di Enzo BUCCHIONI
Anche quel pomeriggio a Boston c’era un caldo-umido che incollava la maglia azzurra al cuore. Anche allora mancavano pochi secondi alla fine di un sogno, di un mondiale, di tutto. Sono passati dodici anni da quel giorno americano. Da quel gol di Baggio alla Nigeria che assomiglia tremendamente al rigore di Totti all’Australia. C’è un filo del Destino che unisce quell’Italia a questa Italia, qualcosa di quel Baggio si è reincarnato in questo Totti.
Il Divin Codino di allora era un campione in crisi come il Pupone di oggi, confuso tra l’essere e il non essere, prigioniero del passato, in lotta con il futuro e con il mondo. (more…)

di Xavier Jacobelli
Dicono che Lippi sia fortunato a Germania 2006 come lo era stato Sacchi a Usa ’94. Non è vero: allora fu Roberto Baggio a trascinare l’Italia in finale, adesso ai quarti ci ha portato Totti, nella buona e nella cattiva sorte il simbolo di questa Nazionale. La fortuna del ct è un’altra: guidare una squadra vera, capace di soffrire e di non mollare mai. Anche per questo batte l’Australia all’ultimo minuto su rigore in dieci contro undici, non perde da 22 partite consecutive, manda in campo 20 dei 23 convocati per il Mondiale. (more…)

di Xavier Jacobelli

Caro Moratti, la marea di fango venuta a galla in queste settimane ha suscitato la sua comprensibile reazione. Nessuno più di lei, che in undici anni ha investito 550 milioni di euro per ritrovarsi con un pugno di mosche in mano e i ladri fuori dalla porta, ha il diritto di rivendicare gli ultimi due scudetti. L’Inter va in giro a testa alta e, di questi tempi, non aver condizionato gli arbitri ma essere stati tartassati da loro; (more…)

di ENZO BUCCHIONI

PASSARE il primo turno in un Mondiale è come scrutare il cielo dopo una tempesta: l’orizzonte è più azzurro. Da oggi l’Italia può respirare e sperare. Senza l’opprimente timore per un altro insopportabile fallimento, sarà tutto più facile. Senza la tensione e le pressioni, gli Azzurri saranno più liberi di giocare e di dare un senso al loro futuro. Vincere il girone non era scontato, nel suo genere diventa un piccolo trionfo. Questa Nazionale precaria, sbattuta sugli scogli di calciopoli, guardata con sospetto da tutto il pallone che conta, snervata dall’attesa per i deferimenti di molte squadre e di tanti dirigenti, ha dimostrato di avere un grande cuore e un carattere d’acciaio. Su queste qualità ha lavorato Lippi per cercare di trovare un senso tattico e un modulo efficace. Impresa difficile. Totti è una scommessa per ora persa: non ha mai brillato. (more…)

di XAVIER JACOBELLI

IERI POMERIGGIO l’Italia ha vinto e ieri sera s’è dimesso pure Galliani dalla Lega. Guido Rossi ha fatto bingo. E’ davvero un uomo fortunato, il commissario della Federcalcio. In soli trentasette giorni ha acquisito molti meriti. Ha decapitato il Sistema Carraro, spazzando via una nomenklatura che sembrava più resistente di quella nordcoreana. Ha rifatto i connotati alla giustizia sportiva. Ha nominato Borrelli capo dell’Ufficio Indagini. Ha nominato Agnolin commissario degli arbitri e l’ex presidente della Corte Cosituzionale, Ruperto nuovo capo della Caf. Ha anche portato bene alla Nazionale: quando c’è lui in tribuna, ai Mondiali gli azzurri vincono sempre 2-0. Eppure, mentre esultava ad Amburgo fasciato in una sciarpa azzurra già diventata amuleto, Rossi ha segnato il suo primo, evitabile autogol. (more…)