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Contrordine compagni… da Selmi.
Per Vittorio Rafa stava bene.
Cino ci ha parlato e dice…
Intanto Coria torna a giocare

Venerdì 19 Ottobre 2007

Una telefonata di Rino Tommasi al Tour Manager Atp che aveva fatto colazione con Rafa Nadal. Lo spagnolo era stato fermo 48 giorni. Intanto in un challenger in Brasile, a Belo Horizonte, Guillermo Coria ci riprova. Gli auguri di Canas e Nalbandian. Le due telefonate quotidiane a Madrid di Marchese.

Insieme alla bella notizia della semifinale raggiunta a Zurigo da Francesca Schiavone, arriva invece da Madrid quella della più clamorosa sorpresa della stagione, la sconfitta di Rafael Nadal contro l’argentino David Nalbandian.

Nalbandian, finalista a Wimbledon nel 2002, semifinalista all’Open degli Stati Uniti nel 2003 e vincitore del Masters di Shanghai nel 2005, dopo essere stato numero 3 in classifica aveva avuto quest’anno una stagione mediocre che lo aveva fatto precipitare al numero 27.

Più ancora del risultato sorprende il punteggio, 6-1, 6-2 in un’ora e 11 minuti in una partita (more…)

Vogliono uccidere Roger Federer!
Lui e i top-ten dovrebbero giocare almeno 20 tornei l’anno (più la Davis).
Ecco i 10 tornei da “500″ punti Atp.
A Roger il regalo di Basilea. Sorpresa Valencia e (chissà perchè?) Acapulco.
C’è anche Barcellona per…Nadal

Venerdì 5 Ottobre 2007

L’Atp ha fatto sapere quali saranno i 10 tornei “500” nel 2009 e a Shanghai in occasione del Masters faranno conoscere il calendario con gli otto “1.000” (più Montecarlo). Per adesso hanno cercato una soluzione di compromesso con Amburgo _ che è in causa _ che potrebbe aggregarsi ai “500” annunciati ieri e che sono: Rotterdam, Dubai, Acapulco, Memphis, Barcellona, Washington, Beijing (Pechino), Tokyo, Basilea e Valencia.
Due tornei spagnoli (grazie a …Nadal!) oltre al 1000 di Madrid (e di Tiriac). Meno male che a noi resta Roma ‘1000″ (prima di Madrid nel 2009 e nel 2010, dopo Madrid e prima di Parigi dal 2011 e probabilmente combined, cioè misto, per 8-9 giorni, più le qualificazioni). Sulle tradizioni del torneo di Acapulco, beh, no comment. Tanto è chiaro: chi offriva di più s’è beccato il posto nel calendario. E delle tradizioni di tornei secolari chissenefrega, così va il mondo.
N.di UBS: Segnalo qui nel mezzo che Flavia Pennetta ha perso dalla Razzano in tre set (la cronaca puntuale di Roberto è nel post di Bisti) e che se andate ad archivio sulla colonna di destra troverete mese per mese tutti gli argomenti del blog: un piccolo grande progresso…e arriveranno altre sorprese, vedrete; avrete notato anche il social bookmark a fine di ogni articolo, usatelo e contribuirete alla diffusione di questo blog…ci tengo!!!)
I 10 tornei porteranno al circuito un aumento di 20,7 milioni di dollari (more…)

TV: Altra brutta figura della RAI.
Semifinali di Davis trattate malissimo.
Ma non prendiamocela con Alessandro Fabretti.
Settimana in corso: 5 tornei.
Poca TV, tantissimo Streaming.

Mercoledì 26 Settembre 2007

Per la rubrica di questa settimana avevo in mente un parallelo tra come la RAI aveva seguito la finale di Fed Cup e come la TV tedesca (nello specifico, DSF) ha coperto una semifinale di Davis: eventi giocati nella stessa città, ad una settimana di distanza. Poi lunedì sera il gentile Giorgio, uno degli amici più assidui del blog, mi ha mandato una mail in cui mi informava che su Rai Sport Satellite stavano passando una sintesi delle due semifinali. Giorgio, sfondando una porta aperta, si lamentava di come la RAI trattasse, sia in termini di copertura che prettamente giornalistici, una trasmissione di tale risonanza. Già, è bene ricordarlo: per l’Italia, i diritti della Coppa Davis appartengono alla RAI, che li gestisce in modo del tutto insoddisfacente per gli appassionati.
Ieri sera mi sono perso il programma in questione, ma oggi all’ora di pranzo ho agganciato una replica. Al microfono c’era Alessandro Fabretti, forse il telecronista più inviso ai web-appassionati. (more…)

CHALLENGER LUGANO: Eschauer vince il quarto titolo stagionale. E l’organizzazione già pensa al 2008.

Martedì 12 Giugno 2007

17 GIUGNO - VINCE ESCHAUER, E GIA’ SI PENSA AL 2008

E’ Werner Eschauer il nuovo campione del Challenger Lugano. L’austriaco ha battuto, dopo una lunga e combattuta finale, il ceko Jiri Vanek con il punteggio di 6-4 4-6 7-6(2). Come dice il punteggio, è stato un match molto equilibrato, alla fine deciso da una sola palla. Sull’1 pari nel tie-break del terzo set, Vanek ha lasciato andare un morbido passante dell’austriaco, credendolo out. Invece la palla è rimasta sulla riga, e da lì in avanti c’è stato un parziale di 5 punti a 1 che ha regalato all’austriaco il suo quarto challenger stagionale, e lo riporta in vetta al Challenger Ranking 2007, scavalcando l’australiano Luczak. In doppio affermazione per il duo tailandese dei gemelli Ratiwatana, che si sono imposti con un doppio 6-4 su Scherrer-Zovko.
Ma il Challenger Lugano guarda già al futuro: nella rituale conferenza stampa di fine torneo, il presidente del Comitato Organizzatore Arno Lovat e il direttore del torneo Lorenzo Cazzaniga, oltre a ribadire la loro soddisfazione per l’evento appena concluso, molto ben riuscito nonostante l’odissea meteorologica, hanno tracciato le linee guida per l’edizione 2008, che sicuramente porterà un cambio di data: in questa settimana, infatti, nel 2008 Lugano ospiterà un importante convegno medico, che occuperà tutte le strutture ricettive. L’obiettivo è quello di accaparrarsi la data della seconda settimana di Wimbledon, in modo da avere un parco giocatori ancora più competitivo e fare da prologo al torneo ATP di Gstaad. Ma si tratta di scelte ancora in divenire: le risposte definitive si avranno nei prossimi mesi.

Risultati domenica 17 giurno

FINALE DOPPIO

Ratiwatana / Ratiwatana (Tha) b. Scherrer (Sui) / Zovko (Cro) 6-4 6-4

FINALE SINGOLARE

Werner Eschauer (Aut) b. Jiri Vanek (Cze) 6-4 4-6 7-6(2)

Riccardo Bisti
Ufficio Stampa Challenger Lugano
17 giugno 2007

16 GIUGNO - SORPRESA: ELIMINATO STARACE. FINALE ESCHAUER-VANEK.

Sabato a sorpresa al Challenger Lugano: è stato eliminato Potito Starace, numero 49 del ranking ATP e prima testa di serie del challenger luganese. Dopo una facile vittoria in mattinata sull’argentino Guzman, il 25enne di Cervinara è stato sconfitto da Jiri Vanek, campione a Lugano nel 2001. Nei circa 100 minuti del match, Starace ha accusato lunghi momenti di vuoto che alla fine hanno fatto la differenza. Il primo set, con i due giocatori ancora un po’ contratti, è stato deciso da un break all’ottavo gioco. In apertura di secondo Vanek scattava immediatamente avanti, mettendo paura ai numerosi appassionati accorsi al TC Lido, finalmente aiutati dal bel tempo.
Il secondo game del set avrebbe potuto essere il “turning point” del match: l’italiano si aggiudicava un paio di scambi molto spettacolari, si portava sull’1-1 e sullo slancio vinceva il secondo set. A quel punto il match sembrava saldamente nelle mani di Starace, reduce da 22 vittorie negli ultimi 27 incontri giocati.
Nel terzo set, invece, l’azzurro accusava l’ennesimo calo di concentrazione e permetteva a Vanek di allungare e chiudere il match già all’ottavo game.
E’ stato un incontro tatticamente interessante, con il 29enne ceko che cercava di essere aggressivo con la risposta per non dare ritmo a Starace. Ciò ha comportato una serie di errori, ma ha anche impedito all’italiano di incanalare il match sui binari a lui preferiti, ovvero lo scambio da fondo atto a sfondare l’avversario con soluzioni violente, in primis con il dritto anomalo.
Ad ogni modo, senza nulla togliere ai meriti di Vanek, la sensazione è che la partita l’abbia persa Starace, perché nei rari momenti in cui è apparso in palla, ha dato l’impressione di avere il match in pugno. Forse era scarico, dopo una settimana in cui tutti lo davano per favorito, e in cui ha visto rinviati quasi tutti i match, dovendone poi giocare due nella stessa giornata.
L’eliminazione di Starace è un peccato per l’organizzazione, che aveva puntato molto su di lui, e per il pubblico, tutto schierato a favore del campano.
Tuttavia la vittoria di Vanek, giocatore completo a tutto campo, offre al torneo di Lugano l’opportunità di avere per la prima volta un plurivincitore: il 29enne nato a Domazlice, infatti, ha vinto in riva al Ceresio nel 2001, battendo in finale il costaricano Juan Antonio Marin.
Il suo avversario in finale sarà l’austriaco Werner Eschauer, numero 89 del mondo. Nel 2007 l’austriaco ha già vinto 3 tornei challenger: Wroclaw, Monza e Chiasso. Nella prima semifinale di giornata, Eschauer è venuto a capo di Olivier Patience, campione in carica del challenger.
Come ha raccontato l’austriaco dopo il match, la chiave dell’incontro è stato il primo set, in cui il francese non è entrato in partita, aiutato dalla brillantezza di Eschauer, sempre molto aggressivo. Nel secondo set c’è stata partita, ma alla fine ha prevalso l’austriaco al dodicesimo game. Di Eschauer va segnalato che sta conducendo un’entusiasmante lotta con l’australiano Peter Luczak per la vetta del “Challenger Ranking”, la classifica che tiene conto dei soli punti ottenuti nei tornei challenger nel 2007. Dopo un lungo periodo in cui Eschauer ha comandato la classifica, lunedì scorso è stata superato da Luczak. Questa settimana l’australiano è impegnato a Bytom, in Polonia, ed anche lui ha centrato le finale. Il Challenger Lugano, tuttavia, offre più punti del torneo polacco, e se dovesse vincere Eschauer avrebbe la certezza di tornare in vetta. Uno stimolo in più per il 33enne di Hollenstein.
Per chiudere, va segnalato che finalmente il sole ha fatto capolino al TC Lido, e gli incontri si sono potuti svolgere regolarmente. Ed è arrivato anche il pubblico, numerosissimo durante Starace-Vanek. Un bello spot per Lugano. In attesa di una finale ancora migliore.

Challenger Ranking 2007

Peter Luczak (Aut) 279
Werner Eschauer (Aut) 266

Punti vincitore Bytom: 55
Punti finalista Bytom: 38

Punti vincitore Lugano: 80
Punti finalista Lugano: 56

Risultati 16 giugno
QUARTI DI FINALE SINGOLARE
Jiri Vanek (Cze) b. Oliver Marach (Aut) 4-6 6-2 6-4
Potito Starace (Ita) b. Juan Pablo Guzman (Arg) 6-2 6-4

SEMIFINALI
Werner Eschauer (Aut) b. Olivier Patience (Fra) 6-1 7-5
Jiri Vanek (Cze) b. Potito Starace (Ita) 6-3 3-6 6-2

Riccardo Bisti
Ufficio Stampa Challenger Lugano
16 giugno 2007

15 GIUGNO - PATIENCE VINCE ED ESCHAUER CONVINCE, POI…DI NUOVO PIOGGIA.

Niente da fare, ancora pioggia. E’ davvero sfortunata la nona edizione del Challenger Lugano, flagellata dall’acqua che non ha permesso lo svolgimento di nessuna delle cinque sessioni serali previste. Se non è un record, poco ci manca. Per questo venerdì dedicato ai quarti di finale, il direttore del torneo Lorenzo Cazzaniga ci aveva visto giusto: anticipare il più possibile l’inizio degli incontri, in modo da concludere qualche incontro e prevenire l’acquazzone, puntualmente arrivato intorno alle 13.
Se possibile, la pioggia è stata ancora più intensa rispetto ai giorni scorsi, ed ha letteralmente allagato il TC Lido. Le previsioni per il weekend sembrano migliori, e la speranza di tutti è quella di concludere in bellezza una settimana incredibilmente sfortunata.
Si è dunque giocato per circa 3 ore, ed è terminata l’avventura di Federico Luzzi, sconfitto in due set dall’austriaco Werner Eschauer, uno dei giocatori più “Hot” del 2007. L’austriaco, che ha la strana abitudine di non sedersi ai cambi di campo, ha mantenuto con costanza i piedi sulla riga di fondo, costringendo l’italiano sulla difensiva e a lunghe corse. Un break per set ha fatto la differenza. Bella partita tra Olivier Patience e Ricardo Mello, costellata da molti colpi vincenti e un numero limitato di errori. Alla fine ha prevalso il francese, interprete, come tutti i suoi connazionali, di un tennis tecnico ed elegante, segno della bontà della scuola francese. Con la vittoria di Patience, la parte bassa del tabellone si è così allineata alla semifinale: ed Eschauer-Patience è davvero una semifinale di lusso.
Molto bene Potito Starace, prima testa di serie e favorito del torneo. Il match contro Hanescu poneva qualche interrogativo, invece il campano ne è venuto fuori con facilità ed ha trovato un posto nei quarti di finale, dove affronterà l’argentino Juan Pablo Guzman.
Il match si giocherà stamattina, contemporaneamente all’altro quarto di finale, quello tra Oliver Marach e Jiri Vanek, interrotto sul 5-3 in favore dell’austriaco nel primo set.
La serata di ieri, comunque, ha avuto un evento di rilievo: la presentazione del libro di Lea Pericoli “C’era una volta il tennis: dolce vita, vittorie e sconfitte di Nicola Pietrangeli”. Un testo lontano dalla banalità, fresco e divertente, dove il dialogo tra la Pericoli e Piatrangeli scorre rapido e piacevole. Un’occasione davvero speciale per gli appassionati luganesi. Con la speranza che faccia da portafortuna, e porti in dote un po’ di sole per il weekend.

Risultati 15 Giugno 2007
SECONDO TURNO SINGOLARE
Potito Starace (Ita) b. Victor Hanescu (Rom) 6-2 6-3
Juan Pablo Guzman (Arg) b. Marcos Daniel (Bra) 6-4 1-6 6-1

QUARTI DI FINALE
Werner Eschauer (Aut) b. Federico Luzzi (Ita) 6-3 6-4
Olivier Patience (Fra) b. Ricardo Mello (Bra) 6-3 3-6 7-5
Oliver Marach (Aut) conduce su Jiri Vanek (Cze) 5-3 (15-15)

Da disputare: Potito Starace (Ita) vs. Juan Pablo Guzman (Arg)

Riccardo Bisti
Ufficio Stampa Challenger Lugano
15 Giugno 2007

14 GIUGNO - DIVERTE LUZZI, CADE RAMIREZ HIDALGO

Finalmente la pioggia sembra dare tregua al Challenger Lugano. La giornata di giovedì prevede lo svolgimento di tutti gli incontri di secondo turno del singolare maschile. Fino alle 18 il programma si è svolto regolarmente, e si è registrata la seconda vittoria per Federico Luzzi, vincitore alla distanza dell’irlandese Sorensen, un tipo tutt’altro che arrendevole. Con un tennis molto aggressivo, il numero 351 ha messo in un angolo Luzzi per una buona mezzora.
Poi l’azzurro si è ripreso, e aiutato dal comprensibile calo dell’avversario ha finito col dominare alla distanza. Un fisico in discrete condizioni è la chiave dei buoni risultati di Luzzi, come lui stesso ha confermato nella conferenza stampa post-match: “Il fisico è sempre stato il mio limite. Io posso lavorare poco, altrimenti in infortuno immediatamente. In passato ho avuto grossissimi problemi alla spalla destra e all’anca sinistra. In questo periodo almeno non ho infortuni, e qualche risultato si vede”. L’obiettivo dell’aretino, numero 147 del ranking ATP a inizio stagione, è quello di rientrare tra i primi 100. E sarebbe una bella soddisfazione per lui, numero 92 del mondo nel febbraio 2002. A breve termine, l’ingresso nel tabellone principale dell’ Open degli Stati Uniti.
Non ha molti punti in scadenza, quindi ce la può fare. E sarebbe un’ottima cosa, perché il suo gioco morbido e talentuoso si discosta piacevolmente dai canoni del tennis moderno.
Il resto della giornata ha fatto registrare la vittoria di Olivier Patience. Il campione in carica ha vinto in due set contro il russo Golubev, un giovane russo che si allena in Italia, a Brà, ed ha numeri assolutamente interessanti.
E’ però arrivata una sorpresa: è stata sconfitta la seconda testa di serie del torneo, lo spagnolo Ruben Ramirez Hidalgo, sconfitto in due set dal brasiliano Ricardo Mello. Fuori anche l’argentino Berlocq, eliminato in tre set da Oliver Marach, allievo di Alberto Castellani.

Risultati 14 giugno
SECONDO TURNO SINGOLARE MASCHILE

Federico Luzzi (Ita) b. Louk Sorensen (Irl) 4-6 6-3 6-2
Olivier Patience (Fra) b. Andrei Golubev (Rus) 7-5 6-2
Ricardo Mello (Bra) b. Ruben Ramirez Hidalgo (Spa) 6-4 6-3
Jiri Vanek (Cze) b. Nicolas Devilder (Fra) 6-4 6-2
Oliver Marach (Aut) b. Carlos Berlocq (Arg) 6-2 4-6 6-3

PRIMO TURNO
Nicolas Devilder (Fra) b. Alessio Di Mauro (Ita) 7-6 3-6 6-3
Riccardo Bisti
Ufficio Stampa Challenger Lugano
14 Giugno 2007

13 GIUGNO -ANCORA PIOGGIA, POI LUZZI DOMA PUERTA

E’ durata solo un’ora e mezza, intervallata da una lunga sospensione per pioggia, l’avventura di Mariano Puerta al Challenger Lugano. Qualche demerito per l’ex numero 9 del mondo, apparso comprensibilmente appannato, ma anche tanti meriti da parte di Federico Luzzi, L’italiano, apparso concentrato ed in gran forma, non ha concesso alcuna chance all’argentino.
Il match, inizialmente programmato per le 14, ha preso il via solo alle 15.30 a causa della pioggia.
I primi scambi rendevano già l’idea del tema tattico del match: Puerta cercava di martellare col dritto, mentre Luzzi variava più possibile il gioco per non dare ritmo all’avversario.
Le difficoltà di Puerta sono apparse subito evidenti, ed un break al quarto gioco mandava avanti Luzzi. Poi iniziava a piovere, e il match veniva interrotto su un fantastico passante di rovescio dell’aretino, che lo conduceva a set point.
Un violento acquazzone, l’ennesimo di questa sfortunata settimana, riportava i giocatori negli spogliatori. Al rientro Luzzi chiudeva il set, e continuava a deliziare il pubblico con giocate anche molto spettacolari.
Le lacune di Puerta sono state sostanzialmente due: una scarsa mobilità, soprattutto nella corsa laterale, e troppe palle steccate con il rovescio. Un altro break, stavolta al quinto gioco, metteva fine alle velleità di Puerta, che finiva col cedere al decimo gioco.
Una delle star del torneo lascia quindi la compagnia, ma bisogna riconoscere la splendida prestazione di Luzzi, molto buona sotto ogni profilo: tecnico, tattico e mentale. Adesso l’aretino diventa una delle mine vaganti del torneo, perché se gioca così può impensierire chinque.
Per Puerta adesso arriva un altro challenger, stavolta in Kazhakistan, mentre Luzzi attende il vincente del match Sorensen-Delgado.
Si è giocato con una discreta cornice di pubblico, che nonostante la pioggia incessante Ha affollato il TC Lido. Entusiasmo del pubblico che però non ha permesso al programma di svolgersi regolarmente. L’obiettivo degli organizzatori, a questo punto, è di chiudere il primo turno del singolare maschile e giocare in serata il maggior numero possibile di incontri di doppio, in modo da snellire il programma di giovedì, che prevede tutti i match di secondo turno del singolare.

Risultati 13 giugno
PRIMO TURNO SINGOLARE MASCHILE

Federico Luzzi (Ita) b. Mariano Puerta 6-3 6-4
Carlos Berlocq (Arg) b. Kevin Kim (Usa) 6-3 4-6 6-1

Riccardo Bisti
Ufficio Stampa Challenger Lugano
13 Giugno 2007

STARACE INCANTA, POI ARRIVA LA PIOGGIA

Anche nella giornata di martedì l’acqua ha fatto capolino presso il Challenger Lugano, interrompendo gli incontri proprio intorno alle 18.30, quando avrebbe dovuto iniziare la sessione serale. Eppure la giornata era iniziata con un bel sole, e tutto lasciava presagire ad un regolare svolgimento del programma. Fino ad ora, invece, si sono ultimati 10 dei 15 incontri di singolare in programma, più un paio di doppi.
La giornata era iniziata, sul campo centrale, con il match tra Younes El Aynaoui e il brasiliano Marcos Daniel. Dopo un paio d’ore di lotta ha prevalso il sudamericano, sfruttando la maggior freschezza atletica rispetto al marocchino, apparso un po’ appesantito e solo a tratti dispensatore del suo tennis imprevidibile.
Gli organizzatori, tuttavia, possono sorridere: nel secondo match sul centrale, infatti, ha vinto (e convinto) Potito Starace, numero 49 del ranking ATP e prima testa di serie del challenger luganese. Il 25enne di Cervinara ha domato in meno di un’ora il qualificato rumeno Victor Crivoi, che pure appariva in un discreto stato di forma. La presenza di Starace al Challenger Lugano è a suo modo storica: non era mai capitato, infatti, che al TC Lido sbarcasse un top-50. Primato, questo, che nel 2007 Lugano condivide con appena altri due eventi challenger: la prova di Sunrise, torneo americano che si svolge in marzo, e quella di Prostejov, giocata la scorsa settimana in Repubblica Ceka.
Starace è apparso davvero in palla, ma già domani avrà un avversario tosto: il rumeno Victor Hanescu, già numero 35 del mondo. Gli scontri diretti, entrambi giocati sulla terra battuta, dicono 1-1. Sarà un match da non perdere. Il resto della giornata ha regalato l’esordio vincente per i due ex-campioni del challenger: il francese Patience, campione in carica, che ha sconfitto 7-5 6-4 un buon Gianluca Naso, e il ceko Jiri Vanek, vincitore in riva al Ceresio nel 2001. A cedere a Vanek è stato il francese Edouard Roger Vasselin, reduce dal terzo turno conquistato al Roland Garros. Nel match più lungo della giornata, infine, il brasiliano Ricardo Mello è venuto a capo dopo tre durissimi set, sotto un sole cocente, dello spagnolo Fernando Vicente. Attualmente sospeso l’incontro tra Michael Lammer e Tomas Zib. Al momento della sospensione, l’ultimo svizzero rimasto in tabellone conduce 1-0 nel terzo set.

Risultati 12 Giugno
PRIMO TURNO TABELLONE PRINCIPALE

Marcos Daniel (Bra) b. Younes El Aynaoui (Mar) 4-6 6-3 6-1
Andrei Golubev (Rus) b. Stefano Galvani (Ita) 2-6 6-4 6-3
Juan Pablo Guzman (Arg) b- Gorza Fraile (Spa) 7-5 7-6
Ricardo Mello (Bra) b. Fernando Vicente (Spa) 3-6 7-6 6-4
Potito Starace (Ita) b. Victor Crivoi (Rom) 6-3 6-1
Olivier Patience (Fra) b. Gianluca Naso (Ita) 7-5 6-4
Oliver Marach (Aut) b. Alexander Sadecky 6-4 6-2
Jiri Vanezk (Cze) b. Edouard Roger Vasselin 6-4 7-6
Werner Eschauer (Aut) b. Pablo Andujar (Spa) 6-4 6-3

Michael Lammer (Sui) conduce su Tomas Zib (Cze) 6-3 4-6 1-0


Riccardo Bisti
Ufficio Stampa Challenger Lugano
12 Giugno 2007

Pillole del mercoledì dal Country
ET ha incontrato Federer e soci
Risalgono quotazioni di Montecarlo
Le richieste dei giocatori
Meeting fino dopo mezzanotte
Bobo Virgili “scalda” Ljubicic
Intervista di Djokovic post-Gaudio
Clamoroso errore cinese per la FED Cup
Perchè non hanno convocato Li Na e Zheng Lie
Instancabile Nadal:batte Chela
e torna a parlare con de Villiers
Il programma di giovedì

Mercoledì 18 Aprile 2007

Roger Federer, Rafa Nadal, Ivan Ljubicic e Carlos Moya sono stati fino a notte fonda, ben oltre la mezzanotte (con Moya che espletava soprattutto le funzioni di traduttore per Rafa, che è andato a letto prima degli altri dovendo giocare più presto oggi) a parlare con il boss dell’Atp Etienne de Villiers, che è arrivato di gran carriera con un giorno di anticipo sul previsto per incontrare i ribelli.
Al termine i “ribelli” erano soddisfatti del loro incontro, e non solo perché de Villiers si era finalmente mosso per …parlamentare. De Villiers ha detto che è troppo tardi per ricominciare tutto daccapo _ leggi: Madrid e Shanghai ormai avranno un posto fra i Masters Series nel 2009 _ ma è sembrato più flessibile sul numero dei Masters Series. Insomma, potrebbero tornare ad essere 9 e non più 8, e starebbero risalendo le quotazioni del torneo di (more…)

Nadal e Federer sul piede di guerra
Non vorrei essere Etienne de Villiers se…

Martedì 17 Aprile 2007

Inviato La Nazione Il Resto del Carlino Il Giorno per la rubrica del martedì Tennis Week

MONTECARLO _ Roger Federer e Rafa Nadal, i primi due tennisti del mondo, vestono da ieri i panni dei ribelli all’establishment Atp e ITF. E hanno il sostegno di tutti gli altri: “Mai stati così uniti! Anche la voce dei giocatori deve essere ascoltata, tenuta in considerazione. Finora ciò non è successo”.
Ogni epoca ha le sue rivoluzioni. Anche nel tennis. Da quella del jeu de paume, a quella di Wimbledon 1973 (78 giocatori boicottarono il torneo per la squalifica inflitta a Nikki Pilic e nacque l’Atp), a quella del 1988 quando Mats Wilander e una cinquantina di tennisti riuniti fuori dai cancelli di Flushing Meadows (non avevano il permesso di riunirsi dentro) battezzarono il nuovo circuito ATP Tour staccandosi dalla ITF, la Federazione Internazionale fino ad allora “amministratrice unica” del tennis agonistico (cui dal ‘90 è rimasto solo il controllo sui quattro Slam, Coppa Davis e Fed Cup, l’attività giovanile, i tornei Futures).
A Miami, quindici giorni fa, 65 tennisti capeggiati (more…)

Montecarlo e Amburgo retrocessi
L’Atp punta sul cemento
Nadal e Robredo furiosi, e tu?

Giovedì 22 Marzo 2007

Non si è ancora spento l’eco (gioioso, in verità, per lo più) della notizia del fallimento anticipato dell’esperimento del Round Robin che giungono subito notizie preoccupanti per gli amanti di uno dei più affascinanti tornei sul rosso, ossia Montecarlo. (more…)

Esultate, è morto il round robin
L’ha deciso il board dell’Atp poco fa
Che figuraccia per E.de Villiers
Mi ha scritto Bob Brett
Bracciali e Bolelli, due veri exploit
Franano le nostre donne

Mercoledì 21 Marzo 2007

BOB BRETT: There were far too many mistakes pre-release for this project to have a chance. Incompetence I don’t know but certainly a lack of careful analysis concerning the fine details. Bob “C’erano davvero troppi errori già alla vigilia di questo progetto (del round robin) per avere una qualche possibilità. Non so se frutto di incompetenza, ma certo assenza di un’attenta analisi riguardo ai piccoli dettagli” Questo mi ha scritto Bob Brett, ex coach, fra gli altri, di Boris Becker e Goran Ivanisevic.

di UBALDO SCANAGATTA

Nel giorno in cui il tennis italiano esulta per due vittorie francamente inattese, prima quella di Bracciali che batte Mirnyi 6-4,7-6 e poi quella di Simone Bolelli che supera Gael Monfils in modo anche abbastanza netto 6-4,6-2, il tennis mondiale tutto si rallegra per il De Profundis pronunciato ufficialmente dall’ATP: l’esperimento del Round Robin, clamorosamente fallito, è morto. Nessun torneo si disputerà più con quella formula demenziale. (more…)

Da Lendl “il codardo” al caso Las Vegas
Per il Round Robin 37 anni di fallimenti

Venerdì 9 Marzo 2007

Ecco una “carrellata” dei fallimenti sportivi del Round Robin, fin dal 1970. Un viaggio tra ricordi e statistica, passando per la storica sfida Connors-Lendl e per gli ultimi scandali targati De Villiers.
Fabio è stato ancora una volta preciso nella ricerca e puntuale nell’informazione. Complimenti a lui e a chiunque avrà il piacere di scrivere due righe sull’argomento.

di FABIO FERREMI

New York, Gennaio 1981. Si sta disputando un Master di ottimo livello, protagonisti ,al solito, i migliori giocatori della stagione ATP 1980. Il Pubblico newyorchese ha appena assistito ad una clamorosa sorpresa, l’uscita anticipata già nel girone eliminatorio di John The Genius Mc Enroe, sorpreso al primo dei tre incontri previsti dal regolamento dai pallonetti e dalle geometrie di Gene Mayer e poi sconfitto dal grande rivale Bjorn Borg al tie-break del terzo set dopo una combattutissima partita. L’americano e lo svedese attendono di sapere con chi dovranno vedersela in semifinale dalla partita del secondo girone tra i già qualificati Jimmy Connors ed Ivan Lendl. C’è grande curiosità proprio attorno a quest’ultimo giovane giocatore, e al suo fenomenale diritto, col quale è riuscito nella clamorosa impresa di sconfiggere, al quinto set dove era considerato imbattile,proprio Borg a Ginevra. L’andamento dell’ incontro è ben lontano dal soddisfare il pubblico. Dopo un primo set equilibrato,di facciata, conclusosi al tie-break e vinto da Connors, Lendl di fatto smette di giocare e cede il secondo parziale per 61. La motivazione è palese: Evitare il mostro nordico nella semifinale e avere il più comodo Gene Mayer sulla strada per la finale, finale che garantisce anche un prize money di 64.000 dollari contro i 45.000 riservati ai semifinalisti.
Connors non gradisce, bolla il suo avversario con lo spregiativo termine di chicken, codardo ,destinato per alcuni anni a restare etichetta sgradita per il giovane boemo, e non gradiscono nemmeno pubblico ed appassionati,che si interrogano su una formula che permetta lo svolgimento di incontri inutili o “accomodabili”,da parte di uno solo dei due contendenti,o di entrambi, in antitesi con quello che è lo spirito originario del tennis, fondato sull’eliminazione diretta pura e semplice,sul dentro o fuori senza alternativa.
Poichè il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, Lendl raggiungerà sì la finale, ma avrà a pentirsene, in quanto un Borg memore della sconfitta svizzera di alcuni mesi prima realizzerà un piccolo capolavoro tattico, evitando sistematicamente il suo diritto e martellandolo per più di due ore solo ed unicamente sul grezzo rovescio. Il risultato finale saranno appena 8 games in tre set concessi dal numero uno del mondo, a fronte della dignitosa resa in tre set patita di fronte all’orso svedese da Connors proprio il giorno prima.

La formula del Round Robin, ossia dei gironi, aveva suscitato perplessità non solo nei giocatori ma anche negli addetti ai lavori sin dalla sua prima Introduzione nel neonato circuito ATP, al Master di Tokyo del 1970. Sei giocatori, l’anno dopo sette, chiamati (more…)

Sondaggio. Pro o contro de Villiers?
Round robin, finali due su tre, Roma…
E poi calendari 2009, la minaccia Tiriac

Sabato 6 Gennaio 2007

Partecipate al sondaggio su questo sito e su www.mpmtennis.com. A fine gennaio i risultati che manderemo al boss dell’Atp

Ho trattato a lungo questi argomenti su questo sito, soprattutto da Shanghai. Basta cliccare su articoli precedenti e troverete quel che ne penso io. Il boss dell’Atp vorrebbe creare mini-grandi Slam, garantire maggior guadagni ai più forti, puntare sullo show-business. Ad Adelaide è cominciato l’esperimento dei round-robin per 8 gironi a 3. Ebbene magari de Villiers sventolerà come un successo il fatto che Hewitt, l’enfant du pays, anzichè perdere un solo incontro e andare a casa, ne abbia giocati uno e mezzo (nel secondo si è ritirato, tanto ormai…). (more…)

Aiutatemi a votare per gli ATP Awards
Quattro preferenze per quattro premi

Domenica 24 Dicembre 2006

Partecipate con me alla selezione degli ATP PLAYER AWARDS 2006
L’Atp mi ha appena inviato questo formulario. Aiutatemi a farlo meglio, scrivendo le vostre preferenze. Ditelo anche ai vostri amici. E’ anche un bel giochino natalizio, auguri di Buon Natale e Buon Anno a tutti i partecipanti.
Scegliete quattro candidati per ciascuna categoria, a) il tennista che ha fatto più progressi, b) il tennista che al primo anno da “pro” ha fatto registrare il miglior impatto, c) Il giocatore che si è ripreso meglio da un infortunio d) il premio Stefan Edberg al tennista che ha dimostrato più fair-play e/o che ha fatto di più per il tennis (con la vostra motivazione)
Scegliete quattro candidati di ciascuna categoria e segnalate in ordine di preferenza chi è n.1, n.2, n.3 e n.4. Se avete in mente altri giocatori non compresi nella lista inseriteli nello spazio previsto con accanto la posizione che gli assegnate.
a)Il tennista che ha fatto più progressi
La prima cifra è il ranking a fine 2005, la seconda a fine 2006.
Nicolas Almagro (ESP) 111 32
Mario Ancic (CRO) 22 9
Marcos Baghdatis (CYP) 56 12
Julien Benneteau (FRA) 167 40
James Blake (USA) 24 4
Novak Djokovic (SRB) 83 16
Marc Gicquel (FRA) 123 50
Andy Murray (GBR) 65 17
Gilles Simon (FRA) 124 45
Dmitry Tursunov (RUS) 61 22
Kristof Vliegen (BEL) 95 31
Altri (scrivete qui accanto)
b)Newcomer dell’anno
Il tennista che, guardando il ranking Atp 2005 e 2006, ha fatto il balzo più significativo nel circuito Atp. (1°,2°.3° e 4°)

Benjamin Becker (GER) 477 58
Marin Cilic (CRO) 600 173
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La rivoluzione dei tornei nel 2009
Madrid b.Londra per la Masters Cup?

Domenica 10 Dicembre 2006

Calendario 2009
(in versione integrale prima dell’inevitabile taglio dovuto all’eccessiva lunghezza dell’articolo comparso sull’ultimo numero di Matchpoint)
di Ubaldo Scanagatta

Che fine faranno gli Internazionali d’Italia nel 2009? A Shanghai se ne è parlato parecchio, perché il destino di Roma è in qualche modo legato _ più o meno strettamente _ a quello di Montecarlo, Amburgo e Madrid. Ne hanno parlato soprattutto sia il board dell’Atp, sia i direttori dei Masters Series, con Etienne De Villiers, il boss dell’Atp.
Mentre io ne ho parlato con diverse persone, inclusi due direttori su tre dei tornei minacciati dalle manifeste intenzioni di un uomo ricco e potente (Ion Tiriac con il suo torneo di Madrid), Amburgo, Roma e Montecarlo. Tutti, direttori compresi, pur mettendomi al corrente delle proprie sensazioni, dubbi e riflessioni, mi hanno chiesto (more…)