Arresti con vista

La stampa dei primi di ottobre ha dato ampio risalto alla notizia che a San Benedetto del Tronto un giovane rom, che risultò avere un tasso alcolemico pari a 6 volte quello consentito, dopo aver investito ed ucciso quattro giovani è stato condannato a 6 anni e mezzo di detenzione, oltre al pagamento di 200.000 euro a titolo di indennizzo a ciascuna delle famiglie colpite: evidenti le ragioni delle urla, delle imprecazioni e dell’ira della gente.
Credo che la legge sul tasso di alcool massimo ammesso sia obiettivamente carente: già gli uomini lo sopportano meglio delle donne, già è diverso se si beve a stomaco pieno o vuoto, ma soprattutto determina reazioni profondamente diverse in soggetti più o meno predisposti a tollerarlo. Tanto premesso, tuttavia, nel caso in questione, il tasso rilevato manifesta senza dubbio uno stato di euforia pericolosa e incontrollabile.
Anche il nostro ordinamento giuridico credo sia carente: infatti, nel caso dei delitti, prevede sostanzialmente due casi estremi, la volontarietà e la colpa. Alla luce dei recenti avvenimenti, quando un soggetto si pone volontariamente nelle condizioni di poter arrecare danno ad altri (qual è il caso dell’abuso di alcol o di correre a bordo della moto su una pista ciclabile – altro delitto recentemente avvenuto in Valtellina) dovrebbe essere sancita una situazione intermedia e relative pene più consone di quelle attualmente irrorate.
Ritornando al nostro caso, aggiungo che il rom di cui sopra già era stato condannato per una rapina: quindi una persona la cui predisposizione al rispetto del prossimo era già manifestamente nulla.
Ora, come se non bastasse la indegna mitezza della condanna, la pena detentiva è stata trasformata in un arresto domiciliare che verrà scontato presso un residence con vista mare!
Io amo le Dolomiti e vorrei chiedere al magistrato che ha emesso la sentenza di indicarmi il reato da commettere per riuscire a trascorrere tre o quattro anni – oh, beninteso agli arresti domiciliari – però in un hotel di lusso con vista sulle vette e sui boschi di quella meravigliose montagne.
Ma vorrei chiedergli di più: non disponendo certamente degli 800.000 euro da indennizzare alle famiglie, se il rom fosse indotto a svaligiare una banca, potrà contare poi sulla sua avveduta indulgenza per aver agito in stato di evidente necessità e per fini puramente sociali?
Diogene info@giustapensione.org

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Arresto miramare o miramonti, ma solo per i rom.

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