VALE E SCHUMI, DESTINI PARALLELI
Domenica 29 Ottobre 2006Quando Valentino si è sdraiato in mezzo a quella curva, perdendo così un mondiale che sembrava già vinto, sinceramente è stato naturale, almeno per me, pensare ai destini paralleli dei Campionissimi. Più o meno alla stessa maniera, se ne era andato anche il titolo iridato di Schumi: nel suo caso, a fare la differenza è stata l’inaffidabilità della Ferrari nel momento supremo, a Suzuka. Ma se non è zuppa, è pan bagnato.
Voglio dire che tra i fanatici del motociclismo non se ne trova uno, nemmeno pagandolo, disposto a proclamare Nicky Hayden miglior centauro del pianeta. E, con buona pace dell’abbronzatissimo amico Briatore, credo sinceramente che nel 2006 Fernando Alonso non si sia dimostrato più forte di Michael Schumacher, in pista.
Beninteso, i verdetti definitivi debbono essere rispettati, perchè quando parliamo di sport non esistono i complotti, non hanno senso le manie di persecuzione e se anche i sempliciotti del calcio si dessero una regolata, al riguardo, non sarebbe una brutta cosa.
Estendendo la riflessione alla filosofia spicciola, da Bar Sport, potremmo anche arrivare a concludere che c’è una lezione, in tutto questo, cioè nella consacrazione iridata di Alonso e di Hayden. Mi spiego: non sempre basta essere i migliori, per imporsi. E’ un ragionamento banale, buono per le corse come per la vita quotidiana.
A Rossi e a Schumi, che in molti avremmo voluto vedere come compagni di squadra in un Dream Team da urlo, evidentemente qualcosa è mancato, se sono stati battuti. La Yamaha e la Ferrari hanno toppato qualche gara. E loro, i Fenomeni amatissimi, si sono concessi errori che li restituiscono alla dimensione umana: Penso al tedesco in Ungheria, quando si ostinò a difendersi dagli assalti di De La Rosa ed Heidfeld, favoriti da gomme da asciutto. Penso al Valentino di ieri, improvvisamente schiantato dalla pressione.
Sapete quale sarà il rimpianto vero, alla fine della fiera? Ecco qua: nel 2007, Valentino si prenderà la rivincita, su Hayden. Schumi, con Alonso, nemmeno ci proverà. Che peccato!