Montecarlo e Amburgo retrocessi
L’Atp punta sul cemento
Nadal e Robredo furiosi, e tu?

 
22 Marzo 2007 Articolo di Fabio Ferremi
Author mug

Non si è ancora spento l’eco (gioioso, in verità, per lo più) della notizia del fallimento anticipato dell’esperimento del Round Robin che giungono subito notizie preoccupanti per gli amanti di uno dei più affascinanti tornei sul rosso, ossia Montecarlo.
Pare infatti che sarà il torneo del Principato il grande sacrificato nella lotta per l’assegnazione dei Master series sul rosso dopo la riduzione degli stessi prevista nel 2009, lotta che vede coinvolto anche Ion Tiriac, interessato ad un MS da realizzare a Madrid. Si è parlato infatti, martedì notte, nell’ incontro a Miami tra i vertici dell’ATP e i giocatori, non solo di una perdita dello status di MS per il torneo del Country Club, con riduzione del montepremi da 2 milioni di dollari a 500.000, ma anche di un probabile declassamento di Amburgo. Inattaccabili paiono invece le quattro prove americane (Indian Wells, Miami, Canadian Open, Cincinnati). L’Atp è infatti pienamente soddisfatta del ritorno economico e di immagine dei tornei sul cemento. Una riunione tumultuosa, quella svoltasi l’altro ieri, tanto che Roger Federer, presente in prima fila, si è alzato e si è spostato sul fondo della sala per “stare più tranquillo”. Come è logico, sapere che il sacrificato tra gli MS sarà Montecarlo non è piaciuto molto ai terraioli del circuito, agli specialisti del rosso, in testa Nadal e Robredo, che hanno chiesto perchè non si potesse sacrificare uno degli Events che si disputano sul cemento americano. A preoccuparli e a motivarli nella loro protesta il fatto che si pensi anche alla retrocessione di valore del torneo di Amburgo, già penalizzato dall’essere posto subito dopo Roma nella preparazione per Parigi. I “terraioli”, dunque, potrebbero accettare l’eliminazione di un MS europeo sul rosso, non di due.
Presupposto che non vi è stata alcuna conciliazione, né è stata presa alcuna decisione definitiva, quello che pare certo è che non solo sia in atto una contestazione a De Villiers da parte dei giocatori, ma che inizino a sorgere controversie tra i giocatori stessi, coi “terraioli” che verosimilmente faranno di tutto per evitare il declassamento di Montecarlo e/o Amburgo, e i “cementiferi” che si schiereranno per l’inattaccabilità dei 4 MS su cemento.
Chi, a vedere dall’esterno, pare invece sicuro di fruire di un nuovo Big event, ci sembra sia proprio Tiriac..
Voi cosa terreste, Montecarlo o Amburgo? Ed i tornei sul cemento sono più spettacolari di quelli sulla terra?

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30 Commenti a “Montecarlo e Amburgo retrocessi
L’Atp punta sul cemento
Nadal e Robredo furiosi, e tu?”

  1. Lorenzo scrive:

    Bè….se Madrid passa ad essere un torneo primaverile sul rosso credo che le cose verrebbero abbastanza riequilibrate. A me non dispiacerebbe nemmeno un MS sull’erba…credo che sull’erba si giochi troppo poco ed è un vero peccato dato il grande fascino…e poi la stagione è troppo compressa dato che si esce dal Roland Garros..a meno che non si decida di avanzare Wimbledon nel calendario….ma come fai?? A proposito di calendario, sarebbe altrettanto interessante conoscere se verranno apportate delle modifiche di data, in modo da non piazzare le prove importanti in settimane consecutive. Certo, sarei dispiaciutissimo per il torneo di Montecarlo al quale sono molto affezionato, probabilmente perchè è un torneo che ha senz’altro qualcosa di italiano. Personalmente trovo un pò ridondanti questi MS americani giocati l’uno dietro l’altro in fotocopia (Indian Wells e Miami, Canadian Open e Cincinnati)…importante è che sopravviva Roma! :)

  2. Stefano Grazia scrive:

    Bè, uno fra Amburgo,Montecarlo e Roma -se si vuole ridurre il calendario-dovrà pur essere declassato…Sceglierei Amburgo, perchè Montecarlo ha la tradizione etc etc Ma se il ritorno economico non è sufficiente, insomma,bisognerà tener conto anche di questo…
    Ma il vero colpaccio sarebbe spostare l’Australian Open a Marzo e chiudere a Novembre col Master (e ogni 2-4 aa la Davis Cup).
    A me piace molto il Rosso ma quello epico: dei tornei sulla terra in Sud America ad Acapulco o a Itiparica, per dire, o anche in Italia a fine stagione, ne faccio a meno…Piuttosto ce ne vorrebbe qualcun altro sull’erba con magari la promozione del Queens’s a Master…

  3. Riccardo B. scrive:

    Da quel che mi risulta i giochi sono ormai fatti. Le 4 prove americane resteranno in calendario, Bercy non si tocca e tra settembre e ottobre nascerà una prova combined in Cina.
    Restano due posti, quelli destinati alle prove europee sul rosso (dal 2009 i Masters Series diventeranno 8 e assumeranno la denominazione di “Masters 1000″).
    Di questi due tornei sul rosso uno sarà solo al maschile, mentre l’altro sarà “combined”.
    Attualmente lo scenario più probabile è questo: Roma a cavallo tra aprile e maggio, e Madrid (che si sposterebbe di data e superficie) nella settimana che oggi è di Amburgo. La prova combined si giocherebbe a Madrid.
    Monte Carlo sarà quasi certamente declassato.

    Si pone un altro problema: montepremi a parte, per il Principato sarà un declassamento vero e proprio? A Montecarlo avranno sostanzialmente lo stesso parco-giocatori, salvo forse qualche americano che non vuole sporcarsi troppo di terra…
    Semmai Roma dovrà spendere un sacco di soldi per mantenere lo status (e rispettare le richieste dell’ATP, che sono sempre più esigenti).
    Insomma, alla resa dei conti, siamo certi che (prestigio a parte) per Roma sia un vantaggio restare tra i supertornei? E per Monte Carlo uno svantaggio?

  4. marcos scrive:

    interessante scoop, fabio!

    mi provincializzo e scrivo che più si snellisce il calendario intorno a roma, più son contento.

    se devo scegliere su un torneo in terra da declassare tra i due da te citati, scelgo senza ripensamenti amburgo: credo che molti tennisti siano daccordo con me.

    non sfiorerei con un dito il fascino di montecarlo.

  5. marcos scrive:

    aggiungo sorridendo sornione che il poto raggiunge il secondo turno a miami:

    starace/kuznetsov 64 76 (4)

  6. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Caro Fabio sta accadendo quanto avevao anticipato già da tempo proprio su questo blog. Se fossi bravi a creare i link vi ci rimanderei immediatamente. Montecarlo sta ovviamente a cuore ai terraioli, che continueranno ad andarci senza rimetterci soldi (per quanto riguarda i più forti: beccheranno infatti grandi garanzie per partecipare. Nei masters non sono consentite, nei tornei di inferiore categoria sì) ma perderanno punti Atp, proporzionati al montepremi. Ma in termini di partecipazione Montecarlo ne risentrà fino a un certo punto: americani e australiani non ci sono mai andati comunque, gli altri sì e continueranno ad andarci. Quei soldi che il Principato non metterà nel montepremi lo investirà in garanzie (ai giocatori) e promozione, e in quel periodo della stagione credo che il succeso lo avrà ugualmente assicurato. Invece Amburgo soffrirà parecchio…e difatti è il più agguerrito nel minacciare causa all’Atp. Certo è che era l’anello più debole della catena europea. al Rothenbaum Tennis Club fa freddo, piove, la copertura del centrale è stata fatta a metà…e male. I giocatori ci vanno poco volentieri, il pubblico lo diserta _ soprattutto quando capita che in semifinale vadano quattro argentini (è successo…), o in finale due spagnoli (idem) e i giocatori di casa non entusiasmino. In più il torneo è entrato in crisi economica ed è diventata in buona parte proprietà degli sceicchi arabi del Qatar. Non vi fa un certo effetto vedere gli Internazionali di Germania legati perfino nel nome al Qatar? Quando si dice perdere la propria identità in nome del denaro…Ciò detto è scandaloso, a mio avviso, che un torneo di come quello di Cincinnati, debba aver garantito un posto fra gli 8 tornei più importanti del mondo (dopo i 4 Slam), quando non ho mai sentito un solo giocatore vantarsi di un’impresa compita a Cincinnati, non ho mai sentito un giornalista americano di New York piuttosto che Texano, Floridiense o Californiano andare a coprire quel torneo, figurarsi i media europei! Mah…

  7. vincenzo torzillo scrive:

    se nadal è Furioso io sono Felice…anche se credo più che quella sul cemento,che è logorativa per le articolazioni,dovrebbe aumentare la stagione sull’erba così da mettere più spazio tra Parigi e Wimbledon…invece di 2 settimane di preparazione:queen’s-halle,notthingam-rosmalen,si potrebbe inserire un altra settimana…

  8. Fabio F. scrive:

    Interessantissimo l’intervento di riccardo.

    penso anche io che la linea MS divenga

    Marzo Indian wells-Miami (combined)
    Aprile Roma
    Maggio Madrid (combined)
    Agosto Canadian-Cincinnati
    Settembre-ottobre Pechino (o Shangai) (combined)
    Novembre Bercy

    e il master? pare proprio a londra.

    Dubito molto che Tiriac si lasci sfuggire la data più favorevole,ossia quella più vicina a parigi, e al tempo stesso rinunci al “combinato”.
    Il che,in effetti, lascia aperto l’interrogativo che apre Riccardo. A queste condizioni,siamo proprio sicuri che volere rstare grandi non significhi un boomerang, al foro italico? Diciamo però questo,che una certa distanza da Madrid garantirebbe per me un campo di partecipazione ampio, evitando quel “vengo qui di là salto” di cui negli ultimi anni sono stati vittima o Roma o Amburgo, per dire.
    Proprio Amburgo,come dite voi, sarà chi ne soffrirà maggiormente. Curioso come una nazione che ad unc erto punto aveva il master, la Grand slam cup e addirittura 2MS (Amburgo e Stoccarda) sia prossima alla perdita definitiva di tutto.

    Come Cincinnati si salvi sempre resta un enigma. Dietro ad IW ci sono le solide amicizie di pasarell, dietro a Cincy non riesco proprio a capire…
    A quanto pare, il SudAmerica continuerà a non avere niente.

  9. Stefano scrive:

    Per quanto riguarda prestigio e storia, i tornei di Montecarlo e Roma, sono OGGI quasi paragonabili, mentre con Amburgo non c’è proprio competizione, nonostante abbia campi più moderni.

    Rispetto a Roma, Montecarlo ha maggiori problemi nel rinnovare le strutture ed aumentare la capienza spettatori, per un’oggettiva mancanza di spazi.

    Roma, inoltre, è la città che ha maggiore attrattiva per gli stranieri, compresi gli americani.

    Quindi, sembra quasi logica - fortunatamente - la scelta di promuovere (o meglio, non declassare, proprio il nostro torneo).

    Saremo però all’altezza del compito, e attirare gli enormi investimenti necessari ad un riposizionamento verso l’alto? Staremo a vedere.

    Ad ogni modo vedrei molto bene Roma e Madrid sul rosso in preparazione del Roland Garros, se, come avviene per i tornei del Nord-America in questa stagione, la partecipazione (combined) di quasi tutti i big è assicurata da un monte premi e punti ATP importante.

  10. Pietro scrive:

    Posto che non amo molto la terra rossa, credo che declassare sia Montecarlo che Amburgo sia eccessivo. Penso che uno dei due più Cincinnati sarebbe la scelta più ragionevole. Inoltre, tanto per complicare le cose, ma non sarebbe giusto avere anche un MS su erba?

  11. biciomac scrive:

    secondo me sarebbe una bella cosa che Halle diventasse un Master Series al posto di amburgo, mantenendo la data attuale di Halle!

    poi sono anche convinto che il tennis è più spettacolare sul cemento!

    basta con questi terraioli pallettari che remano da fondo campo!!! ;-))

  12. vincenzo torzillo scrive:

    per rispondere a biciomac credo che se mai….ci credo poco purtroppo,uno dei tornei su erba dovesse diventare MS..credo che il diritto sia assolutamente per il Queen’s..torneo storico e che si svolge in un circolo meraviglioso

  13. yasu scrive:

    15anni fa non potevo immaginare il tornei della quella zona
    anzi gli ultimi anni i primista stanno ai tornei a doha anche a dubai

    loro hanno grossi sponsor e sostanzioso appoggio del loro governo
    cosi tengono i tornei con altissimi livelli

    senza sponsor non esiste il grande torneo ai tutti posti del mondo

    allora penso di altre posto fuori europa

    i paesi dove ci sono tantissimi abitanti
    lo sponsor a cui interessa quello paese

    poi tante societa` pensano di mercato

    dov’e’ il candidate da avere il grande torneo?

    secondo me india dove tanti giocano tennis e poi ultimi anni
    l’economia abbastanza bene

    in india aspettano la situazione come in germania
    dopo becker e graf negli anni 80

    anzi mancano protagonista da india
    questo loro compito prima di scrivere il progetto del torneo
    ancora devono aspettare tanto

    in india ci sono tutti tipi sia erba sia cemento sia terra rossa

  14. lallo scrive:

    bene l’esclusione di Amburgo assurda Montecarlo (anche se le infrastrutture..) che deve rimanere a discapito degli assurdi 4 MS americani. E giustamente si deve tornare a giocare un Ms sull’erba.
    Sun City erboso (in Sudafrica) sarebbe una bella idea e potrebbe sostituire Indian wells.

  15. Michele scrive:

    Sono assolutamente contrario al declassamento di Montecarlo che secondo me ha un prestigio e un fascino che difficilmente si possono trovare in altri tornei. In generale preferisco di gran lunga i tornei sulla terra e, dovendo scegliere, credo che la soluzione migliore sarebbe rinunciare ad Amburgo che negli ultimi anni non si è dimostrato all’altezza di Roma e Montecarlo (il fatto stesso che Federer l’abbia vinto 3 volte secondo me significa che si svolga in condizioni anomale rispetto agli altri tornei sul rosso, senza nulla togliere al numero 1 che però non ha ancora vinto nient’altro sul rosso…).
    Secondo me un vero appassionato non può preferire sempre e solo il gioco sull’erba: pim pum ed il punto si risolve senza scambi (logicamente in generale) solo con il servizio ed al massimo un altro colpo definitivo…. Capisco che veder giocare dei bei colpi sia importante però non c’è solo quello da apprezzare, secondo me contano anche l’agonismo, la resistenza, la voglia di lottare sul campo, i recuperi straordinari….. non sono assolutamente d’accordo con i ”presunti” puristi del tennis con la loro puzza sotto il naso e le loro critiche a Nadal: finchè il mitico Gianni Clerici definisce un operaio Nadal mi può stare bene perchè ha anche la sua età ed ha potuto vedere dal vivo un tennis di altri tempi (in cui probabilmente era privilegiato il talento anche per l’utilizzo di racchette più difficili da usare)…. però non condivido questo razzismo verso chi ha meno talento (cosa poi tutta da dimostrare…)

  16. stefano grazia scrive:

    Il Master sull’erba DEVE essere nel periodo dell’Erba, cioé due-tre sett prima di wimbledon… L’importante-e l’impossibile- credo sia distanziare RG da Wimbledon di altre due sett, cioé spostare in avanti la quindicina di Wimbledon…A questo punto potresti tirar via Cincinnati, ma bisogna distinguere le 4 stagioni: Cemento /Rosso/Erba/vabbé, ancora Cemento/e infine Indoor…

  17. stefano grazia scrive:

    E sono d’asccordo anch’io con Michele: il Rosso ha il suo fascino (certe cose, da fini artisti, si vedono solo sul rosso) peró solo nei GRANDI TORNEIdove il titolo conti davvero e ci siano EPOS, SANGUE, SUDORE,LACRIME…i 5 sets hanno una loro valenza epica e guerriera e non mi si venga a dire che Coria o Gaudio non giocano di tocco…Certo, é vero, che se poi incontri Gli Arrotini degli anni 70 prima e la Mostruosa Bestialitá Fisica di un Nadal poi, magari gli incontri possono risultare noiosi o scontati…Ma anch’io mi diverto molto di piú a vedere il RG che Wimbledon (e Stich/Becker ancora dovrebbe servire da monito…)

  18. maxolds scrive:

    mmmmmffff (fumo dalle orecchie)

    che mi esce da ”presunto” purista del tennis e da affetto da rinite allergica che guarisce respirando nei campi (meno su quelli in terra rossa, pero’) e quindi senza puzze sotto il naso a sentir parlare in questo modo del tennis e dell’erba….

    nella zuppa del mondo e dello sport ci sta tutto, tutto quello che abbia un sapore e un merito, dunque anche sudore e lacrime, gesti bianchi e macchie rosse, pero’ pero’- pero’

    il tennis e’ nato sull’erba, e a pensarci bene -la regola dell’unico rimbalzo, l’area del servizio ridotta - la’ e’ la sua natura e radice non solo nel senso di pianta
    e il fascino, e il prestigio di wimbledon non se lo sono ”inventati” o lo hanno imposto gli inglesi snob, ma sono patrimoni del tennis e della nostra civilta’ non solo sportiva

    tra l’altro fino a pochi anni fa sull’erba si giocava molto e dappertutto…che poi ci sia evoluzione, va benissimo. ma non sia involuzione o tradimento o addirittura capovolgimento di stili eleganza e perfino educazione fondamentali, nel tennis perfino piu’ che altrove.

    e poi… chi vince sull’erba sa vincere, e sa giocare , anche altrove, e fa ed ha fatto la storia completa… quelli solo della terra rossa.. esserne devoti specialisti angusti e cagnacci al circolo va pure bene, ma nel resto del mondo e della fama…

    e , tecnicamente e tatticamente parlando, la variante rimbalzi, la sensibilita’ e sveltezza psicologica e mentale, la pressione incredibile che da’ una palla break MAGARI NEL PRIMO GIOCO sull’erba, ben difficilmente recuperabile al contrario di uno 0-4 sul lento, la capacita’ di servire e attaccare e muoversi bene , migliorando e variando magari colpi sempre uguali o carenti,
    sono PERLOMENO equiparabili allo svangare operaio sul rosso… che se poi uno non lotta si muove e si sbatte, non vince in realta’ da nessuna parte

    non ci sono fighetti da erba e gladiatori da terra, o tosti cementizzati.

    se mc enroe avesse avuto l’applicazione di nadal- o la completezza globale psicofisicotecnica (sic) del federer, avrebbe vinto molto di piu’-genio o non genio. e se nadal sapesse ”giocare a tennis” non lo vedrebbe nessuno.

    pero’ pero’, che non ci sia ne’ possa essere nessuna paradossale arroganza o rivincita volgare da parte di chi lo stile dei gesti bianchi non lo apprezza (e padronissimo, ci mancherebbe! e non ne faccio questione personale!!!) ma che , forse, non lo capisce fino in fondo.

    fuuu- e ora vado a impolverarmi come uno scugnizzo maiorchino qualunque….

  19. Fabio F. scrive:

    Ubaldo lo ha scritto più volte: molti vorrebbero l’Australian a Febbraio-marzo, ma per motivi economici non lo si è mai fatto. Come,temo,non ci sarà mai questa separazione temporale RG-Wimbledon che consenta una buona volta un giusto MS sull’erba.
    E’ gioco di poteri forti,ecco tutto.
    E Tiriac è spesso,molto spesso,il più forte.

  20. gigi scrive:

    Per noi,norditaliani,il declassamento di Monte Carlo(se effettivo declassamento sarà)è un bel problema.E anch’io non capisco perchè si tenga in piedi,tra i Master, una roba come Cincinnati.L’unica spiegazione è che non si vuole assolutamente toccare il famigerato(dal punto di vista fisico)cemento.
    Quale superfice favorisca i migliori,se la terra o il cemento,non credo si possa dire,chè ognuna delle due superfici esalta valori diversi ma tutti rispettabili.Certo i talentuosi han sempre trovato nel duro il loro habitat ideale.Il fatto è che il tennis moderno favorisce il tipo di gioco praticabile sul cemento;in passato,giocatori di indubbio talento ,come Nastase o Laver si esprimevano benissimo anche sul rosso.Credo però che il vero campione completo(e non me ne vogliano i federiani)debba saper esser grande su entrambe le superfici.
    Amburgo dovrebbe certamente esser declassato ,ma la Germania meriterebbe un grosso compenso,in termini di assegnazione di un altro evento primario.
    Non credo che si debba,invece,incrementare l’uso dell’erba,anche perchè il famigerato loietto ha snaturato quasi del tutto le sue originali caratteristiche. Giocare sull’erba è oggi anacronistico,semplicemente perchè nel mondo intero sull’erba non si gioca più.Comunque non è giusto che tre tornei su quattro dello Slam si svolgano su superfici inadatte ai terraioli.Non dimentichiamo che la terra è la nostra superfice,di noi europei,dico,e che non è la superfice in sè ma il tennis moderno che l’ha ridotta ad amante dei pallettari.
    La grande speranza di noi appassionati è che ET si tolga dai piedi presto e che l’ITF possa prendere in mano TUTTA la gestione del tennis.Anche perchè soltanto nel tennis accade che il cosidetto sindacato dei giocatori,cioè l’ATP,sia al tempo stesso il loro datore di lavoro.

  21. Stefano Grazia scrive:

    oh,ma se ce l’avevi con me, leggiti anche che io vorrei anche un Master sull’Erba e un prolungamento della stagione sul verde…
    SCHERZO: sono d’accordo anch’io con tutto quel che dici, ma mi piace anche il fascino guerriero dell’argilla (ma solo nei grandi tornei,appunto)

  22. anto scrive:

    Qui i capoccioni dell’Atp si stanno auto-distruggendosi i neuroni del cervello. Perfino mio nonna di 87 anni, la quale pensa che giochi acora Panatta, capisce che è una grandissima cavolata, l’idea di declassare Montecarlo. Ho avuto la fortuna di assistere dal vivo al torneo di Montecarlo e Roma, ragazzi ma il vero tennis per gli appassionati si gioca sulla terra. Didatticamente per i bambini, vedere il tennis sulla terra è molto utile. A Montecarlo hai la possibilità di veder allenarsi da vicino i campioni, cosa che in altri tornei è difficile avere. Non è possibile declassare Montecarlo, è come chiudere il quartiere a luci rosse di Amburgo oppure vietare l’ingresso agli amanti del ballo a Ibiza, oppure impedire agli amanti del poker di giocare al casinò di San Remo. Io non riesco a capire, chi è quella mente sopraffina che decide queste cose. I giocatori sono e restano dei 2 di picche sennò non mi spiego la cosa….

  23. marcos scrive:

    non serve esser nonni ed avere 87 anni:

    ci sono delle notti, infatti, che mi sembra di vedere panatta ancora in campo.

    ho delle affinità con la nonna tua, anto…salutamela!

    marcos

  24. ivan802 scrive:

    invece di togliere MS sulla terra o sul cemento perchè nn mettere un MS su ERBA tipo Queen’s…

  25. anto scrive:

    Marcos ti posso assicurare che mia nonna è ancora da battaglia anche se ha 87 anni, purtroppo crede ancora che Panatta giochi! Certo che se penso a Barazzutti ct, mi sento come l’indemoniata del film l’esorcista!

  26. filippo laghi scrive:

    Amburgo e la Germania non hanno tradizione,giusto Becker e Graf ne hanno permesso lo sviluppo tennistico negli ultimi decenni.
    E’ giunto il momento della Spagna,è giusto che abbiano un loro MS,mi pare ingiusto declassare Montecarlo o Roma,così come mi pare improponibile un MS sull’erba (purtroppo e nel caso solo il Queen’s).
    L’Europa dovrebbe far fronte comune non farsi schiacciare dagli Usa visto che non hanno spettatori ad indian wells,tradizione a cincinnati o montreal,ma soprattutto campioni con la c maiuscola…
    Capisco che i 2 tornei MS in preparazione per gli Us open siano una gran cosa ma secondo me 3 Ms negli Usa e 3 in Europa (montecarlo,roma,madrid) e il settimo se lo giochino un anno a testa,anche perchè i francesi con roland garros e bercy mi sembrano esagerati…
    se bisogna scegliere

  27. Filippo scrive:

    la terra è l’ultima superficie su cui si è iniziato a giocare…io sono d’accordo che si declassino Montecarlo e soprattutto Amburgo…penso sia una bella illusione sperare che uno dei 4 MS americani venga tolto…non succederà mai in quanto i soldi e le frequentazioni sono molto più alte rispetto all’Europa e la USTA ha maggior peso rispetto a qualunque federazione europea…mi viene da ridere quando sento gente che dice che negli USA non c’è tradizione tennistica….come si può dire una baggianata del genere?? la coppa Davis l’hanno inventata là! In America ci sono le migliori tennis Accademy, solo su territorio americano c’è un canale di nome Tennis Channel seguitissimo che tramette solo tennis…c’è qualcosa di simile in Europa? Io non voglio fare il filo-americano ma se in Europa si avesse la voglia di investire sul tennis come in America non ci staremmo qui a preoccupare di declassamenti dei vari tornei, il fatto che non abbiano grandi campioni non vuol dir nulla, a parte che hanno due top ten…poi non dimentichiamoci che per gli ultimi vent’anni i giocatori americani hanno dominato le classifiche mondiali, è più probabile che salti fuori un giovane yanke forte piuttosto che un italiano….

    Infine un appunto a chi si augura che l’ITF prenda in mano il tennis al posto dell’ATP…siete proprio sicuri? avete visto com’è organizzata la Coppa Davis? Poi è noto che l’ITF è una corte piena di faide interne ed intrighi…lo stesso Ricci Bitti sta non certo per meriti conseguiti, ma perchè ha saputo stringere alleanze e foraggiare paesi tennistici del terzo mondo…l’ATP pur con tutti i suoi difetti (deVilliers in primis) ha un’organizzazione neanche paragonibile con l’ITF, ho seguito alcuni Master series e devo dire che l’organizzazione è esemplare…ormai l’ITF non conta più nulla! Nei Grand Slam è stata totalmente esautorata dai comitati organizzatori dei vari tornei…solo sul Roland Garros ha un po’ di influenza, ma nn credo proprio che il sig Ricci Bitti e suoi accoliti possano permettersi di dire qualcosa sull’organizzazione di Wimbledon e degli Us Open..nn avrebbero voce in capitolo…quindi l’ITF non è altro che un organo rappresentativo macina soldi e null’altro…solo le federezaioni europee gli danno ancora credito. Quindi non lamentiamoci se poi ci declassano o tolgono i tornei.

  28. Stefano Macchi scrive:

    Ultima Notizia: come ipotizato da Ubaldo il torneo di Amburgo non ci stà a rimanere fuori e la federazione tedesca ha fatto causa alla ATP per aver costituito un cartello in violazione delle norme antitrust.

    Appena possibile vi darò maggiori dettagli.

  29. marcos scrive:

    ljubo prende le difese di amburgo.

    fonte: bertolucci, mi pare.

  30. Nimtroub scrive:

    Least some common sense left

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