L’Europa ci passa sulla testa

Buona sera Sig. DeCarlo
mi diverte e mi interessa quello che scrive sulle testate giornalistiche come La Nazione, soprattutto le opposte visioni con il Sig. Massimo Fini (è piacevole poter vedere due lati della stessa medaglia, anche contraddittori ma spesso compententi).
Non sono un giornalista né un politologo, ma un normale ingegnere che deve svolgere bene il suo lavoro.
Mi permetto di porle solo una domanda, in attesa che mi passi la voglia di leggere giornali e guardare i TG dove i soliti noti dei politici dicono tutto e il contrario di tutto con la stessa flemma e autoconvinzione di un bimbo che gioca agli indiani:
in luglio eravamo mal visti dall’unione europea per la tratta ad alta velocità Torino-Lione?
Si è per caso vaporizzata o è andata nel grande dimenticatoio all’italiana e con la prossima gabella-finanziaria pagheremo pure la multa dell’unione europea?
Purtroppo sono spesso fuori per lavoro anche all’estero e non sempre, per fortuna, cerco le notizie del “Bel Paese”.
Grazie per la cortesia e la voglia che imprime al suo lavoro e a noi che la possiamo leggere
Cordialmente
marco_ragghianti@libero.it

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Caro Ragghianti,
ma cosa vuole pretendere da questa classe dirigente? La tratta Torino-Lione? Non se ne parla, come non si parla più della variante appenninica dell’autostrada del sole. L’Italia è ferma. E intanto l’Europa ci passa sulla testa.
Il Times di Londra l’altro giorno riportava un’immagine del nuovo Euostar in grado di collegare Londra con Parigi in poco più di due ore. E intanto gli Eurostar italiani che viaggiano già a passo di lumaca accumulano ritardi sino a due ore. La bassa velocità dei nostri treni è direttamente proporzionale alla bassa velocità della nostra decisione politica, gabellata per ricerca della partecipazione democratica.
In ogni caso grazie per il suo supporto. Come leggerà qui sotto non tutti la pensano come lei.

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