomento… Ciao!

  64. Giovanni da Roussillon scrive:

    Nello scorrere i commenti, leggo kill bill, che vedrebbe bene Chloe tenere une sua rubrica. Totò, un po’ oltre, ne apprezza la “bella penna”. Benché sia schivo ad ogni congrega, sono felice di appartenere all’insieme dei suoi estimatori.
    Come Roger Federer Chloe sa picchiare con eleganza, sempre a ragione e quando è necessario.
    Sono propenso a credere che la polarizzazione alla quale accenna Michel Eyquem de Montaigne (”une tête bien faite” e “une tête bien pleine”) per lei neanche si pone. Perché è semplicemente “la tête” compiuta. Un punto di coscienza che ci aiuta a vivere in questo povero mondo maldestro e amabile.

  65. Giuseppe scrive:

    @Alex

    Credo anch’io che se Roger giocasse il Queen’s allora si che userebbe il back di rovescio. Quell’erba e’ ancora erba!!! :)
    Per quanto riguarda la tua riflessione sui maestri di tennis e sui loro insegnamenti ti ho anche ragione, basta vedere tutti i bimani che di rovescio non staccano la mano dalla racchetta nemmeno davanti ad una palla corta o ad un millimetro da terra.
    Che Clerici sia un nostalgico non ci piove, che ami il bel tennis nemmeno.
    Andro’ a rileggere il post del dopo Wimbledon di Commentucci.

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