‘Made in Italy’ cambia indirizzo

12 Dicembre 2007

Cari lettori,
da oggi questo blog cambia indirizzo: i miei post e i vostri commenti sono su

http://club.quotidiano.net/decarlo

La Lombardia domani come il Kosovo?

11 Dicembre 2007

Caro De Carlo,
So che lei è molto critico nei confronti della pretesa del Kosovo di diventare indipendente. Ma non crede che il diritto all’autodeterminazione dei popoli, sancito solennemente nella carta dell’Onu, dia a quella popolazione il diritto di pretendere l’indipendenza?
Grato se vorrà tornare sull’argomento,
G.M, Modena

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Ci torno volentieri. Il Kosovo è considerato la culla dell’identità nazionale serba. Per storia, per cultura, per tradizioni, per religione. Ma poi nei secoli, lentamente e inesorabilmente la popolazione locale serba, greco-ortoldossa, è stata demograficamente soppiantata dagli albanesi di religione musulmana sino a diventare, com’è oggi, un’esigua minoranza.

Ebbene, domani la stessa cosa potrebbe accadere in Italia: in Lombardia o Veneto o Emilia se i musulmani immigrati, refrattari all’integrazione – si capisce – diventassero una maggioranza demografica e chiedessero il diritto, sacrosanto come lei ricorda, di secedere dal resto della nazione italiana.

Cosa voglio dire con questo? Che bisogna chiudere la porta agli stranieri provenienti dal Medio Oriente?

Ovviamente no, a condizione che abbiano i necessari permessi e che obbediscano alle nostre leggi.
Ma mi preme sottolineare un punto: la politica dell’immigrazione deve essere controllata e intelligente. Controllata, nel senso di filtrare i nuovi arrivati rispedendo subito a casa chi è entrato illegalmente. E intelligente, nel senso che i nostri governi debbono promuovere, anzi imporre l’integrazione richiedendo espressamente la padronanza della lingua, la conoscenza della nostra storia, l’eguaglianza di trattamento sulla base delle norme.

La scuola, tanto per fare un esempio, deve essere uguale per tutti, figli di italiani e figli di immigrati, e non in italiano per i primi e in arabo per i secondi. Sono questi ultimi che debbono uniformarsi alla nostra way of life. E non viceversa. Mi sono spiegato?

Fabbri, detto Luttazzi, martire mediatico

10 Dicembre 2007

Che ne dice della comicità di Daniele Luttazzi? Ritiene giustificato il suo licenziamento da parte de La7?
Grazie,
Roberto Mengoli

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Della comicità di Daniele Fabbri da Sant’Arcangelo di Romagna, in arte Daniele Luttazzi, penso tutto il male possibile. La sua non è comicità e nemmeno ironia e nemmeno satira. E’ solo stupida, volgare, insolente aggressività. Quando in tv viene fuori con frasi come quella che riporto più sotto, la mia reazione non è di sdegno ma di compatimento. Ha detto il ‘’martire mediatico’’: ‘’Penso a Giuliano Ferrara immerso in una vasca da bagno con Berlusconi e Dell’Utri che gli p… addosso, Previt che gli c… in bocca e la Santachè in completo sadomaso che li frusta tutti’’. Sai che ridere!
Detto questo aggiungo una cosa che forse la stupirà. Fabbri, pardon Luttazzi, ha tutto il diritto di comportarsi da idiota perchè la libertà di espressione è un valore assoluto. Così come la direzione de La7 ha tutto il diritto di licenziarlo, perchè la libertà di azienda è un criterio fondamentale in un’economia di mercato. Come vede non ne faccio una questione di censura o di epurazione, ma solo di audience, buon gusto e convenienza.

Gli omosessuali

10 Dicembre 2007

Caro lettore,
che dici di non avere nulla contro gli omosessuali, senza volerlo mostri un egoismo e menefreghismo sfacciati e fuoriluogo. Innanzi tutto, la Costituzione Repubblicana nata nel ‘48, dovrebbe servire agli uomini e non gli uomini ad essa. La Costituzione è nata in un determinato periodo storico in cui l’omosessualità era vista (anche dal meno perbenista e moralista del periodo) come una “malattia”o/e “devianza mentale”(non che poi in realtà la massa di italiani oggi abbia cambiato di tanto il modo di vedere l’omosessuale, ma già il fatto che psicologi si siano ricreduti mi solleva parecchio). Per cui la costituzione non poteva assumere un comportamento ugualitaristico tra eterosessuali e omosessuali, in quanto gli ultimi venivano considerati malati e non venivano introdotti nella vita sociale attiva della nazione.
Beh…se poi a te la Costituzione va bene cosi, poichè su misura di uomo(eterosessuale) ancora nel 2007, devo dedurre che tu pensi che nel ‘48 siano stati dei MAGHI per prevedere una risvolta scientifica radicale sulla condizione sociale odiena e quindi pensata per tutti. Ma poi come si fa a dire che che la Costituzione deve essere interpretata? Non è mica un quadro o la DIVINA COMMEDIA (in questo caso ognuno potrebbe dire la sua e nessuno potere dimostrare il contrario).
Poi smettiamola di dire che la religione non interferisce sulle regole e sulle leggi di un paese cattolico al 100% come l’Italia piuttosto che la turchia o altro paese musulmano…L’ estremismo non va bene in tutti i casi, anche in quello religioso. La fede è qualcosa di personale, non dovrebbe venire imposta direttamente o indirettamente da una nazione civile e democratica. Io osservo le regole della mia religione, in quanto l’ho scelta. Ma posso imporre le regole a tutti quelli che non praticano la mia religione? Posso dire alla nazione intera cosa è giusto e cosa non lo è imponendo il mio esempio?…beh, io non sarei così presuntuoso, anzi, assumerei proprio un comportamento tanto caro e tanto poco considerato dalla chiesa: quello dell’ umiltà!

eaglefreewings@hotmail.it

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L’inferno non c’è mai stato,come non c’è mai stato il libero arbitrio.
Come dice lutero:leggiti il vangelo da solo e capiscilo da solo.
“Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è data dal cielo.”
“Nessuno puo venire a me se non lo porta il Padre”
“Quello che non è possibile agli uomini è possibile a Dio”
“Sono venuto per i peccatori non per i giusti”
“Perchè mi dici buno,nessuno è buono se non Dio”
“Chi PUO’ intendere intenda”
“Dio è benevolo con i malvagi”………..
Prima non mi sono accorto di niente.
Poi mi hanno costretto ad accorgermi che ero un mostro.
Quando mi sono accorto che non potevo cambire da solo ho aspettato.
L’unico libero arbitrio che ho è aspettare.
“Padre allontana da me questo calice,se vuoi”
Quando,morente,vi dirò che il mio cervello non l’ho scelto e l’ambiente
che lo influenza non l’ho scelto,non direte che il libero arbitrio non esiste,
ma che sono impazzito.Ma quando la neuroscienza ve lo farà toccare con
mano,farete un p’ò fatica,ma rinuncerete all’odio e alla vendetta.
L’osservazione fatta dall’autore dell’articolo è veramente ovvia,così come
diventerà ovvio il non libero arbitrio.Gli omosessuali,che sono ormai più che sdoganati,non fanno altro che spiegare che loro non si sono scelti
proprio niente e sono stai costretti a sobbarcarsi un orientamento
sessuale che anni fa li metteva,non poco,in croce.

carlo.corradini@alice.it

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Arresti con vista

10 Dicembre 2007

La stampa dei primi di ottobre ha dato ampio risalto alla notizia che a San Benedetto del Tronto un giovane rom, che risultò avere un tasso alcolemico pari a 6 volte quello consentito, dopo aver investito ed ucciso quattro giovani è stato condannato a 6 anni e mezzo di detenzione, oltre al pagamento di 200.000 euro a titolo di indennizzo a ciascuna delle famiglie colpite: evidenti le ragioni delle urla, delle imprecazioni e dell’ira della gente.
Credo che la legge sul tasso di alcool massimo ammesso sia obiettivamente carente: già gli uomini lo sopportano meglio delle donne, già è diverso se si beve a stomaco pieno o vuoto, ma soprattutto determina reazioni profondamente diverse in soggetti più o meno predisposti a tollerarlo. Tanto premesso, tuttavia, nel caso in questione, il tasso rilevato manifesta senza dubbio uno stato di euforia pericolosa e incontrollabile.
Anche il nostro ordinamento giuridico credo sia carente: infatti, nel caso dei delitti, prevede sostanzialmente due casi estremi, la volontarietà e la colpa. Alla luce dei recenti avvenimenti, quando un soggetto si pone volontariamente nelle condizioni di poter arrecare danno ad altri (qual è il caso dell’abuso di alcol o di correre a bordo della moto su una pista ciclabile – altro delitto recentemente avvenuto in Valtellina) dovrebbe essere sancita una situazione intermedia e relative pene più consone di quelle attualmente irrorate.
Ritornando al nostro caso, aggiungo che il rom di cui sopra già era stato condannato per una rapina: quindi una persona la cui predisposizione al rispetto del prossimo era già manifestamente nulla.
Ora, come se non bastasse la indegna mitezza della condanna, la pena detentiva è stata trasformata in un arresto domiciliare che verrà scontato presso un residence con vista mare!
Io amo le Dolomiti e vorrei chiedere al magistrato che ha emesso la sentenza di indicarmi il reato da commettere per riuscire a trascorrere tre o quattro anni – oh, beninteso agli arresti domiciliari – però in un hotel di lusso con vista sulle vette e sui boschi di quella meravigliose montagne.
Ma vorrei chiedergli di più: non disponendo certamente degli 800.000 euro da indennizzare alle famiglie, se il rom fosse indotto a svaligiare una banca, potrà contare poi sulla sua avveduta indulgenza per aver agito in stato di evidente necessità e per fini puramente sociali?
Diogene info@giustapensione.org

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Arresto miramare o miramonti, ma solo per i rom.