Archivio di Settembre 2007

Grillo e la sinistra

Lunedì 24 Settembre 2007

Che faccia di bronzo quelli della nostra sinistra! Grillo mette alla berlina chi ci sta governando e loro allargano la condanna all’intera classe politica. Ma Grillo è uno dei loro. Ed è la manifestazione della loro delusione verso chi era arrivato al governo con promesse che sono state sistematicamente disattese. Ovvio che se la prenda anche con l’altra parte. Ma la parte più colpita dalla sua carica antipolitica sta proprio a sinistra…
Matteo Princivalle, Milano

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Sì. Come lei scrive, Grillo non appartiene certo ai berluscones. E’ andato a predicare anche alla festa dell’Unità e anzichè raccogliere pernacchie, come sarebbe accaduto solo un anno fa prima che il ‘’tiranno’’ venisse abbattuto, è stato applauditissimo. Segno che la sua rabbia e la sua delusione sono ampiamente condivisi da quanti avevano creduto nella superiorità ‘’morale’’ della coalizione antiberlusconiana. Invece ora scoprono che tutto è come prima, anzi peggio di prima. E allora i leaders di questa sgangherata maggioranza e i loro opinionisti sui giornali sostengono la tesi dell’antipolitica. Tutti colpevoli, nessun colpevole. E no, amici. Un momento. Il grillismo ha le sue radici nello stesso moralismo demagogico praticato in campagna elettorale. E’ esploso dopo un anno di governo Prodi. Il quale sarà anche stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma sempre una goccia di troppo.

Il ministro Ferrero come Groucho Marx

Domenica 16 Settembre 2007

Caro Cesare,
il ministro Ferrero, fra tante sciocchezzuole, ha detto: “Certe volte mi vergogno di far parte di questo governo”. Onestamente, è difficile dargli torto: basta pensare, ad esempio, a Pecoraro Scanio, o a Padoa-Schioppa.
Ma mi è tornata alla mente la celebre battuta di Groucho Marx: “Non potrei mai far parte di un club che avesse fra i suoi soci un tipo come me”.
Un caro saluto e a presto.
Enrico

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Sì, caro Enrico, meglio scherzarci sopra.

Multe, una tassa camuffata

Domenica 16 Settembre 2007

Su La Nazione del 12/9 elencate giustamente dubbi e sospetti sull’uso, l’abuso ed il maluso di apparecchiature elettroniche per rilevare le infrazioni stradali; la patente, non l’ho più e la faccenda non mi sfiora, ma desidero aggiungere che a nessuno interessa la sicurezza stradale, i morti sulle strade non sono gran che cambiati neppure per i punti, i rilevatori nascosti rilevano ma non prevengono l’infrazione né il relativo rischio, la multa è una tassa camuffata ed aumentabile a piacere, la mora se il ricorso è respinto è un ricatto, un buon tecnico può tarare ad hoc in pochi minuti prima e dopo l’uso un simile apparecchio, come le tasse statali sul carburante ed i parcheggi a pagamento sono estorsioni legalizzate. Chi difende il cittadino da coloro che sono pagati per difenderlo?
Renzo Lucchesi, Lido di Camaiore

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Nessuno.

L’Europa ci passa sulla testa

Domenica 16 Settembre 2007

Buona sera Sig. DeCarlo
mi diverte e mi interessa quello che scrive sulle testate giornalistiche come La Nazione, soprattutto le opposte visioni con il Sig. Massimo Fini (è piacevole poter vedere due lati della stessa medaglia, anche contraddittori ma spesso compententi).
Non sono un giornalista né un politologo, ma un normale ingegnere che deve svolgere bene il suo lavoro.
Mi permetto di porle solo una domanda, in attesa che mi passi la voglia di leggere giornali e guardare i TG dove i soliti noti dei politici dicono tutto e il contrario di tutto con la stessa flemma e autoconvinzione di un bimbo che gioca agli indiani:
in luglio eravamo mal visti dall’unione europea per la tratta ad alta velocità Torino-Lione?
Si è per caso vaporizzata o è andata nel grande dimenticatoio all’italiana e con la prossima gabella-finanziaria pagheremo pure la multa dell’unione europea?
Purtroppo sono spesso fuori per lavoro anche all’estero e non sempre, per fortuna, cerco le notizie del “Bel Paese”.
Grazie per la cortesia e la voglia che imprime al suo lavoro e a noi che la possiamo leggere
Cordialmente
marco_ragghianti@libero.it

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Caro Ragghianti,
ma cosa vuole pretendere da questa classe dirigente? La tratta Torino-Lione? Non se ne parla, come non si parla più della variante appenninica dell’autostrada del sole. L’Italia è ferma. E intanto l’Europa ci passa sulla testa.
Il Times di Londra l’altro giorno riportava un’immagine del nuovo Euostar in grado di collegare Londra con Parigi in poco più di due ore. E intanto gli Eurostar italiani che viaggiano già a passo di lumaca accumulano ritardi sino a due ore. La bassa velocità dei nostri treni è direttamente proporzionale alla bassa velocità della nostra decisione politica, gabellata per ricerca della partecipazione democratica.
In ogni caso grazie per il suo supporto. Come leggerà qui sotto non tutti la pensano come lei.

Poltrone e ideologia

Domenica 16 Settembre 2007

In tutte le attività umane si è tenuti a rendere conto di quello che si fa, tranne che per i politici e i giornalisti scadenti. Lei è riuscito a sbagliare tutte le previsioni, dico tutte e da anni sulla guerra del golfo, sull’IRAK, L’AFGANISTAN e compagnia. Non ha mai chiesto scusa. Continua il duello con FINI, dove Lei è rigorosamente ridicolizzato, ma continua imperterrito a scrivere le stesse banalità da anni, senza che qualcuno gliene chieda conto.
Due anni fa scrisse un hitleriano articolo dove voleva imporre, obtorto collo, l’aria condizionata a tutti, grandi e piccini, secondo il modello della mafia americana che LEI conosce bene di persona. Credo che LEI possa essere considerato il grande difensore della corruzione partitocratica e mi auguro di vederLa presto nelle liste di FORZA ITALIA, suo partito naturale, anche se tutti gli altri vanno bene per una poltrona.
Sperando di poterLa conoscere personalmente Le invio cordiali saluti.
FRANCESCO DAL PANE
Dalpane.fr@libero.it

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Si tranquillizzi non correrò per alcuna poltrona. Nè professionale, avendo raggiunto l’età della saggezza. Nè tanto meno politica, ritenendo totalmente irrecuperabile la crisi italiana che – come lei dimostra nel suo messaggio – più che strutturale è culturale. Ci vorranno alcuni decenni prima di disintossicare dai veleni della faziosità ideologica le menti degli italiani. Ricambio i cordiali saluti e l’augurio di un incontro rasserenatore.