La Serbia si divide tra Ivanonic e Jankovic.
Jelena confessa di conoscere solo le top-ten.
“E con Ana punterò al doppio di Pechino 2008″.

 
30 Agosto 2007 Articolo di Giovanni Di Natale
Author mug

Di Luca Corradini

Fino a quando non incontrera’ nuovamente Justine Henin o un’altra giocatrice di vertice, non si potra’ certo accusare la serba Jelena Jankovic di avere scarsa fiducia nel proprio tennis, tanto dal non conoscere minimamente le avversarie con le quali deve confrontarsi. La Jankovic non e’ l’unica, e’ un atteggiamento piuttosto diffuso nel circuito femminile, forse supponente e presuntuoso, ma alla fin fine giustificato, visto il “gap” tra le prime e le tenniste di seconda fascia.

Ecco come Jelena risponde ad una serie di domande sulla prossima giocatrice che dovra’ affrontare al terzo turno, la giovanissima francese (classe ‘90) Alize Cornet:

D: Allora, al prossimo turno, la Cornet…
R: Non la conosco; non conoscevo nemmeno la mia avversaria odierna: che aspetto avesse, come giocasse (la bielorussa Olga Govortsova, nd Luca Corradini)… Nulla, insomma. In questi casi, all’inizio e’ sempre un po’ difficile capire che giocatrice si ha davanti, come devo comportarmi, i suoi punti di forza, perche’ non so proprio cosa aspettarmi.

D: Ha giocato molto bene al French Open (il giornalista si riferisce alla Cornet, vincitrice nel torneo Junior, anche se Jelena, nella prima parte della risposta, parla sempre della Govortsova).
R: Non ho idea di come abbia giocato in quel torneo, l’ho vista oggi per la prima volta quando e’ scesa in campo, non sapevo neanche che aspetto avesse. Di solito, almeno conosco la tennista per sentito dire, ma non e’ sempre cosi’. In ogni caso, ho fatto del mio meglio e sono passata. Anche riguardo alla Cornet, non so nemmeno chi sia, il suo modo di giocare. Non l’ho mai vista all’opera. Ma dovro’ continuare ad alzare il mio livello di gioco, giocare aggressiva e credere nei miei colpi. Non devo pensare a chi sta dall’altra parte della rete, ma giocare come so e divertirmi.

D: I tuoi coach non ti forniscono un qualche tipo di scheda relativa all’avversaria che devi incontrare?
R: Qui con me c’e’ uno sparring partner, ma non conosce il 90% delle altre tenniste perche’ una volta giocava nel circuito maschile (Richard Brooks, credo), ed e’ nuovo al circuito WTA.

D: Ha vinto il French Open Junior.
R: Chi?

D: La tua prossima avversaria.
R: Oh, okay. Allora faro’ del mio meglio (ride).

Il nostro Ubaldo, inoltre, le chiede:
D: Come spieghi il fatto di aver messo su qualche chiletto in piu’?
R: Beh, senno’ come vuoi che faccia a stare al passo con le altre? Se sembro uno stecco, sai com’e', rischio di collassare dopo pochi game. Sono obbligata ad avere una grande riserva di energia, qualcosa da bruciare (ride).

Infine, spende qualche parola per la sua connazionale, affermando che potrebbe decidere di giocare il doppio con Ana Ivanovic l’anno prossimo in Fed Cup o alle Olimpiadi. Sempre riguardo ad Ana, ma non solo, le viene rivolta la domanda seguente:

D: Prima, Ana ci ha detto che quando vede te o Novak vincere, questo le mette pressione ma allo stesso tempo le da’ motivazioni in piu’. Stessa cosa anche per te?
R: No, non sto tanto a guardare cosa fanno gli altri. Mi concentro su me stessa. Cerco di — insomma, e’ uno sport individuale. Poi certo, la Serbia ha tre tennisti al top che stanno facendo bene, ma credo che in fin dei conti ci si debba focalizzare su se stessi nel fare bene.
Questo non e’ uno sport di squadra dove siamo un tutt’uno. Se loro ottengono delle vittorie e io no, c’e’ un po’ di pressione, ma non e’ che ci pensi cosi’ tanto. Cerco solamente di vincere i miei match, di lavorare duro, e di migliorarmi il piu’ possibile; questi sono i miei obiettivi, quello che cerco di ottenere, non guardo tanto gli altri.
Ma mi fa tanto piacere quando vedo i miei connazionali fare bene, vincere molte partite. In realta’ mi motiva a fare altrettanto bene, a continuare sulla mia strada e a migliorare (beh, quindi un occhio alla fine lo butta sugli altri, dai… ndLucas).
————

Ho la sensazione che alcuni giornalisti, specie dopo l’exploit al Roland Garros, tendano in ogni occasione ad associare Ana e Jelena, quasi dessero per scontato che vi sia un’amicizia tra le due, magari perche’ credono che entrambe si sentano sulla stessa “barca” in quanto rappresentanti di una piccola nazione e cosi via; non mi pare, pero’, che si amino particolarmente, non trovate?

E voi, chi preferite tra Jankovic e Ivanovic, sia sul piano del gioco che su quello della personalita’, dentro e fuori dal campo? Chi arrivera’ piu’ lontano in questo U.S. Open?

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10 Commenti a “La Serbia si divide tra Ivanonic e Jankovic.
Jelena confessa di conoscere solo le top-ten.
“E con Ana punterò al doppio di Pechino 2008″.”

  1. Nikolik scrive:

    Ma ci sarà qualcuno che, alla domanda di Luca, risponderà di preferire la Jankovic alla Ivanovic? Ci sarà qualcuno che avrà questo coraggio?
    A proposito: secondo me la Cornet entrerà tra le prime 10 del mondo con grande facilità.

  2. Il_Gelataio scrive:

    Io ho la vaga impressione che si mal sopportino, mentre Nole e Ana sono buoni amici si sente una certa distanza con Jelena. A me sinceramente dal punto di vista del gioco trovo + completa Jelena mentre Ana è una specie di Roddick in gonnella (servizio e dritto). A parte tutto trovo abbastanza normale che non conosca le sue avversarie se non le ha mai incontrate prima d’ora, anche perchè ha poco da temere dalla maggioranza del parco tenniste del WTA tour.

  3. Gio92 scrive:

    Ana ! In tutti i campi e sensi……
    Tra l’altro ha anche un bellissimo sito molto aggiornato, una vera TOP anche per la comunicazione e promozione di se stessa.

  4. maxolds scrive:

    premetto e ammetto: mi piacciono molto, molto, anche fisicamente

    sono due ragazze-due donne
    belle interessanti e diversissime
    la cosa ha anche la sua valenza tecnica, perche’ riflette la personalita’ che mostrano in campo e nel gioco - non sono certo una coppia o assimilabili.

    credo che la ivanovic, bambolona se ce n’e’ una
    abbia piu’ punch piu’ margini di miglioramento nonche’ vette di potenzialita’ e di prestazione assoluta maggiori -se gioca bene fa punto -non si scappa - e se non ingrassa o si ferma tecnicamente o perche’ distratta da altro (che…merita) puo’ senz’altro vincere e molto in carriera.

    jelena, faccia e tipo originale-tartara?unna? - rimette e rimanda tutto, ha grande mobilita’ e una certa flessibilita’ tattica, e’ birichina sparagnina e anche abbastanza avveduta; puo’ migliorare il servizio e morbidosa com’e’ anche durare di piu’ come fisico. ma credo non possa , pur giocando al meglio, battere tutte le migliori in fila ogni volta.

    agli us open la ivanovic sembra piu’ adatta e piu’ in palla, se evita maratone, caldo, avversarie strategicamente avvedute e se le nascondono la nutella. puo’ anche vincere. puo’.
    la jankovic si specchiera’ e tingera’ le unghie dei piedi anche nelle notti americane, ma credo dipenda piu’ dalle altre che da lei il farsi strada fino alle fasi decisive.

    in complesso due belle atlete, devo dire, degne di attenzione in tutti i sensi e ben superiori gia’ ora come potenziale valore assoluto -e avvenenza- a… a schiavone e pennetta, tanto per fare due nomi a noi pur cari. quanto brave e osannate nelle nostre provincie ma… in campo tennistico e no, una bella spannetta sotto.

    (non solo loro: ho una foto al foro italico insieme con ana che mi sovrasta in altezza di un palmo…e senza tacchi…)

  5. Giovanni Di Natale scrive:

    Preferire la Jankovic alla Ivanovic? Non so. Ma posso sicuramente affermare che Jelena mi fa una grande simpatia. In conferenza stampa a Roma è sempre stata divertente ed in campo si sacrifica alla grande. Peccato per un servizio non all’altezza.

    Dunque chi preferisco? Ana Ivanovic.

  6. Fabio P. scrive:

    Ti accontento Nikolik :-)
    Preferisco la Jankovic.

  7. Enzo Cherici scrive:

    Mamma mia Giò!!!
    Spero che tutto dipenda da quel 92 ;-)
    Animo ragazzi!

  8. stefano grazia scrive:

    Ma stiamo parlando di tenniste o di bellezze? Perché allora poi hanno ragione Angelica & Co…Dovremmo anche discutere se sia piú ganzo (si dice ancora cosí? sapete,sono vecchio…)Safin o Federer o Nadal o The Djoker o Michael Hollywood Gambill…
    E comunque vado controcorrente:
    Anche come donna preferisco la Jankovic.
    Per le stesse ragioni per cui preferirei la Myskina alla Sharatopa (ma ovviamente mi avesse chiesto di uscire anche Masha non mi sarei fatto troppo pregare…) Ciuoé preferisco le bellezze un po’ strane, un po’ particolari, imperfette e proprio per questo piú …boh, piú uniche…Trovo in effetti la descrizione delle due fatta da maxholds corrispondente al mio modo di pensare…poi in base al mio gusto sceglierei Jankovic…Trovo la Ivanovic un po’ sopravvalutata e burrosa e meno atletica…e meno atleta.
    Al tempo stesso a volte la Jankovic é insopportabile in quanto a vezzositá leziosa (raggelante la battuta della Myskina che la liquidó come una che si preoccupa di piú del suo look in campo che dei suoi colpi)… Me la ricordo l’anno scorso quando stava dominando la Henin eppure nel secondo set stava sprecando occasioni su occasioni imitando Jana Novotna e quando cominció a rendersene conto finí a fare l’isterica e io dissi a mio figlio che
    se andavano al terzo la Henin avrebbe vinto 6/0. E da allora mio figlio mi guarda con molto piú rispetto…
    Come futuro e come tennista magari avrá piú risultati la Ivanovic…La Jankovic mi sembra piú incline al pathos, piú spettacolare sia nella grandezza che nella disfatta, piú Beautiful Loser (e non nel senso che gli piaccia perdere ma nel senso di Ivanisevic,insomma, e quindi rientra fra i giocatori per cui tendo a simpatizzare…

  9. fracco scrive:

    nessuna delle due…

  10. ivan scrive:

    in questo momento è ancora un poco superiore la Jankovic: ad Ana manca ancora quell’esperienza che la potrebbe trasformare in nuova Davenport, perché il braccio certamente è di primissimo livello, ma ancora nel complesso non le permette di sopperire pienamente alla scarsa mobilità. Considerato che la personalità non le manca, se il fisico la reggerà e lei continuerà a curarlo adeguatamente, ha tutti i requisiti per poter diventare n. 1 e portarsi a casa qualche slam. La Jankovic invece, pur supportata da doti atletiche straordinarie, dovrà prima o poi iniziare a centellinare qualche presenza anche per tentare di limare un po’ di black out dovuti non solo a qualche problema mentale ma anche alla stanchezza: è una che per raggiungere il top ha bisogno di poter contare sempre sulla sua capacità di recupero. Ma anche per Jelena si può pronosticare un futuro radioso, anche se inferiore a quello di Ana in termini di risultati di prestigio.
    Aggiungerei anche che è però difficile esprimere un pronostico a breve-medio termine: le Williams hanno dimostrato che se volessero possono essere contrastate veramente solo dalla Henin che, se tiene, resta l’indiscussa numero 1. Per il 2008 mi aspetterei anche la definitiva esplosione della Vaidisova che, causa scivolata in classifica e diradarsi degli impegni, in molti hanno messo un po’ in disparte prematuramente.
    Concordo con Nikolic: dalla Cornet mi aspetto come minimo una top ten, perché mi dà l’idea della predestinata come Gasquet… sarà che bazzico spesso i commenti dell’equipe, giustamente fiduciosi, ma la ragazza mi sembra avere stoffa e personalità, oltre che un gioco che mi attrae di più.

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