STA CREANDO forti polemiche l’annunciata presenza di Luciano Moggi, ex-dirigente juventino coinvolto nell’inchiesta ribattezzata Calciopoli, al Caffè della Versiliana di venerdì prossimo. La Margherita chiede infatti alla Fondazione La Versiliana di rivedere questa scelta, dichiarando «inopportuna» l’ospitalità a Moggi per i reati di cui è stato accusato e per il «discredito» in cui è piombato il calcio nazionale. (more…)

di Paolo Franci
ROMA — Giovedì 17 maggio partono gli interrogatori per Calciopoli 2. L’Ufficio Indagini, nelle riunioni dei giorni scorsi, ha dunque messo a punto una calendarizzazione di massima su chi dovrà essere interrogato e quando. Lo slittamento rispetto ai tempi previsti è scaturito dalla decisione di attendere che i pm di Napoli Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci concludano il loro lavoro ascoltando anche coloro che hanno richiesto di essere interrogati.
E non saranno gli arbitri, come si era pensato in un primo momento, a comparire davanti a Francesco Saverio Borrelli e i suoi vice. Anzi, Paparesta, Pieri e Bertini, i tre arbitri ancora in attività e sospesi dall’Aia, Dattilo, Cassarà Racalbuto e Gabriele, con gli assistenti Baglioni e Ambrosino, saranno ascoltati (more…)

Milano, 2 maggio 2007 - Un attacco durissimo all’inchiesta su Calciopoli, una netta presa di distanza da Luciano Moggi, il coinvolgimento di Inter e Milan che, secondo lo stesso ex arbitro, lo chiamavano ripetutamente in causa con le telefonate di Giacinto Facchetti e Leonardo Meani. (more…)

di ENZO BUCCHIONI
In questo curioso Paese due giudici tengono in mano un’inchiesta sul calcio per anni e la chiudono sei giorni prima della riunione decisiva per gli Europei del 2012. Risultato? Una bella quintalata di melma rovesciata sulle ambizioni del nostro pallone. Abete continua a essere fiducioso, noi un po’ meno, ma non è questo il punto. Ci sono troppe inquietanti coincidenze che ruotano attorno a Calciopoli. (more…)

di Xavier Jacobelli

PREMESSA indispensabile e doverosa in un Paese in cui un avviso di garanzia equivale ad una sentenza di colpevolezza, per non parlare dell’avviso di chiusura delle indagini. Il provvedimento dei magistrati napoletani è l’anticamera del rinvio a giudizio, ma la presunzione d’innocenza di chiunque deve essere salvaguardata sino a quando un verdetto non sia passato in giudicato.
Ciò detto, le venticinque cartelle firmate dai sostituti Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice sono un pugno nello stomaco della giustizia sportiva sferrato dalla giustizia ordinaria. La prima, travolta dalla fretta che le impose l’allora commissario Guido Rossi, ha partorito un’incredibile serie di sentenze in contraddizione l’una con l’altra nei diversi gradi di giudizio, causando danni enormi alle società e ai soggetti inizialmente condannati e alla fine prosciolti. (more…)