Archivio della Categoria 'Us Open'

Serena Williams in forma e pronta per la Henin.
“Sfida speciale, non ho niente da perdere”.
“L’infortunio al pollice? Superato”.

Lunedì 3 Settembre 2007

Intervista con

SERENA WILLIAMS
traduzione a cura di Gianluca Comuniello e Anna Narcisi

D. Come mai hai avuto un calo di concentrazione proprio sui primi due punti?
SERENA WILLIAMS: Non penso di aver avuto un calo di concentrazione, in fondo ero solo all’inizio del match.

D. Qual è stata per te la chiave dell’incontro?
SERENA WILLIAMS: Penso che sia stato fondamentale riuscire a tenere il servizio. La mia avversaria rispondeva bene e serviva ancora più velocemente di quanto ha fatto a Wimbledon.

D. Puoi dirci qualcosa del probabile match contro Justine? È la terza volta in un anno che vi incontrate in uno Slam. Come pensi di affrontare il match contro di lei?
SERENA WILLIAMS: Sai, lo affronterò come se non avessi niente da perdere. Solo che adesso mi sento diversa, non vedo l’ora di averla ancora come avversaria. (more…)

La novità: più sorprese fra le donne.
Verso una semi Kuznetsova-Chakvetadze?
Due Williams nei quarti senza perdere un set con Bartoli e Ivanovic.
K.O. le finaliste di Parigi e Wimbledon

Domenica 2 Settembre 2007

Venus Williams

di RINO TOMMASI

NEW YORK - Invitato ieri mattina dal mio amico Bud Collins, il più noto commentatore tennistico degli Stati Uniti, ad una conversazione radiofonica mi ero permesso di criticare duramente la federazione americana per l’insensibilità dimostrata nel penalizzare le sorelle Williams nell’assegnazione delle teste di serie di questo torneo.
E’ un argomento che i miei lettori conoscono avendolo già trattato nel presentare questo torneo ma lo riassumo. Serena e Venus hanno vinto quest’anno due delle tre prove dello Slam già andate in archivio ed hanno firmato questo torneo due volte ciascuna. Poiché giocano poco il computer, che non tiene conto della qualità ma solo della quantità, le classifica all’ottavo ed al dodicesimo posto ma è chiaro che valgono molto di più. In altri tempi (a.c., ante computer) avrebbero avuto due delle prime quattro teste di serie. (more…)

Paszek e Radwanska, coraggio da veterane.
Quando la testa è più importante dei colpi.
Niente distrazioni, una vita dedicata al tennis.

Domenica 2 Settembre 2007

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di Luca Corradini

Le partite di tennis femminile, spesso, presentano implicazioni psicologiche che assumono un aspetto preminente, o comunque di pari importanza, rispetto alle capacità tecniche individuali.

Gli inglesi usano il termine “choking” per indicare la paura di vincere, sbagliando colpi banali, spesso quando si affrontano tenniste di livello più elevato. E’ normale che questo capiti alle ragazze giovani: magari giocano un buon tennis contro una top 10 o top 20, possono anche andare avanti di un break o addirittura due, ma vengono infine raggiunte, spesso con parziali imbarazzanti. In parte c’è una spiegazione tecnica, ovvero la minore efficacia del servizio che non consente “scappatoie” di facile soluzione, ma dall’altra è indubbio che la tensione la faccia da padrone, più che nel tennis maschile. Dunque, quando questo non avviene, e la giovane tennista riesce invece a dominare le proprie paure e a giocare coraggiosamente, si capisce che ci si trova di fronte, se non ad una campionessa vincitrice di futuri slam, almeno a tennista di ottimo valore. (more…)

Santoro e Bjorkman, passione senza fine.
Valorosi come gli spartani delle Termopili.
Sono da esempio per tutti i “giovani viziati”.

Venerdì 31 Agosto 2007

di MARCOS

Graecia capta ferum victorem cepit et artes intulit agresti Latio.
La storia insegna che i veri vincitori, talvolta, non sono quelli che hanno la meglio e che le migliori civiltà, talvolta, sbocciano dalle più grandi sconfitte. L’eroica difesa dell’ultimo baluardo, anche se, poi, destinato ad esser conquistato dal nemico, è in grado non solo di entrare nella leggenda, ma anche di rappresentare lo spirito identitario di un popolo; la gloriosa sconfitta spartana alle Termopili non ha solo coinciso con il disperato tentativo di difendere le proprie terre dall’avanzata persiana, ma può anche simbolicamente considerarsi l’epica dimostrazione dell’importanza di uno dei valori fondativi delle civiltà del mondo: senza il consapevole sacrificio per la conquista della libertà, l’uomo non l’avrebbe mai ottenuta.

Murray e Blake non hanno nulla a che spartire con Serse, ma Santoro e Bjorkman hanno incarnato perfettamente lo spirito di quei trecento spartani, fieramente guidati dal valoroso Leonida. (more…)

Le pagelle, maratona di 7 ore per Cazzaniga.
Canè, più tifoso che commentatore tecnico.
Cosa ci è piaciuto del “Live” di Eurosport.

Giovedì 30 Agosto 2007

Di MARCOS

Il Cazzaniga fa gli straordinari

Sette ore e mezza di diretta non sono facili per nessuno: credo che alle 2 e mezza di notte, quando Barbara Rossi gli ha dato il cambio, il Cazzaniga sia tornato a casa con la sedia incollata. Quando l’uomo mette in campo un tale spirito di abnegazione, un simile attaccamento al lavoro ed una tale resistenza, allora va premiato.

Cazzaniga (6 e mezzo) / Rossi (6+)

Dopo averci regalato un’inutile replica tennistica del giorno prima, la differita di qualche brano di atletica e l’orrendo speciale sulla coppa campioni, Eurosport si collega con NY proprio mentre Marat sta per portare a termine il suo incontro: Dancevic gli è vicino, ma, ogni volta che gli si apre uno spiraglio, sbaglia l’impossibile. La Rossi (chiunque commenti col Cazzaniga si prende l’articolo prima del cognome) inizia da par suo: “Sul secondo passante, Safin poteva fare qualcosa di più”. E’ già un miracolo che sia riuscito a prendere la volata di Dancevic ed, infatti, il Cazzaniga la corregge: “E’ stato bravo Dancevic a spostarsi rapidamente a rete!”. La Rossi continua: “Safin doveva tenere la volèe di rovescio più corta e non provare a tenerla lunga”. Macchè provare a tenerla lunga…l’ha colpita come un fabbro e l’ha buttata fuori di tre metri! Sul set point per Dancevic, Marat s’inventa una risposta diritta alla Lendl: finalmente, anche la Rossi si lascia andare ad un commento di ammirazione: forse è anche per questo che Safin riesce a vincere, pochi secondi dopo, il suo match di primo turno. (more…)

La Serbia si divide tra Ivanonic e Jankovic.
Jelena confessa di conoscere solo le top-ten.
“E con Ana punterò al doppio di Pechino 2008″.

Giovedì 30 Agosto 2007

Di Luca Corradini

Fino a quando non incontrera’ nuovamente Justine Henin o un’altra giocatrice di vertice, non si potra’ certo accusare la serba Jelena Jankovic di avere scarsa fiducia nel proprio tennis, tanto dal non conoscere minimamente le avversarie con le quali deve confrontarsi. La Jankovic non e’ l’unica, e’ un atteggiamento piuttosto diffuso nel circuito femminile, forse supponente e presuntuoso, ma alla fin fine giustificato, visto il “gap” tra le prime e le tenniste di seconda fascia.

Ecco come Jelena risponde ad una serie di domande sulla prossima giocatrice che dovra’ affrontare al terzo turno, la giovanissima francese (classe ‘90) Alize Cornet:

D: Allora, al prossimo turno, la Cornet…
R: Non la conosco; non conoscevo nemmeno la mia avversaria odierna: che aspetto avesse, come giocasse (la bielorussa Olga Govortsova, nd Luca Corradini)… (more…)

Us Open, Blake lancia la sfida a Federer.
“Ma so che è il più forte di sempre.
Le Williams? Reincarnano lo spirito della Gibson”.

Mercoledì 29 Agosto 2007

Intervista a James Blake (traduzione di Luca Corradini)

D: Sentivo il commento che facevi al termine del match riguardo a Harry Potter e Federer. Sei sempre stato una persona realista, affermando quanto fosse forte. Credi sarebbe meglio assumere un atteggiamento tipo “non mi interessa chi sia, so di poterlo battere”, o va bene cosi’ ?
R: Insomma, mi piacerebbe poter credere di batterlo semplicemente affermando “posso farcela”.
Ci sono una marea di quei libri auto-motivazionali che ti dicono “credici e ce la farai”. E’ una gran bella linea di pensiero.
Ogni volta che devo giocare contro Roger, penso di potercela fare, di poter sfruttare le mie chance e che se gioco al massimo sono uno dei migliori giocatori al mondo. Sento di avere delle possibilita’. (more…)

Us Open, Young primo successo in uno Slam.
Tra i pro aveva perso undici volte di fila.
“Merito dei miei genitori se gioco a tennis…
e giocare i tornei junior mi ha ridato fiducia”.

Martedì 28 Agosto 2007

Il personaggio del giorno negli Usa è sicuramente Donald Young, che al terzo tentativo ha vinto un incontro agli Us Open. Bimbo prodigio alcuni anni fa, era diventato un fenomeno mediatico. Ma senza risultati è tornato nell’ombra. Tanti tornei futures, alcuni challenger e le prove dello Slam del circuito juniores. Ha vinto Wimbledon under 18 ed è iscritto anche agli Us Open junior… ma se continua così non potrà giocare.
Ecco l’intervista che Donald Young ha rilasciato in conferenza stampa

Traduzione a cura di Luca Corradini.

D: Stavi servendo 5-3 nel secondo set, e hai sbagliato consecutivamente due dritti. Cosa ti sei detto per superare quel momento?
R: Non so. Semplicemente di non sbagliare. Durante quei primi due punti, ero davvero nervoso e contratto. Volevo solo riuscire a mettere in campo delle prime, per far si’ che dovesse essere lui a venire a prendersi il punto, e non io a concederlo com’e’ stato per i primi due.
Ancora un’ora per inviare partecipare al pronostico di oggi. Già 92 le schede arrivate, cerchiamo di arrivare a 100. Non esitate, non si perde nulla. In palio c’è un applauso da parte di tutto il blog. (more…)

Scandalo scommesse, la verità di Davydenko.
“La mafia? Non è solo russa, c’è pure in Italia”.
Dopo gli open in Cina l’interrogatorio dell’Atp.
Full interview also in English.

Martedì 28 Agosto 2007

Il russo Davydenko si difende dall’accusa di aver combinato l’incontro con Martin Vassallo Arguello al torneo di Sopot. Una difesa dura, ad oltranza. La sua vita tennistica, al momento, è concentrata su questo scandalo. Di tennis si parla poco, nonostante sia sempre un top10. Ecco un estratto dell’intervista rilasciata ai giornalisti dopo il debutto vincente agli Us Open.

Traduzione a cura di Giovanni Di Natale

D. Parlaci delle distrazioni di queste ultime settimane, hai avuto modo di concentrati sul tennis?
R. Dopo Sopot intendi?

D. Sì.
R. Io dovrei dire che è stato difficile ripartire già da Montreal perchè è iniziata l’inchiesta. Ma che posso dire? La vera questione è se io abbia mai scommesso nella mia vita. Non so come tu possa scommettere e non conosco giocatori che scommettono. Perchè se tu vedi io ho perso diverse volte al primo turno, in piccoli tornei, con giocatori top 100 o 80. Così come ho perso dopo Wimbledon tre settimane di fila al primo turno. Perchè nessuno dice di questi match? Se io scommettessi, se io traessi profitto dalle puntate, potrei fare i soldi in tutti i tornei. Scrivete ciò che volete, anche perchè leggo giornali russi non inglesi. Non capisco bene la lingua. E’ abbastanza duro giocare. Mentalmente. Ma ho ricominciato a giocare bene già da Cincinnati e Montreal. Quarti e semifinali mi hanno dato i punti per il master di Shanghai. (more…)

Lopez sorprende Ferrero…nel punteggio.
Il ritiro di Ancic e una malignità.
In FIT forse non si sono accorti che…
Le interviste ai protagonisti, Us Open’s interview.

Lunedì 27 Agosto 2007

di RINO TOMMASI

NEW YORK - Comincia con una vittoria italiana questa edizione dell’Open degli Stati Uniti, quarta ed ultima prova stagionale del Grande Slam. L’ha ottenuta una giocatrice di 20 anni, Sara Errani, numero 106 in classifica che nell’occasione ha passato per la prima volta un turno in un torneo importante.
La Errani ha battuto un’avversaria proveniente dalle qualificazioni, la ceka Renata Voracova, che è stata in vantaggio per 5 a 3 nel primo set, ha mancato un set point, poi la Errani, che è nata a Somma Lombarda ma da tre anni si allena in Spagna, ha infilato quattro giochi consecutivi vincendo così il primo set, dopo di che ha controllato anche il secondo.
Questo risultato le varrà un salto di circa 20 posti in classifica e la possibilità di entrare più facilmente nei tabelloni dei grandi tornei.
L’incontro più interessante della mattinata è stato il derby spagnolo tra Juan Carlos Ferrero, uno specialista della terra battuta ma che vanta qui una finale perduta contro Roddick quattro anni fa, e Feliciano Lopez. Più della vittoria di Lopez, un mancino che si è sempre trovato bene sui campi veloci, sorprende il netto punteggio con il quale Ferrero è stato eliminato.
Più sorprendente è stata la sconfitta del cipriota Marco Baghdatis (more…)

Errani, ecco la prima vittoria azzurra.
Per Sara secondo turno e 80mo posto Wta.
A 12 anni andò sola da Bollettieri.
Quanti sacrifici oggi ripagati
Due mesi di stop e Bolelli torna a vincere.
Lotto lo sponsorizza dai piedi a…l’orecchino!
La Knapp domina e ora ha la “colored” Rolle (vittoriosa sulla Golovin).
Delusa la Santangelo: “Non mi va che mi si chiami…una specialista del doppio”.
Camerin lotta e vince:”Ora tornerò sul centrale con Serena”

Lunedì 27 Agosto 2007

Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta
NEW YORK _ Delle nove ragazze italiane in gara all’US Open cominciato ieri, forse la meno nota è una biondina dagli occhi azzurri di Somma Lombarda (provincia di Ravenna), Sara Errani, 20 anni, 163 cm scarsi, che però è già approdata al secondo turno, garantendosi il compenso più alto della carriera, 27.500 dollari e, come dice lei sfoderando un bel sorriso, “soprattutto i 60 punti Wta che mi faranno salire da n.105 a n.80 in classifica…Era quello l’obiettivo per quest’anno (avviato da n.176), centrare una classifica che mi permettesse di entrare nei tabelloni degli Slam”.
In effetti è quella la svolta per chiunque ambisca a diventare un “professionista del tennis”. Prima ci sono soltanto sacrifici. Economici per la famiglia come riassume Sara: “Spendo 60.000 euro l’anno (more…)

Bilancio della stagione di Tommasi.
Pronostici per l’US Open.
Federer verso il 12mo Slam e il 4° US Open consecutivo.
L’ottusità degli americani con le Williams e le teste di serie sbagliate.
Sharapova più brava in campo che a letto…(ma sarà vero?).
Luzzi scende in campo con… Playboy.
Ma gli fanno togliere la maglietta con il coniglietto

Venerdì 24 Agosto 2007

di RINO TOMMASI

NEW YORK - Ci sono due buone ragioni, oltre a quella – importantissima – della tradizione , che offrono la massima credibilità alla gerarchia ormai ben definita alle competizioni tennistiche.
Inevitabilmente attenuatasi, in uno sport molto individuale, il prestigio della Coppa Davis, rimangono in una categoria a parte le quattro prove del Grande Slam dietro le quali, a buona distanza, ci sono i tornei del circuito Masters Series.
Alla vigilia dell’Open degli Stati Uniti, che chiude a livello di Slam, la stagione può essere interessante fare un piccolo bilancio degli otto mesi che il 2007 si sta lasciando alle spalle.
Roger Federer ha vinto l’Australian Open e Wimbledon lasciando a Rafael Nadal il Roland Garros nel rispetto di una specializzazione ormai consolidata. La vera sorpresa dell’anno è stata la seconda finale consecutiva raggiunta da Nadal a Wimbledon ed il fatto che l’abbia persa in cinque set.
Per quanto riguarda il Masters Series i sette tornei già disputati (rimangono Madrid e Parigi Bercy) se li sono divisi i primi tre giocatori del mondo. Tre li ha vinti Nadal, due ciascuno Federer ed il serbo Novak Djokovic, già individuato come futuro campione ma solo quest’anno esploso ad alto livello.
Questa regolarità di risultati trova giustificazione nel meccanismo del tennis che riduce le sorprese. (more…)

Un insolito Roddick… ma un solito Federer.

Lunedì 11 Settembre 2006

di Ubaldo Scanagatta
11 settembre 2006

NEW YORK. Dov’è la notizia se il solito Federer, pur alle prese con un insolito Roddick, ipermotivato da Jimbo Connors, ha vinto nella Grande Mela un nuovo Slam, il nono della carriera e il terzo US open consecutivo? (more…)

E Dio creò Maria Sharapova.

Domenica 10 Settembre 2006

di Ubaldo Scanagatta
10 settembre 2006

NEW YORK. Era il 19 aprile 1987 e Dio era in gran forma. Così creò Maria Sharapova. Sapeva di tennis più di tutti, ovviamente. Sapeva delle sue necessità e di quale sarebbe stato il suo futuro una volta che Andre Agassi avesse appeso la racchetta al chiodo (dopo Sampras), Roger Federer fosse diventato addirittura noioso per via di una superiorità straripante, Lindsay Davenport e Kim Clijsters fra un infortunio e l’altro stessero pensando di metter su famiglia, le sorelle Williams cominciassero a perdere interesse nel gioco che le aveva strappate al ghetto rendendole multimiliardarie. (more…)

L’ultimo match di Andre Agassi.

Domenica 3 Settembre 2006

di Ubaldo Scanagatta
3 settembre 2006

NEW YORK _ Doveva giocare l’ultimo matchpoint, ma l’impietoso primo piano televisivo avrebbe mostrato le lacrime che sgorgavano già irrefrenabili sul viso di Andre. (more…)

L’ultimo torneo di Andre Agassi. Pavel poteva metterlo k.o.

Martedì 29 Agosto 2006

di Ubaldo Scanagatta
29 agosto 2006

NEW YORK. C’è mancato un soffio. Se l’arma migliore di Pavel, il rovescio, fosse andato a segno anche sul setpoint del secondo set, il trentaduenne rumeno (n.76 Atp) sarebbe salito a condurre due set (e due tiebreak) a zero. (more…)