US Open 2008
Il paracarro e la marionetta

 
31 Agosto 2008 Articolo di Marcos
Author mug

Virtual Tour day8! 

Querrey/Karlovic
Wawrinka/Cipolla
Nadal/Troicki e….
Monfils/Nalbandian

Sabato 30 Agosto 2008
Eurosport si collega con un’ora di ritardo, per lasciar terminare il match di snooker. Poco male, a mio parere: era in programma il match tra Radwanska e Cibulkova, terminato in un attimo. Non che le due non meritassero la diretta, ma, forse, Williams/Bondarenko, Querrey/Karlovic, oppure Wawrinka/Cipolla avrebbero destato maggior interesse. Da quando, poi, ho saputo da Lo Monaco (che ha terminato la telecronaca questa mattina alle 8 ed alle 17 di questo pomeriggio era nuovamente sul pezzo, fresco come una rosa) che Radwanska viene misteriosamente spesso trasmessa in diretta, pur non essendo tedesca, anche se perdo qualche suo scambio, non casca il mondo. Le scelte della regia internazionale iniziano ad essere abbastanza comprensibili: ci stiamo adeguando…ma che ci siano giocatori favoriti per motivi diversi dall’audience non mi garba molto. Sempre oggi, a questo proposito, ho appreso dal prezioso Lo Monaco che i tennisti tedeschi sono spesso inquadrati perché Eurosport, in Germania, è un canale accessibile a tutto il paese: il bacino d’utenza tedesco, da quel che ho capito, è superiore al bacino d’utenza degli altri paesi. Ragioni, dunque, quantitative ci hanno imposto il match tra Haas e Muller, con buona pace di Federico Ferrero, costretto a commentarlo. Infine, Lo Monaco ha avvertito che domani, presumibilmente nell’orario in cui si giocherà l’incontro tra Federer e Stepanek, andrà in onda in diretta la finale dello snooker, ottimamente commentato da Maurizio Cavalli. Ma veniamo al tennis, che è meglio.

Querrey/Karlovic: 76 76 62

Molto sorpreso dal fatto che si siano giocati solo due tie break. Querrey afferma che, al contrario di quel che capita a molti suoi colleghi, gli alti rimbalzi dei servizi di Karlovic, quando riesce ad intercettarli, non gli danno alcun fastidio. E lo credo…è alto un metro e novantotto! Un nano, comunque, rispetto ad Ivone: una pertica di due metri e otto centimetri.

Wawrinka/Cipolla: 57 67 64 60 64

Flavio quasi riesce nell’impresa. Forse, se non avesse avuto quel fastidio alla gamba, sarebbe riuscito a portare a casa una storica vittoria. Mai nessun lucky looser, infatti, è riuscito a giungere agli ottavi in questo torneo. Cipolla, che il commentatore di un livestream asiatico paragona a Santoro per le sue palle tagliate e le sue invenzioni (solo perché il cronista di cui sopra non ha conosciuto Gianluca Pozzi) è, però, riuscito nell’impresa di svelare lo spirito ironico di Stanislas: uno spirito di dubbio gusto, a mio parere. Non si può esser certi dei dolori di un altro, per poterlo scimmiottare impunemente, se proprio si è spinti dal desiderio di scimmiottare gli altri. Flavio, a fine partita, avrebbe fatto meglio a dargli la mano con un gran sorriso: tutto il pubblico avrebbe compreso la differenza che passa tra chi ha profondo spirito sportivo e chi non l’ha.

Nadal/Troicki: 64 63 60

Rafa sta bene: pare essersi ripreso pienamente dai festeggiamenti per l’oro olimpico. Il suo rivale è anche riuscito a strappargli il servizio, ma, quando s’è trattato di confermare il vantaggio, si è ricordato di chi aveva di fronte. Un passante dritto lungolinea in corsa di Nadal, dopo uno scambio straordinario, ha frantumato ogni speranza del suo avversario.
Murray/Melzer: 67 46 76 61 63

Andy non è nuovo alle vittorie in cinque set: certo, se continua a lottare così, tra qualche giorno non avrà più energie. Jurgen, quando arriva in fondo a partite molto combattute, spesso non trova l’energia manco per stringere la mano all’avversario. Per un paio d’ore, l’austriaco ha giocato come un demonio: tirava tutto sulle righe e, col suo dritto mancino, metteva in grossa difficoltà un Murray portato alla difesa, piuttosto che all’attacco. Lo scozzese remava come un forsennato tre metri dietro la riga di fondo, senza riuscire ad incidere col servizio…finchè le forze del rivale non sono terminate. È curioso l’atteggiamento del britannico: contro giocatori del suo livello, o più forti, cerca di comandare il gioco, quando è in vena. Contro giocatori meno quotati, si limita a cercare l’errore avversario.

La marionetta / Il paracarro: 63 64 62

Mi riferisco a Monfils, la marionetta ed a Nalbandian, il paracarro. L’uno, anche sul 5 a 1 del terzo set, in vantaggio di due set e ad un minuto dalla fine, è capace di buttarsi sul cemento come s’usa nel mar mediterraneo, al primo bagno di stagione: oggi, in una dozzina d’occasioni, c’è mancato poco che si facesse veramente male. Scatta come una molla, a destra e a sinistra, corre in avanti e indietro, come la pallina d’un flipper, la colpisce dietro la schiena, tra le gambe, con la destra e la sinistra. Scivola sul duro come Piero Gros sul ghiaccio del Sestriére, s’inventa più spaccate della Carla Fracci di trentanni fa e balza come Roberto Bolle, alla ricerca dell’altissimo rimbalzo dello smash avversario. L’altro non si muove. È lì, piantato in mezzo al campo, come i vecchi paracarri di granito, a menar colpi a destra e a manca: nulla lo scalfisce…se gli va bene, fa punto, se non gli va bene, si trascina faticosamente al servizio o alla risposta. Questa sera, Nalbandian era particolarmente apatico: quando s’è accorto che Monfils gliele prendeva tutte, ha rallentato ancor di più i movimenti. “Non vale la pena far due metri, per tirare una palla che poi mi torna di qua e mi costringe a farne altri due”, deve aver pensato.

Collegamenti sponsorizzati


43 Commenti a “US Open 2008
Il paracarro e la marionetta”

  1. Nik85 scrive:

    Chissà che la “marionetta” non sia l’unica arma per contrastare il carroarmato nadal, che è abituato a ribattere i siluri degli attaccanti ma non a giocare a melina. Altrimenti la semifinale è certa, se non la finale, visto il discontinuo Murray. Coltivo una speranza: che il giovane Del Potro continui la striscia vincente di vittorie sino a diventare la sopresa del torneo. Dopo la delusione di Gulbis c’è bisogno di gente nuova. Nelle ultime semifinali degli slam 3/4 potevano anche qualificarli in semi dall’inizio…

  2. marcos scrive:

    qualche anno fa, se non ricordo male, attendevo con interesse la sfida tra nadal e monfils, al torneo di roma: ero convinto che i liftoni di gael potessero mettere in difficoltà rafa. mi sbagliavo. sul cemento, però…

    ieri del potro ha superato un ostacolo particolarmente temibile: simon non è giocatore che si lascia battere e porta colpi eccezionali per lunghi tratti di partita. è stata dura, ma gliel’ha fatta. quanta benzina ancora nel suo serbatoio?

  3. Alex da Livorno scrive:

    Ciao Nik, ciao Marcos

    temo che Monfils - “la marionetta” - prenda 3 set a zero (non rapidi però!) da Nadal, perchè è vero che tira liftoni, ma è più o meno il gioco di Rafa con ll differenza che è ancor più passivo (sta 5 metri dietro la riga di fondo..) e non è mancino.

    Io nutro qualche flebile speranza in Blake, Murray invece non ha il gioco per impensierire Nadal su nessuna superficie.

    Comunque lo spagnolo, coi suoi grossi miglioramenti sul duro ed il solito tabellone agile, va dritto in finale.
    L’unico che può batterlo è Nole se ritrova tutto il suo tennis, altrimenti possono batterlo solo le ginocchia, che quest’anno però vanno meglio.

    PS: Del Potro è davvero un bel prospetto!

  4. Nik85 scrive:

    Ciao Alex, purtroppo blake e nalbandian sono usciti, quindi da quella parte c’è rimasta solo la marionetta. E’ possibile che perda 3-0 con nadal ma il problema è che in questo momento possono perdere tutti tre a zero con nadal. Mi aggrappo al fatto che monfils ha un ottimo servizio e sia l’unico a reggere fisicamente con lui. Murray se gioca bene può dare fastidio a tutti secondo me, perchè sa fare tutto. Prima di dare Djokovic in finale, però, perdonami ma da seguace di roger devo avvertirti che, almeno negli slam, federer non ha mai regalato nulla, neanche quest’anno (salvo la ridicola finale roland garros in cui è entrato in campo già sconfitto) . E’ bello che lo diano tutti già per finito, vincere per lui e per noi tifosi sarà più divertente…

  5. matteo scrive:

    qualcuno può dirmi le vitamine che usa nadal?
    secondo me per vederlo stanco bisognerà dargli un pò di kriptonite.
    magari anche studiarlo: il primo caso nella storia in cui un giocatore è stanco al primo turno dei tornei e più gioca, meno sente la fatica!!! il contrario dei comuni mortali!!!

    scusate le battutaccie, voi tifosi di nadal/maciste

  6. Nik85 scrive:

    A Matteo: secondo nadal me si autoricarica come il coniglietto della duracell… Mi sono sempre posto una domanda: con il livello atletico e professionistico di oggi, è mai possibile che delle migliaia di tennisti professionisti del mondo solo il bronzo di riace non si stanca? Voglio dire: capisco anche che nel mondo ci sia un uomo che per allenamento e doti di madre natura sia molto più veloce degli altri in pista (bolt) o in piscina (Pheps), ma proprio non riesco a comprendere come possa esserci un unico, solo esemplare di atleta in tutto il globo che non si affatica MAI, neanche dopo ore di gioco. Ma forse sarò limitato io.
    P.s. ai nadaliani: non so se avete notato le magie di roger contro stepanek… ah già dimenticavo quello è grande tennis…

  7. Gianpaolo scrive:

    A Pechino Nadal ha fatto veni-vidi-vamos. Nessun campione ha disertato le olimpiadi per timori o paure inconfessate. Così Nadal. Ciò vuol dire che forse Pechino - come si poteva immaginare - non era un ambiente particolarmente “ostile”.
    Mah. Eppure, fino a prova contraria (o fino alle controprove) è tutto pulito, che scherziamo? I cinesi hanno dominato, in casa, vincendo 950 ori. Sono state le olimpiadi della lotta al doping, sicuro. Un’edizione senz’altro positiva. Ehm… diciamo buona…
    Intanto fanno otto mesi otto che l’Homo Balearicus esplode clavate al ritmo di una sparapalline intelligente senza conseguenze visibili per la sua salute fisica e mentale. Sapete, è della razza di Bolt, di Phelps. Della Isinbayeva. I nuovi fenomeni. Vincenti umili consapevoli superdeterminati. E pure belli. Acqua e sapone; pane e acqua. E record. Quelli che con la dedizione, l’applicazione, la volontà ferrea tutto è possibile. Quelli che il cuore oltre l’ostacolo - e spesso anche la soglia. Quelli della porta accanto, ma non aprite quella porta, altrimenti chissà che vedete.
    Quelli che è tutto merito dell’allenamento. Al massimo qualche integratore, neanche il caffè, figuriamoci la birra. Con la fidanzata, qualche volta, ad agosto, fra Cincinnati e l’Us Open. Gli ormoni, se ci sono, a pretto uso antierotico. Non come Federer, che si perde con le “cinghialotte” (ho detto bene?). Molti stimoli, zero stimolanti. E tanta umiltà, non come quel fesso di Riccò. Hai visto mai. La potenza è nulla senza il controllo (antidoping).

  8. Alex da Livorno scrive:

    @ Nik85

    Ciao Nik, come forse ricordi dagli altri articoli del blog di Ubi, io sono un GRANDISSIMO tifoso di Federer!

    E, bada bene, se leggi il post attentamente io NON ho detto che Roger perderà da Nole, ho solo detto che il serbo è l’unico che può batterlo.

    C’è una sottile differenza: il mio auspicio è ovviamente che Fedex batta Djoko, che non è affatto improbabile se conferma i progressi di forma del match contro Stepanek, ma, dal momento che il tennis è sport di caratteristiche, è anche più facile che poi perda da Nadal un’eventuale finale.

    Purtroppo, dopo Wimbledon, la psicosi di Rog nei confronti dello spagnolo, più le ovvie difficoltà tecniche (mancinismo, instancabilità e liftoni altissimi sul rovescio) rischiano seriamente di prevalere…

    Hai ragione a dire che Roger negli salm si trasforma, ieri è stato “stellare”, ed anche a Londra lo è stato sino alla finale (e per larghi tratti di essa), ma poi..? SIGH, sono ancora devastato…

    Detto questo… spero proprio di sbagliarmi, in fondo la mia è anche una bella forma di scaramanzia!!

    Ciao ciao.

    PS: bronzo di Riace ti è proprio piaciuto, eh? Ma non mi hai ancora detto se lo preferisci ad Hulk…

    PPS: Querrey è un set pari contro Rafa, ma ora sono 2-0 per Ben Grimm.

    @ Gianpaolo

    Ti dico solo questo: sto ridendo ancora adesso… Sei un grande.

  9. Hank scrive:

    Ma quando vinceva Federer sti ragionamenti non li facevate mai.
    Onore a Rafa che ha spezzato l’incantesimo svizzero.

  10. valerio scrive:

    giampaolo: ma che stai dicendo??? ma che post hai scritto :D:D: nik85,matteo sono con voi..

  11. Nik85 scrive:

    Ciao alex, hulk non è male ma bronzo di riace vince. Chiedo venia non ti avevo capito su roger. Concordo sul fatto (scaramanzia a parte) che Nole sia ufficialmente l’anti-arrotino di bronzo, è nei fatti. La differenza MENTALE tra Nole e roger quando lo incontrano è stata palese ad Amburgo: Nole che sputa sangue per tre set, l’ultimo game eroico, non mollava, sembrava Holly contro Lenders, gioca con rabbia contro nadal. E roger? 5-1 primo set, l’arrotino schiantato tecnicamente. Poi il cavaliere s’intenerisce, e sappiamo com’è finita. Montecarlo idem. Al R.G. non è sceso proprio in campo, sa che 3/5 è inutile giocare con duracell. E’ vero che Wimbledon non l’ha digerita ancora, però ora roger un vantaggio psicologico ce l’ha, alex: non è più il numero 1, non è più il FAVORITO. La palla passa all’arrotino, vediamo come se la cava. Oggi con querrey non l’ho visto tranquillissimo…
    P.s. grazie valerio. Giampaolo sottilissimo, un plauso anche da me.

  12. matteo scrive:

    cari ragazzi, credo che il problema sia questo.
    un tennista che muove il marketing come nessun’altro ( nadal) , che dà contratti alle tv, che dà visibilità al tennis può rimanere impunito e allo stesso modo protetto dallo stesso ambiente che lo deve controllare?( è un’ipotesi, chiaro)
    mi sembra di vedere la comica storia delle squalifiche di starace et altri per 1000 euro di scommesse. sono loro il problema? mi viene da ridere. è chiaro che NESSUNO vuole risolvere il problema scommesse, hanno preso due sfigati italiani e li hanno mazzati.
    come non credo che i vari argentini e peter korda ( mitico mancino di 15 anni fa) siano gli unici ad aver fatto uso di testosterone. chi fa uso di testosterone si vede benissimo, signori cari.
    ma succede in ogni sport: amstrong che vince 7 tour? e pantani perseguitato 10 anni per un ematocrito alto? ma per piacere…

    finchè tutto sarà dominato dal signor denaro, dal signor marketing, stiamo freschi.
    se il tennis vuol dire 16 enni che vogliono solo la tutina del campione , senza capire come migliorare i colpi, ma pensare solo di scimmiottare il campione di turno, addio sport.
    per il resto, chi gioca a tennis, magari certe disquisizioni atletiche le capisce meglio di un tifoso televisivo. ciao

    e poi: visto con querrey? vittoria solo di fisico…ma quanto può durare? staremo a vedere…

  13. marcos scrive:

    ieri sera ho visto nadal un pò stanchino…il problema, per i suoi avversari, è tirare vincenti per tre ore, in una partita di 4 ore e mezza, che arriva al quinto set.
    siccome, infatti, tirare vincenti per tre ore di seguito è impossibile, bisognerebbe distribuire le energie: chiudere il primo set a furia di vincenti, lasciare andare il secondo, riposandosi clamorosamente. vincere il terzo a furia di vincenti, lasciare andare il quarto, senza mai lottare, e sperare di avere ancora qualche energia per tirar vincenti nel quinto, possibilmente a new york, dove si gioca il tie nell’ultimo set.

    ma chi può fare una cosa del genere? uno che fa poca fatica ad accelerare, uno dal gioco piatto, possibilmente mancino.

    jimmy connors, l’ho trovato!!

  14. nicola farina scrive:

    Nessun blog raccoglie piu’ di questo appassionati e esperti di tennis. Da nessuna altra parte si possono trovare competenze tennistiche pari a qui. Le cose scritte qui devono essere vere. Quindi non mi rimane altro che apprendere, come scritto nella quasi totalita’ dei post di questo thread, che Nadal e’ dopato. Costruito in laboratorio. I servizi segreti dell’ATP avevano notato in Federer la minaccia costituita da quel tennis di altri tempi, pulito, che rischiava di annientare il marketing e gli incassi. Per questo hanno costruito Nadal. La data di nascita dello spagnolo e’ assolutamente fittizia; e’ stata inventata dall’ATP, quando e’ uscito clonato dalle provette, gia’ sviluppato e pronto a battere lo svizzero. Ovviamente il tutto si e’ svolto in collaborazione con il CIO e gli altri enti sportivi. Il rischio era grosso. Il tennis stava per morire e urgeva una soluzione. Adesso il re denaro e’ tornato finalmente a comandare. Il dilettante che con solo il suo talento e il proprio lavoro diventa numero uno, alla Federer, e’ ormai solo un ricordo del passato. Pare che lo svizzero voglia fondare una nuova lega, fatta solo di giocatori puliti e di altri tempi, dove si potrebbe addirittura tornare a giocare con le racchette di legno. Ma non puo’ farlo. Gli sponsor hanno gia’ minacciato ritorsioni fisiche contro di lui. La sua famiglia e’ in pericolo. Deve ingogliare tutto e continuare a vedere il robot vincere. A parigi gli era stato ordinato di perdere, una partita che altrimenti poteva vincere tranquillamente. A wimbledon, lui, per un attimo, aveva pensato anche di subire le ritorsioni inevitabili dopo un’eventuale vittoria. Ma poi il buon senso ha prevalso. Ed oggi lo troviamo ancora che lotta contro il sistema, lui, vero e autentico no-global dei nostri tempi, eroe per nulla scalfito dai tempi moderni, nella sua testarda convinzione che il talento possa ancor’oggi fare la differenza.

    PS ai federerian: tifate pure il vostro idolo, ma non accusate personalmente gli altri giocatori

    PPS ai curatori del blog: per favore, fate in modo che i post che accusano nadal di doping (che, converrete, non sono degni di un paese civile), spariscano.

  15. Nik85 scrive:

    Secondo me matteo ha centrato perfettamente il problema doping. Vi immaginate cosa sarebbe accaduto se a Pechino avessere pizzicato un nadal all’antidoping? Crollo d’immagine spaventoso del tennis mondiale, perdite economiche incalcolabili, la nike che brucia uno dei suoi maggiori capitali. E non venite a darci al solito dei complottisti, antisportivi, che ragioniamo con i “se” e con i “ma” etc. etc. etc. Non abbiamo bisogno delle prove, non siamo mica in un processo, siamo in un blog. Dopo gli scandali del ciclismo post 98′ e calciopoli (e anche dopo le “stranezze” di Pechino) queste difese le trovo ridicole. Come trovo ridicolo che Canas giochi ancora a tennis. Come trovo ridicolo che nessuno si interessi al problema dei controlli in spagna dopo l’esplosione improvvisa (che nessuno evidenzia) dello sport spagnolo dal 2005 ad oggi, in tutte le discipline (tutto merito di Zapatero?). A noi sia lecito dubitare, a voi dubitare dei nostri dubbi.

  16. stefano grazia scrive:

    Sul caso Cipolla mi chiedo se Cipolla fosse stato svizzero e Wavrinka italiano tutti quelli che lo hanno applaudito lamentandosi dello svizzero non si sarebbero comportati in maniera diametralmente opposta. accusandolo invece di antisportivita’ e maleducazione.
    Per avere un po’ di prospettiva a volte serve leggersi i giornali non dico svizzeri ma stranieri e neutrali ricordando che anni fa Umberto Eco in vacanza alle Fiji diceva che le notizie importanti ed essenziali erano gia’ tutte li’, sul daily News Locale, e con il vantaggio di essere davvero Fatti e non Opinioni. Insomma, probabilmente piu’ obiettivi.
    Ecco cosa risponde Jon Wertheim su si.com a chi gli domandava cosa era successo( Noticed that Wawrinka got shafted on the handshake and got a lecture from the guy he had just beat, and I was wondering what was going on. Have you heard?)
    E in pratica dopo i preamboli (I was right behind the court and it was just bizarre. Wawrinka and Flavio Cipolla go five sets and play an entertaining match.) Jon descrive l’accaduto ( Wawrinka extends his hand and Flavio gives him the diss. (Dissimo.) ) e spiega il perche’…Perche’ insomma Wavrinka gli ha fatto gli occhiacci cattiva, ha mostrato il pugnetto e non credeva che mi fossi fatto la bua…(Why? Granted he wasn’t speaking in his native tongue, but Cipolla complained the Wawrinka was giving him the evil eye, pumping his fists after Cipolla’s double-faults, and looking askance when Cipolla was receiving treatment for an injury.)…
    Be’, vista dal punto di vista di uno a cui tutto sommato non gliene puo’ fregar di meno, davvero sembra una scena da bimbo in un asilo… Conclude Wertheim: Even if true, these seems like awfully petty grievances. Anche se tutto questo fosse vero, queste sembrano davvero scuse infantili…Io magari avrei fatto di peggio ma col lucido distacco del raziocinio non posso che concordare…L’avesse fatto mio figlio, gli avrei poi detto che magari lo capivo ma sono cose che non si fanno …

    Insomma, non ho visto la partita ma sono convinto che tutti quelli che qui scrivono che Cipolla ha fatto bene, fossero stati svizzeri direbbero peste e corna dell’italiano… Se sei infortunato non giochi. se giochi, non sei infortunato. Questa e’ l’Australian Rule. Se zoppichi e poi corri per tutta la partita, magari all’avversario girano anche i cosiddetti e crede che tu lo faccia apposta…e come conbtromossa ti fa il verso cosi’ magari ti inalberi tu. Mind games forever…Fa parte del gioco e chi s’incazza si scazza.

  17. Gianpaolo scrive:

    Ma chi, chi chiedo, distingue la vicenda o la dignità sportiva di Nadal da quella di Federer? Qualcuno ha forse affermato che lo svizzero batte lo spagnolo 6-0 6-0 6-0 nello slam della moralità?
    Chi sta accusando-incastrando-inquisendo l’uno a pregio dell’altro? Chi si macchia di giustizialismo, chi può essere accusato di avventatezza e improprietà analitica, se la tribuna qui dovrebbe essere aperta, e soprattutto non può pretendere di avere valore legale?
    E poi, qual è il problema? Ognuno dovrebbe essere libero di argomentare come vuole, senza che le sirene inizino a risuonare allarmate nella blogosfera… Dove è scritto che “bisogna” dire la verità in un blog di tennis? Un blog è un blog, e lo scopo primo è il diletto… il dibattito… l’informazione… Si può discutere, arguire, riflettere, immaginare, provocare.
    Gli argomenti non devono essere statici, ci vuole una certa vivacità di pensiero, un certo grado di ironia, sarcasmo, “cattiveria”. Insomma, siamo attorno al concetto di satira quasi, senza però doverlo necessariamente toccare. Tra parentesi, non sono d’accordo con chi, tirando in ballo Pratt solo per avere benedizioni dall’alto, qualche tempo fa santificava l’ironia a spese del sarcasmo. Criticare gli strumenti - e l’ironia e il sarcasmo sono strumenti del linguaggio - è quanto mai stupido, e dimostra ingenuità. Se nella storia del mondo è apparso il sarcasmo, ciò vuol dire che del sarcasmo l’uomo sentiva la necessità, magari come arma per esorcizzare, e sopportare, i potenti, per combattere verbalmente le sue battaglie quotidiane.
    Se ci si limita ad accettare e a incensare la realtà sportiva presente senza alcuna dimostrazione di spirito - anche critico - io mi domando quale vitalità possa avere un’assemblea come questo blog, e quale funzione rispettabile possa rivendicare a questo mondo, se non una certa, cretina cortigianeria e subalternità rispetto al cosiddetto ordine costituito.
    Nicola, se pensi che in un blog bisogna dire solo - assolutamente! - cose vere, verità solide e provate, sentenze pastorizzate e giungere a conclusioni a bagnomaria soltanto perché la tua fede sportiva o un certo animo piccato ti spingono a difendere Nadal, allora chi è in malafede sei tu.
    Qui non siamo a una crociata.

  18. Nik85 scrive:

    Eccoli qui, i detentori della Verità. Vogliono anche censurarci, noi “accusatori”. Sai, nicola, che mi viene il dubbio (sai com’è io dubito di tutto) che fai parte anche tu dei servizi segreti del ATP. Ecco perchè sai tutte quelle cose sul sistema. Dietro la caricatura si nasconde sempre un fondo di verità del resto. “Tifate federer ma non accusate personalmente gli altri”. Il solito ritornello. Vai a dirlo a tutti quelli che hanno perso con canas e puerta. E poi ancora con questa storia delle accuse manco fossimo a Forum. Il doping non è una questione di accusa personale, ma un problema pubblico, perchè falsa il gioco coinvolgendo gli avversari e noi spettatori nonchè colpisce l’immagine (pubblica) degli atleti e la loro salute. Nessuno di noi conosce personalmente gli atleti, non ha senso il vostro discorso. Ma non per questo chiederò come te agli autori del blog di oscurarvi. Si chiama libertà.

  19. matteo scrive:

    nik 85: siamo in sintonia. chi nega l’importanza degli sponsor e del marketing nello sport moderno ( non solo tennis), partendo dal calcio (ormai schifoso e inguardabile) fino al ciclismo ( che pena) fino all’atletica ( leggetevi cosa ha detto c.lewis dei record di bolt!) o è uno sprovveduto, oppure nasconde la testa sotto la sabbia perchè non vuole vedere.
    credo che lo sport sia in gran parte comandato dai vari main sponsor. e la tristezza è che i giocatori ( metto anche il mio tennista federer) fanno la gara per prendere i soldini. dalle varie nike, adidas che di fatto comandano il mondo sportivo. come se ne avessero pochi, di soldi
    questa è un altro aspetto penoso…

    e poi siamo partiti da un dato di fatto: come può nadal, non essere mai stanco? e più gioca meno i suoi muscoli ne risentono? l’unico giocatore cosi? in un mondo dove ogni tennista ha come minimo uno staff aletico alle spalle? per lo meno qualcuno vuole provare a rispondere? perchè io da 20 anni sportivo, con maratone alle spalle, anni di calcio, poi bici, tennista fin da bambino proprio non riesco a capirlo….

  20. Hank scrive:

    Vi fa male rosicare così
    Nadal ha vinto a Wimbledono contro Federer QUESTO RICORDATEVELO.
    Federer a Parigi non vincerà nemmeno contro Nadal zoppo.

  21. Gianpaolo scrive:

    Qua bisogna accettare il dogma che Nadal è inesauribile. La nostra epoca, poverina, ha bisogno di eroi.

  22. Alex da Livorno scrive:

    @ Hank

    Tu ricorda una cosa: se l’erba di Wimbledon di 10 e passa anni fa fosse stata questa, Lendl zoppo batteva Becker 3 set a zero…

    In secondo luogo, se la terra di Parigi fosse “verde” credi forse che Federer avrebbe preso tutte quelle legnate soprattutto 3/4 anni fa?

    E credi che a Nadal avrebbe fatto piacere questa velocizzazione, lui che vuole altri match sulla terra al posto del cemento?

    Davvero un bell’esempio di sportività lo spagnolo, a me non sembra invece che Roger si sia lamentato dell’erba battuta di Londra (e delle palle da baseball), eppure una sua dichiarazione avrebbe sicuramente peso…

    @ Tutti gli altri Hank compreso

    Detto questo per puro dovere di replica, vi dico cosa penso di questa corrida di ipotesi pro e contro il toro bombato:
    se è doppato lui, e probabilmente lo è davvero, gli altri non sono da meno, Roger compreso.

    Spiego:

    In altri sport, come il ciclismo, i “poveri” atleti sono innocenti fino a prova contraria, solo che ogni tanto spuntano fuori dei fenomeni da barraccone tipo Armstrong che si “scopre” sia pieno come un uovo (di pseudo-cure per il cancro…) solo dopo il 7° tour ed il ritiro…

    Poi, uno dopo l’altro, i nuovi fenomeni non graditi agli sponsor o a certe squadre, o anche solo troppo ingenui, vengono “sputtanati a livello mondiale” dopo un banale controllino, vedi la volpe di Riccò.

    In pratica questo beneamato sport è diventata una farsa di proporzioni bibliche.

    Parliamo ora specificamente del fenomeno doping nel tennis:

    Vi ricordate Muster, vero?

    Mancino, arrotino, scattista e fondista demoniaco (vedete somiglianze?).
    Sapete cosa disse Becker dopo un 2-6 al 5° a Montecarlo (avendo peraltro sprecato un match point sul 2 set a 1 con un doppio fallo dopo una 2a ai 200 orari…):
    ‘ho perso da un doppato’…

    Molti di voi stanno pensando ‘non ci racconti novità’, ma forse molti non sanno che il buon austrico di recente ha rischiato di morire per strani problemucci di salute, mentre il suo compaesano e nemico Skoff non ha avuto la stessa fortuna, perchè è morto davvero …

    Allora qual’è la differenza tra ciclismo e tennis?

    Che nel tennis non fanno neanche un abbozzo di controlli seri, beccano solo gli argentini, che evidentemente sono poco scaltri…(come mai Coria è sparito così improvvisamente ed in quel modo poi?).

    Ma oltre Nadal gli altri possono essere esenti dall’uso di sostanze illecite, visto che anche la maggior parte di essi gioca tutto l’anno lunghissime e faticosissime partite di uno sport dove scattare di continuo è essenziale? Vista l’assenza di veri controlli e la presenza dei simpaticissimi sponsor?
    E visti i fatti che vi ho elencato?

    Purtroppo, cari blogghisti, penso proprio di no, ma vorrei tanto sbagliare…

  23. nicola farina scrive:

    Non riesco a spiegare cosa stia succedendo, so solo che una cosa simile non era mai accaduta da quando ho iniziato a seguire il tennis. Non ricordo di un tale tifo per un giocatore cosi’ accecato e cosi’ diffuso che si rifuta di accettare i meriti degli altri. Io non sono affatto un sostenitore di Nadal, ma sostenere che egli ottenga i propri risultati perche’ e’ forte, significa avere una fede sportiva. Per eesere obiettivi, pare bisogni affermare che sia dopato. Io non riesco proprio a capire le motivazioni di un ragionamento del genere. C’e’ chi dice che Nadal non sia mai stato stanco in carriera. Difficile immaginare una baggianata piu’ grande. Non vi ricordate il Nadal-Youzhny di inizio stagione, giocato il giorno dopo il derby maiorchino? Non vi ricordate il finale di stagione dello scorso anno? Le scoppole prese per mano di Federer al Masters? Le magre figure rifilate nei passati US Open? Be’, tutte quelle erano sconfitte di un giocatore stanco. Non e’ neanche vero che Nadal abbia questa resistenza infinita. Se pensate alla partita di Roma 2006, finale contro Federer, lo svizzero pareva piu’ fresco dell’avversario. Se Nadal vinse, fu per la sua incredibile stretta mentale (non mi dite che questa e’ frutto del doping!), non perche’ fosse piu’ fresco. Ma, piuttosto, voi “dubitatori”, vi ricordate di una sconfitta di Federer per stanchezza? E’ vero assolutamente che la facilita’ di gioco dello svizzero gli permette di bruciare molte meno energie dell’avversario. Ma, per favore, non diciamo che Nadal non si stanchi mai. Il Nadal di oggi, come e’ stato osservato da molti altri, gioca molto piu’ “facile” e aggressivo dell’arrotino che era anni or sono. Questo gli permette di faticare di meno e di giocare piu’ match al massimo livello. Saro’ accecato dalla mia presunta e inesistente fede sportiva, ma non ci vedo niente di sospetto in cio’.

    Non capisco poi che c’entri la liberta’ e la verita’, parole che hanno utilizzato alcuni. Io non ho mai detto che in un blog bisogni dire solo la verita’, tutta la verita’ e nient’altro che la verita’. Chi la conosce? Io no di certo. Ma che liberta’ e’ accusare, senza nessuna ragione ne’ razionale ne’ empirica, un tizio di imbrogliare? Se io dicessi: tizio e’ un ladro, caio un assassino, senza conoscere effettivamente nulla delle persone citate (ricordatevelo: il fatto che li vediamo sullo schermo non rende i tennisti nostri amici), eserciterei forse la mia liberta’? Cosa c’e’ che impedisce al federeriano integralista di riconoscere che anche altri esseri umani possano produrre del bel tennis? Io mi sono divertito vedendo giocare lendl, becker, edberg, agassi, sampras e tutti gli altri e non ho mai sentito con cosi’ tanta insistenza i tifosi di un giocatore sostenere che gli altri erano disonesti o bassi moralmente con cosi’ tanta insistenza, come fanno i federeriani integralisti, specialmente con nadal (anche djokovic ha, per la verita’, la sua belle dose di insulti).

    Gianpaolo, non capisco proprio dove tu possa aver dedotto che io pensi “che in un blog bisogna dire solo - assolutamente! - cose vere, verità solide e provate, sentenze pastorizzate e giungere a conclusioni a bagnomaria”. Soprattutto dove vedi la malafede in me. Dove vedi la mia fede sportiva per Nadal. Sono sinceramente curioso, perche’ mi sembra incredibile che tu possa aver dedotto tutto questo, semplicemente dopo un post ironico che porta all’iperbole il ragionamento di alcuni federeriani.

    Matteo, chi ha mai negato l’importanza degli sponsor nello sport? Quello che e’ ridicolo, pero’, e’ pensare, come ho cercato di comunicare nel primo post, che Federer incarni i valori positivi dello sport dilettantistico e Nadal sia l’uomo favorito dai “poteri forti”. Entrambi fanno la carriera che fanno grazie agli sponsor. Entrambi guadagnano cifre da capogiro. Hanno anche parecchi sponsor in comune (nike, per esempio). Forse mi sfugge qualcosa, ma non penso che nei risultati dei loro match ci sia lo zampino di qualcuno che favorisca Nadal.

    Nik85, anche con te, sinceramente, non capisco proprio la logica di quello che dici. Ammesso che il doping sia un problema pubblico, questo permette a chiunque di accusare qualcuno di essere dopato? Cosa c’entra il tifo per Federer con “tutti quelli che hanno perso con canas e puerta”? Forse pensi che costoro, nel loro tempo libero, si battano per il loro diritto di tifare Federer e accusare personalmente gli altri?

  24. stefano grazia scrive:

    GIAMPAOLO: Tra parentesi, non sono d’accordo con chi, tirando in ballo Pratt solo per avere benedizioni dall’alto, qualche tempo fa santificava l’ironia a spese del sarcasmo.

    solo per avere benedizioni dall’alto???? Cioe’ da Pratt che morto dal Paradiso mi aiuta in caso di difficolta’ o mi dice bravo?
    Veramente, era solo per il gusto della citazione e perche’ mesi, anni fa, criticai una chloe in quell’occasione un po’ acida e da allora ad ogni occasione la ritiro fuori… Un po’ perche’ come citazione mi era sempre piaciuta, un po’ perche’ cosi’ diffondo fra il popolo bue il concetto di graphic novel d’autore, un po’ perche’ perche’ ma non certo per compiaciuto narcisismo e/o vanita’ che altrimenti avrei potuto citare ben altro e non un fumetto, per quanto colto, che qui mi sa che molti ancora confandano Tex Willer con Ken Parker o l’Uomo Ragno con Watchmen e tutti questi con Maus o Persepolis o I naufraghi del Vento di Bourgeon e allora e’ tutta fatica sprecata …
    Per il resto, Giampaolo, sono anche d’accordo con te (Un blog è un blog, e lo scopo primo è il diletto… il dibattito… l’informazione… Si può discutere, arguire, riflettere, immaginare, provocare etc etc etc)

  25. chloe de lissier scrive:

    si può dire tutto dell’impetuoso stefano grazia: che vorrebbe essere john wayne, che gli piacciono i minestroni e forse anche le birre, che essere sintetico gli fa venire l’orticaria, che indossa i calzini spaiati e le maglie al contrario, che fa le orecchiette ai libri, che più vuole essere allegro e più si innervosisce. tutto gli si può dire, perché lo desidera anche.
    ma che sia narcisista e raccomandato proprio no. perché non se lo merita. perché la sola idea della vanagloria o di un immeritato vantaggio fa ribollire il sangue prima di tutto a lui.

  26. Gianpaolo scrive:

    Figurati, Stefano, certe citazioni piacciono anche a me… son debolezze…
    La critica non era a chi aveva lanciato la distinzione fra sarcasmo e ironia (non ricordavo fossi stato tu, né ho memoria storica per quanto riguarda “servizi vincenti”, che seguo da un annetto), ma a quelli che vi si erano aggrappati selvaggiamente per screditare il sarcasmo altrui, al quale evidentemente non avevano saputo o voluto replicare sullo stesso tono…
    Spesso quello che tu con sottile understatement (almeno spero, eh eh) chiami “il popolo bue” quando sente uno facondo e brillante subito lo adotta, fino a nuovo ordine…
    Il guaio è che lo adotta fideisticamente, integralmente, come molte orde di disgraziati disperati ascoltano la parola adulterata di certi imam analfabeti riguardo a quel testo illuminato che è il Corano…
    No, per benedizioni dall’alto intendevo come hai ben capito soltanto la ricerca a tutti i costi degli auctores, per dare più credibilità o conforto intellettuale a ciò che si dice; qualcosa che non mi pare tu pratichi. Sai, ho sentito gente, con le mie orecchie, fare discorsi tipo: “Buongiorno! come disse tal dei tali…”. Bah!

    X Nicola.
    Nicola, se rileggi la tua risposta ai dubbi più o meno velati seminati da me e dagli altri, ritrovi la stessa dietrologia astiosa di cui tu accusi me, riversata, non si sa perché, su Federer, in variante eroicomica. Perché ogni tentativo di “scagionare” Nadal finisce per tramutarsi in un volgare pistolotto contra Federer?
    Dubito apertamente di Nadal solo perché il suo gioco e la sua carriera si prestano più facilmente a questo genere di sospetti. (Dubito anche di Federer, se vuoi saperlo. Dubito di tutti sul doping: anche di me stesso. Dovremmo cominciare a farci questa domanda: cosa è doping? Anche nella vita “non agonistica” (a proposito: esiste una vita non agonistica?)).

    Secondo: chiedere direttamente ai gestori e coordinatori del blog di arginare certa critica, la nostra, solo perché la si giudica sbagliata o non conforme alle proprie idee ha certamente a che fare con la presunzione di “detenere” la verità (come fosse agli arresti, in vincoli, poverina…).
    Per questo, rispondendoti, ho tirato in ballo questa grossa parola.

    Terzo: dici che Nadal ha vinto alcune partite di “nervi”, con la “stretta mentale”. Secondo me se la mente non è lucida, nulla può. Riconosco che Nadal deve avere più materia grigia del pollo Federer, e sa gestire, sa gestirsi, anche nelle difficoltà, meglio dello svizzero (almeno fin’ora: infatti il brutto per Nadal è appena cominciato…). Ma troppe volte Nadal ha risolto situazioni negative perché nell’arco del match si è rivelato più lucido quando contava…

  27. Gianpaolo scrive:

    A scanso di equivoci: sanfedisticamente, non fideisticamente!

  28. marcos scrive:

    avanzare ipotesi d’illecito è per me contro natura. caso mai, se proprio devo avanzare qualcosa, avanzo ipotesi d’innocenza, fino a prova certificata. a mio parere, comunque, non c’è bisogno d’avanzare alcunchè, se non la pretesa di una lotta contro il doping fatta al meglio delle attuali possibilità. naturalmente, la ricerca in questo settore non può fermarsi, nemmeno un minuto.

  29. matteo scrive:

    @nicola farina:
    primo:non ho detto che nadal è il demonio e federe un angelo.io ho la mia idea e ne vorrei parlare, semplicemente. non voglio offendere, ma porto comunque avanti le mie idee finchè qualcuno non mi spiega…

    secondo: parliamo di durcell/nadal riferendoci all’incredibile 2008( e non agli anni prima), dove ha fatto un salto di qualità solo ( o prevalentemente) per l’intensità agonistica mostruosa del suo gioco.non tirare fuori intensità mentale o roba da psicologo del processo del lunedi…

    terzo: sugli sponsor che comandano e gli atleti che si inchinano a un contratto milionario, siamo entrambi d’accordo. avviene nello sport, nel lavoro, nella vita: che triste!

    quarto: rimane una differenza sotanziale, cioè roger vince di tecnica e fondamentali stratosferici ( che tra l’altro sono meno incisivi in quest’anno che non ha la stessa forma fisica di sempre, come lui stesso spesso sottolinea), nadal invence ha fatto questo incredibile 2008 solo grazie ad una stratosferica superiorità fisica.
    ma come cacchio si fa sul cemento a remare 2 metri dietro la riga per 3 ore? senza variare l’intensità alla terza ora?
    per piacere, me lo spieghi? spero tu capisca bene la domanda, immaginando che anche tu giochi a tennis e sai cosa significa in fatto di muscoli, tendini, ginocchia, caviglie giocare in quel modo su una superficie dura.
    ciao

  30. Nik85 scrive:

    A nicola farina. Evidentemente mi sono espresso male io. Innanzitutto (e insisto) trovo inappropriata, eppure viene usata sempre, la parola “accusa personale”, gradirei che non me la si attribuisse. Io ho usato la parola dubbio, che è tutt’altra cosa. Un conto è dire: “l’atleta x è dopato”. Altra cosa è dire: “ma come fanno caio, tizio e sempronio a non stancarsi mai, a differenza di tutti gli altri? Mi sorge un dubbio, facciamo dei controlli per favore”. Altro punto. Io avrei potuto tifare i giocatori che persero all’epoca contro puerta e canas fino allo sfinimento, ma le partite erano falsate, la sconfitta non fu colpa loro. E’ come se avendone il potere io mettessi la regola che federer inizia contro nadal con 2 set di vantaggio e poi ti dicessi: “tu pensa a tifare nadal, senza fare accuse personali a chi ha imposto una regola cosi iniqua”. Spero di essermi spiegato, spero che quel “ammesso che sia un fatto pubblico” fosse convinto, perchè per me non c’è alcun dubbio che lo sia, spero che tu concordi che se uno vince 104 partite su 105 sulla superficie più stancante, sia uno che non si stanca mai, spero infine che ti sia convinto che sia più giusto confrontarsi democraticamente su questi temi piuttosto che censurare chi la pensa diversamente e lo esprime in modo civile.

  31. nicola farina scrive:

    @ Gianpaolo

    Ammetto che il “richiamo” all’ordine sia stato inopportuno, e possa essere letto come segno di intolleranza. Me ne scuso. Converrai, spero, che, pero’, certi tipi di accusa, per reati molto gravi, non fanno onore e possono avere effetti sciagurati. Ovviamente non e’ il caso dei primi due giocatori del mondo ai quali, francamente e ipergiustamente, non penso possa importare di meno quello che tu ed io pensiamo su di loro. Ma spesso, il dubbio e l’accusa infondata hanno causato problemi smisurati a molti. Permettimi anche di puntualizzare che, mai, nei miei post ma anche nei miei pensieri, ci sia stata una sola parola negativa contro Federer. Tecnicamente e’ il giocatore che reputo il piu’ forte tra quelli che ho avuto il piacere di vedere giocare. Questo non vuol dire che lo reputi anche il piu’ grande, ma certamente tra i primi 3. Nadal, per ora, secondo il mio personalissimo modo di vedere, e’ ancora molto lontano in entrambe le classifiche, e vorrei vedere. Quello che troverai, nei miei post, e’ una ridicolizzazione dell’immagine che certi federeriani hanno del loro idolo. Ma questa e’ un’immagine, nient’altro.

    @ matteo

    Forse mi sbaglio, ma stai asserendo che pensi che nadal abbia cominciato quest’anno a fare uso di doping? Mi piace pero’ molto il tuo quarto punto, perche’ e’, finalmente, una valutazione tecnica. Ecco, io non sono affatto d’accordo con quello che tu sostieni. Io penso che le qualita’ fisiche di nadal erano eccezionali prima del 2008 e lo sono altrettanto adesso. Non ho notato un miglioramento sotto questo punto di vista. I progressi di nadal sono, secondo me, tecnici. Il suo approccio e’ piu’ aggressivo. La sua palla viaggia ad una velocita’ e con una rotazione tale che non puo’ essere assolutamente attaccato, mentre lui mostra un controllo dello scambio pauroso. Dissento fortemente sul fatto che egli giochi 2 metri dietro la riga. Non piu’; non il nadal di quest’anno. Se poi ti riferisci alla durata dei suoi match, devo ricordarti che ha passeggiato al Roland Garros (non ha mai faticato nemmeno nelle fasi finali), e a Wimbledon era arrivato in finale non certo reduce da maratone. In conclusione, penso che sia un enorme errore di valutazione imputare i successi di nadal solo alla sua superiorita’ fisica. Ti ricordo, inoltre, che piu’ di una volta nella sua ancora giovane carriera nadal ha avuto problemi fisici. Sono pero’ contento che la discussione si sia riportata su binari tecnici e non ad un continuo: “dagli all’untore!”

  32. Alex da Livorno scrive:

    @ Gianpaolo

    Ciao Gianpaolo,

    se ti interessa, la discussione sulla differenza tra l’ironia ed il sarcasmo nasce da un mio post (articolo “Nadal ci ha presi tutti a pallate”) datato 25 agosto.
    Il buon Stefano Grazia ha poi risposto con la bella citazione di Hugo Pratt ed io ho a mia volta replicato!

    Comunque la mia intenzione non era certo quella di screditare il sarcasmo, ma anzi promuovere l’uso dell’ironia (tra l’altro già diffusa nel blog)!

    Ciò che ho notato è che però spesso nel blog l’ironia degenera in sarcasmo nella sua forma più gratuita e cattiva, innescando poi sterili polemiche.

    Il mio maggiore apprezzamento va invece a chi sa fare un buon uso dell’ironia e della poco celebrata autoironia…

    Ed il tuo primo post, che come sai ho apprezzato parecchio, è sicuramente molto ricco della prima!

    Un saluto.

  33. matteo scrive:

    @nicola: non sto facendo una crociata contro nadal. nessuno la fa. devi capirlo, perchè evidentemente tocchiamo un tennista che per te non può essere messo in discussione.

    allora: nadal è arrivato a parigi dopo avere vinto montecarlo, barcellona , amburgo, e poi ci metto roma dove ha giocato poco. praticamente non ha quasi mai riposato. lui stesso se ne è lamentato. ad amburgo in finale ha chiamato il fisio al 3 gioco, salvo poi saltare come un grillo. o fa il furbo, oppure…perchè non è mai stanco??????????????????????? perchè il suo gioco non cala mai di intensità di settimana in settimana?

    poi ha vinto indian wells, parigi, toronto, pechino, cincinnati ha perso in semi. anche qui senza mai accusare cali. praticamente da inizio aprile a inizio settembre nel gioco iperatletico di oggi, giocando tantissimo ha un livello di prestazioni sempre costante.
    a me fa pensare. a te no, magari, ma ad altri si.
    la cpsa poi incredibile è l’intensità del suo gioco. il top che dà alla palla ( che lo rende inattaccabile, come giust hai detto) nasce in minima parte da un gesto tecnico e il gran parte dalla sua forza abnorme.
    inoltre altri giocatori come federer ( e anche sampras) potevano aggrapparsi , anche in momenti di minor forma, a colpi vincenti perchè dio li ha donati. il dritto, il servizio.
    nadal no. nadal trova la forza del suo gioco non da gesti tecnici, ma da gesti atletici. se avesse meno intensità, anche solo poca, con querrey avrebbe perso.
    io vedo strano che un giocatore possa avere un rendimento atletico così incredibile e continuato nel tempo, che , ribadisco, è la sua maggiore arma.
    tutto qua.
    e poi non rema sul cemento? ma se prende ogni palla…
    ecco si parlava dello sport spagnolo…l’altra sera robredo contro djoko al 5 set correva ancora come un ragazzino. robredo, ferrer, verdasco: ovvero rematori da fondo senza un colpo che uno risolutivo. senza grandi servizi, senza grandi colpi da fondo, ma non muoiono mai…
    e poi l’oprazion puerta in spagna? abortita. uno scandalo. ( e lo dicono tutti i grandi quotisdiani….)
    a me viene da pensare
    ma per carità non ti offendere…
    ciao

  34. matteo scrive:

    no indian wells, ma il queens, scusate

  35. Gianpaolo scrive:

    X Nicola

    Nicò, ma cosa ti scusi? Io, sia chiaro, non avrò mai nulla di personale con nessuno per questioni di tennis: tu sei libero di tenere la tua posizione, altroché. Soprattutto se ti conservi sempre così educato e discreto. Nadal è un campione, a parte ogni sospetto. Come dice Marcos, si può presumere soltanto l’innocenza. Anzi sperarci, scommetterci su.
    Eppure, qualcosa resta. E’ come se la mia fede sportiva sia rimasta irrimediabilmente intaccata dalle tante, troppe delusioni e disillusioni provate da appassionato… Sai quelle ragazze che sono state bidonate o scaricate o tradite e poi dicono: “Basta uomini!”. Ecco, io sono così per lo sport.
    A parte il fatto che poi Nadal non è il mio tipo.
    A parte lo scherzo, sai ormai che preferisco Federer, ma la mia è una preferenza tecnica ed estetica, ovviamente. Alle volte però provo invidia per l’efficacia impressionante del suo dritto anomalo e, ormai, del suo miglioratissimo rovescio (quest’anno 2 volte meglio di quello di Federer, involutissimo), per la chirurgica precisione del suo passante in corsa… Nadal, oltre le mostruose performance atletiche, è un gran colpitore ormai, forte, aggressivo, continuo. E col tempo migliorerà sempre più tecnicamente, calando invece fisicamente. Non so se sarà un guadagno per lui. Allungherà la carriera, ma forse penalizzerà il palmares.

    Per quanto riguarda la fiducia “morale”, ne ripongo in ugual misura - poca - sia nello svizzero che nello spagnolo, come in chiunque altro. Non credo nella pulizia e nella esemplarità dello sport professionistico, è chiaro. Non sono mica un bambino. E non è ingenuità, non è provincialismo micragnoso il mio. E’ proprio paura di fidarmi, per poi magari dover ricredermi ancora una volta.
    Non credo nell’etica del mercato; dove arrivano i soldi, arriva la corruzione, il magheggio, la furbizia. Lo sport è adulterato.
    Per il resto, grande sintonia col tuo ultimo post: somma pietà per i federeriani che si ostinano, in queste settimane, a picconare e svilire il neonato regno nadaliano. Attenti però: come ho già scritto, per Nadal il difficile viene proprio adesso. Non gli verrà perdonato nulla.

    x Alex

    Grazie, amico, a te e agli altri per l’apprezzamento. Quel post è… viscerale. Non sopporto i ritratti agiografici, le santificazioni, le mitizzazioni, le edulcorazioni, le tinte uniche, come se il mondo fosse un cartone animato, senza il male, la furbizia, l’ipocrisia… il sospetto… Se fossi un pubblico ministero spagnolo, aprirei un’inchiesta su Nadal forse. Ma si sa la Spagna quale attenzione faccia al fenomeno del doping. Serve eccome il traino sportivo alla giovane economia moderna di questo Paese: tocca i bimbi, i giovani, le famiglie, infiamma i cuori, produce tendenze, mode, ondate di consensi, gioia popolare.
    D’altra parte si sa, soprattutto, quanto radicali e frequenti siano i controlli nel tennis. La giustizia nel tennis è cieca e ingiusta, quasi come il fato in una tragedia greca. Sembra accanirsi soltanto contro gli italiani. Inquisiti per scommesse e segnati da cronica inedia, cosa vogliamo di più? La Spagna invece va, fila come un tonno.
    Nadal quest’anno corre come un ossesso, da otto mesi. E’ migliorato tantissimo nei colpi, in più schianta l’avversario sull’intensità e sulla resistenza. E’ l’atleta più performante che io abbia mai visto, assieme a Bubka, Phelps e forse pure Gattuso! (che pure rifiutò di sottoporsi a un controllo antidoping facoltativo, a suo tempo)… Cosa devo fare, zittire il mio senso critico solo perché non ho le prove? Io ne parlo…

    Grazie anche per la segnalazione… filologica! Sono d’accordo con te: il sarcasmo è davvero indigesto soprattutto quando è gratuito: innesca sempre polemiche a spirale, infinite. Se è cattivo - nel senso che è pepato, cioè piccante e… ficcante - è meglio invece!

  36. nicola farina scrive:

    Sono contento, Gianpaolo, del tono del tuo intervento e anche dei contenuti, che mi vedono in grossa sintonia. La mia lotta e’ contro un modo di vedere tipicamente italiano, in un paese dove la corruzione e’ arrivata ovunque e il risultato di ogni concorso, bando, appalto appare sospetto di manomissione. Come conseguenza di cio’, si e’ sviluppato un perverso e egoistico modo di pensare di fronte ad ogni competizione. Pensiamo, ad esempio, alla politica. Vinciamo le elezioni? Trionfo della democrazia. Le perdiamo? La democrazia e’ in pericolo, brogli. Insomma, un approccio che leggittima la validita’ di un evento solo in base al risultato. E’ con questo approccio che, ad esempio, molti hanno visto la partita di Wimbledon. Vince Federer? Giornata storica per il tennis. Vince Nadal? Il tennis e’ morto, Nadal e’ dopato. Faccio anche notare che i forum italiani sono quelli, non a caso, che bersagliano maggiormente il maiorchino. Io semplicemente odio ragionare in tale modo. Tuttavia non sono un ingenuo e so perfettamente che le cose non funzionano in modo idilliaco. Sono italiano anch’io, lo so benissimo, e poi tutto il mondo e’ paese, le furberie esistono ovunque. Io penso che per il doping le cose sono due. O e’ diffuso in modo capillare, coperto dalle “istituzioni” (acca’ nisciuno e’ fesso: se e’ cosi’, nessun giocatore di vertice puo’ sottrarsi dall’utilizzo; nessuno amerebbe continuare a perdere pur di non “sporcarsi”), oppure e’ un fenomeno marginale. Se e’ come nell’ultimo caso, allora dobbiamo evitare di accusare senza motivo. In ogni caso, per quanto riguarda il doping, tutti i giocatori, mai trovati positivi, sono passibili dello stesso sospetto, nessuno in modo particolare. Trovo curioso quando dici che se fossi pubblico ministero apriresti un fascicolo su Nadal. Non certo per parlare su un blog, ma per fare una cosa del genere, si’ che devi avere delle prove concrete. Ne possiedi? Per favore, non farti guidare da “sensazioni personali” per cose in cui bisogna conservare dell’obiettivita’.

    Matteo, la pensiamo in modo assolutamente diverso sul gioco di Nadal. L’efficacia dei colpi di Nadal non nasce solo in minima parte da un fatto tecnico. Il suo rovescio, ad esempio, e’ il colpo piu’ piatto tra tutti quelli dei “big three”. Il suo essere destro naturale e mancino impostato lo aiuta, ovviamente, ma Nadal e’ l’unico giocatore in grado di colpire in corsa con il rovescio ed imprimere gli effetti a rientrare che altri possono dare solo con il dritto. Questa e’ tecnica. Anche la sua mano e’ tutt’altro che disprezzabile; quando va a rete fa il suo, non commette le caprate tipiche degli arrotini. E’ ovviamente dotato di colpi vincenti, e come se lo e’. Il suo gioco di gambe e’ spaventoso, pari e forse superiore a quello del grande Agassi e del suo rivale Federer (per lo svizzero tale aspetto passa talvolta inosservato, ma lui e’ uno dei migliori “movers” di tutti i tempi). Anche questa e’ tecnica. Certo, bisogna avere una buona condizione, ma bisogna anche sapersi muovere sul campo.

  37. stefano grazia scrive:

    Giovanni de Roussillon, per favore traducimi il pezzo di Chloe in cui riferendosi al terrifico sottoscritto scrive: “ma che sia narcisista e raccomandato proprio no. perché non se lo merita. perché la sola idea della vanagloria o di un immeritato vantaggio fa ribollire il sangue prima di tutto a lui.”
    Che io su questo Blog mi avvii ad essere ormai la parodia di me stesso e’ innegabile ma ormai faccio fatica anch’io a distinguere fra ironia e sarcasmo, apprezzamenti e prese per i fondelli…Il fatto e’ che, citando appunto John Wayne (da Un dollaro d’onore), anch’io vorrei essere tanto in gamba da non sentire il bisogno di dimostrarlo, ma ahime’ non lo sono come del resto forse,siamo sinceri, nessuno che scriva su un blog: se lo fosse, non avrebbe il bisogno di scrivere per dire la sua, leggerebbe i risultati e basta …
    Comunque ero a Roma il giugno scorso e parlando con un Professore di Medicina Sportiva e Auxologia, Membro della Commissione Antidoping, gli ho chiesto a bruciapelo: ma insomma, il giocatore xy(eheheh) e’ dopato o no? E lui, scuotendo il capo: “Son troppo bravi, non riusciamo a beccarli…Per questo io la liberalizzerei.”

  38. Nik85 scrive:

    Una nota a nicola. Perchè un pm apri un fascicolo non ha bisogno di prove concrete, ma di semplici indizi. Se avesse già in mano le prove concrete le indagini (ovvero nel caso specifico i controlli) non avrebbero ragione di essere. E’ questo il punto. Ciò che credo cerchi di esprimere anche matteo è che un indizio importante c’è, ed è la causa del nostro dubbio (che è diverso da un’accusa personale): l’imbarazzante superiorità fisica di nadal. Altra nota a margine. Quando vinci 7 tornei consecutivi una settimana dopo l’altra (roma non la conto) e 8 degli ultimi nove (in uno arrivi “solo” in semi) affermare che non hai fatto troppa fatica perchè hai vinto facile il R.G. e giochi 1 metro più avanti lo trovo leggermente forzato. Tutto si può dire, tranne che il gioco di nadal non sia dispendioso (che ora lo sia un po’ meno, non cambia la sostanza).
    Saluti

  39. chloe de lissier scrive:

    non hai bisogno di un traduttore, almeno nel mio caso. io dico quello che penso. e penso che tu sia una persona che può esprimere anche disordinatamente la sua essenza, ma che non rinuncerebbe mai alla propria dignità. questo significava il mio breve commento su di te. e voleva sostanzialmente esprimere simpatia. se continui così, non parlerò più di te e con te. tié.

  40. nicola farina scrive:

    Forse non ci capiamo sulla parola indizi, ma, pure non essendo laureato in giurisprudenza, sono pronto a giurare che vincere 8 tornei su 9 non sia un indizio di alcunche’ di illecito. Se cosi’ fosse, avresti dovuto aprire un fascicolo su Laver, che vinceva tutto, su Borg, che bissava sempre W e RG, altro che Nadal, su McEnroe, che un anno ha perso solo 3 partite, altro che Federer, su Sampras, che tra fine ‘93 e inizio ‘94 non perdeva mai, su Agassi, altrettanto tra fine ‘94 e inizio ‘95, e si’, anche su Federer, che per 4 anni ha vinto tutto senza mai mostrare il minimo segno di cedimento. A questo punto si potrebbe proporre all’ATP di dare la prima posizione mondiale con allegato un fascicolo di qualche procura, se tanto mi da’ tanto. Per inciso, il fatto che il gioco di nadal sia ora meno dispendioso fa un enorme differenza. Fa la differenza tra perdere al quinto e vincere al quinto la finale di W. Fa la differenza tra il giocare al massimo della propria condizione solo una manciata di tornei sul cemento e giocarne di piu’. Fa la differenza tra essere numero 2 e numero 1.

  41. Nik85 scrive:

    L’indizio non è le vittorie in 9 tornei ma la superiorità fisica, mi sembrava chiaro. Non ho vissuto l’epoca di borg e mcEnoroe, non posso ribattere. Sento dire da chi c’era che il tennis a quei tempi era infinitamente meno fisico e più tecnico, ma tu ne sai più di me. Però ho vissuto l’era federer e sampras. Uno che vince i suoi turni di battuta facendo 4 aces di fila (sampras) o col serve and volley non credo si stancasse molto. Capitolo federer. Anche nei suoi anni migliori federer i suoi alti e bassi li ha sempre avuti. E soprattutto non giocava mai due mesi di fila sulla superficie più stancante. Nel 2005, suo anno migliore, ha saltato la parte finale di stagione per un infortunio, nel 2006 vinse toronto e usci al primo turno a cincinnati, vinse madrid e non giocò parigi. Oltretutto paragonare la dispendiosità del gioco di federer con quello di nadal mi sembra troppo. Nella finale scorsa di wimbledon nadal perse non perchè era cotto, ma perchè il genio gli annullò 4 palle break da fenomeno nel quinto. La differenza tra numero 2 e numero 1 di nadal è stato un calo (fisiologico) dell’umano federer e di djokovic che è crollato a wimbledon. Sai com’è, loro sono umani.

  42. marcos scrive:

    per quel che mi riguarda, confermo quel che dice stefano: senz’altro non sono un tipo in gamba!

    però, mi diverto a leggere e mi diverto a scrivere anche con voi: per questo, vi ringrazio!

  43. chloe de lissier scrive:

    si comincia a vedere finalmente qualcosa di interessante su questo blog, oltre alle disamine critiche sul tennis. qualcosa che cancella anche quelle brutture che ci capita di leggere: profondità di pensiero e di idee, capacità di esaminare gli atteggiamenti degli altri e anche i propri con levità e buona disposizione, con simpatia amichevole.
    sono contenta. e condivido, come spesso mi accade, il pensiero di marcos. neanche io sono poi così tanto in gamba, ma mi piace leggere le vostre parole e scrivere le mie. non quelle di tutti, ma abbastanza. d’altronde, non si può avere tutto nella vita.

Scrivi un commento